MANIFESTO FIDAINFORM: che cosa in concreto?

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1 ICT: LEVA STRATEGICA PER LA RIPRESA DEL SISTEMA ITALIA MANIFESTO FIDAINFORM: che cosa in concreto? MARCO BOZZETTI Consigliere e Past President FIDAInform RICCARDO MAIARELLI Vice Presidente FIDAInform 1

2 Premesse Come evidenziato dalla relazione di Sirmi/Cuzari: Il Paese sta vivendo una contingenza economica eccezionalmente critica e perdurante Viene globalmente riconosciuta all'ict la capacità di favorire i processi economici e sociali Vi è accordo sul fatto che, se correttamente applicata, l'ict può aiutare il superamento della crisi Per contro l ICT in Italia è da anni in crisi (2000) e nella media delle imprese e delle PA poco considerato come tecnologia abilitante Significativo il basso rapporto tra PIL e spesa per l ICT, rispetto ai Paesi europei, USA e BRIC Al di là delle Associazioni di Categoria di Confindustria e Confcommercio e Confartigianato, sono attive in Italia ben più di 100 libere Associazioni nell ambito ICT, generaliste o iperspecializzate o settoriali, ma con 2

3 Il mercato ICT e gli operatori Il mercato ICT italiano vive da diversi anni uno stato di crisi, accentuata dalla situazione economica e finanziaria degli ultimi tempi Mancano infrastrutture pervasive su tutto il territorio (banda larga) Nessuna attenzione a manovre di incentivo, alla stregua di quanto invece accade in altri settori La competenza degli operatori non è tenuta in giusta considerazione nelle sedi decisionali, aziendali e pubbliche Manca un quadro normativo in grado di regolare gli ambiti professionali di attività nel comparto Significativi i problemi delle partite IVA e delle PMI del mondo ICT 3

4 Il Manifesto di FIDAinform per la ripresa In occasione del Convegno annuale di FidaInform del 18/11/2011 al Lingotto di Torino, è stato presentato il Manifesto quale documento programmatico per: impostare un realistico e fattibile piano di interventi affinché venga riconosciuto all'information & Communication Technology (ICT) un ruolo sostanziale nell'accelerare la ripresa e favorire la crescita del Sistema Paese; attuare le prime azioni nel corso del 2012 di sensibilizzazione - acculturamento sul ruolo dell'ict per i decisori e di presenza attiva ai vari tavoli istituzionali locali e centrali (Confindustria, Confcommercio, PAC/PAL, DigitPa, Cnel, ecc.) coinvolgendo in una direzione comune gli intenti della Federazione, dei Club che ne fanno parte e di tutte le altre libere Associazioni che intendono condividere il comune obiettivo sfruttando al meglio le elevate competenze disponibili e l'eccezionale punto di osservazione sui temi ICT, sia lato domanda (CIO) che lato offerta. Il testo del manifesto 4

5 I temi proposti nel Manifesto 1. Cambio 'culturale' delle organizzazioni verso l'ict e i professionisti: Per il vertice: ICT da a costo da ridurre a opportunità di innovazione e di vantaggio competitivo Per CIO: da ruolo meramente tecnico a competenze di business 2. Attribuire l'effettivo valore ai servizi ICT 3. Accelerare gli interventi per una maggiore copertura della larga banda su tutto il territorio nazionale 4. Introduzione di normative che incentivino il mercato ICT 5. Introduzione di regole per meglio disciplinare gli ambiti professionali ICT Azioni Dirette Azioni Indirette

6 Gli strumenti per iniziare ad attuare gli interventi Rivista online ICT Professional Creazione di un GdL che prepari un nocciolo di presentazione per un documento ed uno (o più) web seminar per i vertici dell azienda/ente per i responsabili dei sistemi informativi dell azienda/ente Sito web collaborativo dell iniziativa Piattaforma di qualità per webseminar (webcasting) Creazione di un GdL per individuare forme di finanziamento per queste iniziative a rete

7 Esempi di possibili interventi Punto 1 1. Cambio culturale e ruolo degli attori nell azienda/ente: Seminari territoriali di orientamento per imprenditori in collaborazione con le Associazioni di categoria Seminari di aggiornamento per i responsabili ICT Diffusione estesa di strumenti di valutazione dell'impatto dell'ict sul business (metriche TCO ecc.) e di benchmarking nazionali di riferimento Diffusione estesa di studi e dossier già realizzati dai Club TI e dalle altre Associazioni 7

8 Esempi di possibili interventi Punto 2 2. Valore dei servizi Osservatori periodici di riferimento per fornire lo stato dell arte in Italia su: il giusto range di prezzo delle principali risorse e competenze ICT i tipici tempi medi di progetto e di realizzazione di sistemi ICT Ampliamento e diffusione dell'osservatorio Attacchi Informatici in Italia il passaggio al cloud computing partendo dai rapporti e dalle iniziative svolte o in corso nelle varie Associazioni e Club TI 8

9 Ipotesi schedulazione interventi L obiettivo è di realizzare nel corso del 2012 le prime concrete iniziative Il presente evento a Ferrara, ed in particolare la prossima Tavola Rotonda tra i Presidenti (o delegati) delle varie Associazioni ICT, fornirà indicazioni sulle prime Associazioni disponibili e sulle prime iniziative Schedulazione proposta Fase 1: con le Associazioni disponibili, creazione dello Steering Committee per il governo condiviso Fase 2: individuazione delle prime azioni da attuare e, in parallelo, Individuazione di forme di finanziamento per tali azioni Fase 3: attuazione azioni schedulate Fase 1 Fase 2 Fase 3 2 trim trim trim

10 Il coinvolgimento delle altre Associazioni L importanza dell effetto massa per contare e per farsi sentire autorevolmente Ciascuna Associazione è e rimane totalmente indipendente, ma partecipa al fattivamente al progetto comune Questo può rappresentare un primo passo verso la creazione di una Rete di Associazioni a livello nazionale, analogamente a quanto si fa con le imprese

11 Grazie per l'attenzione 11