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1 Veneto: Piano Regionale Prevenzione Workshop: Cancerogeni in ambienti di lavoro Padova, 28 gennaio 2016 Aula Magna, Istituto Teologico Sant Antonio Dottore I Valori Guida nella valutazione dell esposizione a cancerogeni Giovanni Battista Bartolucci Professore Ordinario di Medicina del Lavoro Università degli Studi di Padova

2 Art. 236 D.Lgs 81/08 - Valutazione del rischio 1. Fatto salvo quanto previsto all'articolo 235, il datore di lavoro effettua una valutazione dell'esposizione a agenti cancerogeni o mutageni, i risultati della quale sono riportati nel documento di cui all'articolo Detta valutazione tiene conto, in particolare, delle caratteristiche delle lavorazioni, della loro durata e della loro frequenza, dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati, della loro concentrazione, della capacità degli stessi di penetrare nell'organismo per le diverse vie di assorbimento, anche in relazione al loro stato di aggregazione e, qualora allo stato solido, se in massa compatta o in scaglie o in forma polverulenta e se o meno contenuti in una matrice solida che ne riduce o ne impedisce la fuoriuscita. La valutazione deve tener conto di tutti i possibili modi di esposizione, compreso quello in cui vi è assorbimento cutaneo.

3 Valori Limite di esposizione per cancerogeni indicati nel D.Lgs 81/08, a confronto con quelli di ACGIH e DFG (valori in mg/m 3 ). Sostanza D.Lgs 81/08 ACGIH TRK-DFG Benzene Legni duri CVM

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8 SCOEL (Scientific Committee on Occupational Exposure Limits), 2009.

9 SCOEL (Scientific Committee on Occupational Exposure Limits), Distinzione di cancerogeni e mutageni in 4 gruppi: - gruppo A: Cancerogeni genotossici senza soglia, ovvero quelli per i quali appare appropriato il modetto cosiddetto LNT (Linear Non-Threshold, Lineare senza soglia); - gruppo B: Cancerogeni genotossici per i quali non è adeguatamente supportata, al presente, l esistenza di una soglia (in questi casi, vista l incertezza scientifica, si può utilizzare il modello LNT); - gruppo C: Cancerogeni genotossici per i quali è possibile definire un limite pratico; - gruppo D: Cancerogeni non genotossici e cancerogeni non DNA-reattivi, per i quali un vero («perfetto») limite è associato con un chiaro ed evidente NOAEL (No Observed Adverse Effect Level, Livello cui non si osservano effetti avversi).

10 I^ edizione 2003

11 I^ Revisione 2007

12 II^ revisione 2013

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14 I Valori di Riferimento sono di estrema utilità nel campo della medicina ambientale e del lavoro, in quanto non solo sono degli indicatori dell inquinamento complessivo dell ecosistema ma costituiscono un importante termine di confronto per valutare l esposizione professionale. Ipotesi di identificare i valori di riferimento dei cancerogeni ubiquitari (ambientali e professionali) con i valori limite professionali (Prof. Gaffuri, Convegno SIVR Siena, 1995).

15 Valori Obiettivo definiti dal D.Lgs 155/2010 «Attuazione della Direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell aria ambiente e per un aria più pulita in Europa» µg/m 3

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19 Classificazione di cancerogeni nelle diverse liste per i quali viene proposto un valore limite biologico Sostanza ACGIH (BEI) DFG (EKA o BAT) JSOH (OEL-B) Acrilonitrile A3 (in studio) 2 (EKA) 2A (-) Anilina A3 (BEI) 3B (BAT) - (-) Arsenico A1 (BEI) 1 (BLW) 1 (-) Benzene A1 (BEI) 1 (EKA) 1 (-) Cadmio A2 (BEI) 1 (BAT) 1 (-) Cloruro di vinile A1 (in studio) 1 (EKA) 1 (-) Cobalto A3 (BEI) 2 (EKA) 2B (-) Cromo A1 (BEI) 2 (EKA) 1 (-) Diclorometano A3 (BEI) 3A (EKA) 2B (-) Dimetilsolfato A3 (-) 2 (EKA) 2A (-) Etilene A4 (-) 3B (EKA) - (-) Idrazina A3 (in studio) 2 (EKA) 2B (-) Mercurio A4 (BEI) 3B (BAT) 2B (OEL-B) Nichel A1 (in studio) 1 (EKA) 1 (-) Ossido di etilene A2 (in studio) 2 (EKA) 1 (-) Pentaclorofenolo A3 (BEI) 2 (EKA) - (-) Percloroetilene A3 (BEI) 3B (EKA) 2B (-) Piombo A3 (BEI) 3B (BAT) 2B (OEL-B) Toluene-2,4-diamina - (-) 2 (EKA) - (-) Tricloroetilene A5 (nuova proposta) 1 (EKA) 2B (OEL-B)

20 EKA DFG per nichel Composto Nichel in aria Nichel in urine Nichel metallico 0.10 mg/m 3 15 µg/l Composti solubili mg/m 3 *EKA corrispondente al valore TRK 0.30 mg/m 3 30 µg/l 0.50 mg/m 3 45 µg/l* 25 µg/l mg/m 3 40 µg/l* mg/m 3 70 µg/l

21 Confronto tra BEI ed EKA per il benzene: acido t,t- muconico (t,t-ma) e S-fenilmercapturico (S-PMA) BEI-ACGIH t,t-ma BEI-ACGIH S-PMA Benzene in aria mg/m 3 EKA-DFG t,t-ma EKA-DFG S-PMA 500 µg/g Cr 25 µg/g Cr µg/g Cr * EKA corrispondenti al TRK mg/l 25 µg/g Cr µg/g Cr mg/l* 45 µg/g Cr* mg/l 90 µg/g Cr 13 5 mg/l 180 µg/g Cr mg/l 270 µg/g Cr

22 I^ revisione 2013

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24 Conclusioni del Prof. Vigliani («Limiti massimi tollerabili degli agenti nocivi nell ambiente di lavoro» XXXII Congresso Nazionale Montecatini Terme ottobre 1969) Mentre a livello internazionale si cercherà di ottenere il risultato di una unificazione quanto più possibile completa delle tabelle, occorre che nel nostro Paese non si attenda il raggiungimento di questo scopo, ma si prepari al più presto un elenco di massime accettabili concentrazioni Tuttavia non basta possedere o pubblicare un elenco delle massime accettabili concentrazioni; bisogna continuamente rivedere questo elenco bisogna che le industrie controllino le concentrazioni e si adoperino per ridurle Per ottenere ciò, è opportuno prendere in considerazione i punti seguenti: 1 - Aumentare il volume dei nostri studi di igiene industriale Sviluppare ed estendere la informazione tossicologica Creare un comitato permanente formato esclusivamente da esperti che si occupino della elaborazione e dell aggiornamento dell elenco delle concentrazioni massime accettabili..

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27 Art. 232 D.Lgs 81/08 - Adeguamenti normativi 1. Con decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, è istituito senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, un Comitato consultivo per la determinazione e l'aggiornamento dei valori limite di esposizione professionale e dei valori limite biologici relativi agli agenti chimici. Il Comitato è composto da nove membri esperti nazionali di chiara fama in materia tossicologica e sanitaria di cui tre in rappresentanza del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, su proposta dell'istituto superiore di sanità, dell'ispesl e della Commissione tossicologica nazionale, tre in rappresentanza della Conferenza dei Presidenti delle regioni e tre in rappresentanza del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Il Comitato si avvale del supporto organizzativo e logistico della Direzione generale della tutela delle condizioni di lavoro del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. 2. Con uno o più decreti dei Ministri del lavoro, della salute e delle politiche sociali d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, sentiti il Ministro dello sviluppo economico, il Comitato di cui al comma 1 e le parti sociali, sono recepiti i valori di esposizione professionale e biologici obbligatori predisposti dalla Commissione europea, sono altresì stabiliti i valori limite nazionali anche tenuto conto dei valori limite indicativi predisposti dalla Commissione medesima e sono aggiornati gli allegati XXXVIII, XXXIX, XL e XLI in funzione del progresso tecnico, dell'evoluzione di normative e specifiche comunitarie o internazionali e delle conoscenze nel settore degli agenti chimici pericolosi.

28 Art. 242 D.Lgs 81/08 - Accertamenti sanitari e norme preventive e protettive specifiche 1. I lavoratori per i quali la valutazione di cui all'articolo 236 ha evidenziato un rischio per la salute sono sottoposti a sorveglianza sanitaria. Art. 243 D.Lgs 81/08 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1. I lavoratori di cui all'articolo 242 sono iscritti in un registro nel quale è riportata, per ciascuno di essi, l'attività svolta, l'agente cancerogeno o mutageno utilizzato e, ove noto, il valore dell'esposizione a tale agente. Detto registro è istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente. Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro. 2. Il medico competente, per ciascuno dei lavoratori di cui all'articolo 242, provvede ad istituire e aggiornare una cartella sanitaria e di rischio secondo quanto previsto dall'articolo 25, comma 1, lettera c).

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31 Distribuzione dell ac. t,t-ma urinario (µg/l) in benzinai suddivisi per mansione

32 Esposizione a benzene in addetti alla distribuzione di carburanti stazioni Autogrill anni Analita N media±ds mediana range Benzene ambientale (µg/m 3 ) 83 14,5±17,0 7,6 <1,0 80,0 Benzo(a)pirene ambientale (ng/m 3 ) 83 1,0±2,0 <1,0 <1,0 16,0 Benzene urinario (µg/l) 83 0,37±0,51 0,23 <0,05 3,45 Ac. t,t-muconico (µg/g creat) 72* 54,8±52,3 32,5 7,6 220,2 1-idrossipirene (µg/g creat) 72* 0,04±0,02 0,03 0,01 0,09 *11 soggetti con creatinina fuori dal range 0,3-3,0

33 Formaldeide L ACGIH la ha classificata come sospetto cancerogeno per l uomo (A2), attribuendole anche la notazione SEN (sostanza in grado di dare sensibilizzazione); il TLV-C fissato per il 2014 è pari a 0.3 ppm (0.37 mg/m 3 ); Una Linea Guida Ministeriale per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati (GU 27/11/2001) riporta livelli generalmente compresi tra e mg/m 3 ; Decreto relativo alla commercializzazione di pannelli e manufatti in legno (GU 10/12/2008) riporta livelli di emissione che non devono eccedere 0.1 ppm (0.124 mg/m 3 ); Per gli ambienti indoor l OMS fissa un valore guida di mg/m 3, mentre una Linea Guida Canadese fissa un valore guida di mg/m 3 per un ora e di mg/m 3 per un tempo di 8 ore.

34 Laboratorio di anatomia patologica : LA VALUTAZIONE DELL ESPOSIZIONE Indagine ambientale UNIPD 12/2013 Concentrazione di Formaldeide mg/m3 POSIZIONE: LOCALE PLACENTE, durante il FORMALDEIDE sezionamento placente al banco aspirato dal basso mg / m3 1 Presso il banco operatore X 0,897 2 Presso il banco operatore Y 0,210 3 Presso l operatore al computer 0,141 4 Corridoio di fronte alla porta 0,129 5 Corridoio di fronte alla porta 0,043

35 Laboratorio di anatomia patologica : LA VALUTAZIONE DELL ESPOSIZIONE Indagine ambientale UNIPD 01/2014 Concentrazione di Formaldeide mg/m3 POSIZIONE: LABORATORIO dove sono posizionate FORMALDEIDE le cappe chimiche mg / m3 1 Tra i carrelli con pezzi anatomici da prelevare 0,048 2 Presso cappa AZ ,052 3 Presso cappa AZ (SEZIONE PLACENTE) 0,062 4 Presso cappa AZ ,016 5 Laboratorio stanza coloratori 0,010

36 Laboratorio di anatomia patologica : LA VALUTAZIONE DELL ESPOSIZIONE Indagine ambientale UNIPD 12/2015 Concentrazione di Formaldeide mg/m3 POSIZIONE: Piastra endoscopica durante prelievo di pezzi bioptici utilizzando kit preriempiti con 25 di formaldeide FORMALDEIDE mg / m3 1 Ambulatorio 1 utilizzando 2 kit 0,030 2 Ambulatorio 1 utilizzando 18 kit 0,021 3 Ambulatorio 2 utilizzando 6 kit 0,019 4 Ambulatorio 2 utilizzando 48 kit 0,018

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