RELAZIONE FINALE DEI LABORATORI PER IL TIROCINIO A.A. 2013/2014

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1 RELAZIONE FINALE DEI LABORATORI PER IL TIROCINIO A.A. 2013/2014 Programmazione ed organizzazione: I laboratori per il tirocinio relativi all A.A. 2013/2014 per il Dipartimento di Lettere e Filosofia, Corso in Scienze Filosofiche e dell Educazione, hanno previsto 8 incontri che si sono svolti nella giornata del venerdì di ogni settimana tra il 7 Febbraio e il 28 Marzo del Di seguito sono riportate le date, il titolo, il nome della docente e la sede in cui si è svolto il laboratorio: 7/02/2014: L autoritratto nella conoscenza di sé Dott.ssa Marcella Cacchi, sede ASP; 14/02/2014: Giochi di gruppo dott.ssa Stefania Corradini, sede CSV; 21/02/2014: Educare alle differenze per contrastare il bullismo omofobico dott.ssa Chiara Baiamonte, sede ASP; 28/02/2014: Bisogni dei bambini? Non solo dott.ssa Licia Barrocu, sede CSV; 7/03/2014: Immergersi ne colore dott.ssa Anna Frigerio e dott.ssa Nina Badile, sede ASP; 14/03/2014: La voce giocata dott.ssa Paola Sabbatani, sede ASP; 21/03/2014: Il corpo racconta dott.ssa Monica Bianchini, sede CSV; 28/03/2014: Esprimersi con il corpo dott.ssa Roberta Landuzzi, sede CSV; 1

2 Le due sedi ASP e CSV si riferiscono, rispettivamente, alla sede dell ASP Centro Servizi alla Persona, in via Ripagrande 5 di Ferrara e alla sede di Agire Sociale, Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara, in via Ravenna 52. La maggior parte dei laboratori iniziava alle ore 10,00 del mattino finiva alle ore 18,00 della sera con una pausa di un ora e mezza tra le 13,00 e le 14,30 circa. Fa eccezione il laboratorio della Dott.ssa Chiara Baiamonte che invece si è svolto nell arco del pomeriggio e gli ultimi due incontri (Dott.ssa Bianchini e Dott.ssa Landuzzi) che, a causa dell elevato numero dei partecipanti e del laboratorio basato sul movimento del corpo, si è deciso di dividere il laboratorio in due gruppi (mattina e pomeriggio). Per ogni incontro erano presenti gli studenti tirocinanti del Corso di Scienze Filosofiche e dell Educazione e alcuni volontari provenienti da varie associazioni; in media i posti riservati per quest ultimi si aggiravano intorno alle 4-6 presenze per laboratorio, mentre i ragazzi presenti erano in una media di presenze. Breve presentazione delle tematiche affrontate e delle metodologie utilizzate: Da come si può evincere anche soltanto da una breve scorsa ai titoli dei laboratori, essi hanno riguardato un ventaglio di obiettivi educativi, di presentazioni, argomentazioni ed attività del tutto variegati. Il ciclo di laboratori ha infatti avuto inizio con la dott.ssa Cacchi, la quale ha presentato diverse opere con le quali gli artisti hanno rappresentato se stessi, facendo poi lavorare i partecipanti sulla propria percezione di sé attraverso un laboratorio nel quale sono stati usati oggetti nei quali riconoscersi, come la carta d identità, ma soprattutto tramite oggetti, colori, fotografie o parole che potevano rispecchiare la propria visione di sé. Il secondo laboratorio invece ha visto quale ruolo può avere ed ha il 2

3 gioco all interno non solo di gruppi educativi ma anche sociali e culturali grazie alla presentazione della dott.ssa Corradini. In questa giornata i presenti hanno giocato nel vero senso della parola, per poter sperimentare su di sé i giochi proposti dalla docente e nei quali si sono approfondite le questioni del dialogo all interno del gruppo, dell interazione, della cooperazione per poter migliorare il rapporto di ognuno di noi con la diversità interculturale. Il laboratorio del 21 Febbraio, tenuto dalla dott.ssa Baiamonte, ha invece previsto la proiezione di vari video nei quali si affrontava attraverso molteplici metodologiche la questione del bullismo omofobico trattato sotto diversi punti di vista. Tale visione è poi servita come punto di partenza per un confronto tra i partecipanti i quali si sono posti la domanda circa quale dei video presentati sarebbe stato più o meno utile per avvicinare bambini, ragazzi e adulti ad una tematica così delicata ed impellente dei giorni nostri. Attraverso la discussione e l approfondimento delle diversità di genere, di orientamento sessuale o famigliari si è quindi voluto fornire gli strumenti per poter affrontare ed abbattere pregiudizi e preconcetti su tali tematiche. A chiudere gli incontri previsti per il mese di febbraio è stato il laboratorio della dott.ssa Barrocu, la quale, ha voluto basare il proprio intervento sui bisogni dei bambini, ma non solo: attraverso tali bisogni si è infatti trattato anche il rapporto tra adulto e bambino e il riconoscimento dell altro. Tutto ciò è stato possibile attraverso non solo la presentazione delle teorie di Maslow, Melzer e Harris, ma anche tramite i ricordi personali dei presenti i quali hanno interagito attivamente al laboratorio con e attraverso se stessi e la propria esperienza individuale. Il quinto laboratorio tenuto dalle dott.sse Frigerio e Badile si è invece concentrato sui colori, tramite l esperienza dell acquerello su foglio bagnato propria del metodo steineriano e della sua pedagogia. Attraverso la partecipazione attiva dei presenti che hanno colorato tramite acquerello si è cercato di farli entrare in contatto il 3

4 mondo e le sensazioni che i bambini stessi sentono ed apprendono attraverso i colori e i vari giochi cromatici che da essi si possono ottenere. Il laboratorio della dott.ssa Sabbattani si è invece concentrato sulla musica e il canto e su come essi possano essere strumento di coesione e aggregazione. I presenti hanno giocato con la musica e la propria voce, sperimentando con essa la musicalità, il timbro, la densità, i volumi, per poter così armonizzare se stessi e gli altri tramite un canto corale a cui ha portato la conclusione dell incontro, per sottolineare come possono essere potenziate le proprie capacità espressive e l uso della propria voce. Gli ultimi due incontri si sono invece rivolti verso il mondo del corpo e della sua espressività tramite specifici esercizi corporei nei quali i presenti hanno partecipato attivamente. Il laboratorio della dott.ssa Bianchini ha voluto dare visione di come ci si possa avvicinare al proprio corpo tramite il gioco e l espressività. Tramite ciò si è quindi cercato di mostrare come sia possibile dare maggiore elasticità, equilibrio e consapevolezza al proprio corpo, tramite anche la comprensione dell importanza del respiro e del rapporto corpo/mente per sviluppare l identità del proprio spazio e di quello altrui. L ultimo laboratorio è stato quello della dott.ssa Landuzzi, la quale, attraverso il movimento corporeo ha sottolineato l importanza del corpo nella creatività, nel rapporto con gli altri e nel favorire la fiducia con gli altri, per dimostrare come la danza stessa sia strumento fondamentale nella formazione e socializzazione del bambino; di quanto, quindi, l espressività corporea sia strumento educativo e relazionale. Confronto tra i risultati dei questionari raccolti ad ogni laboratorio: Da come si potrà vedere nello specifico dagli allegati che presentano le relazioni dei questionari di ogni singolo laboratorio, i risultati messi a confronto di ogni votazione non variano di molto tra l uno e l altro incontro, testimoniando sempre giudizi positivi sia sulla metodologia utilizzata dalla docente che sulla sua disponibilità. I dati che maggiormente si ritengono validi per poter confrontare tra di loro i 4

5 laboratori sono sicuramente le frequenze, il giudizio sulla loro positività ed utilità ed, infine, la soddisfazione delle aspettative. Si è quindi voluto darne una visione grafica per poter così agevolare la comprensione di come armonicamente e nel suo complesso, non solo la programmazione, ma anche la presentazione e l effettiva attuazione di tali laboratori sia stata ritenuta positiva sia dagli studenti che dai volontari presenti. Di seguito si riportano i grafici illustrativi ed esplicativi: 5

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