Monitoraggio biologico e applicazione del metodo I.B.E. (Ghetti, 1997) al reticolo della Dora Riparia, al torrente Clarea & al torrente Galambra (TO)
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1 Monitoraggio biologico e applicazione del metodo I.B.E. (Ghetti, 1997) al reticolo della Dora Riparia, al torrente Clarea & al torrente Galambra (TO) dicembre 2015 Fiume Dora Riparia, a monte della presa a Salbertrand (21 dicembre 2015) I responsabili dei campionamenti: Dott. Paolo Agosta Dott. PhD Tiziano Bo
2 Premessa Le acque correnti sono ambienti estremamente eterogenei e complessi, le cui caratteristiche ecologiche sono legate all interazione di numerosi fattori che agiscono a scale differenti. In particolare, le comunità macrobentoniche possono variare nella loro composizione e struttura a livello spaziale e temporale, rispondendo a numerosi fattori ambientali (Allan, 1995; Fenoglio et al., 2002, 2005, Fenoglio e Bo, 2009). Proprio per questo motivo, i macroinvertebrati bentonici rappresentano il gruppo di riferimento dicembrermente impiegato nel monitoraggio ambientale: il loro utilizzo è previsto dal D. Lgs. 152/99 e s.m.i. e dalla Direttiva 2000/60/CE (Establishing a Framework for Community Action in the Field of Water Policy). I macroinvertebrati bentonici costituiscono una componente centrale nelle dinamiche ecologiche degli ambienti lotici, svolgendo un ruolo fondamentale nel riciclo della sostanza organica di origine autoctona e alloctona e influendo in modo importante sulla capacità autodepurativa del fiume. La variazione della struttura di queste biocenosi è un valido indicatore delle caratteristiche ambientali. 1. I macroinvertebrati come indicatori ambientali L'analisi della struttura delle comunità di macroinvertebrati può essere condotta impiegando i classici indici ecologici o tramite apposite tecniche. Infatti, la variazione della struttura di queste biocenosi è un valido indicatore delle caratteristiche ambientali. Nel monitoraggio della qualità di ambienti lotici, oltre ai tradizionali metodi di indagine chimico-fisica vengono attualmente impiegati con una frequenza sempre dicembrere i sistemi di monitoraggio biologico. I principali vantaggi presentati dall'impiego di tali sistemi sono i seguenti: a) Permettono di rilevare la presenza di fattori di disturbo che sfuggono per esempio all'analisi chimica. Un'alterazione del regime idrologico di un fiume, dovuta alla canalizzazione dell'alveo, può provocare enormi scompensi nell'ecosistema, causando anche l'estinzione di varie specie. b) Consentono di individuare scarichi saltuari di inquinanti, che proprio a causa della loro episodicità, possono sfuggire ad un controllo chimico, mentre provocano effetti permanenti o di lunga durata sulle comunità (morie degli esemplari più deboli, allontanamento in massa dal luogo inquinato, ecc.). c) Sono stati ideati per monitorare direttamente le specie animali e vegetali, che costituiscono l'obiettivo diretto della salvaguardia ambientale. d) Sono molto sensibili alle interazioni tra diversi fattori di stress (per esempio aumento di temperatura e aumento del carico di sostanza organica). e) Sono di applicazione relativamente semplice, non richiedono costose attrezzature o laboriose analisi. 2
3 I sistemi di monitoraggio biologico si basano sul presupposto che un organismo, essendo il prodotto del suo ambiente di vita, fornisce indicazioni precise sulle caratteristiche di quest'ultimo e può quindi essere utilizzato come indicatore ambientale. Numerosi gruppi animali e vegetali possono essere utilizzati come indicatori ambientali, tuttavia gli organismi dicembrermente impiegati in queste tecniche di rilevazione sono i macroinvertebrati. Questi organismi sono considerati da molto tempo efficaci indicatori delle condizioni ambientali. I macroinvertebrati bentonici sono relativamente facili da campionare e da determinare ed inoltre, essendo relativamente poco mobili ed essendo le loro comunità osservabili per lungo tempo, registrano efficacemente le variazioni nella qualità dell'ambiente. Numerosi taxa sono notevolmente sensibili all inquinamento ed inoltre hanno cicli di vita raramente inferiori ad un anno, per cui sono presenti stabilmente nell alveo fluviale. Essi sono stati perciò utilizzati da molti ricercatori per formulare indici biotici numerici, che assumono valori decrescenti con l'aumentare dell'inquinamento. 2. L Indice Biotico Esteso L indice I.B.E. è lo strumento previsto dalla normativa italiana per l analisi della qualità dei sistemi di acqua corrente (D. Lgs. 152/99). Questo indice deriva dal Trent Biotic Index T.B.I. (Woodiwiss, 1964), aggiornato come Extended Biotic Index E.B.I. (Woodiwiss, 1981) ed è stato adattato successivamente per una applicazione standardizzata ai corsi d acqua italiani (Ghetti, 1997; APAT IRSA, 2003). Questo strumento si basa sull analisi della struttura delle comunità di macroinvertebrati fluviali, e permette di formulare una diagnosi della qualità di ambienti lotici sulla base delle modificazioni nella composizione delle sopra citate comunità. Essendo i macroinvertebrati legati ai substrati, con la presenza di numerosi taxa che mostrano differenti livelli di sensibilità alle modificazioni ambientali e differenti ruoli trofici, e avendo cicli vitali relativamente lunghi, l indice è particolarmente adatto a rilevare nel tempo gli effetti dovuti al complesso dei fattori di stress sull ambiente. L indice rileva quindi lo stato di qualità di un determinato tratto di corso d acqua integrando nel tempo gli effetti di differenti cause di turbativa (fisiche, chimiche, biologiche), la fauna macrobentonica risponde ad impatti di natura idraulica, organica e tossica con riduzione di specie tolleranti, l azione di inquinanti induce cambiamenti nella comunità animale e di conseguenza nella funzionalità dell ecosistema. L applicazione del metodo I.B.E. prevede alcune fasi di analisi (Figura 1.1): - Fase 1: campionamento (sampling), cioè raccolta in situ del macro-zoobenthos, con la finalità di caratterizzare tassonomicamente la cenosi macrobentonica; - Fase 2: sorting, cioè separazione del campione in campo; - Fase 3: identificazione tassonomica del materiale raccolto in laboratorio; - Fase 4: applicazione dell Indice Biotico Esteso e definizione della Classe di Qualità del corpo idrico. 3
4 Figura 1.1: Le diverse fasi del monitoraggio biologico degli ambienti acquatici. L'I.B.E. valuta il grado di inquinamento di un ambiente acquatico in base ad un punteggio, il quale è determinato da due fattori: - presenza nell'ambiente del taxon più sensibile. - numero di Unità Sistematiche (U.S.) presenti. La determinazione tassonomica si arresta nei vari gruppi a livelli differenti, come si può notare nella seguente tabella (1.2) 4
5 PLECOTTERI TRICOTTERI EFEMEROTTERI ODONATI COLEOTTERI MOLLUSCHI CROSTACEI MEGALOTTERI EMITTERI DITTERI TURBELLARI IRUDINEI OLIGOCHETI Genere Famiglia Genere Genere Famiglia Famiglia Famiglia Genere Famiglia Famiglia Genere Genere Famiglia Tabella 1.2: Livelli tassonomici richiesti per la valutazione con l Indice IBE. Considerando due diversi fattori, come la presenza di specie sensibili ed il numero di Unità Sistematiche, si è potuto rendere questo indice utilizzabile in ambienti dalle caratteristiche naturali anche molto diverse. I taxa considerati dall'indice vengono ordinati in base alla loro diversa tolleranza alla caduta dell'ossigeno disciolto, come si può osservare in tabella 1.3. I Plecotteri (Ordine fondamentale soprattutto nei sistemi di basso ordine, Bo et al., 2007; 2009, 2010), che non tollerano diminuzioni di tale parametro, sono quindi posti al primo livello mentre i Ditteri, che possono sopravvivere in acque molto povere di ossigeno, vengono assegnati al livello più basso. Ai taxa delle righe superiori vengono assegnati punteggi più alti, a quelli delle righe inferiori punteggi più bassi. 5
6 Numero totale delle U.S Plecotteri + di 1 U.S presenti 1 U.S (Leuctra*) Efemerotteri + di 1 U.S presenti 1 U.S (escludere Baetidae e Caenidae) Tricotteri + di 1 U.S presenti 1 U.S (comprendere Baetidae e Caenidae) Gammaridae e/o Atiidi e/o Paleomonidi presenti Asellidi e/o Niphargidi presenti Oligocheti o Chironomidi Altri organismi Tabella 1.3: I.B.E. - Indice Biotico Esteso (da Ghetti, 1997). * nelle comunità in cui Leuctra è presente come unico taxon di Plecotteri e sono contemporaneamente assenti gli Efemerotteri (o presenti solo Baetidae e Caenidae), Leuctra deve essere considerata al livello dei Tricotteri per definire l entrata orizzontale in tabella; per la definizione dell ingresso orizzontale in tabella, le famiglie Baetidae e Caenidae vengono considerate a livello dei Tricotteri. E' possibile poi operare una conversione dei valori I.B.E. in modo da poter dividere gli ambienti acquatici in Classi di Qualità, dalle caratteristiche tipiche e da un colore di riferimento ben definito, per la rappresentazione in cartografia (Tabella 1.4). 6
7 CLASSI DI VALORE I.B.E. GIUDIZIO DI QUALITA COLORE DI RIFERIMENTO QUALITA' CLASSE I Ambiente non inquinato o non alterato in modo sensibile CLASSE II 8-9 Ambiente in cui sono evidenti alcuni effetti dell'inquinamento CLASSE III 6-7 Ambiente inquinato CLASSE IV 4-5 Ambiente molto inquinato CLASSE V Ambiente fortemente inquinato Tabella 1.4: Classi di qualità e colori di riferimento. Figura 1.2: Retino immanicato utilizzato per il campionamento (foto T. Bo). 7
8 RISULTATI dicembre 2015 Fiume Dora Riparia Dicembre 2015 STAZIONE DR B1 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. Perla sp. * Efemerotteri Baetis sp. Ecdyonurus sp. Rhithrogena sp. * Tricotteri Rhyacophilidae Ditteri Chironomidae Tipulidae Simuliidae Limoniidae Oligocheti Naididae Rhyacophila sp. Unità sistematiche totali 11 Unità sistematiche valide 9 Valore IBE 7 Classe di Qualità biologica III 8
9 Fiume Dora Riparia Dicembre 2015 STAZIONE DR B2 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. Perla sp. * Efemerotteri Baetis sp. Rhithrogena sp. Tricotteri Rhyacophilidae Ditteri Chironomidae Simuliidae Limoniidae Oligocheti Naididae Unità sistematiche totali 9 Unità sistematiche valide 8 Valore IBE 7 Classe di Qualità biologica III 9
10 Fiume Dora Riparia Dicembre 2015 STAZIONE DR B4 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. Nemoura sp. * Efemerotteri Baetis sp. Ecdyonurus sp. * Tricotteri Rhyacophilidae Limnephilidae Ditteri Chironomidae Simuliidae Oligocheti Naididae Unità sistematiche totali 9 Unità sistematiche valide 7 Valore IBE 6 Classe di Qualità biologica III 10
11 Fiume Dora Riparia Dicembre 2015 STAZIONE DR B5 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. Protonemura sp. * Perlodes sp. * Efemerotteri Baetis sp. Ecdyonurus sp. Rhithrogena sp. * Tricotteri Rhyacophilidae Limnephilidae Hydropsychidae * Hydroptilidae Ditteri Chironomidae Athericidae Simuliidae Limoniidae Irudinei Erpobdellidae Oligocheti Naididae Lumbricidae Rhyacophila sp. Dina sp. Unità sistematiche totali 17 Unità sistematiche valide 13 Valore IBE 8 Classe di Qualità biologica II 11
12 Fiume Dora Riparia Dicembre 2015 STAZIONE DR VDE B1 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. Efemerotteri Baetis sp. Epeorus sp. * Ecdyonurus sp. * Rhithrogena sp. Tricotteri Rhyacophilidae Ditteri Chironomidae Simuliidae Limoniidae Blephariceridae Aracnidi Hydracarina * Unità sistematiche totali 11 Unità sistematiche valide 8 Valore IBE 7 Classe di Qualità biologica III 12
13 Fiume Dora Riparia Dicembre 2015 STAZIONE DR VDE B2 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. Efemerotteri Baetis sp. Ecdyonurus sp. * Tricotteri Rhyacophilidae Limnephilidae Hydroptilidae Ditteri Chironomidae Simuliidae Limoniidae Oligocheti Naididae Aracnidi Hydracarina * Rhyacophila sp. Unità sistematiche totali 11 Unità sistematiche valide 9 Valore IBE 6 Classe di Qualità biologica III 13
14 Torrente Galambra Dicembre 2015 STAZIONE GA VDE B1 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. Protonemura sp. Chloroperla sp. Isoperla sp. Nemoura sp. Perla sp. Efemerotteri Baetis sp. Ecdyonurus sp. Epeorus alpicola Tricotteri Odontoceridae Limnephilidae Ditteri Chironomidae Blephariceridae Athericidae Tipulidae Limoniidae Simuliidae Platelminti Crenobia alpina Oligocheti Lumbricidae Lumbriculidae Aracnidi Hydracarina * Unità sistematiche totali 21 Unità sistematiche valide 20 Valore IBE 10/11 Classe di Qualità biologica I 14
15 Torrente Clarea Dicembre 2015 STAZIONE CL B1 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. Nemoura sp. Protonemura sp. Isoperla sp. Perla sp. Efemerotteri Baetis sp. Ecdyonurus sp. Rhithrogena sp. Epeorus sp. Habroleptoides sp. Tricotteri Limnephilidae Philopotamidae Hydropsychidae Rhyacophilidae Rhyacophila sp. Ditteri Chironomidae Limoniidae Athericidae Coleotteri Hydraenidae Elmidae Aracnidi Hydracarina * Unità sistematiche totali 20 Unità sistematiche valide 19 Valore IBE 10 Classe di Qualità biologica I 15
16 Lista faunistica Torrente Clarea Dicembre 2015 STAZIONE CL B2 Plecotteri Leuctra sp. Isoperla sp. Perlodes sp. Perla sp. Protonemura sp. Efemerotteri Baetis sp. Rhithrogena sp. Epeorus sp. Ecdyonurus sp. Tricotteri Limnephilidae Rhyacophilidae Hydropsychidae Philopotamidae Ditteri Chironomidae Athericidae Simuliidae Limoniidae Rhyacophila sp. Hydropsyche sp. Atherix sp. Coleotteri Hydraenidae Elmidae Oligocheti Lumbricidae Lumbriculidae Aracnidi Hydracarina * Platelminti Crenobia alpina Unità sistematiche totali 23 Unità sistematiche valide 22 Valore IBE 11 Classe di Qualità biologica I 16
17 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 DR B1 DR B2 DR B3 DR B4 DR B5 DR VDE B1 DR VDE B2 GA B1 GA VDE B1 CL B1 CL B2 Figura 1.3: Andamento del numero delle Unità Sistematiche Totali a partire da febbraio N.B. 1) * = taxa non conteggiati al fine del calcolo dell Indice I.B.E. (per caratteristiche ecologiche del taxon o per numero di esemplari insufficienti); 2) il campionamento è stato effettuato in condizioni di magra autunnale. TABELLA RIASSUNTIVA Dicembre 2015 STAZIONE DR B1 DR B2 DR B4 DR B5 DR VDE B1 DR VDE B2 GA VDE B1 CL B1 CL B2 CLASSE III III III II III III I I I 17
18 Stazione DR B1 DR B2 DR B4 DR B5 DR VDE B1 DR VDE B2 GA VDE B1 CL B1 CL B2 A monte Pont Ventoux A valle Pont Ventoux A valle di Exilles Susa monte presa Salbertrand valle presa Chiomonte Galambra S. Colombano Clarea monte Clarea valle Il fondo della Dora Riparia nella stazione DR B2 Dicembre
19 Bibliografia di riferimento Allan J.D., Stream Ecology, Chapman e Hall, Londra. APAT - I.R.S.A. Istituto di Ricerca sulle Acque, Metodi analitici per le acque. Volume Terzo. Manuali e linee guida. A.P.A.T., N. 29. Bo T., Fenoglio S. & Malacarne G., Diet of Dinocras cephalotes and Perla marginata (Plecoptera: Perlidae) in an Apennine stream (northwestern Italy). The Canadian Entomologist, 139: Bo T., Fenoglio S., López-Rodríguez M.J. & Tierno de Figueroa J.M., Phenology of Adult Stoneflies (Plecoptera) of the Curone Stream (Northern Apennines, Italy). Journal of Freshwater Ecology, 24(2): Bo T., Fenoglio S., López-Rodríguez M.J., Tierno de Figueroa J.M., Grenna M., Cucco M., Do predators condition the distribution of prey within micro habitats? An experiment with stoneflies (Plecoptera). International Review of Hydrobiology, 95 (3): Bo T., Cammarata M., Candiotto A., Fenoglio S., Trophic preferences of three allochthonous fishes in Bormida River (Alessandria, NW Italy). Hidrobiologìca, 22(3): * Bo T., Cammarata M., López-Rodríguez M.J., Tierno de Figueroa J.M., Fenoglio S., Nymphal biology of Ephoron virgo (Olivier, 1791) (Ephemeroptera, Polymitarcyidae) in an Apenninic river (NW Italy). Entomological Science, in press doi: /ens * Cammarata M., Bo T., Candiotto A., Pessino M., Fenoglio S., Malacarne G., Analisi preliminare della dieta del barbo europeo (Barbus barbus) nel Fiume Bormida. Memorie della Società Italiana di Scienze Naturali e del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, Vol. XXXVI (Fascicolo I) p. 48. D. Lgs. 152, Decreto Legislativo N. 152, 11 dicembre Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva 91/676/CEE, Supplemento ordinario n101/l alla Gazzetta Ufficiale, n. 124, Roma. Fenoglio S., Agosta P., Bo T. & Cucco M., Field experiments on colonization and movements of stream invertebrates in an Apennine river (Visone, NW Italy). Hydrobiologia, 474: Fenoglio S., Bo T., Agosta P. & Cucco M., Mass loss and macroinvertebrate colonisation of fish carcasses in riffles and pools of a NW Italian stream. Hydrobiologia, 532: Fenoglio S. & Bo T., Lineamenti di Ecologia Fluviale. DeAgostini Scuola s.p.a. CittàStudi Edizioni - Novara, 252 pp. Ghetti P.F., Manuale di applicazione Indice Biotico Esteso (I.B.E.), Provincia Autonoma di Trento, Trento. Merritt R.W. & Cummins K.W., An Introduction to the Aquatic Insects of North America, Kendall Hunt, Dubuque. Woodiwiss F.S., The Biological System of Stream Classification Used by the Trent River Board, Chemistry and Industry, 14, pp Woodiwiss F.S., Biological Monitoring of Surface Water, Quality Summery Report. ENV/ 787 /80, CEC, Brussels. 19
20 Allegato fotografico Chiomonte Dicembre 2015 Exilles valle Dicembre
21 San Colombano Dicembre 2015 Salbertrand Dicembre
22 Pont Ventoux valle Dicembre 2015 SUSA Dicembre
23 Val Clarea Valle Dicembre 2015 Val Clarea Monte Dicembre
24 Pont Ventoux monte Dicembre 2015 Acqui Terme (AL), 11 gennaio 2016 I responsabili: Dott. Paolo Agosta, Dott. PhD Tiziano Bo 24
25 Monitoraggio biologico e applicazione del metodo I.B.E. (Ghetti, 1997) al reticolo della Dora Riparia, al torrente Clarea ed al torrente Galambra (TO) marzo 2016 Fiume Dora Riparia, a monte della presa a Salbertrand (14 marzo 2016) I responsabili dei campionamenti: Dott. Paolo Agosta Dott. Tiziano Bo
26 Premessa Le acque correnti sono ambienti estremamente eterogenei e complessi, le cui caratteristiche ecologiche sono legate all interazione di numerosi fattori che agiscono a scale differenti. In particolare, le comunità macrobentoniche possono variare nella loro composizione e struttura a livello spaziale e temporale, rispondendo a numerosi fattori ambientali (Allan, 1995; Fenoglio et al., 2002, 2005, Fenoglio e Bo, 2009). Proprio per questo motivo, i macroinvertebrati bentonici rappresentano il gruppo di riferimento marzormente impiegato nel monitoraggio ambientale: il loro utilizzo è previsto dal D. Lgs. 152/99 e s.m.i. e dalla Direttiva 2000/60/CE (Establishing a Framework for Community Action in the Field of Water Policy). I macroinvertebrati bentonici costituiscono una componente centrale nelle dinamiche ecologiche degli ambienti lotici, svolgendo un ruolo fondamentale nel riciclo della sostanza organica di origine autoctona e alloctona e influendo in modo importante sulla capacità autodepurativa del fiume. La variazione della struttura di queste biocenosi è un valido indicatore delle caratteristiche ambientali. 1. I macroinvertebrati come indicatori ambientali L'analisi della struttura delle comunità di macroinvertebrati può essere condotta impiegando i classici indici ecologici o tramite apposite tecniche. Infatti, la variazione della struttura di queste biocenosi è un valido indicatore delle caratteristiche ambientali. Nel monitoraggio della qualità di ambienti lotici, oltre ai tradizionali metodi di indagine chimico-fisica vengono attualmente impiegati con una frequenza sempre marzore i sistemi di monitoraggio biologico. I principali vantaggi presentati dall'impiego di tali sistemi sono i seguenti: a) Permettono di rilevare la presenza di fattori di disturbo che sfuggono per esempio all'analisi chimica. Un'alterazione del regime idrologico di un fiume, dovuta alla canalizzazione dell'alveo, può provocare enormi scompensi nell'ecosistema, causando anche l'estinzione di varie specie. b) Consentono di individuare scarichi saltuari di inquinanti, che proprio a causa della loro episodicità, possono sfuggire ad un controllo chimico, mentre provocano effetti permanenti o di lunga durata sulle comunità (morie degli esemplari più deboli, allontanamento in massa dal luogo inquinato, ecc.). c) Sono stati ideati per monitorare direttamente le specie animali e vegetali, che costituiscono l'obiettivo diretto della salvaguardia ambientale. d) Sono molto sensibili alle interazioni tra diversi fattori di stress (per esempio aumento di temperatura e aumento del carico di sostanza organica). 2
27 e) Sono di applicazione relativamente semplice, non richiedono costose attrezzature o laboriose analisi. I sistemi di monitoraggio biologico si basano sul presupposto che un organismo, essendo il prodotto del suo ambiente di vita, fornisce indicazioni precise sulle caratteristiche di quest'ultimo e può quindi essere utilizzato come indicatore ambientale. Numerosi gruppi animali e vegetali possono essere utilizzati come indicatori ambientali, tuttavia gli organismi marzormente impiegati in queste tecniche di rilevazione sono i macroinvertebrati. Questi organismi sono considerati da molto tempo efficaci indicatori delle condizioni ambientali. I macroinvertebrati bentonici sono relativamente facili da campionare e da determinare ed inoltre, essendo relativamente poco mobili ed essendo le loro comunità osservabili per lungo tempo, registrano efficacemente le variazioni nella qualità dell'ambiente. Numerosi taxa sono notevolmente sensibili all inquinamento ed inoltre hanno cicli di vita raramente inferiori ad un anno, per cui sono presenti stabilmente nell alveo fluviale. Essi sono stati perciò utilizzati da molti ricercatori per formulare indici biotici numerici, che assumono valori decrescenti con l'aumentare dell'inquinamento. 2. L Indice Biotico Esteso L indice I.B.E. è lo strumento previsto dalla normativa italiana per l analisi della qualità dei sistemi di acqua corrente (D. Lgs. 152/99). Questo indice deriva dal Trent Biotic Index T.B.I. (Woodiwiss, 1964), aggiornato come Extended Biotic Index E.B.I. (Woodiwiss, 1981) ed è stato adattato successivamente per una applicazione standardizzata ai corsi d acqua italiani (Ghetti, 1997; APAT IRSA, 2003). Questo strumento si basa sull analisi della struttura delle comunità di macroinvertebrati fluviali, e permette di formulare una diagnosi della qualità di ambienti lotici sulla base delle modificazioni nella composizione delle sopra citate comunità. Essendo i macroinvertebrati legati ai substrati, con la presenza di numerosi taxa che mostrano differenti livelli di sensibilità alle modificazioni ambientali e differenti ruoli trofici, e avendo cicli vitali relativamente lunghi, l indice è particolarmente adatto a rilevare nel tempo gli effetti dovuti al complesso dei fattori di stress sull ambiente. L indice rileva quindi lo stato di qualità di un determinato tratto di corso d acqua integrando nel tempo gli effetti di differenti cause di turbativa (fisiche, chimiche, biologiche), la fauna macrobentonica risponde ad impatti di natura idraulica, organica e tossica con riduzione di specie tolleranti, l azione di inquinanti induce cambiamenti nella comunità animale e di conseguenza nella funzionalità dell ecosistema. L applicazione del metodo I.B.E. prevede alcune fasi di analisi (Figura 1.1): - Fase 1: campionamento (sampling), cioè raccolta in situ del macro-zoobenthos, con la finalità di caratterizzare tassonomicamente la cenosi macrobentonica; - Fase 2: sorting, cioè separazione del campione in campo; - Fase 3: identificazione tassonomica del materiale raccolto in laboratorio; - Fase 4: applicazione dell Indice Biotico Esteso e definizione della Classe di Qualità del corpo idrico. 3
28 Figura 1.1: Le diverse fasi del monitoraggio biologico degli ambienti acquatici. L'I.B.E. valuta il grado di inquinamento di un ambiente acquatico in base ad un punteggio, il quale è determinato da due fattori: - presenza nell'ambiente del taxon più sensibile. - numero di Unità Sistematiche (U.S.) presenti. La determinazione tassonomica si arresta nei vari gruppi a livelli differenti, come si può notare nella seguente tabella (1.2) 4
29 PLECOTTERI TRICOTTERI EFEMEROTTERI ODONATI COLEOTTERI MOLLUSCHI CROSTACEI MEGALOTTERI EMITTERI DITTERI TURBELLARI IRUDINEI OLIGOCHETI Genere Famiglia Genere Genere Famiglia Famiglia Famiglia Genere Famiglia Famiglia Genere Genere Famiglia Tabella 1.2: Livelli tassonomici richiesti per la valutazione con l Indice IBE. Considerando due diversi fattori, come la presenza di specie sensibili ed il numero di Unità Sistematiche, si è potuto rendere questo indice utilizzabile in ambienti dalle caratteristiche naturali anche molto diverse. I taxa considerati dall'indice vengono ordinati in base alla loro diversa tolleranza alla caduta dell'ossigeno disciolto, come si può osservare in tabella 1.3. I Plecotteri (Ordine fondamentale soprattutto nei sistemi di basso ordine, Bo et al., 2007; 2009, 2010), che non tollerano diminuzioni di tale parametro, sono quindi posti al primo livello mentre i Ditteri, che possono sopravvivere in acque molto povere di ossigeno, vengono assegnati al livello più basso. Ai taxa delle righe superiori vengono assegnati punteggi più alti, a quelli delle righe inferiori punteggi più bassi. 5
30 Numero totale delle U.S Plecotteri + di 1 U.S presenti 1 U.S (Leuctra*) Efemerotteri + di 1 U.S presenti 1 U.S (escludere Baetidae e Caenidae) Tricotteri + di 1 U.S presenti 1 U.S (comprendere Baetidae e Caenidae) Gammaridae e/o Atiidi e/o Paleomonidi presenti Asellidi e/o Niphargidi presenti Oligocheti o Chironomidi Altri organismi Tabella 1.3: I.B.E. - Indice Biotico Esteso (da Ghetti, 1997). * nelle comunità in cui Leuctra è presente come unico taxon di Plecotteri e sono contemporaneamente assenti gli Efemerotteri (o presenti solo Baetidae e Caenidae), Leuctra deve essere considerata al livello dei Tricotteri per definire l entrata orizzontale in tabella; per la definizione dell ingresso orizzontale in tabella, le famiglie Baetidae e Caenidae vengono considerate a livello dei Tricotteri. E' possibile poi operare una conversione dei valori I.B.E. in modo da poter dividere gli ambienti acquatici in Classi di Qualità, dalle caratteristiche tipiche e da un colore di riferimento ben definito, per la rappresentazione in cartografia (Tabella 1.4). 6
31 CLASSI DI VALORE I.B.E. GIUDIZIO DI QUALITA COLORE DI RIFERIMENTO QUALITA' CLASSE I Ambiente non inquinato o non alterato in modo sensibile CLASSE II 8-9 Ambiente in cui sono evidenti alcuni effetti dell'inquinamento CLASSE III 6-7 Ambiente inquinato CLASSE IV 4-5 Ambiente molto inquinato CLASSE V Ambiente fortemente inquinato Tabella 1.4: Classi di qualità e colori di riferimento. Figura 1.2: Retino immanicato utilizzato per il campionamento (foto T. Bo). 7
32 RISULTATI marzo 2016 Fiume Dora Riparia Marzo 2016 STAZIONE DR B1 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. Perlodes sp. Efemerotteri Baetis sp. Ecdyonurus sp. Rhithrogena sp. * Tricotteri Rhyacophilidae Limnephilidae Ditteri Chironomidae Simuliidae Limoniidae Oligocheti Naididae Rhyacophila sp. Unità sistematiche totali 11 Unità sistematiche valide 10 Valore IBE 8/9 Classe di Qualità biologica II 8
33 Fiume Dora Riparia Marzo 2016 STAZIONE DR B2 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. Efemerotteri Baetis sp. Ecdyonurus sp. Tricotteri Rhyacophilidae Ditteri Chironomidae Simuliidae Limoniidae Oligocheti Naididae Rhyacophila sp. Unità sistematiche totali 9 Unità sistematiche valide 9 Valore IBE 7 Classe di Qualità biologica III 9
34 Fiume Dora Riparia Marzo 2016 STAZIONE DR B4 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. Efemerotteri Baetis sp. Tricotteri Rhyacophilidae Limnephilidae Ditteri Chironomidae Simuliidae Oligocheti Naididae Nematode indet. * Rhyacophila sp. Unità sistematiche totali 8 Unità sistematiche valide 7 Valore IBE 6 Classe di Qualità biologica III 10
35 Fiume Dora Riparia Marzo 2016 STAZIONE DR B5 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. Protonemura sp. * Perlodes sp. * Efemerotteri Baetis sp. Ecdyonurus sp. Tricotteri Rhyacophilidae Limnephilidae Hydropsychidae * Hydroptilidae Coleotteri Elmidae Ditteri Chironomidae Limoniidae Oligocheti Naididae Rhyacophila sp. Hydropsyche sp. Unità sistematiche totali 13 Unità sistematiche valide 10 Valore IBE 7/8 Classe di Qualità biologica III/II 11
36 Fiume Dora Riparia Marzo 2016 STAZIONE DR VDE B1 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. Efemerotteri Baetis sp. Ecdyonurus sp. * Rhithrogena sp. Tricotteri Rhyacophilidae Limnephilidae Ditteri Chironomidae Oligocheti Naididae Lumbricidae Aracnidi Hydracarina * Rhyacophila sp. Unità sistematiche totali 10 Unità sistematiche valide 8 Valore IBE 7 Classe di Qualità biologica III 12
37 Fiume Dora Riparia Marzo 2016 STAZIONE DR VDE B2 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. Isoperla sp. * Efemerotteri Baetis sp. Ecdyonurus sp. Rhothrogena sp. * Tricotteri Rhyacophilidae Limnephilidae Ditteri Chironomidae Tabanidae Simuliidae Limoniidae Empididae Oligocheti Naididae Lumbriculidae Nematode indet. * Rhyacophila sp. Unità sistematiche totali 15 Unità sistematiche valide 12 Valore IBE 8 Classe di Qualità biologica II 13
38 Torrente Galambra Marzo 2016 STAZIONE GA VDE B1 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. Protonemura sp. Isoperla sp. Nemoura sp. Rhabdiopteryx sp. * Efemerotteri Baetis sp. Ecdyonurus sp. Epeorus alpicola Tricotteri Limnephilidae Ditteri Chironomidae Blephariceridae Athericidae Empididae Psychodidae * Limoniidae Simuliidae Hapalotryx sp. Atherix sp. Platelminti Crenobia alpina Oligocheti Lumbriculidae Aracnidi Hydracarina * Unità sistematiche totali 19 Unità sistematiche valide 16 Valore IBE 10/9 Classe di Qualità biologica I/II 14
39 Torrente Clarea Marzo 2016 STAZIONE CL B1 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. Nemoura sp. Protonemura sp. Isoperla sp. Perlodes sp. Chloroperla sp. Efemerotteri Baetis sp. Ecdyonurus sp. Rhithrogena sp. Epeorus sp. Tricotteri Limnephilidae Philopotamidae Rhyacophilidae Rhyacophila sp. Ditteri Chironomidae Simuliidae Coleotteri Elmidae Aracnidi Hydracarina * Oligocheti Lumbricidae Lumbriculidae Platelminti Crenobia alpina Unità sistematiche totali 20 Unità sistematiche valide 19 Valore IBE 10 Classe di Qualità biologica I 15
40 Lista faunistica Torrente Clarea Marzo 2016 STAZIONE CL B2 Plecotteri Leuctra sp. Isoperla sp. Nemoura sp. Protonemura sp. Efemerotteri Baetis sp. Rhithrogena sp. Epeorus sp. Ecdyonurus sp. Habroleptoides sp. Tricotteri Limnephilidae Hydropsychidae Philopotamidae Ditteri Chironomidae Athericidae Simuliidae Hydropsyche sp. Atherix sp. Oligocheti Lumbricidae Lumbriculidae Aracnidi Hydracarina * Platelminti Crenobia alpina Unità sistematiche totali 19 Unità sistematiche valide 18 Valore IBE 10 Classe di Qualità biologica I 16
41 DR B1 DR B2 DR B3 DR B4 DR B5 10 DR VDE B1 DR VDE B2 5 0 GA B1 GA VDE B1 CL B1 CL B2 Figura 1.3: Andamento del numero delle Unità Sistematiche Totali a partire da febbraio N.B. 1) * = taxa non conteggiati al fine del calcolo dell Indice I.B.E. (per caratteristiche ecologiche del taxon o per numero di esemplari insufficienti); 2) il campionamento è stato effettuato in condizioni di magra invernale. TABELLA RIASSUNTIVA Marzo 2016 STAZIONE DR B1 DR B2 DR B4 DR B5 DR VDE B1 DR VDE B2 GA VDE B1 CL B1 CL B2 CLASSE II III III III/II III II I/II I I 17
42 Stazione DR B1 DR B2 DR B4 DR B5 DR VDE B1 DR VDE B2 GA VDE B1 CL B1 CL B2 A monte Pont Ventoux A valle Pont Ventoux A valle di Exilles Susa monte presa Salbertrand valle presa Chiomonte Galambra S. Colombano Clarea monte Clarea valle Bibliografia di riferimento Allan J.D., Stream Ecology, Chapman e Hall, Londra. APAT - I.R.S.A. Istituto di Ricerca sulle Acque, Metodi analitici per le acque. Volume Terzo. Manuali e linee guida. A.P.A.T., N. 29. Bo T., Fenoglio S. & Malacarne G., Diet of Dinocras cephalotes and Perla marginata (Plecoptera: Perlidae) in an Apennine stream (northwestern Italy). The Canadian Entomologist, 139: Bo T., Fenoglio S., López-Rodríguez M.J. & Tierno de Figueroa J.M., Phenology of Adult Stoneflies (Plecoptera) of the Curone Stream (Northern Apennines, Italy). Journal of Freshwater Ecology, 24(2): Bo T., Fenoglio S., López-Rodríguez M.J., Tierno de Figueroa J.M., Grenna M., Cucco M., Do predators condition the distribution of prey within micro habitats? An experiment with stoneflies (Plecoptera). International Review of Hydrobiology, 95 (3): Bo T., Cammarata M., Candiotto A., Fenoglio S., Trophic preferences of three allochthonous fishes in Bormida River (Alessandria, NW Italy). Hidrobiologìca, 22(3): * Bo T., Cammarata M., López-Rodríguez M.J., Tierno de Figueroa J.M., Fenoglio S., Nymphal biology of Ephoron virgo (Olivier, 1791) (Ephemeroptera, Polymitarcyidae) in an Apenninic river (NW Italy). Entomological Science, in press doi: /ens * Cammarata M., Bo T., Candiotto A., Pessino M., Fenoglio S., Malacarne G., Analisi preliminare della dieta del barbo europeo (Barbus barbus) nel Fiume Bormida. Memorie della Società Italiana di Scienze Naturali e del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, Vol. XXXVI (Fascicolo I) p. 48. D. Lgs. 152, Decreto Legislativo N. 152, 11 marzo Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva 91/676/CEE, Supplemento ordinario n101/l alla Gazzetta Ufficiale, n. 124, Roma. 18
43 Fenoglio S., Agosta P., Bo T. & Cucco M., Field experiments on colonization and movements of stream invertebrates in an Apennine river (Visone, NW Italy). Hydrobiologia, 474: Fenoglio S., Bo T., Agosta P. & Cucco M., Mass loss and macroinvertebrate colonisation of fish carcasses in riffles and pools of a NW Italian stream. Hydrobiologia, 532: Fenoglio S. & Bo T., Lineamenti di Ecologia Fluviale. DeAgostini Scuola s.p.a. CittàStudi Edizioni - Novara, 252 pp. Ghetti P.F., Manuale di applicazione Indice Biotico Esteso (I.B.E.), Provincia Autonoma di Trento, Trento. Merritt R.W. & Cummins K.W., An Introduction to the Aquatic Insects of North America, Kendall Hunt, Dubuque. Woodiwiss F.S., The Biological System of Stream Classification Used by the Trent River Board, Chemistry and Industry, 14, pp Woodiwiss F.S., Biological Monitoring of Surface Water, Quality Summery Report. ENV/ 787 /80, CEC, Brussels. 19
44 Allegato fotografico Chiomonte Marzo 2016 Exilles valle Marzo
45 San Colombano Marzo 2016 Salbertrand Marzo
46 Pont Ventoux valle Marzo 2016 SUSA Marzo
47 Val Clarea Valle Marzo 2016 Val Clarea Monte Marzo
48 Pont Ventoux monte Marzo 2016 Acqui Terme (AL), 30 marzo 2016 I responsabili: Dott. Paolo Agosta, Dott. PhD Tiziano Bo 24
49 Monitoraggio biologico e applicazione del metodo I.B.E. (Ghetti, 1997) al reticolo della Dora Riparia, al torrente Clarea ed al torrente Galambra (TO) aprile 2016 Fiume Dora Riparia, a monte della presa a Salbertrand (18 aprile 2016) I responsabili dei campionamenti: Dott. Paolo Agosta Dott. Tiziano Bo
50 Premessa Le acque correnti sono ambienti estremamente eterogenei e complessi, le cui caratteristiche ecologiche sono legate all interazione di numerosi fattori che agiscono a scale differenti. In particolare, le comunità macrobentoniche possono variare nella loro composizione e struttura a livello spaziale e temporale, rispondendo a numerosi fattori ambientali (Allan, 1995; Fenoglio et al., 2002, 2005, Fenoglio e Bo, 2009). Proprio per questo motivo, i macroinvertebrati bentonici rappresentano il gruppo di riferimento aprilermente impiegato nel monitoraggio ambientale: il loro utilizzo è previsto dal D. Lgs. 152/99 e s.m.i. e dalla Direttiva 2000/60/CE (Establishing a Framework for Community Action in the Field of Water Policy). I macroinvertebrati bentonici costituiscono una componente centrale nelle dinamiche ecologiche degli ambienti lotici, svolgendo un ruolo fondamentale nel riciclo della sostanza organica di origine autoctona e alloctona e influendo in modo importante sulla capacità autodepurativa del fiume. La variazione della struttura di queste biocenosi è un valido indicatore delle caratteristiche ambientali. 1. I macroinvertebrati come indicatori ambientali L'analisi della struttura delle comunità di macroinvertebrati può essere condotta impiegando i classici indici ecologici o tramite apposite tecniche. Infatti, la variazione della struttura di queste biocenosi è un valido indicatore delle caratteristiche ambientali. Nel monitoraggio della qualità di ambienti lotici, oltre ai tradizionali metodi di indagine chimico-fisica vengono attualmente impiegati con una frequenza sempre aprilere i sistemi di monitoraggio biologico. I principali vantaggi presentati dall'impiego di tali sistemi sono i seguenti: a) Permettono di rilevare la presenza di fattori di disturbo che sfuggono per esempio all'analisi chimica. Un'alterazione del regime idrologico di un fiume, dovuta alla canalizzazione dell'alveo, può provocare enormi scompensi nell'ecosistema, causando anche l'estinzione di varie specie. b) Consentono di individuare scarichi saltuari di inquinanti, che proprio a causa della loro episodicità, possono sfuggire ad un controllo chimico, mentre provocano effetti permanenti o di lunga durata sulle comunità (morie degli esemplari più deboli, allontanamento in massa dal luogo inquinato, ecc.). c) Sono stati ideati per monitorare direttamente le specie animali e vegetali, che costituiscono l'obiettivo diretto della salvaguardia ambientale. d) Sono molto sensibili alle interazioni tra diversi fattori di stress (per esempio aumento di temperatura e aumento del carico di sostanza organica). e) Sono di applicazione relativamente semplice, non richiedono costose attrezzature o laboriose analisi. 2
51 I sistemi di monitoraggio biologico si basano sul presupposto che un organismo, essendo il prodotto del suo ambiente di vita, fornisce indicazioni precise sulle caratteristiche di quest'ultimo e può quindi essere utilizzato come indicatore ambientale. Numerosi gruppi animali e vegetali possono essere utilizzati come indicatori ambientali, tuttavia gli organismi aprilermente impiegati in queste tecniche di rilevazione sono i macroinvertebrati. Questi organismi sono considerati da molto tempo efficaci indicatori delle condizioni ambientali. I macroinvertebrati bentonici sono relativamente facili da campionare e da determinare ed inoltre, essendo relativamente poco mobili ed essendo le loro comunità osservabili per lungo tempo, registrano efficacemente le variazioni nella qualità dell'ambiente. Numerosi taxa sono notevolmente sensibili all inquinamento ed inoltre hanno cicli di vita raramente inferiori ad un anno, per cui sono presenti stabilmente nell alveo fluviale. Essi sono stati perciò utilizzati da molti ricercatori per formulare indici biotici numerici, che assumono valori decrescenti con l'aumentare dell'inquinamento. 2. L Indice Biotico Esteso L indice I.B.E. è lo strumento previsto dalla normativa italiana per l analisi della qualità dei sistemi di acqua corrente (D. Lgs. 152/99). Questo indice deriva dal Trent Biotic Index T.B.I. (Woodiwiss, 1964), aggiornato come Extended Biotic Index E.B.I. (Woodiwiss, 1981) ed è stato adattato successivamente per una applicazione standardizzata ai corsi d acqua italiani (Ghetti, 1997; APAT IRSA, 2003). Questo strumento si basa sull analisi della struttura delle comunità di macroinvertebrati fluviali, e permette di formulare una diagnosi della qualità di ambienti lotici sulla base delle modificazioni nella composizione delle sopra citate comunità. Essendo i macroinvertebrati legati ai substrati, con la presenza di numerosi taxa che mostrano differenti livelli di sensibilità alle modificazioni ambientali e differenti ruoli trofici, e avendo cicli vitali relativamente lunghi, l indice è particolarmente adatto a rilevare nel tempo gli effetti dovuti al complesso dei fattori di stress sull ambiente. L indice rileva quindi lo stato di qualità di un determinato tratto di corso d acqua integrando nel tempo gli effetti di differenti cause di turbativa (fisiche, chimiche, biologiche), la fauna macrobentonica risponde ad impatti di natura idraulica, organica e tossica con riduzione di specie tolleranti, l azione di inquinanti induce cambiamenti nella comunità animale e di conseguenza nella funzionalità dell ecosistema. L applicazione del metodo I.B.E. prevede alcune fasi di analisi (Figura 1.1): - Fase 1: campionamento (sampling), cioè raccolta in situ del macro-zoobenthos, con la finalità di caratterizzare tassonomicamente la cenosi macrobentonica; - Fase 2: sorting, cioè separazione del campione in campo; - Fase 3: identificazione tassonomica del materiale raccolto in laboratorio; - Fase 4: applicazione dell Indice Biotico Esteso e definizione della Classe di Qualità del corpo idrico. 3
52 Figura 1.1: Le diverse fasi del monitoraggio biologico degli ambienti acquatici. L'I.B.E. valuta il grado di inquinamento di un ambiente acquatico in base ad un punteggio, il quale è determinato da due fattori: - presenza nell'ambiente del taxon più sensibile. - numero di Unità Sistematiche (U.S.) presenti. La determinazione tassonomica si arresta nei vari gruppi a livelli differenti, come si può notare nella seguente tabella (1.2) 4
53 PLECOTTERI TRICOTTERI EFEMEROTTERI ODONATI COLEOTTERI MOLLUSCHI CROSTACEI MEGALOTTERI EMITTERI DITTERI TURBELLARI IRUDINEI OLIGOCHETI Genere Famiglia Genere Genere Famiglia Famiglia Famiglia Genere Famiglia Famiglia Genere Genere Famiglia Tabella 1.2: Livelli tassonomici richiesti per la valutazione con l Indice IBE. Considerando due diversi fattori, come la presenza di specie sensibili ed il numero di Unità Sistematiche, si è potuto rendere questo indice utilizzabile in ambienti dalle caratteristiche naturali anche molto diverse. I taxa considerati dall'indice vengono ordinati in base alla loro diversa tolleranza alla caduta dell'ossigeno disciolto, come si può osservare in tabella 1.3. I Plecotteri (Ordine fondamentale soprattutto nei sistemi di basso ordine, Bo et al., 2007; 2009, 2010), che non tollerano diminuzioni di tale parametro, sono quindi posti al primo livello mentre i Ditteri, che possono sopravvivere in acque molto povere di ossigeno, vengono assegnati al livello più basso. Ai taxa delle righe superiori vengono assegnati punteggi più alti, a quelli delle righe inferiori punteggi più bassi. 5
54 Numero totale delle U.S Plecotteri + di 1 U.S presenti 1 U.S (Leuctra*) Efemerotteri + di 1 U.S presenti 1 U.S (escludere Baetidae e Caenidae) Tricotteri + di 1 U.S presenti 1 U.S (comprendere Baetidae e Caenidae) Gammaridae e/o Atiidi e/o Paleomonidi presenti Asellidi e/o Niphargidi presenti Oligocheti o Chironomidi Altri organismi Tabella 1.3: I.B.E. - Indice Biotico Esteso (da Ghetti, 1997). * nelle comunità in cui Leuctra è presente come unico taxon di Plecotteri e sono contemporaneamente assenti gli Efemerotteri (o presenti solo Baetidae e Caenidae), Leuctra deve essere considerata al livello dei Tricotteri per definire l entrata orizzontale in tabella; per la definizione dell ingresso orizzontale in tabella, le famiglie Baetidae e Caenidae vengono considerate a livello dei Tricotteri. E' possibile poi operare una conversione dei valori I.B.E. in modo da poter dividere gli ambienti acquatici in Classi di Qualità, dalle caratteristiche tipiche e da un colore di riferimento ben definito, per la rappresentazione in cartografia (Tabella 1.4). 6
55 CLASSI DI VALORE I.B.E. GIUDIZIO DI QUALITA COLORE DI RIFERIMENTO QUALITA' CLASSE I Ambiente non inquinato o non alterato in modo sensibile CLASSE II 8-9 Ambiente in cui sono evidenti alcuni effetti dell'inquinamento CLASSE III 6-7 Ambiente inquinato CLASSE IV 4-5 Ambiente molto inquinato CLASSE V Ambiente fortemente inquinato Tabella 1.4: Classi di qualità e colori di riferimento. Figura 1.2: Retino immanicato utilizzato per il campionamento (foto T. Bo). 7
56 RISULTATI aprile 2016 Fiume Dora Riparia Aprile 2016 STAZIONE DR B1 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. L Isoperla sp. * Efemerotteri Baetis sp. L Ecdyonurus sp. I Rhithrogena sp. * Tricotteri Rhyacophilidae I Limnephilidae I Hydropsychidae * Ditteri Chironomidae I Simuliidae * Limoniidae I Empididae I Oligocheti Naididae I Lumbriculidae I Lumbricidae I Nematode indet. * Hydracarina * Rhyacophila sp. Unità sistematiche totali 17 Unità sistematiche valide 11 Valore IBE 8/7 Classe di Qualità biologica II/III 8
57 Fiume Dora Riparia Aprile 2016 STAZIONE DR B2 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. I Efemerotteri Baetis sp. L Ecdyonurus sp. * Rhithrogena sp. * Tricotteri Rhyacophilidae I Ditteri Chironomidae I Empididae I Simuliidae * Oligocheti Naididae I Lumbriculidae I Hydracarina * Rhyacophila sp. Unità sistematiche totali 11 Unità sistematiche valide 7 Valore IBE 6 Classe di Qualità biologica III 9
58 Fiume Dora Riparia Aprile 2016 STAZIONE DR B4 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. I Efemerotteri Baetis sp. I Tricotteri Rhyacophilidae I Limnephilidae L Hydroptilidae I Ditteri Chironomidae I Simuliidae * Empididae I Tabanidae I Limoniidae I Oligocheti Naididae I Lumbricidae I Nematode indet. * Hydracarina * Rhyacophila sp. Unità sistematiche totali 14 Unità sistematiche valide 11 Valore IBE 7/6 Classe di Qualità biologica III 10
59 Fiume Dora Riparia Aprile 2016 STAZIONE DR B5 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. I Efemerotteri Baetis sp. I Ecdyonurus sp. * Tricotteri Rhyacophilidae I Limnephilidae L Coleotteri Elmidae * Ditteri Chironomidae I Empididae I Oligocheti Naididae I Nematode indet. * Hydracarina * Rhyacophila sp. Unità sistematiche totali 11 Unità sistematiche valide 7 Valore IBE 6 Classe di Qualità biologica III 11
60 Fiume Dora Riparia Aprile 2016 STAZIONE DR VDE B1 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. I Protonemura sp. * Efemerotteri Baetis sp. I Ecdyonurus sp. I Rhithrogena sp. * Tricotteri Rhyacophilidae I Limnephilidae I Ditteri Chironomidae I Simuliidae * Limoniidae I Oligocheti Naididae I Nematode indet. * Rhyacophila sp. Unità sistematiche totali 12 Unità sistematiche valide 8 Valore IBE 7 Classe di Qualità biologica III 12
61 Fiume Dora Riparia Aprile 2016 STAZIONE DR VDE B2 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. I Efemerotteri Baetis sp. I Ecdyonurus sp. I Rhothrogena sp. * Tricotteri Rhyacophilidae I Limnephilidae L Hydroptilidae I Hydropsychidae * Ditteri Chironomidae I Tabanidae I Limoniidae I Coleotteri Elmidae * Oligocheti Naididae I Nematode indet. * Hydracarina * Rhyacophila sp. Unità sistematiche totali 15 Unità sistematiche valide 10 Valore IBE 7/8 Classe di Qualità biologica III/II 13
62 Torrente Galambra Aprile 2016 STAZIONE GA VDE B1 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. I Perla sp. I Siphonoperla sp. I Protonemura sp. I Isoperla sp. I Efemerotteri Baetis sp. I Ecdyonurus sp. I Tricotteri Limnephilidae I Glossosomatidae I Rhyacophilidae I Ditteri Chironomidae I Blephariceridae I Athericidae I Tipulidae I Empididae I Psychodidae * Simuliidae * Hapalotryx sp. Atherix sp. Coleotteri Hydraenidae I Platelminti Crenobia alpina I Oligocheti Lumbriculidae I Lumbricidae I Naididae I Aracnidi Hydracarina * Unità sistematiche totali 23 Unità sistematiche valide 20 Valore IBE 10/11 Classe di Qualità biologica I 14
63 Torrente Clarea Aprile 2016 STAZIONE CL B1 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. I Protonemura sp. I Nemoura sp. I Isoperla sp. I Perlodes sp. I Chloroperla sp. * Efemerotteri Baetis sp. I Ecdyonurus sp. I Rhithrogena sp. I Tricotteri Limnephilidae I Philopotamidae I Hydropsychidae * Rhyacophilidae I Rhyacophila sp. Ditteri Chironomidae I Athericidae I Aracnidi Hydracarina * Oligocheti Lumbricidae I Lumbriculidae I Naididae I Platelminti Crenobia alpina Unità sistematiche totali 20 Unità sistematiche valide 17 Valore IBE 10 Classe di Qualità biologica I 15
64 Lista faunistica Torrente Clarea Aprile 2016 STAZIONE CL B2 Plecotteri Leuctra sp. I Isoperla sp. I Nemoura sp. I Perla sp. I Protonemura sp. I Efemerotteri Baetis sp. I Rhithrogena sp. * Epeorus sp. I Ecdyonurus sp. I Habroleptoides sp. * Tricotteri Limnephilidae I Hydropsychidae I Philopotamidae I Sericostomatidae I Rhyacophilidae I Ditteri Chironomidae I Tipulidae I Athericidae I Simuliidae I Hydropsyche sp. Atherix sp. Oligocheti Lumbricidae I Lumbriculidae I Aracnidi Hydracarina * Platelminti Crenobia alpina I Unità sistematiche totali 23 Unità sistematiche valide 20 Valore IBE 10/11 Classe di Qualità biologica I 16
65 25 20 DR B1 DR B2 DR B3 15 DR B4 DR B5 10 DR VDE B1 DR VDE B2 GA B1 5 GA VDE B1 CL B1 CL B2 0 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 gen-16 feb-16 mar-16 apr-16 Figura 1.3: Andamento del numero delle Unità Sistematiche Totali a partire da febbraio N.B.: 1) * = taxa non conteggiati al fine del calcolo dell Indice I.B.E. (per caratteristiche ecologiche del taxon o per numero di esemplari insufficienti); 2) il campionamento è stato effettuato in condizioni di morbida primaverile. TABELLA RIASSUNTIVA Aprile 2016 STAZIONE DR B1 DR B2 DR B4 DR B5 DR VDE B1 DR VDE B2 GA VDE B1 CL B1 CL B2 CLASSE II/III III III III III III/II I I I 17
66 Stazione DR B1 DR B2 DR B4 DR B5 DR VDE B1 DR VDE B2 GA VDE B1 CL B1 CL B2 A monte Pont Ventoux A valle Pont Ventoux A valle di Exilles Susa monte presa Salbertrand valle presa Chiomonte Galambra S. Colombano Clarea monte Clarea valle Bibliografia di riferimento Allan J.D., Stream Ecology, Chapman e Hall, Londra. APAT - I.R.S.A. Istituto di Ricerca sulle Acque, Metodi analitici per le acque. Volume Terzo. Manuali e linee guida. A.P.A.T., N. 29. Bo T., Fenoglio S. & Malacarne G., Diet of Dinocras cephalotes and Perla marginata (Plecoptera: Perlidae) in an Apennine stream (northwestern Italy). The Canadian Entomologist, 139: Bo T., Fenoglio S., López-Rodríguez M.J. & Tierno de Figueroa J.M., Phenology of Adult Stoneflies (Plecoptera) of the Curone Stream (Northern Apennines, Italy). Journal of Freshwater Ecology, 24(2): Bo T., Fenoglio S., López-Rodríguez M.J., Tierno de Figueroa J.M., Grenna M., Cucco M., Do predators condition the distribution of prey within micro habitats? An experiment with stoneflies (Plecoptera). International Review of Hydrobiology, 95 (3): Bo T., Cammarata M., Candiotto A., Fenoglio S., Trophic preferences of three allochthonous fishes in Bormida River (Alessandria, NW Italy). Hidrobiologìca, 22(3): * Bo T., Cammarata M., López-Rodríguez M.J., Tierno de Figueroa J.M., Fenoglio S., Nymphal biology of Ephoron virgo (Olivier, 1791) (Ephemeroptera, Polymitarcyidae) in an Apenninic river (NW Italy). Entomological Science, in press doi: /ens * Cammarata M., Bo T., Candiotto A., Pessino M., Fenoglio S., Malacarne G., Analisi preliminare della dieta del barbo europeo (Barbus barbus) nel Fiume Bormida. Memorie della Società Italiana di Scienze Naturali e del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, Vol. XXXVI (Fascicolo I) p. 48. D. Lgs. 152, Decreto Legislativo N. 152, 11 aprile Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva 91/676/CEE, Supplemento ordinario n101/l alla Gazzetta Ufficiale, n. 124, Roma. Fenoglio S., Agosta P., Bo T. & Cucco M., Field experiments on colonization and movements of stream invertebrates in an Apennine river (Visone, NW Italy). Hydrobiologia, 474:
67 Fenoglio S., Bo T., Agosta P. & Cucco M., Mass loss and macroinvertebrate colonisation of fish carcasses in riffles and pools of a NW Italian stream. Hydrobiologia, 532: Fenoglio S. & Bo T., Lineamenti di Ecologia Fluviale. DeAgostini Scuola s.p.a. CittàStudi Edizioni - Novara, 252 pp. Ghetti P.F., Manuale di applicazione Indice Biotico Esteso (I.B.E.), Provincia Autonoma di Trento, Trento. Merritt R.W. & Cummins K.W., An Introduction to the Aquatic Insects of North America, Kendall Hunt, Dubuque. Woodiwiss F.S., The Biological System of Stream Classification Used by the Trent River Board, Chemistry and Industry, 14, pp Woodiwiss F.S., Biological Monitoring of Surface Water, Quality Summery Report. ENV/ 787 /80, CEC, Brussels. Figura 1.4: Tricotteri Limnephilidae, taxon abbondantissimo nelle acque della Dora Riparia nel periodo aprile 2016 (primavera). 19
68 Allegato fotografico Chiomonte Aprile 2016 Exilles valle Aprile
69 San Colombano Aprile 2016 Salbertrand Aprile
70 Pont Ventoux valle Aprile 2016 SUSA Aprile
71 Val Clarea Valle Aprile 2016 Val Clarea Monte Aprile
72 Pont Ventoux monte Aprile 2016 Fasi di raccolta degli invertebrati fluviali con retino immanicato. Acqui Terme (AL), 29 aprile 2016 I responsabili: Dott. Paolo Agosta, Dott. PhD Tiziano Bo 24
73 Monitoraggio biologico e applicazione del metodo I.B.E. (Ghetti, 1997) al reticolo della Dora Riparia, al torrente Clarea ed al torrente Galambra (TO) giugno 2016 Fiume Dora Riparia, a monte della presa a Salbertrand (20 giugno 2016) I responsabili dei campionamenti: Dott. Paolo Agosta Dott. Tiziano Bo
74 Premessa Le acque correnti sono ambienti estremamente eterogenei e complessi, le cui caratteristiche ecologiche sono legate all interazione di numerosi fattori che agiscono a scale differenti. In particolare, le comunità macrobentoniche possono variare nella loro composizione e struttura a livello spaziale e temporale, rispondendo a numerosi fattori ambientali (Allan, 1995; Fenoglio et al., 2002, 2005, Fenoglio e Bo, 2009). Proprio per questo motivo, i macroinvertebrati bentonici rappresentano il gruppo di riferimento giugnormente impiegato nel monitoraggio ambientale: il loro utilizzo è previsto dal D. Lgs. 152/99 e s.m.i. e dalla Direttiva 2000/60/CE (Establishing a Framework for Community Action in the Field of Water Policy). I macroinvertebrati bentonici costituiscono una componente centrale nelle dinamiche ecologiche degli ambienti lotici, svolgendo un ruolo fondamentale nel riciclo della sostanza organica di origine autoctona e alloctona e influendo in modo importante sulla capacità autodepurativa del fiume. La variazione della struttura di queste biocenosi è un valido indicatore delle caratteristiche ambientali. 1. I macroinvertebrati come indicatori ambientali L'analisi della struttura delle comunità di macroinvertebrati può essere condotta impiegando i classici indici ecologici o tramite apposite tecniche. Infatti, la variazione della struttura di queste biocenosi è un valido indicatore delle caratteristiche ambientali. Nel monitoraggio della qualità di ambienti lotici, oltre ai tradizionali metodi di indagine chimico-fisica vengono attualmente impiegati con una frequenza sempre giugnore i sistemi di monitoraggio biologico. I principali vantaggi presentati dall'impiego di tali sistemi sono i seguenti: a) Permettono di rilevare la presenza di fattori di disturbo che sfuggono per esempio all'analisi chimica. Un'alterazione del regime idrologico di un fiume, dovuta alla canalizzazione dell'alveo, può provocare enormi scompensi nell'ecosistema, causando anche l'estinzione di varie specie. b) Consentono di individuare scarichi saltuari di inquinanti, che proprio a causa della loro episodicità, possono sfuggire ad un controllo chimico, mentre provocano effetti permanenti o di lunga durata sulle comunità (morie degli esemplari più deboli, allontanamento in massa dal luogo inquinato, ecc.). c) Sono stati ideati per monitorare direttamente le specie animali e vegetali, che costituiscono l'obiettivo diretto della salvaguardia ambientale. d) Sono molto sensibili alle interazioni tra diversi fattori di stress (per esempio aumento di temperatura e aumento del carico di sostanza organica). e) Sono di applicazione relativamente semplice, non richiedono costose attrezzature o laboriose analisi. 2
75 I sistemi di monitoraggio biologico si basano sul presupposto che un organismo, essendo il prodotto del suo ambiente di vita, fornisce indicazioni precise sulle caratteristiche di quest'ultimo e può quindi essere utilizzato come indicatore ambientale. Numerosi gruppi animali e vegetali possono essere utilizzati come indicatori ambientali, tuttavia gli organismi giugnormente impiegati in queste tecniche di rilevazione sono i macroinvertebrati. Questi organismi sono considerati da molto tempo efficaci indicatori delle condizioni ambientali. I macroinvertebrati bentonici sono relativamente facili da campionare e da determinare ed inoltre, essendo relativamente poco mobili ed essendo le loro comunità osservabili per lungo tempo, registrano efficacemente le variazioni nella qualità dell'ambiente. Numerosi taxa sono notevolmente sensibili all inquinamento ed inoltre hanno cicli di vita raramente inferiori ad un anno, per cui sono presenti stabilmente nell alveo fluviale. Essi sono stati perciò utilizzati da molti ricercatori per formulare indici biotici numerici, che assumono valori decrescenti con l'aumentare dell'inquinamento. 2. L Indice Biotico Esteso L indice I.B.E. ero lo strumento previsto dalla normativa italiana per l analisi della qualità dei sistemi di acqua corrente (D. Lgs. 152/99). Questo indice deriva dal Trent Biotic Index T.B.I. (Woodiwiss, 1964), aggiornato come Extended Biotic Index E.B.I. (Woodiwiss, 1981) ed è stato adattato successivamente per una applicazione standardizzata ai corsi d acqua italiani (Ghetti, 1997; APAT IRSA, 2003). Questo strumento si basa sull analisi della struttura delle comunità di macroinvertebrati fluviali, e permette di formulare una diagnosi della qualità di ambienti lotici sulla base delle modificazioni nella composizione delle sopra citate comunità. Essendo i macroinvertebrati legati ai substrati, con la presenza di numerosi taxa che mostrano differenti livelli di sensibilità alle modificazioni ambientali e differenti ruoli trofici, e avendo cicli vitali relativamente lunghi, l indice è particolarmente adatto a rilevare nel tempo gli effetti dovuti al complesso dei fattori di stress sull ambiente. L indice rileva quindi lo stato di qualità di un determinato tratto di corso d acqua integrando nel tempo gli effetti di differenti cause di turbativa (fisiche, chimiche, biologiche), la fauna macrobentonica risponde ad impatti di natura idraulica, organica e tossica con riduzione di specie tolleranti, l azione di inquinanti induce cambiamenti nella comunità animale e di conseguenza nella funzionalità dell ecosistema. L applicazione del metodo I.B.E. prevede alcune fasi di analisi (Figura 1.1): - Fase 1: campionamento (sampling), cioè raccolta in situ del macro-zoobenthos, con la finalità di caratterizzare tassonomicamente la cenosi macrobentonica; - Fase 2: sorting, cioè separazione del campione in campo; - Fase 3: identificazione tassonomica del materiale raccolto in laboratorio; - Fase 4: applicazione dell Indice Biotico Esteso e definizione della Classe di Qualità del corpo idrico. 3
76 Figura 1.1: Le diverse fasi del monitoraggio biologico degli ambienti acquatici. L'I.B.E. valuta il grado di inquinamento di un ambiente acquatico in base ad un punteggio, il quale è determinato da due fattori: - presenza nell'ambiente del taxon più sensibile. - numero di Unità Sistematiche (U.S.) presenti. La determinazione tassonomica si arresta nei vari gruppi a livelli differenti, come si può notare nella seguente tabella (1.2) 4
77 PLECOTTERI TRICOTTERI EFEMEROTTERI ODONATI COLEOTTERI MOLLUSCHI CROSTACEI MEGALOTTERI EMITTERI DITTERI TURBELLARI IRUDINEI OLIGOCHETI Genere Famiglia Genere Genere Famiglia Famiglia Famiglia Genere Famiglia Famiglia Genere Genere Famiglia Tabella 1.2: Livelli tassonomici richiesti per la valutazione con l Indice IBE. Considerando due diversi fattori, come la presenza di specie sensibili ed il numero di Unità Sistematiche, si è potuto rendere questo indice utilizzabile in ambienti dalle caratteristiche naturali anche molto diverse. I taxa considerati dall'indice vengono ordinati in base alla loro diversa tolleranza alla caduta dell'ossigeno disciolto, come si può osservare in tabella 1.3. I Plecotteri (Ordine fondamentale soprattutto nei sistemi di basso ordine, Bo et al., 2007; 2009, 2010), che non tollerano diminuzioni di tale parametro, sono quindi posti al primo livello mentre i Ditteri, che possono sopravvivere in acque molto povere di ossigeno, vengono assegnati al livello più basso. Ai taxa delle righe superiori vengono assegnati punteggi più alti, a quelli delle righe inferiori punteggi più bassi. 5
78 Numero totale delle U.S Plecotteri + di 1 U.S presenti 1 U.S (Leuctra*) Efemerotteri + di 1 U.S presenti 1 U.S (escludere Baetidae e Caenidae) Tricotteri + di 1 U.S presenti 1 U.S (comprendere Baetidae e Caenidae) Gammaridae e/o Atiidi e/o Paleomonidi presenti Asellidi e/o Niphargidi presenti Oligocheti o Chironomidi Altri organismi Tabella 1.3: I.B.E. - Indice Biotico Esteso (da Ghetti, 1997). * nelle comunità in cui Leuctra è presente come unico taxon di Plecotteri e sono contemporaneamente assenti gli Efemerotteri (o presenti solo Baetidae e Caenidae), Leuctra deve essere considerata al livello dei Tricotteri per definire l entrata orizzontale in tabella; per la definizione dell ingresso orizzontale in tabella, le famiglie Baetidae e Caenidae vengono considerate a livello dei Tricotteri. E' possibile poi operare una conversione dei valori I.B.E. in modo da poter dividere gli ambienti acquatici in Classi di Qualità, dalle caratteristiche tipiche e da un colore di riferimento ben definito, per la rappresentazione in cartografia (Tabella 1.4). 6
79 CLASSI DI VALORE I.B.E. GIUDIZIO DI QUALITA COLORE DI RIFERIMENTO QUALITA' CLASSE I Ambiente non inquinato o non alterato in modo sensibile CLASSE II 8-9 Ambiente in cui sono evidenti alcuni effetti dell'inquinamento CLASSE III 6-7 Ambiente inquinato CLASSE IV 4-5 Ambiente molto inquinato CLASSE V Ambiente fortemente inquinato Tabella 1.4: Classi di qualità e colori di riferimento. Figura 1.2: Retino immanicato utilizzato per il campionamento (foto T. Bo). 7
80 RISULTATI giugno 2016 Fiume Dora Riparia Giugno 2016 STAZIONE DR B1 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. I Protonemura sp. * Efemerotteri Baetis sp. I Ecdyonurus sp. I Tricotteri Rhyacophilidae I Limnephilidae I Ditteri Chironomidae I Simuliidae * Limoniidae I Empididae I Oligocheti Naididae I Lumbricidae I Rhyacophila sp. Unità sistematiche totali 12 Unità sistematiche valide 10 Valore IBE 7/8 Classe di Qualità biologica III/II Note: PORTATA ELEVATA 8
81 Fiume Dora Riparia Giugno 2016 STAZIONE DR B2 Lista faunistica Efemerotteri Baetis sp. L Ecdyonurus sp. * Ditteri Chironomidae I Oligocheti Naididae I Unità sistematiche totali 4 Unità sistematiche valide 3 Valore IBE 4 Classe di Qualità biologica IV 9
82 Fiume Dora Riparia Giugno 2016 STAZIONE DR B4 Stazione non campionata Note: ACCESSI CHIUSI Fiume Dora Riparia Giugno 2016 STAZIONE DR B5 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. I Efemerotteri Baetis sp. I Tricotteri Limnephilidae * Rhyacophilidae * Ditteri Chironomidae I Oligocheti Naididae I Aracnidi Hydracarina * Unità sistematiche totali 7 Unità sistematiche valide 4 Valore IBE 5 Classe di Qualità biologica IV Note: TRASPORTO SOLIDO e PORTATA ELEVATI 10
83 Fiume Dora Riparia Giugno 2016 STAZIONE DR VDE B1 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. I Protonemura sp. * Dinocras cephalotes * Efemerotteri Baetis sp. I Ecdyonurus sp. I Epeorus sp. * Tricotteri Rhyacophilidae I Limnephilidae I Ditteri Chironomidae I Simuliidae I Empididae I Limoniidae I Aracnidi Hydracarina * Rhyacophila sp. Unità sistematiche totali 13 Unità sistematiche valide 9 Valore IBE 7 Classe di Qualità biologica III 11
84 Fiume Dora Riparia Giugno 2016 STAZIONE DR VDE B2 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. I Efemerotteri Baetis sp. I Ecdyonurus sp. * Tricotteri Rhyacophilidae I Limnephilidae I Ditteri Chironomidae I Tabanidae I Simuliidae I Limoniidae I Oligocheti Naididae I Lumbricidae I Aracnidi Hydracarina * Rhyacophila sp. Unità sistematiche totali 12 Unità sistematiche valide 10 Valore IBE 6/7 Classe di Qualità biologica III 12
85 Torrente Galambra Giugno 2016 STAZIONE GA VDE B1 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. I Protonemura sp. I Isoperla sp. I Efemerotteri Baetis sp. I Rhithrogena sp. I Ecdyonurus sp. I Tricotteri Limnephilidae I Rhyacophilidae I Ditteri Chironomidae I Blephariceridae I Athericidae I Simuliidae I Limoniidae I Empididae I Atherix sp. Platelminti Crenobia alpina I Oligocheti Lumbriculidae I Lumbricidae I Aracnidi Hydracarina * Unità sistematiche totali 18 Unità sistematiche valide 17 Valore IBE 10 Classe di Qualità biologica I Note: PORTATA ELEVATA 13
86 Torrente Clarea Giugno 2016 STAZIONE CL B1 Lista faunistica Plecotteri Leuctra sp. I Protonemura sp. I Perla sp. I Isoperla sp. I Efemerotteri Baetis sp. I Ecdyonurus sp. I Rhithrogena sp. I Epeorus sp. I Habroleptoides sp. I Tricotteri Limnephilidae I Philopotamidae I Sericostomatidae I Hydropsychidae I Rhyacophilidae I Rhyacophila sp. Ditteri Chironomidae I Blephariceridae I Athericidae I Limoniidae I Empididae I Aracnidi Hydracarina * Oligocheti Lumbricidae I Lumbriculidae I Platelminti Crenobia alpina I Unità sistematiche totali 23 Unità sistematiche valide 22 Valore IBE 11 Classe di Qualità biologica I 14
87 Lista faunistica Torrente Clarea Giugno 2016 STAZIONE CL B2 Plecotteri Leuctra sp. I Dinocras sp. I Perla sp. I Protonemura sp. I Efemerotteri Baetis sp. I Rhithrogena sp. I Epeorus sp. I Ecdyonurus sp. I Habroleptoides sp. I Tricotteri Limnephilidae I Philopotamidae I Hydropsychidae I Odontoceridae I Sericostomatidae I Rhyacophilidae I Coleotteri Dytiscidae I Ditteri Chironomidae I Blephariceridae I Athericidae I Simuliidae I Atherix sp. Oligocheti Lumbricidae I Lumbriculidae I Aracnidi Hydracarina * Platelminti Crenobia alpina I Unità sistematiche totali 24 Unità sistematiche valide 23 Valore IBE 11 Classe di Qualità biologica I 15
88 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 gen-16 feb-16 mar-16 apr-16 mag-16 giu-16 DR B1 DR B2 DR B3 DR B4 DR B5 DR VDE B1 DR VDE B2 GA B1 GA VDE B1 CL B1 CL B2 Figura 1.3: Andamento del numero delle Unità Sistematiche Totali a partire da febbraio N.B.: 1) * = taxa non conteggiati al fine del calcolo dell Indice I.B.E. (per caratteristiche ecologiche del taxon o per numero di esemplari insufficienti); TABELLA RIASSUNTIVA Giugno 2016 STAZIONE DR B1 DR B2 DR B4 DR B5 DR VDE B1 DR VDE B2 GA VDE B1 CL B1 CL B2 CLASSE III/II IV n.c. IV III III I I I 16
89 Stazione DR B1 DR B2 DR B4 DR B5 DR VDE B1 DR VDE B2 GA VDE B1 CL B1 CL B2 A monte Pont Ventoux A valle Pont Ventoux A valle di Exilles Susa monte presa Salbertrand valle presa Chiomonte Galambra S. Colombano Clarea monte Clarea valle Bibliografia di riferimento Allan J.D., Stream Ecology, Chapman e Hall, Londra. APAT - I.R.S.A. Istituto di Ricerca sulle Acque, Metodi analitici per le acque. Volume Terzo. Manuali e linee guida. A.P.A.T., N. 29. Bo T., Fenoglio S. & Malacarne G., Diet of Dinocras cephalotes and Perla marginata (Plecoptera: Perlidae) in an Apennine stream (northwestern Italy). The Canadian Entomologist, 139: Bo T., Fenoglio S., López-Rodríguez M.J. & Tierno de Figueroa J.M., Phenology of Adult Stoneflies (Plecoptera) of the Curone Stream (Northern Apennines, Italy). Journal of Freshwater Ecology, 24(2): Bo T., Fenoglio S., López-Rodríguez M.J., Tierno de Figueroa J.M., Grenna M., Cucco M., Do predators condition the distribution of prey within micro habitats? An experiment with stoneflies (Plecoptera). International Review of Hydrobiology, 95 (3): Bo T., Cammarata M., Candiotto A., Fenoglio S., Trophic preferences of three allochthonous fishes in Bormida River (Alessandria, NW Italy). Hidrobiologìca, 22(3): * Bo T., Cammarata M., López-Rodríguez M.J., Tierno de Figueroa J.M., Fenoglio S., Nymphal biology of Ephoron virgo (Olivier, 1791) (Ephemeroptera, Polymitarcyidae) in an Apenninic river (NW Italy). Entomological Science, in press doi: /ens * Cammarata M., Bo T., Candiotto A., Pessino M., Fenoglio S., Malacarne G., Analisi preliminare della dieta del barbo europeo (Barbus barbus) nel Fiume Bormida. Memorie della Società Italiana di Scienze Naturali e del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, Vol. XXXVI (Fascicolo I) p. 48. D. Lgs. 152, Decreto Legislativo N. 152, 11 giugno Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva 91/676/CEE, Supplemento ordinario n101/l alla Gazzetta Ufficiale, n. 124, Roma. Fenoglio S., Agosta P., Bo T. & Cucco M., Field experiments on colonization and movements of stream invertebrates in an Apennine river (Visone, NW Italy). Hydrobiologia, 474:
90 Fenoglio S., Bo T., Agosta P. & Cucco M., Mass loss and macroinvertebrate colonisation of fish carcasses in riffles and pools of a NW Italian stream. Hydrobiologia, 532: Fenoglio S. & Bo T., Lineamenti di Ecologia Fluviale. DeAgostini Scuola s.p.a. CittàStudi Edizioni - Novara, 252 pp. Ghetti P.F., Manuale di applicazione Indice Biotico Esteso (I.B.E.), Provincia Autonoma di Trento, Trento. Merritt R.W. & Cummins K.W., An Introduction to the Aquatic Insects of North America, Kendall Hunt, Dubuque. Woodiwiss F.S., The Biological System of Stream Classification Used by the Trent River Board, Chemistry and Industry, 14, pp Woodiwiss F.S., Biological Monitoring of Surface Water, Quality Summery Report. ENV/ 787 /80, CEC, Brussels. Acqui Terme (AL), 30 giugno
91 Allegato fotografico Chiomonte Giugno 2016 Exilles valle Giugno 2016 Stazione non campionata, entrambe gli accessi chiusi 19
92 San Colombano Giugno 2016 Salbertrand Giugno
93 Pont Ventoux valle Giugno 2016 SUSA Giugno
94 Val Clarea Valle Giugno 2016 Val Clarea Monte Giugno
95 Pont Ventoux monte Giugno 2016 Fasi di raccolta degli invertebrati fluviali con retino immanicato (a Susa il ). Acqui Terme (AL), 30 giugno 2016 I responsabili: Dott. Paolo Agosta, Dott. Tiziano Bo 23
MONITORAGGIO BIOLOGICO - INDICE STAR ICMi E IBE
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