Tutta colpa dei legionari
|
|
- Vittoria Sartori
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 A cura di Sergio Cataldini * MEDICINA Tutta colpa dei legionari A prenderne il nome una malattia infettiva molto grave: la Legionellosi Perché parlare di Legionellosi? Stratificando i dati delle 617 schede risulta: 1. Le infezioni da Legionella spp sono considerate un problema emergente di Sanità Pubblica tanto da essere sottoposte a sorveglianza speciale da parte dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), della Comunità Europea in cui è operante l European Working Group for Legionella Infections (EWGLI) e dell Istituto Superiore della Sanità (ISS), che ha istituito dal 1983 il Registro Nazionale della Legionellosi. 2. Negli Stati Uniti, nel periodo compreso tra il 1980 ed il 1998, sono stati riportati al CDC (Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta) 356 casi in media all anno, numero di gran lunga inferiore alla reale incidenza della malattia che si stima tra gli 8 mila e i 18 mila casi/anno. 3. In Europa, nel decennio , sono stati notificati casi di Malattia dei legionari e di questi più del 50% nel triennio con un tasso medio di infezione che è passato dal 5,4 nel 2000 al 10,1 casi/milione di abitanti nel 2002 (dati largamente sottostimati ritenendo più probabile una incidenza superiore ai 20 casi per milione di abitanti). 4. Analogamente in Italia dal 1983 al 2000 sono stati notificati 1440 casi anche se, in base alle stime europee, i casi incidenti dovrebbero superare i 1000/anno. Nel 2003 sono pervenute all ISS 617 schede di sorveglianza relative ad altrettanti casi di legionellosi con un incremento del 90% rispetto al 2001 (325 casi) e con un incidenza pari al 10,9 casi per milione di abitanti, molto simile all incidenza complessiva europea. Tale incremento è legato ad un reale aumento delle infezioni?, alle migliorate possibilità diagnostiche e/o ad una maggiore attenzione alla diagnosi e quindi alla notifica da parte dei Sanitari? Difficile dirlo. Sta di fatto che la malattia comunque resta ampiamente sottostimata e soprattutto nelle regioni del Centro-Sud: il 72% dei casi, registrati nel 2003, è stato notificato da tre sole regioni (Lombardia, Piemonte e Lazio), 2 Regioni (Abruzzo e Molise) non hanno notificato alcun caso di legionellosi mentre il rimanente 28% è stato notificato da 14 Regioni e 2 Province Autonome. Un infezione sottoposta a sorveglianza speciale da parte dell OMS 76 casi (12,3%) erano stati ricoverati in ospedale o in clinica,113 (18,3%) avevano pernottato almeno una notte in luoghi diversi dalla propria abitazione (alberghi,campeggi,case private), 20 casi (3,2%) avevano frequentato piscine e 5 casi (0,8%) avevano effettuato cure odontoiatriche nelle due settimane precedenti l insorgenza dei sintomi; il 58,5% dei pazienti affetti da legionellosi presentava comorbilità associate di tipo prevalentemente cronicodegenerativo e neoplastico; il tasso globale di letalità è stato del 12,5%, mentre tra i casi nosocomiali esso è stato del 37,8%, superiore in modo statisticamente significativo a quello dei casi acquisiti in comunità (9,3%); nel 90% dei casi l agente responsabile della patologia è stato Lp1; 204 sono stati i casi di legionellosi associata ai viaggi e 20 cluster (due o più casi che abbiano soggiornato presso la medesima struttura recettiva che si verifichino in un periodo di due anni) evidenziati. I 20 cluster di legionellosi associati con altrettanti alberghi pongono una seria minaccia all industria del turismo così come la letalità molto elevata tra i casi nosocomiali impongono l adozione di interventi soprattutto preventivi e su base routinaria per prevenire in un caso e per ridurre nell altro l incidenza della malattia. Qual è la situazione epidemiologica regionale? Nell aprile 2001 l Assessorato alla Sanità della Regione Puglia ha individuato nell Osservatorio Epidemiologico Regionale (OER) il centro di riferimento regionale per il flusso dei dati. Nel periodo i casi di legionellosi notificati sono stati 35, il 91,5% nel triennio pugliasalute - ventisei - aprile 2005
2 Cenni storici Nel 1976 si verificò un epidemia di polmonite in un albergo di Philadelphia che era la sede del congresso dell American Legion; degli oltre 4000 veterani del Vietnam (chiamati appunto Legionnaires ) presenti, 221 individui contrassero la malattia e 34 morirono. La causa dell epidemia venne scoperta soltanto dopo vari mesi, nonostante le febbrili ed intense ricerche, quando il dott. Joseph McDade dei Centers for Disease Control isolò, da campioni autoptici di polmoni, un nuovo batterio diverso da tutti gli altri fino ad allora conosciuti. Ciò portò alla creazione di una nuova famiglia tassonomica, le Legionellaceae, di un nuovo genere, Legionella, e di una nuova specie, pneumophila (dal greco che ama il polmone ). Già nel 1974 una analoga epidemia, passata del tutto inosservata, aveva colpito undici membri di un congresso della Società Odd Fellows, ospitati nello stesso albergo di Philadelphia. Studi retrospettivi fanno risalire la prima epidemia della malattia dei legionari al 1965 in un ospedale psichiatrico di Washington: 81 pazienti contrassero una malattia respiratoria con 15 decessi. Esami sierologici retrospettivi sui sieri conservati per 12 anni rivelarono la sieroconversione di anticorpi per L. pneumophila nell 85% dei pazienti. Agente eziologico Si tratta di sottili bacilli Gram-negativi, aerobi, asporigeni, generalmente mobili per la presenza di uno o più flagelli che in coltura possono assumere forma filamentosa allungata. La parete cellulare di questi microrganismi, al contrario di altri batteri Gram-negativi, è caratterizzata dalla presenza di acidi grassi a catena ramificata. Il microrganismo è delicato dal punto di vista nutrizionale e non cresce sui terreni batteriologici standard; la sua crescita è stimolata dai composti del ferro; cresce lentamente e sono necessari 3-5 giorni per la formazione di colonie macroscopicamente visibili. Alcune specie sono autofluorescenti: ad esempio L.bozemanii e L.gormanii, illuminate da luce UV, mostrano una fluorescenza blu-bianca mentre L.pneumophila e L.micdadei non sono fluorescenti. Attualmente al genere Legionella appartengono 48 specie suddivise in 70 sierogruppi e circa la metà di queste risultano patogene opportuniste: L.pneumophila di sierogruppo 1 e 6 è la specie maggiormente implicata nella patologia umana (circa l 85% dei casi), seguita da L.micdadei (10%), altre specie meno frequentemente isolate in campioni clinici sono L.dumofii, L.bozemanii, L.gormanii, L.anisa e L.longbeachae. Recenti indagini molecolari dimostrano che nella famiglia delle Legionellacae esiste una notevole variabilità genetica. L habitat naturale del batterio sembra essere costituito da fiumi, laghi, acque terminali inquinate Serbatoi ambientali Paradigmatica è l ecologia ambientale di L.pneumophila: basterebbe eliminare il microrganismo dal suo serbatoio perché teoricamente potrebbe essere prevenuta la polmonite sostenuta da tale agente eziologico. L habitat naturale del batterio sembra essere costituito da fiumi, laghi, corsi d acqua e acque termali inquinate. L.pneumophila si adatta a svariate condizioni ambientali: temperatura da 0 a 63 C; ph da 5 a 8,5, sopravvive per anni in campioni di acqua conservati a 2-8 C. Tale microrganismo è tollerante al cloro, sopravvive al processo di trattamento delle acque e passa quindi nel sistema di distribuzione, ma in queste, come nelle acque naturali, il numero di Legionella è assai modesto. La crescita e le successive proliferazioni avvengono in ambienti realizzati dall uomo, quali le torri di raffreddamento e i sistemi di distribuzione dell acqua, in cui il microrganismo trova temperature favorevoli, protezione fisica e sostanze nutritive. La distribuzione ubiquitaria della Legionella e la facilità con cui essa si riproduce nei serbatoi di acqua artificiali è in netto contrasto con le difficoltà di crescita e di moltiplicazione che si realizzano in condizioni di laboratorio. Ciò ha fatto formulare l ipotesi che la Legionella non sia un batterio acquatico che vive liberamente ma che esiste in simbiosi con altri microrganismi e, poiché sia L.pneumophila che le amebe prediligono ambienti acquatici termali, è stato ipotizzato che le amebe di acqua dolce possano essere gli ospiti naturali di tale microrganismo. Infatti questo batterio ha la capacità di infettare e di moltiplicarsi all interno di amebe e di protozoi ciliati realizzandosi, in questa sede intracellulare, condizioni ideali per la sua sopravvivenza. La colonizzazione dei sistemi di distribuzione dell acqua da parte di L.pneumophila dipende dalla combinazione di vari fattori: la temperatura dell acqua stessa; l accumulo di sedimenti; la microflora commensale. pugliasalute - ventisette - aprile 2005
3 La temperatura sembra essere un parametro particolarmente importante. Il microrganismo si trova assai più facilmente nel fondo dei serbatoi dell acqua calda. I batteri ambientali presenti nei serbatoi favoriscono la sopravvivenza della Legionella fornendo le sostanze nutritive essenziali. Il microrganismo viene inoltre spesso rilevato sulle superfici di sedimenti che si accumulano in zone dei sistemi di distribuzione dell acqua esposte alla stagnazione (aree distali, linee di ricircolo, fondo dei serbatoi). Il sedimento stimola la crescita della microflora commensale e questa a sua volta favorisce la crescita di Legionella. L incidenza della malattia dipende: dal grado di contaminazione del microrganismo nei serbatoi acquatici; dalla suscettibilità dei soggetti esposti; dall entità dell esposizione stessa. Va detto che per la Legionella non è nota la dose minima infettante. Sono considerati fattori di rischio: il fumo di sigaretta; il consumo eccessivo di alcolici; le pneumopatie croniche; l età avanzata; l immunosoppressione. In Italia le infezioni derivano dalla contaminazione dei sistemi di distribuzione dell acqua Caratteristiche cliniche La Legionella penetra nell ospite attraverso le mucose delle prime vie aeree a seguito dell inalazione di aerosol contaminati. Una volta giunto nelle alte vie respiratorie, il microrganismo probabilmente viene rimosso dall apparato mucociliare; tale ipotesi è confermata dalla costante associazione epidemiologica di un maggior rischio di malattia nei fumatori, nei pazienti con pneumopatie croniche e negli alcolisti, condizioni queste in cui notoriamente la clearance mucociliare è compromessa. Una volta che i batteri hanno raggiunto gli alveoli l esito dipende dalle loro caratteristiche di virulenza e dalla resistenza dell organismo all infezione. I macrofagi alveolari residenti rappresentano le prime cellule fagocitiche incontrate da Legionella ed è proprio la capacità e l efficacia di queste cellule a condizionare la fagocitosi, la digestione e l uccisione dei batteri. Una volta penetrato in queste cellule mononucleate, il microrganismo viene incluso all interno di un fagosoma che consente allo stesso microrganismo non solo di eludere i meccanismi microbicidi dei fagociti ma anche di moltiplicarsi fino a provocare la lisi della cellula stessa ed il conseguente rilascio di una progenie batterica che andrà ad infettare altre cellule. Un ruolo fondamentale esplica l immunità cellulomediata che appare la principale difesa dell organismo contro Legionella come testimoniato dal fatto che la malattia dei legionari è più frequente e anche più grave nei soggetti in cui tale immunità risulta depressa (trapiantati, pazienti in trattamento con steroidi). Modalità di trasmissione La via di trasmissione è la via aerea per aerosolizzazione quindi teoricamente tutte le situazioni di contatto con acqua contaminata nebulizzata sono da considerarsi a rischio. Le infezioni da Legionella si manifestano essenzialmente in due forme differenti: la Febbre di Pontiac e la Polmonite (malattia dei legionari). Probabilmente nel determinismo dell una o dell altra forma giocano un ruolo importante gli inoculi del microrganismo e fattori dell ospite. Non sono mai stati segnalati casi di trasmissione interumana ed attualmente in Italia le infezioni derivano in prevalenza dalla contaminazione dei sistemi di distribuzione dell acqua. Episodi sporadici e/o clusters epidemici sono stati segnalati in ospedali, case di cura, studi odontoiatrici, alberghi, campeggi, impianti termali e ricreativi (palestre, piscine, idromassaggi). Nel 60% dei casi non è possibile risalire alla fonte di infezione ambientale molto probabilmente per la molteplicità delle esposizioni. Va anche sottolineato che, soprattutto negli individui sani, quand anche esposti, il rischio di contrarre la malattia, è un evento molto raro. pugliasalute - ventotto - aprile 2005
4 Febbre di Pontiac Questa affezione venne descritta per la prima volta nel 1968 dopo un epidemia in un edificio del dipartimento di sanità di Pontiac nel Michigan (USA) e ad essa deve il suo nome. Si tratta di una malattia acuta, autolimitante, simile all influenza senza polmonite. Dopo un periodo di incubazione di ore esordisce con febbre, brividi e cefalea, malessere generale, mialgie; sono stati osservati anche tosse, senso di instabilità e nausea. Le radiografie del torace restano normali. L incidenza di episodi nei soggetti esposti al contagio è assai elevata (oltre il 90%) ma la guarigione completa entro una settimana è la regola. La prima epidemia di Febbre di Pontiac è stata causata da Legionella pneumophila, sierotipo 1 (Lp1), epidemie successive sono state attribuite a L.feeleii, L.anisa, L.micdadei. Malattia dei legionari La polmonite rappresenta il reperto clinico predominante in questa forma; il quadro clinico comprende un ampio spettro di sintomi e segni che vanno da una tosse lieve con febbre non elevata fino al coma con infiltrati polmonari diffusi e insufficienza polisistemica, tant è che la letalità media è del 10% per arrivare al 30-50% nei casi di infezioni ospedaliere specie, poi, se vi è un ritardo nella diagnosi con conseguente rinvio dell inizio della terapia antibiotica appropriata. Il periodo di incubazione va da 2 a 10 giorni con successiva comparsa di sintomi aspecifici costituiti da febbre, malessere, mialgie, cefalea. La tosse inizialmente è lieve e talvolta l espettorato può essere striato di sangue, abbastanza frequente la comparsa di versamento pleurico. Come si vede un quadro clinico aspecifico che rende indistinguibile, dal punto di vista clinico, la polmonite da Legionella da quelle sostenute da altra eziologia. Tuttavia in corso di malattia dei legionari frequente è l interessamento extrapolmonare pluriviscerale con manifestazioni neurologiche, gastrointestinali, renali e talora cardiache e se poi gli esami di laboratorio, peraltro aspecifici, documentano una marcata iponatriemia (sodio sierico inferiore a 130 meq/l), condizione che si realizza molto più spesso in questa polmonite che in altre, e si aggiunga, ancora, il dato epidemiologico di una polmonite insorta in ospedale, allora è possibile un orientamento diagnostico presuntivo. La radiografia del torace mostra inizialmente un infiltrato molto spesso monolaterale, basale che nei giorni seguenti progredisce fino a diventare un addensamento diffuso. Questa tendenza delle alterazioni radiologiche a progredire dopo il quadro iniziale, anche quando è iniziata la terapia antibiotica, è più frequente nella malattia dei legionari che non in altre forme di polmonite. L entità dell infiltrazione radiologica, poi, non correla con la gravità delle manifestazioni cliniche né con l esito finale e quando la malattia evolve verso la guarigione il quadro clinico migliora nettamente molto prima di quello radiologico. Diagnosi Vista l aspecificità dei quadri clinico e radiologico per accertare la diagnosi di infezione da Legionella sono necessari esami di laboratorio specialistici ( Tabella 1). Test Coltura 1 Sensibilità % Specificità % Espettorato Aspirato transtracheale Sangue Sierologia Immunofluorescenza diretta Antigene urinario Sonde di DNA Metodo diagnostico di elezione ma, come tutti i metodi di coltura, richiede tempi lunghi (3-5 giorni) per la risposta; 2 più utile negli studi epidemiologici, lo è meno per porre una diagnosi clinica immediata in un singolo paziente ove è necessaria una determinazione sia in fase acuta che di convalescenza per evidenziare una risposta anticorpale (sieroconversione o aumento di 4 volte del titolo anticorpale); 3 è stato il primo metodo utilizzato per la scoperta di Legionella, se positivo è estremamente utile ma un test negativo non esclude la malattia: infatti l inconveniente maggiore è la bassa sensibilità poiché il risultato positivo dipende dalla presenza di un gran numero di microrganismi nel campione; possibilità di falsi positivi; 4 rappresenta attualmente il test più utilizzato per la facilità di esecuzione, la precocità con cui diventa positivo, la sensibilità simile a quella di altre metodiche ma il test può restare positivo per mesi dopo l episodio di polmonite e pertanto è difficile distinguere tra un infezione acuta o in fase di convalescenza o una pregressa infezione; 5 tali metodiche permettono di rintracciare il microrganismo, sia da campione clinico che ambientale, in tempi rapidi, nettamente inferiori a quelli della metodica colturale classica che, tuttavia, conserva la propria validità rappresentando esse un utile complemento. Queste tecniche biomolecolari hanno un grado di sensibilità e specificità molto alto e recentemente con la PCR-RT (Polymerase Chain Reaction real-time) è possibile avere risposte entro poche ore (circa 2 ore) con una minore possibilità di crosscontaminazione (quindi di falsi positivi). pugliasalute - ventinove - aprile 2005
5 Terapia Batterio visto al microscopio della Legionellosi La terapia si basa sull uso di antibiotici della classe dei macrolidi (es.eritromicina e claritromicina) i quali raggiungono buone concentrazioni nelle cellule fagocitarie in cui penetra Legionella. Molto attivi si sono dimostrati anche i chetolidi ed i fluorchinolonici, utilizzati talora in associazione con i macrolidi. La risposta clinica, costituita dalla defervescenza e dal senso di benessere, si manifesta generalmente entro 3-5 giorni ma la terapia va proseguita per giorni con una durata maggiore nei pazienti immunodepressi. Focalizziamo la nostra attenzione su alcuni punti Oggi gli ospedali e le case di cura, nonché le strutture comunitarie, devono attenersi alle linee guida ministeriali emanate nel 2000, su proposta dell Istituto Superiore di Sanità, secondo cui la legionellosi deve sempre far parte della diagnosi differenziale delle polmoniti nosocomiali e quindi è assolutamente indispensabile informare i medici sulle procedure in casi anche sospetti. Non vi è ancora unanime consenso, a livello internazionale, sulla necessità o meno di una sorveglianza ambientale in assenza di casi soprattutto per la difficoltà di debellare definitivamente dagli impianti idrici Legionella, essendo i sistemi di bonifica efficaci a breve ma non nel lungo periodo. Le linee guida italiane prevedono che negli ospedali vengano effettuate periodicamente indagini ambientali nei reparti ad alto rischio ma non definiscono con esattezza quali siano questi reparti né la periodicità delle indagini. É dato acclarato che la colonizzazione ambientale condiziona il rischio di legionellosi nosocomiale ma questo rapporto è fortemente condizionato dalla presenza di pazienti anziani, oncologici, immunodepressi. Vero è che, a tutto oggi, non è mai stato dimostrato che il personale sanitario, rispetto alla popolazione generale, abbia un rischio aggiuntivo di contrarre una infezione da Legionella. Ciò detto, ogni struttura ospedaliera, nel predisporre un piano di sorveglianza, dovrebbe tener conto del target di pazienti, dei reparti a rischio, oltre che del sistema di distribuzione dell acqua, specie quella calda. Qualunque intervento sanitario comporta sempre notevoli consumi di risorse umane ed economiche per cui è necessario tenere in preminente considerazione la valutazione costo/beneficio. Conclusioni La Legionellosi è ancora una malattia sottodiagnosticata, anche se in Italia, in questi ultimi anni, il numero dei casi notificati è di molto aumentato, in parte per le aumentate condizioni di rischio (pazienti anziani, patologie cronicodegenerative, immunodepressi, trapiantati), in parte per un affinamento diagnostico e per una più attenta e curata sorveglianza. Una diagnosi clinica differenziale più accorta e l utilizzo dell antigenuria in tutti i pazienti ricoverati con probabile polmonite nosocomiale hanno prodotto un contenimento ed un controllo della situazione. La maggiore attenzione richiesta per la pulizia e la periodica decontaminazione dell impianto idrico, l esigere una sorveglianza più vigile sulle apparecchiature di microclimatizzazione e un utilizzo più corretto dei sistemi per la respirazione assistita, pur non debellando la Legionella, sono serviti a sensibilizzare il personale sanitario e, comunque, a migliorare le misure preventive specifiche e non. * Specialista in Malattie Infettive Responsabile Ambulatorio e Day Hospital di Malattie Infettive U.O. di Medicina Generale P.O. di Gallipoli - AUSL LE/2 pugliasalute - trenta - aprile 2005
6 Legionella: cosa prevedono le recenti linee guida della Conferenza Stato Regioni Riguardano sia le strutture turistiche e termali che i laboratori di diagnosi microbiologica egli ultimi anni, sia in Italia che all estero, si è registrato un significativo aumento dei casi, ampiamente riportati dalla stampa, anche non specialistica, di Legionella. Si tratta di una malattia infettiva, causata dalla Legionella, un gruppo di 35 batteri, il cui più noto è quello Pneumophila, che può dar luogo a forme di polmonite gravi o addirittura letali, anche perché reagisce solo ad una limitata gamma di antibiotici. Il nome deriva dalla epidemia acuta che colpì nel 1976 un gruppo di veterani della American Legion riuniti in un albergo di Philadelphia negli USA, causando ben 34 morti su 221 contagiati. Proprio di recente la Conferenza Stato Regioni ha licenziato con l accordo 13 gennaio 2005 le Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-ricettive e termali (che sono potenzialmente quelle più a rischio, ndr), considerato peraltro che questa tipologia di infezioni è sottoposta alla sorveglianza speciale dell O.M.S., dell U.E. in cui è operante l European Working Group for Legionella Infections (EWGLI) e dell Istituto Superiore di Sanità nel nostro Paese. L accordo del 13 gennaio scorso va inoltre a raccordarsi con le precedenti linee guida del 4 aprile 2000 per la prevenzione e il controllo di questa patologia, con le quali Governo e Regioni concordarono sulla necessità di attivare sul territorio nazionale misure di prevenzione e controllo, ferma restando l autonomia delle Regioni nell adottare le soluzioni organizzative più idonee in relazione alle esigenze della loro programmazione. Occorre ricordare che in Italia, per i casi di Legionellosi, con decreto del Ministro della Sanità del 15 dicembre 1990, è prevista la notifica obbligatoria in classe II. Per quel che riguarda l Europa dal 1987 i componenti dell EWGLI hanno iniziato un attività di sorveglianza per i casi di Legionellosi associati a viaggi in Europa. Per diversi motivi, le persone che viaggiano verso località di vacanza, specialmente in quelle a clima caldo, sono a rischio e, fino al 50% dei casi diagnosticati in alcuni Paesi europei le cause della Legionellosi sono associate ai viaggi. Lo schema di sorveglianza elaborato dall EWGLI nel 2002 è ora ufficialmente inserito nell ambito del programma europeo per il controllo delle malattie trasmissibili e prevede la notifica ad un centro coordinatore, in Londra, di tutti i casi di Legionellosi presumibilmente acquisita durante un viaggio. Che cosa prevedono le linee guida del 13 gennaio scorso? Dopo avere definito sintomi e vie di trasmissione, introducono i concetti di cluster, ossia il verificarsi di due o più casi associati ad una stessa struttura turisticoricettiva nell arco di due anni, nonché dell adozione delle misure preventive basate sull analisi del rischio costantemente aggiornata. Ecco perché i gestori delle strutture ricettive devono garantire l attuazione di una serie di misure di controllo, alcune della quali devono essere effettuate da personale opportunamente addestrato che indossi idonei dispositivi di protezione individuale. Fra le misure raccomandate: fare scorrere l acqua (sia calda che fredda) dai rubinetti e dalle docce delle camere non occupate, per alcuni minuti, almeno una volta alla settimana e comunque sempre prima che vengano occupate; mantenere le docce, i relativi diffusori ed i rompigetto dei rubinetti puliti e privi di incrostazioni, sostituendoli all occorrenza; pulire e disinfettare regolarmente (almeno 2 volte l anno) le torri di raffreddamento ed i condensatori evaporativi delle unità di condizionamento dell aria; svuotare, disincrostare e disinfettare i serbatoi di accumulo dell acqua calda (compresi gli scalda acqua elettrici) almeno 2 volte l anno e ripristinarne il funzionamento dopo accurato lavaggio; pulire e disinfettare tutti i filtri dell acqua regolarmente ogni 1-3 mesi; etc. Ogni struttura turistico-ricettiva deve avere un responsabile esperto per l individuazione e valutazione del rischio. La corretta impostazione di quest ultima deve partire dalla valutazione di uno schema aggiornato dell impianto (se disponibile), per individuarne i punti critici e procedere di riflesso alla relativa ispezione. La valutazione del rischio deve avere luogo ogni 2 anni e deve essere previsto un registro per la documentazione degli interventi di valutazione del rischio e di manutenzione, ordinari e straordinari. pugliasalute - trentuno - aprile 2005
LA MALATTIA DA LEGIONELLA DEFINIZIONI E PROBLEMI SANITARI
LA MALATTIA DA LEGIONELLA DEFINIZIONI E PROBLEMI SANITARI La malattia dei legionari E stata identificata per la prima volta in seguito a una grave epidemia avvenuta nel 1976 in un gruppo di ex-combattenti
DettagliASPETTI NORMATIVI DEL FENOMENO LEGIONELLA: LE LINEE GUIDA NAZIONALI GLI OBBLIGHI DELLE STRUTTURE RICETTIVE. Dott.ssa Laura Origone
ASPETTI NORMATIVI DEL FENOMENO LEGIONELLA: LE LINEE GUIDA NAZIONALI GLI OBBLIGHI DELLE STRUTTURE RICETTIVE Dott.ssa Laura Origone 1 Introduzione COSA DEVO FARE PER PREVENIRE, CONTROLLARE O ELIMINARE LA
DettagliLINEE GUIDA NAZIONALI PER LA PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI
LINEE GUIDA NAZIONALI PER LA PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI Maria Cristina Rota Istituto Superiore di Sanita Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute LINEE GUIDA In Italia,
DettagliFerrara, 28 settembre 2012. Christian Napoli. Reparto di Epidemiologia delle Malattie Infettive ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA
Legionelle e Legionellosi: mito e realtà Ferrara, 28 settembre 2012 Epidemiologia della Legionellosi in Europa e in Italia Christian Napoli Reparto di Epidemiologia delle Malattie Infettive ISTITUTO SUPERIORE
DettagliNella figura A si vede la distribuzione mensile dei casi (picco nel mese di luglio)
La Spezia 08/11/2005 critica Al Direttore Sanitario Ai Dirigenti Dipartimenti Ai Direttori Area Medica, specialistica e OGGETTO : Legionellosi Premessa La sorveglianza della legionella permette di effettuare
DettagliLegionella: il controllo e la gestione dei rischi
Ospitalità e sicurezza per tutti 22/04/2015 Legionella: il controllo e la gestione dei rischi Centro per la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita Aula grande SC Igiene e Sanità Pubblica
DettagliLegionellosi e piscine Massimo D Angelo Definizione Affezione Respiratoria Acuta determinata da un bacillo della famiglia Legionellaceae, genere Legionella, specie più diffusa Pneumofila (90% delle infezioni)
DettagliEsperienze di sorveglianza e controllo in strutture turistico alberghiere
Esperienze di sorveglianza e controllo in strutture turistico alberghiere «Il ruolo della sanità pubblica nella prevenzione delle legionellosi» Cesena, 31/5/2012 Dr. Antonia Borrello Si parla di legionellosi
DettagliLegionella: ecologia microbica e contaminazione ambientale
Legionella: ecologia microbica e contaminazione ambientale Gloria Bandettini - U.O. Biologia di Base Dipartimento Regionale Laboratori Servizio Laboratorio Provinciale di Padova 1 Legionella: classificazione
DettagliAZIENDA ULSS 20 DI VERONA
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione Accredited - Agréé Eziologia della Legionellosi Chiara Postiglione 1976: Philadelphia, Convention of American Legion Oltre 4000 veterani reduci della
DettagliAMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi
Aggiornamenti in Medicina del Lavoro AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aldo Todaro U.O.C. Promozione e protezione salute lavoratori. Fondazione IRCCS CA Granda Ospedale Maggiore Policlinico
DettagliL'ACQUA CONTAMINATA DALLA LEGIONELLA È UN PROBLEMA DA NON SOTTOVALUTARE STRUTTURE A RISCHIO OSPEDALI CASERME CASE DI RIPOSO ALBERGHI CAMPEGGI
L'ACQUA CONTAMINATA DALLA LEGIONELLA È UN PROBLEMA DA NON SOTTOVALUTARE Il sempre maggior numero di decessi ha attirando l'attenzione pubblica sul tema Legionella. Da controlli effettuati, nonostante le
DettagliCONSULENZA, RICERCA E ANALISI UN UNICO REFERENTE PER I RISCHI IGIENICO-SANITARI
CONSULENZA, RICERCA E ANALISI UN UNICO REFERENTE PER I RISCHI IGIENICO-SANITARI IGIENE AMBIENTALE infezioni nosocomiali Legionella Sono batteri mobili, che si trovano in natura nell acqua di fiumi e laghi
DettagliLEGIONELLA. La normativa a tutela dei lavoratori e della salute pubblica.
LEGIONELLA La normativa a tutela dei lavoratori e della salute pubblica. Le legionelle sono batteri aerobi ampiamente diffusi in natura, dove si trovano principalmente associati alla presenza di acqua.
DettagliUso dell acqua potabile Prevenzione nelle attività pubbliche e private
Uso dell acqua potabile Prevenzione nelle attività pubbliche e private LA PREVENZIONE DALLA LEGIONELLOSI Acqua destinata al consumo umano Decreto legislativo 2 feb. 2001, n 31 Attuazione della direttiva
DettagliEsposizione ad agenti biologici
Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA
IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE
DettagliLEGIONELLA PNEUMOPHILA
Notizie storiche La Legionella pneumophila venne scoperta nel 1976 a Filadelfia, in seguito a numerosi casi mortali di polmonite tra i delegati dell'american Legion. In quella occasione vennero contagiate
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI MILANO N.1
AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI MILANO N.1 La legionellosi nel territorio dell ASL Provincia di Milano n. 1 Rapporto 2000-2005 Introduzione La legionellosi in Italia è una malattia soggetta
DettagliLa catena Epidemiologica
La catena Epidemiologica STORIA NATURALE DELLE MALATTIE esposizione al/ai fattori di rischio insorgenza della malattia esito guarigione cronicizzazione decesso Principali differenze tra malattie infettive
DettagliEPIDEMIOLOGIA DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA
EPIDEMIOLOGIA DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA 1 INTRODUZIONE 2 Le infezioni correlate all assistenza (ICA) rappresentano una complicanza frequente. In media il 5-10% dei pazienti ricoverati in
DettagliLEGIONELLA: PROFILASSI E MISURE DI PREVENZIONE
INCONTRO 4 CHIACCHERE SUL LAGO UFFICIO IGIENE BARDOLINO (VR) MERCOLEDI 04/03/2015 LEGIONELLA: PROFILASSI E MISURE DI PREVENZIONE FATTORI DI RISCHIO Il rischio di acquisizione della Legionellosi dipende
DettagliPrevenzione e controllo della legionellosi
Prevenzione e controllo della legionellosi All interno del nostro centro sono attive le procedure operative per la prevenzione ed il controllo della legionellosi. L obiettivo è di individuare i criteri
DettagliIGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività
IGIENE branca della medicina che ha lo scopo di promuovere e mantenere lo stato di salute della popolazione disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale
DettagliInfezione da HIV e AIDS in Piemonte
Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,
DettagliNotifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive. Report anno 2012 ASL MILANO 1
1 Notifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive Report anno 2012 ASL MILANO 1 RILEVAZIONE CASI DI LEGIONELLOSI ANNO 2011 e 2012 Introduzione Le infezioni da Legionella specie, circa 50, di
DettagliOBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA
OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA Mercoledì 13 novembre 2013 Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma RISCHIO LEGIONELLA AUTOCONTROLLO
Dettagliigiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità
igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute
Dettagli04/11/2014. Convegno HSF 25-26 ottobr e 2014
Virus Ebola: 15 cose da sapere Continuano ad aumentare le vittime della malattia emorragica in Africa. Come si previene? Come si cura? È sicuro viaggiare? Procedure tecniche e operative Convegno HSF 25-26
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale
Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale proposta approvata nella seduta del 9 agosto 2002 Oggetto: Individuazione rete dei presidi regionali per le malattie rare e adempimenti regionali
DettagliIncidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia
Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:
DettagliLA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE
LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche
DettagliMinistero della Salute
ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9
DettagliPortale Acqua e Salute
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Portale Acqua e Salute Liana Gramaccioni 23/06/2008 Roma Liana Gramaccioni Portale Acqua e Salute L acqua è il bene strategico del terzo millennio.
DettagliFormazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro. il Rischio Amianto
Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro Spegnere il Telefonino!! il Rischio Amianto ai sensi dell art.37 del D.Lgs. 81/08 Accordo Stato Regioni del 21.12.2011 e 22.02.2012 Ente Ligure di Formazione
DettagliLE LEGIONELLE INFORMAZIONI E CONSIGLI SULLA PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE LEGIONELLE
LE LEGIONELLE INFORMAZIONI E CONSIGLI INFORMAZIONI E CONSIGLI : Editore: Assessorato alla sanitá e alle politiche sociali della Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Ufficio igiene e salute pubblica
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliIgiene. Dott. Pamela Di Giovanni. Definizione
Igiene Dott. Pamela Di Giovanni Definizione Disciplina medica che ha come obiettivo la tutela e la promozione della salute umana, intendendo per salute umana un completo stato di benessere psichico, fisico
DettagliGli studi caso. controlli. Obiettivi. Stime del rischio. Ne deriva la Tabella 2x2
Gli studi caso controllo Obiettivi Negli ultimi decenni questo modello di indagine è stato applicato soprattutto per lo studio delle malattie cronicodegenerative (le più frequenti cause di morte in tutti
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 14 DEL 7 APRILE 2008
REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 22 febbraio 2008 - Deliberazione N. 317 - Area Generale di Coordinamento N. 20 - Assistenza Sanitaria - Modello organizzativo e funzionale del Centro regionale
DettagliIl rischio cancerogeno e mutageno
Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato
DettagliDOCUMENTO DI ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI E REGISTRO DEGLI INTERVENTI MANUTENTIVI
DOCUMENTO DI ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI E REGISTRO DEGLI INTERVENTI MANUTENTIVI Redatto sulla base delle Linee Giuda per la sorveglianza e il controllo della legionellosi, approvate con
DettagliLo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali
Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune
Dettagliconoscenza e prevenzione
salute e ambiente LA LEGIONELLOSI conoscenza e prevenzione La Legionellosi, in Italia e nel mondo, costituisce un importante problema di sanità pubblica che riguarda gli ambienti collettivi, sociali e
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliCircolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze
Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliIMPATTO MEDIATICO DELLA REALTA OSPEDALIERA TRA QUALITA DELLE CURE ED OBSOLESCENZA DELLE STRUTTURE: IL CASO DEL POLICLINICO DI ROMA GM FARA, GB ORSI
IMPATTO MEDIATICO DELLA REALTA OSPEDALIERA TRA QUALITA DELLE CURE ED OBSOLESCENZA DELLE STRUTTURE: IL CASO DEL POLICLINICO DI ROMA GM FARA, GB ORSI Sapienza Università di Roma VEDUTA DEL POLICLINICO UMBERTO
DettagliOsservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.
ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica e dell innovazione Direzione generale dei rapporti europei ed internazionali INFORMATIVA OMS: ATTIVITÀ FISICA Traduzione non ufficiale a cura di
DettagliProcedure di minimizzazione del rischio della contaminazione da Legionella
Procedure di minimizzazione del rischio della contaminazione da Legionella Relatori Resp. Settore Civile Adriano Stecher Resp. Ufficio Tecnico Francesco Repetto La legionellosi è una grave forma di polmonite
DettagliFIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata
FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?
DettagliLA REALTA PIEMONTESE
LA REALTA PIEMONTESE Annalisa Lantermo S.Pre.S.A.L. TO1 Convegno Nazionale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE Torino, 20-21 settembre 2012 CAMPO DI APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 (art.
DettagliOrientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia
EIOPA-BoS-14/176 IT Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia EIOPA Westhafen Tower, Westhafenplatz 1-60327 Frankfurt Germany - Tel. + 49 69-951119-20; Fax. +
DettagliR e g i o n e L a z i o
(La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori) Titolo del Progetto o del programma: R e g i o n e L a z i o Progetto per il miglioramento delle coperture vaccinali con particolare
DettagliLa formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto
La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto
DettagliAlto livello igienico
La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche
DettagliProgettazione, installazione e sanificazione impianti tecnologici
SANIFICAZIONE IMPIANTI CLIMATIZZATI FANCOIL E SPLIT Nostro cliente SANIFICAZIONE CONDIZIONATORI D ARIA E FAN COIL CONTROLLO DELLA LEGIONELLA Introduzione: Il ricorso sempre più frequente negli ambienti
DettagliRischi connessi alla gestione dell acqua. PremiaTerme,, 21/03/2012
Rischi connessi alla gestione dell acqua PremiaTerme,, 21/03/2012 Rischi Fisico Chimico Biologico Rischi Fisici Ustioni Cadute Annegamento Rischi Chimici Acqua di immissione Bagnanti Residui dei trattamenti
DettagliI Papillomavirus sono tutti uguali?
Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.
DettagliINFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI
INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,
DettagliIL RISCHIO BIOLOGICO
LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA IL RISCHIO BIOLOGICO protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico
DettagliCausa. La polmonite è abbastanza comune, era la principale causa di morte prima della scoperta degli antibiotici
La polmonite è la malattia dei polmoni e del sistema respiratorio in cui gli alveoli polmonari si infiammano e si riempiono di liquido, ostacolando la funzione respiratoria. Frequentemente anche i bronchi
DettagliSMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005
SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005 Ricerca epidemiologica Gli epidemiologi sono interessati a conoscere l incidenza delle malattie per prevedere i
DettagliCOMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE:
COMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE: MODIFICHE INTRODOTTE DAL D.Lgs. 3 Agosto 2009, n n 106 Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 in materia di tutela della
DettagliINQUINAMENTO INDOOR EFFETTI SULLA SALUTE Nicola Magnavita Istituto di Medicina del Lavoro, UCSC, Roma All interno degli ambienti confinati è possibile l inquinamento da parte di agenti: Fisici (radiazioni,
DettagliGuida Compilazione Piani di Studio on-line
Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-
DettagliLegionella: cosa è? Legionella: cosa è? 16/02/2016. Famiglia: Legionellaceae Genere: Legionella
Legionella: cosa è? Famiglia: Legionellaceae Genere: Legionella 50 specie 70 sierogruppi Microrganismo aerobio obbligato Forma bastoncellare Asporigeno Acapsulato Gram-negativo Generalmente mobile Acido
DettagliLegionelle: un pericolo per chi lavora nei cantieri sotterranei
Divisione medicina del lavoro suva Versione agosto 2011 Factsheet Legionelle: un pericolo per chi lavora nei cantieri sotterranei Irène Kunz, Marcel Jost Agente patogeno Legionella pneumophila è l agente
DettagliMonitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro
ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione
DettagliGli studi epidemiologici
Gli studi epidemiologici STUDI OSSERVAZIONALI descrittivi STUDI OSSERVAZIONALI analitici: Ecologici Trasversali Caso-controllo Di coorte STUDI SPERIMENTALI : Trial controllati randomizzati Trial sul campo
Dettaglil'insieme di tutti i casi esistenti in un determinato momento ed in una
Le misure di frequenza delle malattie possono descrivere: l'insieme di tutti i casi esistenti in un determinato momento ed in una determinata popolazione il verificarsi di nuovi casi A questo scopo si
DettagliLegionellosi. Epidemiologia e possibile controllo degli impianti idrici dalla contaminazione da legionella. Maurizio Foroni
Legionellosi Epidemiologia e possibile controllo degli impianti idrici dalla contaminazione da legionella Maurizio Foroni S.I.S.P. ULSS 22 Regione Veneto Bardolino, 4 marzo 2015 Legionella E un agente
DettagliL AIR nell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) Le schede. Osservatorio sull Analisi d Impatto della Regolazione.
Le schede Osservatorio sull Analisi d Impatto della Regolazione Eleonora Morfuni L AIR nell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) S 10/2012 gennaio 2012 Le schede ** Indice 1. L influsso
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 aprile 2014, n. 565
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 aprile 2014, n. 565 Decreto del Ministro della Sanità 15 dicembre 1990 Sistema informativo Malattie infettive, Piano regionale di sorveglianza Speciale Malattie Infettive
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliINFORMATIVA PAZIENTI
SOD Oculistica (Dir. Prof. U. Menchini) SOD Diagnostica Genetica (Dir. Dr.ssa F. Torricelli) Azienda Ospedaliero- Universitaria Careggi Via delle Oblate, 1-50141 FIRENZE Padiglione 4 Clinica Oculistica
DettagliIl ruolo del chimico per la sicurezza ambientale
ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze
DettagliIL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.
IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale
DettagliLA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI LE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO DI BACK-UP E/O IN DOPPIO
LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI LE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO DI BACK-UP E/O IN DOPPIO INDICE LA PREMESSA PAG. 2 DIMENSIONAMENTO DELLE APPARECCHIATURE DI BACK-UP E/O IN DOPPIO PAG. 2 CONCLUSIONI
DettagliIstruzioni operative per la gestione della leishmaiosi nei canili. Ozzano, 19 giugno 2008
Istruzioni operative per la gestione della leishmaiosi nei canili Ozzano, 19 giugno 2008 Controllo dello stato di salute degli animali ospitati tutela e benessere degli animali ospitati Tutela della salute
DettagliIl sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può
Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità
DettagliFluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale
Numero 1, del 16 Gennaio 21 FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Aggiornamento alla 2 settimana del 21 (6-12 Gennaio 21) Il presente rapporto integra i risultati di differenti sistemi di sorveglianza
DettagliIn entrambe le sezioni vi sono domande a scelta multipla e domande aperte.
Facoltà di Agraria UNIPD Precorso Biologia 2011 Verifica le tue competenze Leggi attentamente il testo e rispondi alle domande che seguono. Le domande sono divise in due sezioni: le domande di competenza
DettagliChe cos è la celiachia?
Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in
DettagliMISURE TECNICHE E IMPIANTISTICHE PER PREVENIRE E CONTROLLARE IL RISCHIO LEGIONELLA
Corso di formazione: MISURE TECNICHE E IMPIANTISTICHE PER PREVENIRE E CONTROLLARE IL RISCHIO LEGIONELLA CONTENUTI ACCENNI AL RISCHIO LEGIONELLA DOCENZA E DESTINATARI PROGRAMMA FORMATIVO MODALITA DI EROGAZIONE
DettagliI GRUPPI TRANSFRONTALIERI.
I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate
DettagliAGGIORNAMENTI SU PREVENZIONE E CONTROLLO DELLA LEGIONELLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE E ALBERGHIERE DEL VENENTO
AGGIORNAMENTI SU PREVENZIONE E CONTROLLO DELLA LEGIONELLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE E ALBERGHIERE DEL VENENTO PREVENZIONE E CONTROLLO NELLE STRUTTURE SANITARIE: MODELLI ORGANIZZATIVI E SISTEMI DI INTERVENTO
DettagliNell'articolo sono presentati i risultati dell analisi LA LEGIONELLOSI IN ITALIA NEL 2006. RAPPORTO ANNUALE
LA LEGIONELLOSI IN ITALIA NEL 2006. RAPPORTO ANNUALE Maria Cristina Rota1, Maria Grazia Caporali1, Grazia Marta Caleo1, Giuseppina Mandarino2, Maria Scaturro2 e Maria Luisa Ricci2 1Centro Nazionale di
Dettaglila malattia del legionario vera e propria, che frequentemente include una forma più acuta di polmonite la febbre Pontiac, una forma molto meno grave
Dipartimento di Prevenzione ASL - Benevento Bollettino Epidemiologico n.105 Servizio Epidemiologia e Prevenzione 0824-308 286-9 FAX 0824-308 302 e-mail: sep@aslbenevento1.it La Legionellosi: non solo...
DettagliIl termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel
Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno
DettagliONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori
ONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori Venerdì 12 giugno 2009 ore 08.30 14.00 COMUNE DI ROMA Palazzo Senatorio- Aula Giulio Cesare P.zza del Campidoglio - Roma IL REGISTRO TUMORI ANIMALI:
DettagliNumero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL
Numero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL L'INAIL ha presentato i dati degli infortuni e delle malattie professionali relativi all'anno 2012. Nel 2012 si è avuto
DettagliSTRUMENTI ORGANIZZATIVI
STRUMENTI ORGANIZZATIVI IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (spp) IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (rspp) IL RAPPRESENTANTE DELLA SICIREZZA DEI LAVORATORI (rls) IL MEDICO COMPETENTE
DettagliCOMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1
10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un
DettagliSTUDI SU MATERIALE GENETICO
Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico
DettagliLE CARTE DI CONTROLLO (4)
LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale
DettagliRegione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute
Regione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute SINTESI RELAZIONE SULLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE PUGLIESE Bari, 20 luglio 2007 La Legge Regionale 25/2006, disegnando in un quadro organico
Dettagli