Atteggiamenti, pregiudizi e strategie di intervento.

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1 Dipartimento di Scienze Relazionali G. Iacono Dipartimento di Neuroscienze Dottorato di Ricerca in Studi di Genere Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica Centro di Ateneo SInAPSi In collaborazione con: Ordine degli Psicologi della regione Assessorato al Turismo, Grandi Eventi, Pari Opportunità e Tempi della Città Università degli Studi di Napoli la Partenope Dipartimento di Psicologia Omofobia Atteggiamenti, pregiudizi e strategie di intervento.

2 Napoli, 18 ottobre 2010 Negli ultimi vent anni, in seguito all esclusione dell omosessualità dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), l attenzione della ricerca psicologica impegnata sulle questioni dell orientamento sessuale, ma anche della clinica attenta alle diverse manifestazioni del desiderio sessuale, si è spostata sull omofobia e i pregiudizi anti-omosessuali. La considerazione non più patologica dell omosessualità, annoverata tra i possibili orientamenti sessuali, ha consentito di approfondire le questioni connesse all omofobia in quanto costrutto complesso, con implicazioni significative non solo per la comprensione profonda dei soggetti in un accezione intrapsichica, ma anche in una dimensione sociale e culturale. L invito proposto a studiosi di fama internazionale a discutere sulle forme e le manifestazione dell omofobia oggi, investe sia un dibattito teorico interno alla psicologia che il confronto di modelli e strategie di intervento, prevenzione e supporto. In questa prospettiva si intende stimolare un confronto tra esperienze diverse, dall ambito clinico alla scuola e agli enti formativi, dagli ambienti lavorativi e aziendali alle istituzioni; contesti diversi in cui l omofobia rivela una persistenza capillare e preoccupante. Su questi presupposti è stato pensato il convegno internazionale del 18 ottobre 2010, al quale interverranno studiosi di fama nazionale ed internazionale, tra i quali: ANNA LISA AMODEO DARIO BACCHINI CLAUDIO CAPPOTTO FABRIZIO CORBISIERO JACK DRESCHER VITTORIO LINGIARDI RAQUEL PLATERO MENDEZ Benvenuti al convegno e buon lavoro Paolo Valerio Prof. Paolo Valerio Professore ordinario di Psicologia clinica presso l'università degli Studi di Napoli Federico II Direttore della Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica dell'università degli Studi di Napoli Federico II. Consigliere dell Ordine degli Psicologi della Regione Campania. Direttore del Centro Servizi per l Inclusione Attiva e Partecipata degli Studenti (Sinapsi).

3 Risorse formative/informative...4 Programma dell evento...5 I Contenuti...6 Alle radici del minority stress...6 Atteggiamenti antiomosessuali: una prospettiva psicoanalitica...6 Strumenti per contrastare il bullismo omofobico: la transessualità come oggetto di studio nella Formazione Professionale...7 Risultati di una indagine sul bullismo omofobico nella regione Campania...7 L amore ai tempi del bullismo. Un programma di prevenzione del bullismo omofobico...7 Dinamiche familiari, risorse individuali e relazionali attivate dalle famiglie con persone glbt...8 Omosessualità e gestione delle differenze negli ambienti di lavoro: alcuni studi di caso tra Europa e Stati Uniti...8

4 Risorse formative/informative APA Task Force on Appropriate Therapeutic Responses to Sexual Orientation (2009). Report of the Task Force on Appropriate Therapeutic Responses to Sexual Orientation. Washington, DC. Raggiungibile all'indirizzo: American Psychological Association (APA) (2000). Guidelines for Psychotherapy with Lesbian, Gay, & Bisexual Clients. Raggiungibile all'indirizzo: American Psychiatric Association (APA) (2000). COPP Position statement on therapies focused on attempts to change sexual orientation (reparative or conversion therapies). Raggiungibile all'indirizzo: s/ aspx American Psychiatric Association (APA) (1998). Position Statement on psychiatric treatment and sexual orientation. Raggiungibile all'indirizzo: aspx

5 Programma dell evento LUNEDI 18 OTTOBRE Sessione mattutina PROSPETTIVE TEORICHE: UN CONFRONTO INTERNAZIONALE Registrazione dei partecipanti (per accredito ECM) Saluti delle Autorità Apertura dei Lavori Pres. Raffaele Felaco Prof.ssa Adele Nunziante Cesàro Paolo Patanè Vittorio Lingiardi Alle radici del Minority Stress COORDINA: Prof. Paolo Valerio (Università degli Studi di Napoli Faderico II) Jack Drescher Atteggiamenti antiomosessuali: una prospettiva psicoanalitica Raquel (Lucas) Platero Mendez Strumenti per contrastare il bullismo omofobico: la transessualità come oggetto di studio nella Formazione Professionale Discussioni Pausa Pranzo LUNEDI 18 OTTOBRE Sessione pomeridiana IL PANORAMA ITALIANO: ESPERIENZE A CONFRONTO COORDINA: Prof.ssa Adele Nunziante Cesàro Dario Bacchini Risultati di una indagine sul bullismo omofobico nella regione Campania Claudio Cappotto Dinamiche familiari, risorse individuali e relazionali attivate dalle famiglie con persone glbt Anna Lisa Amodeo L amore ai tempi del bullismo. Un programma di prevenzione del bullismo omofobico Proiezione cortometraggio Un amore all improvviso

6 15.45 Fabio Corbisiero Omosessualità e gestione delle differenze negli ambienti di lavoro: alcuni studi di caso tra Europa e Stati Uniti TAVOLA ROTONDA I lavori campani Modera: Domenico Rizzo partecipano: - Aurora Cuomo (Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica, Federico II) - Francesco Garzillo (Centro SInaPSi, Federico II) - Alfredo Ghilardi (Università degli Studi di Napoli la Partenope) - Giuseppe Stanziano (Genere, sesso e Cultura, Ordine Psicologi della Campania) - Carlo Cremona (Associazione i Ken O.N.L.U.S.) - Federico De Luca (Gruppo di Omosessuali Credenti Ponti Sospesi) - Carmine Urciuoli (Associazione Arcigay Napoli Antinoo O.N.L.U.S.) SESSIONE POSTER I contributi dei giovani studiosi Modera: Michele Cascone Paolo Patanè Premiazione Miglior Poster Chiusura dei lavori Questionario e consegna ECM I Contenuti Alle radici del minority stress Vittorio Lingiardi Il processo di depatologizzazione dell omosessualità ha avuto inizio a metà del 1900, con gli studi ormai classici di Alfred Kinsey (1948) e di Evelyn Hooker (1957), ma è solo verso la fine del secolo che la comunità scientifica nel suo insieme inizia a guardare all omosessualità come a una variante normale e positiva del comportamento sessuale (APA, WHO). Molte sono state le conseguenze di questo cambiamento di paradigma. In particolare ci soffermeremo su: a) lo spostamento del focus della ricerca dall omosessualità all omofobia, b) la crescente attenzione al benessere psicofisico di quelle minoranze non eterosessuali che devono quotidianamente far fronte all ostilità sociale, alla condanna religiosa e al mancato riconoscimento sociale e giuridico dei propri affetti e delle proprie famiglie. Verrà discusso il concetto di minority stress, nelle sue componenti di omofobia sociale, stigma percepito e omofobia interiorizzata. Il contributo si conclude con una riflessione sulle implicazioni psicologiche della condizione di cittadinanza incompleta in cui vivono le persone gay e lesbiche in Italia. Da qui la necessità di un dialogo sempre più stretto tra psicologia e diritto, per aiutare la politica a compiere quel passo che Martha Nussbaum (2010) definisce dal disgusto all umanità. Atteggiamenti antiomosessuali: una prospettiva psicoanalitica Jack Drescher

7 In qualche momento della propria vita, molte persone gay hanno sopportato esperienze di ostracismo, vergogna, rifiuto, violenza, bullismo e forse perfino violenza. Varie saranno le basi sulle quali questi comportamenti sono stati razionalizzati da coloro che li hanno messi in atto. In piú, varieranno allo stesso modo i modi in cui tali esperienze saranno state interiorizzate e razionalizzate da un individuo omosessuale. Anche i professionisti della salute mentale sono stati esposti a loro volta ad attitudini culturali che hanno condotto a mettere in atto e razionalizzazione tali esperienze, e dunque anch essi dovranno occuparsi di questi loro aspetti interiorizzati.e raro che un membro della società non sia stato esposto ad un qualche grado di bias antiomosessuale il quale è sia normativo a livello culturale sia incastonato in altri sistemi di valori. Le attitudini antiomosessuali includono l omofobia, l eterosessismo, la condanna morale dell omosessualità e la violenza antigay. Questo contributo passa in rassegna i sistemi di valori che mirano a razionalizzare le attitudini antiomosessuali così come il loro impatto sulle persone gay. Strumenti per contrastare il bullismo omofobico: la transessualità come oggetto di studio nella Formazione Professionale Raquel Platero Mendez Il bullismo scolastico per omo/transfobia è all ordine del giorno nelle nostre scuole e nei nostri centri scolastici, dove anche alcuni docenti stanno intervenendo per offrire un apprendimento significativo e attivo sulle discontinuità esistenti tra sesso, genere, ruoli di genere e orientamento sessuale. In quest ottica vorrei presentare l esperienza sviluppata durante l anno accademico 2009/2010, nel I.E.S. (Istituto di Educazione Secondaria) San Blas di Madrid, durante il quale ho affrontato la tematica della transessualità dal punto di vista della formazione dei formatori con studenti di Formazione Professionale del Ciclo Superiore di Animazione Socioculturale all interno del modulo di Sviluppo Comunitario. Risultati di una indagine sul bullismo omofobico nella regione Campania Dario Bacchini Solo nell ultimo decennio, l attenzione dei ricercatori si è focalizzata su una specifica forma di bullismo che viene definito bullismo omofobico. Nel contesto regionale campano questo è il primo studio sistematico che viene realizzato. Ad un campione di 3520 soggetti frequentanti le scuole medie inferiori e superiori è stato somministrato un questionario finalizzato a rilevare il coinvolgimento degli alunni in episodi di bullismo omofobico, sia come attori di prepotenze che come vittime. Oltre il 25% dei soggetti intervistati risulta coinvolto nel fenomeno nel ruolo di prepotenze, di vittima o di entrambi. Il fenomeno risulta più diffuso tra i maschi e fra gli alunni di scuola media rispetto a quelli delle scuole superiori. Si evince anche che gli attori di prepotenze a contenuto omofobico giustificano il loro operato attribuendo alla vittima la responsabilità delle prepotenze ricevute a causa del loro atteggiamento effeminato. L amore ai tempi del bullismo. Un programma di prevenzione del bullismo omofobico Anna Lisa Amodeo Il bullismo omofobico costituisce un fenomeno di cui ricercatori e studiosi, interessati a promuovere il benessere psicologico tra gli individui, sempre più in questi ultimi anni si stanno interessando. Le conseguenze psicologiche a breve e lungo termine in chi subisce questo tipo specifico di prevaricazioni sono serie e complesse: il rischio di sviluppare disturbi di tipo internalizing, in fatti, è molto elevato. Appare, pertanto, necessario promuovere programmi di intervento specifici atti a prevenire non solo l insorgenza di fenomeni di prevaricazione omofobica ed episodi di omofobia ma anche la diffusione di una cultura delle differenze di genere; ciò soprattutto in adolescenza, ovvero in quella fase della vita in cui il soggetto inizia a sperimentarsi nelle prime relazioni d amore e si interroga sul proprio orientamento sessuale. Il presente contributo intende presentare un programma di intervento realizzato in una scuola della città di Napoli che ha previsto, tra le diverse metodologie utilizzate, quella della video-education con la produzione da parte delle classi coinvolte di un cortometraggio sui temi dell omofobia e del bullismo omofobico.

8 Dinamiche familiari, risorse individuali e relazionali attivate dalle famiglie con persone glbt Claudio Cappotto Il contributo presenta delle riflessioni teoriche e resoconti esperienziali in riferimento all area della consulenza con persone glbt e i loro familiari. Le famiglie non sono preparate culturalmente e psicologicamente al fatto che la propria prole possa essere omosessuale; da ciò consegue che la persona omosessuale viene educata secondo valori e prospettive condizionate, appunto, dall aspettativa eterosessuale e quindi non coerenti con la sua soggettività. I compiti di sviluppo sono deficitari di risorse adattive che possano contemplare questo tipo di possibilità esistenziale Ancora oggi, la notizia dell omosessualità del proprio figlio è vissuta dai genitori con sofferenza, smarrimento e senso di inadeguatezza di fronte al proprio ruolo. Particolare attenzione verrà posta quindi al coming out dei figli, le relazioni familiari dei giovani omosessuali e le risorse personali, sociali e culturali che hanno mobilitato come strategie di fronteggiamento all evento. Dai dati emersi in questi anni di consulenza e accoglienza presso l associazione Agedo Palermo, si è potuto rilevare che le reazioni dei genitori, alla scoperta dell omosessualità del proprio figlio/a si diversificano a seconda di differenze personologiche, socio-culturali e soprattutto in riferimento alle risorse familiari (reti sociali, strategie di fronteggiamento efficaci, resilienza individuale etc.) possedute nel momento in cui, attraverso un coming out o un outing, l identità omosessuale viene socializzata all interno della famiglia. Omosessualità e gestione delle differenze negli ambienti di lavoro: alcuni studi di caso tra Europa e Stati Uniti Fabio Corbisiero Da qualche anno il concetto di Diversity management è stato introdotto anche in Italia, a significare una modalità di gestione aziendale che valorizza il contributo del lavoratore sulla base della propria diversità (di orientamento sessuale, religioso, appartenenza etnica o disabilità) al fine di raggiungere gli obiettivi aziendali, eliminando stigma e pregiudizio sul posto di lavoro. In alcune realtà straniere, le aziende implementano gruppi di impiegati gay e lesbiche oppure si dotano di responsabili lgbt alle risorse umane al fine di attirare possibili collaboratori tra gay e lesbiche. L intento è quello di creare i presupposti perché il lavoratore sia visibile e sereno sul posto di lavoro in-groups e within-groups. L intervento proposto intende offrire una sintesi delle buone pratiche italiane e straniere e una riflessione sociologica sul diversity management come veicolo di contrasto all omofobia.

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