OBIETTIVO DELLO STUDIO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "OBIETTIVO DELLO STUDIO"

Transcript

1 EARLY WARNING SCORE: Revisione bibliografica Michael Riccetti Infermiere neolaureato In Infermieristica Università Politecnica delle Marche Letizia Tesei Infermiere Coordinatore Professioni Sanitarie Area Infermieristica-Ostetrica A.V.2 Andrea Toccaceli Infermiere coordinatore U.O. Pneumologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti Ancona Parole chiave: Track and Trigger Systems, Early Warning Score BACKGROUND Identificare i pazienti a rischio rappresenta un fattore di successo dell assistenza in qualsiasi contesto essi si trovino (National Patient Safety Agency 2007). Molti sono i documenti di osservazione utilizzati negli ospedali al fine di facilitare infermieri e medici nella diagnosi precoce del deterioramento clinico e della gravità della malattia. (Prytherch et al., 2006, Subbe et al., 2007). Generalmente questi sistemi sono identificati come Track and Trigger Systems (TTs) e sono fondati sulle osservazioni routinarie dei parametri vitali da parte del personale sanitario, permettendo così di monitorizzare un largo numero di pazienti senza incorrere in un addizionale carico di lavoro. Il monitoraggio dei segni vitali fornisce un valido sistema di allerta per lo staff sanitario sui pazienti a rischio di deterioramento clinico, guidando loro anche nella complessa gestione consequenziale a questo (Featherstone et al. 2005). Principalmente l osservazione di un cambiamento della frequenza respiratoria e della frequenza cardiaca (Goldhill & Mcnarry 2004), della pressione arteriosa (Cuthbertson et al. 2007) o altri sintomi come il deterioramento dello stato mentale (Jacques et al. 2010), possono essere d aiuto ai fini della prevenzione dell evento avverso. Uno degli strumenti appartenenti a sistemi track e trigger è rappresentato dall Early Warning Score (EWS) elaborato e pubblicato per la prima volta nel 1997 da Morgan et al. (Morgan RJM, Williams F 1997), basato sulla misurazione dei 5 parametri vitali: pressione arteriosa sistolica, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria e livello di coscienza, quest ultimo valutato con il sistema AVPU 1. L EWS dalla sua pubblicazione ha subito diverse variazioni, incorporando differenti parametri di monitoraggio in funzione del setting di applicazione (Page et al. 2008). Il Royal College of Physicians (RCP) nel 2012 si è occupato di sviluppare e redigere un Early Warning Score nazionale (NEWS) valido in tutti i servizi assistenziali. Il NEWS è definito dalla RCP come una scala a punteggio che consente una veloce e condivisa valutazione dello stato clinico, cogliendo il deterioramento delle funzioni fisiologiche e definire l intensità di cura e gli atteggiamenti da intraprendere consequenzialmente a questo (Royal College of Physicians 2012). OBIETTIVO DELLO STUDIO Scopo principale è quello di revisionare la letteratura in merito all utilizzo dei Track and Trigger system, in particolare del National Early Warning Score al fine di verificare se questo strumento risulta utile allo scopo di 1 AVPU score: La scala AVPU è un rapido sistema di valutazione dello stato neurologico e di coscienza. A) Sveglio ed orientato (alert and orientation); V) Risponde agli stimoli verbali (responds to verbal stimulus); P) Risponde agli stimoli dolorosi (responds to pain); U) Non risponde (unresponsive).

2 migliorare l assistenza e la sicurezza dei pazienti in termini di salute. MATERIALI E METODI Criteri di inclusione Gli articoli inclusi all interno di questa revisione della letteratura sono in lingua inglese e descrivono studi basati sull uso dei TTs applicandoli alla popolazione. Strategia di ricerca e database Gli articoli sono stati reperiti all interno delle seguenti piattaforme online: - MEDLINE - COCHRANE LIBRARY RISULTATI Identificare i pazienti a rischio rappresenta un fattore di successo dell assistenza in qualsiasi contesto essi si trovino (National Patient Safety Agency 2007). A questo proposito l utilizzo di check-list, ovvero score, permette al clinico di gestire in maniera sicuramente più efficace la voluminosa mole di dati che oggi caratterizzano la valutazione di ogni paziente (Bracco et al. 2014). Molti sono i documenti di osservazione utilizzati negli ospedali al fine di facilitare infermieri e medici nella diagnosi precoce del deterioramento clinico e della gravità della malattia. (Prytherch et al., 2006, Subbe et al., 2007). Generalmente questi sistemi sono conosciuti come track and trigger systems (TTs), sistemi che fanno principalmente affidamento alla misurazione dei parametri vitali (tracking), con i vari criteri di risposta (trigger) quando viene raggiunta una certa soglia volti prevalentemente all identificazione precoce del deterioramento clinico. Nella maggior parte dei casi i sistemi di track e trigger (TTs) sono fondati sulle osservazioni routinarie dei parametri vitali da parte del personale sanitario, permettendo così di monitorizzare un largo numero di pazienti senza incorrere in un addizionale carico di lavoro. Una vasta varietà di TTs sono in uso, ma ancora non c è una chiara evidenza nell indicare quale sia il migliore. Questi strumenti vengono distinti in 4 categorie: (a) sistemi di singoli parametri, basato su periodiche osservazioni di selezionati parametri che sono poi comparate con dei criteri di soglia predefiniti; b) sistema multipli dei parametri, dove questi vengono paragonati con un set di criteri al fine di determinare quando più parametri hanno raggiunto il livello soglia predefinito; (c) sistemi di punteggio ponderato, dove ad ogni misurazione di un parametro si attribuisce un determinato peso basato su predefiniti scores di soglia, (d) combinazione dei due sistemi, dove vengono combinati i sistemi di punteggio ponderato con quelli basati sulla singola o multipla rilevazione dei segni vitali (Australian Commission on Safety & Quality in Health Care (ACSQHC) 2009).

3 System Characteristics Single parameter system Multiple parameter system Aggregate scoring system Combination system Periodic observation of selected vital signs that are compared with a simple set of criteria with predefined thresholds, with a response algorithm being activated Response algorithm requires more than one criterion to be met, or differs according to the number of criteria met. Weighted scores are assigned to physiological values and compared with predefined trigger thresholds. Single or multiple parameter systems used in combination with aggregate weighted scoring systems. Tabella 1 Tipologia dei sistemi di Track-Trigger (TTs) Vi sono evidenze scientifiche che, rispetto a parametri singoli, l introduzione di un sistema multiparametrico aggregato e codificato per ottenere uno score, comporta una riduzione della mortalità intraospedaliera e una riduzione dei ricoveri non programmati in terapia intensiva (Mcneill & Bryden 2013). Il monitoraggio dei segni vitali fornisce un valido sistema di allerta per lo staff sanitario sui pazienti a rischio di deterioramento clinico, guidando loro anche nella complessa gestione consequenziale a questo (Featherstone et al. 2005). Principalmente l osservazione di un cambiamento della frequenza respiratoria e della frequenza cardiaca (Goldhill & Mcnarry 2004), della pressione arteriosa (Cuthbertson et al. 2007) o altri sintomi come il deterioramento dello stato mentale (Jacques et al. 2010), possono essere d aiuto ai fini della prevenzione dell evento avverso. Uno degli strumenti appartenenti a sistemi track e trigger è rappresentato dall Early Warning Score (EWS) elaborato e pubblicato per la prima volta nel 1997 da Morgan et al. (Morgan RJM, Williams F 1997), basato sulla misurazione dei 5 parametri vitali: pressione arteriosa sistolica, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria e livello di coscienza, quest ultimo valutato con il sistema AVPU 2. L EWS dalla sua pubblicazione ha subito diverse variazioni, incorporando differenti parametri di monitoraggio in funzione del setting di applicazione (Page et al. 2008). L attuazione in setting chirurgici e di medicina generale ha evidenziato che l Early Warning System Score è un valido predittore dell arresto cardiaco e della morte nelle 48 ore precedenti, rimanendo ancora incerto come questo strumento possa modificare l outcome in termini di salute dei pazienti (Smith et al. 2014; Ludikhuize et al. 2012) Le continue applicazioni in contesti diversi hanno portato, negli anni, a sviluppare diversi modelli di EWS. Sulla base del report prodotto nel 2007 dall agenzia sanitaria britannica NCEPOD (National Confidential Enquiry into Patient Outcame and Death) e pubblicato su BMJ Quality Safety, emerge che su 226 ospedali 2 AVPU score: La scala AVPU è un rapido sistema di valutazione dello stato neurologico e di coscienza. A) Sveglio ed orientato (alert and orientation); V) Risponde agli stimoli verbali (responds to verbal stimulus); P) Risponde agli stimoli dolorosi (responds to pain); U) Non risponde (unresponsive).

4 inglesi, il 60% dei ricoverati in degenza ordinaria con funzioni vitali instabili attendeva oltre 12 ore prima di essere trasferito in reparti di terapia intensiva. L analisi del problema ha condotto a revisionare i vari modelli in uso di sorveglianza atti ad identificare tempestivamente i pazienti le cui condizioni fisiologiche potrebbero rapidamente precipitare. Il Royal College of Physicians (RCP) nel 2012 si è occupato di sviluppare e redigere un Early Warning Score nazionale (NEWS) valido in tutti i servizi assistenziali. Il NEWS è definito dalla RCP come una scala a punteggio che consente una veloce e condivisa valutazione dello stato clinico, cogliendo il deterioramento delle funzioni fisiologiche e definire l intensità di cura e gli atteggiamenti da intraprendere consequenzialmente a questo (Royal College of Physicians 2012). Questo strumento è rivolto alla sola popolazione adulta con età superiore o uguale a 18 anni escludendo donne in stato di gravidanza e persone con età inferiore a 18 ivi compresi i bambini e la popolazione pediatrica. La scelta di escludere individui con caratteristiche particolari, come bambini e donne in gravidanza è in funzione del fatto che questo score potrebbe non essere sensibile e quindi non fornire un valido strumento nella prevenzione dell evento avverso e più in generale nella valutazione clinica di questi soggetti (Royal College of Physicians 2012). Il principio alla base di questo strumento è la raccolta di parametri fisici di usuale e facile riscontro all interno di qualsiasi setting, in particolar modo si basa su sei misurazioni: - frequenza del respiro - saturazione di ossigeno - temperatura corporea - pressione sistolica - frequenza cardiaca - stato di coscienza In queste misurazioni va anche considerata la presenza di un supporto ossigenoterapico che determina uno score maggiorato di due punti. Ciascun parametro è graduato in livelli, esistono cioè diverse soglie a cui viene attribuito un valore numerico. La somma dei valori numerici fornisce il punteggio NEWS. Nel dettaglio dei singoli parametri, questi possono assumere un punteggio che va da 0-3 a seconda del suo scostamento da quelli che sono i range di fisiologicità stabiliti dalla Royal Commission. La stessa commissione, una volta elaborata la carta per il punteggio NEWS si è occupata di definire anche le soglie di allerta clinica. Vengono individuati 3 livelli (Royal College of Physicians 2012): - basso: punteggio da 1 a 4; - medio: punteggio da 5 a 6, oppure un punteggio pari a 3 per un singolo parametro - alto: punteggio >7. Ad ogni livello di allerta corrisponde una modulata risposta clinica basata su 3 principi: a) tempestività; b) competenza ed esperienza dello staff clinico; c) adeguatezza dell ambiente assistenziale. Per il livello di allerta basso è sufficiente una valutazione del personale infermieristico che deve essere in grado, secondo le competenze della professione, di valutare se è necessario un monitoraggio e o un controllo clinico supplementare. Al livello medio di allerta è necessaria una valutazione medica urgente, il quale può adottare una modifica del piano terapeutico o dirigere il paziente verso struttura/reparto adeguato al caso. Il livello di allerta alto va considerato come un emergenza e quindi possono essere richieste anche delle

5 competenze specialistiche e rianimatorie fino al trasferimento verso una degenza intensiva (Berni et al. 2014). È doveroso tuttavia sottolineare come da una recente revisione sistematica sullo sviluppo dei sistemi TTs e il suo impiego all interno dei reparti prodotta da Gao et. al., i livelli di soglia e i tipi di risposta sono soggetti a variazioni in funzione non tanto di rigorosi studi statistici e giudizi clinici, ma piuttosto da adattamenti finalizzati alla tipologia di setting in cui vengono impiegati (Gao et al. 2007). Oltre ai vari livelli di allerta clinica e al tipo di risposta che da essi ne derivano anche la frequenza del monitoraggio e quindi del calcolo del NEWS è stato stabilito dalla commissione. Il punteggio 0 richiede una frequenza minima di monitoraggio ogni 12 ore; per il punteggio da 1 a 4 la frequenza del controllo deve essere ogni 4-6 ore; per un punteggio da 5 a 6 o per un parametro vitale che ha raggiunto il valore di 3, la frequenza del monitoraggio deve essere almeno ogni ora; per punteggio superiori o uguale a 7 deve essere predisposto un monitoraggio continuo. Il documento prodotto dalla RCP nel 2007 è stato recepito, tradotto e applicato al contesto italiano da Berni et al. all interno della linea guida pubblicata dal Consiglio Sanitario Regionale della regione Toscana nel La LG nell applicazione dello strumento NEWS alla realtà italiana aggiunge che lo strumento deve essere utilizzato in aggiunta alla valutazione clinica e non come un suo sostituto in tutta la fase della degenza ospedaliera, dal ricovero alla dimissione, fornendo un sistema di sorveglianza sullo stato di salute del paziente, di eventuali miglioramenti al fine di ridurre l intensità di cura (Berni et al. 2014). È indispensabile inoltre che tutto il personale venga istruito in merito allo score, che sappia quindi come comportarsi e quali strategie o percorsi terapeutici intraprendere in caso di punteggi NEWS che prevedono un innalzamento del livello di allerta. L utilizzo di questo score, come riportato da Berni et. al, non comporterebbe un aumento del carico di lavoro che il personale sanitario dovrebbe sostenere in quanto i parametri che vengono monitorizzati al fine di costruire lo score dovrebbero essere di usuale riscontro da parte dell equipe. Dalla sua pubblicazione, nel 2012, il NEWS ha dimostrato di essere un valido strumento di identificazione di deterioramento clinico e di gravita di malattia dei pazienti ammessi in diverse unità di degenza. In generale, il punteggio NEWS fornisce uno standard di riferimento universale per la valutazione del deterioramento e del rischio clinico, ad eccezione solo della popolazione pediatrica, ostetrica e per ovvi motivi anche nelle cure di fine vita (Berni et al. 2014). L applicabilità, secondo la linea guida (LG), è rivolta a tutti i settings assistenziali, non vengono fatte eccezione ivi compresi quelli domiciliari, senonché per i contesti che trattano la casistica sopradetta. E supposizione anche degli autori di questo studio che usando un sistema di track e trigger come il NEWS nei reparti dove generalmente non si hanno a disposizione sofisticati sistemi continui di monitoraggio dei segni vitali, potrebbe fornire un preavviso allo staff sanitario sull eventuale rischio di deterioramento clinico dei pazienti (Featherstone et al. 2005). CONCLUSIONI ll tema della sicurezza dei pazienti è stato riconosciuto come un elemento determinante nella qualità dell assistenza e ha acquisito una valenza deontologica sempre più importante per gli operatori sanitari. Poiché la letteratura scientifica evidenzia come una parte della mortalità intraospedaliera è potenzialmente prevedibile dalla rilevazione e interpretazione dei parametri vitali, usuale attività del professionista infermiere,

6 il concetto di applicare sistemi di track and trigger come la scala NEWS ha dimostrato, essere un valido sistema di identificazione dei pazienti ad alto rischio di deterioramento. Ciò si evidenzia anche con i risultati di un grande studio condotto da Smith et. al. nel Regno Unito (Smith et al. 2008). Tuttavia, nonostante la letteratura dimostra che sono stati fatti molteplici studi analizzando i diversi impieghi dei sistemi di NEWS/TT per l identificazione precoce del deterioramento clinico, sfortunatamente le conclusioni risultano ancora poco chiare. Nell applicazione dello strumento NEWS la linea guida di riferimento specifica come lo strumento debba essere utilizzato in aggiunta alla valutazione clinica e non come suo sostituto in tutta la fase della degenza ospedaliera, dal ricovero alla dimissione, fornendo un sistema di sorveglianza sullo stato di salute del paziente, di eventuali miglioramenti al fine di ridurre l intensità di cura (Berni et al. 2014). È indispensabile inoltre che tutto il personale venga istruito in merito allo score, che sappia quindi come comportarsi e quali strategie o percorsi terapeutici intraprendere in caso di punteggi NEWS che prevedono un innalzamento del livello di allerta. BIBLIOGRAFIA Australian Commission on Safety & Quality in Health Care (ACSQHC), Recognising And Responding To Clinical Deterioration : Use Of Observation Charts To Identify Clinical Deterioration. (March). Berni, G., Francois, C. & Luigi, T., National Early Warning Score (NEWS) Bracco, C. et al., Utilità degli scores in medicina., pp Cuthbertson, B.H. et al., Can physiological variables and early warning scoring systems allow early recognition of the deteriorating surgical patient?. Featherstone, P. et al., Impact of a one-day inter-professional course on attitudes and confidence in managing critically ill adult patients ଝ., 65, pp Gao, H. et al., Systematic review and evaluation of physiological track and trigger warning systems for identifying at-risk patients on the ward., pp Goldhill, D.R. & Mcnarry, A.F., SHORT COMMUNICATIONS Physiological abnormalities in early warning scores are related to mortality in adult inpatients 2., 92(April 2003), pp Jacques, T. et al., Signs of critical conditions and emergency responses A model for predicting adverse events in the inpatient setting (2006). Ludikhuize, J. et al., Identification of deteriorating patients on general wards ; measurement of vital parameters and potential effectiveness of the Modified Early Warning Score. Journal of Critical Care, 27(4), pp.424.e7 424.e13. Available at: Mcneill, G. & Bryden, D., Do either early warning systems or emergency response teams improve hospital patient survival? A systematic review ଝ. Resuscitation, 84(12), pp Available at: Morgan RJM, Williams F, W.M. (1997) A. early warning scoring system for detecting developing critical illness., An early warning scoring system for detecting developing critical illness. Clin Intensive Care, 8.2, p.100. National Patient Safety Agency 2007a, Recognising and responding appropriately to early signs of deterioration in hospitalised patients., (November). Page, M., Ian, B. & Patricia, S., Implementing a modified early warnin system for critically ill patients in an acute private hospital., 6(3), pp Royal College of Physicians, National Early Warning Score (NEWS): Standardising the assessment of acuteillness severity in the NHS. Report of a working party., London. Smith, G.B. et al., Review and performance evaluation of aggregate weighted track and trigger systems. Smith, M.E.B. et al., Early Warning System Scores for Clinical Deterioration in Hospitalized Patients : A Systematic Review., 11(9), pp

dichiara che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario

dichiara che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario Il sottoscritto Michael Riccetti.. ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara che negli ultimi due anni NON

Dettagli

NATIONAL EARLY WARNING SCORE (NEWS) Misurazione Standardizzata della Gravità della Malattia. Dott. Pelati Cristiano

NATIONAL EARLY WARNING SCORE (NEWS) Misurazione Standardizzata della Gravità della Malattia. Dott. Pelati Cristiano NATIONAL EARLY WARNING SCORE (NEWS) Misurazione Standardizzata della Gravità della Malattia Dott. Pelati Cristiano BACKGROUND. 2006: l'agenzia Sanitaria Britannica produce un rapporto dove stima che in

Dettagli

AUSL RIMINI DIREZIONE INFERMIERISTICA E TECNICA U.O. PRONTO SOCCORSO MEDICINA D URGENZA. Gli indicatori di qualità assistenziale in area critica

AUSL RIMINI DIREZIONE INFERMIERISTICA E TECNICA U.O. PRONTO SOCCORSO MEDICINA D URGENZA. Gli indicatori di qualità assistenziale in area critica AUSL RIMINI DIREZIONE INFERMIERISTICA E TECNICA U.O. PRONTO SOCCORSO MEDICINA D URGENZA Gli indicatori di qualità assistenziale in area critica Obiettivi Monitorare Valutare Migliorare l indicatore è una

Dettagli

PROCEDURA AZI ENUALE APPLICAZIONE SCHEDA MEWS (Modified-Early-Warning-Score) P.A.I00 APPLICAZIONE SCHEDA MEWS (Modified-Early-Warning-Score)

PROCEDURA AZI ENUALE APPLICAZIONE SCHEDA MEWS (Modified-Early-Warning-Score) P.A.I00 APPLICAZIONE SCHEDA MEWS (Modified-Early-Warning-Score) Az. Osp. Univo PROCEDURA AZI ENUALE P.A.IOO Rev.OO Pago l di 6 P.A.I00 REOA1TA F.\$ I NOME F l\zio:'l'e DATA Prof. G. Pril'item Direttore U.O. Igiene ed Epidemiologia U. 2t lcelzoll Direttore U.O. Direzione

Dettagli

Individuazione del paziente a rischio di malnutrizione: una proposta collaborativa per la qualità dell assistenza

Individuazione del paziente a rischio di malnutrizione: una proposta collaborativa per la qualità dell assistenza IL PROCESSO ASSISTENZIALE DELLA NUTRIZIONE IN OSPEDALE Modena, 12 dicembre 2014 Individuazione del paziente a rischio di malnutrizione: una proposta collaborativa per la qualità dell assistenza Silvia

Dettagli

(Dr Mary Armitage, Guideline Development Group Chair National Institute for Health and Clinical Excellence)

(Dr Mary Armitage, Guideline Development Group Chair National Institute for Health and Clinical Excellence) I pazienti che si ricoverano in ospedale credono di trovarsi in un luogo sicuro dove loro e i loro famigliari ritengono che riceveranno le migliori cure possibili; essi sono sicuri che se le loro condizioni

Dettagli

BACKGROUND (1) 31 CONGRESSO NAZIONALE ANIARTI 14,16 NOVEMBRE 2012 RIVA DEL GARDA

BACKGROUND (1) 31 CONGRESSO NAZIONALE ANIARTI 14,16 NOVEMBRE 2012 RIVA DEL GARDA 31 CONGRESSO NAZIONALE ANIARTI Riva del Garda 14,16 novembre 2012 INFERMIERI E QUALITA DI VITA IN AREA CRITICA Competenza, tecnologia, procedure, efficienza, risorse, Relazioni, politica, diritti, etica,

Dettagli

Seminario Europeo sulla cura in ambito pediatrico

Seminario Europeo sulla cura in ambito pediatrico Seminario Europeo sulla cura in ambito pediatrico Linee di indirizzo europee e azioni di risk management rivolta alla prevenzione degli eventi avversi in pediatria Napoli_ 30,31 ottobre 2013 Angela Savelli,

Dettagli

EARLY WARNING SCORES

EARLY WARNING SCORES EARLY WARNING SCORES Cause e prevenzione dell arresto cardiaco OBIETTIVI L importanza del riconoscimento precoce del paziente critico Le cause dell arresto cardiaco nell adulto Identificare e trattare

Dettagli

L assistenza al post partum Silvia Vaccari

L assistenza al post partum Silvia Vaccari Presentazione della linea guida Prevenzione e trattamento della emorragia del post partum Sistema nazionale linee guida Roma, 25.09.09 L assistenza al post partum Silvia Vaccari Roma 24 ottobre 2016 Aula

Dettagli

Le consegne infermieristiche in Terapia Intensiva: revisione narrativa della letteratura

Le consegne infermieristiche in Terapia Intensiva: revisione narrativa della letteratura Le consegne infermieristiche in Terapia Intensiva: revisione narrativa della letteratura Matteo Danielis, Elisa Mattiussi, Davide Della Mora, Pietro Gaspardo, Stefano Bambi. BACKGROUND L errore di comunicazione

Dettagli

LE RIAMMISSIONI IN TERAPIA INTENSIVA: L INFERMIERE NELLA CONTINUITA ASSISTENZIALE. REVISIONE DELLA LETTERATURA

LE RIAMMISSIONI IN TERAPIA INTENSIVA: L INFERMIERE NELLA CONTINUITA ASSISTENZIALE. REVISIONE DELLA LETTERATURA LE RIAMMISSIONI IN TERAPIA INTENSIVA: L INFERMIERE NELLA CONTINUITA ASSISTENZIALE. REVISIONE DELLA LETTERATURA Piergentili Federica Infermiera AUSL 2 dell Umbria 118 P.S. Passignano sul Trasimeno PERUGIA

Dettagli

SISTEMA DI INDICATORI PER LA RILEVAZIONE DELL ATTIVITÀ DEI CENTRI DI EMODINAMICA

SISTEMA DI INDICATORI PER LA RILEVAZIONE DELL ATTIVITÀ DEI CENTRI DI EMODINAMICA SISTEMA DI INDICATORI PER LA RILEVAZIONE DELL ATTIVITÀ DEI CENTRI DI EMODINAMICA INDICE Introduzione Indicatori e definizioni per l analisi di contesto..3 Indicatori e definizioni per i volumi di attività.4

Dettagli

IRCCS Fondazione Policlinico San Matteo di Pavia

IRCCS Fondazione Policlinico San Matteo di Pavia IRCCS Fondazione Policlinico San Matteo di Pavia Letti di degenza ordinari 888 Letti di terapia intensiva 29 Letti di Day hospital 114 Ricoveri annui 55.000 Dipendenti 3.300 480 posti letto Superficie

Dettagli

La gestione del dolore acuto in area critica

La gestione del dolore acuto in area critica Cento maggio 2002 La gestione del dolore acuto in area critica CSI M.G. Cristofori trattamento non farmacologico Condizione di salute e ricorso ai servizi sanitari * Percentuale di intervistati che ha

Dettagli

VALUTAZIONE DELLA QUALITA DEL SONNO IN UTIC

VALUTAZIONE DELLA QUALITA DEL SONNO IN UTIC VALUTAZIONE DELLA QUALITA DEL SONNO IN UTIC ATTRAVERSO L APPLICAZIONE DI UNA SCALA DI VALUTAZIONE VALIDATA DALLA LETTERATURA Gabriele Bartolini, infermiere DCV Fondazione Poliambulanza, Brescia Convention

Dettagli

4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance

4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance 4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance Bologna, 6 febbraio 2009 Efficacia dell Osservazione Breve Intensiva in Medicina d Urgenza Uno studio before-after Primiano

Dettagli

Convegno CARD S. Bonifacio

Convegno CARD S. Bonifacio Convegno CARD S. Bonifacio 7-10-2016 La dimissione del paziente dall ospedale verso l ospedale di comunità. Valutazione di 6 anni di attività dell ospedale di comunità di Tregnago Dr. Roberto Borin Cure

Dettagli

VALUTAZIONE E CURA DEL DELIRIUM IN UN GRUPPO DI PERSONE ANZIANE RICOVERATE IN UNA UNITA DI CURE SUB ACUTE

VALUTAZIONE E CURA DEL DELIRIUM IN UN GRUPPO DI PERSONE ANZIANE RICOVERATE IN UNA UNITA DI CURE SUB ACUTE VALUTAZIONE E CURA DEL DELIRIUM IN UN GRUPPO DI PERSONE ANZIANE RICOVERATE IN UNA UNITA DI CURE SUB ACUTE Angela Cassinadri, Stefano Boffelli, Sara Tironi, Fabrizio Mercurio, Renzo Rozzini, Marco Trabucchi

Dettagli

Intensità di cura: esperienza delle UU.OO di Medicina Interna di Trento e Rovereto

Intensità di cura: esperienza delle UU.OO di Medicina Interna di Trento e Rovereto Intensità di cura: esperienza delle UU.OO di Medicina Interna di Trento e Rovereto Stefano Toccoli Ilaria Nannini IX Congresso Nazionale ANIMO Bologna, 11 maggio 2014 I sottoscritti STEFANO TOCCOLI e ILARIA

Dettagli

L Audit clinico come strumento di miglioramento continuo delle prestazioni assistenziali

L Audit clinico come strumento di miglioramento continuo delle prestazioni assistenziali L Audit clinico come strumento di miglioramento continuo delle prestazioni assistenziali WE CANNOT CHANGE THE PAST, BUT YOU CAN CHANGE THE FUTURE (Pat Patfoort) Miglioramento della pratica clinica Cercare

Dettagli

«Farmaci e Prevenzione: il ruolo del Centro Regionale di Farmacovigilanza»

«Farmaci e Prevenzione: il ruolo del Centro Regionale di Farmacovigilanza» «Farmaci e Prevenzione: il ruolo del Centro Regionale di Farmacovigilanza» Arianna Deidda Unità Complessa di Farmacologia Clinica Azienda Ospedaliero Universitaria Cagliari RESPONSABILE SCIENTIFICO CRFV:

Dettagli

Progetto CIELO. Emergenze Intraospedaliere. Evoluzione nella gestione delle. Prevenzione dell arresto cardiaco negli ospedali per Acuti

Progetto CIELO. Emergenze Intraospedaliere. Evoluzione nella gestione delle. Prevenzione dell arresto cardiaco negli ospedali per Acuti Progetto CIELO Evoluzione nella gestione delle Emergenze Intraospedaliere Prevenzione dell arresto cardiaco negli ospedali per Acuti U.O.C. ANESTESIA RIANIMAZIONE Lamberto Padovan Ospedale sicuro? NICE

Dettagli

Prefazione all edizione italiana

Prefazione all edizione italiana 2/ National Early Warning Score (NEWS) Prefazione all edizione italiana Nel 2006 l agenzia sanitaria NCEPOD britannica ha prodotto un rapporto su 226 ospedali inglesi nel quale veniva riferito che, per

Dettagli

Dal territorio al servizio di emergenza: livelli assistenziali e presa in carico del paziente

Dal territorio al servizio di emergenza: livelli assistenziali e presa in carico del paziente I PERCORSI E I SERVIZI DI EMERGENZA-URGENZA PER BAMBINI E ADOLESCENTI Dal territorio al servizio di emergenza: livelli assistenziali e presa in carico del paziente LA PROSPETTIVA INFERMIERISTICA 29-30

Dettagli

La strategia diagnostica: stratificazione di rischio e i percorsi. Ivo Casagranda

La strategia diagnostica: stratificazione di rischio e i percorsi. Ivo Casagranda La strategia diagnostica: stratificazione di rischio e i percorsi Ivo Casagranda The acute care process in the Emergency Department O. U. WARD Emergency Care Seriously ill and injured patients Triage (main

Dettagli

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE Il Triage Roberto Caronna Dipartimento di Scienze Chirurgiche UOC Chirurgia Generale N Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave roberto.caronna@uniroma1.it

Dettagli

VALUTAZIONE DELLA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE IN MEDICINA INTERNA. Studio di adesione del personale infermieristico dell'aormn

VALUTAZIONE DELLA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE IN MEDICINA INTERNA. Studio di adesione del personale infermieristico dell'aormn VALUTAZIONE DELLA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE IN MEDICINA INTERNA Studio di adesione del personale infermieristico dell'aormn Laura Tornari Coordinatore Infermieristico UOC Medicina II Cinzia Benedetti

Dettagli

PROCEDURA AZIENDALE APPLICAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE NEI SETTING DI DEGENZA LIVELLO 2 PP.OO. PISTOIA, S.MARCELLO, PESCIA

PROCEDURA AZIENDALE APPLICAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE NEI SETTING DI DEGENZA LIVELLO 2 PP.OO. PISTOIA, S.MARCELLO, PESCIA Rev.: 0 Pag. 1/6 PROCEDURA AZIENDALE APPLICAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE INFERMIERE REFERENTE PP.OO. PISTOIA, S.MARCELLO, PESCIA REV. DATA REFERENTI DOCUMENTO AUTORIZZAZIONI REDATTO APPROVATO Direttore

Dettagli

La Rete Oncologica della Liguria ed il Patient Service

La Rete Oncologica della Liguria ed il Patient Service (AIOM-Liguria) La Rete Oncologica della Liguria ed il Patient Service Cinzia Caroti Coordinatore Regionale Associazione Italiana di Oncologia Medica Genova, 20 maggio 2009 evoluzione Introduzione : PSSR

Dettagli

LA RICERCA INFERMIERISTICA

LA RICERCA INFERMIERISTICA LA RICERCA INFERMIERISTICA Codice Deontologico Articolo 12 L infermiere riconosce il valore della ricerca, della sperimentazione clinica e assistenziale per l evoluzione delle conoscenze e per i benefici

Dettagli

CARTELLA CLINICA INTEGRATA E LA GESTIONE DEL RISCHIO

CARTELLA CLINICA INTEGRATA E LA GESTIONE DEL RISCHIO V Congresso Nazionale COMLAS Genova 8-11 novembre 2006 CARTELLA CLINICA INTEGRATA E LA GESTIONE DEL RISCHIO DIREZIONE DI PRESIDIO U.F.C. MEDICINA LEGALE SERVIZIO INFERMIERISTICO Raffaella Giannini INTENSITA

Dettagli

INDICE DI INTENSITA ASSISTENZIALE (IIA( IIA) ESPERIENZA APPLICATA ALL AO AO NIGUARDA

INDICE DI INTENSITA ASSISTENZIALE (IIA( IIA) ESPERIENZA APPLICATA ALL AO AO NIGUARDA INDICE DI INTENSITA ASSISTENZIALE (IIA( IIA) ED ESPERIENZA APPLICATA ALL AO AO NIGUARDA 1 2001 2008 : Low Care al Niguarda (gestione infermieristica criteri noti e condivisi) INDICE DI INTENSITA ASSISTENZIALE

Dettagli

Organizzazione per aree omogenee ad intensità di cura: l'esperienza dell'azienda Ospedaliera-Policlinico di Modena

Organizzazione per aree omogenee ad intensità di cura: l'esperienza dell'azienda Ospedaliera-Policlinico di Modena Organizzazione per aree omogenee ad intensità di cura: l'esperienza dell'azienda Ospedaliera-Policlinico di Modena Dr. Roberta Zanin DIT Responsabile Assistenziale Dipartimento Dr. Annarita Garzia Direttore

Dettagli

smartmews FAQ s. Item Oxygen S.r.l. via Le Fogge, 11 Altamura (BA) Italy tel:

smartmews FAQ s. Item Oxygen S.r.l. via Le Fogge, 11 Altamura (BA) Italy tel: H@H smartmews FAQ s Perché adottare un sistema basato su SCORE per la gestione del rischio di pazienti ricoverati in ambito ospedaliero? L Ospedale, struttura deputata per definizione alla diagnosi e cura

Dettagli

Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari

Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari Revisione Cochrane 2016 Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari Hemkens LG, Ewald H, Gloy VL, et al. Colchicine for prevention of cardiovascular events. Cochrane Database Syst Rev 2016;1:CD011047.

Dettagli

Emergenza intraospedaliera: identificare il paziente in crisi

Emergenza intraospedaliera: identificare il paziente in crisi Clinical Management Issues Emergenza intraospedaliera: identificare il paziente in crisi Gestione clinica Marcello Difonzo 1, Antonia Bisceglie 2 Abstract In-hospital emergency is a system designed to

Dettagli

PARTE II: MATERIALI, METODI E RISULTATI MODALITA DI MONITORAGGIO E PAZIENTI OSSERVATI PARAMETRI SCELTI RISULTATI...

PARTE II: MATERIALI, METODI E RISULTATI MODALITA DI MONITORAGGIO E PAZIENTI OSSERVATI PARAMETRI SCELTI RISULTATI... INDICE INTRODUZIONE... 1 PARTE I: LO SVEZZAMENTO DALLA VENTILAZIONE MECCANICA (weaning)... 6 FISIOLOGIA DEL RESPIRO E VENTILAZIONE MECCANICA... 7 DEFINIZIONE DI SVEZZAMENTO (WEANING)... 23 CRITERI ED INDICI

Dettagli

CURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare

CURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare CURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare Quali sono gli obiettivi dell assistenza domiciliare? Mantenere la persona assistita presso

Dettagli

Protocollo di studio sperimentazione Pediatric Early Warning Score

Protocollo di studio sperimentazione Pediatric Early Warning Score Protocollo di studio sperimentazione Pediatric Early Warning Score Vers.0_02.2015 Sommario Razionale... 2 Stato dell arte... 3 Obiettivo della sperimentazione... 4 Metodologia... 4 Disegno della ricerca...

Dettagli

AUDIT CLINICI E INDICATORI DI QUALITA

AUDIT CLINICI E INDICATORI DI QUALITA IL GOVERNO CLINICO DEI PROCESSI ASSISTENZIALI: DALLA TEORIA ALLA PRATICA IPASVI Brescia, 08 ottobre 2011 AUDIT CLINICI E INDICATORI DI QUALITA Dott.a Patrizia Bevilacqua SITR P.O. Montichiari A.O. Spedali

Dettagli

Rianimazione aperta: Infermieri e parenti a confronto indagine conoscitiva nelle rianimazioni dell AORMN

Rianimazione aperta: Infermieri e parenti a confronto indagine conoscitiva nelle rianimazioni dell AORMN Rianimazione aperta: Infermieri e parenti a confronto indagine conoscitiva nelle rianimazioni dell AORMN Dr.ssa Tamara Campanelli Infermiere Coordinatore Professore a contratto UNIVPM Azienda Ospedali

Dettagli

Ospedale Civile San Bortolo Vicenza. Unità operativa di Medicina Interna

Ospedale Civile San Bortolo Vicenza. Unità operativa di Medicina Interna Ospedale Civile San Bortolo Vicenza Unità operativa di Medicina Interna Cartella Integrata medico - infermieristica La documentazione integrata Medico - Infermieristica: Strumento per migliorare la qualità

Dettagli

Il report di AFT a supporto della governance delle cure primarie

Il report di AFT a supporto della governance delle cure primarie Il report di AFT a supporto della governance delle cure primarie Paolo Francesconi Osservatorio di Epidemiologia paolo.francesconi@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana www.ars.toscana.it

Dettagli

Continuità assistenziale infermieristica da area intensiva ad area di degenza. La. dell infermiere di Terapia intensiva

Continuità assistenziale infermieristica da area intensiva ad area di degenza. La. dell infermiere di Terapia intensiva Continuità assistenziale infermieristica da area intensiva ad area di degenza. La consulenza infermieristica dell infermiere di Terapia intensiva Alessandro Monesi Guglielmo Imbriaco Quesito L infermiere

Dettagli

Gli obiettivi glicemici nel paziente diabetico e iperglicemico ospedalizzato

Gli obiettivi glicemici nel paziente diabetico e iperglicemico ospedalizzato Gli obiettivi glicemici nel paziente diabetico e iperglicemico ospedalizzato Maria Del Ben Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Sapienza Università Roma L iperglicemia è di frequente riscontro

Dettagli

IL TRATTAMENTO PRECOCE DEL DOLORE ACUTO IN PRONTO SOCCORSO. Anello debole dell ospedale senza dolore

IL TRATTAMENTO PRECOCE DEL DOLORE ACUTO IN PRONTO SOCCORSO. Anello debole dell ospedale senza dolore 4a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance Bologna, 6 febbraio 2009 IL TRATTAMENTO PRECOCE DEL DOLORE ACUTO IN PRONTO SOCCORSO. Anello debole dell ospedale senza

Dettagli

Priorità di Governo Clinico. Esempio. Glossario. Glossario. Esempio. Survey. Progetti. Indicatori

Priorità di Governo Clinico. Esempio. Glossario. Glossario. Esempio. Survey. Progetti. Indicatori Convention Nazionale Clinical Governance e Management Aziendale Sostenibilità delle innovazioni organizzative nell era del federalismo sanitario Bologna, 15-16 ottobre 2010 OBIETTIVI Survey Priorità di

Dettagli

APPLICAZIONE DEL PEDIATRIC EARLY WARNING SCORE AL TRIAGE PEDIATRICO PER L INTERCETTAZIONE TEMPESTIVA DEL DETERIORAMENTO CLINICO

APPLICAZIONE DEL PEDIATRIC EARLY WARNING SCORE AL TRIAGE PEDIATRICO PER L INTERCETTAZIONE TEMPESTIVA DEL DETERIORAMENTO CLINICO APPLICAZIONE DEL PEDIATRIC EARLY WARNING SCORE AL TRIAGE PEDIATRICO PER L INTERCETTAZIONE TEMPESTIVA DEL DETERIORAMENTO CLINICO Gruppo di Lavoro: F. Fabbri 1, S. Terzoni 1, A. Destrebecq 2, G. Di Pietro

Dettagli

00PP07 GESTIONE EMERGENZE CLINICHE

00PP07 GESTIONE EMERGENZE CLINICHE Pag. 2 di 9 SCOPO La presente procedura definisce le modalità e le responsabilità relative alla gestione delle Emergenze Cliniche, qualora si verifichino a carico delle diverse categorie di persone che

Dettagli

III Convegno Prevenire le complicanze del diabete: dalla ricerca di base all assistenza. Il Progetto IGEA

III Convegno Prevenire le complicanze del diabete: dalla ricerca di base all assistenza. Il Progetto IGEA III Convegno Prevenire le complicanze del diabete: dalla ricerca di base all assistenza Il Progetto IGEA Marina Maggini Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Istituto

Dettagli

San Camillo Forlanini

San Camillo Forlanini F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome ANNA LINDA PATTI Nazionalità Italiana Data di nascita 2 maggio 1961 ESPERIENZA LAVORATIVA Date (da a) Nome e indirizzo del datore di

Dettagli

SEGNI VITALI MODULO DI SCIENZE OSTETRICHE E GINECOLOGICHE DOCENTE DOTT.SSA MERI PEDRIALI

SEGNI VITALI MODULO DI SCIENZE OSTETRICHE E GINECOLOGICHE DOCENTE DOTT.SSA MERI PEDRIALI Corso di Laurea in Ostetricia I anno I semestre AA 2017-2018 Concetti di base dell accertamento clinico: I SEGNI VITALI MODULO DI SCIENZE OSTETRICHE E GINECOLOGICHE MED/47 DOCENTE DOTT.SSA MERI PEDRIALI

Dettagli

Cloruro Di Potassio 27/05/2005 (Livello 2)

Cloruro Di Potassio 27/05/2005 (Livello 2) Cloruro Di Potassio 27/05/2005 (Livello 2) Ministero Della Salute Raccomandazioni Sul Corretto Utilizzo Delle Soluzioni Concentrate di Cloruro di Potassio E Altre Soluzioni Concentrate con Potassio Documento

Dettagli

Organizzazione per intensità di cure: l esperienza dell azienda Usl di Reggio Emilia

Organizzazione per intensità di cure: l esperienza dell azienda Usl di Reggio Emilia Organizzazione per intensità di cure: l esperienza dell azienda Usl di Reggio Emilia L Esperienza della AUSL di Reggio Emilia : modello e prototipo 5 Ospedali di piccole medie dimensioni con caratteristiche

Dettagli

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche.

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche. Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche antonellamrt@gmail.com 1 negli USA vengono introdotti i DRG con l obiettivo di

Dettagli

6 a Conferenza Nazionale GIMBE Verso un approccio di sistema alla Clinical Governance

6 a Conferenza Nazionale GIMBE Verso un approccio di sistema alla Clinical Governance 6 a Conferenza Nazionale GIMBE Verso un approccio di sistema alla Clinical Governance Bologna, 11 febbraio 2011 Prescrizione delle colonscopie nella zona di Ancona: quali inappropriatezze? Matteo Marcosignori

Dettagli

L EFFICACIA DELLA FORMAZIONE NELL EMERGENZA URGENZA per operatori sanitari REVIEW

L EFFICACIA DELLA FORMAZIONE NELL EMERGENZA URGENZA per operatori sanitari REVIEW Università degli Studi di Torino - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche e Ostetriche L EFFICACIA DELLA FORMAZIONE NELL EMERGENZA URGENZA per operatori

Dettagli

Manfrini Manuela Infermiera dipartimento di medicina interna Ospedale di Rovereto

Manfrini Manuela Infermiera dipartimento di medicina interna Ospedale di Rovereto Manfrini Manuela Infermiera dipartimento di medicina interna Ospedale di Rovereto Verticalizzazione del lavoro Vincolo del mansionario Organizzazione gerarchica in cui la figura del medico era posta

Dettagli

Elettromedicali. Quale scelta e limiti di utilizzo

Elettromedicali. Quale scelta e limiti di utilizzo Elettromedicali Quale scelta e limiti di utilizzo Definizione apparecchio elettrico, munito di non più di una connessione ad una particolare rete di alimentazione, destinato ala diagnosi, al trattamento

Dettagli

LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 CRITERI CLINICI PER IL TRASFERIMENTO DEI PAZIENTI ALL O.B.I.E DALL O.B.I.

LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 CRITERI CLINICI PER IL TRASFERIMENTO DEI PAZIENTI ALL O.B.I.E DALL O.B.I. LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 INDICE 1. Scopo 2. Campo applicazione 3. Modalità applicative 4. Responsabilità 5. Bibliografia 6. Distribuzione rev. Data Redatto da Verificato da Approvato da 1 15.01.2011

Dettagli

Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico

Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico Nicola Pirozzi DEA-ARCO Premessa Ruolo del PS Pediatrico nella rete regionale Nella Rete Regionale Pediatrica, la gestione dell emergenza

Dettagli

ALLEGATO A. Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale

ALLEGATO A. Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale ALLEGATO A Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale Premessa In Toscana, negli ospedali durante il 2014 sono stati consumati 88,9 DDD di antibiotici per

Dettagli

10 Congresso Nazionale SIMIT Sardegna, La Maddalena - 5 ottobre L attività del Gruppo di Studio SIMIT Cure Palliative in Malattie Infettive

10 Congresso Nazionale SIMIT Sardegna, La Maddalena - 5 ottobre L attività del Gruppo di Studio SIMIT Cure Palliative in Malattie Infettive 10 Congresso Nazionale SIMIT Sardegna, La Maddalena - 5 ottobre 2011 L attività del Gruppo di Studio SIMIT Cure Palliative in Malattie Infettive Fabrizio Palmieri (Coordinatore), Massimo Fantoni, Agostino

Dettagli

La continuità assistenziale

La continuità assistenziale Le reti oncologiche regionali Presente, problematiche e prospettive future La continuità assistenziale Giuseppe Nastasi U.O.C. Oncologia Medica A.O. Bolognini - Seriate (BG) Camera dei Deputati - Palazzo

Dettagli

L elettrocardiogramma nello studio di Medicina Generale. Giugliano Roberto

L elettrocardiogramma nello studio di Medicina Generale. Giugliano Roberto L elettrocardiogramma nello studio di Medicina Generale Giugliano Roberto L'elettrocardiogramma L'elettrocardiogramma (ECG) e' la registrazione e la riproduzione grafica dell'attivita' elettrica del cuore

Dettagli

Confronto tra strumenti di valutazione della malnutrizione in ambito ospedaliero. Cristina Borgio 5 dicembre 2016

Confronto tra strumenti di valutazione della malnutrizione in ambito ospedaliero. Cristina Borgio 5 dicembre 2016 Confronto tra strumenti di valutazione della malnutrizione in ambito ospedaliero Cristina Borgio 5 dicembre 2016 Malnutrizione ospedaliera 20-50% dei pazienti ospedalizzati all ingresso in ospedale è malnutrito

Dettagli

ABSTRACT. Titolo: La documentazione infermieristica: esperienza del centro Trapianti di Padova.

ABSTRACT. Titolo: La documentazione infermieristica: esperienza del centro Trapianti di Padova. ABSTRACT Titolo: La documentazione infermieristica: esperienza del centro Trapianti di Padova. Autore : E. THIENE IP/L - AFD La documentazione infermieristica è oggi considerata elemento importante per

Dettagli

Scompenso cardiaco, la classifica del ministero della Salute

Scompenso cardiaco, la classifica del ministero della Salute http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=187600&sez=medicinaesalute Scompenso cardiaco, la classifica del ministero della Salute ROMA - L Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari regionali) per

Dettagli

Workshop Master di Area Critica Quali sono le competenze definite nell attuale core curriculum

Workshop Master di Area Critica Quali sono le competenze definite nell attuale core curriculum Workshop Master di Area Critica Quali sono le competenze definite nell attuale core curriculum Loredana Sasso FAAN Professore Associato Annamaria Bagnasco Professore Associato Dipartimento di Scienze della

Dettagli

OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE LA SDO COME STRUMENTO NEL MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITA

OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE LA SDO COME STRUMENTO NEL MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITA OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE Genova La qualità nell'assistenza medica ed infermieristica 4 e 10 Giugno 2013 LA SDO COME STRUMENTO NEL MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITA Perché valutare la qualità

Dettagli

INRCA Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

INRCA Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico AVVISO DI SELEZIONE PER ATTRIBUZIONE DI INCARICO DI DOCENZA E indetto avviso di selezione per il conferimento di incarichi di docenza per n. due corsi dal titolo: 1. UNI EN ISO 9001:2015: aggiornamento

Dettagli

AIPONET e Disease Management in Pneumologia

AIPONET e Disease Management in Pneumologia AIPONET e Disease Management in Pneumologia Anna Maria Moretti 31 marzo 2005 - Roma Il ruolo delle Società Scientifiche Possibilità di realizzare modelli ed esperienze innovative per cogliere vantaggi

Dettagli

Modalità di identificazione del paziente International Patient Safety Goals IPSG IPSG. 1 Accuratezza della identificazione del paziente

Modalità di identificazione del paziente International Patient Safety Goals IPSG IPSG. 1 Accuratezza della identificazione del paziente 1 di 6 LISTA DI DISTRIBUZIONE Direttori Presidi Ospedalieri Direttori di Dipartimento Servizio Infermieristico Direttori UU.OO. Coordinatori Infermieristici UU.OO. Rev. Data Causale Redazione Verifica

Dettagli

Obiettivi. osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %

Obiettivi. osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza % osservato atteso Indicatori * osservato differenza % Riduzione richieste prestazioni per codici bianchi 256.101,00-5 % 12.805,05 15,00 233.218,00-22.883 15 OBIETTIVO 16 1. Rispetto dei tempi di consegna

Dettagli

Staffing di cura: il panorama internazionale

Staffing di cura: il panorama internazionale Staffing di cura: il panorama internazionale Loredana Sasso Professore Associato FAAN Università degli Studi di Genova Dipartimento Scienze della Salute Nurse Staffing Rapporto numerico pazienti/i nfermieri

Dettagli

Il Nursing Case Management

Il Nursing Case Management Seminario: L Infermiere Case Manager Bologna 19 Settembre 2007 Il Nursing Case Management Il cambiamento è un processo che richiede una visione chiara e valide strategie di governo del processo stesso,

Dettagli

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione

Dettagli

IL REINGRESSO OSPEDALIERO La prospettiva del DEA dell Azienda Ospedaliera.

IL REINGRESSO OSPEDALIERO La prospettiva del DEA dell Azienda Ospedaliera. IL REINGRESSO OSPEDALIERO La prospettiva del DEA dell Azienda Ospedaliera. Giornate Mediche di Santa Maria Nuova 26-27 settembre 2014 Relatore Dr Alessandro Morettini Le riammissioni in Medicina Interna

Dettagli

Percorso diagnostico-terapeutico del trauma cranico lieve e moderato: ruolo dell Ospedale Spoke Dr. Gabriele Ciucci

Percorso diagnostico-terapeutico del trauma cranico lieve e moderato: ruolo dell Ospedale Spoke Dr. Gabriele Ciucci Percorso diagnostico-terapeutico del trauma cranico lieve e moderato: ruolo dell Ospedale Spoke Dr. Gabriele Ciucci U.O. di Neurologia Dip. Medico-Internistico 2 AUSL RAVENNA Background Solo pochi traumi

Dettagli

ASGO Esperienza applicativa Azienda USL 11 Empoli

ASGO Esperienza applicativa Azienda USL 11 Empoli ASGO Esperienza applicativa Azienda USL 11 Empoli Chiappi Simonetta, Meini Loriana, Bini Barbara Bologna, 25 giugno 2012 ASL 11 di Empoli Popolazione: 234.157 abitanti Territorio: 933 Km 2 Zone Empolese

Dettagli

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del

Dettagli

L Azienda Ospedaliera di Verona

L Azienda Ospedaliera di Verona Verona 11-12-09 L Azienda Ospedaliera di Verona in La Sanità Veronese e il Sistema Sanitario della Regione Veneto ATTIVITA ASSISTENZIALE ASSISTENZIALE POSTI LETTO ORDINARI: 1543 POSTI LETTO DAY HOSPITAL:

Dettagli

Evidenze e buon senso

Evidenze e buon senso Golden Simposium 2007 In media sette farmaci: che fare? Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia La polifarmacoterapia Farmacocinetica Farmacodinamica Interazioni farmacologiche Reazioni avverse

Dettagli

Dipartimento Materno Infantile Struttura Complessa di Neonatologia T.I.N.

Dipartimento Materno Infantile Struttura Complessa di Neonatologia T.I.N. Dipartimento Materno Infantile Struttura Complessa di Neonatologia T.I.N. Direttore: Dott. Roberto Bellù Ospedale Alessandro Manzoni Via dell Eremo 9/11 23900 Lecco Relazione finale del progetto Valutazione

Dettagli

L ostertrica viene individuata come la professionista che può accompagnare la donna nel suo percorso di maternità

L ostertrica viene individuata come la professionista che può accompagnare la donna nel suo percorso di maternità L ostertrica viene individuata come la professionista che può accompagnare la donna nel suo percorso di maternità garantendo continuità assistenziale durante tutto il percorso gravidanza, parto, puerperio

Dettagli

Costo-Efficacia delle Strategie Terapeutiche di Riperfusione

Costo-Efficacia delle Strategie Terapeutiche di Riperfusione Costo-Efficacia delle Strategie Terapeutiche di Riperfusione Furio Colivicchi, FESC U.O.D. Qualità e Controllo di Gestione Dipartimento Cardiovascolare A.C.O. S. Filippo Neri Roma Valutazione Costo-Efficacia

Dettagli

Quali standard di qualità per l assistenza infermieristica in Pronto Soccorso?

Quali standard di qualità per l assistenza infermieristica in Pronto Soccorso? Quali standard di qualità per l assistenza infermieristica in Pronto Soccorso? 12 Novembre 2015 Riva del Garda Nicola Ramacciati Infermiere Coordinatore, S.C. Pronto Soccorso Accettazione OBI Ieri Quali

Dettagli

Antonella Moretti Clinica Reumatologica Università Politecnica delle Marche - Ancona

Antonella Moretti Clinica Reumatologica Università Politecnica delle Marche - Ancona I Accoglienza II Compilazione cartella infermieristica III Attivazione percorsi assistenziali IV Valutazione clinica narrative based V Attività specialistiche VI visita infermieristica VII Monitororaggio

Dettagli

Rete dell emergenza pediatrica

Rete dell emergenza pediatrica «L emergenza e la terapia intensiva pediatrica in Italia: punti di forza e criticità» Firenze 1 Dicembre 2011 Rete dell emergenza pediatrica Andrea Pettenazzo Terapia Intensiva Pediatrica Dipartimento

Dettagli

Edmonton Symptom Assessment System (ESAS)

Edmonton Symptom Assessment System (ESAS) IOSI Cure Palliative I-CURPAL-004 STRUMENTI: Edmonton Symptom Assessment System (ESAS) UNO STRUMENTO DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE E CONTINUA DEI SINTOMI SOMMARIO 1) Introduzione 2) Provenienza dell

Dettagli

REPORT CUSTOMER SATISFACTION

REPORT CUSTOMER SATISFACTION QUESITO: Il suo ricovero è avvenuto Ginecologia e Ostetricia Non Risponde 1 2.1 Urgenza 18 38.3 Programmato 24 51.1 Day Hospital 4 8.5 QUESITO: Tempi d'attesa per ottenere il ricovero Valore medio 6,43

Dettagli

Copyright Healthcare Quality Quest, Fattori critici per il successo di un audit clinico

Copyright Healthcare Quality Quest, Fattori critici per il successo di un audit clinico Copyright Healthcare Quality Quest, 2011 Fattori critici per il successo di un audit clinico 1 Fattori critici per il successo Il processo giusto I soggetti giusti Gli obiettivi giusti Le misure giuste

Dettagli

Il monitoraggio pressorio della cuffia tracheale: nuove tecnologie per assicurare il range terapeutico

Il monitoraggio pressorio della cuffia tracheale: nuove tecnologie per assicurare il range terapeutico 32 Congresso Nazionale Aniarti Napoli, 6-8 novembre 2013 Mostra d Oltremare Il monitoraggio pressorio della cuffia tracheale: nuove tecnologie per assicurare il range terapeutico Matteo Danielis, Sonia

Dettagli

Nursing Minimun data set per la costruzione di una documentazione infermieristica

Nursing Minimun data set per la costruzione di una documentazione infermieristica Nursing Minimun data set per la costruzione di una documentazione infermieristica Emanuela Fabbro Soc Medicina Generale San Daniele Del Friuli (Ud) Udine, 19 settembre 2014 PROGETTO UNIT CARE MEDICINA

Dettagli

Tassi di infezione del sito chirurgico 2012/13: pubblicazione trasparente

Tassi di infezione del sito chirurgico 2012/13: pubblicazione trasparente Conferenza stampa 27 novembre 2015 Tassi di infezione del sito chirurgico 2012/13: pubblicazione trasparente PD dr. med. Stefan Kuster Prof. dr. med. Nicolas Troillet Infezioni nosocomiali 19% 17% 21%

Dettagli