accordo di programma Scali ferroviari

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1 COmmissioni consiliari urbanistica e trasporti 03/07/2017 accordo di programma Scali ferroviari AI SENSI DELL ART. 34, D. LGS. N. 267/2000, PER LA TRASFORMAZIONE URBANISTICA DELLE AREE FERROVIARIE DISMESSE, E IN DISMISSIONE, SITE IN COMUNE DI milano DENOMINATE: SCALO FARINI, SCALO ROMANA, SCALO E STAZIONE DI PORTA GENOVA, SCALO BASSO DI LAMBRATE, PARTE DEGLI SCALI GRECO-BREDA E ROGOREDO, AREE FERROVIARIE S. CRISTOFORO, IN CORRELAZIONE CON IL POTENZIAMENTO DEL SISTEMA FERROVIARIO IN AMBITO MIlanese.

2 indice INTRODUZIONE LE AREE IL PROCESSO LA STRUTTURA DELL ACCORDO ACCORDO DI PROGRAMMA 2017 OBIETTIVI ELEMENTI CHIAVE TEMATICHE PRINCIPALI 2

3 introduzione LE AREE IL PROCESSO LA STRUTTURA DELL ACCORDO 3

4 INTRODUZIONE LE AREE i SETTE SCALI FERROVIARI Le aree dei sette scali ferroviari dismessi rientrano tra i beni immobili trasferiti all ente Ferrovie dello Stato (istituito con Legge n. 210 del 17/05/1985), parte del patrimonio su cui l ente ha piena disponibilità secondo il regime civilistico della proprietà privata. Nel perimetro delle stesse sono ricomprese sia aree ormai dismesse sia aree ancora strumentali all esercizio ferroviario. La società FS Sistemi Urbani, controllata al 100% da Ferrovie dello Stato Italiane, ha il mandato di valorizzare le proprietà del gruppo non strumentali alle attività di trasporto in tutta Italia. 4

5 INTRODUZIONE LE AREE i SETTE SCALI FERROVIARI Un tempo elementi fondamentali del funzionamento economico, sociale e infrastrutturale della città, oggi questa aree rappresentano elementi di discontinuità per il suo sviluppo, essendo per buona parte degradate e in stato di abbandono. A partire dal 2005 il, Ferrovie dello Stato Italiane e Regione Lombardia hanno iniziato a definire gli obiettivi e il percorso per la trasformazione urbanistica degli scali dismessi connessa al potenziamento del sistema ferroviario milanese. 5

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7 GRECO m2 FARINI m 2 LAMBRATE m2 PORTA GENOVA m 2 7 SAN CRISTOFORO m2 PORTA ROMANA m 2 ROGOREDO m2

8 INTRODUZIONE Oltre alle aree ferroviarie fa parte dell ambito di trasformazione l area dell ex Dogana di via Valtellina di circa mq di proprietà Del Fondo Olimpia gestito da Savills Investment Management Scalo Farini mq 8

9 INTRODUZIONE Greco - Breda mq 9

10 INTRODUZIONE Lambrate mq 10

11 INTRODUZIONE Porta Romana mq 11

12 INTRODUZIONE Rogoredo mq 12

13 INTRODUZIONE Scalo P.ta Genova mq 13

14 INTRODUZIONE S. Cristoforo mq 14

15 INTRODUZIONE IL PROCESSO CRONOLOGIA 12 anni dall avvio del processo di pianificazione Il percorso di pianificazione delle aree ferroviarie dismesse ha avuto avvio nel 2005, quando, Ferrovie dello Stato Italiane (FSI) e Regione Lombardia hanno deciso di perseguire un modello di pianificazione volto a integrare rigenerazione urbana e sviluppo ferroviario. 15

16 CRONOLOGIA AVVIO DEL PROCESSO Luglio Accordo Quadro tra il Sindaco Albertini per il e l'ad Elio Catania per il Gruppo Ferrovie dello Stato SpA: si definiscono gli obiettivi generali ed il percorso Marzo Accordo-Intesa tra il Sindaco Moratti per il Comune di Milano e l'ad Mauro Moretti FS SpA: si definiscono gli impegni delle parti nel processo. Luglio Il Sindaco Moratti promuove l'accordo di Programma in variante al PRG Dicembre Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato aderiscono all'accordo di Programma. Dicembre novembre Prima fase di valutazione ambientale strategica con forum pubblici, proposta di Variante urbanistica, Rapporto Ambientale e conferenze VAS Aprile Il Gruppo Poste Italiane SpA aderisce all'adp. Dicembre La Conferenza dei Rappresentanti dell'adp adotta e pubblica la Variante urbanistica. Da allora, un iter lungo un decennio ha portato nel 2015 alla sottoscrizione di un ipotesi di Accordo di Programma (AdP) che, come previsto dal Piano di Governo del Territorio (PGT), definiva la nuova disciplina delle aree in relazione a specifici interventi trasportistici, senza però riuscire a ottenere l approvazione a causa della mancata ratifica da parte del Consiglio Comunale. Febbraio maggio Incontri di ascolto della cittadinanza gestiti e raccolti in un report dal Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano. Settembre novembre La Giunta Comunale, la Giunta Regionale e i CdA di FSI SpA, di RFI SpA e di FSSU Srl approvano l'ipotesi di Accordo di Programma Febbraio Provincia di Milano aderisce al Tavolo Tecnico dell'adp. Luglio Il Consiglio Comunale, giunta Moratti, adotta il PGT; in cui confluiscono i contenuti urbanistici dell'adp. Maggio Il Consiglio Comunale, giunta Pisapia, approva il PGT, ricondizionando lo sviluppo delle aree al potenziamento del nodo ferroviario. Marzo La Conferenza dei Rappresentanti definisce gli indirizzi per la revisione dell'adp con forte riduzione degli indici edificatori. Il gruppo Poste SpA esce dall'adp, l'area di piazzale Lugano viene disciplinata dal PGT. SOTTOSCRIZIONE ADP NON RATIFICATO Maggio La Conferenza dei Rappresentanti dell'adp valida la proposta definitiva di Variante urbanistica, resa coerente con le schede di indirizzo del Documento di Piano del PGT. Giugno La Città Metropolitana esprime con Decreto il parere di compatibilità con il PTCP. Novembre Il sindaco del, l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, l'ad di FSI sottoscrivono l'accordo di Programma. Dicembre La mancata ratifica da parte del Consiglio Comunale fa decadere l'adesione degli enti all'adp. ELEZIONI E DELIBERA DI INDIRIZZO Luglio Il Sindaco Sala inserisce la rigenerazione degli scali ferroviari nelle linee programmatiche di mandato. 16 Novembre maggio Le Commissioni Urbanistiche del CC promuovono un articolato dibattito e confronto con i Municipi, i vari livelli del governo locale, le aziende di trasporto ed altri soggetti 2017 Novembre Il Consiglio Comunale approva le linee di indirizzo per la trasformazione urbanistica degli scali ferroviari con l'obiettivo di chiusura dell'accordo entro l'estate Giugno Il Consiglio Comunale approva le indicazioni in tema di funzioni prioritarie e usi, temporanei e definitivi. Obiettivi 15

17 INTRODUZIONE IL PROCESSO IPOTESI ADP 2015 L Accordo era impostato sulla correlazione tra trasformazione delle aree e sviluppo trasportistico, mediante un impianto normativo che prevedeva il finanziamento degli interventi prioritari di potenziamento del sistema ferroviario milanese, entro un quadro strategico di sviluppo futuro condiviso con Regione Lombardia e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A (RFI), attraverso il reimpiego delle plusvalenze generate dalle nuove previsioni urbanistiche. L Accordo includeva inoltre il finanziamento delle opere infrastrutturali di riconnessione urbana tramite la previsione di extra-oneri di urbanizzazione. 17

18 INTRODUZIONE IL PROCESSO IPOTESI ADP 2015 In termini urbanistici, l AdP si fondava sui seguenti punti: - definizione di macro parametri urbanistici, che rinviavano il dettaglio insediativo e funzionale alla pianificazione attuativa per ogni singolo scalo, attraverso la redazione di masterplan di coordinamento per le aree più estese; - flessibilità funzionale, coerente con l impostazione del PGT, con percentuali minime limitate alle quote di social housing, e alle funzioni non residenziali allo scalo di porta Genova; - perequazione interna, sulla base delle caratteristiche dei luoghi e di specifiche scelte localizzative; - assunzione degli obiettivi urbanistici per le aree indicati nelle schede del Documento di Piano del PGT: vocazioni funzionali, ricuciture, connessioni ciclopedonali, coperture mirate dei fasci binari, valorizzazione immobili testimoniali e rapporto con il contesto, nuove aree di verde fruibile. 18

19 INTRODUZIONE IL PROCESSO Delibera di consiglio COMUNALE 17 temi affrontati dalla Delibera di linee di indirizzo 44/2016, approvata dal Consiglio Comunale il 14/11/2016 con 38 voti favorevoli, 4 astenuti e nessun voto contrario Nel novembre del 2016, il Consiglio Comunale, a coronamento di un lungo dibattito e confronto fra tutte le forze politiche, ha definito gli indirizzi per il completamento del procedimento dell Accordo di Programma, toccando vari temi, dall esigenza di una visione strategica, alla centralità del tema del verde, del trasporto ferroviario, delle abitazioni per i ceti più deboli, delle funzioni pubbliche, fino alla importanza di attivare processi di ascolto e dibattito pubblico sul futuro delle aree ferroviarie dismesse. 19

20 INTRODUZIONE Schema sintetico dei contenuti della Delibera A F I Definizione della vocazione delle aree garantendo visione strategica generale e risposta ai bisogni locali Mix sociale e con priorità a famiglie con redditi minimi, nuclei monoreddito, giovani, studenti e lavoratori Garantire la regia pubblica del processo coordinando gli interventi con le strategie dei documenti pianificatori B Aumento della dotazione di verde con l'obiettivo di realizzare un sistema continuo di valenza ecologica G Circle Line ferroviaria da San Cristoforo a Stephenson per collegare funzioni di interesse strategico J Garantire la disponibilità di risorse aggiuntive rispetto agli oneri per gli interventi di riqualificazione urbana C Verde fruibile e attrezzato: un nuovo grande parco a Farini e un sistema naturalistico a San Cristoforo G Creazione di nuove stazioni di interscambio con il trasporto pubblico locale su scala metropolitana K Prevedere il ricorso a processi concorsuali per i Masterplan delle aree principali, gli edifici e i parchi più rilevanti D Mix di servizi e funzioni pubbliche che rispondano alle prospettive di sviluppo economico e sociale della città G Miglioramento della infrastruttura ferroviaria con particolare attenzione al tema dell' inquinamento acustico M Dare seguito a un processo di dibattito pubblico sviluppando un confronto con la cittadinanza e gli stakeholder pubblici e privati E Previsione di quartieri sostenibili dotati di tecnologie intelligenti e dal contenuto flusso viabilistico privato H Promozione di usi temporanei per restituire nell'immediato alla cittadinanza aree vive e accessibili, fruibili e sicure N Valutare l'attuale offerta e la necessità di funzioni urbane di rilievo metropolitano e le priorità di intervento F Incremento delle previsioni relative all'edilizia convenzionata, all' housing sociale e alla residenza temporanea I Impostare processi autorizzativi e obblighi che vincolino la realizzazione delle opere di urbanizzazione O Garantire tempistiche rapide che consentano di attivare il processo di rigenerazione delle aree, oggi degradate e inutilizzate 20

21 INTRODUZIONE IL PROCESSO lavoro di ASCOLTO >20 sedute pubbliche di Commissioni Consiliari, alla presenza delle istituzioni, di associazioni ed esperti, oltre che dei singoli cittadini per approfondire e dibattere dei temi dell AdP A seguito della Delibera, a partire dal dicembre 2016, le Commissioni Consiliari hanno proseguito il percorso di approfondimento dei temi relativi all Accordo di Programma e di accompagnamento del processo decisionale, in particolare toccando, in sedute dedicate ed aperte alla partecipazione dei soggetti interessati e della cittadinanza, i principali temi del dibattito, tra cui la scala di pianificazione metropolitana, la mobilità e il trasporto pubblico, l abitare, il verde e gli usi temporanei. 21

22 INTRODUZIONE IL PROCESSO lavoro di ASCOLTO 19 incontri complessivamente svolti nei 9 municipi. Il percorso di ascolto ha portato alla formulazione di altrettante delibere di linee di indirizzo Il percorso istituzionale di coinvolgimento della cittadinanza è proseguito nei nove Municipi che - con il supporto del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano - hanno ripreso e approfondito, con riferimento alla Delibera di linee di indirizzo, i temi già affrontati nel corso del lavoro di ascolto svolto nel 2013 e Il percorso di ascolto ha portato alla formulazione di specifiche delibere da parte di ciascun Municipio. 22

23 INTRODUZIONE IL PROCESSO il tavolo tecnico 6 incontri di approfondimento svolti dai 15 componenti del tavolo tecnico con gli uffici della Direzione Urbanistica, che hanno portato alla redazione di 2 documenti di sintesi. Parallelamente al processo di ascolto, le Commissioni si sono dotate di un tavolo tecnico, composto da esperti indicati dai gruppi consiliari, per approfondire i temi di maggior rilievo relativi all Accordo di Programma. 23

24 INTRODUZIONE IL PROCESSO altre iniziative cittadini intervenuti ai 3 giorni di workshop organizzati presso lo Scalo Farini, che hanno portato alla realizzazione di 5 scenari esposti e presentati durante il Fuorisalone presso lo scalo di Porta Genova a oltre visitatori. Il dibattito pubblico avviato dal Consiglio Comunale è stato a sua volta raccolto e amplificato da tutta la città, manifestandosi in numerose iniziative di confronto e discussione che hanno coinvolto migliaia di soggetti interessati in pochi mesi. La discussione ha visto parte attiva anche la proprietà delle aree, che, in collaborazione con il e con il patrocinio di Regione Lombardia, ha attivato un workshop di idee e messo a disposizione approfondimenti di casi studio e soluzioni meta-progettuali come riferimento per l analisi di possibili scenari futuri. 24

25 INTRODUZIONE IL PROCESSO altre iniziative > cittadini coinvolti stima dei soggetti intervenuti alle oltre 100 iniziative di ascolto e dibattito organizzate in città da settembre a oggi. Il ha promosso una serie di convegni in collaborazione con l Ordine degli Architetti e il Politecnico di Milano, mirati ad approfondirne le principali tematiche di sviluppo: infrastrutture e rigenerazione urbana, verde e spazio pubblico, qualità urbana. Numerosi sono stati gli eventi pubblici promossi autonomamente da associazioni per approfondire il tema degli scali. 25

26 INTRODUZIONE IL PROCESSO MOZIONE del consiglio comunale Al termine di questa fase di confronto, il Consiglio Comunale ha voluto fornire un ulteriore indirizzo alla definizione dell Accordo di Programma, in particolare toccando i temi delle funzioni da localizzare prioritariamente negli scali e dei possibili usi temporanei degli stessi. 26

27 INTRODUZIONE Estratto della Mozione sulle indicazioni in tema di funzioni prioritarie e usi, temporanei e definitivi, approvata dal Consiglio Comunale il 15/06/17 A La quota di aree cedute per la realizzazione di grandi aree a verde deve essere almeno pari ai 2/3 del totale della superficie territoriale oggetto dell'adp, anche se la quota potrà essere differenziata nei diversi scali. I L'attività di carattere commerciale deve escludere la localizzazione di centri commerciali di grandi dimensioni, mentre va promossa la localizzazione di forme innovative di commercio di quartiere, intrecciato anche ad attività di carattere artigianale e per il tempo libero e lo svago. B L'AdP dovrà garantire un sistema di connessioni naturalistiche tra i nuovi parchi che verranno a costituirsi negli scali e col verde esistente nelle sue prossimità, attraverso la cintura ferroviaria [...]. J Le attività produttive, sia di carattere artigianale o neo-manifatturiero (anche attraverso le forme del coworking, dei fab-lab, ecc.), sia di natura terziaria e direzionale, devono essere coerentemente progettate in connessione con le altre funzioni previste, secondo mix funzionali differenziati scalo per scalo [...] C D E F G Va confermata la proposta relativa al servizio denominato "Circle Line" che si verrebbe a costituire sulla parte di anello ferroviario esistente a Sud, Est e Nord [...] e le dovute azioni atte a mitigare l'impatto acustico e ambientale [...] è fondamentale che sia assicurata una quota significativa di residenza sociale, atta a rispondere ai bisogni da parte dei ceti sociali con minori disponibilità economiche e di particolari gruppi sociali che necessitano di abitazioni temporanee [...]. Nei piani attuativi andrà privilegiato l'affitto sulla vendita. [...] Tutti gli interventi di carattere residenziale dovranno essere guidati da principi di progettazione ecologica e di sostenibilità energetica, oltre che di integrazione tra attività e funzioni, con l'inserimento di funzioni non residenziali ai piani terra degli edifici. Gli scali, nel loro complesso, dovranno di ospitare un mix di funzioni che risponda alla strategia urbana in modo flessibile. In particolare gli sviluppi innovativi delle attività manifatturiere, commerciali e artigianali e ricettive necessitano di una forte integrazione in un contesto urbano come quello previsto negli scali. Gli scali di maggiori dimensioni dovranno essere considerati come localizzazioni privilegiate per l'insediamento di funzioni pubbliche e di servizio. [...] analizzare la possibilità di concentrare gli uffici comunali in una sede unica [...] valutando anche gli scali tra le possibili località. Il quadro infrastrutturale composto dall'incrocio tra la M4 e la futura Circle Line rende le aree limitrofe allo scalo di S. Cristoforo adatte a future funzioni ospedaliere. K L M N I grandi spazi a verde [...] devono essere realizzati partendo da progetti di paesaggio capaci di creare aree a verde progettate per utilizzi differenti, compresi quelli culturali e legati alla salute e alle attività sportive [...] Particolare attenzione progettuale dovrà essere dedicata al parco dei bambini allo Scalo Farini [...] Gli Scali Ferroviari [...] potranno ospitare attività culturali, anche di natura privata, legate alla musica, all'arte, all'architettura valorizzando ove possibile edifici esistenti. [...] Si conferma la necessità di realizzare: I. Un grande parco unitario e plurifunzionale sull'area di San Cristoforo che favorisca il recupero dell'architettura incompiuta [...] per funzioni di interesse generale; II. Funzioni legate alle filiere della moda, del design e delle economie creative nello scalo di Porta Genova III. Un grande parco unitario sullo Scalo Farini,[...] attività innovative di carattere produttivo o grandi funzioni pubbliche; IV. Attività connesse alla prossimità con sedi universitarie negli scali di Lambrate e di Greco V. Attività di natura culturale e attività connesse al distretto dell'agricoltura sostenibile sullo scalo di Porta Romana che preveda una adeguata connessione con l'area sud (Fondazione Prada). [...] è indispensabile immaginare un percorso che favorisca gli usi temporanei e la riconquista da parte della città di una quota di spazi (aree ed edifici) immediatamente fruibili, compatibilmente con le condizioni ambientali dei suoli. L'anticipazione della realtà ha il potere di alleggerire il periodo transitorio verso le soluzioni definitive [...] H Gli scali e le loro infrastrutture di connessione devono essere considerate come un potente strumento per migliorare la mobilità immaginando gli Scali come hub multimodali [...] perseguendo la sperimentazione di zone car free. [...] Q La disciplina degli usi temporanei, ove possibile, potrà anticipare e sperimentare soluzioni, anche funzionali e innovative. Insieme ad attività più remunerative, potranno essere infatti ricavati spazi per lo sport, la didattica, lo svago, nonché spazi di creatività e lavoro per i giovani. [...] 27

28 INTRODUZIONE IL PROCESSO ADP 2017 A seguito della delibera 44/2016, La Conferenza dei Rappresentanti in data ha stabilito: - che fosse auspicabile giungere ad una rivisitazione di Accordo di Programma, in linea con gli obiettivi definiti all atto della sua promozione, che tenga conto degli indirizzi formulati recentemente dal Consiglio Comunale ; - in relazione alle modifiche da apportare, che fosse opportuno non appesantire ulteriormente il procedimento, valutando di considerare ancora validi i passaggi già espletati, che rispondano ancora agli obiettivi ed in particolare la possibilità di mantenere efficace in tutto o in parte il percorso dell Accordo di Programma promosso il 27 luglio 2007 sino alla fase precedente la sottoscrizione in linea con i principi di economicità ed efficienza dell azione amministrativa. 28 Conclusosi il percorso di ascolto, in data la Conferenza dei Rappresentanti ha quindi licenziato l ipotesi 2017 dell Accordo di Programma confermando: la valutazione che ai fini dell economicità, dell efficienza e dell interesse pubblico sia necessario preservare quanto possibile dell iter amministrativo già espletato ai fini dell ipotesi di Accordo di programma Quindi, visto il testo finale dell Accordo predisposto dalla Segreteria Tecnica e le modifiche non sostanziali dei contenuti in accoglimento di osservazioni presentate tutti in ottica migliorativa rispetto al precedente, in coerenza anche con la delibera del Consiglio comunale di Milano n. 44/2016 e con la Mozione n. 144 approvata dal Consiglio comunale di Milano il e approvando: di preservare il percorso procedurale precedente l approvazione, prendendo atto della formulazione di una dichiarazione di sintesi finale aggiornata e delle proposte di controdeduzioni alle osservazioni anch esse aggiornate ai contenuti della nuova ipotesi di A.d.P..

29 INTRODUZIONE la STRUTTURA DELL ACCORDO i soggetti interessati 6 soggetti interessati -, - Regione Lombardia, - Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A, - Rete Ferroviaria Italiana, - FS Sistemi Urbani S.r.l., - Savills Investment Management S.G.R. S.p.A. Il 25/05/2017 Savills Investment Management ha formalizzato la propria richiesta di adesione all AdP, che la Conferenza dei Rappresentanti ha accettato. In data 23/06/2017 si è conclusa la sottoscrizione digitale da parte del Comune di Milano, di Regione Lombardia, delle società del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e di Savills IM SGR SpA, dell Accordo di Programma per la riqualificazione urbanistica dei 7 scali ferroviari siti in Milano correlata al potenziamento del sistema ferroviario milanese. 29

30 INTRODUZIONE la STRUTTURA DELL ACCORDO la documentazione 69 documenti compongono complessivamente l Accordo di Programma. L Accordo di Programma è composto da 69 documenti totali, di cui 68 raccolti come allegati al documento principale, ovvero il testo dell Accordo. Complessivamente l Accordo si compone di: testo e allegati principali altri allegati urbanistici VAS e relazioni geologiche atti e deliberazioni correlate 30

31 INTRODUZIONE la STRUTTURA DELL ACCORDO testo e allegati principali A) Ambiti territoriali oggetto dell Accordo di Programma -1: C) Cronoprogramma dell Accordo E) Piano finanziario F) Normativa Tecnica di Attuazione; G) Relazione illustrativa H) Disciplina urbanistica-planimetrie in scala 1:5.000: * All. H1 - Farini * All. H2 - Greco-Breda * All. H3 - Lambrate * All. H4 - Romana * All. H5 - Rogoredo * All. H6 - Genova * All. H7 - San Cristoforo I) Estratto mappa catastale delle aree destinate alla realizzazione della pista ciclo-pedonale di Rogoredo-Chiaravalle esterna alle Zone Speciali 31 K) Trasformazione degli scali ferroviari milanesi - Esiti di un confronto su attese, esigenze e desideri dei soggetti locali - Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani K bis) addendum del giugno 2017 al documento Esiti di un confronto su attese, esigenze e desideri dei soggetti locali del Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani O) Inquadramento degli interventi trasportistici: Schede 0-8 U) Documento di Visione Strategica predisposto e redatto dall Area Urbanistica Attuativa Strategica con supporto di un gruppo di lavoro intersettoriale e del Dipartimento Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, e validato con determina del Direttore dell Area Urbanistica Attuativa Strategica n.11/2017 V) Estratto dello Studio di Fattibilità per una rete ecologica urbana denominato Progetto Rotaie Verdi del , redatto da WWF Italia, Cooperativa Eliante Onlus e con il supporto di Fondazione Cariplo e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A W) Indagine preliminare delle aree, che saranno sottoposte a Studio di fattibilità ai sensi del successivo Art.6 per la realizzazione della rete ecologica e ciclabile lungo la cintura ferroviaria X) Planimetria oggetto di sistemazione ed utilizzo temporaneo di via Pesto, di cui al seguente Art. 16.7

32 INTRODUZIONE la STRUTTURA DELL ACCORDO ALTRI ALLEGATI URBANISTICI B) Planimetrie catastali dell Accordo: * All. B1 - Farini * All. B2 - Greco-Breda * All. B3 - Lambrate * All. B4 - Romana * All. B5 - Rogoredo * All. B6 - Genova * All. B7 - San Cristoforo J) Schede di indirizzo per l assetto del territorio M) Tavole dei vincoli sovraordinati: * Farini * Greco-Breda * Lambrate * Rogoredo * Romana * Genova * San Cristoforo N) Elenco degli immobili occupati da soggetti tutelati ai sensi dell art. 10 dell ADP Z) Proposta di Controdeduzioni alle osservazioni - aggiornamento

33 INTRODUZIONE la STRUTTURA DELL ACCORDO VAS E RELAZIONI GEOLOGICHE correlate D) Valutazione Ambientale Strategica con i seguenti allegati: * All. D1 - Rapporto Ambientale; * All D2 - Valutazioni Trasportistiche; * All. D3 - Sintesi Non Tecnica; * All D4 - Parere Motivato Finale; * All. D5 - Dichiarazione di Sintesi Finale. L) Relazioni e asseverazioni geologiche: * Studio della componente geologica, idrogeologica e sismica di aree ferroviarie del ai sensi della DGR 8/7374 del 28/05/2008: * area Farini * area Greco * area Lambrate * area Rogoredo * area Porta Romana * area Porta Genova * area San Cristoforo; * Relazioni geologiche: * Scalo Farini * Scalo Greco-Breda * Scalo di Rogoredo * Scalo di Lambrate * Scalo di Porta Romana * Scalo e stazione di Porta Genova * Aree ferroviarie di San Cristoforo; * Dichiarazioni sostitutive degli atti di notorietà a firma dei geologi del ; * Aggiornamento della Carta di Fattibilità geologica per l ambito Scalo di Rogoredo del * Dichiarazioni sostitutive degli atti di notorietà a firma dei geologi del ; 33

34 INTRODUZIONE la STRUTTURA DELL ACCORDO ATTI E DELIBERAZIONI P) Documento Quadro di riferimento per lo sviluppo del sistema ferroviario regionale e suburbano nell area metropolitana di Milano di cui alla DGR X2524 del Q) Decreto del Sindaco Metropolitano del Rep. Gen. N. 201/2015, Atti n \7.4\2009\244 R) Delibera del Consiglio Comunale del n.44/2016 S) Richiesta Adesione Savills Investment Management S.G.R. S.p.A. T) Giuste deleghe di Savills Investment Management S.G.R. S.p.A. Y) Mozione del Consiglio Comunale n. 144 del ; 34

35 ACCORDO DI PROGRAMMA 2017 OBIETTIVI ELEMENTI CHIAVE TEMATICHE 35

36 OBIETTIVI fattori di cambiamento abitanti incremento di popolazione residente nel Comune di Milano dal 2008 al 2016 Milano, dopo l Expo del 2015, è una città in profonda trasformazione. Crescono gli abitanti, soprattutto quelli tra i 20 e i 40 anni, con dati molto evidenti nella popolazione universitaria che è incrementata del 15% in 10 anni. Aumentano i turisti, +12% dal 2014 al 2016 e questo ha effetto anche sull occupazione, +5% nell ultimo triennio. Gli scali possono e devono essere l occasione per consolidare questo trend che cerca di coniugare dinamismo della città, attrattività internazionale, qualità della vita. 36

37 DEMOGRAFIA Residenti DEMOGRAFIA 2008 Residenti Crescita Crescita abitanti abitanti % stranieri Proiezione elaborata da: Cresme Proiezione elaborata da: Cresme 2025 nel 2016, + 44% rispetto al % Studenti stranieri iscritti nel a Milano 2016, + (2011) 44% rispetto al studenti iscritti a Milano Studenti iscritti a Iscritti Milano a Milano (2011) studenti iscritti a Milano Iscritti fuori Milano Provenienti da fuori Milano Iscritti a Milano Iscritti e residenti a Milano Provenienti da fuori Milano Residenti a Milano Studenti universitari Iscritti e residenti a Milano 2025 Iscritti fuori Milano Residenti 2015 a Milano % % Studenti universitari % % 37 dal 38% al 30% contrazione della quota modale degli spostamenti interni al comune con studenti iscritti a Milano Iscritti a Milano Iscritti fuori Provenienti da fuori Milano Milano Iscritti e residenti a Milano LAVORO Studenti universitari Imprese (2016) % % LAVORO imprese nell area metropolitana 50% circa nel comune di Milano, 15% imprese straniere Imprese (2016) dal 38% al imprese 30% contrazione nell area metropolitana della quota modale degli Attività economiche spostamenti (2015) interni al comune con 50% circa nel comune di Milano, 15% imprese straniere autovetture, dal 2005 al 2013 Terziario 71% Attività da 566 economiche a 505 vetture (2015) calo del tasso di Terziario Milano ogni 1000 e Italia abitanti (2016) immatricolazione autovetture 71% tra le medie imprese (-11%), 8% dal tra Milano le multinazionali e Italia (2016) 34% Spazi per gli spostamenti attvi tra le ICT medie internazionali imprese 8% 69% Aree holding pedonali di softwares Zone 30 Piste ciclabili tra le multinazionali 75% migliaia mq 34% tra le ICT internazionali migliaia mq 950 Km 69% tra Lavoratori le holding di a Milano softwares 750 (2011) 75% occupati 550 a Milano Lavoratori 400 a Milano 350 (2011) occupati a Milano Occupati che lavorano a Milano Occupati Provenienti da fuori Milano Occupati e residenti a Milano fuori Milano Occupati che lavorano a Milano Occupati Provenienti da fuori Milano Occupati e Residenti residenti a a Milano Milano fuori Milano TRASPORTI E MOBIILITÀ Auto/moto private Trasporto pubblico Auto/moto private Trasporto pubblico Piedi/bici 650 TRASPORTI E MOBIILITÀ Residenti a Milano Residenti a Milano Occupati Provenienti da fuori Milano Occupati e residenti a Milano fuori Milano TRASPORTI E MOBIILITÀ Auto/moto private Trasporto pubblico Piedi/bici Spostamenti interni a Milano Attuale (2016) Target di previsione Studenti (2011) Lavoratori (2011) Attuale (2016) Target di previsione 37% 30% 22% 34% Spostamenti verso Milano Studenti (2011) Lavoratori (2011) Residenti a Milano 57% 6% 63% 7% 44% 36% 42% 22% 62% 37% 1% 55% 44% 1% 18% 79% 3% 55% 42% 3% All. U) Documento di Visione Strategica Fattori di cambiamento

38 OBIETTIVI per una strategia urbana 5 obiettivi chiave compongono la strategia urbana che si sviluppa attraverso la definizione dell Accordo di Programma 38 Gli scali ferroviari possono attuare una strategia urbana efficace, capace di promuovere la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico su ferro, sostenere l innovazione sociale e produttiva, accogliere funzioni di eccellenza, promuovere nuove attività economiche eco-sostenibili e nuovi posti di lavoro, contribuire alla rigenerazione urbana delle aree svantaggiate favorendo la coesione sociale, accrescere il riequilibrio ambientale e il miglioramento della qualità dell aria e dei suoli urbani, generare nuove aree pubbliche, parchi e servizi per le cittadine e i cittadini di ogni età.

39 OBIETTIVI Ricucire, rigenerare il riuso degli scali come politica urbanistica ecologica Sarà la prima occasione per considerare il verde una vera e propria green infrastructure. Non è solo un tema quantificabile. L obiettivo è, per la prima volta a Milano, pensare il verde come perno del cambiamento. Attraverso un nuovo grande parco centrale a Farini, un oasi naturalistica, le connessioni ecologiche tra gli scali, la crescita dell offerta di impianti sportivi diffusi sul territorio. Sarà una sfida progettuale di qualità, atta a garantire attrattività e sicurezza ai frequentatori e a sperimentare nuovi modelli gestionali. 39

40 OBIETTIVI Integrare e connettere con il ferro l accordo sugli scali come politica metropolitana della mobilità sostenibile 40 Urbanistica e trasporti vanno di pari passo. La Circle Line è un elemento fondamentale dello sviluppo dell area metropolitana milanese, attraverso il miglioramento dei collegamenti con i comuni limitrofi e tra i quartieri. L Accordo sugli scali si concentra nel finanziare le nuove stazioni in una strategia regionale e nazionale volta a migliorare le connessioni sul nodo di Milano, creando un servizio ferroviario con caratteristiche progressivamente simili a quelle della metropolitana. Anche per questo le aree degli scali si prestano ad ospitare servizi, pubblici e privati, fortemente attrattivi.

41 OBIETTIVI Pensare un altra Milano gli scali come ambiti dell innovazione sociale e delle nuove economie 41 È indispensabile che gli scali contribuiscano a creare nuovi posti di lavoro, attraverso uffici, artigianato, manifattura e logistica. I nuovi quartieri vedranno forte la contaminazione tra sistema produttivo, commerciale, turistico/culturale e residenziale. Porta Genova estenderà l area del design e della moda, Romana dialogherà con Fondazione Prada e l Università Bocconi. Milano vive il suo sistema universitario come la grande industria del futuro. Gli scali dialogheranno armoniosamente con la Città delle scienze della vita che nascerà nelle aree Expo a nord ovest e con la Città della salute a Sesto.

42 OBIETTIVI Scommettere sui giovani e sulle periferie gli scali per la coesione sociale 42 La nostra città sta puntando molto sulla fascia anagrafica anni. Gli scali di Lambrate e Greco avranno funzioni abitative fortemente legate all università. Negli scali di Farini e Romana l offerta di case risponderà alle esigenze della classe media creando quartieri misti con offerte per ogni reddito, dalle case di pregio fino all edilizia popolare. Migliorare le condizioni sociali nelle periferie è l obiettivo principale dell Amministrazione. La rigenerazione degli scali eliminerà barriere fisiche invalicabili, avvicinando le periferie al centro, integrando il piano di investimenti da 300 milioni rivolto alle periferie.

43 OBIETTIVI DALLA VISIONE ALL IMPLEMENTAZIONE Anticipare la rigenerazione, Garantire la qualità del processo, Condividere le decisioni. Gli scali saranno la grande trasformazione di Milano ed è un cambiamento che deve vedere i milanesi protagonisti. Già negli ultimi 6 mesi oltre 60mila cittadini hanno preso parte alle varie iniziative di riflessione ed è un confronto che proseguirà anche su concorsi e piani attuativi cercando di individuare il giusto punto di incontro tra partecipazione, decisione e disponibilità economiche. 43

44 ELEMENTI CHIAVE indice di edificabilità 0.65 mq/mq indice di utilizzazione territoriale medio, pari a mq di superficie lorda di pavimento totale Dati generali dell Accordo di Programma Superficie complessiva Superficie territoriale Superficie strumentale Viabilità esistente Superficie lorda pavimento mq mq mq mq mq 44

45 ELEMENTI CHIAVE verde pubblico >65 percento quota minima di superficie territoriale complessiva da cedere per verde, fruibile e attrezzato, e spazi pubblici, >50% della superficie territoriale di ogni area In termini urbanistici, pur mantenendo un impostazione orientata alla flessibilità, sono stati definiti parametri vincolanti orientati a strutturare elementi di visione complessiva da dettagliare in fase attuativa: la massimizzazione della dotazione di verde pubblico negli scali, in particolare a Farini e San Cristoforo, garantendo un sistema di connessione ecologica lungo i binari attivi; 45

46 ELEMENTI CHIAVE mix funzionale >32 percento quota minima delle volumetrie complessive destinata a funzioni non residenziali a garanzia del mix funzionale, >70% della slp di Porta Genova la concentrazione delle volumetrie negli scali più accessibili, e, pur mantenendo un impostazione orientata alla flessibilità, la previsione di una quota minima di funzioni non residenziali a garanzia del mix funzionale, da specificare in sede di pianificazione attuativa 46

47 ELEMENTI CHIAVE mix sociale >30 percento quota minima delle volumetrie complessive destinate a residenza sociale e convenzionata a garanzia del mix sociale, il 44% delle volumetrie a uso residenziale, di cui almeno il 40% da destinare all affitto. la garanzia del mix sociale destinando una quota consistente dell edilizia residenziale a canone sociale e convenzionato, in particolare alle tipologie in affitto, anche grazie all introduzione di una quota di convenzionata ordinaria, orientata al ceto medio. 47

48 ELEMENTI CHIAVE investimenti sul nodo ferroviario 97 milioni stimati per il finanziamento di interventi garantiti sulla Circle Line, di cui >50 mln a carico delle plusvalenze In termini economici, è stata ripresa l impostazione orientata alla correlazione tra trasformazione urbanistica e sviluppo infrastrutturale, attraverso: il finanziamento degli interventi prioritari sul nodo ferroviario milanese necessari allo sviluppo della Circle Line - anche mediante il reimpiego delle plusvalenze generate dalle nuove previsioni urbanistiche; 48

49 ELEMENTI CHIAVE risorse aggiuntive 81 milioni contributi aggiuntivi garantiti per nuove infrastrutture di connessione, oltre ai 133 mln stimati per gli oneri di urbanizzazione il finanziamento delle opere infrastrutturali e a verde di riconnessione urbana attraverso la previsione di consistenti contributi aggiuntivi agli oneri di urbanizzazione previsti. 49

50 ELEMENTI CHIAVE prossimi passi Infine, l Accordo è stato volto a definire una serie di indicazioni procedurali per i prossimi passi, che riguardano in particolare: le condizioni per lo sviluppo di usi temporanei sulle aree oggetto della trasformazione durante le fasi di pianificazione; la definizione di procedure pubbliche e concorsi per la progettazione urbanistica e architettonica e l individuazione di strumenti per il coordinamento dello sviluppo per fasi; il proseguio delle attività di partecipazione e dibattito nelle fasi attuative, dall approvazione dell Accordo di Programma in poi. 50

51 TEMATICHE principali VISIONE STRATEGICA E BISOGNI LOCALI AREE A VERDE E SISTEMA ECOLOGICO PARCHI E SPAZI PUBBLICI FUNZIONI URBANE E SERVIZI RESIDENZA SOCIALE E CONVENZIONATA CIRCLE LINE E SISTEMA FERROVIARIO INVESTIMENTI E PLUSVALENZE RISORSE PER LE TRASFORMAZIONI URBANISTICHE ATTUAZIONE 51

52 TEMATICHE principali VISIONE STRATEGICA E BISOGNI LOCALI Delibera di linee di indirizzo del Consiglio Comunale 44/2016 a) inquadrare le trasformazioni urbanistiche degli scali dismessi secondo un principio che garantisca sia una visione strategica generale che la risposta ai bisogni locali, con l ambizione di definire la vocazione che le aree avranno, alla luce della sfida internazionale che Milano vuole intraprendere; prioritario, in tal senso, è abbinare tali trasformazioni urbanistiche ad un massiccio potenziamento del nodo ferroviario di Milano al servizio dell intera area metropolitana; 52

53 Gli Strumenti Attuativi delle Zone Speciali e le loro varianti dovranno tener conto delle risultanze dei processi di ascolto e partecipazione pubblica promossi dall Amministrazione comunale in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano nel corso del 2013 e del 2014 (All. K) e nel relativo aggiornamento del 2017 (All.Kbis), nonché degli obiettivi qualitativi e degli indirizzi contenuti nel Documento di Visione Strategica (All U). Tali documenti, che rappresentano una sintesi delle domande, delle proposte e delle istanze locali emerse nel corso del processo di ascolto e partecipazione organizzato dalle Commissioni Consiliari con i soggetti locali e Municipi, costituiranno la base di riferimento per le scelte qualitative di impostazione dello spazio pubblico, delle connessioni urbane, e di orientamento delle vocazioni funzionali, da valutare nella fase istruttoria della pianificazione attuativa e nella redazione dei Masterplan di cui ai punti seguenti. Testo dell Accordo di Programma Art.9 Strumenti Attuativi e Partecipazione 53

54 scali ferroviari SCALI FERROVIARI DOCUMENTO DI VISIONE STRATEGICA SCALI FERROVIARI DOCUMENTO DI VISIONE STRATEGICA QUESTO DOCUMENTO DELINEA UN NUOVO ED IMPORTANTE PASSAGGIO NEL PROCESSO CHE L AMMINISTRAZIONE COMUNALE INSIEME A REGIONE LOMBARDIA E FERROVIE DELLO STATO ITALIANE - STA PERCORRENDO PER DEFINIRE ED ORIENTARE LA TRASFORMAZIONE DEGLI SCALI FERROVIARI MILANESI, DA TEMPO DISMESSI. 54 All. U) Documento di Visione Strategica predisposto e redatto dall Area Urbanistica Attuativa Strategica con supporto di un gruppo di lavoro intersettoriale e del Dipartimento Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, e validato con determina del Direttore dell Area Urbanistica Attuativa Strategica n.11/2017 Garantire la visione strategica Il Documento di Visione Strategica è finalizzato alla definizione di una strategia urbana di indirizzo per il futuro delle aree capace di contestualizzare il processo di rigenerazione degli scali nella fase di cambiamento in atto e indicare principi e azioni da perseguire per il raggiungimento degli obiettivi espressi, costruendo scenari locali coerenti con una strategia complessiva di portata metropolitana e accompagnando lo sviluppo urbanistico delle aree in un percorso per fasi chiaro e definito nel tempo, anche sperimentando nuove forme di ascolto dei soggetti interessati e della collettività.

55 STRATEGIE All. U) Documento di Visione Strategica. Strategie ALZARE LO SGUARDO. LE INFRASTRUTTURE FERROVIARIE AL CENTRO DELLA DIMENSIONE METROPOLITANA MILANESE Ripensare il nodo ferroviario. La cintura e lo sviluppo delle relazioni con l area metropolitana Riconnettere centro e periferie. Superare le separazioni rappresentate dai binari Incrementare il verde e lo spazio pubblico. Verso una nuova infrastruttura ecologica e sociale Gli scali leva dello sviluppo sostenibile. Un nuovo sistema ecologico lungo i binari Il parco come luogo di attività e socialità Lo spazio pubblico come elemento strutturante dei nuovi quartieri Scommettere sulla qualità urbana. Progettare LA CITTÀ di domani Complessità e integrazione Innovazione urbana e sostenibilità Coerentemente alle strategie e agli obiettivi del futuro Documento di Piano del Piano di Governo del Territorio, l Accordo di Programma per la rigenerazione degli scali ferroviari, anche attraverso il Documento di Visione Strategica, vuole avviare la sperimentazione di politiche innovative con cui affrontare i temi dell attrattività, della rigenerazione urbana, della resilienza e del miglioramento ambientale, dell inclusione economica e sociale, della risposta ai fabbisogni dei più deboli, della qualità urbana, della semplificazione e della partecipazione dei processi. 55

56 1. Ripensare il nodo ferroviario. 2. Riconnettere centro e periferie. 3. Gli scali leva dello sviluppo sostenibile. 4. Il parco come luogo di attività e socialità 5. Lo spazio pubblico come elemento strutturante dei nuovi quartieri 6. Complessità e integrazione 7. Innovazione urbana e sostenibilità All. U) Documento di Visione Strategica Strategie 56

57 Villapizzone Parco ex Campo dei Fiori Bovisa ATU Bovisa Giardini di Piazzale Lugano PA 10 Parco Savarino Piazza Maciachini Parco scuola Villani Murat Nel Documento di Visione Strategica sono rappresentati una serie di schemi relativi a ciascuno scalo che hanno per oggetto le relazioni che la trasformazione prevista per queste aree dovrà avere con l immediato contesto e con il settore urbano di appartenenza. Piazza Firenze Atu Caserma Montello Giardino Cederna Villa Simonetta Cenisio ATU via Messina Lancetti Agenzia delle Dogane Monumentale Porta Garibaldi Futuro Parco Biblioteca degli Alberi Gli schemi mettono in evidenza aree contermini particolarmente problematiche o che rappresentano delle opportunità di trasformazione che devono essere colte e opportunamente integrate in una riflessione progettuale ravvicinata che interesserà le aree di intervento. Domodossola All. U) Documento di Visione Strategica Specificità delle aree e vocazioni territoriali 57

58 Rispondere ai bisogni locali L attento lavoro di ascolto delle istanze locali condotto dal gruppo di lavoro del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano tra il 2013 e il 2014 e il supporto al dibattito condotto con i Municipi a partire da febbraio 2017 hanno delineato un insieme complesso di questioni che, negli anni, sono state indagate a partire da cinque famiglie di temi: spazi aperti; bordi e connessioni; servizi; vocazioni funzionali e usi temporanei. All. K) Trasformazione degli scali ferroviari milanesi - Esiti di un confronto su attese, esigenze e desideri dei soggetti locali - Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani 58

59 La fase di ascolto dei Municipi ha confermato la rilevanza di molti dei temi già individuati tra il 2013 e il 2014 (le connessioni, la mobilità e la logistica, gli aspetti ambientali, funzioni e servizi orientati verso un mix a favore delle fasce medio-basse della popolazione, il mantenimento e valorizzazione degli immobili presenti nelle aree), ma ha altresì arricchito il dibattito con questioni nuove o maggiormente approfondite All. K bis) addendum del giugno 2017 al documento Esiti di un confronto su attese, esigenze e desideri dei soggetti locali del Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani 59

60 L Questioni emergenti dall ascolto dei Municipi: l indispensabilità di una maggiore e migliore dotazione di verde e di una sua specializzazione rispetto al luogo di insediamento; la necessità di inserire il progetto di trasformazione degli scali in una dimensione trasportistica metropolitana che permetta la messa in connessione con le reti locali di mobilità dolce; la richiesta di valutazione del sistema degli scali in relazione alle volumetrie, da allocarsi in base a verifiche puntuali di compatibilità con i tessuti esistenti; l urgenza di creare maggiori opportunità di lavoro ed imprenditorialità per i giovani, al fine di individuare nuovi servizi necessari alla scala urbana; l interesse ad un raccordo tra gli strumenti della pianificazione comunale, della città metropolitana e regionale, per definire scelte organiche ad un disegno d insieme capace di cogliere le dinamiche trasformative in essere dei quartieri; la necessaria compresenza del tema della legalità con l obbligo di garantire trasparenza nelle procedure. All. K bis) addendum del giugno 2017 al documento Esiti di un confronto su attese, esigenze e desideri dei soggetti locali del Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani 60

61 TEMATICHE principali AREE A VERDE E SISTEMA ECOLOGICO Delibera di linee di indirizzo del Consiglio Comunale 44/2016 b) porre al centro della riqualificazione degli scali milanesi dismessi l attenzione all ambiente e il tema del verde, con l obiettivo di aumentarne in maniera considerevole la dotazione complessiva e, al fine di mettere a sistema il complesso delle nuove aree a verde e a parco da realizzare all interno degli scali con il sistema complessivo delle aree verdi cittadine, con l obbiettivo di realizzare un sistema continuo di verde con valenza di nuova rete ecologica sulla cintura ferroviaria; 61

62 TEMATICHE principali AREE A VERDE E SISTEMA ECOLOGICO Mozione del Consiglio Comunale 44/2016 su funzioni prioritarie e usi a) La quota di aree cedute per la realizzazione di grandi aree a verde deve essere almeno pari ai due terzi del totale della superficie territoriale oggetto dell Accordo di Programma, anche se la quota potrà essere differenziata nei diversi scali. b) L Accordo di Programma dovrà garantire un sistema di connessioni naturalistiche tra i nuovi parchi che verranno a costituirsi negli scali e col verde esistente nelle sue prossimità, attraverso la cintura ferroviaria, mediante la rinaturalizzazione dei corridoi ferroviari come ad esempio secondo il modello del progetto Rotaie verdi. 62

63 L Accordo prevede dotazioni minime, da reperire o monetizzare, per spazi a verde e servizi pari al 100% delle superfici lorde di pavimento edificabili (con eccezione del 20% per le funzioni artigianali); fermo restando il reperimento nei piani attuativi di aree a verde e parco attrezzato pari a circa i due terzi della Superficie Territoriale complessiva, per un totale di oltre mq; la modulazione delle quote di verde risponde ad obiettivi specifici per ogni area; Al contempo le trasformazioni locali, che prevedono come visto, nuovi significativi spazi a verde, saranno rafforzate e messe a sistema anche attraverso la riqualificazione delle aree a verde lungo la cerchia ferroviaria come rete ecologica urbana. L Accordo prevede il completamento degli studi di fattibilità di questo importante progetto cittadino e la realizzazione degli interventi già studiati lungo la cintura sud, da San Cristoforo a Romana; Testo dell Accordo di Programma Art.4 Oggetto e contenuto dell Accordo 63

64 Gli scali leva dello sviluppo sostenibile. Un nuovo sistema ecologico lungo i binari All. U) Documento di Visione Strategica Strategie 64 Coerentemente alle politiche orientate al risparmio di suolo, gli scali ferroviari rappresentano una grande opportunità ecologica di rigenerazione di brownfield, suoli già sfruttati per usi industriali, che verranno 'risanati' e restituiti sotto forma di fatti urbani complessi - in larga parte 'verdi' - in alcune delle aree più accessibili della città. L'occasione è di implementare questa opportunità in un disegno d'insieme che possa tener conto della continuità individuata dalla ferrovia per trasformarsi in sistema infrastrutturale ecologico continuo, di scala territoriale: di connessione orbitale lungo la cintura, così come di giunzione trasversale tra i futuri parchi urbani e i grandi sistemi territoriali.

65 Parchi urbani, parchi agricoli attuati e aree verdi Aree coltivate e parchi regionali Acqua Acqua Possibile rinaturalizzazione lungo la Circle Line ibile rinaprogetti di connessione ecologica e rinaturalizzazione etti di coverde adiacente alla linea Corridoi ecologici Corridoi ecologici 65

66 Strategie Rinverdire la città. Verde esteso, consistente e connesso Strategie Risarcire l ambiente. Verde a supporto dei servizi ambientali Azioni Connettere i nuovi parchi alla rete territoriale dei sistemi ambientali, esistenti e di progetto, anche attraverso la cintura ferroviaria Individuare procedure per la rinaturalizzazione e la gestione del verde lungo la cintura ferroviaria e interventi specifici per risolvere la frammentazione. Prevedere connessioni ecologiche attraverso land bridges* a copertura dei fasci di binari sugli scali Farini e Romana Salvaguardare e incrementare i corridoi ecologici* lungo i binari per permettere il movimento di flora e fauna Azioni Favorire la rimozione dei carichi inquinanti anche sperimentando forme innovative di intervento (bioremediation*) Prevedere zone umide ad alta naturalità, integrate nel sistema delle acque (oasi naturalistica a San Cristoforo) Controllare la frammentazione degli habitat con specifici indicatori Garantire il drenaggio delle acque con sistemi di drenaggio sostenibile (SuDS*) Garantire densità della vegetazione ed elevato livello di biodiversità, prediligendo essenze vegetali non infestanti e non allergizzanti All. U) Documento di Visione Strategica Strategie e Azioni 66

67 L metri quadri superficie territoriale minima complessiva da cedere per verde, fruibile e attrezzato, e spazi pubblici, >50% della superficie territoriale di ogni area metri quadri stima dimensionale delle aree per connessioni ecologiche lungo i binari, su modello Rotaie Verdi + cessione delle aree dismesse per una pista ciclopedonale per Chiaravalle 81 percento specie di flora della città di Milano rinvenute nell area di studio del progetto Rotaie Verdi. 67

68 Porta Ticinese, Darsena scali ferroviari In12 In13 in11 In11!e à <!!e à <! <! In11 <! <!!e m Pr05 <! In20 In20!e In11 m Pr01 Pr01 <! In11 <!<! <! <!! <!e à In01!e à In14 <! Ãà wå wå P <!!e P09 Ã!e Ã!e Ã!e Ã!e à à <! <!!e!e à <! In16 <! <! <! <! In04 In04 In10 <! <! <! Pr02 In11 Pr07 Pr08 <! <! <! Pr06 Pr06 Pr04 Pr02 <! Pr03 In07 In06 <! P01-P04 <! <! <! In11 <! <! <! In11 <! <! m <! m <! <! In19 <! <! <! <! <! <! <! <! In18 <! In03 In05 In10 In15 In02 In11 P05-P08 <! In02 <! <! In15 Pr06 In18 In08 <! In09 Pr06 <! <! In18 <! In18 In18 All. V) Estratto dello Studio di Fattibilità per una rete ecologica urbana denominato Progetto Rotaie Verdi del , redatto da WWF Italia, Cooperativa Eliante Onlus e con il supporto di Fondazione Cariplo e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A 68...la realizzazione del progetto di rete ecologica tra scalo S. Cristoforo e Romana, con riferimento allo studio di fattibilità Rotaie Verdi, finalizzato allo sviluppo di una rete ecologica urbana lungo la cintura sud, nonché di uno studio di fattibilità per la restante parte della cintura ferroviaria con riferimento all All. W;

69 L TEMATICHE principali PARCHI E SPAZI PUBBLICi Delibera di linee di indirizzo del Consiglio Comunale 44/2016 c) prevedere un aumento significativo di verde fruibile e attrezzato, tale che le aree a verde rappresentino l ossatura portante delle trasformazioni urbanistiche locali; in particolare dotando la città di un nuovo grande parco a Farini dedicato al tempo libero dei bambini e alle famiglie, aperto ad attività di edutainment, di un sistema naturalistico ambientale a San Cristoforo e la realizzazione di una pista ciclabile ciclopedonale sul sedime della linea dismessa a Chiaravalle; 69

70 Il presente Accordo [...] individua una quantità di aree da destinare a verde pubblico attrezzato - comprensiva di aree pedonali pavimentate ed attrezzate, percorsi, strutture e servizi connessi, spazi sosta adibiti alla fruizione dei parchi - pari a circa due terzi della Superficie Territoriale, che non include le Aree Strumentali, prescrivendo una quota minima del: 65% nella Zona Speciale Farini - Unità Farini-Scalo 70% minima per l Unità Farini-Valtellina, 60% minima nella Zona Speciale Greco-Breda, 60% minima nella Zona Speciale Lambrate, 50% minima nella Zona Speciale Romana, 55% minima nella Zona Speciale Rogoredo, 50% minima nella Zona Speciale Genova, 100% nella Zona Speciale S. Cristoforo. Testo dell Accordo di Programma Art.5 La disciplina urbanistica 70

71 Il parco come luogo di attività e socialità All. U) Documento di Visione Strategica Strategie 71 Il principale effetto della rigenerazione degli scali sarà la nuova disponibilità di spazi aperti, ad uso non solo dei nuovi quartieri, ma dell'intera città. Se si pensa alle proporzioni di queste aree e che la loro più ampia parte sarà destinata ad aree verdi, si può intendere il potenziale di questa opportunità di cambiamento, e l impatto sulla vivibilità urbana, già a partire dalle fasi transitorie. In questo senso va interpretata la necessità di restituire un ruolo fondamentale allo spazio pubblico come sistema urbano di relazione, struttura portante della vita pubblica della città, fattore determinante per il successo delle nuove trasformazioni urbane.

72 Strategie Identità, qualità, bellezza, naturalità. Il verde cuore della vita pubblica Strategie Verde fruibile, ricco e confortevole Azioni Recuperare gli edifici di archeologia industriale e i manufatti di pregio o di interesse testimoniale a funzioni compatibili Definire il progetto dei parchi maggiori attraverso concorsi e procedure aperte per promuovere la qualità Realizzare gli spazi pubblici e verdi per fasi, in anticipo o contestualmente alle trasformazioni edilizie - come elemento attrattore Garantire elevata qualità, accessibilità e visibilità degli spazi verdi, anche sperimentando nuove metodologie di gestione Azioni Garantire la presenza di attività e attrezzature all'interno dei parchi (servizi, biblioteche, attrezzature sportive, aree gioco, aree cani, ecc.) Promuovere funzioni legate alla vocazione produttiva del verde* (orti urbani, mercati agricoli, sedi operative di G.A.S.*, ecc.) Aumentare la gamma di tipologie e forme di verde negli spazi urbani Garantire l'integrazione funzionale tra aree verdi, spazi pubblici e sistema della mobilità sostenibile All. U) Documento di Visione Strategica Strategie e Azioni 72

73 Quote di verde attrezzato negli scali Dimensione dei parchi urbani di Milano Farini St mq Porta Romana St mq San Cristoforo St mq Porta Genova St mq Lambrate St mq Greco St mq Rogoredo St mq 66% 50% 100% 50% 60% 60% 55% 1 Parco Lambro mq 2 Parco Sempione mq 3 Parco Montestella mq 4 Nuovo parco a Farini mq 5 Giardini Indro Montanelli mq 6 Parco Villa Scheibler mq 7 Nuovo Parco a San Cristoforo mq 8 Parco dei Fontanili mq 9 Ex Parco della Martesana mq Nuovo Parco a Porta Romana mq 73

74 metri quadri aree di cessione per un nuovo grande parco attrezzato a Farini, pari ad almeno il 66% della superficie territoriale dell area metri quadri aree di cessione per un sistema naturalistico ambientale a S. Cristoforo, pari al 100% della superficie territoriale dell area metri quadri aree di cessione per un parco attrezzato a Romana, pari ad almeno il 50% della superficie territoriale dell area 74

75 L Norme Tecniche di Attuazione dell Accordo di Programma PAVIA MILANO Nella convenzione del Piano Attuativo della Zona Speciale Romana dovrà essere prevista la realizzazione della pista ciclabile localizzata sul sedime dell ex tratto di linea ferroviaria in località Rogoredo-Chiaravalle, garantendo la funzionalità delle connessioni con la rete ciclabile o viaria esistente. All. I) Estratto mappa catastale delle aree destinate alla realizzazione della pista ciclo-pedonale di Rogoredo-Chiaravalle esterna alle Zone speciali 75

76 TEMATICHE principali FUNZIONI URBANE e servizi d) qualificare le trasformazioni di queste aree alle diverse scale, locale, urbana e metropolitana, sia attraverso un mix intelligente di servizi sia per la presenza di funzioni pubbliche e di interesse pubblico e generale, come elementi che rispondano in modo e misura efficace alle esigenze espresse dal territorio e alle prospettive di sviluppo economico e sociale della città prevedendo anche funzioni logistiche per migliorare l efficienza e la sostenibilità della distribuzione urbana delle merci anche valorizzando la connessione con la rete ferroviaria; 76 n) valutare, a seguito dei processi partecipativi, l attuale offerta e la necessità di funzioni urbane di rilievo metropolitano e regionale, prevedendo una discussione in Consiglio Comunale che definisca con un atto specifico la scala delle priorità di intervento; Delibera di linee di indirizzo del Consiglio Comunale 44/2016

77 TEMATICHE principali FUNZIONI URBANE e servizi f) Gli scali [...] dovranno di ospitare un mix di funzioni che risponda alla strategia urbana in modo flessibile. In particolare gli sviluppi innovativi delle attività manifatturiere, commerciali e artigianali necessitano di una forte integrazione in un contesto urbano come quello previsto negli Scali. i) L attività di carattere commerciale deve escludere la localizzazione di centri commerciali di grandi dimensioni, mentre va promossa la localizzazione di forme innovative di commercio di quartiere, intrecciato anche ad attività di carattere artigianale e per il tempo libero e lo svago. 77 j) Le attività produttive, sia di carattere artigianale o neo-manifatturiero [...], sia di natura terziaria e direzionale, devono essere coerentemente progettate in connessione con le altre funzioni previste, secondo mix funzionali differenziati scalo per scalo [...]. Si potranno ipotizzare per le funzioni terziarie, direzionale e artigianali ipotesi di prezzo convenzionato in funzione di piani di nuova occupazione. Mozione del Consiglio Comunale 44/2016 su funzioni prioritarie e usi

78 Indice territoriale massimo negli scali Percentuale minima di funzioni non residenziali Farini Slp mq 0.86 Farini Slp mq 32% Porta Romana Slp mq 0.88 Porta Romana Slp mq 30% San Cristoforo Slp 0 mq 0 San Cristoforo Slp 0 mq 0% Porta Genova Slp mq 0.50 Porta Genova Slp mq 70% Lambrate Slp mq 0.34 Lambrate Slp mq 14% Greco Slp mq 0.38 Greco Slp mq 13% Rogoredo Slp mq 0.75 Rogoredo Slp mq 13% All. G) Relazione illustrativa Sintesi dati quantitativi 78

79 Complessità e integrazione All. U) Documento di Visione Strategica Strategie 79 Dalla rigenerazione degli scali ferroviari sorgeranno nuovi quartieri che avranno come obiettivo primario l integrazione nella città esistente delle nuove esigenze dell abitare, del vivere e del produrre, secondo principi di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Quartieri densi di relazioni sociali, capaci di restituire la complessità della città, offrendo tipologie edilizie articolate, rivolte a fasce di cittadini diversificate in termini generazionali, culturali ed economici - con spazi multifunzionali e flessibili, capaci di accogliere varie tipologie di attività e di adattarsi alle esigenze in divenire della produzione e del lavoro.

80 Ambiti di trasformazione urbana (ATU) Aree in trasformazione Servizi amministrativi Servizi commercio/turismo Servizi cultura Servizi università/ricerca Servizi salute Servizi sociali Servizi sport Edilizia residenziali pubblica/sociale (ERP/ERS) 80

81 L Strategie Integrazione e dialogo con i quartieri esistenti Strategie Complessità e qualità dei nuovi insediamenti Azioni Riutilizzare gli edifici esistenti abbandonati o sottoutilizzati - all'interno e all'intorno degli scali - per localizzare funzioni attrattive* (es. Farini) Integrare le nuove costruzioni nel tessuto esistente, privilegiando la permeabilità dei margini* e l'integrazione tra spazi pubblici esistenti e di progetto Garantire una rete di 'centralità' connesse attraverso una maglia pedonale privilegiata Individuare community hub* ai piani terra dei nuovi edifici, definendone la vocazione attraverso l'ascolto dei Municipi e della cittadinanza Azioni Disincentivare la creazione di enclaves monofunzionali, prevedendo almeno il 30% di funzioni urbane non residenziali Promuovere il mix funzionale nei quartieri valorizzando i piani terra degli edifici con spazi flessibili da dedicare ad attività non residenziali, in grado di arricchire le tipologie abitative Promuovere la presenza di spazi di condivisione (community hub, spazi culturali, spazi per attività giovanili) Promuovere la realizzazione di spazi flessibili per attività imprenditoriali ed emergenti, di co-working*, start-up*, ecc. nelle pertinenze degli edifici All. U) Documento di Visione Strategica Strategie e Azioni 81

82 TEMATICHE principali RESIDENZA SOCIALE E CONVENZIONATA f) laddove la funzione individuata sia residenziale, incrementare il quadro delle previsioni anche nelle aree più centrali relative alle diverse tipologie di edilizia convenzionata anche con affitto a riscatto e dell housing sociale, al fine di rispondere con maggiore efficacia al fabbisogno abitativo delle fasce più deboli, attraverso un potenziamento della quota in affitto, a canone sociale e convenzionato, che risponda alle nuove esigenze della popolazione, anche di residenza temporanea, ed al fabbisogno delle categorie sociali meno tutelate e impoverite dalla crisi, garantendo il un equa distribuzione del mix 82 sociale e funzionale in tutti i nuovi interventi urbanistici e dando priorità a soggetti come le famiglie con redditi minimi, la popolazione universitaria, i giovani in formazione, i lavoratori precari e i nuclei monoreddito o monofamiliari con attenzione particolare a padri e madri separati; Delibera di linee di indirizzo del Consiglio Comunale 44/2016

83 TEMATICHE principali RESIDENZA SOCIALE E CONVENZIONATA d) Le funzioni di carattere residenziale costituiscono un elemento del fare città. In questo quadro è fondamentale che sia assicurata una quota significativa di residenza sociale, atta a rispondere ai bisogni da parte dei ceti sociali con minori disponibilità economiche e di particolari gruppi sociali che necessitano di abitazioni temporanee (studenti, lavoratori temporanei, parenti dei pazienti ospedalieri, etc..). Nei piani attuativi andrà privilegiato l affitto sulla vendita. La riqualificazione e rifunzionalizzazione degli Scali deve essere occasione di nuove soluzioni abitative rivolte alla classe media. 83 Almeno il 30% del totale della slp totale generata negli scali deve essere riservato a residenza in forma convenzionata e sociale, eventualmente ricomprendendo anche forme di edilizia in convenzione ordinaria (in affitto e in vendita). Almeno un terzo della residenza in forma convenzionata e sociale, deve essere destinata all affitto, anche grazie all accesso a finanziamenti regionali e nazionali. Mozione del Consiglio Comunale 44/2016 su funzioni prioritarie e usi

84 Il presente Accordo prevede una quota minima di edilizia residenziale sociale localizzata nelle Zone Speciali di Farini, Greco-Breda, Lambrate, Romana, Genova e Rogoredo, per un totale pari a mq e nelle Zone Speciali di Farini e Romana una quota minima di edilizia convenzionata ordinaria, destinata alla vendita, alla locazione e/o locazione con patto di futura vendita, pari a mq totali min. Complessivamente la quota minima di edilizia residenziale sociale e convenzionata somma a mq min. (>30% della Slp complessiva). Testo dell Accordo di Programma L edilizia residenziale sociale si articola, nelle quote previste nelle Norme Tecniche di Attuazione, nelle tipologie di (i) edilizia convenzionata agevolata e/o edilizia convenzionata agevolata in locazione con patto di futura vendita e coabitazioni con servizi condivisi (co-housing); (ii) edilizia in locazione a canone moderato e/o a canone concordato, a canone convenzionato, residenze per studenti universitari, coabitazioni con servizi condivisi (co-housing) di natura sociale; (iii) edilizia in locazione a canone sociale. L Accordo prevede di destinare alla locazione nelle varie forme previste una quota percentuale minima pari al 40%. Art.5 La disciplina urbanistica 84

85 FAMIGLIE FUNZIONALI Funzioni non residenziali Residenza libera Residenza sociale e convenzionata 32% 30% MIX FUNZIONALE MIX ABITATIVO Funzioni non residenziali 32% Residenza libera 44% Residenza Residenza sociale e convenzionata Residenziale sociale e convenzionata Tipologie residenza sociale Residenza sociale e convenzionata in locazione 23% 77% Convenzionata ordinaria In locazione 40% Convenzionata agevolata Residenza sociale 44% 22% 11% Canone moderato Canone sociale All. U) Documento di Visione Strategica Strategie e Azioni 85

86 Residenza sociale e convenzionata (quote minime) Farini Slp mq Porta Romana Slp mq San Cristoforo Slp 0 mq Porta Genova Slp mq Lambrate Slp mq Greco Slp mq Rogoredo Slp mq Totale Slp mq Residenza sociale Convenzionata ordinaria Convenzionata agevolata Canone moderato 33% 33% 40% 49% 11% 40% 38% 78% 51% 9% 49% 8% 10% 43% 10% 14% Canone sociale All. G) Relazione illustrativa Sintesi dati quantitativi 86

87 44 percento quota minima delle volumetrie complessive destinate a uso residenziale per residenza sociale e convenzionata a garanzia del mix sociale alloggi stima alloggi a residenza sociale e convenzionata di cui 3/4 a social housing (ca alloggi), 1/4 a edilizia convenzionata ordinaria (ca. 800 alloggi) 70 percento della slp residenziale sociale e convenzionata dell AdP a Farini e Porta Romana 87

88 TEMATICHE principali SISTEMA FERROVIARIO g) progettare e realizzare il progetto di circle-line ferroviaria da San Cristoforo a Stephenson con la garanzia di tempi e risorse adeguati, al fine di assicurare il collegamento, con frequenze urbane, tra funzioni di interesse strategico, quali i poli universitari, facendo evolvere l attuale sistema a struttura radiale verso un sistema a rete, mediante la creazione di nuove stazioni di interscambio con il trasporto pubblico locale su scala metropolitana (passante ferroviario e linee metropolitane)[...]; 88 Sul tema del miglioramento dell infrastruttura ferroviaria bisognerà prestare adeguata attenzione al tema dell inquinamento acustico con particolare attenzione al rinnovamento dei binari e all adozione di adeguate soluzioni tecniche volte anche ad accogliere le indicazioni dei lavori già avviati dal tavolo del Settore Ambiente e Mobilità e tese a soddisfare una forte esigenza della cittadinanza residente in zone limitrofe ai binari; Delibera di linee di indirizzo del Consiglio Comunale 44/2016

89 Coerentemente con l obiettivo del potenziamento del sistema ferroviario dell ambito milanese, il presente Accordo di Programma definisce gli interventi trasportistici condivisi, con riferimento alle Schede degli interventi trasportistici allegate (All. O), parte integrante dell Accordo, che descrivono i contenuti e gli obiettivi di massima degli interventi, e pertanto non producono effetti di vincolo preordinato all esproprio né dichiarazione di pubblica utilità. Gli interventi saranno realizzati da parte delle Società del Gruppo FS Italiane, secondo quanto di rispettiva competenza e nel rispetto del cronoprogramma (All. C) e delle determinazioni del Collegio di Vigilanza. Testo dell Accordo di Programma Art.12 Potenziamento del sistema ferroviario 89

90 Ripensare il nodo ferroviario. La cintura e lo sviluppo delle relazioni con l area metropolitana All. U) Documento di Visione Strategica Strategie 90 La trasformazione degli scali connessa al potenziamento del nodo ferroviario, è un opportunità fondamentale per dare impulso a una visione che superi la struttura radiocentrica. Attraverso la ferrovia, i nuovi insediamenti potranno contribuire alla creazione di un sistema di mobilità sostenibile basato su un sistema multimodale di servizi integrati, in grado di connettere la città con la periferia comprensoriale. La struttura storica della cintura ferroviaria potrebbe essere messa in grado di svolgere questa nuova funzione attraverso una densificazione delle stazioni, su cui impostare un aumento di linee suburbane, delle frequenze e dei livelli di servizio.

91 Saronno Mariano C. Lecco Como Sempione Gallarate Torino Vittuone Novara Rho Fiera M1 Stephenson Certosa Bovisa M3 Dergano Istria M5 GRECO Greco Lancetti Circle Line Stazioni esistenti Fermate esistenti Stazioni nuove Stazioni rifunzionalizzate FARINI Garibaldi Centrale M2 Lambrate LAMBRATE Venezia Stazioni da finanziare Treviglio Fermate programmate Linee suburbane (Passante) Cadorna Forlanini M4 Linee suburbane P.ta Vittoria Linee regionali/nazionali M4 PORTA GENOVA PORTA ROMANA Interscambi ferroviari Metro M1 M2 M3 M4 M5 SAN CRISTOFORO Albairate Mortara San Cristoforo Romolo M2 Tibaldi Porta Romana M3 Rogoredo ROGOREDO M3 Roma Bus/tram Pavia Genova Lodi 91

92 Circle Line Stazioni esistenti Stazioni nuove Stazioni rifunzionalizzate Stazioni proposte dal PUMS del Linee suburbane (Passante) Linee suburbane Linee regionali/nazionali Interscambi ferroviari Metro M1 M2 M3 M4 M5 Bus/tram 92

93 29,5 km lunghezza Circle Line Frequenza di servizio attuale da 30 a 60 minuti Frequenza di servizio in prospettiva da 10 a 20 minuti 11 stazioni 4 esistenti (Rho Fiera, Certosa, Lambrate, Forlanini), 5 nuove (Tibaldi, Romana, Stephenson, Dergano, Istria), 2 rifunzionalizzate (San Cristoforo, Romolo) 60 min 0 20 min 0 10 min 97 mln finanziamenti previsti per interventi trasportistici, di cui almeno 50 mln a carico delle plusvalenze dell'adp 30 Totale linea Cintura Nord Cintura Sud e Est All. U) Documento di Visione Strategica Strategie 93

94 Strategie Da treno a metro. Rifunzionalizzare la cintura ferroviaria Strategie Interscambi e intermodalità. Misure per rendere efficiente il sistema integrato di trasporto Azioni Realizzare nuove stazioni e adeguare quelle esistenti sulla cintura ferroviaria (interventi infrastrutturali, sulle banchine e sui sistemi di accesso) Definire le stazioni-porta* necessarie per l'interscambio tra rete locale e reti "lunghe" (regionali-nazionaliinternazionali) Incrementare i servizi suburbani in coerenza con il Piano Regionale Mobilità e Trasporti Valutare un aumento delle frequenze, per ottenere performance comparabili a quelle del trasporto pubblico locale Azioni Potenziare le frequenze delle linee del trasporto locale che afferiscono agli interscambi Valutare l'aggiornamento della tecnologia del materiale rotabile e dei sistemi di segnalamento e di blocco Integrare le tariffe tra diverse tipologie di trasporto e servizi connessi Creare nuovi interscambi modali con stazioni di car e bike sharing Sperimentare nuove modalità di comunicazione agli utenti degli orari e dello schema dei servizi All. U) Documento di Visione Strategica Strategie e Azioni 94

95 [...] costituisce condizione necessaria alla cessazione dell esercizio ferroviario della stazione di Porta Genova, la preventiva realizzazione e messa in esercizio delle opere [...]: realizzazione delle nuove fermate di Tibaldi e Romana, attuazione degli interventi di mitigazione acustica della Cintura Sud, già comprese nel Contratto di Programma MIT- RFI, e pertanto non finanziate dal presente Accordo. Testo dell Accordo di Programma Gli ambiti di intervento e di studio da finanziare [...] sono così individuati: - Stazione di San Cristoforo - Stazione di Greco-Pirelli - Fermata di Romolo - Studio di fattibilità Cintura Nord - Nuova fermata Stephenson - Nuova stazione Dergano - Collegamento ciclopedonale tra le stazioni di Bovisa e Villapizzone - Stazione di Rogoredo - Realizzazione e/o adeguamento delle stazioni ferroviarie urbane Art Potenziamento del sistema ferroviario 95

96 TEMATICHE principali INVESTIMENTI E PLUSVALENZE milioni Investimenti in interventi ferroviari sul nodo di Milano nel periodo milioni Stima degli ulteriori investimenti in interventi ferroviari previsti sul nodo di Milano 97 milioni Investimenti previsti per interventi trasportistici propedeutici alla Circle Line, di cui almeno 50 mln a carico delle plusvalenze dell AdP 96

97 Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. si impegna a finanziare la realizzazione degli interventi indicati nell art. 14 (comprensivi delle attività di studio di fattibilità, di progettazione e di esecuzione fino al collaudo finale) [ ] attraverso l investimento dell importo fisso di 50 Mln, che potrà essere incrementato da eventuali ulteriori risorse [...] Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. si impegna inoltre, in esito dello studio cintura nord [...], a realizzare attraverso l attivazione di altre fonti di finanziamento, compreso il Contratto di Programma - la fermata di Dergano, allo stato stimata indicativamente in 20 Mln di, oppure la fermata di Istria o altra fermata sulla cintura nord [...] Il contributo fisso di 50 Mln è articolato nella messa a disposizione di un contributo anticipato di 36 Mln e di ulteriori 14 Mln in sede di progressiva rendicontazione annuale a valere sul 100% delle Plusvalenze, in coerenza con le previsioni del cronoprogramma [ ] FS Italiane S.p.a. si impegna, comunque, a garantire la realizzazione delle opere di cui all art. 14 sino alla concorrenza dei 50 Mln., secondo le priorità individuate nello stesso art. 14 e come da cronoprogramma allegato (All.C), finanziandole senza soluzione di continuità attraverso la procedure di cui ai successivi commi. Art. 15 Il sistema degli investimenti e le plusvalenze 97

98 27 milioni Investimenti a carico del Contratto di Programma per le nuove stazioni Tibaldi, Romana e l adeguamento di Greco. 50 milioni Investimenti minimi a carico delle plusvalenze dell AdP propedeutici alla Circle Line 20 milioni Stima investimenti per la nuova stazione Dergano (Cintura Nord) 98

99 Qualora la cessione delle aree consentisse la generazione di Plusvalenze superiori all importo fisso di 50 Mln, FS Italiane S.p.A. assume l impegno di investire il 50% delle plusvalenze eccedenti lo stesso, a titolo di contributo aggiuntivo. Tale contributo aggiuntivo verrà investito in ulteriori iniziative, con priorità per le fasi di completamento degli interventi trasportistici di cui all art. 14 e secondo le determinazioni del Collegio di Vigilanza. Testo dell Accordo di Programma [ ] per Plusvalenza si intende la differenza fra il valore di cessione delle aree e la sommatoria di: a) i valori netti contabili delle aree al momento delle cessioni delle stesse (VNC); b) i costi sostenuti fino al momento della cessione dalle Società del Gruppo FS Italiane S.p.A., direttamente correlati alla messa a disposizione e alle attività di valorizzazione delle aree, qualora non già capitalizzati; c) i contributi posti a carico dell Accordo già versati da parte di FS Italiane S.p.A. per gli interventi di cui all art. 14, qualora non già capitalizzati; d) gli oneri fiscali sostenuti. Art. 15 Il sistema degli investimenti e le plusvalenze 99

100 Costi di stima degli interventi trasportistici 1 Realizzazione della nuova fermata Romana e della stazione Tibaldi 22 mln 2 Primi interventi di adeguamento della stazione di Milano Greco-Pirelli 5 mln 3 Realizzazione degli interventi di mitigazione acustica da San Cristoforo a Rogoredo da definire 4 Riqualificazione della stazione di San Cristoforo rispetto alle nuove funzioni di interscambio con M4 23 mln 5 Completamento dell intervento di adeguamento della Stazione Greco-Pirelli e nuovo sottopasso 10 mln 6 Riqualificazione della fermata di Romolo 2,5 mln 7 Studi di fattibilità della Cintura Nord e Stephenson 0,5 mln 8 Realizzazione della nuova fermata di Stephenson 14 mln 9 Realizzazione della nuova fermata di Dergano/Istria o di altri interventi analoghi sulla Cintura Nord 20 mln 10 Realizzazione connessione ciclopedonale stazioni Bovisa e Villapizzone 3 mln 11 Realizzazione sottopasso di rogoredo e e miglioramento dell accesso alla stazione 10 mln 12 Adeguamento a standard delle stazioni ferroviarie urbane servite dalle linee s min. 13 mln All. E) Piano Finanziario 100

101 TEMATICHE principali RISORSE PER LE TRASFORMAZIONI URBANISTICHE 101 Delibera di linee di indirizzo del Consiglio Comunale 44/2016 i) garantire la regia pubblica del processo di sviluppo delle aree ferroviarie dismesse coordinando gli interventi con le strategie dei documenti pianificatori del e ponendo particolare attenzione alla ricucitura anche viabilistica con le aree limitrofe [...]; i.1) Impostare processi autorizzativi e convenzioni che pongano vincoli e obblighi alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primarie e secondarie; j) garantire la disponibilità di risorse aggiuntive rispetto agli oneri dovuti in misura non inferiore a quanto previsto dall accordo precedente per gli interventi di riqualificazione urbana che il Comune definirà;

102 Nella planimetria H1 allegata in scala 1:5000 di cui all art. 1 sono indicati i tratti di viabilità urbana, relativi alle nuove connessioni viarie da realizzarsi contestualmente agli interventi di trasformazione urbanistica. Tali realizzazioni sono da considerarsi opere di urbanizzazione primaria a carico dello sviluppo urbanistico dell area e dovranno comprendere anche i tratti di allacciamento alla viabilità esistente ricadenti all esterno del perimetro della Zona Speciale, ancorché eccedenti gli oneri di urbanizzazione dovuti. Per garantire la fattibilità della realizzazione di tali interventi nonché della realizzazione di opere infrastrutturali necessarie alla riconnessione urbana, come specificate al seguente comma, sono dovuti contributi a titolo di extraoneri di urbanizzazione pari a 45 Mln di euro per la Zona Speciale Farini Unità Scalo integrata con la Zona Speciale San Cristoforo Parco attrezzato, 1 Mln di euro per la Zona Speciale Farini Unità Valtellina, 30 Mln di euro per la Zona Speciale Romana e 5 Mln di euro per la Zona Speciale Genova. Norme Tecniche di Attuazione Art. 3 Prescrizioni particolari aggiuntive per singole Zone Speciali 102

103 Riconnettere centro e periferie. Superare le separazioni rappresentate dai binari La cintura ferroviaria può oggi essere ripensata non più come elemento di separazione ma come mezzo di accesso e connessione. Riconnettere percorsi pedonali, piste ciclabili, strade, sistema dello spazio pubblico, anche attraverso soluzioni di copertura dei binari attente all'ambiente e al contesto, rappresenta una occasione storica per definire un nuovo rapporto fra città e ferrovia. All. U) Documento di Visione Strategica Strategie 103

104 Riduzione del tempo impiegato per gli spostamenti a piedi attraverso gli scali grazie alla copertura parziale dei binari, ai ponti, alle passerelle e ai sottopassi previsti. B A Farini A Stazione S Lancetti - Stazione MM Cenisio: oggi 35', domani 16' ( -19') B Villa Simonetta - Parco Bassi: oggi 50', domani 16' ( - 34') B A Romana A Fondazione Prada - Stazione MM Lodi T.i.b.b. : oggi 13', domani 8' ( -5') B Giardino M. Candia - Esselunga via Ripamonti: oggi 25', domani 20' ( -5') Porta Genova A Mudec - Stazione MM Porta Genova : oggi 21', domani 14' ( -7') B Mudec - Parco B. Powell: oggi 30', domani 10' ( -20') B A Rogoredo Lambrate Greco San Cristoforo Stazione MM Porto di Mare - Parco Trapezio: oggi 20', domani 15' (-5') Stazione Lambrate FS - Via S. Faustino: oggi 27', domani 22' (-5') Teatro Arcimboldi - Stazione MM Precotto: oggi 20', domani 15' (-5') Stazione S San Cristoforo - Alzaia Naviglio Grande: oggi 26', domani 3' (-23') All. U) Documento di Visione Strategica Strategie 104

105 Strategie Rigenerare per dare continuità alle relazioni urbane Strategie Superare le barriere. La linea ferroviaria come diaframma di relazioni e polarità per i quartieri Azioni Implementare il sistema di Trasporto Pubblico Locale con nuovi tracciati e nodi in prossimità delle aree di rigenerazione Tracciare i collegamenti e gli attraversamenti viari necessari secondo una chiara gerarchia stradale (es. Farini) Integrare le nuove infrastrutture di trasporto nei nuovi quartieri (es. Porta Romana) minimizzandone l'impatto Organizzare una rete capillare di collegamenti pedonali e ciclabili nei nuovi insediamenti Integrare il progetto dello spazio pubblico nella rete della mobilità dolce Azioni Prevedere coperture parziali del fascio dei binari e verde pensile negli scali maggiori (Farini e Porta Romana) utilizzando le risorse provenienti dagli extra-oneri* Realizzare attraversamenti, ponti e passerelle di scavalcamento in continuità con i percorsi esistenti utilizzando extra-oneri Progettare rampe e sottopassaggi integrati nelle stazioni, con spazi ampi ed adeguate soluzioni paesaggistiche (Porta Romana, Greco) Anticipare la realizzazione di attraversamenti e passerelle pedonali perchè siano disponibili nella fase di usi temporanei (vedi Passerella Biki* a Porta Genova) All. U) Documento di Visione Strategica Strategie e Azioni 105

106 45 milioni di euro stima dei costi preurbanizzativi a carico degli operatori per smantellamenti e razionalizzazione delle srutture ferroviarie 133 milioni di euro stima degli oneri di urbanizzazione a carico degli operatori che trasformeranno le aree 81 milioni di euro extraoneri complessivi a carico degli operatori che trasformeranno le aree, di cui 46 mln su Farini, 30 mln su Porta Romana e 5 mln su Porta Genova 106

107 L Attuazione usi temporanei Delibera di linee di indirizzo del Consiglio Comunale 44/2016 h) prevedere l uso temporaneo degli spazi come strumento per restituire alla cittadinanza, già nell immediato, aree non più dismesse e degradate, ma vive e accessibili permettendo altresì l attuazione per fasi dei complessi programmi urbanistici e anticipando in tal modo una prima disponibilità collettiva delle aree, con particolare riferimento alla realizzazione immediata di aree verdi che possano essere rese fruibili provvedendo ad una adeguata sorveglianza e garantendo la sicurezza delle stesse; sul punto dovrà essere coinvolta con continuità la Commissione Consiliare competente; 107

108 L Attuazione usi temporanei q) La disciplina degli usi temporanei, ove possibile, potrà anticipare e sperimentare soluzioni, anche funzionali e innovative. [...]. Tra le azioni da intraprendere da subito per potere attivare usi temporanei è indispensabile avviare una mappatura delle aree abbandonate immediatamente disponibili per l uso temporaneo, con definizione dell orizzonte temporale e identificazione degli usi compatibili, l attivazione delle aree immediatamente disponibili tramite bandi, concessioni e convenzionamenti da parte della proprietà; l analisi delle problematiche ambientali e delle 108 Mozione del Consiglio Comunale 44/2016 su funzioni prioritarie e usi implementazioni necessarie ad incrementare le aree disponibili per il riuso a verde pubblico; l introduzione di fasi di progettazione temporanea nei bandi di concorso per la realizzazione delle singole aree; la semplificazione delle procedure con l obiettivo di favorire l implementazione per fasi delle aree coinvolte. Per quanto riguarda il tema delle bonifiche (i cui oneri saranno a carico della proprietà delle aree) è importante anticipare il quadro conoscitivo dello stato dei suoli rispetto ai bandi di vendita delle aree, sia ai fini degli usi temporanei, sia tenendo conto che è interesse del Comune massimizzare le plusvalenze generate, di cui godrà pro quota;

109 3. Tali utilizzi temporanei, per periodi da definire in specifica convenzione ai sensi dell art. 116 del vigente RE, dovranno limitarsi all insediamento di funzioni non residenziali/ ricettive, incluse quelle commerciali, anche mediante l installazione di strutture amovibili [...]o attraverso il riutilizzo delle strutture esistenti, e dovranno privilegiare utilizzi rivolti alle fasce di popolazione giovanile, nonché attività culturali, didattiche, ricreative, sportive e di socializzazione e di fruizione degli spazi aperti. 5. Le convenzioni dovranno prevedere a carico dei proprietari e/o dei gestori, da scegliere attraverso bando pubblico: - la predisposizione di elaborati progettuali riportanti l indicazione delle funzioni provvisorie da insediarvi, - le opere utili al miglioramento dell interconnessione con i quartieri antistanti, - la destinazione di parte delle aree per funzioni di interesse generale da concordare con l Amministrazione Comunale e i Municipi interessati. Norme Tecniche di Attuazione Art. 16 Modalità per l utilizzo temporaneo degli scali Ferroviari 109

110 All. U) Documento di Visione Strategica Dalla visione all implementazione Strategie La disciplina degli usi temporanei Azioni Mappatura delle aree abbandonate immediatamente disponibili per l uso temporaneo, con definizione dell orizzonte temporale e identificazione degli usi compatibili Attivazione delle aree immediatamente disponibili mediante convenzione per bandi e concessioni e d uso da parte della proprietà Analisi delle problematiche ambientali e delle implementazioni necessarie ad incrementare le aree disponibili per il riuso a verde pubblico. Introduzione di fasi di progettazione temporanea nei bandi di concorso per i masterplan Semplificazione delle procedure con l obiettivo di favorire l implementazione per fasi delle aree Anticipazione di scenari futuri, attraverso la realizzazione di attraversamenti pedonali 110

111 7. Nell ambito degli utilizzi temporanei dovrà essere garantita la sistemazione delle aree poste lungo la via Pesto, come da allegato X), e la messa a disposizione a titolo gratuito dell immobile e delle aree da riqualificare. dell albo delle associazioni accreditate, che possa assumersi la responsabilità della gestione temporanea. All. X) l immobile di via Pesto Norme Tecniche di Attuazione Art. 16 Modalità per l utilizzo temporaneo degli scali Ferroviari 111

112 3. Le Società del Gruppo FS, per quanto di rispettiva spettanza dovranno sottoporre le aree di proprietà ricomprese nelle Zone speciali interessate dal presente Accordo (con esclusione delle aree strumentali) ad Indagine Ambientale Preliminare ai fini conoscitivi [...] per la verifica dello stato di qualità di suolo e sottosuolo, inviandone copia all Area Bonifiche del, alla città Metropolitana e per conoscenza all ARPA, entro dodici mesi dall efficacia del presente Accordo da parte del Consiglio Comunale, o comunque prima della presentazione dei Piani attuativi relativi a ciascuna area. Testo dell Accordo di Programma Art. 8 Dismissione delle aree 112

113 L attuazione regia pubblica e concorsi i) garantire la regia pubblica del processo di sviluppo delle aree ferroviarie dismesse coordinando gli interventi con le strategie dei documenti pianificatori del Comune di Milano e ponendo particolare attenzione alla ricucitura anche viabilistica con le aree limitrofe previa verifica delle modalità e dell effettivo utilizzo da parte della collettività; i.1) Impostare processi autorizzativi e convenzioni che pongano vincoli e obblighi alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primarie e secondarie; k) prevedere il ricorso a processi concorsuali per i Masterplan delle aree principali, per i progetti degli edifici più rilevanti e per le aree significative di verde e parchi; Delibera di linee di indirizzo del Consiglio Comunale 44/

114 2. Per le Zone Speciali di Farini, Romana e Genova, al fine di favorire il confronto fra diverse soluzioni e migliorare la qualità degli interventi, è previsto l obbligo di concorsi aperti - preferibilmente in due gradi, con selezioni basate su esperienze precedenti e proposte metodologiche e/o progettuali - per la redazione di Masterplan funzionali alla successiva presentazione dei Piani Attuativi, avendo come riferimento per la procedura l art. 8, commi 5, 6, 7, 8 e 10, del vigente Regolamento Edilizio del. 3. Per le altre le Zone Speciali sono raccomandate forme di procedura concorsuale di cui sopra per la redazione di Masterplan preventivi ai Piani Attuativi. 4. Saranno inoltre sottoposti a concorsi di progettazione gli interventi per la realizzazione dei nuovi parchi, degli spazi pubblici e degli edifici pubblici più rilevanti, da realizzare a scomputo degli oneri di urbanizzazione, nei casi e con le modalità concordate con l Amministrazione Comunale in sede di istruttoria dei Piani Attuativi. Testo dell Accordo di Programma Art.9 Strumenti Attuativi e Partecipazione 114

115 5. I Masterplan di cui sopra dovranno contenere soluzioni orientative in merito: - al sistema degli spazi, dei servizi pubblici e di interesse generale, in particolare al disegno del verde e degli spazi attrezzati e delle funzioni qualificanti i nuovi spazi pubblici e i nuovi quartieri; - al sistema delle connessioni e dell accessibilità, al sistema viario, ciclopedonale e del trasporto pubblico, progettate in modo integrato con il complesso degli spazi pubblici ed edificabili, e sostenibile sotto il profilo ambientale e dei costi; - all assetto morfologico e insediativo generale, con particolare riguardo al rapporto con il contesto circostante e alle connessioni con i luoghi e i sistemi qualificanti del settore urbano in cui si inseriscono; - alla fattibilità per fasi, indicando soluzioni sostenibili per tutto il corso del processo di attuazione e ipotesi di flessibilità. Testo dell Accordo di Programma Art.9 Strumenti Attuativi e Partecipazione 115

116 All. U) Documento di Visione Strategica Dalla visione all implementazione Strategie Concorsi, masterplan e progettazione unitaria Azioni Villapizzone Bovisa Redazione di Documenti Preliminari alla Progettazione per avviare e indirizzare le procedure concorsuali, redatti dagli operatori con il coordinamento dell Amministrazione Comunale Parco ex Campo dei Fiori ATU Bovisa Giardini di Piazzale Lugano PA 10 Parco Savarino Lancetti Piazza Maciachini Parco scuola Villani Murat Redazione dei masterplan complessivi mediante procedura concorsuale Sviluppo di concorsi di progettazione architettonica per i parchi, gli spazi pubblici e gli edifici pubblici più rilevanti Piazza Firenze Atu Caserma Montello Giardino Cederna Villa Simonetta Cenisio ATU via Messina Agenzia delle Dogane Monumentale Porta Garibaldi Futuro Parco Biblioteca degli Alberi Redazione di un Documento di Progettazione Unitaria di Coordinamento per approvazione del masterplan e per la suddivisione di lotti e fasi di intervento Promozione di momenti di ascolto e confronto pubblico sui temi progettuali prima e durante il processo Domodossola 116

117 L attuazione dibattito pubblico Delibera di linee di indirizzo del Consiglio Comunale 44/2016 m) dare seguito ad un processo di dibattito pubblico sviluppando un confronto con la cittadinanza, con i Municipi, con la Città Metropolitana ed i Comuni che ne fanno parte, con gli stakeholder pubblici e privati, in stretta collaborazione con l Amministrazione comunale proseguendo e sviluppando il lavoro già effettuato con il supporto del Politecnico di Milano nel corso del 2013 e Tale dibattito dovrà essere caratterizzato da pubblicità dei processi e da tempi certi. Destinare adeguate risorse al débat public nella fase di attuazione degli interventi di riqualificazione; 117

118 L 7. I Masterplan e le proposte di Piano Attuativo, dovranno seguire un percorso di dibattito pubblico, contestualmente all istruttoria, prendendo come riferimento generale e non di dettaglio la Deliberazione della Giunta Comunale di Milano n.1086 del 27/05/2016 e suoi aggiornamenti. Nel corso di tale dibattito, svolto con il coinvolgimento attivo dei Municipi di riferimento, la cittadinanza potrà esprimere osservazioni, proposte e istanze con particolare riferimento all impostazione generale, al disegno e ai caratteri dello spazio pubblico, all assetto delle infrastrutture e alla rete delle connessioni, alla dotazione e qualità dei servizi pubblici e delle funzioni di interesse generale 118 Testo dell Accordo di Programma Art.9 Strumenti Attuativi e Partecipazione

119 All. U) Documento di Visione Strategica Dalla visione all implementazione Strategie Progettare insieme la città. Linee guida sulla partecipazione Azioni Scelta di percorsi e strumenti diversi in funzione del soggetto promotore e dello stato della procedura: ascolto, consultazione, coprogettazione, scelte di gestione aree e/o spazi pubblici Individuazione di momenti di confronto-illustrazione finalizzati a garantire l informazione sullo sviluppo attuazione delle fasi salienti del progetto di riqualificazione Impostazione di procedure di ascolto e consultazione per l individuazione dei bisogni e delle aspettative specifiche su ciascuna area, in fase di definizione degli strumenti attuativi Definizione di procedure di co-progettazione in affiancamento all Amministrazione e ai progettisti su specifici ambiti di progetto di interesse collettivo 119

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