Dall obbligo a nuove progettualità:la gestione del rischio stress lavoro correlato e il contributo dei lavoratori
|
|
- Alessandro Clemente
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Dall obbligo a nuove progettualità:la gestione del rischio stress lavoro correlato e il contributo dei lavoratori Dipinto 1935 la condizione Umana rappresenta un "quadro nel quadro", in cui Magritte gioca sulla percezione della realtà dando differenti punti di vista ed evoca un confine sottile, quasi indefinito, tra ciò che è reale e quello che ne è la sua percezione.
2 Lo stress è.. Lo stress non è una malattia ma una situazione di prolungata tensione che può ridurre l efficienza sul lavoro e può determinare un cattivo stato di salute. L individuo è assolutamente in grado di sostenere una esposizione di breve durata alla tensione che può essere considerata positiva, ma ha maggiore difficoltà a sostenere una esposizione prolungata ad una pressione intensa. Lo stress allora è una condizione che può essere accompagnata da disturbi di natura fisica e psicologica o sociale ed è proprio la conseguenza del fatto che alcuni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro
3 Le variabili socio-economiche che incidono sullo stress correlato al lavoro Ricorso a nuove forme di contratti di lavoro instabili combinati con l insicurezza del mantenimento del lavoro stesso Aumento dei carichi di lavoro Impiego di forza lavoro sempre più anziana e quindi poco flessibile ai cambiamenti organizzativi Contesti in cui si opera sempre più complessi con relativi problemi relazionali Interferenze e squilibri tra lavoro e vita privata
4 Lo stress da lavoro : Rischio Emergente Rappresenta il 50/6 delle giornate di mancato lavoro E secondo solo ai disturbi muscolo scheletrici Incide per il 4% della ricchezza prodotta in UE Un Costo economico l anno di 20mld di euro (INAIL)
5 Relazione tra rischio e danno Il rischio è un concetto probabilistico, che associa due elementi fondamentali: il primo è la probabilità che accada un certo evento capace di causare un danno alle persone, il secondo è la conseguenza dell evento. La nozione di rischio implica l esistenza di una sorgente di pericolo e delle possibilità che essa si trasformi in un danno per il lavoratore (art.2,lettera s D.lgs81/08 La prevenzione deve agire quindi, in modo da ridurre la probabilità di accadimento del rischio, mentre la protezione non può fare altro che agire per la diminuzione del danno.
6 Salute Organizzativa e benessere Per Salute Organizzativa si riferisce alla capacità di una organizzazione non solo di essere efficace, ma anche di crescere e svilupparsi promuovendo e mantenendo un adeguato benessere fisico e psicologico di chi vi lavora Per benessere organizzativo si intende la qualità della relazione esistente fra persona e ambiente di lavoro
7 Dotazione organica 2011 Il personale coinvolto circa suddiviso in 238dirigenti di cui 58datori di lavoro area economicaamministrativa area socio-educativa; area della vigilanza area tecnica 2000 unità per l area informatica telematica,cultura, ambiente e sicurezza del lavoro Incidenza del personale Di questi il 46,55% lavorava nei 19 Municipi Si sono costituiti 160 GOL su 48 strutture Dotazione organica 2015 Il personale coinvolto circa suddiviso in 205dirigenti di cui 48datori di lavoro area economicaamministrativa area socio-educativa; area della vigilanza area tecnica 1.765unità per l area informatica telematica,cultura, ambiente e sicurezza del lavoro Di questi il 47,02% lavora nei 15 Municipi Si sono costituiti 103 GOL su 25 strutture
8 Identificazione livelli di rischio Le tre aree identificano dei punteggi, la cui somma,rapportata percentualmente a un punteggio massimo, permette d identificare un diverso livello di rischio Rischio basso 25 % Rischio medio > 25 % e 5 Rischio alto > 5
9 Rischio stress correlato al lavoro Roma Capitale anno / Totale R. Alto R. Medio R. Basso Rischio Medio 26% Rischio Alto 1% Totale Eventi Sentinella Contenuto Lavoro 81 Contesto Lavoro Totale 64 Tot R. Alto R. Medio R. Basso Rischio Alto 4% Rischio Medio 49% Rischio Basso 73% Totale Rischio Basso 47% 1 Eventi Sentinella Contenuto Lavoro Contesto Lavoro Tot. Rosanna Pensato P.O. tutela del lavoro e
10 Totale valutazione stress municipi Municipi Alto Medio Basso EVENTI SENTINELLA CONTENUTO DEL LAVORO CONTESTO DEL LAVORO TOTALE Rischio Alto 9% Municipi Rischio Basso 24% Rischio Medio 67%
11 Totale valutazione stress dipartimenti Dipartimenti Alto Medio Basso 1 EVENTI SENTINELLA CONTENUTO DEL LAVORO CONTESTO DEL LAVORO TOTALE Dipartimenti Rischio Alto Rischio Medio 36% Rischio Basso 64%
12 Educatrici Asili nido( ) Educatrici A.N R. Alto R. Medio R. Basso Eventi Sentinella Contenuto Lavoro Contesto Lavoro Tot. Educatrici A.N. Rischio Alto Rischio Basso 25% Rischio Medio 75%
13 Insegnanti scuola materna Insegnanti S. I R. Alto R. Medio R. Basso Eventi Sentinella Contenuto Lavoro Contesto Lavoro Tot. Rischio Basso Insegnanti S. I. Rischio Alto Rischio Medio 10
14 Funzionari educativi Funzionari Educativi Rischio 0 Eventi Sentinella Contenuto Lavoro Contesto Lavoro Medio Tot. R. Alto R. Medio R. Basso Funzionari Educativi Rischio Alto 5 Rischio Medio 5
15 dati a confronto 2009/11 e 2012/ Eventi Sentinella EVENTI SENTINELLA Personale Educativo Contenuto del Lavoro Contesto del Lavoro TOTALE Personale Educativo CONTENUTO DEL LAVORO CONTESTO DEL LAVORO TOTALE Rischio Alto Rischio Medio Rischio Basso R. Alto R. Medio R. Basso Rischio Medio 29% Personale Educativo Rischio Basso 71% Personale Educativo 2014 Rischio Alto 14% Rischio Basso 7% Rischio Medio 79% Rischio Alto
16 Personale Servizi sociali ( ) Servizi Sociali R. Alto R. Medio R. Basso Eventi Sentinella Contenuto Lavoro Contesto Lavoro Tot. Rischio Alto Servizi Sociali Rischio Medio 6 Rischio Basso 4
17 Personale uffici tecnici 10 Tecnici R. Alto R. Medio R. Basso Eventi Sentinella Contenuto Lavoro Contesto Lavoro Tot. Tecnici Rischio Alto Rischio Medio 42% Rischio Basso 58%
18 Area amministrativa di back e front- office Amm. vi B.O Eventi Sentinella Contenuto Lavoro Contesto Lavoro Amm.vi F.O Eventi Sentinella Contenuto Lavoro Contesto Lavoro Tot Tot. R. Alto R. Medio R. Basso R. Alto R. Medio R. Basso Rischio Alto Rischio Alto 6% Rosanna Pensato P.O. tutela del lavoro e Rischio Medio 59% Amm. vi B.O. Rischio Medio 45% Amm.vi F.O. Rischio Basso 35% Rischio Basso 55%
19 Gli indicatori selezionati Area di indagine Indicatori scelti per ordine di punteggio Area di contenuto (2 dimensioni) Area di contesto (4 dimensioni) Pianificazione dei compiti Orario di lavoro Autonomia decisionale Funzione e cultura organizzativa Evoluzione carriera Rapporti interpersonale
20 Area di Contenuto dimensioni Pianificazione dei compiti Orario di lavoro Gli indicatori scelti INDICATORI Il lavoro subisce frequenti interruzioni adeguatezza delle risorse strumentali svolgimento compito Lavoro caratterizzato da monotomia Lo svolgimento della mansione richiede più compiti contemporaneamente Chiara definizione dei compiti Adeguatezza delle risorse Umane per lo svolgimento del compito Viene svolto abitualmente lo straordinario E presente il lavoro su turni E presente il lavoro notturno Fisso o a rotazione E presente un orario di lavoro non flessibili Viene svolto abitualmente lo straordinario
21 Gli indicatori scelti AREA Di CONTESTO dimensioni Autonomia decisionale Funzione e cultura organizzativa Evoluzione carriera Rapporti interpersonali INDICATORI Lavoro in precedenza svolti da altri Non autonomia per l esecuzione compito Non strumenti di partecipazione alle decisioni del gruppo di lavoro Presenza di un sistema di Comunicazione Diffusione degli obiettivi aziendali Presenza di procedure aziendali Presenza piano formativo Non sono chiari i criteri di avanzamento Frequenti conflitti /litigi Non comunicazione Dirigente/lavoratori
22 I piani di miglioramento Il datore di lavoro ha responsabilità nel: valutare tutti i rischi; Inserire i dati dei risultati stress nel DVR idoneità della Valutazione Rischio criteri di accettabilità del rischio; la pianificazione degli interventi aziendali e di prevenzione; approvazione del piano di miglioramento.
23 PIANI di MIGLIORAMENTO Livello organizzativo (interventi di job design) riferibile al contenuto del lavoro, ai ruoli organizzativi, al sistema di valutazione, alle relazioni sul posto di lavoro Clima interno- Comunicazione tecniche di potenziamento dell autostima e motivazione al lavoro, formazione relazionale per il rafforzamento delle conoscenze/competenze Livello individuale Rosanna Pensato P.O. tutela del lavoro e
24 La risorsa umana: la migliore fonte di energia L organizzazione deve mettere le persone, in condizione di esprimere le proprie. competenze, autonomia decisionale capacità progettuale flessibilità davanti alle contraddizioni operative che spesso l organizzazione si trova a fronteggiare. Le persone non hanno bisogno di interpretare le situazioni e i cambiamenti solo con modelli normativi ma Occorre sostenere le capacità di visione, di iniziativa di cui dispongono i lavoratori
25 La risorsa umana Sono diventati fattori di successo: iniziativa, personalizzazione,capacità di anticipazione, abilità relazionale ecc. fattori che sono ascrivibile né all organizzazione, né ai processi di lavoro,né ai meccanismi operativi ma sono proprietà delle persone Le persone sono al centro dello sviluppo di qualunque organizzazione e questo è tanto più vero in una che eroga servizi
26 Sviluppare azioni di prevenzione del disagio nei posti di lavoro Le relazioni sociali e i rapporti interpersonali possono rappresentare per le persone una fonte stressogena Occorre raccogliere il disagio per prevenire le situazioni di costrittività organizzativa intervenire per mantenere un sufficiente livello di autostima nel lavoratore
27 Il disagio lavorativo Disagio lavorativo (disagio ) mancanza di agio ovvero quando si verifica un interazione negativa tra il dipendente e i diversi aspetti dell ambiente umano e organizzativo Poco riconoscimento dei ruoli agiti Difficoltà dei flussi comunicativi Poco coinvolgimento nell attività di lavoro Poca partecipazione alla vita lavorativa Rosanna Pensato P.O. tutela del lavoro e
28 Il disagio lavorativo Il disagio non è solo un problema del singolo lavoratore Il disagio è un problema che investe l intero sistema Il disagio può generare assenteismo / demotivazione nel lavoratore non identificazione con gli obiettivi dell ENTE disservizi
29 Il Lavoratore Sportello di ascolto del disagio lavorativo su richiesta individuale Contatti Telefonici Colloquio conoscenza del caso raccolta storia lavorativa Colloquio con operatore psicosociale -analisi del disagio colloquio con il medico competente (anamnesi disturbi psicosomatici) Valutazione del caso breafing degli operatori per individuazione di soluzioni operative Invio 2 livello Centro clinico per il Disagio lavorativo Piani di azioni a sostegno del lavoratore Rosanna Pensato P.O. tutela del lavoro e della salute Interventi di carattere organizzativi concordati con il Direttore Approfondiment o con il medico competente Attività di auto sostegno /coaching percorsi formativi
30 lavoratore Medico competente MUNICIPIO SPORTELLO D Ascolto Mappa dei fabbisogni professionali Accoglienza Ascolto Sostegno/supporto per l inserimento nel servizio di assegnazione Formazione a carico del Dip. R.U. su nuove competenze richieste:organizzazione dei servizi e dipartimenti-atti Amministrativi- Competenze informatiche di base e sui sistemi informativi in uso Orientamento Sostegno Accompagnamen to Laboratorio Esperenziale
VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO - CORRELATO
VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO - CORRELATO ANALISI DEI FATTORI DICONTENUTO E CONTESTO DEL LAVORO PER LA RILEVAZIONE DEGLI STRESSOGENI LAVORATIVI REQUISITI FONDAMENTALI Dr. Giovanni
DettagliIl sistema di misurazione e di valutazione della Performance dell Università Parthenope del personale responsabile e non di Unità Organizzative
Il sistema di misurazione e di valutazione della Performance dell Università Parthenope del personale responsabile e non di Unità Organizzative Analisi del contesto interno Personale diviso per area di
DettagliSTRESS LAVORO CORRELATO
STRESS LAVORO CORRELATO Stress e valutazione del rischio CREMONA 24 febbraio 2009 Cos è lo Stress Lo stress è una condizione fisica o psicologica che insorge in una persona quando si trova ad affrontare
DettagliLA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO. D.lgs. 81/08, art. 32, c., 6 Articolo 28 D.lgs. 81/08 TESTO UNICO
LA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO D.lgs. 81/08, art. 32, c., 6 Articolo 28 D.lgs. 81/08 TESTO UNICO IL TESTO UNICO il datore di lavoro è tenuto a valutare, in applicazione dei contenuti dell
DettagliLe aziende e la gestione delle risorse senior: AGeMap50+ e AGeMap50+ HealthCare
Convegno: LAVORO E FORMAZIONE PER TUTTE LE ETA Le aziende e la gestione delle risorse senior: AGeMap50+ e AGeMap50+ HealthCare Brescia, 11 maggio 2016 Benessere Organizzativo: di cosa si tratta? Definito
DettagliRISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO
1 RISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO Formazione sicurezza sul lavoro D.Lgs.81/08 s.m.i. STRESS LAVORO-CORRELATO Reazione avversa ad eccessive pressioni o ad altro tipo di richieste. 2 STRESS LAVORO-CORRELATO
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTOGRILL. Allegato a) 1. TITOLO DEL PROGETTO 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema
DettagliValutazione Stress l.c. Regione FVG
Progetto Valutazione Stress l.c. Regione FVG Aprile 2011 Indice Introduzione generale Principali fonti normative Il modello di valutazione Linee guida Approccio in Regione FVG Valutazione in FVG Definizione
DettagliCAPITOLO VII TIPOLOGIA DI RISCHI NELLA REVISIONE CONTABILE
CAPITOLO VII TIPOLOGIA DI RISCHI NELLA REVISIONE CONTABILE 1 I RISCHI DI IMPRESA COSTITUISCONO POSSIBILITA CHE UN EVENTO OD UNA MANCATA INIZIATIVA DELLA DIREZIONE POSSANO INFLUENZARE NEGATIVAMENTE LA CAPACITA
DettagliRischio psico-sociale per stress da lavoro-correlato
Rischio psico-sociale per stress da lavoro-correlato Il rischio psico-sociale è prodotto dall impatto del lavoro sulla salute Perché occuparsene? Quando si è sotto stress, facilmente si verificano infortuni
DettagliImplementazione e ottimizzazione dei processi e dell assetto organizzativo
Divisione Organizzazione Aziendale L insieme di uomini, mezzi e tecnologie, dev essere orchestrato in logiche di efficienza L ottimizzazione dei processi aziendali responsabilità, procedure di governo
DettagliLa valutazione dello stress lavoro-correlato proposta metodologica
SPISAL ULSS 2 - VERONA La valutazione dello stress lavoro-correlato proposta metodologica CHECK LIST DEGLI INDICATORI VERIFICABILI ISTRUZIONI - Ogni scheda ripercorre il volume da pag. 28 a pag. 39 e permette
DettagliProvincia di Forlì-Cesena
Provincia di Forlì-Cesena Servizio Progettazione e Manutenzione Fabbricati Ufficio Servizio Prevenzione e Protezione PROGRAMMA DELLA FORMAZIONE ANNUALE Provincia di Forlì-Cesena 2012 sito web: www.provincia.fc.it
DettagliVALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO. Sicurezza nelle Scuole - Ing. Marco Simoncini
VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO Stress Lavoro Correlato Qualche definizione La parola STRESS deriva dal latino strictus, che significa stretto, serrato, compresso Come espressione anglosassone
DettagliAREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI
50 3.2 I Fattori Positivi e Critici emergenti dall analisi di domanda e offerta e dalle informazioni più significative AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI Domanda educativa di servizi 0 3 anni in costante
Dettaglisecondo le indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente
secondo le indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente Articolo 28 D.Lgs n. 81/2008 Articolo 29 D.Lgs n. 81/2008 Indicazioni metodologiche Commissione consultiva permanente La scelta
DettagliScienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento
Cosa farò da grande? A cura di: Prof.ssa Filomena De Lumè, associato Psicologia dello sviluppo Dott.ssa Francesca Borgia, laurea in Metodologia dell Intervento Psicologico Dott.ssa Arianna Mignozzi, laurea
DettagliTecnico riparatore di veicoli a motore. Standard formativo minimo regionale
Tecnico riparatore di veicoli a motore Standard formativo minimo regionale Denominazione della figura TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate
DettagliFORMAZIONE AZIENDALE D.Legs. 81/08
FORMAZIONE AZIENDALE D.Legs. 81/08 Il presente questionario, predisposto a cura dell Ufficio Formazione del Comando dovrà essere compilato da ciascun dipendente partecipante al corso antincendio e intende
DettagliIL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA
1 IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA Il Modello CAF - Struttura 2 2 Il Modello CAF Lo sviluppo negli elementi di dettaglio 3 Le nove caselle rappresentano i criteri in base ai quali valutare il percorso
DettagliECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - l organizzazione: una definizione -il processo di organizzazione: specializzazione e coordinamento
DettagliValutazione e gestione del. Mariarosaria Spagnuolo Responsabile Area Salute e Sicurezza sul Lavoro Assolombarda
Valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato Mariarosaria Spagnuolo Responsabile Area Salute e Sicurezza sul Lavoro Assolombarda Assolombarda E la prima associazione territoriale con competenza
DettagliPIANO FORMATIVO Centro Residenziale per Anziani Domenico Sartor
PIANO FORMATIVO 2014 Centro Residenziale per Anziani Domenico Sartor 1 Il Piano Formativo anno 2014 La formazione e l aggiornamento rappresentano un preciso obbligo per il personale ed un impegno aziendale
DettagliPATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA
PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA Il Patto di Accoglienza è un documento destinato all integrazione degli alunni disabili all interno del nostro Istituto. Contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti
DettagliRIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto
RIF. CORSO: 2015-GG-39 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: TECNICO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Durata: 200 Descrizione della figura professionale: Il Tecnico
DettagliRIF. CORSO: 2015-GG-32. Scheda progetto
RIF. CORSO: 205-GG-2 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: Durata: OPERATORE DELLA PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA TURISTICA 200 Descrizione della figura professionale: L Operatore della
DettagliBANDO PER LA SELEZIONE di RISORSE UMANE COINVOLTE IN COMPITI di COORDINAMENTO LOGISTICO-ORGANIZZATIVO ORGANIZZATIVO
ISTITUTO PROF. LE DI STATO PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO F. ENRIQUES Via E. Gianturco, 7 80055 Portici (NA) Tel. 081475684-081471484 Fax 081482920 NARIO70002 www.istitutoenriques.it C.F. 80033540636
DettagliLa valutazione delle posizioni al Politecnico di Milano
Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche La valutazione delle posizioni al Politecnico di Milano Dott. Responsabile Servizio Organizzazione e Sviluppo Struttura
DettagliPROGRAMMA DELLE OFFERTE DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE A.S. 2008/2009
PROGRAMMA DELLE OFFERTE DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE A.S. 2008/2009 Le proposte hanno come sfondo, obiettivi e modalità di formazione, fissati nella direttiva del Sovrintendente Scolastico in materia
DettagliIL RUOLO DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO NEL S.P.D.C.
AZIENDA USL ROMA H DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE IL RUOLO DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO NEL S.P.D.C. PROCESSI DI COMUNICAZIONE CON LA PROPRIA EQUIPE ASSISTENZIALE IN PSICHIATRIA Roccia Daniele RUOLO E
DettagliINDICE 1.2 - PRIORITA, TRAGUARDI, OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL RAV
INDICE LA DEFINIZIONE DELLA VISION E DELLA MISSION DELLA SCUOLA CAP. 1 LE PRIORITÁ STRATEGICHE 1.1 - DESCRIZIONE DELL AMBIENTE DI RIFERIMENTO E DELLE RISORSE DISPONIBILI 1.1.1 - Popolazione scolastica
DettagliFormatori Sicurezza. Percorso formativo per:
Formatori Sicurezza Percorso formativo per: Consulenti, dirigenti, datori di lavoro, responsabili e addetti SPP, professionisti della sicurezza e dell'igiene del lavoro, formatori. INDICE Obiettivi pag.
DettagliOperatore del benessere - Acconciatura
Dal sito della Provincia di Varese - Istruzione e Formazione Professionale Allegato B al DDG n. 1544 del 22 febbraio 2010 Approvazione degli standard formativi minimi di apprendimento relativi ai percorsi
DettagliQUESTIONI METODOLOGICHE NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA STRESS LAVORO CORRELATO NEL SETTORE SCOLASTICO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Politiche Corso di Laurea magistrale in Scienze Cognitive e Processi Decisionali Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi e Dipartimento
DettagliL analisi preliminare
1 5 2 L analisi preliminare 4 3 1 Unità Didattiche 1, 2 Alla fine del modulo sarai in grado di Elaborare un documento di analisi preliminare del piano formativo OBIETTIVI DIDATTICI Descrivere le variabili
DettagliCAT CONFCOMMERCIO PMI soc. consortile a r.l. Ufficio Formazione Via Miranda, 10 tel. 0881/560111 fax 0881/560560 e-mail:
FORMAZIONE AREA SICUREZZA E SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO Corso Formazione Datori di lavoro - Responsabili SPP Rischio basso Acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica
DettagliProgrammazione delle attività educative e didattiche Anno Scolastico 2011/2012
ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE PER GEOMETRI E PROGRAMMATORI MICHELE AMARI 00043 CIAMPINO (Roma) - Via Romana, 11-13 - Tel. 7960023 - Fax 7961653 Distretto Scolastico n 40 - Codice Fiscale 80203970589
DettagliAREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE. Referenziazioni della Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):
AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai
DettagliLA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA
LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA Contesto della politica Dati internazionali mostrano che le
DettagliVALUTAZIONE DELLE RISPOSTE SUDDIVISE PER GENERE: uomini donne
A.01 - Il mio luogo di lavoro è sicuro (impianti elettrici, misure antincendio e di emergenza, ecc.) A.02 - Ho ricevuto informazione e formazione appropriate sui rischi connessi alla mia attività lavorativa
DettagliCAPITOLO 7 GESTIONE DEI PROCESSI
CAPITOLO 7 GESTIONE DEI PROCESSI 7.1 GENERALITA 7.2 PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEI PROCESSI 7.3 RESPONSABILITA ED AUTORITA RELATIVE AI PROCESSI Pagina 51 di 76 7.1 GENERALITÁ Nel presente capitolo l Istituto
DettagliL analisi e il controllo della spesa nel settore pubblico: il ruolo della PA e dei fornitori
L analisi e il controllo della spesa nel settore pubblico: il ruolo della PA e dei fornitori Un esempio virtuoso di valutazione della performance dei fornitori: il caso dello Sportello Appalti Imprese
DettagliTerapie integrate in Psichiatria: modelli e attivitàa confronto
Terapie integrate in Psichiatria: modelli e attivitàa confronto Punti di eccellenza, punti di criticità Dr.ssa P.Bergamasco S.C. PSICHIATRIA AOU MAGGIORE DELLA CARITA NOVARA CRITICITA OBIETTIVO FORMAZIONE
DettagliRAV perché? Permetterà alla scuola di compiere un autentica autoanalisi dei punti di forza e di criticità, grazie a dati comparabili
RAV perché? Permetterà alla scuola di compiere un autentica autoanalisi dei punti di forza e di criticità, grazie a dati comparabili Consentirà di porre in relazione gli esiti dell apprendimento con i
DettagliPROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI
PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo
PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.5.1 7.2.1 7.8.1 Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo Razionale
DettagliTecnico dei servizi di impresa. Standard della Figura nazionale
Tecnico dei servizi di impresa Standard della Figura nazionale Denominazione della figura TECNICO DEI SERVIZI DI IMPRESA Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche
DettagliLe competenze curriculari di sicurezza nelle scuole: i risultati
La scuola sicura Lo sviluppo delle competenze di sicurezza nei curricula scolastici Le competenze curriculari di sicurezza nelle scuole: i risultati Bruna Baggio Dirigente scolastico - Referente Rete SPS
DettagliMANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING
MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009
DettagliLA COMPETENZA DELL OSS NELLA RELAZIONE CON L UTENTE E CON IL GRUPPO DI LAVORO. Basso Anna
LA COMPETENZA DELL OSS NELLA RELAZIONE CON L UTENTE E CON IL GRUPPO DI LAVORO Basso Anna Il gruppo di lavoro e ruoli al suo interno oss medico infermiere fisioterapista 2 oss medico Esito sull utente infermiere
DettagliPremessa e obiettivi. dell individuo nella loro pienezza e totalità. ORGANIZZAZIONE STRATEGICA. Risorse Umane POTENZIALE
Premessa e obiettivi La valutazione del potenziale rappresenta una metodologia ben precisa che genera diversi strumenti, schematizzati e di facile lettura, per la gestione del potenziale delle persone
DettagliAlunni Diversamente Abili (DVA)
Alunni Diversamente Abili (DVA) Protocollo per l inclusione degli studenti diversamente abili Finalità: garantire il diritto all istruzione e i necessari supporti agli alunni; inserire gli alunni diversamente
DettagliANNO SCOLASTICO Parte I analisi dei punti di forza e di criticità
tel. +39 0426-631742 fa 0426 322199 Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. RILEVAZIONE DEI BES PRESENTI: n 1. Disabilità con D.F. (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 48 Minorati vista 1 Minorati
DettagliPiano di Miglioramento Prime indicazione in ordine agli effetti sulla spesa degli enti del sistema pubblico provinciale
Piano di Miglioramento Prime indicazione in ordine agli effetti sulla spesa degli enti del sistema pubblico provinciale Provincia Autonoma di Trento Trento, luglio 2012 Piano di miglioramento 2 Deloitte
DettagliQuali competenze per lo psicologo scolastico?
Quali competenze per lo psicologo scolastico? Livia Botta Agenzia Scuola Seminario LA PSICOLOGIA SCOLASTICA IN LIGURIA promosso dall Ordine degli Psicologi della Liguria Genova 18 ottobre 2008 Gli psicologi
DettagliPeer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili
Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili ASP 7 - SER.T Vittoria Responsabile progetto Dott. Giuseppe Mustile Referenti progetto Dott.ssa Delizia Di Stefano Dott.ssa Melania
DettagliPON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E
PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA 2007-2013 - ASSE E Progetto Performance PA Ambito B - Linea 2 Modelli e strumenti per il miglioramento dei processi di gestione del personale Seminario Il sistema di
DettagliVALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO
Edizione del 04/05/2011 pag. 1 VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO (ai sensi del D.Lgs. 9 Aprile 2008, n.81 e del D.Lgs. 3 Agosto 2009, n. 106) Il presente documento di Valutazione dei Rischi da
DettagliRUOLI, RESPONSABILITA E DINAMICHE RELAZIONALI
AO di Desio e Vimercate Seminario Informativo su STRESS E LAVORO: CONOSCERLO, VALUTARLO E GESTIRLO 23 giugno 2010 Sala Conferenze Circoscrizione 3 Monza RUOLI, RESPONSABILITA E DINAMICHE RELAZIONALI DATORE
DettagliGenere e stress lavoro correlato Rossella Continisio Contarp Direzione Regionale Campania
Lo stress lavoro-correlato metodologie, indicazioni e criteri per una corretta valutazione Sala Convegni della Camera di Commercio di Napoli Napoli, 10 febbraio 2011 - ore 15.00 Genere e stress lavoro
DettagliI SERVIZI OFFERTI AI CITTADINI
PROGETTI DI CONTINUITA SCUOLA-LAVORO - Studenti in obbligo formativo con disabilità accertata dalla Commissione medica integrata ai sensi della Legge n. 104/1992 o con certificazione scolastica rilasciata
DettagliSICUREZZA MICROIMPRESE METALMECCANICHE
16 giugno 2011 Cosa ci ha insegnato l esperienza di Settimo SICUREZZA MICROIMPRESE METALMECCANICHE Lauro Reviglione Medico del lavoro Direttore S.Pre.S.A.L. ASL TO4 La differenza tra quelli che hanno successo
DettagliProfilo Professionale
Profilo Professionale Addetto Generico Supporto Uffici Roma 11 Agosto 2016 Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità Certificata ISO 9001:2008 Certificata OHSAS 18001:2007 Finalità L addetto Generico
DettagliPROGETTO: PSICOMOTORICITA
Alla Cortese Attenzione Del Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo CassanoD Adda Dott.ssa Valentina Marcassa PROGETTO: PSICOMOTORICITA AMBITO DISCIPLINARE: PSICOMOTRICITA CLASSI COINVOLTE: SEZ. 4 ANNI
DettagliRelazione finale stage 2011
Relazione finale stage 2011 Anche nello scorso anno scolastico, nel nostro Istituto, è stata organizzata un esperienza di stage: alcuni studenti delle classi quarte hanno avuto l opportunità di sperimentare,
DettagliL e Non No Te T c e h c n h ic i a c l a Sk S il i l l s n c o c nt n ri r but u o t all l l aff f i f da d bili l tà
Le Non TechnicalSkills Un contributo all affidabilità nelle organizzazioni complesse Chiara Locatelli 1 Non-technicalSkills Abilità cognitive, comportamentali e interpersonali, complementari alle competenze
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIO TERZO BIENNIO-CLASSE QUINTA PRIMARIA DISCIPLINA:GEOGRAFIA. Anno scolastico 2013/2014 INSEGNANTE:FEDERICA REDOLFI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIO TERZO BIENNIO-CLASSE QUINTA PRIMARIA DISCIPLINA:GEOGRAFIA Anno scolastico 2013/2014 INSEGNANTE:FEDERICA REDOLFI GEOGRAFIA Competenza 1 al termine del 3 biennio (classe quinta
DettagliTecnico dei servizi di sala e bar. Standard della Figura nazionale
Tecnico dei servizi di sala e bar Standard della Figura nazionale Denominazione della TECNICO DEI SERVIZI DI SALA E BAR Referenziazioni della Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento:
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome GENTILE GABRIELLA Indirizzo VIALE MANZONI 20 Telefono 03213703689 Fax 03213703644 E-mail gentile.gabriella@comune.novara.it
Dettagliper la valutazione e gestione del rischio stress lavoro
Ministerodell Istruzione,dell UniversitàedellaRicerca UfficioScolasticoRegionaleperlaBasilicata STRESS LAVORO CORRELATO ORRELATO NELLA SCUOLA S E M I N A R I O 26 Aprile 2012 Aula Magna Università degli
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA Processo Sequenza di processo Area di Attività Qualificazione regionale SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 SERVIZI CULTURALI E DI SPETTACOLO
DettagliAREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 16. TECNICO DELL ABBIGLIAMENTO. Nomenclatura delle Unità Professioni (NUP/ISTAT):
AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 16. TECNICO DELL ABBIGLIAMENTO Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professioni (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai specializzati
Dettaglidi lavoro nel sistema welfare lombardo
Le politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nel sistema welfare lombardo Lodi, 16 ottobre 2012 Il rischio psicosociale e la promozione del benessere all interno delle Aziende gli obblighi
Dettagligestione delle imprese Prof. Arturo Capasso
Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Il ciclo direzionale La funzione organizzativa Struttura organizzativa Scelte di organizzazione Progettazione dell organizzazione Modelli
DettagliIl Progetto interventi mirati al benessere
TEEN EXPLORER Il Progetto Gli interventi mirati al benessere e al pieno sviluppo di bambini, adolescenti e giovani, rappresentano un obiettivo cardine per lo sviluppo sociale e culturale dell intera società.
DettagliCREAZIONE e GESTIONE d IMPRESA. Gestione d Impresa. - Contenuti diamo forma alle Tue idee
CREAZIONE e GESTIONE d IMPRESA Gestione d Impresa - Contenuti -... diamo forma alle Tue idee Gestione d Impresa L area di apprendimento dedicata alla Gestione d Impresa consente a ciascun utente abilitato,
DettagliL ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro
L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA Mario Di Pietro Sebbene non esista una cura per l ADHD l esistono tecniche comportamentali che possono essere di grande beneficio per il bambino e migliorare notevolmente
DettagliSoluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling
Soluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling Mission Lingue del Mondo offre percorsi di formazione e consulenza personalizzati per le persone, i gruppi e le
DettagliBusiness School. Calendario. Catalogo Formazione 2011. (Aggiornato al 01 febbraio 2011)
Calendario Catalogo Formazione 2011 (Aggiornato al 01 febbraio 2011) MASTER E CORSI DI QUALIFICAZIONE Business School AREA CULTURA TURISMO Operatore della promozione e accoglienza turistica Destinato a
DettagliLIBRETTO DI STAGE 2016
LIBRETTO DI STAGE 2016 Dati anagrafici dello studente Cognome e nome Nato a..il Residente a..in via n Tel..Codice fiscale. Scuola di provenienza... Classe.Indirizzo. Lingue conosciute Azienda ospitante
DettagliCompiti e responsabilità del Medico Competente
Compiti e responsabilità del Medico Competente Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari U.O. di Medicina del Lavoro Prof. Francesco Mocci sommario Breve storia del m.c. nella nostra Azienda Ruolo e
DettagliLo scopo dell autovalutazione non è sanzionatorio o fiscale, ma ha una valenza professionale e progettuale per:
BILANCIO SOCIALE Autovalutazione La pratica dell autovalutazione costituisce uno strumento professionale prezioso per tutti gli operatori scolastici, utile per procedere nella revisione del proprio operato;
DettagliPiano di inserimento e formazione per i dipendenti neoassunti. Per facilitare l'ingresso del personale nella struttura camerale
Piano di inserimento e formazione per i dipendenti neoassunti Per facilitare l'ingresso del personale nella struttura camerale PRESENTAZIONE DELLA BUONA PRATICA La conoscenza di un nuovo ambiente lavorativo
DettagliDIREZIONE CENTRALE RISORSE UMANE, ORGANIZZAZIONE E SERVIZI GENERALI
Approvato con Determina dirigenziale del Direttore Generale n. 2/2015 del 20 gennaio 2015 e revisionato a seguito Det. DG n. 7 del 30/01/2015 (inserimento Redazione ) DIREZIONE CENTRALE RISORSE UMANE,
DettagliAggiornato alle indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente. Versione 1.0
Aggiornato alle indicazioni della Commissione consultiva permanente Versione 1.0 Il buon governo D. Lgs. N. 81/ e s.m.i. Una "reazione emozionale intensa a una serie di stimoli esterni che mettono in moto
DettagliArea di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education
Progetto CCM Utilizzo della strategia di prevenzione di comunità nel settore delle sostanze d abuso Area di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education Referente: Azienda
DettagliIl Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio
Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23
DettagliAzione Pegaso 2015. Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza
Sorveglianza sanitaria a scuola Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza SORVEGLIANZA SANITARIA DS e sorveglianza sanitaria 1 2 3 4 5 6 7 8 Individua i rischi che comportano
DettagliCONSULENZA E SOSTEGNO PSICOLOGICO Tariffa minima Tariffa massima 1. Seduta di consulenza e/o sostegno psicologico individuale 35,00 115,00
CONSULENZA E SOSTEGNO PSICOLOGICO Tariffa minima Tariffa massima 1. Seduta di consulenza e/o sostegno psicologico individuale 35,00 115,00 2. Seduta di consulenza e/o sostegno psicologico alla coppia e
DettagliGli interventi dell Agenzia del lavoro a sostegno dell'occupazione femminile
Gli interventi dell Agenzia del lavoro a sostegno dell'occupazione femminile 12 maggio 2016 Gli interventi dell agenzia del lavoro a sostegno dell occupazione femminile Indicatori del mercato del lavoro
DettagliR16 Rete IFS Tra scuola e impresa nel territorio
ISTITUTO TECNICO CLASSE: 4 a INDIRIZZO: ECONOMICO AZIENDALE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Realizzazione del Business plan Coordinatore: il Docente di Economia aziendale Collaboratori: Docenti del Consiglio di
DettagliIstituto Comprensivo San Giacomo - La Mucone" San Giacomo d Acri (CS) Tel e Fax
Istituto Comprensivo San Giacomo - La Mucone" 87040 San Giacomo d Acri (CS) Tel e Fax. 0984-952025 SITO WEB: www.ic-acrisangiacomo.it email CSIC88400A@ISTRUZIONE.IT Codice Scuola CSIC88400A- C.F. 98094150780
DettagliREGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE
REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE Articolo 1 Premessa. Levante Multiservizi srl (di seguito Società) è società a responsabilità limitata con il 60% di capitale pubblico e il 40% di capitale
Dettagli- Rilevazione situazioni di disagio e/o di difficoltà di studio e proposta di modalità/strategie didattiche di prevenzione/soluzione
INDIVIDUAZIONE AREE FUNZIONALI E COMPITI FF.SS. AREA 3 Gestione degli interventi e dei servizi per gli studenti 1 ORIENTAMENTO - Coordinamento delle commissioni Orientamento in entrata e in uscita - Predisposizione
DettagliL'esperienza del Progetto Laboratorio FIASO Sviluppo e tutela del benessere e della salute organizzativa nelle Aziende Sanitarie.
Economia relazionale e sviluppo del potenziale umano. Quale futuro per gli operatori delle moderne Aziende Sanitarie in epoca di crisi? L'esperienza del Progetto Laboratorio FIASO Sviluppo e tutela del
DettagliStrutture per ANZIANI
Organismo accreditato da ACCREDIA UNI EN ISO 9001:2008 SGQ Certificato n. 1150 Strutture per ANZIANI Un nuovo approccio gestionale Non onorare la vecchiaia, è demolire la casa dove ci si deve addormentare
DettagliMetodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA
Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Prof. Guido CAPALDO Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM Come è stata costruita la metodologia Messa
DettagliPERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO
PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO AMBITO COMPETENZE DI BASE N. Abilità del triennio 1A Comprendere testi di diversa tipologia e complessità N.1
DettagliPsicologia delle organizzazioni
Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche Sede di Biella Psicologia delle organizzazioni RUOLO ORGANIZZATIVO 1 Definizione di ruolo lavorativo Insieme dei comportamenti tipici che caratterizzano
DettagliLA PNL NELLA PSICOLOGIA DEL LAVORO
CORSO DI FORMAZIONE LA PNL NELLA PSICOLOGIA DEL LAVORO NELLA SEDE DI BOLOGNA 1 CHI SIAMO La (SFP) è un associazione culturale, nata nel 2014 con un duplice scopo: 1) Sviluppare competenze e fornire strumenti
Dettagli