Rassegna del 28/05/2015

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1 Rassegna del 28/05/2015

2 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 28/05/2015 SI PARLA DI NOI Gazzetta Mantova 28/05/15 P. 16 Buche in strada Due allarmi in città 1 Gazzetta Mantova 28/05/15 P. 23 Rubano il rame e devastano il cimitero Mauro Pinotti 2 Gazzetta Mantova 28/05/15 P. 34 Lasciamo il Comune con le casse in ordine 4 Gazzetta Mantova 28/05/15 P. 16 In corso il trattamento contro le zanzare 5 Gazzetta Mantova 28/05/15 P. 17 E Grandi fa già i nomi di 4 papati' 'assessori 6 Gazzetta Mantova 28/05/15 P. 33 Il voto a 5Stelle per la legalità 7 La Voce Di Mantova 28/05/15 P. 32 Pubblicità Tea energia 8 Gazzetta Mantova 28/05/15 P. 14 La Minciomarcia torna il 6 giugno e promette festa Alessandra Lovatti Bernini 9 RIFIUTI Gazzetta Mantova 28/05/15 P. 6 Arriva la polizia Ladri in fuga dall'ex pastificio 11 Gazzetta Mantova 28/05/15 P. 20 Eternit sui capannoni Pronti alla rimozione 12 Gazzetta Mantova 28/05/15 P. 21 Scuole e volontari ripuliscono le strade 13 ENERGIA Gazzetta Mantova 28/05/15 P. 19 Contratti porta a porta Segnalazione alla Finanza Vincenzo Corrado 14 Gazzetta Mantova 28/05/15 P. 24 L'Enel sospende l'energia Berman obbligata allo stop Oriana Caleffi 15 CPL CONCORDIA Resto Del Carlino Modena 28/05/15 P. 21 «Cpl, massimo sforzo per salvare il lavoro» Viviana Bruschi 16 RIFIUTI: SCENARIO Cronaca Di Verona 28/05/15 P. 1 L'Amia gode di ottima salute 17 ENERGIA: SCENARIO Sole 24 Ore 28/05/15 P. 46 Bonus senza scheda all'enea Ivan Meo 18 Sole 24 Ore - Focus 28/05/15 P. 14 «Così risparmia la smart city» Elena Comelli 19 Sole 24 Ore - Focus 28/05/15 P. 14 La seconda vita dell'elettricità Jacopo Giliberto 20 Sole 24 Ore - Focus 28/05/15 P. 14 L'energia arriverà da centrali nascoste in abiti e vernici Guglielmo Lanzani 21 Sole 24 Ore - Focus 28/05/15 P. 15 Competizione «intelligente» fra le tariffe e i prezzi Davide Tabarelli 22 Sole 24 Ore - Focus 28/05/15 P. 15 Più interattività per i consumatori Alberto Magnani 23 SEGNALAZIONI Gazzetta Mantova 28/05/15 P. 15 Lo sfalcio ritarda A scuola il giardino diventa una selva 24 Indice Rassegna Stampa Pagina I

3 Si parla di noi Pagina 1

4 Rubano il r e e devastano il cimitero San Prospero di Suzzara. Incursione anche nel giardino di una casa. II proprietario: «Sembra che ci sia stato il terremoto» 1 SUZZARA (San Prospero) Furto di rame al cimitero di San Prospero, frazione di Suzzara. Devastati i tetti del corpo centrale e di tre cappelle su cui i ladri hanno letteralmente strappato grondaie e tubi pluviali dalle costruzioni. Un vero e proprio scempio. Non contenti i predatori di "oro rosso" sono entrati abusivamente nell'area di un'abitazione privata dove hanno strappato le tubature del gas in rame. Tutto è accaduto durante la notte tra martedì e ieri. Ma il cimitero di San Prospero era già stato "visitato" dai ladri di rame la settimana scorsa e poi sono tornati per completare l'opera. E non è escluso che la stessa banda, calmate le acque, se non verranno adottate misure di prevenzione, possa tornare una terza volta per rubare il rame dell'altro edificio posto ai lati del cimitero, ancora "immacolato". «Sembra che ci sia stato il terremoto - ha detto Lindo Casari, attonito per ciò che si è presentato davanti ai suoi occhi ieri mattina - Mi hanno provocato danni per quattromila euro. E la cappella di famiglia, dove c'è la tomba di mia moglie. Non hanno nessuna pietà neanche peri morti». Il cimitero di San Prospero sorge in una zona piuttosto isolata della frazione. C'è un solo punto di illuminazione che i malviventi hanno pensato bene di prendere a calci per fare in modo che l'impianto venisse danneggiato. E così, al buio, muniti di sole torce con un complice a fare da palo davanti nel parcheggio del cimitero lontano da occhi indiscreti, sono saliti sui tetti delle cappelle per rubare grondaie e tubi pluviali. In una cappellina hanno perfino rotto un manufatto in cemento che ornava la facciata. Quando i proprietari delle cappelle, avvisati dagli addetti della Tea, sono arrivati sul posto, davanti a loro si è presentata una scena da terremoto: tegole e membrane isolanti erano a terra con pezzi di muratura. Il corpo centrale R"fxmnil n,,- k,,su.o, nn.," Si parla di noi Pagina 2

5 La situazione nel cimitero della trazione di S. Prospero e nella casa privata dopo il raid dei ladri che hanno asportato il rame (foto np) dell'edificio cimiteriale, all'altezza della torretta, si presentava come se fosse stato devastato da una tromba d'aria. Ma non è tutto. A poche centinaia di metri dal cimitero di San Prospero c'è una casa al momento disabitata di proprietà di Fabio Binacchi, commesso del negozio "Il Seminatore" di viale Diaz a Suzzara dove i ladri, passando dai campi, hanno strappato le tubature di rame dell'impianto a gas che corrono sul muro laterale esterno. L'abitazione era dotata di impianto d'allarme, ma i malviventi per impedirne il funzionamento, hanno spaccato un sensore. «L'allarme è scattato poco dopo le 2 - spiega Fabio Binacchi - Il tempo di arrivare qui da Suzzara ma i ladri erano già spariti. È la quarta volta in otto anni che mi trovo davanti a queste "belle" sorprese». I furti sono stati denunciati denunciati ai carabinieri di Suzzara che hanno effettuato un sopralluogo sia in cimitero che nell'abitazione privata. Mauro Pinotti Si parla di noi Pagina 3

6 LaSciaino H comune con le casse ín ordíne Tempo fa Mantovavenne definita la bel la Addormentata, una definizione che evoca comunque (secondo me) qualcosa di magico. lo che non sono nato e vissuto fin da ragazzo in questa Città, ma a cui sarò legato per sempre perché ci sono nati i miei due figli, io che per cinque anni ho avuto l'onore e l'onere di partecipare alla sua amministrazione, io che la guardo ancora con occhi daturista quando cammino per le vie ammirato dallasua bellezza, oggi fatico a comprenderla. Queste elezioni sono fondamentali per il futuro incerto di Mantovae sembra che molti non se ne rendano conto. Tutti sono intenti a curare il proprio orticel lo senza avere una visione, senza capire che la città è di fronte a un bivio perché presto dovranno essere prese decisioni non più rinviabili. Il Comune sarà ancora in grado di sborsare un milione di euro all'anno perla Fondazione Università?Valdaroe il portofiniranno in malora? Piazzale Mondadori,Anconetta, Lago Castello, Borgonovo, l'ex Ceramica, il palazzetto dello sport rimarranno ferite aperte per sempre? Qual è il futuro di Tea? Saranno risanati i disastri ambientali? Chi difenderà l'autonomia della sanità mantovana, della Camera di Commercio,del Tribunale? Masoprattutto, senza il lavoro come potranno essere risolte e affrontate tutte le ferite aperte?tutte le questioni ereditate dalla sinistra? Nei cinque anni appena trascorsi abbiamo cercato, tra mille difficoltà, di mantenere tutti i servizi erogati, abbiamo realizzato cose incredibili con i pochi soldi a disposizione, ristrutturato scuole, salvato il Palazzo del Podestà, appaltato tutta l'illuminazione pubblica, lasciando le casse del Comune in ordine. Certo sono consapevole che si poteva e si doveva osare di più come sono convinto che stia per passare l'ultimo treno per Mantova. Ed è per questo che alla sua guida ci vuole qualcuno che la ami veramente in modo incondizionato e deciso, senza interessi, e tutti sanno quanto gli emigranti siano i più legati alla propria terra liberi dai condizionamenti e con una visione più ampia e nuova. Mantova potrebbe diventare un modello pertutta l'italia, investendo nella green econome, per esempio, con la produzione di idrogeno, divenire centro di turismo e sede universitaria, se si collaborasse con lavicina Verona, la decima città italiana più visitata, realizzando per cominciare un semplice treno diretto. Mantova potrebbe essere centro culturale nazionale valorizzando l'immenso patrimonio museale della città, come ha fattotrento con il Museo ancora gestire il Comune, con la riduzione della sua spesa investendo sui dipendenti, valorizzando le loro competenze e non umiliandoli, come sta facendo Renzi con i dipendenti delle Province e con gli insegnanti. lo chiedo solo atutti i miei concittadini di andare avotare il 31 maggio perché è un momento storico, fondamentale per Mantova e di votare per chi ama veramente Mantova. Qui non c'è in ballo né la politica nazionale, né ladestrao la sinistra, ma solo il bene comune e vi assicuro che quando ho votato in consiglio comunale per l'esselunga, l'ho fatto sapendo cosavotavo, a differenza di altri, perché ho sempre creduto che il sottopasso di Porta Ceresefosse un operafondamentale per il bene di tutti. Giacomo Giatti Consigliere uscente e candidato di Forza Italia Mantova Si parla di noi Pagina 4

7 In corso il trattamento contro le zanzare Oggi Borgo Pompilio, Belfiore, Borgo Angeli, Borgochiesanuova; domani centro città, zona Lago Paiolo e Valletta Paiolo. Continua il trattamento di disinfestazione anti-zanzare, tra l'una e le sei del mattino da parte di Mantova Ambiente. Si parla di noi Pagina 5

8 EGrandifagiàino di 4 papati' 'assessori L'ex presidente Tea Giampaolo Tosoni, l'ex assessore comunale all'ambiente Arma De T ogni, Andrea Benedini, cooperatore internazionale, il presidente cittadino di Confcommercio Stefano Gola ed Elisabetta Mura del comitato di quartiere Borgo Angeli. Questi i nomi che il candidato sindaco Alberto Grandi vorrebbe accanto al governo della città e che hanno dato la propria disponibilità a collaborare. «Non un uomo solo al comando - spiega-, ma una squadra coesa e ricca di competenze e talenti che potranno conferire all'azione amministrativa la capacità di rispondere con puntualità e vigore alle molteplici problematiche ed emergenze cui sarà chiamata la nuova amministrazione». Una precisazione arriva però da Stefano Gola: «Apprezzo l'indicazione che interpreto come attestato di stima nei confronti dell'intenso lavoro svolto. Resta inteso che la disponibilità da me II candidato Alberto Grandi espressa a collaborare con la futura Amministrazione è strettamente intesa nel senso tecnico del significato e va comunque estesa a tutte le forze politiche in campo che siano interessate a valorizzare l'esperienza e le competenze di Confcommercio». Si parla di noi Pagina 6

9 il voto a 55telle per ia legali I cittadini stanno per riprendersi Viadana, il 31 maggio possono votare per altri cittadini; la lista del Movimento 5Stelle è l'unica lista politica, l'unica in cui i candidati hanno presentato certificato penale e dei carichi pendenti, l'unica dove la politica non sarà mai una professione perché dopo due mandati si ritorna al lavoro e allavita precedente che si spera migliore grazie anche a come si contribuisce a migliorare la società. lo vorrei che gli inquirenti pubblicassero il file audio dellatelefonata'ndranghetista in presenza dell'ex assessore Carmine Tipaldi in cui due pregiudicati dissero "Viadana è nostra", lo vorrei per far capire meglio cos'è la mafia, quali sono le voci della mafia che si esprime nell'affermazione di Tipaldi "potrei stare a casa in campagna elettorale tanto 400 voti li prendo". il percorso del Movimento 5 Stelle a Viadana parte proprio dalle elezioni del 2011 così pesantemente influenzate da interessi ben distanti dal bene comune. Un percorso maturo che ha portato a designare già la futura giunta, segno di distanza dal sistema del voto di scambio e di competenze importanti a disposizione della comunità. Nellagestione dei rifiuti, dove Viadana presenta un costo procapite superiore di 50 euro ai comuni autonomi da Mantova ambiente, si adotterà il sistema di bilancio trasparente e partecipativo, l'unico che può portare alla sostenibilità; come diceva Giovanni Falcone segui il denaro per arrivare al mafioso. il programma è online sul sito viadana5stelle.blogspot.it ll candidato sindaco del Movi mento 5 Stelle, Alessandro Teveri ha 37 an ni, è nato e vive a Viadana. Ha conseguito la maturità tecnico-commerciale, ha operato e opera nel settore della vendita e dei commercio Dall'età di 17 anni si dedica a una locale associazione di volontariato, svolgendo diversi ruoli e mansioni anche a livello regionale. Non fatevi sfuggirei I match ball anche a Viadana, il 31 maggio votate per il Movimento 5 Stelle, l'unica politica, necessaria, sufficiente e urgente. on. Alberto Zolezzl Movimento 5 Stelle Si parla di noi Pagina 7

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11 La Minciomarcia torna il 6 giugno e promette festa Si rinnova l'appuntamento perle vie della città i volontari schierati per questa edizione saranno 200 Il 6 giugno ritornerà la Minciomarcia, la camminata non competitiva che da quarantadue anni è un momento di aggregazione e di divertimento per tutta la comunità mantovana. L'evento, organizzato da Comune di Mantova, Quisport, Uisp - sport per tutti, Radio Bruno e Mantova news coni partner Conad, Tea, Decathlon, Latterie Virgilio, Riseria Zacchè, San Martino, Bper Banca e Bottoli - snack generation, partirà alle 20 da piazza Sordello e sarà dedicata alla Grande Mantova, coinvolgendo gli istituti comprensivi di Mantova 1, 2 e 3, San Giorgio, Porto Mantovano, Borgo Virgilio e Curtatone, i cui studenti, genitori ed insegnanti saranno i veri protagonisti della camminata, che terminerà con una risottata in piazza Sordello, organizzata da Asd polisportiva San Giorgio '90. 1 percorsi proposti saranno due: uno da 5km e uno da Sodano e Tonghini 9 km, per i più allenati. L'iscri - zione avrà il costo di 5 euro e comprende pettorale adesivo, bibite, snack, biscotti e frutta, risotto alla mantovana e prodotti vari offerti dagli sponsor. Per iscriversi è necessario rivolgersi ai punti vendita Conad di Mantova, Lunetta, Levata o Porto Mantovano, oppure a Decathlon di Curtatone, o presso la sede Uisp di Mantova in via Ilaria Alpi, 6 (tel. 0376(362435) e negli istituti scolastici aderenti. Radio Bruno e i suoi dj animeranno l'evento fin dal pomeriggio e sul palco in piazza Sordello saranno presentati numeri di danza, esibizioni sportive e musicali, fino alle 20, ora della partenza. Gli organizzatori sperano di ripetere anche quest'anno il numero di presenze dell'anno scorso, che si sono aggirate intorno ai partecipanti e desiderano ringraziare tutti coloro che, con il loro aiuto fondamentale, garantiscono la buona riuscita della manifestazione: gli oltre 200 volontari coinvolti nell'organizzazione e disseminati per tutto il percorso, l'esercito Italiano che da due anni partecipa all'evento anche portando dei militari che in divisa prenderanno parte alla passeggiata, a Cuore Amico, I u,incfuniasb, M..,n.._ffir,,,, Si parla di noi Pagina 9

12 Due le distanze: s e 9 chilometri Ecco i percorsi Una recente edizione della Minciomarcia che da sempre si occupa di prevenzione per salute, a Unsi Mantova, all'avis provinciale, al comitato Fiasp di Mantova, alla Croce Verde, alla Protezione Civile Club Virgiliano, a Tea, ai gruppi Uisp Amendola di Lunetta, Avis Suzzara, Asd San Giorgio '90, ad Asd Arci Uisp Rivalta, e ad Asd Accademia Musicalmente. La manifestazione podistica, che ogni anno si rivela fondamentale per Mantova, è una delle più "antiche" d'italia, ed è soprattutto un momento di festa per la città profondamente radicato nei cuori dei man - tovani. Alessandra Lovatti Bernini Due, come da tradizione, i percorsi della Minciomarcia: uno da Se l 'altro da 9 chilometri. Percorso daskm: piazza Sordello, via Cairoti, piazza Virgiliana, via Trento. via Porto, via XXV Aprile, via Scarseliiini, piazza San Francesco d'assisi, via Solferino e San Martino, via Bonomi, via Tito Speri, via De Canal, via Carducci. via Chiassi, piazza Martiri di Belfiore, via Boma, via Calvi, via Orefici, via Corridoni, via Pomponazzo,via Fondamenta, lungolago Gonzaga, largo Vigili del Fuoco, piazza Arche, via Accademia, Via Broletto, arco Sordello, piazza Sordello. Percorso 9km: piazza sordello, viacairoli,piazza Virgiliana, via Trento, via Porto, via XX V Aprile. via Scarsellini, piazza S. Francesco d'assisi, via Solferino e sala Martino, via Bonorni, via Tito Speri, via De Canal, via Carducci, Via Chiassi, piazza Martiri di Beltiore, via Roma, via Calvi, via orefici, via Corridori, via Pomponazzo, via Fondamenta, lungolago Gonzaga, pista ciclabile e ritorno, piazza Arche, via Accademia, arco Sordello, piazza Sordello. Si parla di noi Pagina 10

13 Arriva la polizia Ladri in fuga dall'ex pastificio Che cercavano? Certo non i rottami e rifiuti, pochi anche quelli dopo la doppia bonifica dei mesi scorsi. Più probabile, secondo gli investigatori di polizia, che si trattasse di un sopralluogo alla ricerca di rame. Nelle canaline dell'impianto elettrico dell'ex pastificio Zanellini di Borgo Angeli ccorrono ancora centinaia di metri di filo di rame. Erano dunque a caccia di metallo le due persone che ieri sono state vista entrare sul retro dell'ex area industriale abbandonata? Difficile a dirsi, visto che gli sconosciuti sono riusciti ad allontanarsi un atti - mo prima dell'arrivo della polizia. All'apparenza nell'ex pastificio non sarebbe venuto a mancare nulla. Ma ora ci sarebbero comunque indagini in corso da parte della questura per stabilire chi fossero gli intrusi e che cosa stessero cercando. L'allarme alla centrale operativa di piazza Sordello è arrivata poco dopo le undici del mattino. L stata la telefonata di un residente ad attivare l'intervento di una pattuglia della squadra volante e di un'auto civetta della Digos che non era distante dalla zona. I presunti ladri avrebbero cercato un varco sul retro dello stabilimento in disarmo, sul fronte dei giardini di largo l Maggio. Ma a quanto pare si sarebbero accorti di essere osservati e quindi, prima di essere colti sul fatto, hanno pensato bene di tornare sui loro passi, risalire in auto e andarsene. L'ex stabilimento di via Pilla continua a essere al centro dell'interesse dei residenti. Molti dei quali hanno un so - gno: che lo scheletro del pastificio venga abbattuto, o ristrutturato, e che al posto di un monumento al degrado venga progettato qualcosa che valorizzi il nuovo quartiere sorto alle spalle di quello che fu il pastificio Zanellini. Rifiuti Pagina 11

14 Eternit sui cap Pronti alla r oni oziose Monzambano. Un residente presenta un esposto in procura contro il Comune il sindaco Bompieri: vicenda intricata, finalmente i proprietari li demoliranno MONZAMBANO Contro quei capannoni con il tetto di eternit da demolire i vicini non hanno mai smesso di dare battaglia, tanto da arrivare a un esposto in procura contro il Comune di Monzanibano. Ora, finalmente, verranno abbattuti in sicurezza dai proprietari che, dopo battaglie al Tar e al Consiglio di Stato, si sono arresi. «La demolizione verrà eseguita nel giro di pochi mesiafferma il sindaco Angiolina Bompieri, che ha ereditato la questione dalla giunta precedente - Ci sono stati giudizi opposti del Tar e del Consiglio di Stato. l proprietari non ne volevano sapere di demolirli e il giudizio dell'asl non era stato così chiaro sulla pericolosità di quei tetti. Alla fine hanno acconsentito e l'intervento si farà, ovviamente a spese loro». La vicenda va avanti dal 2004, quando uno dei residente, Pier Giorgio Sganzerla, aveva segnalato ai carabinieri i capannoni in via general Dall'Ora. «Le richieste di I capannoni di Monzambano sotto accusa per i tetti di eternit spiegazioni al sindaco Pellizzer e poi alla Bompieri non hanno mai ottenuto una risposta soddisfacente - scrive nella denuncia presentata in procura - solo scuse che hanno destato anche sospetti». Fino allo scorso settembre, quando è stata contattata l'asl di Guidizzolo: «Un dirigente ci ha confermato che in effetti era stato imposto al Coanurie l'immediato intervento sulle coperture in quanto pericolose. Ma nulla si è visto. Anche se un rappresentante dei vicini lia continuato a recarsi in Comune a chiedere notizie». Nella denuncia si ipotizzano diverse violazioni alla legge oltre che abuso ed omissioni di atti d'ufficio. «Nelle nostre abitazioni alla mattina puliamo i balconi e i davanzali da polveri che non possiamo dire vengano da queste coperture, ma ne lasciano il chiaro sospetto. Se poi calcoliamo che almeno dieci persone negli ultimi anni in zona si sono ammalate di cancro, con vari deceduti, difficile pensare che tutto questo sia solo una coincidenza». La denuncia punta il dito sia contro i proprietari dei capannoni sia contro le omissioni da parte di chi doveva intervenire. «Da parte del Comune che, secondo quello che sostiene l'arpa sarebbe stato obbligato a procedere in merito e da parte della stessa Arpa che non ha controllato che quanto ordinato fosse stato messo in atto». Più cauta Angiolina Bompieri: «Io capisco la preoccupazione degli abitanti, aria ipotizzare che le persone si siano ammalate a causa di quei capannoni mi sembra un po' azzardato. Comunque la vicenda sta finalmente arri - vando a risolversi».,ori PRODUZIONE RISERVATA I:feinii sui cu}cnuinni Pronti allo rio o,iooo Rifiuti Pagina 12

15 CERESARA Più di 80 chili di rifiuti in meno di due ore. E questo il 'bottino" della giornata dell'ambiente organizzata dall'amministrazione comunale, in collaborazione con l'istituto comprensivo di Ceresara e la locale sezione dell'anuu (Associazione nazionale uccellatori e uccelinai). Obiettivo dichiarato di questa iniziative era di sensibilizzare i ragazzi sull'importanza di mantenere pulito e accogliente il territorio e l'ambiente. L'evento, inserito nel piano per il diritto allo studio, si proponeva, attraverso un'azione rip simbolica ma al tempo stesso estremamente concreta, di attirare anche l'attenzione dei cittadini adulti, affinché si diffonda la consapevolezza che non è solo necessario pulire ma soprattutto imparare a non inquinare. Gli amministratori locali, insieme ai membri dell'associazione venatoria, agli insegnanti e ai ragazzi di seconda della scuola primaria (elementare) e della classe prima della scuola secondaria di prima grado (media), hanno battuto le vie del paese, le zone verdi, il centro sportivo e in quasi due ore hanno raccolto, appunto, 80 chilogrammi di rifiuti, costituiti da carte, bottiglie di plastica, lattine ecc. Questo risultato, davvero inaspettato, sottolinea la necessità di continuare a promuovere, nel territorio comunale come a scuola, iniziative di educazione ambientale che favoriscano la crescita di cittadini rispettosi della natura e dell'ambiente. Seppur breve e trascorsa fuori dalle pareti delle aule scolastiche, la mattinata è stata dunque un'apprezzata lezione interdisciplinare di educazione civica, ecologia e scienze naturali e ha altres3 rappresentato un particolare momento di aggregazione unendo età e realtà diverse. Rifiuti Pagina 13

16 Contratti porta a porta Segnalazione alla Fin Nel mirino l'azienda Dsl di San Giorgio, l'esposto di un uomo di Montata Carra «Lasciato a piedi dopo aver fatto un colloquio per un posto da impiegato» di Vincenzo Corrado SAN GIORGIO «Salga in macchina con noi, andiamo in un'azienda partner così può farsi un'idea del nostro lavoro». Peccato che Remo Farina, 49enne residente a Montata Carra in cerca di un'occupazione, una volta arrivato a Bondeno di Gonzaga sia stato costretto a vendere contratti porta a porta. Altro che posto da impiegato, colpe promesso nel corso del colloquio. L'azienda in questione è la Dsl di San Giorgio, la stessa che una settimana fa era finita nell'occhio del ciclone per aver lasciato a piedi una donna di 41 anni che si era rifiutata di fare il porta a porta. Il signor Farina, che ha svolto la giornata di prova giovedì scorso, ha concluso la sua personale odissea recandosi al comando provinciale della Guardia di Finanza in corso Garibaldi, in città. «La giornata di prova è stata un'esperienza pessima - racconta - Mi hanno chiesto di salire in macchina insieme ad una Due venditori porta a porta donna di 48 anni, la mia responsabile, e un ragazzo di 20 anni che guidava la propria auto. Durante il viaggio la donna mi ha descritto il lavoro come molto appagante, una grande opportunità. Peccato che una volta arrivati a (foto d'arcteiuio) Bondeno ho capito che si trattava di un porta a porta: suoni il campanello, ti presenti proponendo un nuovo contratto di fornitura dell'energia elettrica. Per tutta la mattinata ho girato per le vie del paese con i miei due "colleghi", fino a quando ci siamo fermati in un bar per una sorta di pausa pranzo». A quel punto Farina, indispettito dopo ore a camminare per un lavoro ben diverso da quello prospettato nel corso del colloquio, chiede di poter tornare a San Giorgio dove è parcheggiata la sua auto. «Mi è stato detto che loro sarebbero rientrati alle 19 e che se volevo tornare mi sarei dovuto arrangiare» spiega il 49enne, che ha raccontato la sua esperienza per filo e per segno alla Finanza. «Spero che quanto successo a me non si ripeta con altri - dice Farina - Ho deciso di rivolgermi alla Finanza e alla Gazzetta con l'intento di evitare la fregatura a quelle persone che come me cercano un lavoro, soprattutto i giovani, che magari si illudono anche di fronte ad una situazione come quella che ho vissuto io. Non cascateci. Sono tornato in autobus a Mantova dove mi aspettava mio padre che mi ha accompagnato alla mia auto a San Giorgio». un1ratlì pirt;i a 4wrta tire.nal. JwucAA Iìnanr Energia Pagina 14

17 L'Enel sospende l'energia Berman obbligata allo stop San Benedetto Po. L'azienda lascia a casa operai, impiegati e chiude la mensa Artioli infuriato: «Avvertiti con un fax, ma bastava spostare il lavoro alla festa» 1 SAN BENEDETTO PO Oggi la Berman è costretta a lasciare a casa gli operai, gli impiegati, perfino la cuoca che prepara i pasti della mensa, perché l'enel ha programmato proprio per la giornata odierna la sospensione dell'energi a elettrica, causa lavori in una vicina cabina. «Mi è stata comunicata la notizia due giorni fa, tramite fax - esordisce il professor Roberto Artioli, presidente dell'azienda di componentistica auto che ha sede sulla ex Statale Romana Nord - e quando mi sono rivolto all'enel di Suzzara per domandare spiegazioni e per chiedere lo spostamento dei lavori nel weekend o durante il più vicino ponte, mi è stato risposto che l'intervento era stato deciso per questa data e non era possibile portare delle modifiche». Il presidente evidenzia tutti i disguidi e i danni che la man - canza di energia provoca: le macchine per lo stampaggio della plastica che, una volta ferme, hanno bisogno di alme- La sede della Berman a San Benedetto Po no due ore per ripartire, i cancelli elettrici che bisognerà aprire o chiudere a mano, e perfino le telecamere di sorveglianza che non potranno funzionare. Solo nel pomeriggio, dopo le quindici, pochi operai potranno tornare al lavoro e, a pieno ritmo, solo quelli del turno di notte. Ma al danno si assomma quasi la beffa per un'azienda, che fa della partnership con le più prestigiose case automobilisti che estere un punto di forza e di costante innovazione. «E pensare - prosegue Artioli - che proprio oggi arriva una delegazione ad alto livello della Nissan per visitare il nostro stabilimento. E noi che cosa gli mostriamo? Il ponte terremotato, l'azienda senza operai al lavoro ed anche gli uffici chiusi, perché Roberto Artioli senza energia neppure i computer funzionano! Certo una bella immagine della nostra Italia che mandiamo in giro per il mondo!» «Mi auguro - conclude Artioli - che se si dovesse ripresentare la necessità di un nuovo intervento di manutenzione, l'enel programmi in modo tale da non farci interrompere il lavoro». Oriana Caleffi I;i:nelsoysvdc:'a,c, ia :. Ramnn ubbligaln aâonup Energia Pagina 15

18 e «d o sforzo per salvare i lavoro» Il commissario Varazzani: «Appalti di VIVIANA BRUSCHI - CONCORDIA - «UNA sfida appassionante, ma soprattutto una mission». Così definisce il suo incarico il professor Massimo Varazzani, neo commissario di nomina prefettizia assieme al collega Marco Filippi per la gestione straordinaria e temporanea di sei mesi degli appalti pubblici di Cpl, la coop rossa finita al centro di una indagine giudiziaria per presunte tangenti per la metanizzazione di Ischia e Procida. La gestione e il controllo degli appalti garantiranno lo svolgimento corretto dei lavori e la salvaguardia dei posti di lavoro. Le sorti di Cpl e della sua stabilità occupazionale dipendono dagli appalti in essere, nazionali e internazionali. Meno appalti rientrano più cresce l'esigenza degli ammortizzatori sociali. Più appalti restano attivi minore sarà la ricaduta sugli organici. Più appalti scadono più Cpl sarà al palo, perché estromessa dalla white list, e i dipendenti a casa. Professar Vara ani, è pronto per svolgere la sua mission? «E' una mission professionale e umana, e quindi è doveroso fare il massimo sforzo per salvare quello che si può. Il mio più forte desiderio, e ritengo sia anche quello dei colleghi commissari, è di salvaguardare i posti di lavoro: è la finalità del commissariamento». E' possibile? «Intanto noi commissari possiamo consentire il proseguimento dei contratti in essere e questo grazie al decreto anticorruzione dell'agosto Una norma intelligente quella concepita dal presidente Authority Anticorruzione, Raffaele Cantone, perché mira a salvare i posti di lavoro e dare risposte adeguate. Grazie al grande lavoro del prefet- esaminare in 15 gïo i, fiducia dal c» Varazzani, già commissario per il debito di Roma Capitale I «Anticipare subito l' o iz tore sociale» - CONCORDIA - DOPO l'incontro in Legacoop con il consigliere delegato e i responsabili risorse umane di Cpl, i sindacati e le rsu hanno avanzato precise richieste a tutela dei lavoratori. Quattro le istanze: anticipazione dell'ammortizzatore sociale; rotazione dei dipendenti; maturazione completa dei ratei di ferie, permessi e mensilità aggiuntive; integrazione salariale del reddito. L'assessore regionale Costi sta intanto trattando con il ministero per definire l'ammortizzatore sociale più idoneo per il caso Cpl. l, to, Michele di Bari e di Cantone, siamo al lavoro e da oggi cominciamo l'analisi dei contratti pubblici». Un lavoro complesso, come farete? «Suddivideremo gli appalti, quelli di prossima scadenza, e quelli con scadenza diverse. Quelli esteri e quelli nazionali, e via di questo passo; visto il numero, però, si farà uno screening». Avete un termine? «Da oggi, di fatto, abbiamo quindici giorni di tempo a disposizione per visionarli tutti». Mano a mano che i contratti vanno a scadenza, e Cpl non potrà rinnovarli perché esclusa dalla white list, i posti di lavoro sono a rischio. «Senza dubbio, ecco perché Cpl deve fare di tutto per rientrare nella white list. L'interesse dello Stato è togliere le infiltrazioni mafiose, e salvare al contempo la parte sana dell'azienda». Come valuta Cpl? Una azienda che gode di buona considerazione sul mercato, anche per le sue competenze tecnologiche. Noi commissari, io e il professor Filippi, e a giorni è atteso il terzo, siamo stati accolti dal nuovo cda in un clima positivo. Il commissariamento è l'unico modo per garantire il proseguimento dei contratti, che devono essere in regola. Da oggi noi commissari cominciamo. Lasciateci lavorare perché così avremo modo di fare le nostre valutazioni, per ora premature». E' la prima volta che svolge il ruolo di commissario in una coop? No, ma è il primissimo caso, forse nazionale, in cui il commissariamento viene applicato non a una parte dei contratti ma alla stragrande maggioranza del fatturato d'impresa». Cpl Concordia Pagina 16

19 C BILANCI l'ania GODE DI OTTIMA SALUTE L'AZIENDA COMUNALE CHE CONTA 570 DIPENDENTI HA PRESENTATO I NUMERI DELL'ESERCIZIO CRESCONO L'UTILE E LE ASSUNZIONI. SONO STATE POI REALIZZATE NUMEROSE INIZIATIVE E ALTRE SONO IN CANTIERE L'Amia Spa, azienda di emanaziona comunale, oggi controllata da Agsm Spa, ha presentato i numeri 2014 e approvato il relativo bilancio. L'utile dell'anno scorso è stato di 1,5 milioni con 165 assunzioni. Ci sono state poi una serie di iniziative innovative rivolte ad un potenziamento dei servizi nella gestione dei rifiuti per la nostra città. Sono alcuni numeri da incorniciare per Amia, che in un anno di grande impegno, sfodera un risultato gestionale di assoluto rilievo. Le cifre sono quelle che il presidente di Amia Andrea Miglioranzi ha presentato all'assemblea del socio dell'azienda, svoltasi nei giorni scorsi, per chiedere l'approvazione del bilancio di esercizio 2014, arrivata all'unanimità. "Estato un anno sicuramente impegnativo - ha dichiarato il presidente di Amia Andrea Miglioranzi - perché abbiamo voluto dimostrare come Verona potesse rimanere ai vertici italiani nel campo della gestione dei rifiuti e nella gestione del verde. La nostra Azienda ha saputo sfoderare tutta la sua professionalità con l'utilizzo di tecnologia ad alto livello nel campo dell'igiene ambientale. Amia Verona spa, che La presentazione del bilancio da parte del cda oggi ha 575 dipendenti, grazie all'acquisizione dei più sofisticati sistemi di raccolta e trattamento dei rifiuti urbani e speciali e all'ampia gamma di servizi che può offrire, unita alla competenza dei propri operatori, si è posta sul mercato quale azienda efficiente in grado di soddisfare le richieste provenienti sia dai Comuni e dei loro cittadini che dalle aziende private. Specialisti nell'igiene ambientale, siamo stati in grado di offrire ai nostri clienti consulenza e soluzioni a 360, e garantire qualità e professionalità in tutto il processo operativo". Acquisita una maggiore consapevolezza dei cittadini nella gestione dell'ambiente e grazie alla diffusione di una nuova cultura del rifiuto, Verona è la prima città in Italia in materia di raccolta differenziata rapportata al numero di abitanti e con quattro tonnellate di tappi raccolti in modo differenziato è salita sul podio come Comune Riciclone del sughero 2014, nell'ambito dell'iniziativa promossa da Legambiente e patrocinata dal Ministero dell'ambiente. Inoltre ha ricevuto il premio Assobioplastiche per l'impegno e la diffusione dell'uso di materiale biodegradabile e compostabile, nell'ambito della ventunesima edizione del concorso di Legambiente." la Cröñácá E_ ; l'amia GOOE DI OTTIMA SAIOTI; Rifiuti: Scenario Pagina 17

20 La Ctr Lombardia a favore del contribuente distratto Bonus senza scheda all'enea Ivan Meo Anche se manca la ricevuta che attesta l'invio della documentazione all'enea, è ugualmente applicabile la detrazione fiscale (ora del 65 per cento della spesa) per le riqualificazioni energetiche degli edifici. Il contenzioso partiva dal mancato riconoscimento da parte delle Entrate della detrazione nella misura (allora) del 55 per cento, in quanto non avevaprodotto laricevuta diinvio documentazione all'enea. La Ctp di Milano aveva regspintoilricorso del contribuente,ritenendo che'invio della documentazione all'enea rappresenta una condizione essenziale per beneficiare l'«ecobonus», pertanto non può ritenersi sufficiente la sola prova di aversostenutoil costo dell'opera. Per usufruire delle agevolazionifiscaliènecessarionon solo rispettare alcuni requisiti tecnici ma è indispensabile produrre la documentazione tecnica-amministrativa che consiste nell'invio delle fatture relative alle spese sostenute, della ricevuta del bonifico bancario e/o postale, della ricevutadell'invio effettuato all'enea (codice CPID), che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa, ed infine dell'inoltro delle schede tecniche firmati dal tecnico e/o dal cliente. La documentazione va trasmessa onllne all'enea, entro i 9o giorni successivi alla fine dei lavori. Ma la La Ctr di Milano, che con La legge, perla Commissione, non menziona la documentazione quale condizione necessaria perla detrazione decisione n. 853 del 9 marzo 2015, accoglie l'appello del ricorrente e annullala cartella. La Ctr richiama la circolare delleentrate2l/ede123 aprile 2010, che alpunto 3.7, analizzailcaso di errori od omissioninella compilazione della scheda informativa da trasmettere all'enea, e precisa che «in nessuna sua parte siparla di decadenza dalbeneficio fiscale de quo, anzi prevede (...), che il contribuente possa rettificare la documentazione(.alfine ), di porre rimedio e di correggere eventuali errori ed omissioni». Perciò la semplice omissione non può comportare automaticamente la decadenza dal beneficio fiscale. Inoltre, nelcaso di specie,precisa la Ctr, «non si può pregiudicare l'invocata deduzione stante anche l'avvenuta dimostrazione dell'esecuzione dei lavori e delle relative spese sostenute». U RIPRODDZION ERISERVATA Energia: Scenario Pagina 18

21 di Elena Comelli «La smart city dev'essere al servizio dei cittadini, per trasferire sui consumatori i vantaggi, in termini di efficienza, ottenuti con la digitalizzazione dell'energia». Per Carlo Tamburi, capo della divisione Italia dell'enel, è questo il senso degli sforzi per inserire nella rete uno strato di intelligenza digitale intrapresi dall'ex monopolista ormai da almeno un decennio con la prima generazione di contatori elettronici, che dall'anno prossimo verranno sostituiti dalla seconda generazione, ancora più sofisticata e capace di rispondere meglio alle necessità del consumatore di essere informato in maniera puntuale sui propri consumi. Quando siparla di smartcity, però, sembra un po' un esercizio fine a se stesso: a che serve concretamente la digitalizzazione dell'energia? E a chi? La digitalizzazione dell'energianon èfine a se stessa: deve tradursi in riduzione degli sprechi, in aumento dell'efficienza e della sostenibilità del sistema. Le nuove soluzioni devono essere intelligenti, ma anche sostenibili sotto tutti i punti di vista: tecnologico, economico e di impatto ambientale. L'intelligenza delle reti sarà essenziale nei prossimi anni, quando dovremo integrare nel sistema milioni di impianti rinnovabili di generazione distribuita. E non servirà solo agli operatori per ottimizzare i flussi, Carlo Tamburi Enel «Così risparmia la smart city» ma anche ai cittadini, per approfittare senza ostacoli di tutte le occasioni di risparmio. Come immagina questi sistemi smart nel futuro? Dovremo passare da una trasmissione energetica monodirezionale a raggera, basata su singole centrali di approvvigionamento per milioni di utenti passivi, a un sistema multidirezionale arete, con milioni di prosumer, che sono consumatori ma al tempo stesso produttori di energia. E dovremo offrire ai consumatori l'opportunità di accedere direttamente al mercato libero dell'energia, come fanno già oggi le imprese. In un futuro non lontanissimo, dovrà essere possibile per un consumatore qualsiasi comprare energia quando è più conveniente e stoccarla in un accumu- Country manager. Carlo Tamburi... L'ESPERIENZA EXPO "4--'izzazione ;i. L.A i e da'1" se rvizi ai cli ir> lo domestico o nella batteria dell'auto elettrica, per utilizzarla più tardi, oppure sfruttarla subito accendendo a distanza i suoi elettrodomestici con un'app. Che ruolo gioca Expo201S in questa sperimentazione? Expo offreun'occasioneunica per lavorare in questa direzione, perché in un quartiere espositivo costruito dazero èstatopossibile sperimentare nuove tecnologie con una grande libertà, rispetto a quella che abbiamo nelle cittàgià costruite. Nella Smart City Expo abbiamo costruito tiri sistema ad anello chiuso, che prende l'energia dalla rete primaria ma anche dagli impianti fotovoltaici di alami padiglioni, conioo cabine di media tensione per la consegna dell'energia elettrica, un piccolo accumulo per ottimizzare i flussi, ioo colonnine di ricarica per i veicoli elettrici e 8.5oo punti luce aledperl'illuminazione dell'area espositiva. Grazie a tutte queste tecnologie, che rendono più efficiente la distribuzione e anche la fruizione dell'energia elettrica, Expo consuma in meno di una città di dimensioni analoghe, come Brescia. La grande sfida della digitallzzazione, dunque, va di pari passo con la liberalizzazione del mercato? E con l'elettrificazione dei consumi energetici. E un'evoluzione Energia: Scenario Pagina 19

22 ,i n, _4 La «generazione distribuita» e l'informatica impongono rapporti differenti fra fornitori e clienti La seconda vita dell'elettricità I nuovi modi di produrre e consumare modificano il paradigma energetico di Jacopo Giliberto Le tecnologie stanno per cambiare in modo radicale il mondo dell'elettricità come l'abbiamo conosciuto finora. Una nuova rivoluzione tecnologica. Quella che vediamo oggi, che sta sconvolgendo lo scenario per consumatori e aziende elettriche, è forse solamente un'anticipazione di come potrà essere il futuro. Nei prossimi anni ci sarà una tendenza verso nuovi modi di produrre e consumare l'energia e in particolare l'elettricità. Indietro nel tempo Bisogna tornare con l'immaginazione al 26 dicembre 1883, a Milano, in occasione dell'affollatissimaprima della Gioconda di Amilcare Ponchielli, l'opera lirica in cui c'è anche la celebre danza delle ore. Milano e tutte le altre città del mondo sviluppato erano illuminate con le fiammelle dei beccucci del gas illuminante nei lampioni stradali, nei teatri, nelle case. Odoraccio, fumo, rischio di incendi. La galleria Vittorio Emanuele, piazza della Scala e il U1..1_83 A Milano 132 anni fa nacque l'elettrificazione del mondo. Lo scenario cambia con l'arrivo di microcentrali e con l'information tecnology... grandi centrali elettriche, la rete di fili che portano la corrente ai punti di consumo. La rivoluzione delsilicio Complice il silicio, elettrico ed elettronico insieme fanno nascere una nuova energia alternativa ai combustibili fossili, autoprodotta dai prosumer (orrendo neologismo che somma nella stessa figura il consumatori e il prduttore), conservatanellebatterie, usata dai mezzi di trasporto e in mille altre applicazioni, elaborata dall'informatica. Ormai appena la metà dell'energia che abbiamo in reteviene da centrali termoelettriche, il 5i-x, in aprile (dato Terna). La riforma del sistema Il mutamento richiede nuovi strumenti di business, nuove regole sul rapporto fra produttori e consumatori, grandi investimenti tecnologici, un sistematariffario e contrattuale diverso da quello covenzionale e un cambiamentodelle aziende energetiche. Già s'intuisce l'assetto futuro: la tedesca E.On si divide in due società diverse (una green e una brown) e l'amministratore delegato dell'enel, Francesco Starace, ha delineato un futuro senza combustibili fossili. Il rischio è che scelte convenzionali rimaste alla Milano del 1883 condizionino in Italia la crescita, come la paura di un mercato libero, destrutturato e fluido. bensì sarà distribuita trai consumatori. Pannelli solari, generatori condominiali o domestici, perfino minuscoli punti di produzione di corrente sul luogo stesso di consumo come i caricabatteria fotovoltaici. Ogni punto di consumo e di produzione della corrente già oggi si attiva e si spegne in autonomia, in modo anarchico; la rete elettrica fatica a reggere questi flussi in apparenza disordinati che viaggiano in tutti i sensi. A ridosso di una crisi grave s ono le reti elettriche di tutte le regioni del Mezzogiorno. Da ciò la necessità della smart grid, reti capaci di gestire i flussi di corrente, di assorbire e di immagazzinare l'elettricità di troppo, e di restituire quando serve l'energia accumulata. Su ciò lavorano Terna nell'alta tensione (3,9 miliardi di investimenti nei prossimi cinque anni)e le società di distribuzione nella bassa tensione. La smart city Il dialogo continuo fra produzione e consumo, ci sistemi chevi sono connessi, sono gli elementi che si concentrano nella cità intelligente, la smart city dove reti e sistemi s'incrociano. I telefonini che dialogano con gli elettrodomestici e aprono e chiudonoporte e serrande non sono più una stranezza avveniristica. Cominciano a ronzare le automobili elettriche; da gennaio ad aprile ne sono apparse 676 in più sulle nostre strade, che fa pensare a un raddoppio rispetto all'anno scorso quandoin 12 mesi ne furono immatricolate 1.ioi (dati Unrae). Tra pochi anni i servizi pubblici, il lavoro, la vita in casa saranno intrecciati da uno scambio continuo di informazioni, per farci vivere meglio. 4jacopogifibe,rto U RIPRODD DION E RLERVATA teatro si illuminarono (coro di oh) con la luce incerta e giallastra di 245o nuovissime e stupefacenti lampadine elettriche accese dalla prima centrale termoelettrica d'europa, quella a fianco del Duomo. Da allora, pur con l'evoluzione della tecnologia, lo schema fino a oggi è rimasto lo stesso. Le La smart grid La locuzione smart, applicata a volte a sproposito, in alcuni casi è insostituibile. Come mostra il fenomeno delle rinnovabili già evidente, la produzione di energia non sarà più solamente nelle centrali da cui partono le grandi linee di trasporto verso il consumo, Energia: Scenario Pagina 20

23 . I nuovi brevetti di materiali e apparecchi per produrre chilowattora dalla vita quotidiana L'energia arriverà da centrali nascoste in abiti e vernici di Guglielmo Lanzani* a produzione e l'utilizzo sostenibile di energia rappre- _ J sentano una delle principali sfide tecnologiche dell'uomo. Dobbiamoripensare il nostro modello di consumo spostandoci verso la produzione diffusa di quantità di energia ridotte soprattutto nell'ambito domestico e urbano (circa un terzo del consumo complessivo). La natura è il modello cui ispirarsi. La natura (o meglio l'evoluzione) usa risorse rinnovabili e non altera l'equilibrio della biosfera. La fotosintesi genera sette volte l'energia prodotta dall'uomo, senza produrre alcuno scarto nocivo per il sistema, anche se con una efficienza di conversione dell'ordine dell'ido. Un essere umano con qualche chilocaloria è capace di sviluppare potenze superiori ai iooo watt, con una capacità di calcolo dell'ordine dei miliardi dimifiardi di operazioni al secondo. Un frigorifero consuma quanto una persona che fa jogging, un pc necessità di potenze analoghe ma con capacità di calcolo analoga a quella di un moscerino. L'orizzonte è sviluppare progressivamente tecnologie efficaci su piccole scale di energia (sulla soglia dei iooo watt) utilizzando gli espedienti che l'evoluzione ha ottimizzato in 3 miliardi di anni, da affiancare alle tecnologie esistenti (idrocarburi e fonti rinnovabili tradizionali) per le potenze superiori. Anche per quest e ultime la sfida è imitare la natura, evolvendoverso la fusione nucleare che fonde atomi di idrogeno in modo pulito, esattamente come fa il Sole. Tornando alle piccole fonti diffuse i laboratori dell'istituto italiano ditecnologia hanno già ottenuto i primi risultati: esistono già prototipi di celle che sfruttano l'attività di digestione di materiale organico da parte dei batteri. L'attività di degradazione delle molecole di glucosio, fruttosio o rifiuti organici produce corrente elettrica sufficiente ad accendere unled. Abreve gli edificipotrebberoprodurre elettricità per uso domestico grazie a pellicole fotovoltaiche capaci di sfrutt are luce naturale ed artificiale, in modo analogo a come fanno le piante. I vestiti stessi potranno tramutare il movimento del corpo in energia utile per smartphone o altri dispositivi elettronici. Grazie agli inchiostri nano ingegnerizzati produciamo tecnologie per display flessibili e pannelli fotovoltaici pieghevoli, leggeri e trasparenti su matrice di plastica (a breve sarà completamente organica). La produzione di questa tecnologia avviene tramite stampa arotativa con processi a basso costo, compatibili con una manifattura a misura d'uomo. Proprio in questi mesi Ribes Technology, start up generata dall'incontro fra noi dell'iit con l'omet, sta iniziando a produrre i primi metri di celle fotovoltaiche flessibili. Lo stesso vale per i dispositivi harvester che trasformano la pressione di un fluido (sia esterna che in un impianto industriale, quale ungasdotto) in energia elettrica disponibile per l'utilizzo direttamente in loco. Per esempio abbiamo brevettato una miniturbina di 14 millimetri con potenza fino 30 watt in grado di alimentare sensori o elettrodomestici. Lo studio dinuovi materiali, come ilgrafene, ci ha permesso di ottenere batterie più efficienti. La prima batteria al grafene ha prestazionisuperiori de125 o e costi di produzione più competitivi rispetto alle attuali batterie. L'uomo ha bisogno di usufruire di energia quotidianamente. Il nostro pian era risponde all e necessità energetiche (e di acqua) di metà della popolazione terrestre con una forte concentrazione in mano del 20 a della popolazione mondiale. Uno scenarionon sostenibile sul lungo termine. Le stime prevedono entro il 2050 una popolazione mondiale di oltre due miliardi di persone. È impossibile restare indifferenti e inattivi. direttore Center for nanoscience and technlogy dell'istituto italiano di tecnologia RIPRUDOZIONE RISERVATA Energia: Scenario Pagina 21

24 Davide Tabarelli Competizione «intelligente» á-r fra le tari e e i prezzi ono 37 milioni i contatori in Italia e di questi circa 30 milioni riguardano famiglie, uno ogni due persone che, dalla mattina fino a quando s'addormentano la sera, affidano la giornata a dispositivi che usano elettricità. Difficile trovare un altro prodotto così pervasivo, ma allo stesso tempo anche così complesso. La bolletta di una famiglia-tipo in Italia è di poco superiore ai 500 anno, intorno al20o della spesa complessiva, valore contenuto rispetto all'utilità che dà. Lo scopo delle liberalizzazioni è portare benefici ai consumatori. Ma conviene il mercato libero? Sì, conviene: ma, come in tutti imercati, occorre essere attenti, prima di tutto per evitare imbrogli e poi per cogliere le tante occasioni che offre. Così lapensano i 9 milioni di famiglie che, dal luglio'97 quando partì l'apertura, hanno abbandonato le tariffe per passare al mercato libero. Fanno notizia i tanti episodi di contenzioso, ritardi, addirittura truffe, ma sono non più dell'1-2% dei casi, quota fisiologica per ogni tipo di mercato. Raramente, invece, si parla delle bollette non pagate, spesso per furbizia di molti che, cambiando fornitore, guardacaso sul mercato libero, possono stare tranquilli che la luce non verrà staccata perché approfittano delle tutele volute dalla legge. Poiché l'elettricità non è un bene come altri, il mercato è vigilato dall'autorità di settore. Il suo servizio on-line Trova Offerte conferma che sono numerose le proposte a prezzo più basso del tutelato. Il consumatore sul mercato libero può risparmiare fino a 7o euro l'anno rispetto alla tariffa del tutelato. Sperare di risparmiare di più solo sul prezzo è impossibile. Oggi l'elettricità costa 18 centesimi il chilowattora, ma la quota non regolata di prezzo, su cui è possibile la concorrenza, non supera 8 centesimi. Unlo%io di sconto di questa componente, che rappresenta uno sforzo importante per ciascuna compagnia, arriva appiattito al consumatore finale. Per questo la concorrenza fra venditori si gioca su altri vantaggi offerti ai clienti, da quelli facili da valutare, come assicurazioni, sconti e premi di fidelizzazione, ad altri più soggettivi, difficili da quantificare, come il prezzo fisso, l'acquisto di energia da fonti rinnovabili, l'assistenza per l'efficienza energetica. Una famiglia attenta può risparmiare centinaia di euro l'anno. La tecnologia, tuttavia, è l'elemento trasversale che sta cambiando il mercato dell'elettricità, sia per le società che la vendono, che per i clienti che la consumano. Questi confrontano le offerte su internet, vogliono applicazioni per gli smart phone dove per attivare o staccare gli apparecchi a casa. Le società elettriche controllano i carichi, per ottimizzare le reti, offrono prezzi migliori in base alla regolarità dei consumi, installano apparecchi per risparmiare energia e spostano su questi prodotti i margini che non incassano sui consumi. Il passaggio al mercato libero è inevitabile. Ai consumatori è chiesto uno sforzo per diventare clienti consapevoli, attenti, attivi, liberi. E un cambiamento, ma è in linea con tutti i miglioramenti che da oltre 10o anni ci continua a portare l'elettricità. (J RIV RO 10N E RISERVATA Energia: Scenario Pagina 22