Adulis 2011: missione compiuta

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Annalisa Cinzia Innocenti
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Adulis 2011: missione compiuta Il team di ricerca condotto la scorsa primavera dai fratelli Alfredo e Angelo Castiglioni in prossimità delle sponde eritree del Mar Rosso per la prima campagna di

1 Adulis 2011: missione compiuta Il team di ricerca condotto la scorsa primavera dai fratelli Alfredo e Angelo Castiglioni in prossimità delle sponde eritree del Mar Rosso per la prima campagna di scavo sul sito dell'antico porto di Adulis è ora all'opera nei laboratori per analizzare i reperti e i materiali raccolti. Promettenti gli esiti delle indagini, dirette dall'archeologa Barbara Maurina - Conservatore per l'archeologia del Museo Civico di Rovereto - che qui firma una relazione conclusiva della missione Pubblicato il: Tra la fine di gennaio e la prima settimana di marzo 2011 si è svolta la prima missione archeologica del progetto Adulis, promosso dal CeRDO (Centro ricerche sul Deserto Orientale) di Alfredo e Angelo Castiglioni e condotto sul campo dal Museo civico di Rovereto insieme al Centro di geotecnologie dell Università di Siena e al Museo Nazionale Eritreo. La spedizione ha posto le basi per un attività di ricerca multidisciplinare pluriennale che mira alla documentazione, divulgazione e valorizzazione delle testimonianze storico-archeologiche dell antica città di Adulis in Eritrea. Situata anticamente a poco più di 3 km (20 stadi) dalla costa, mentre oggi ne dista circa 7, Adulis era, con Berenice e Myos Hormos, uno dei principali centri commerciali del Mar Rosso. Considerata dagli studiosi il porto del potente regno aksumita (dal nome della capitale Aksum, oggi in Etiopia settentrionale), raggiunse il massimo sviluppo fra il I e il IV secolo d.c. e come testimoniano diverse fonti scritte (la Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, l anonimo Periplo del Mare Eritreo, la Topographia christiana di Cosma Indicopleuste) durante tutta l età imperiale romana fino alla prima età bizantina costituì un punto di riferimento fondamentale nella rete dei traffici commerciali che si svolgevano fra il Mediterraneo, la penisola arabica e l India e rappresentò un mercato privilegiato per l approvvigionamento di prodotti esotici e materie prime quali l avorio e l ossidiana. Il declino e l abbandono definitivo della città avvennero in modo repentino e per cause ancora oscure alla fine del VII - inizio dell VIII secolo, poco dopo la conquista araba del Vicino Oriente. Fondazione Museo Civico Rovereto Borgo Santa Caterina, Rovereto (TN) - Italy di 5

Dopo l identificazione di Adulis nel Golfo di Zula lungo il fiume Haddas da parte di Henry Salt a inizio Ottocento, il sito fu oggetto di numerose spedizioni di nazionalità soprattutto britannica e

2 Dopo l identificazione di Adulis nel Golfo di Zula lungo il fiume Haddas da parte di Henry Salt a inizio Ottocento, il sito fu oggetto di numerose spedizioni di nazionalità soprattutto britannica e francese, durante le quali ne vennero documentati i resti, talora anche tramite limitati saggi di scavo. L attività di ricerca più estesa fu però quella di Roberto Paribeni, che all inizio del XX secolo, epoca in cui l Eritrea era colonia italiana, attraverso una ventina di saggi di scavo raccolse la maggior parte dei dati su Adulis finora noti e realizzò il primo rilievo topografico dettagliato del sito: Fra le sue scoperte più significative, un quartiere abitativo e i resti di due chiese realizzate su alto podio. Paribeni realizzò anche un saggio in profondità a sudovest dell area urbana, rinvenendo fino alla profondità di 10 metri reperti archeologici, fra cui tracce di capanne con focolari e frammenti di ceramica primitiva che oggi vengono datati al II millennio a.c. Dopo gli scavi di Paribeni le indagini nel sito sono state del tutto sporadiche: nel corso del 900 si conta solo il saggio di scavo realizzato da Francis Anfray nel , mentre più recentemente, nel , David Peacock ha condotto un survey raccogliendo dati di fondamentale importanza per comprendere la cronologia, l articolazione planimetrica della città e il suo rapporto col territorio circostante. Sono rimaste tuttavia senza risposta molte domande relative all origine, alle fasi insediative e costruttive, alle cause dell abbandono del sito. La risposta a tali quesiti è fra gli obiettivi primari del progetto Adulis, che attraverso l attività sul campo della prima missione ha predisposto un nuovo e più dettagliato rilievo Fondazione Museo Civico Rovereto Borgo Santa Caterina, Rovereto (TN) - Italy di 5

topografico con georeferenziazione delle evidenze archeologiche e delle trincee realizzate nel passato. Su tale base si è proceduto alla scelta delle aree di scavo: in corrispondenza della trincea n.

3 topografico con georeferenziazione delle evidenze archeologiche e delle trincee realizzate nel passato. Su tale base si è proceduto alla scelta delle aree di scavo: in corrispondenza della trincea n. 13 di Paribeni è stato aperto il settore più esteso, con lo scopo di riportare alla luce uno dei più importanti monumenti scoperti dall archeologo nel cuore della città, una chiesa paleocristiana oramai totalmente interrata, e di documentarne le fasi edilizie e i particolari architettonici; a sudovest e a sudest del sito sono stati praticati due saggi più limitati, intesi a indagare la sequenza stratigrafica e le fasi insediative della città, mentre una piccola trincea è stata aperta anche nel tratto sudoccidentale del letto prosciugato dell Haddas. La chiesa, i cui resti appaiono assai deteriorati, essendo scomparse molte delle strutture rilevate da Paribeni, ha una pianta rettangolare di 28x14 m e presenta a oriente un abside a ferro di cavallo incapsulata nella muratura, una particolarità architettonica piuttosto rara in quest area geografica. L edificio si imposta su un alto podio troncopiramidale a riseghe rientranti realizzato in blocchi di basalto poligonali alternati a lastre di micascisto (un tipo di apparecchiatura muraria caratteristico, definito da Sundström graduated masonry ), a cui Paribeni attribuì il fantasioso nome di ara del sole, ritenendolo erroneamente una costruzione a carattere cultuale più antica. All epoca, le grandi lastre che pavimentavano la chiesa, quasi tutte in posto, impedirono a Paribeni di scavare sotto il piano di calpestio, mentre oggi, essendo il pavimento in gran parte distrutto o asportato, l indagine si è potuta spingere fino al livello sottostante, rivelando la presenza di strutture in muratura di forma cilindrica all interno del podio: realizzate contestualmente al basamento, esse dovevano fungere da fondazione dei pilastri che in origine suddividevano l edificio in tre navate. I reperti mobili rinvenuti indicano per ora una cronologia dell edificio al V-VII secolo, ma si auspica le ricerche future consentano di precisare ulteriormente la datazione. Questa la planimetria della chiesa a fine scavo: Fondazione Museo Civico Rovereto Borgo Santa Caterina, Rovereto (TN) - Italy di 5

Un altro edificio importante, delimitato almeno su tre lati da muri in basalto e micascisto e sepolto sotto una spessa coltre di strati alluvionali, è stato individuato anche nel saggio orientale;

4 Un altro edificio importante, delimitato almeno su tre lati da muri in basalto e micascisto e sepolto sotto una spessa coltre di strati alluvionali, è stato individuato anche nel saggio orientale; qui lo scavo si è arrestato al livello degli strati di crollo superficiali e la sua messa in luce sarà uno degli obiettivi della prossima missione. Le novità più significative riguardo alla storia di Adulis si sono però raccolte nei sondaggi effettuati a sudest del sito, dove già Paribeni aveva individuato i reperti più antichi (in foto a sx, un esempio) e dove la presenza di piani d uso e focolari sembra confermare l esistenza di una fase di occupazione del sito preaksumita; a tale proposito auspichiamo che le analisi al C14 sui carboni, in corso presso l Università di Lecce, possano contribuire a datare con precisione questi livelli di occupazione, aiutandoci così a gettare nuova luce sulle origini della città. di Barbara Maurina Conservatore per l'archeologia Museo Civico di Rovereto Fondazione Museo Civico Rovereto Borgo Santa Caterina, Rovereto (TN) - Italy di 5

5 Per approfondire: I filmati relativi alla Missione Adulis 2011 sono disponibili per la libera visione su Sperimentarea.tv ( sul suo canale tematico Archeologiaviva.tv ( Fondazione Museo Civico Rovereto Borgo Santa Caterina, Rovereto (TN) - Italy di 5

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