Situazione epidemiologica della malattia di Aujeszky in Umbria dal 1997 al 2011
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- Bartolomeo Monti
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1 Situazione epidemiologica della malattia di Aujeszky in Umbria dal 1997 al 2011 Premessa La malattia d Aujeszky è una patologia contagiosa del suino sostenuta da un Herpesvirus (Suid Herpesvirus1). La malattia colpisce primariamente il suino, che oltre ad essere il serbatoio dell infezione, è anche causa di sporadiche infezioni fatali in altre specie animali. Nel suino la malattia interessa gli apparati respiratorio, nervoso e riproduttivo e si manifesta con encefalite e sterilità. Un caso primario di pseudorabbia in un allevamento immunologicamente non protetto può essere un evento devastante con diffusione entro una settimana. I danni nell allevamento suinicolo sono però causati soprattutto da forme subcliniche dovute a condizioni di malattia endemica. L alta densità di allevamenti e di suini facilita la circolazione della malattia. Quindi, in un contesto di allevamenti suinicoli con caratteristiche industriali, i danni economici della malattia sono gravissimi, legati soprattutto alla diminuzione del tasso di crescita nei suini all ingrasso e alle turbe della sfera riproduttiva delle scrofe. Anche l uomo è sensibile alla pseudorabbia che viene considerata una zoonosi minore. Situazione epidemiologica L'Italia ha istituito dal 1997 un piano nazionale (D.M ) che prevede la sorveglianza e il controllo della malattia, basato essenzialmente su misure di profilassi diretta ed indiretta e sulla raccolta dati. La profilassi diretta comporta tutte le misure igieniche da applicare durante il trasporto degli animali, tutte le precauzioni che il personale addetto ad aziende suinicole deve adottare per evitare l introduzione di virus in allevamento. Particolare attenzione è posta alla derattizzazione. Il piano contempla la vaccinazione della popolazione suina nazionale con un vaccino deleto che consente di differenziare sierologicamente animali vaccinati da quelli infettati dal virus selvaggio; oltre alla profilassi vaccinale è previsto un monitoraggio sierologico finalizzato a valutare l efficacia delle vaccinazioni pianificate. La raccolta dati, che avviene attraverso una scheda epidemiologica, rappresenta un utile strumento per valutare l'incisività del piano stesso. Questa scheda racchiude vari settori: inizia con una descrizione anagrafica dell'azienda e prosegue con una serie di informazioni circa l'indirizzo produttivo e il contesto epidemiologico in cui opera l'allevamento campionato. Ulteriori informazioni riguardano i principali fattori di rischio legati alla diffusione e alla 1
2 permanenza della malattia nell'ambiente, quali la densità della popolazione suina, la gestione sanitaria e l'ubicazione geografica dell'allevamento. L obiettivo del piano è la diminuzione della prevalenza dell infezione a livello del territorio nazionale ed il raggiungimento graduale di allevamenti indenni da malattia di Aujeszky al fine di creare le premesse per un ulteriore fase, rappresentata dall eradicazione vera e propria. Gli allevamenti che risultano negativi a tre controlli sierologici consecutivi possono richiedere la qualifica di allevamenti indenni da malattia di Aujeszky. Negli allevamenti indenni possono essere introdotti solo suini provenienti da aziende indenni. Il piano si ripete ciclicamente con cadenza annuale dal 1997, ma i dodici mesi di tempo a disposizione per l espletamento delle attività non coincidono con l anno solare infatti il piano inizia a giugno e finisce a maggio dell anno successivo. Il piano nazionale di controllo della malattia d Aujeszky ha fatto registrare, nella Regione Umbria, un andamento soddisfacente nei primi anni di attuazione ( ) quando la prevalenza di allevamenti sieropositivi si è ridotta di circa la metà; dal 2006 al 2011, con l eccezione del 2009, la prevalenza non è scesa al disotto del 10% (tabelle 1, 2 e figura 1). 2
3 Tabella 1: Prevalenza dei capi in Umbria per malattia di Aujeszky Anni N. capi positivi Prevalenza N. capi controllati Umbria ,2% ,69% ,15% ,92% ,19% ,41% % ,07% ,23% ,4% ,7% ,4% * Suini e cinghiali % ,44% * 13,16% 3
4 Tabella 2: Prevalenza di allevamenti in Umbria per malattia di Aujeszky Anni * Suini e cinghiali N. allevamenti positivi Prevalenza N. allevamenti controllati Umbria ,32% ,66% ,37% ,76% % ,1% ,35% ,3% ,9% ,9% ,2% ,7% ,51% ,74% * 18,78% 4
5 Figura 1: Prevalenza di capi e allevamenti in Umbria per malattia di Aujeszky dal 1997 al % Allevamenti Capi 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Copyright Vietata la riproduzione, anche parziale delle immagini e dei testi senza il consenso dell'istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'umbria e delle Marche. 5
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