Lezione 8. Gli strumenti per il miglioramento della Qualità
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- Italo Marinelli
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1 Lezione 8 Gli strumenti per il miglioramento della Qualità Il Diagramma di Pareto Il materiale didattico potrebbe contenere errori: la segnalazione e di questi errori è benvenuta. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 1
2 DIAGRAMMA DI PARETO La distribuzione dei fenomeni naturali è, nella maggior parte dei casi, caratterizzata dal fatto che ad un numero limitato di casi si associa una frequenza di eventi molto elevata. un ridotto numero di persone detiene la maggior parte del reddito; si stima che il 20% della popolazione detenga l 80% del reddito (il diagramma di Pareto relativo era anche chiamato diagramma 80 20) - un ridotto numero di malattie (3 o 4 sulle centinaia possibili) causa la maggior parte dei morti (oltre il 50%) - un ridotto numero di difetti ( 3 4 tipi rispetto alle decine possibili) causa la maggior parte dei difetti (anche più del 70%) in una produzione industriale Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 2
3 DIAGRAMMA DI PARETO Riporta l istogramma e l associata distribuzione di frequenza cumulata di dati qualitativi ordinati per categoria; Quindi: Istogramma Distribuzione di frequenza cumulata; 2 Strumenti Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 3
4 DIAGRAMMA DI PARETO Il DIAGRAMMA DI PARETO viene usato per classificare gli eventi per frequenza e per indagare sulle relative cause, a partire da quelle che generano la maggior parte degli eventi. E solitamente rappresentato come diagramma a barre, nel quale in ascissa sono riportati i tipi di difetti ed in ordinata la loro incidenza percentuale. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 4
5 Diagrammi di Pareto: esempio (1) Saldature Ruggine Graffi Montaggio errato Altro totale Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 5
6 Saldature Ruggine Graffi Diagrammi di Pareto: esempio (2) ,8% 27,1% 12,5% Montaggio errato Altro totale ,4% 4,2% 100% Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 6
7 Diagrammi di Pareto: esempio (3) n. Difetti Saldature Ruggine Graffi Montaggio errato Altro Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 7
8 DIAGRAMMA DI PARETO: UN ESEMPIO n. Pezzi controllati: 200 n. Pezzi difettosi: 56 Produzione di circuiti stampati Tipo difetto n pz. dif. * tipo % per tipo di difetto Planarità Microinterruzioni Mis-registr. S.r Fori minorati Difetti incisione Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 8
9 DIAGRAMMA DI PARETO: UN ESEMPIO Tipo difetto N % Distribuzione di frequenze cumulata Difetti incisione % 51.8 % Fori minorati % 78.6 % Microinterruzioni % 89.3 % Planarità % 96,4 % Mis-registr. S.r % 100 % totale % Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 9
10 DIAGRAMMA DI PARETO: UN ESEMPIO punt. cumul incisione fori minor. microint. planarità mis-reg. s.r. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 10
11 INTERPRETAZIONE DEL DIAGRAMMA DI PARETO (A) Individuazione delle cause principali e loro studio La barra che rappresenta l incidenza maggiore viene sviluppata in sottocause per individuare le componenti del fenomeno con incidenza maggiore Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 11
12 Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 12
13 INTERPRETAZIONE DEL DIAGRAMMA DI PARETO (B) Effettuare l analisi prima e dopo Il diagramma viene ridisegnato dopo l introduzione di cambiamenti (ad esempio per verificare l effetto delle correzioni realizzate); In questo modo si evidenzia l effetto delle modifiche. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 13
14 INTERPRETAZIONE DEL DIAGRAMMA DI PARETO Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 14
15 INTERPRETAZIONE DEL DIAGRAMMA DI PARETO (C) Effettuare l analisi dei risultati ricavati da diverse fonti I dati sullo stesso fenomeno o problema sono ricavati da fonti diverse (divisioni, località, consulenti, etc ) per poter mettere a confronto i risultati. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 15
16 Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 16
17 INTERPRETAZIONE DEL DIAGRAMMA DI PARETO (D) Effettuare l analisi del fenomeno utilizzando scale diverse Lo stesso fenomeno è valutato utilizzando diverse scale, per evidenziare o confrontare visioni diverse del problema. Tipicamente si confrontano la frequenza del fenomeno con i costi dello stesso. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 17
18 Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 18
19 L utilizzo di scale diverse (1) Saldature Ruggine Graffi Montaggio errato Altro Costo in Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 19
20 L utilizzo di scale diverse (2) Costo in n. Difetti Saldature Saldature Ruggine Ruggine Graffi Graffi Montaggio errato Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 20 Montaggio errato Altro Altro
21 Alcuni esempi Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 21
22 Alcuni esempi Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 22
23 Alcuni esempi: confronto fra fornitori Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 23
24 Alcuni esempi: esempio non manifatturiero Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 24
25 Alcuni esempi: ambito ospedaliero Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 25
26 Esempio applicativo Azienda che produce Circuiti Stampati (CS). Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 26
27 Analisi di Pareto per i difetti di un dispositivo di regolazione I difetti dovuti alla variabilità della concentrazione del rame Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 27
28 Analisi di Pareto per la variazione della concentrazione allora si analizzano a fondo solo le problematiche relative alla concentrazione del rame. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 28
29 Esempio applicativo: il progetto Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 29
30 Esempio applicativo: il progetto Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 30
31 A cosa serve: I diagrammi di Pareto: Sintesi (1) A evidenziare le priorità A facilitare le decisioni Come si applica: Rappresentando graficamente le priorità dei dati Rappresentando la stratificazione più significativa Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 31
32 I diagrammi di Pareto: Sintesi (2) Quando si applica: Dopo avere individuato tutti i fattori di stratificazione; Se non emergono priorità evidenti. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 32
33 Bibliografi di riferimento D.C. Montgomery, Controllo statistico della qualità, McGraw-Hill, Edizione A. Galgano, I sette Strumenti della Qualità Totale Manuale operativo, Il Sole24 ore. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 33
34 Lezione 8 Gli strumenti per il miglioramento della Qualità Il Diagramma di Pareto FINE Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 34
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