Provincia di Napoli - Spinn Implementazione di servizi per l inserimento lavorativo di persone con disabilità in provincia di Napoli

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1 Provincia di Napoli - Spinn Implementazione di servizi per l inserimento lavorativo di persone con disabilità in provincia di Napoli Italia Lavoro - Progetto Spinn Maggio 2005

2 L applicazione della legge 68/99 incontra ancora oggi notevoli difficoltà nella sua applicazione. Tra i fattori che maggiormente ostacolano la piena attuazione è il pregiudizio dimostrato da molte aziende rispetto l assunzione di personale disabile. A fronte di tale pregiudizio è fondamentale diffondere un atteggiamento nei confronti delle persone disabili come diversamente abili, ovvero lavoratori che, se messi nelle giuste condizioni, risultano risorse produttive per l azienda. È altrettanto importante informare gli utenti e le aziende circa la normativa in vigore. Il ruolo assegnato alla Provincia dalla legge sul decentramento individua nei Centri per l Impiego la struttura privilegiata per compiere le azioni necessarie per rendere pienamente operativa la legge 68/99, con soddisfazione da parte delle aziende e dei lavoratori con disabilità. La Provincia di Napoli, in collaborazione con il progetto SPINN, ha sperimentato un modello di intervento con le seguenti finalità: Analisi dei fabbisogni e riorganizzazione del Servizio di collocamento mirato della Provincia di Napoli. applicazione di un modello di servizio per la pre-selezione dei lavoratori con disabilità rispetto alle richieste e/o alle esigenze delle aziende. La sperimentazione ha prodotto i seguenti manuali operativi: Provincia di Napoli: Analisi del sistema provinciale di erogazione dei servizi per l impiego: I Servizi per l Impiego e l inserimento lavorativo delle persone con disabilità ; Il modello di servizio relativo alla fase di preselezione. 1. Il problema affrontato L applicazione della legge 68/99 incontra ancora oggi notevoli difficoltà. Tra i fattori che maggiormente ostacolano la piena attuazione vi è il pregiudizio dimostrato da molte aziende rispetto all assunzione di personale disabile. L assunzione in azienda di una persona con disabilità viene ancora spesso interpretata: come un obbligo da rispettare; come una risorsa da tenere distante dal normale processo produttivo in virtù di una presunta scarsa preparazione professionale rispetto agli altri lavoratori; in ogni caso, come un aggravio di costi dovuto al necessario adattamento del luogo di lavoro, all eventuale bisogno di dover dedicare risorse interne all assistenza e al controllo, alla minore produttività. In questo quadro è importante compiere ogni sforzo per vincere tale pregiudizio, progettando le condizioni per dimostrare che la persona, con qualunque tipo di disabilità che non ne impedisca completamente la capacità lavorativa, può, se messa nella giusta condizione, rendere al pari degli altri lavoratori. Lo strumento legislativo, inoltre, introduce una serie di opportunità e di incentivi che agevolano l azienda nel processo di inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Il ruolo assegnato alle province dalla legge sul decentramento, individua nei Centri per l Impiego, la struttura privilegiata per compiere le azioni necessarie per rendere pienamente operativa la legge 68/99, con soddisfazione da parte delle aziende e dei lavoratori con disabilità. Nell ambito delle competenze dei Centri per l Impiego rientrano anche una serie di servizi di mediazione che favoriscano il processo di incontro domanda-offerta. Uno dei servizi più utili e significativi è certamente quello denominato di pre-selezione con il quale i Centri per l Impiego forniscono alle aziende, che intendono assumere persone con disabilità, una rosa di possibili candidati che soddisfano i requisiti richiesti, semplificando la ricerca della persona giusta per il posto giusto. 1

3 In particolare, il progetto sperimentale intende verificare l applicabilità di tale strumento in situazioni complesse, caratterizzate da numeri molto elevati di possibili pretendenti al posto di lavoro. L immagine seguente mostra il modello di riferimento sottoposto a verifica nell ambito delle attività progettuali. Progetto S.P.I.N.N. Progettazione di dettaglio Verifica database Verifica database Aziende Aziende Individuazione profili Individuazione profili richiesti richiesti Verifica database Verifica database Lavoratori Lavoratori Processo di pre-selezione Visita in Visita azienda in azienda Scheda Scheda azienda azienda Pre-selezione Pre-selezione Elenco Elenco candidati candidati Fornitura Fornitura elenco alle elenco alle Aziende Aziende Scelta dei Scelta dei candidati candidati migliori migliori Avvio Avvio al al Lavoro Lavoro Monitoraggio Monitoraggio inserimento inserimento Incontro Incontro D/O D/O definizione definizione percorsi percorsi personalizzati personalizzati Colloquio lavoratori Colloquio lavoratori Scheda lavoratore Scheda lavoratore 6 2

4 2. Obiettivi attesi Le finalità principali del progetto sono state di effettuare una: Analisi dei fabbisogni e riorganizzazione del Servizio di collocamento mirato della Provincia di Napoli. Sperimentazione di un modello di servizio per la pre-selezione dei lavoratori con disabilità rispetto alle richieste e/o alle esigenze delle aziende. Output prodotti 1. Provincia di Napoli: Analisi del sistema provinciale di erogazione dei servizi per l impiego: I Servizi per l Impiego e l inserimento lavorativo delle persone con disabilità 2. Modello di servizio relativo alla fase di preselezione In allegato Provincia di Napoli Italia Lavoro 3. Soggetti Coinvolti 4.1 Contesto normativo Legge 12 marzo 1999 n. 68 Norme per il diritto al lavoro dei disabili Deliberazione di Giunta Regionale n del Regolamento recante i criteri attuativi per l applicazione della legge 12 marzo 1999, n. 68 concernenti le funzioni e i compiti riferiti alle politiche del lavoro, conferendoli agli Enti locali. Decreto del Presidente della Giunta Regionale della Campania n del 21 novembre Altri riferimenti normativi possono essere consultati nella Seconda Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della Legge 12 marzo 1999, n

5 4.2 Contesto territoriale Nella Provincia di Napoli, nel corso del 2003 e del 2004 sono state poste in essere azioni specifiche a favore delle persone con disabilità. In particolare, l Amministrazione Provinciale ha attuato, tramite il supporto di Italia Lavoro, le seguenti azioni specifiche: Informatizzazione dell archivio cartaceo del CPI (collocamento disabili) di via Giannone Formazione degli operatori interni sul sistema informatizzato per l inserimento dei dati relativi ai nuovi utenti Sistematizzazione delle pratiche cartacee provenienti dai CPI della provincia Censimento dei utenti con disabilità Progetto Graduatoria e Raccolta dati anagrafici, professionali e sociali Animazione del forum web sulle tematiche della disabilità Portale di Italia Lavoro Pertanto il progetto di sperimentazione va ad inserirsi in un contesto nel quale vi sono delle azioni da implementare (screening dell offerta) ed altre da promuovere (screening della domanda), potendo giovarsi di strumenti di valutazione e di analisi del contesto territoriale già validati. La sperimentazione pertanto, da un lato, a capitalizzare il lavoro svolto e dall altro darebbe continuità allo stesso, nel senso di calarsi coerentemente nella logica di base del progetto già realizzato, ovvero quella di fornire una rete ed un sistema di supporto per valutare e orientare le politiche di sviluppo locale ed occupazionale alla sostenibilità e all equità sociale, supportando la crescita di competenza e capacità dei Servizi per l Impiego, con focus, in questo caso, sulla disabilità. 4

6 5. Il racconto dell esperienza Il progetto sperimentale è stato caratterizzato da due fasi principali: la prima ha riguardato tutte le attività di tipo istituzionale volte alla presentazione, discussione ed approvazione dell idea e delle caratteristiche del progetto mentre la seconda è stata caratterizzata dallo svolgimento di tutte le azioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Fase istituzionale La prima fase, quella istituzionale ha avuto inizio con la presentazione dell idea progettuale ai dirigenti dell Assessorato al Lavoro della Provincia di Napoli. La proposta presentata è stata accolta e si è proceduto immediatamente all individuazione del CPI di Napoli, via Giannone, come quello maggiormente indicato per lo svolgimento di attività di tipo sperimentale. La discussione operativa sull idea progettuale è, dunque, avvenuta in incontri periodici tra Italia Lavoro ed il CPI di via Giannone. Gli incontri hanno permesso di definire meglio, ed in modo condiviso, gli obiettivi dell azione e hanno consentito l elaborazione del progetto esecutivo. Sulla base di tale elaborato e della definizione del piano è stata stipulato un protocollo d intesa tra Italia Lavoro la Provincia di Napoli. Attività di progetto realizzate: Analisi dello stato di erogazione dei servizi per il collocamento mirato nella provincia di Napoli Questa fase ha previsto l utilizzo dello strumento di diagnosi del servizio, realizzato appositamente da Italia Lavoro, Analisi del sistema provinciale di erogazione dei Servizi per l Impiego presso il Centro di Via Giannone a Napoli, sede del Collocamento mirato di tutta la provincia di Napoli, con l obiettivo di fare un analisi dei fabbisogni del servizio nell ottica di una successiva riorganizzazione. Lo strumento, già utilizzato in azioni analoghe riguardanti altre province italiane, prevede una serie di domande chiave da sottoporre agli attori che, a vario titolo, si occupano della gestione del servizio di Via Giannone (direttore del centro, operatori che si occupano dei colloqui e della gestione dei prospetti informativi, impiegati che si occupano della gestione amministrativa delle pratiche, ecc). Le azioni propedeutiche alla somministrazione dei questionari sono costituite da: Suddivisione del protocollo in aree tematiche e livelli di servizio. Definizione di diversi questionari e metodologie di somministrazione, rispetto ai diversi interlocutori interni, a seconda delle diverse conoscenze e ambiti di competenze. In seguito si proceduto alla somministrazione dei questionari e, raccolte ed analizzate le informazioni, si è proceduto con la stesura del report finale. Sperimentazione del modello del servizio di pre-selezione (vedi schema del modello di riferimento) Ultimata la fase di analisi del contesto, è stata avviata la fase di sperimentazione vera e propria.sono state prese in considerazione alcune delle richieste di assunzione provenienti dalle aziende e di queste ne sono state scelte tre relative a imprese con caratteristiche differenti tra loro: una piccola industria, un consorzio di cooperative sociali, un ospedale.sulla base delle richieste formulate è stata interrogata la banca dati dei lavoratori che ha fornito, per ognuna delle situazioni trattate, una rosa di possibili candidati.tali candidati sono stati contattati per verificare la sussistenza delle caratteristiche dichiarate nella fase del primo colloquio e per controllare la reale disponibilità a sostenere un colloquio con l azienda e ad, eventualmente, accettare l opportunità lavorativa. Il CPI si è reso disponibile a supportare i candidati al momento del colloquio presso l azienda. 5

7 Contemporaneamente, sono state contattate le tre aziende e si è concordata una visita presso le loro strutture al fine di verificare le reali condizioni ambientali rispetto a quelle dichiarate sul prospetto informativo. La visita in azienda ha permesso, inoltre, di compiere un ulteriore verifica sulle candidature selezionate. Quindi, le rose di candidati sono state inviate alle aziende che hanno autonomamente deciso di convocare o tutti i candidati oppure soltanto quelli con un profilo più interessante. Infine le aziende hanno compiuto la loro selezione e sono state avviate le pratiche per l inserimento al lavoro. 6

8 Flow chart Flusso rapporti istituzionali INCONTRI ISTITUZIONALI PRELIMINARI Provincia Napoli PROGETTO DI MASSIMA Stipula PROTOCOLLO INTESA Verifiche intermedie PROGETTO ESECUTIVO Provincia Napoli Organizzazione delle attività sperimentali AVVIO DELLE ATTIVITA 7

9 ANALISI SPI Flusso operativo Provincia Napoli ACQUISIZIONE RICHIESTE DA AZIENDE ORGANIZZAZIONE VISITE IN AZIENDA DEFINIZIONE ROSA DI CANDIDATI RICERCA CANDIDATURE IN BANCA DATI INVIO ROSA DI CANDIDATI ALLE AZIENDE SCELTA DEL CANDIDATO PIU IDONEO VALUTAZIONE DELLE CANDIDATURE EVENTUALE AZIONI DI SUPPORTO IN FASE DI AVVIO AL LAVORO 8

10 6. Metodologie e strumenti Il progetto è stato condotto facendo utilizzo di una serie di strumenti e metodologie tratti dall esperienza di Italia Lavoro nel settore specifico o appositamente studiati e realizzati per una data attività. In particolare, nel 2004 è stata elaborata una metodologia per affrontare il tema del collocamento mirato nel suo complesso. A tale metodologia si riferiscono una serie di strumenti, che sono descritti nel dettaglio in uno specifico rapporto relativo all insieme delle azioni sperimentali realizzati nell ambito del progetto SPINN sul tema dell inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Nel caso specifico sono stati utilizzati: La metodologia per l analisi dello stato di erogazione dei servizi provinciali per il collocamento mirato ed il relativo strumento di indagine, il protocollo SPINN. Il Quaderno SPINN n. 5 Servizi per l Impiego e collocamento mirato delle persone con disabilità Allegati 7. Considerazioni e valutazioni finali Di seguito si riportano alcune considerazioni conclusive che intendono mettere in evidenza gli elementi necessari affinché il trasferimento in altri contesti di questa esperienza possa avere ragionevoli possibilità di successo. Condizioni per il successo Le principali condizioni per poter adottare con successo lo strumento elaborato nel corso della sperimentazione per poter migliorare l efficacia dell incontro domanda-offerta possono essere considerate le seguenti: Disponibilità di una banca dati dell offerta Lo svolgimento di attività di preselezione dipende in larga misura dalla possibilità di consultare una banca dati completa ed aggiornata sulle condizioni e le caratteristiche dell offerta sul territorio specifico. Migliori saranno le informazioni rilevate per ogni iscritto, maggiori saranno le opportunità di trovare una rosa di candidati che soddisfi in pieno la richiesta dell azienda. Possibilità di realizzare un programma di visite in azienda volte e rilevare le condizioni ambientali e le caratteristiche delle mansioni richieste Da un altro punto di vista, si deve sottolineare che un incontro domanda offerta non può certamente avvenire senza il possesso di informazioni tra di loro comparabile. È, dunque, necessario poter attivare un programma di visite in azienda, compiute da parte di operatori esperti del CPI o da persone di fiducia incaricate, volte a rilevare le informazioni comparabili con quelle rilevate per i candidati lavoratori. Il problema non è di secondaria importanza perché il rapporto con le imprese è uno degli aspetti più problematici dell intero processo del collocamento mirato. Raccomandazioni È importante che la fase di preselezione venga accompagnata da azioni di supporto all inserimento lavorativo, soprattutto per quanto riguarda le fasi del colloquio e del primo impatto sul luogo di lavoro. 9

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