Osservazioni preliminari sul rapporto fra benessere animale e cellule somatiche del latte

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1 L. Bertocchi et al. Large Animal Review 2012; 18: - 1 Osservazioni preliminari sul rapporto fra benessere animale e cellule somatiche del latte Seminario Nazionale - Fiera Internazionale del Bovino da Latte Cremona, 25 Ottobre 2012 eventi sivar L. BERTOCCHI*, F. FUSI**, A. SCALVENZI** *Veterinario Dirigente Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna B. Ubertini Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale **Veterinario Borsista Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna B. Ubertini Via Bianchi, Brescia RIASSUNTO Visto il crescente interesse del comparto lattierocaseario verso la valutazione del benessere dei bovini e l assenza di una legislazione europea specifica che ne definisca i limiti, il Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Brescia ha approntato un nuovo sistema di valutazione. Il metodo è stato applicato a 265 allevamenti bovini da latte, fornendo per ognuno un punteggio di benessere che è stato messo a confronto con il valore delle cellule somatiche nel latte di massa. Dall elaborazione dei dati, è emerso che gli allevamenti, con elevate condizioni di benessere, avevano una media geometrica delle cellule somatiche nel latte di massa notevolmente inferiore ( cells/ml) rispetto a quelli con minori condizioni di benessere ( cells/ml), evidenziando come tutto l ambiente circostante le bovine possa influenzare il rischio di contrarre infezioni mammarie. Alla luce di queste considerazioni, il tenore di cellule somatiche del latte di massa può essere considerato, non solo un indicatore della sanità della mammella, ma anche una sorta di spia per le condizioni di benessere degli animali allevati. PAROLE CHIAVE Benessere, Welfare Score, cellule somatiche nel latte. INTRODUZIONE Negli ultimi cinquant anni, l allevamento bovino da latte ha subito cambiamenti che si possono definire eccezionali. Il numero delle aziende si è drasticamente ridotto, la consistenza media della mandria è decuplicata e le bovine, a seguito di una selezione genetica avanzatissima hanno aumentato spaventosamente la produzione di latte 1. L insieme di queste situazioni ha profondamente modificato le condizioni di vita degli animali. Le differenze, che esistono tra la bovina da latte di oggi e quella di cinquanta anni fa, sono talmente importanti da essere persino paragonabili a quelle che sussistono tra specie diverse. Cambia la bovina, cambiano le malattie e la medicina veterinaria, cambiano i sistemi di allevamento ed il clima e conseguentemente evolve il concetto di benessere animale nella vacca da latte. Secondo la definizione di Broom (1986) 2, il benessere animale è dato dalla capacità di adattamento del soggetto all ambiente ; appare quindi evidente come l ambiente e la gestione dell allevamento siano di fondamentale importanza e, di conseguenza, il benessere diventi un entità variabile relativa allo sforzo adattativo che l animale esprime attraverso manifestazioni comportamentali, fisiologiche, sanitarie ed infine produttive. Senza nulla togliere al sistema di allevamento estensivo al pascolo, molte bovine da latte presenti oggi nei nostri allevamenti, dotate di una genetica grazie alla quale producono per lunghi periodi oltre 60 litri al giorno di latte di buona qualità, non potrebbero sopravvivere a un sistema di allevamento di questo tipo. Questi animali devono avere a disposizione ambienti, alimentazioni e cure specifiche che il pascolo potrebbe non offrire per vivere e produrre in condizioni di benessere. Sul soddisfacimento di questi nuovi fabbisogni si sono concentrati i veterinari e gli allevatori di tutto il mondo impegnandosi ad adottare tecniche di allevamento rispettose delle nuove esigenze, nella consapevolezza dell importanza che queste hanno sulla salute delle bovine e sulla qualità e salubrità del latte prodotto. Il Benessere degli animali da reddito è altresì divenuto un fattore sempre più stringente e determinante nell opinione pubblica e fra i mass media. In particolare, a seguito delle emergenze sanitarie degli ultimi anni (BSE), l attenzione dei consumatori si è focalizzata dapprima sulla qualità e salubrità dei prodotti e poi sulla sostenibilità ed eticità delle produzioni, soprattutto se di tipo intensivo. L Italia, prevalentemente montagnosa e con scarsa disponibilità di territorio fertile, ha necessariamente costruito il proprio sistema di produzione animale sull allevamento intensivo, ma non per questo si può affermare che gli animali allevati non godano o non possano godere di elevate condizioni di benessere e salute. Per i motivi citati, diventa fondamentale avere la possibilità di valutare il benessere dei bovini, allevati nelle nostre aziende, con un sistema di valutazione che si basi sulle più recenti analisi scientifiche, in modo da diffondere tra gli operatori di filiera una guida per conoscere e migliorare le condizioni di allevamento e, contemporaneamente, per fornire al consumatore un informazione corretta. Al fine di rispondere a queste esigenze, la Comunità Europea ha dato il via a numerose iniziative, come la formulazione di una serie di quesiti all EFSA (European Food Safety Authority), che ha prodotto molti pareri in merito , il finanziamento della ricerca Wel-

2 2 Osservazioni preliminari sul rapporto fra benessere animale e cellule somatiche del latte fare Quality 11 e, infine, la produzione di una bozza normativa 12, ottenuta dalla collaborazione degli organismi governativi di parte pubblica con le associazioni produttive. Sulla base di questi documenti e delle normative oggi vigenti 13-14, il Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna, ha elaborato un sistema di valutazione del benessere dei bovini da latte, con l obiettivo di riunire i principali concetti previsti nei documenti citati in un solo protocollo operativo, facilmente adottabile ed in grado di produrre una stima delle condizioni di vita degli animali. Dopo una sintetica illustrazione di questo sistema, il lavoro riporta i dati di valutazione del benessere espressi come valori numerici o Welfare Score (WS), ottenuti in 265 allevamenti e successivamente li confronta con il valore della media geometrica delle cellule somatiche del latte di massa (GMBTSCC). MATERIALI E METODI Il lavoro è stato sviluppato in 265 allevamenti di bovine da latte a stabulazione libera, con una media di 98 vacche in lattazione, rimonta interna e 26,7 kg latte/capo/giorno di produzione. Le aziende sono state scelte casualmente nell ambito della provincia di Brescia. La valutazione del benessere è stata fatta attraverso l applicazione di un protocollo operativo che prevede l analisi di molti parametri relativi alle condizioni degli animali e dell allevamento, dalla rimonta alla fase produttiva. L indagine si sviluppa attraverso la valutazione del rischio collegata alle condizioni delle strutture e del management (misurazioni non basate sull animale) e alle conseguenze che queste hanno in termini di sanità, comportamento e condizioni fisiologiche sugli animali (misurazioni basate sull animale). I punti di osservazione sono molto simili a quelli indicati nell ultimo parere dall EFSA (2012), rivolto in modo specifico alla valutazione del benessere nella bovina da latte. Il sistema del Centro di Referenza prevede 78 rilevazioni raccolte in 54 quesiti compilabili su check-list a risposta multipla. La metodica di lavoro è stata validata in termini di ripetibilità e concordanza tra operatori, attraverso l indice Kappa di Fleiss e free-marginal Kappa, l indice W di Kendall per ciascun item e l indice Kappa per ciascun operatore. Ogni dato è ottenuto attraverso una o più delle seguenti azioni: domande da porre al gestore dell allevamento in merito alle principali attività gestionali; valutazione delle strutture e delle attrezzature utilizzate in stalla (misurazioni di spazi, volumi, ecc.); osservazione degli animali e rilevazione di atteggiamenti o condizioni corporee indicatori di benessere (pulizia, lesioni cutanee, zoppie, ecc.). L insieme degli items è raccolto in 4 aree tematiche: Area A: PERSONALE E MANAGEMENT AZIENDALE Numero degli addetti alla cura degli animali Formazione ed esperienza del personale Numero e gestione dei gruppi Numero di ispezioni giornaliere Modalità di movimentazione degli animali durante la routine quotidiana Movimentazione degli animali in sala di mungitura Specificità della razione Composizione della razione e percentuale di concentrati Disponibilità dell acqua di bevanda Frequenza delle analisi dell acqua di bevanda Stato di pulizia degli abbeveratoi (lattazione - asciutta - Stato di pulizia degli ambienti (lattazione - asciutta - Gestione ed igiene della lettiera (lattazione - asciutta - Stato di pulizia degli animali (lattazione - asciutta - Igiene della sala di mungitura Modalità e igiene delle operazioni di mungitura Area B: STRUTTURE ED ATTREZZATURE Rispetto della stabulazione libera e presenza di area di esercizio Superficie disponibile per il decubito delle bovine (lattazione - asciutta - pre-parto) Tipologia di materiale utilizzato per la lettiera (lattazione - asciutta - Adeguatezza ed utilizzo uniforme dell area adibita al riposo Superficie disponibile per il decubito delle manze Disponibilità di lettiera per i vitelli di età inferiore alle 2 settimane Superficie disponibile per i vitelli fino alle 8 settimane di età Possibilità di contatto per i vitelli in box singolo Superficie disponibile per i vitelli oltre le 8 settimane di età Presenza, gestione e dimensioni dell area parto Presenza, gestione e disposizione dell area infermeria Facilità di accesso alla sala di mungitura, tempi di permanenza e dimensioni della sala d attesa Controllo e manutenzione dell impianto di mungitura Tipologia di pavimentazione e rischio di scivolosità (lattazione - asciutta - Disponibilità di spazio in mangiatoia (lattazione - asciutta - Dimensione della posta in rastrelliera Provenienza dell acqua e presenza di fonti alternative Numero e dimensioni degli abbeveratoi (lattazione - asciutta - Area C: ANIMALI: COMPORTAMENTO, SANITÀ E BIO- SICUREZZA Assenza di stereotipie e rapporto degli animali con l uomo (lattazione - asciutta - Omogeneità dello stato di nutrizione - BCS (lattazione - asciutta - Presenza di procedure per la biosicurezza Presenza di procedure per il controllo e la prevenzione delle principali patologie infettive Conta delle cellule somatiche nel latte di massa Numero di trattamenti per la terapia delle mastiti cliniche Procedure di controllo, eradicazione e prevenzione delle mastiti Piani di intervento e controllo delle patologie podali Prevalenza di patologie podali nella mandria Prevalenza di lesioni ed alterazioni cutanee nella mandria (lattazione - asciutta - Mortalità annuale delle bovine adulte Mortalità annuale dei vitelli dal 2 al 30 giorno di vita Mutilazioni e trattamenti veterinari

3 L. Bertocchi et al. Large Animal Review 2012; 18: - 3 Area D: CONDIZIONI AMBIENTALI E DEI SISTEMI DI ALLARME Modalità di controllo della temperatura e dell umidità Presenza e determinazione dei gas nocivi Disponibilità di illuminazione corretta Condizioni di rumorosità Presenza di allarme per l impianto di ventilazione Presenza di allarme antincendio Presenza di generatore di corrente La sommatoria di tutti i punteggi, assegnati a ciascun item, esprime un numero, definito Welfare Score (WS), che rappresenta il livello di benessere animale nell allevamento. Il dato può variare da un minimo di 44 a un massimo di 182 punti. La valutazione del benessere ha generato un punteggio WS per ogni allevamento e, sulla base di questo valore, gli allevamenti sono stati divisi in due gruppi, rispettivamente con punteggio inferiore alla media delle valutazioni, definito convenzionalmente a basse condizioni di benessere e con punteggio superiore alla media, definito ad elevate condizioni di benessere. In ogni allevamento è stata calcolata, inoltre, la media geometrica delle cellule somatiche del latte di massa di 5 campioni prelevati per il pagamento latte qualità nei 3 mesi precedenti la valutazione del benessere. I dati del WS, sia nel valore complessivo, che in quello parziale (ottenuto sottraendo l osservazione relativa alla pesatura dei dati sulle cellule somatiche) sono stati messi a confronto con il valore delle cellule GMBTSCC per comprendere se e quanto le condizioni di benessere influenzino il problema mastite. Infine, gli allevamenti sono stati divisi in 4 classi, in relazione al dato di GMBTSCC: < di , fra e , fra e e oltre cells/ml, per valutare se e a che livello un cambiamento del numero di cellule somatiche possa indicare livelli diversi di benessere. Figura 1 - Distribuzione e valore medio dei punteggi di benessere nei 265 allevamenti considerati. Figura 2 - Relazione tra le classi di punteggio di benessere (WS) e la media geometrica delle cellule somatiche del latte di massa (GMBTSCC). RISULTATI I 265 allevamenti hanno avuto un punteggio medio WS di 139 con un valore minimo pari a 86 punti ed uno massimo pari a 168 (Figura 1). Il valore medio delle cellule GMBTSCC è stato di cells/ml con un valore minimo di cells/ml per la stalla migliore ed un valore massimo di cells/ml per la stalla peggiore. Le stalle definite ad elevate condizioni di benessere sono state 150 pari al 56,7% degli allevamenti ed hanno ottenuto un punteggio medio di WS pari a 149 mentre la media geometrica delle cellule somatiche del latte di massa è risultata di cells/ml. Le stalle definite a basso livello di benessere sono state 115 (43,3%) ed hanno ottenuto una valutazione media del benessere pari a 127 punti, con un valore di GMBTSCC uguale a cells/ml (Figura 2). La composizione del punteggio WS comprende nell area C (Animali: comportamento, sanità e biosicurezza) una stima relativa al conteggio delle cellule somatiche nel latte di massa del campione eseguito temporalmente più vicino alla data di valutazione della stalla. Questo dato, poiché influenza direttamente la relazione fra WS e GMBTSCC, è stato sottratto dall elaborato del benessere ed il confronto, fra i due gruppi di stalle, è stato ripetuto (Figura 3). La rielaborazione dei dati ha ovviamente cambiato il valore medio di benessere, che è diventato 135. In questo caso il numero di allevamenti con elevate condizioni di benessere è stato di 147 (55,5%) con un punteggio WS medio di 144 ed un livello di cellule somatiche del latte di massa pari a cells/ml. Le stalle invece a basso livello di benessere sono aumentate a 118 (44,5%) ed hanno ottenuto una valutazione media del benessere pari a 123 punti con un valore per cellule somatiche del latte di massa uguale a cells/ml (Figura 3). I dati sono stati ulteriormente elaborati (Tabella 1), suddividendo gli allevamenti in quattro classi, in base al numero di GMBTSCC, e confrontando queste classi con il valore medio di WS corrispondente (anche in questo caso privato della valutazione relativa alle cellule somatiche). L analisi evidenzia come, per tenori fino a cells/ml, il punteggio del benessere non cambi, passando da un valore di 137 nel primo gruppo, ad un valore di 138 nel secondo. Il punteggio WS diminuisce invece leggermente da 138 a 134 quando si passa agli allevamenti della fascia GMBTSCC cells/m, ed ancora in modo più marcato (WS 125) per gli allevamenti con oltre cells/ml. Più precisamente da una prima parziale elaborazione, il livello di WS sembrerebbe di-

4 4 Osservazioni preliminari sul rapporto fra benessere animale e cellule somatiche del latte Figura 3 - Relazione tra le classi di punteggio di benessere (WS) - previa sottrazione della valutazione relativa al BTSCC - e la media geometrica delle cellule somatiche del latte di massa (GMBTSCC). Tabella 1 - Risultati della valutazione del benessere in 4 gruppi di allevamenti divisi per il livello di GMBTSCC. Gruppo BTSCC < / / > N di stalle Punteggio medio benessere Livello medio delle BTSCC minuire quando il livello di cellule somatiche supera valori di cells/ml ed in modo più evidente quando oltrepassa la soglia delle cells/ml (Figura 4). DISCUSSIONE Figura 4 - Correlazione fra i livelli di GMBTSCC e WS (sottratto dell item BTSCC). La suddivisione degli allevamenti in due gruppi definiti di basse ed alte condizioni di benessere è stata fatta con il solo obiettivo di confrontare i valori di WS con quelli di GMBTSCC e non allo scopo di definire valori minimi o accettabili di benessere. L aumento che si è registrato in termini di GMBTSCC fra allevamenti con WS basso e alto è stato di cells/ml pari al 30,7% in più. Anche togliendo dalla valutazione del benessere l item relativo alle BTSCC, la differenza risulta di cells/ml pari ad un incremento del 24%. Queste differenze sono probabilmente riconducibili al fatto che la mastite è una patologia polifattoriale e risente pertanto di moltissime condizioni 15. Da tempo, si conoscono gli effetti della mungitura e dell igiene ambientale, ma spesso l allevatore ed il veterinario, nonostante si adoperino per condurre un allevamento che risponda a questi requisiti, non riescono a ridurre il problema delle mastiti ed a raggiungere livelli di cellule somatiche ottimali. La valutazione del benessere degli animali in allevamento, ottenuta attraverso l analisi di molti punti, a partire dalle condizioni dei vitelli fino alle bovine in lattazione, potrebbe sembrare così vasta da non essere correlabile con gli indicatori del livello di mastite, invece, il lavoro evidenzia come tutto l ambiente circostante alla bovina influisca sul rischio di infezione mammaria. Per comprendere a fondo il peso che ognuno dei 54 items esercita sul problema mastite e cellule somatiche, servirà la raccolta di ulteriori dati, da elaborare con analisi statistiche approfondite. Comunque da una semplice valutazione delle voci che compongono il sistema di valutazione, è facile trovare quelle che sono più chiaramente correlate con il rischio di infezione mammaria: Area A: PERSONALE E MANAGEMENT AZIENDALE nei punti che valutano: Stato di pulizia degli ambienti (lattazione - asciutta - Gestione ed igiene della lettiera (lattazione - asciutta - Stato di pulizia degli animali (lattazione - asciutta - Igiene della sala di mungitura Modalità e igiene delle operazioni di mungitura Area B: STRUTTURE ED ATTREZZATURE Superficie disponibile per il decubito delle bovine (lattazione - asciutta - pre-parto) Tipologia di materiale utilizzato per la lettiera (lattazione - asciutta - Adeguatezza ed utilizzo uniforme dell area adibita al riposo Superficie disponibile per il decubito delle manze Disponibilità di lettiera per i vitelli di età inferiore alle 2 settimane Superficie disponibile per i vitelli fino alle 8 settimane di età Superficie disponibile per i vitelli oltre le 8 settimane di età Presenza, gestione e dimensioni dell area parto Presenza, gestione e disposizione dell area infermeria Controllo e manutenzione dell impianto di mungitura Area C: ANIMALI: COMPORTAMENTO, SANITÀ E BIO- SICUREZZA Omogeneità dello stato di nutrizione - BCS (lattazione - asciutta -

5 L. Bertocchi et al. Large Animal Review 2012; 18: - 5 Presenza di procedure per la biosicurezza Presenza di procedure per il controllo e la prevenzione delle principali patologie infettive Conta delle cellule somatiche nel latte di massa Numero di trattamenti per la terapia delle mastiti cliniche Procedure di controllo, eradicazione e prevenzione delle mastiti Area D: CONDIZIONI AMBIENTALI E DEI SISTEMI DI ALLARME Modalità di controllo della temperatura e dell umidità Da questa rapida analisi, emerge come la metà delle valutazioni (22 su 54), che rilevano le condizioni di benessere degli animali allevati in aziende di bovine da latte, sia facilmente correlabile al rischio di mastite e quindi ad un incremento delle cellule somatiche del latte di massa, ma la mungitura o l igiene ambientale non rappresentano gli unici fattori di rischio. Probabilmente, anche la valutazione delle condizioni di benessere delle vitelle, manze e manzette possono essere correlate al problema cellule somatiche: ne è un segnale il sempre più frequente problema di infezioni mammarie nelle primipare. Lo stesso si può dire in merito alla condizione fisiopatologica degli animali che, correlata al funzionamento del sistema immunitario, influenza la capacità della bovina a difendersi 16 o a liberarsi spontaneamente dalle infezioni mammarie. La valutazione del benessere da parte del veterinario aziendale può quindi aiutarlo a comprendere meglio l origine e la diffusione delle infezioni mammarie in allevamento, fornendogli un mezzo per integrare i tradizionali piani di prevenzione della mastite. Dai risultati, della prova, si deduce che il valore di cellule somatiche del latte di massa, da sempre ritenuto il principale indicatore di sanità della mammella, può diventare un indice del livello di benessere. Come evidenziato dai dati proposti, infatti, ad aziende con basso livello di cellule somatiche del latte corrispondono punteggi elevati di benessere. CONCLUSIONI Valutare e definire le condizioni di benessere dei bovini da latte non è un operazione semplice. Se per l allevatore il benessere equivale alla sanità e alla normale attività biologica del bovino, per l animalista lo stesso concetto risponde ad una assenza di dolore, di stress o di qualsivoglia costrizione. Il benessere degli animali non può essere ridotto né all opinione dei primi, né a quella dei secondi, né tantomeno a valutazioni parziali, perché il modo con cui ogni persona si approccia agli animali, riflette inevitabilmente i propri valori soggettivi. Fortunatamente oggi la scienza veterinaria stabilisce quali sono i parametri di analisi del benessere e questo ci consente di studiare e produrre sistemi di valutazione precisi, che potranno essere utili alla crescita della professione veterinaria, allo sviluppo dell allevamento e, non per ultimo, ad una corretta informazione dell opinione pubblica. La valutazione del benessere non può essere svolta in modo estemporaneo ma, deve essere eseguita con una certa frequenza e necessita fra una verifica e la seguente di indicatori di benessere in grado di assicurare un monitoraggio costante. In tal senso, come per il controllo di molte malattie infettive, il latte, che viene costantemente analizzato nel sistema pagamento latte-qualità, può fornirci informazioni importanti sulle condizioni di benessere di tutti gli animali presenti nell allevamento del bovino da latte. In quest ottica, il lavoro ha cercato di attribuire al valore delle cellule somatiche del latte di massa un significato diagnostico nei confronti delle condizioni di benessere generali della mandria produttrice di latte. Bibliografia 1. Prof. Sali Giovanni: Per una buiatria adeguata ai tempi: XLIV Congresso Nazionale Società Italiana di Buiatria. 2. Broom DM, (1986), Indicators of poor welfare. Br. vet. J., 142(6), Scientific Report of EFSA prepared by the Animal Health and Animal Welfare Unit on the effects of farming systems on dairy cow welfare and disease. Annex to the EFSA Journal (2009) 1143, Scientific Opinion of the Panel on Animal Health and Welfare on a request from European Commission on the overall effects of farming systems on dairy cow welfare and disease. The EFSA Journal (2009) 1143, Scientific Opinion of the Panel on Animal Health and Welfare on a request metabolic and reproductive problems in dairy cows. The EFSA Journal (2009) 1140, Scientific Opinion of the Panel on Animal Health and Welfare on a request udder problems in dairy cows. The EFSA Journal (2009) 1141, Scientific Opinion of the Panel on Animal Health and Welfare on a request leg and locomotion problems in dairy cows. The EFSA Journal (2009) 1142, Scientific Opinion of the Panel on Animal Health and Welfare on a request behaviour, fear and pain problems in dairy cows. The EFSA Journal (2009) 1139, EFSA Panel on Animal Health and Welfare (AHAW); Guidance on risk assessment for animal welfare. EFSA Journal 2012; 10(1): EFSA Panel on Animal Health and Welfare (AHAW) Scientific Opinion on the use of animal-based measures to assess welfare of dairy cows. EFSA Journal EFSA Journal 2012; 10(1): European Welfare Quality Project: Welfare Quality (2009). Welfare Quality assessment protocol for cattle. Welfare Quality Consortium, Lelystad, Netherlands. 12. Standing committee of the European convention for the protection of animal kept for farming purposes - draft revised recommendation concerning cattle revisione 8 del Settembre D.L.vo 146/2001 (attuazione della Direttiva 98/58/CE) relativa alla protezione degli animali negli allevamenti. 14. D.L.vo 126/2011 (attuazione della Direttiva 2008/119/CE) relativa alle norme minime per la protezione dei vitelli. 15. Bertocchi L, (1998) Management e mastiti. Monografie di obiettivi e documenti veterinari 1998 p Amadori M, Benessere animale e mastite bovina: nuove prospettive di intervento. Giornata Buiatrica: il benessere animale nell allevamento bovino: Atti Soc Ital Buiatria. - Vol. 37 (2005) - p

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