Ampliamento del Cimitero Suburbano di Pisa Pisa 1979 Massimo Carmassi

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1 Ampliamento del Cimitero Suburbano di Pisa Pisa 1979 Massimo Carmassi L'ampliamento del cimitero suburbano di Pisa è il primo di una serie di interventi predisposti dall'amministrazione municipale per rispondere all'insufficienza di spazi per sepolture. La particolare configurazione del cimitero esistente - il maggiore della città - ha determinato la forma planimetrica dell'ampliamento, articolata in due ampi recinti murati adiacenti - rispettivamente di 405 x 35 metri e di 100 x 100 metri - attraversati da un percorso sinuoso. 1

2 Rifuggendo da ogni simbolismo si propone di rispondere innanzitutto a problemi funzionali ed esecutivi: da un lato, contemperando le tipologie di sepoltura maggiormente richieste dalla popolazione - colombari, campo murato, sarcofagi, edicole e così via - con figure architettoniche elementari; dall'altro, predisponendo soluzioni costruttive economiche e durevoli. Tale atteggiamento si traduce nell'individuazione di una serie di recinti murati successivi, serviti da un percorso concepito come una strada di Pisa, scavata in una piastra compatta di forte spessore. Un'analogia che non vuole ammiccare simbolicamente alle strade dei vivi, bensì esprime la convinzione che gli spazi esatti ricercati per il cimitero non possano che rifarsi a quelli descritti insuperabilmente dal tessuto urbano della città storica. Allo stesso modo, l'andamento sinuoso della strada è motivato dall'asimmetrica relazione spaziale con il vecchio cimitero. Nel progetto, infatti, il passaggio dal vecchio al nuovo cimitero è mediato da una fascia destinata ai sarcofagi, ordinati secondo una griglia ortogonale sotto un fitto bosco di cipressi, una soluzione che funge anche da contenimento visivo e spaziale rispetto alle mura disordinate e degradate del vecchio cimitero. Il primo recinto, allungato, è destinato 2

3 all'inumazione in terra o in campo murato; il grande quadrato è invece diviso idealmente in due parti: nella prima metà, i recinti sono occupati dai colombari, dagli ossari, dalle edicole e da uno spazio per cerimonie; la seconda metà è riservata alle sepolture della comunità israelitica. I sistemi costruttivi previsti sono semplici ed economici: elementi prefabbricati assemblabili per i colombari; elementi prefabbricati sovrapponibili per le cappelle e i sarcofagi; muri di recinzione da realizzarsi con casseforme a perdere in truciolare, da intonacare e dipingere successivamente. Del progetto sono stati realizzati solo due lotti e una parte del cimitero ebraico, comprensiva del piccolo spazio per cerimonie. Anche il lungo e stretto campo comune è stato solo parzialmente cintato. Infine, la decisione di lasciare a vista le superfici di calcestruzzo ha inevitabilmente scontato il basso livello di finitura ottenuto con sistemi costruttivi rudimentali. 3

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5 È tuttavia evidente l'interesse di questo progetto per la presenza di temi che impronteranno i successivi cimiteri: il muro pieno, interrotto da rare aperture, come elemento di recinzione e suddivisione di ambiti; la dialettica tra materiali costruttivi pesanti e sovrastrutture leggere, come si configura, ad esempio, nelle cappelle. Un passaggio decisivo, in tal senso, è costituito dal cimitero di San Michele degli Scalzi a Pisa ( ), ove si trovano declinati, con maggior libertà, i temi della strada e del muro, così come quelli del rapporto tra la solidità e durata delle cortine in laterizio e la leggerezza delle logge, dei ballatoi e delle tettoie in profilato metallico e vetro. Informazioni Progetto: Massimo Carmassi Collaboratori:: Dunia Andolfi, Gabriele Berti, Massimo Carzoli Collaborazione grafica: Salvatore Oggianu (rielaborazione informatica) Strutture: Impianti: cronologia: 1979 Imprese: Committenti: Comune di Pisa Foto: Mario Ciampi CARMASSI STUDIO DI ARCHITETTURA Indirizzo: Borgo Santi Apostoli, Firenze Tel./Fax: / karmassi@tin.it Web: Acconsentiamo all uso dei dati personali per la legge 675/96 5

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