LA SALUTE A PORTATA DI TUTTI I.P.

Transcript

1 Obiettivo de InHealth è di costituire uno strumento di informazione per comunicare le più recenti novità in tema di salute, benessere psico-fisico e corretti stili di vita. L editore non è responsabile degli eventuali danni conseguenti alla lettura o alla erronea interpretazione dei contenuti. InHealth è un marchio registrato di proprietà Dogma srl. LA SALUTE A PORTATA DI TUTTI Proteggere la vista ad ogni età Blefariti, allergie oculari, degenerazione maculare legata all età controlli periodici e una buona prevenzione possono aiutare molto I.P.

2 Proteggere la vista ad ogni età 1 domande e risposte1 In quale stagione le congiuntiviti allergiche si presentano più frequentemente? La congiuntivite è più frequente, specialmente nei Paesi mediterranei a clima caldo umido, in primavera in quanto un maggior numero di piante produce polline, ma può essere presente anche in altre stagioni. 2 Il cambiamento delle stagioni può interferire con la sintomatologia delle congiuntiviti allergiche? L aumento delle temperature che si è registrato in questi ultimi anni ha favorito, secondo studi statunitensi, impollinazioni più intense e più prolungate delle specie allergeniche, peggiorando la sintomatologia. 3 Il trattamento con prodotti detergenti ed emollienti specifici per l igiene perioculare può essere utile? Sì, una corretta igiene del bordo palpebrale e delle ciglia, ha un effetto coadiuvante nella terapia della congiuntivite allergica. La detersione quotidiana delle palpebre aiuta infatti a rimuovere gli allergeni che si depositano sulle palpebre e sulle ciglia. L igiene oculare quotidiana è in genere di fondamentale importanza anche nei soggetti sani. 4 Quali sono i sintomi più comuni della blefarite? Prurito, bruciore, sensazione di corpo estraneo, formazione di piccole croste determinate dall infiammazione del bordo palpebrale. È una malattia cronica ma questi sintomi possono essere tenuti sotto controllo. 5 L igiene palpebrale è sufficiente per curare le blefariti? Nella maggioranza dei casi, dopo un periodo iniziale in cui può essere utile l utilizzo di farmaci, può essere sufficiente l igiene oculare terapeutica con sostanze che non solo detergono ma svolgono azioni lenitive e antisettiche utili per controllare i sintomi delle blefariti. 6 Che cos è la DMLE? È una malattia cronicodegenerativa che, gradualmente, può portare fino ad una perdita seria e, soprattutto, irreversibile della vista, dal momento che la macula è la parte dell occhio che ci consente di avere una visione distinta e di vedere i colori. 7 Quale degli Omega3 è più importante per l occhio? Il DHA-Omega3 è il principale responsabile del processo attraverso il quale la retina, in particolare la macula, converte gli stimoli luminosi in impulsi elettrici. Per mantenere un elevata qualità della vista e prevenire fenomeni degenerativi è fondamentale assicurare un corretto apporto di DHA-Omega3, attraverso l alimentazione.

3 Obiettivo de InHealth è di costituire uno strumento di informazione per comunicare le più recenti novità in tema di salute, benessere psico-fisico e corretti stili di vita. L editore non è responsabile degli eventuali danni conseguenti alla lettura o alla erronea interpretazione dei contenuti. InHealth è un marchio registrato di proprietà Dogma srl. LA SALUTE A PORTATA DI TUTTI Proteggere la vista ad ogni età Blefariti, allergie oculari, degenerazione maculare legata all età: controlli periodici e una buona prevenzione possono aiutare molto Dogma srl HealthCare Division Via Cimarosa 55/R Savona Tel info@inhealth.it areaclienti@inhealth.it Direttore Commerciale Simona Finessi s.finessi@dogma.it Responsabile di Divisione Massimo Sonnati m.sonnati@dogma.it Direttore Creativo Angelo Dadda a.dadda@dogma.it Grafica&Impaginazione Paolo Veirana p.veirana@dogma.it Coordinamento&Contenuti Sara Caviglia s.caviglia@dogma.it Ufficio Stampa Simona Labbate simona@looping-italy.com Progetto Grafico Angelo Dadda Immagini Fotolia - Istock Finito di stampare Gennaio 2010 in collaborazione con: I.P. in questo numero Com è fatto il nostro occhio Una macchina fotografica perfetta che elabora le immagini decodificando le informazioni visive Detergere in maniera sicura L importanza dell igiene oculare e della detersione palpebrale Integrare la dieta Un apporto adeguato di DHA-Omega3 garantisce una corretta funzionalità retinica e una buona qualità visiva Il primo passo: informarsi Essere informati sulle nuove scoperte della ricerca medica utili alla salute dei nostri occhi Sorvegliare le reazioni esagerate Aiutiamo l occhio a difendersi dalle allergie oculari riconoscendone ed eliminandone i fattori scatenanti Combattere mangiando Un alimentazione bilanciata aiuta a contrastare l insorgenza e la progressione della DMLE

4 Fonte: CDV Commissione Difesa Vista Promuovere la prevenzione e l informazione sulla salute è più che mai necessario Il primo passo: informarsi Ce lo hanno insegnato fin da piccoli: Prevenire è meglio che curare. Una regola che vale in molti campi, soprattutto quando c è di mezzo la salute. Ma sembra non valere per la salute oculare. Pian piano sta aumentando l attenzione sia delle istituzioni sia dei singoli individui. È quanto è emerso da due studi fortemente voluti dalla Commissione Difesa Vista, organismo che promuove la prevenzione, con l obiettivo di informare in maniera corretta e puntuale su argomenti legati alla salute della vista. Da un lato una ricerca sul ruolo delle istituzioni nella promozione attiva di controlli regolari della vista e dall altro un indagine sulle abitudini degli italiani in materia di prevenzione, controllo e correzione della vista. Dati allarmanti dall OMS Promuovere la prevenzione e l informazione sulla salute è più che mai necessario, considerando anche i dati resi noti dall Organizzazione Mondiale della Sanità: il 75% della cecità negli adulti sarebbe evitabile attraverso la prevenzione e la cura. Anche nei bambini una precoce prevenzione e il trattamento delle anomalie visive già alla nascita ridurrebbe del 50% i casi di cecità. Da qui nasce l importanza della prevenzione visiva e la necessità di promuovere controlli della vista periodici e regolari. La parola d ordine è dunque prevenzione. Che cosa sanno gli italiani della vista e come se ne curano Secondo l indagine commissionata da Commissione Difesa Vista e realizzata da C.R.A. Customized Research & Analysis, il 6% dei bambini tra 1 e 5 anni presenta difetti visivi (strabismo, ipermetropia, astigmatismo e miopia), circa il 4% porta occhiali correttivi (66% di chi ha difetti visivi), il che significa che il 34% non corregge il difetto. Ben il 66% degli adulti 3

5 Essere informati sulle nuove scoperte della ricerca medica utili alla salute dei nostri occhi (maggiori di 14 anni) ha un difetto visivo, più della metà porta gli occhiali, 53% (l 83% di chi ne ha bisogno), mentre il 17% non corregge il difetto. Molti italiani, dunque, soprattutto adulti hanno difetti visivi che possono scoprire solo attraverso accurate visite che però non sono prescritte per legge ma affidate alla volontà del singolo. Scopriamo così che è scarsa l attenzione per la salute oculare dei propri figli: tra 1-5 anni, meno del 40% ha fatto una visita completa o un controllo della vista nella vita. Tali visite sono state suggerite dal medico di famiglia, o sono nate per iniziativa dei genitori, o si è trattato di una prescrizione fatta da un oculista durante una precedente visita, oppure ancora è stata l insegnante a suggerire il controllo. Nella fascia successiva (6-13 anni) il 70% sono stati portati dai genitori almeno una volta da uno specialista. Per gli adulti cambia leggermente lo scenario perchè l 85% ha fatto almeno una visita completa e/o controllo della vista nella vita, quasi sempre da uno specialista. Non tutti sanno che... Oggi circa il 30 per cento della popolazione generale è affetto da patologie di tipo allergico e le cause di questa esplosione sono molteplici e dipendono da numerosi fattori: fattori genetici, inquinamento atmosferico, lo stile di vita occidentale, i cambiamenti climatici. La prevenzione gioca, dunque, un ruolo fondamentale nel contrastare un possibile inizio ed evoluzione della patologia. Per questo, è di estrema importanza conoscere i principali fattori di rischio, ed evitare tutti quei comportamenti che possono favorire l insorgere della patologia. La DMLE è legata al processo di invecchiamento precoce della retina. L età avanzata, ma non solo, costituisce quindi il primo fattore di rischio e di aggravamento della DMLE. In alcuni individui può esserci una predisposizione ereditaria allo sviluppo della stessa. Il fumo aumenta il rischio di degenerazione maculare: un fumatore può contrarre la malattia anche dieci anni prima, rispetto ad un non fumatore. L ipertensione, l eccessiva esposizione alla luce, le infezioni, le malattie metaboliche come il diabete costituiscono altri fattori di rischio, così come l obesità e una dieta povera di vitamine, antiossidanti e Omega3. Queste e molte altre cose si possono imparare anche informandosi e approfondendo l argomento salute oculare attraverso le rubriche, le riviste, i siti web e i canali televisi specializzati, ma quello che rimane insostituibile e imprescindibile sono i controlli dallo specialista: solo un accurato controllo oculistico può permetterci di individuare in anticipo le eventuali patologie dell occhio. Solo un accurato controllo oculistico può permetterci di individuare in anticipo le eventuali patologie dell occhio 4

6 Le palpebre hanno una funzione principalmente meccanica di protezione, il film lacrimale ha funzione di lubrificazione, di ossigenazione e di pulizia della superficie oculare 5 Com è fatto il nostro occhio L occhio è un organo di senso, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive. Esso ricorda da vicino la struttura di una macchina fotografica, o per meglio dire essa è stata costruita ricalcando il modello del nostro occhio e il suo funzionamento. La struttura dell occhio L occhio è costituito dal bulbo oculare, sferoidale ed elastico, le cui pareti sono formate da tre membrane sovrapposte e concentriche: una esterna, fibrosa, costituita dalla cornea (anteriormente trasparente) e dalla sclera (la parte bianca); una intermedia, che comprende la coroide, il corpo ciliare e l iride, al cui centro si trova un foro detto pupilla; una interna, la retina, a funzione fotorecettrice. Dietro l iride si trova il cristallino che è connesso al corpo ciliare da legamenti fini. L apparato motore dell occhio comprende sei muscoli extraoculari. La parte anteriore dell occhio a contatto con l esterno è chiamata superficie oculare ed è costituita dalle palpebre, dalla congiuntiva che riveste la parte interna delle palpebre e dalla sclera, dalla cornea e dal film lacrimale. Il punto di unione tra cornea e sclera si chiama limbus ed è il punto dove le cellule si differenziano per andare a formare la cornea. Nello spessore delle palpebre troviamo alcune ghiandole lacrimali secondarie, mentre la ghiandola lacrimale principale si trova localizzata nell orbita al di sopra del bulbo. La retina come una pellicola fotografica Utilizzando la metafora della macchina fotografica potremmo dire che la retina è paragonabile ad una pellicola fotografica perché è su di essa che si formano le immagini ed è grazie ad essa che possiamo distinguere forme e colori. La luce proveniente dagli oggetti che stiamo osservando attraversa una serie di lenti naturali, che sono in sequenza la cornea, l umor acqueo, il cristallino e il corpo vitreo (che corrispondono alle lenti dell obiettivo della macchina fotografica) e va a proiettarsi sulla retina, fornendo un immagine dell oggetto che attraverso il nervo ottico viene trasmessa al cervello. Quello che vediamo è l elaborazione delle immagini percepite dalla retina. La retina è un sottilissimo tessuto che riveste la superficie interna del bulbo oculare. Essa contiene un mosaico di fotorecettori, cioè cellule sensibili alla luce in grado di trasformare il segnale luminoso in informazione chimica e quindi elettrica.

7 Una macchina fotografica perfetta che elabora le immagini decodificando le informazioni visive Le difese dell occhio I compiti di difesa dell occhio sono affidati alla superficie oculare che è costituita dalle palpebre, dalla congiuntiva, dal limbus, dalla cornea e dal film lacrimale. La congiuntiva è formata da una membrana mucosa molto sottile e delicata capace di scivolare sia contro la cornea sia contro le palpebre, grazie anche alla presenza del film lacrimale che la lubrifica. Mentre le palpebre hanno una funzione principalmente meccanica di protezione, il film lacrimale ha una molteplice funzione. Le capacità funzionali del film lacrimale sono quelle di lubrificazione, di ossigenazione e di pulizia della superficie oculare. L occhio umano ha la necessità di essere regolarmente e sufficientemente umidificato affinché possa svolgere la propria funzione senza disturbi. Requisiti fondamentali per mantenere la superficie oculare integra sono la presenza di un normale quantitativo di fluido lacrimale, la composizione normale del fluido lacrimale, la chiusura normale delle palpebre ed un ammiccamento regolare che distribuisce in modo regolare il film lacrimale e nello stesso tempo lo pulisce. La parte principale del film lacrimale è costituita da acqua che contiene sali, zuccheri, proteine, enzimi e altre sostanze. Questo strato è capace di portare le sostanze nutritive e di difesa alla cornea e alla congiuntiva. Per mantenere lo strato acquoso sulla superficie corneale è importante l integrità dello strato mucoso sottostante, prodotto da alcune cellule della congiuntiva. Questo permette che la superficie dell occhio sia sempre idratata e lubrificata, quindi protetta. I compiti di difesa dell occhio sono affidati alla superficie oculare Retina Coroide Macula Cornea Corpo vitreo Cristallino Iride Nervo ottico 6

8 Sorvegliare le reazioni esagerate Una corretta igiene dell occhio è utile nel tenere sotto controllo le reazioni esagerate L allergia è una reazione esagerata messa in atto dal sistema immunitario del nostro organismo verso sostanze che normalmente non provocano tali reazioni. Il soggetto allergico reagisce in modo eccessivo a uno stimolo che l organismo riconosce come estraneo a se stesso. In genere si tratta di sostanze presenti nell ambiente circostante, come i pollini, o le sostanze chimiche, o ancora gli alimenti che, venendo a contatto con il sistema immunitario, provocano una risposta iperreattiva anomala. Lo sviluppo di una reazione allergica Le reazioni di tipo allergico possono verificarsi in numerosi distretti dell organismo, e sono sempre legate all incontro tra un allergene (una sostanza cioè esterna all organismo, come il polline) e un anticorpo specifico per quella sostanza, formato dall organismo stesso. Un antigene è una sostanza capace di provocare la formazione di anticorpi specifici (IgE) nell organismo in cui si introduce. Più precisamente, un antigene che a contatto con un anticorpo determina dei fenomeni allergici si chiama allergene. Un anticorpo è una proteina (globulina) plasmatica che viene sintetizzata nell organismo da cellule specializzate (plasmacellule) quando nell organismo si introducono sostanze estranee (antigene). Allergie oculari: le congiuntiviti allergiche Esistono diversi tipi di allergie oculari, le più importanti sono: Congiuntivite allergica stagionale La congiuntivite allergica stagionale si riscontra spesso negli individui affetti da rinite allergica. Essi si lamentano dei sintomi tipici quali prurito oculare e lacrimazione, spesso in associazione con starnuti e sintomi da congestione nasale propri della rinite allergica stagionale. Gli allergeni presenti nell aria come il polline, la muffa, la polvere e la forfora degli animali possono scatenare una reazione allergica immediata nel naso e nella congiuntiva oculare. È utile seguire procedure di controllo ambientale, dai condizionatori ai sistemi di filtraggio, ai purificatori d aria, al controllo di materassi e biancheria, alle tecniche di pulizia specifica della casa, stare attenti alle moquettes e agli 7

9 Aiutiamo l occhio a difendersi dalle allergie oculari riconoscendone ed eliminandone i fattori scatenanti animali domestici, il cui allontanamento è talvolta necessario, particolarmente nelle forme di allergia più grave. Nel periodo dell impollinazione evitare di stare all aria aperta. Cheratocongiuntivite primaverile La cheratocongiuntivite primaverile è una forma grave cronica di congiuntivite allergica che interessa la cornea e la congiuntiva. Si manifesta prevalentemente nei bambini e nei giovani adulti, in particolare maschi, e spesso in individui che possono già soffrire di eczema, asma o febbre da fieno. Ha un incidenza stagionale pronunciata (primavera), probabilmente dovuta ad allergeni primaverili, sebbene esistano forme perenni. Il sintomo prevalente è il prurito, la fotofobia intensa e la presenza di filamenti di muco. Uno dei trattamenti più efficaci è quello di ridurre l esposizione agli antigeni, pertanto sarebbe utile trasferirsi in climi più freschi dove le temperature più basse e il minor numero di allergeni presenti nell aria possano dare un sollievo. Cheratocongiuntivite atopica Si tratta di una cheratocongiuntivite allergica presente in individui affetti da dermatite atopica (eczema). È una forma sempre bilaterale, e i sintomi comprendono prurito oculare, sensazione di corpo estraneo, fotofobia, lacrimazione eccessiva ed un abbondante secrezione mucosa. I sintomi sono simili alla cheratocongiuntivite primaverile, ma i pazienti li manifestano più tardivamente tra i 20 e i 60 anni. Non c è alcuna associazione con il periodo stagionale. Sono tipiche la dermatite palpebrale e la blefarite cronica (infiammazione, cioè, della palpebra). La terapia consiste principalmente nell utilizzo di corticosteroidi locali e sistemici. Muoversi d anticipo è fondamentale Cercare di non entrare in contatto con i fattori scatenanti ovviamente non è così scontato e quindi la maggior parte delle volte è necessario l utilizzo di una terapia che preveda l azione di farmaci antiallergici ad azione multipla: in particolare ci sono in commercio colliri a base di Ketotifene, adatti per tutte le forme di congiuntiviti, cheratocongiuntiviti allergiche e non, preparati in pratiche confezioni monodose, per cui si apre, si usa e si butta, ma sono anche disponibili in formulazioni collirio e gel. Questi farmaci sono utili sia in fase acuta e che cronica, ma per la loro azione di stabilizzazione dei mastociti sono consigliati anche in fase di prevenzione. è chiaro che se vengono assunti precedentemente al picco di concentrazioni allergiche svolgono un azione preventiva che aiuta a tenere sotto controllo le reazioni esagerate. L utilizzo di tali farmaci in associazione ad un sostituto lacrimale (TSP Tamarind Seed Polysaccharide) contribuisce all integrità del film lacrimale. Gli allergeni presenti nell aria come il polline, la muffa, la polvere e la forfora degli animali possono scatenare una reazione allergica immediata nel naso e nella congiuntiva 8

10 Detergere in maniera sicura Alcuni hanno l abitudine di strofinarsi le palpebre con fazzoletti da tasca, questo tipo di contatto ripetuto può essere fonte di microtraumi e irritazione 9 Per difendere i nostri occhi dalle allergie oculari è molto importante mantenere una corretta igiene oculare, in alcuni casi più complessi come per esempio per tenere sotto controllo le blefariti, infiammazioni croniche caratterizzate dalla presenza di squame e detriti di consistenza oleosa sul margine palpebrale e sull impianto delle ciglia è di fondamentale importanza. L igiene oculare Alcuni hanno l abitudine di strofinarsi le palpebre con fazzoletti da tasca. Oltre ad essere veicolo di microrganismi, questo tipo di contatto ripetuto può essere fonte di microtraumi e irritazione. Innanzitutto bisogna prevedere il lavaggio accurato delle mani ogni qualvolta si intenda eseguire una qualsiasi manovra sugli occhi e sulle palpebre, sia essa l applicazione delle lenti, l instillazione di colliri o l uso del trucco. I bambini in genere ed in particolare i neonati sono quanto mai sensibili alle infezioni oculari. Una scrupolosa igiene personale con la pulizia del viso e delle mani è la base su cui costruire la gestione dell igiene palpebrale in ogni caso. Nella maggioranza dei pazienti affetti da blefarite, dopo un periodo iniziale in cui può necessitare l uso di farmaci sia topici sia sistemici per il controllo della sintomatologia, è sufficiente una corretta applicazione dell igiene palpebrale. La detersione palpebrale Le manovre di igiene palpebrale hanno lo scopo di ammorbidire la secrezione lipidica solidificata e fluidificare la secrezione addensata, rimuovere i detriti e detergere il bordo palpebrale con spremitura del tarso (setto fibroso delle palpebre) e lavaggio con applicazione di un detergente specifico. È molto importante praticare la detersione delicatamente, alle ciglia a palpebre chiuse, usando delle salviette idonee o dei tamponcini. La detersione viene praticata con prodotti specifici oggi disponibili.

11 L importanza dell igiene oculare e della detersione palpebrale Detersione quotidiana e terapeutica Un semplice gesto, aprire la bustina ed estrarre la salviettina da passare delicatamente più volte sulla palpebra e sulle ciglia tenendo l occhio chiuso, utilizzando una salviettina per ogni occhio. Con i prodotti oggi in commercio non è più necessario risciacquare gli occhi dopo l uso. Le salviettine monouso, imbibite con una soluzione di sostanze detergenti ed emollienti ad azione oculare specifica, sono in tessuto non tessuto e sono state studiate per una detersione delicata ma efficace. Esistono due tipologie di questi prodotti: uno pensato per la pulizia palpebrale da utilizzare nella normale detersione quotidiana dell occhio, ma anche utile per detergere la zona dal trucco, e l altro imbibito di altri principi attivi da utilizzare per una corretta detersione medicata con azione lenitiva e antisettica per coadiuvare la terapia nelle patologie infiammatorie come le blefariti, nelle blefarocongiuntiviti e nelle cheratocongiuntiviti. é importante che la detersione venga praticata con prodotti specifici 10

12 Combattere mangiando Garantire ai nostri occhi un adeguato apporto di alcune sostanze è determinante per proteggere la macula dai processi ossidativi responsabili della DMLE La DMLE (Degenerazione Maculare legata all Età) è una patologia dell occhio che colpisce la zona centrale della retina, detta macula. Si tratta di una malattia cronico degenerativa che, gradualmente, può portare fino ad una perdita seria e, soprattutto, irreversibile della vista, dal momento che la macula è la parte dell occhio che ci consente di avere una visione distinta e di vedere i colori. Ricercare un alimentazione efficace Le evidenze scientifiche disponibili per quanto riguarda la DMLE non consentono ancora di sviluppare una terapia efficace. La prevenzione gioca, dunque, un ruolo fondamentale nel contrastare un possibile inizio ed evoluzione della patologia. E la prevenzione passa anche da una corretta alimentazione. I risultati degli studi AREDS (importanti studi promossi negli Stati Uniti dal National Eye Institute) hanno dimostrato che l assunzione attraverso la dieta di antiossidanti (come Vitamina C, Vitamina E, Zinco e Rame) e di carotenoidi (Luteina e Zeaxantina) è determinante per proteggere l occhio e in particolare la macula dai processi ossidativi responsabili della degenerazione. Le opportunità del gruppo della Vitamina E: i Tocotrienoli Grande importanza è stata riconosciuta anche ai Tocotrienoli, composti liposolubili appartenenti alla famiglia della Vitamina E, presenti in oli vegetali come olio di riso, olio di crusca, olio di cocco e olio di noce. Si tratta infatti di sostanze fondamentali per la funzionalità della retina, dal momento che hanno un azione antiossidante volte più potente rispetto alla Vitamina E. Essi contrastano i processi di ossidazione, causa del precoce invecchiamento della retina stessa. Minerali e Vitamine: gli antiossidanti Le Vitamine C ed E sono dei potenti antiossidanti, in grado di neutralizzare i radicali liberi, responsabili, tra l altro, di danni e di varie condizioni patologiche. L azione antiossidante delle Vitamine C ed E è ulteriormente amplificata dalla presenza di carotenoidi. Anche i minerali Zinco e Rame hanno elevato potere antiossidante, in particolare a livello della retina, essendo in grado di contrastare le degenerazioni correlate all età. Inoltre, lo Zinco è in grado di accelerare e intensificare l attività della Vitamina C ed E. 11

13 Un alimentazione bilanciata aiuta a contrastare l insorgenza e la progressione della DMLE Luteina e Zeaxantina, filtri protettivi Appartengono alla famiglia dei carotenoidi. Si tratta di pigmenti altamente presenti nella macula della retina umana. Questi pigmenti filtrano la luce blu e la radiazione ultravioletta, entrambe potenzialmente tossiche per la macula, esercitando una funzione protettiva nei confronti dei nostri occhi. Diversi studi hanno dimostrato come una dieta con alte concentrazioni di carotenoidi (Luteina e Zeaxantina, presenti soprattutto in cavoli verdi e spinaci) sia in grado di contrastare la degenerazione maculare. Gli indispensabili Omega3 Gli Omega3 sono una categoria di acidi grassi indispensabili per il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale e del sistema visivo. Soprattutto, sono fondamentali per mantenere integre le membrane cellulari. I principali acidi grassi del gruppo Omega3 sono: l Acido Alfa- Linolenico (ALA), l Acido Eicosapentaenoico (EPA), l Acido Docosaesaenoico (DHA). Le recenti ricerche scientifiche hanno evidenziato come tra tutti gli Omega3, solo il DHA è quello fondamentale a livello strutturale e funzionale per la retina e per una buona qualità visiva. Gli Omega3 sono presenti in diverse varietà di pesci, negli oli di origine vegetale, nelle noci e nei legumi. Il DHA-Omega3 può essere sintetizzato dall organismo umano in minima parte attraverso una corretta alimentazione. Nei soggetti a rischio per fumo, per età o per predisposizione genetica deve essere garantito un apporto adeguato di DHA-Omega3 già pronto per essere totalmente metabolizzato dall organismo. Fonte naturale di DHA-Omega3 sono le alghe verdi azzurre. La fonte naturale e originaria del DHA-Omega3 sono le alghe verdi-azzurre contenute nel plancton. I pesci, non di allevamento (come l 80% del pesce consumato), che si nutrono di tali microalghe diventano a loro volta fonti effettive di DHA- Omega3. Non sempre si riesce con la normale alimentazione ad introdurre il giusto apporto di DHA- Omega3, pertanto sono anche disponibili complementi alimentari in grado di coadiuvare una dieta idonea con il corretto apporto di DHA-Omega3 di origine preferibilmente microalgale. Il DHA-Omega3 è indispensabile per il corretto funzionamento del sistema visivo 12

14 Integrare la dieta Per poter garantire all organismo umano un giusto apporto di DHA-Omega3 sarebbe necessario mangiare almeno due volte a settimana pesce Includendo nella propria dieta cibi ricchi di Omega3, e in particolare di DHA (uno dei principali grassi del gruppo Omega 3) è possibile contribuire a ritardare lo sviluppo e ridurre il progredire della DMLE (Degenerazione Maculare legata all Età). Per poter garantire all organismo umano un giusto apporto di DHA-Omega3 sarebbe necessario mangiare almeno due volte a settimana prodotti ittici. Tuttavia nei Paesi industrializzati, dove la DMLE è più frequente, la dieta risulta povera di pesce e questo non consente di raggiungere i valori medi giornalieri raccomandati. La supplementazione di complementi alimentari arricchiti di DHA aiuta a raggiungere e mantenere tali livelli raccomandati di Omega3. Dove troviamo il DHA-Omega3 per gli occhi? Attualmente gli integratori a base di DHA-Omega3 disponibili in commercio sono il risultato di due tecniche di produzione differenti: la prima li ricava da oli di pesce, la seconda li estrae da organismi microalgali coltivati in ambienti sterili e controllati. A tal proposito occorre infatti segnalare la presenza negli ambienti marini non controllati (naturali) la presenza di sostanze tossiche come mercurio, diossina ed altri contaminanti ambientali. Queste sostanze inquinanti, una volta presenti nelle acque, si accumulano in elevate quantità nei pesci e risalgono nella catena alimentare di cui fanno parte e al cui vertice si trova l uomo. Questo vale in particolare per il mercurio, la cui concentrazione nelle acque è notevolmente aumentata a causa dell inquinamento dei mari e dei fiumi. Tale fenomeno, detto bioaccumulo, si ripercuote infine sulla salute degli uomini, che si trovano al vertice della catena alimentare. è difficile saper scegliere, conoscendo le condizioni dell ambiente naturale in cui viviamo, prodotti alimentari che ci diano garanzia assoluta di eccellenti proprietà organolettiche. 13

15 Un apporto adeguato di DHA-Omega3 garantisce una corretta funzionalità retinica e una buona qualità visiva Un altro problema è rappresentato dall impoverimento delle specie marine a causa degli effetti tossici dell inquinamento che si riversano in mare. In questo caso, anche l aumento del consumo terapeutico degli oli estratti dal pesce può rafforzare questa tendenza, aumentando la richiesta di pescato e, quindi, l eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche. Scegliere la fonte originale L olio di diretta origine microalgale è privo di metalli pesanti (mercurio, inquinanti) presenti invece in alta percentuale nelle specie marine animali e presenta un alto tenore di DHA-Omega3. Altra caratteristica importante è che gli oli estratti dalle microalghe coltivate in ambienti sterili e controllati garantiscono una maggiore naturalezza e purezza del prodotto. Un ulteriore considerazione riguarda un problema che solo apparentemente può sembrare secondario ma che ha una grande rilevanza: la gradevolezza degli integratori. Recentemente, sono stati realizzati e messi in commercio nuovi integratori alimentari puri che contengono un DHA-Omega3 di origine microalgale controllata. In questo caso, l olio ricco di DHA-Omega3 algale è estratto da una microalga Schizochytrium originaria della Fossa delle Marianne, nell Oceano Pacifico. Maggiore naturalezza e purezza degli integratori di origine microalgale L estrazione del DHA- Omega3 dalle microalghe consente un maggiore rispetto dell ambiente e della fauna marina ma soprattutto, consente di evitare ogni contaminazione da sostanze inquinanti. Oltre a quelli ambientali, il ricorso agli oli estratti dalle microalghe presenta anche notevoli vantaggi dal punto di vista dell integrazione della dieta. Infatti, la concentrazione di DHA-Omega3 è maggiore nell olio microalgale ed è normalmente assimilabile dall organismo umano. Questo consente anche una maggiore naturalità del prodotto in quanto non deve essere manipolato per eliminare gli acidi grassi non utilizzabili dall organismo. L olio estratto dalla microalga Schizochytrium per la sua origine vegetale conferisce al prodotto un ulteriore beneficio per chi lo assume, il prodotto infatti risulta ben tollerato e privo di retrogusto di pesce. L estrazione del DHA- Omega3 dalle microalghe consente un maggiore rispetto dell ambiente e della fauna marina ma soprattutto, consente di evitare ogni contaminazione da sostanze inquinanti 14

16