Lesioni da decubito: Indagine di prevalenza nei reparti di Lungodegenza residuale e post-acuzie medica del comune di Roma
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- Fabiana Leone
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1 Lesioni da decubito: Indagine di prevalenza nei reparti di Lungodegenza residuale e post-acuzie medica del comune di Roma Novembre 2005 Noemi Pavoni, Alessandra Capon, Antonio Mastromattei, Dani Simeoni, Domenico Di Lallo, Gabriella Guasticchi (Agenzia di Sanità Pubblica - Regione Lazio)
2 Premessa Le lesioni da decubito (LDD) costituiscono un problema sanitario rilevante in diversi contesti assistenziali. Nei reparti di Post-acuzie e di Lungodegenza residuale, dove la popolazione ricoverata è prevalentemente anziana e costituita da persone non autosufficienti, la prevenzione ed il trattamento delle LDD sono una componente fondamentale dell assistenza sanitaria. Nei primi mesi del 2005 l Agenzia di Sanità Pubblica, in collaborazione con l AIOP e con l ARIS, ha effettuato un indagine di prevalenza delle LDD in tutti i 10 reparti di Postacuzie e di Lungodegenza residuale presenti nel comune di Roma (tabella 1). Un ulteriore obiettivo dello studio è stato quello di descrivere le caratteristiche strutturali ed organizzative delle strutture coinvolte, nonché lo stato di salute e le necessità assistenziali dei pazienti ricoverati. Disegno dello studio La rilevazione è iniziata a fine gennaio e si è conclusa a fine marzo In ogni struttura è stata individuata un unità valutativa di riferimento (medico e infermiere professionale) ed è stato programmato un numero di giorni indice, proporzionale al numero di posti letto, durante i quali effettuare la visita e la stadiazione delle LDD. Gli strumenti informativi per l indagine sono stati: - una Scheda Struttura, compilata dalla Direzione Sanitaria di ciascuna Casa di Cura nei giorni precedenti i giorni indice, che indagava: o dati amministrativi; o caratteristiche strutturali ed organizzative (U.O., Servizi, personale, ecc.); o caratteristiche assistenziali (attrezzature, protocolli, ausili e presidi, ecc.); - una Scheda Paziente, compilata per ogni paziente dall unità valutativa di ciascuna struttura il giorno precedente il giorno indice, che raccoglieva notizie riguardo a: o dati anagrafici, provenienza e notizie anamnestiche remote; o patologie in atto, valutazione funzionale tramite scale di disabilità (ADL Activities of Daily Living) e di deterioramento cognitivo (SPMSQ Short Portable Mental State Questionnaire), presenza di fattori di rischio 1
3 (incontinenza, malnutrizione, disidratazione), terapie farmacologiche in atto; o utilizzo di presidi per la postura, presidi antidecubito, protocolli di prevenzione; o Scala di Braden modificata per la valutazione del rischio di LDD; - una scheda di rilevazione di LDD, compilata da un infermiere incaricato dall ASP (D.S.) che si è recato presso i reparti nei rispettivi giorni indice per visitare tutti i pazienti ed effettuare la stadiazione clinica di tutte le LDD individuate tramite la scala EPUAP (European Pressare Ulcers Advisory Panel). Caratteristiche strutturali Lo studio ha coinvolto tutti i 10 reparti di Post-acuzie e di Lungodegenza residuale del comune di Roma. Il numero di posti letto nelle strutture partecipanti è pari a 602 (36,6% dei posti letto di tale tipologia della regione); queste si caratterizzano per una notevole variabilità delle dimensioni (da 33 a 133 posti letto) e della composizione in termini di posti letto riservati alla post-acuzie ed alla lungodegenza residuale. (figura 1). Complessivamente il 50,5% (n=304) dei posti letto è assegnato alla lungodegenza residuale ed il 49,5% alla post-acuzie medica (n=298). Il 51,6% delle camere è provvisto di bagno interno; 6 strutture sono provviste di laboratorio analisi e 7 di servizio di diagnostica per immagini. Altre differenze più specifiche si riscontrano nei dispositivi e nelle procedure volte alla prevenzione ed al trattamento delle LDD. Nella figura 2 si riporta la percentuale di materassi o sovramaterassi antidecubito (AD) sul totale dei posti letto per struttura. 2
4 Complessivamente il 41,7% dei posti letto è provvisto di presidio AD. Tre strutture, che coprono il 27,1% dei p.l., adottano protocolli per la prevenzione e/o trattamento di LDD e protocolli per il cambio-postura. L utilizzo di strumenti di valutazione multidimensionale costituisce un valido supporto per descrivere le caratteristiche ed i bisogni assistenziali dei pazienti anziani, tuttavia solo due strutture fanno uso di questi strumenti (18,1% dei p.l.). Per ogni struttura è stato valutato il personale di assistenza a tempo pieno in organico (infermieri e OTA-OSA) per 100 p.l. (figura 3). Si osserva una notevole variabilità tra le risorse di personale a disposizione delle varie strutture. 3
5 Caratteristiche dei pazienti Sono stati valutati 571 pazienti presenti nelle strutture nei giorni indice, 404 donne (70,8%) e 167 uomini (29,2%). L età media era di 80 anni; 54 ospiti (9,5%) avevano meno di 65 anni. Nella tabella 2 è riportate la distribuzione per sesso e l età media dei pazienti valutati. Il 12,5% degli ospiti risiedeva nella struttura da più di 5 anni, il 26,1% da meno di 2 mesi. La durata della degenza nei reparti considerati varia sensibilmente da una struttura all altra (figura 4). La durata mediana del ricovero per i pazienti in lungodegenza residuale era di 26,7 mesi, mentre quella dei pazienti in post-acuzie medica era di 2,7 mesi. Il 17,5% degli ospiti abitava a casa propria prima dell ingresso nelle strutture, il 62,6 % è entrato nella struttura a seguito di un ricovero ospedaliero ed il 19,9% proveniva da un altra struttura sociosanitaria. 4
6 La figura 5 presenta la prevalenza delle principali patologie rilevate tra i pazienti ricoverati al momento della valutazione. Nelle figure 6 e 7 sono riportati i risultati della valutazione con le scale ADL e SPMSQ eseguita al momento dell indagine. Il 79 % dei pazienti valutati risultava dipendente nello svolgimento delle attività della vita quotidiana ed il 56,3% degli ospiti riportava un decadimento cognitivo grave, con un ampia variabilità tra strutture (range: 26,5% - 68,4%). 5
7 Un altro elemento importante valutato è la quota di persone incontinenti. Il 66,4% degli ospiti presentava incontinenza doppia ed il 12,3% semplice, ma questa proporzione varia notevolmente di struttura in struttura (figura 8). Il 45,7% delle persone che usavano il pannolone venivano cambiati non più di 3 volte al giorno. Riguardo le modalità di alimentazione, il 91,8% dei pazienti si nutre per os, mentre solo il 4,7% con altra modalità enterale e l 1,1% per via parenterale. E da rilevare che la prima categoria di farmaci assunti dagli ospiti in termini di frequenza è quella dei farmaci psicotropi (48,7%), seguiti dai cardiocinetici (41%) e diuretici (38,5%). Più del 60% dei pazienti assumeva più di 3 farmaci al giorno al momento dell indagine. Il 41,7% dei pazienti valutati era dotato di un presidio antidecubito a letto. Per 150 persone era prevista una programmazione di cambio-postura, ma solo in 47 casi si effettuava anche la registrazione in cartella clinica. 6
8 Lesioni da decubito, prevalenza, stadiazione e modalità assistenziali adottate Valutazione del rischio di LDD Il rischio di insorgenza delle lesioni da decubito è stato stimato con la scala di Braden. Questo strumento valuta diversi aspetti e produce un punteggio totale che va da 6 (rischio molto elevato) a 23 (rischio basso). La figura 9 mostra la distribuzione dei punteggi parziali nelle diverse categorie di rischio (da 1 a 3 per frizione e sfregamento, da 1 a 4 negli altri casi). La figura 10 riporta la distribuzione del punteggio totale della scala Braden. Il 55,7% degli ospiti risulta avere un rischio elevato o molto elevato di LDD. Il rischio tuttavia non si distribuisce uniformemente nei 10 reparti (figura 11), a dimostrazione di una notevole variabilità dello stato di salute e delle condizioni cliniche dei pazienti nelle varie strutture. 7
9 Prevalenza delle LDD Complessivamente sono state individuate lesioni da decubito in 154 pazienti con una prevalenza complessiva del 27%. Il numero totale di lesioni era pari a 257 e 63 pazienti riportavano più di una lesione (n medio di lesioni per paziente = 1,67). La figura 12 mostra le sedi delle lesioni individuate. L operatore incaricato dall ASP ha classificato tutte le lesioni individuate secondo la stadiazione EPUAP (European Pressure Ulcer Advisory Panel), che prevede 4 livelli di gravità crescente (tabella 3). 8
10 La figura 13 mostra la distribuzione della stadiazione EPUAP tra le lesioni rilevate nelle diverse strutture. stadio Nella figura 14 è mostrata la prevalenza di lesioni per sesso e classe di età. La prevalenza tra le donne è superiore rispetto agli uomini in ogni classe di età. La minor prevalenza nella classe di età rispetto alle classi di età inferiore può in parte essere spiegata in termini di differenze nella durata della degenza. In questa classe infatti è minore la quota di ricoveri più brevi per i quali si osserva una maggiore frequenza di lesioni, come illustrata nella figura 15. 9
11 Il miglior predittore della presenza di lesioni da decubito è ovviamente il punteggio della scala di Braden (Figura 16), con un incremento di circa 10 volte dal gruppo a basso rischio a quello a rischio molto elevato. La figura 17 mostra la prevalenza di lesioni da decubito all interno delle 10 strutture, tra le quali si osserva un ampia variabilità (range: 13,2% - 46,9%). Da queste differenze non si possono tuttavia trarre conclusioni sulla qualità dell assistenza nelle singole strutture poiché si tratta di dati grezzi, non corretti per il diverso case-mix assistenziale dei pazienti. 10
12 Per quanto riguarda gli interventi di prevenzione ed il trattamento delle lesioni da decubito, si riscontrano alcuni elementi critici: - la programmazione del cambio postura è prevista solo per il 48,9% degli ospiti che sono a rischio molto elevato di lesioni da decubito e per il 36,5% di quelli a rischio elevato. - solo il 51,4% dei pazienti con lesioni da decubito sono sottoposti al cambio postura. - il 40,1% dei pazienti con lesioni da decubito non sono muniti di presidi antidecubito. Conclusioni Quest indagine è la prima del suo genere effettuata nella Regione Lazio ed offre importanti informazioni e spunti di riflessione sulla qualità assistenziale nei reparti di lungodegenza. La prevalenza di LDD rilevata si è dimostrata in linea con quanto riportato da altri studi in analoghi ambiti assistenziali (1,2). Dallo studio emerge che semplici strumenti di Valutazione Multidimensionale aiutano a valutare lo stato di salute e le necessità assistenziali dei pazienti. Nel caso particolare delle lesioni da decubito, la scala di Braden permette di valutarne correttamente e rapidamente il rischio di insorgenza. E auspicabile in tempi brevi la messa a punto di procedure e protocolli operativi che consentano di prevenire la comparsa di lesioni da decubito, migliorando così la qualità dell assistenza erogata nei reparti di lungodegenza. 11
13 Bibliografia 1. Horn SD, et al. Description of the National Pressure Ulcer Long-Term Care Study. J Am Geriatr Soc Nov;50(11): Bours GJ: Prevalence, prevention, and treatment of pressure ulcers: descriptive study in 89 institutions in the Netherlands. Res Nurs Health Apr;25(2): Ringraziamenti Si ringraziano per la collaborazione tutti gli operatori sanitari delle strutture coinvolte nello studio: CLINICA LATINA S.p.A. Direttore Sanitario: prof. Ascanio Spallone Medico Referente: dott.ssa Gina Spallone Infermiere Referente: Alessandro Valeri EUGENIO MORELLI S.p.A. Direttore Sanitario: dr. Sebastiani Medico Referente: dr. Nicola Landi Infermiere Referente: Anna Aitoro NS. SIGNORA SACRO CUORE Direttore Sanitario: dr. Aldo Neri Medico Referente: dr. Aldo Neri Infermiere Referente: Vincenzo Giorgiano VILLA DOMELIA S.R.L. Direttore Sanitario: dr. Luigi Ramponi Medico Referente: dr. Carmelo Sansalone Infermiere Referente: Elisabetta Di Giorgi VILLA PIA Panoramica S.R.L. Direttore Sanitario: dr. Giovanni Acocella Medico Referente: dr. Vittorio Mesolella Infermiere Referente: Beata Teresa Zukowska VILLA VERDE S.R.L. Direttore Sanitario: dott.ssa M.A. Licci Medico Referente: dr. Bruno Clavenzani Infermiere Referente: Serena D'Amato SAN FELICIANO Direttore Sanitario: prof. Mario Leoni Medico Referente: dott.ssa Lucrezia D'Aviera; dr. Antonio Palozzi Infermiere Referente: Alessandra Dollorenzo MERRY HOUSE Direttore Sanitario: prof. Alessandro Perrone Medico Referente: dr. Roberto V. Florissi Infermiere Referente: A.Maria Sansone ANCELLE FRANC.BUON PASTORE Direttore Sanitario: dr. Luigi Giuiusa Medico Referente: dr. Massimo Nigido Infermiere Referente: Fabio Brizzi VILLA MARIA IMMACOLATA Direttore Sanitario: dr. Principe Medico Referente: dr. Filippo Principe Infermiere Referente: Maria Calvano 12
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