R e s p o n s a b i l e D o t t. A n t o n i o C a m p e d e l l i
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1 PROGETTO ORGANIZZATIVO DEL D.S.M. R e s p o n s a b i l e D o t t. A n t o n i o C a m p e d e l l i A cura di: Dott. Sotirios Balanikas Dott. Giovanni D Agostini Dott.ssa Viola Saggioro Luglio 2009 Rivisto in Novembre 2009 Abbreviazioni usate nel testo: AITSaM. A.S.O. C.A. C.D. C.T.R.P. C.S.M D.S.M E.I. GAP P.A. S.C.M. S.P.D.C. T.S.O Associazione Italiana Tutela Salute Mentale Accertamento Sanitario Obbligatorio Comunità Alloggio Centro Diurno Comunità Terapeutica Riabilitativa Protetta Centro di Salute Mentale Dipartimento Di Salute Mentale Equipe Integrata Gruppo Appartamenti Protetti Servizio di Pronta Accoglienza Staff di Coordinamento Multiprofessionale Servizio Psichiatrico di Diagnosi E Cura Trattamento Sanitario Obbligatorio 1
2 A S P E T T I C O N C E T T U A L I D E L L O R G A N I Z Z A Z I O N E L organizzazione del D.S.M., si sviluppa intorno a due principi di riferimento: - l Équipe - l Integrazione. L operatività del D.S.M. fa riferimento all équipe, sia come aspetto organizzativo di base, sia come modalità di lavoro a tutti i livelli. L équipe è formata da operatori di tutti i ruoli. Lo Staff di Coordinamento Multiprofessionale (S.C.M.) è il garante dell istituzione del gruppo, della sua integrazione interna e con le altre realtà del servizio, della sua funzionalità rispetto ai principi del lavoro di gruppo, della sua migliore operatività, della valorizzazione delle professionalità, dell assimilazione degli obiettivi del Dipartimento. Ogni Struttura del D.S.M. deve disporre della propria équipe alla quale partecipano e contribuiscono attivamente tutti gli Operatori. L integrazione è un riferimento concettuale che si realizza attraverso aspetti organizzativi precisi, con l obiettivo di migliorare l operatività, l organizzazione e l identità attraverso uno stile di lavoro condiviso e univoco nei principi base. L integrazione è intesa come: integrazione intra-équipe; integrazione come rete, fra le strutture e i gruppi; integrazione come fusione, fra territorio e ospedale. L integrazione operativa è assicurata mediante riunioni ed incontri programmati sia tra le diverse figure professionali di ogni équipe, sia tra tutti i componenti delle tre équipe, coordinate mediante una riunione settimanale comune, che dal si svolge ogni lunedì a Bovolone. A S P E T T I O R G A N I Z Z A T I V I D I B A S E Staff di Coordinamento Multiprofessionale (S.C.M.) I responsabili del C.S.M. e del S.P.D.C. si avvalgono dello Staff di Coordinamento Multiprofessionale (S.C.M.). Compito dello S.C.M. è supportare i responsabili del progetto per la realizzazione organizzativa, la gestione e il coordinamento delle équipe. Ne fanno parte, oltre al Direttore Dott. Antonio Campedelli: il Dott. Sotirios Balanikas e il Dott. Giovanni D Agostini, responsabili rispetti-vamente del CSM e del SPDC; 2
3 la Dott.ssa Viola Saggioro, responsabile del Servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia, nonchè del coordinamento dei Centri diurni di Bovolone, Nogara e Porto; la Sig.ra Roberta Zanchi, Coordinatrice responsabile del Comparto; la Sig.ra Francesca Buttura, Infermiera, come coordinatrice territoriale; la Sig.ra Elena Soffiati, Assistente sociale. C.S.M. Responsabile: Dott. Sotirios Balanikas È l istituzione della Psichiatria territoriale dell A.ULSS 21 ed espressione dei con-cetti di integrazione globale del Dipartimento. Dispone di un regolamento interno che riguarda gli aspetti organizzativi e operati-vi. In particolare: per l accoglienza, i progetti terapeutici, l attività ambulatoriale, il Day Hospital, i rapporti e i protocolli di collaborazione con la Medicina di base, il Servizio di urgenza-emergenza, i Servizi affini (Ser. D., Handicap Adulti, N.P.I.). Il progetto prevede la valorizzazione dei Familiari come risorsa utile alla cura degli stessi Pazienti attraverso la condivisione dei progetti terapeutico-riabilitativi. Inoltre dispone di protocolli riguardanti il rischio clinico, le linee guida per il D.H., la distribuzione dei medicinali, la gestione delle lamentele\suggerimenti, eventualmente con il contributo dell AITSaM. Sedi - Bovolone, come sede organizzativa, in attesa di poter disporre di una nuova struttura con spazi adeguati. - Legnago, come sede funzionale provvisoria, nella nuova sede ospedaliera (ex biblioteca). La sede di Legnago ospiterà l équipe integrata (E.I.) di quel territorio ed il servizio dello sportello psichiatrico del C.S.M. Per questo servizio è richiesta la presenza di personale paramedico (due unità), per 12 ore al giorno (dalle 8,00 alle 20,00) dal lunedì al venerdì. Per poterlo realizzare si dovrebbe disporre, oltre al personale infermieristico territoriale attuale, di altri tre Operatori (3 Infermieri oppure 2 Inf. e 1 OSS). Le funzioni principali riguarderebbero l erogazione di farmaci ( distribuzione diretta ), il collegamento con gli Psichiatri e Psicologi referenti dei casi delle tre E.I, la comunicazione informata e continuativa con la Medicina di base, il call-center unico per tutto il territorio. Servizio di pronta accoglienza (P.A.), con presenza medica, da istituire nella nuova sede di Bovolone. Consiste in un servizio medico innovativo, che offre all utenza la possibilità di una valutazione psichiatrica ed eventualmente dell impostazione di una terapia o progetto 3
4 terapeutico, creando un'alternativa al P.S. ospedaliero e una corsia preferenziale extra CUP, con il vantaggio della risposta precoce, dell intervento mirato, spe-cialistico, dell abbattimento delle liste d attesa, della riduzione dell ospedalizzazio-ne e, in generale, si può considerare un salto di qualità dell assistenza psichiatrica territoriale. Per la gestione di crisi lievi/moderate si potrebbe avvalere di un D.H. psichiatrico c\o il C.S.M.; collabora con i P.S. di Legnago e Bovolone e con i Laboratori analisi. La fascia oraria di attività del Servizio sarà definita in base alla disponibilità del personale medico al momento della sua istituzione. Il C.S.M., al fine di garantire una presa in carico più diretta e continuativa dei Pazienti, opera attraverso tre équipe integrate (E.I.), corrispondenti ai territori dei Punti Sanità di Bovolone-Zevio ( abit.), Nogara-Cerea ( abit.) e Legnago ( abit.). Le 3 équipe compongono l organico complessivo del CSM unico. Tale organizzazione risulta la più razionale, non solo perché rappresenta l evoluzione naturale degli attuali 3 CSM-CD, ma anche perché garantisce il mantenimento di una logica continuità assistenziale attraverso la gestione degli stessi Centri Diurni e della CTRP. Ogni E.I. è composta da 3 Medici operanti nel C.S.M., nel SPDC, nei 3 CD e nella CTRP, dagli Infermieri del territorio di competenza, dall Assistente sociale, dallo Psicologo, dagli Educatori e O.S.S. Ogni équipe fa riferimento allo S.C.M. Pur nel rispetto della propria autonomia operativa, ogni E.I. concorre alla realizzazione dei principi base del lavoro di gruppo, dell integrazione, degli obiettivi e dei regolamenti del D.S.M. Tale organizzazione punta ad offrire migliore presenza medica rispetto all'attuale, più attività ambulatoriale, servizi infermieristici più organizzati e uniformati fra di loro, rendendo contemporaneamente possibile una valutazione completa e chiara dell'attività territoriale del Dipartimento, anche attraverso un confronto dell'operatività fra le tre E.I. Offre inoltre un riferimento continuativo (12 ore/12), sia telefonico che in sito, con precisi compiti di coordinamento, informazione e presenza attiva, rivolta prevalentemente ai Medici di Medicina Generale, superando così definitivamente le difficoltà di comunicazione esistenti prevalentemente per l'estensione del territorio dell A.ULSS 21. 4
5 Equipe integrata di Bovolone: Dott. Sotirios Balanikas, Dott.ssa Eleonora Saladini, Dott. Antonio Zonin; Psico-logo, Dott.ssa Viola Saggioro; Ass. Sociale, Antonia Pasini; Infermieri, Educatori, O.S.S. Equipe integrata di Legnago: Dott. Giovanni D Agostini, Dott. Graziano Moschetta, Dott. Dario Lamonaca; Psicologo, Dott.ssa Ileana Boggian; Ass. Sociale part time, da assegnare; Infermie-ri, Educatori, O.S.S. Equipe integrata di Nogara: Dott. Giuseppe Verzè, Dott.ssa Lucia Rossetto, Dott.ssa Maria Onni; Psicologo, Dott.ssa Gabriella Piccione; Ass. Sociale, Elena Soffiatti, Infermieri, Educatori, O.S.S. S.P.D.C. Responsabile: Dott. Giovanni D Agostini Il regolamento interno, puntando al miglioramento delle procedure e delle cure intraospedaliere, includerà alcuni nuovi aspetti: L Infermiere dell ingresso\dimissione. Affianca il Medico in tutte le procedure, compresa la raccolta dell anamnesi, partecipando attivamente alla conoscenza approfondita del paziente e rendendosi fi-gura di riferimento per lui, nonché per i suoi colleghi, per la trasmissione di informazioni cliniche, familiari e quant altro. E di supporto pratico e psicologico al paziente e ai familiari, fornisce le informa-zioni necessarie riguardanti il periodo di degenza o il post ricovero, applica i pro-tocolli clinici di sua competenza. L attività riabilitativa improntata e bilanciata sulla crisi. Attività di gruppo in reparto in collaborazione con il Servizio di Psicologia clinica. Possibilità per alcuni pazienti di trascorrere momenti della loro giornata di ricovero c\o i Centri diurni, a prescindere dell inserimento strutturato pre e\o post ricovero. Il registro delle consegne mediche. É un documento legale la cui compilazione è dovuta. Riporta l informativa riguardo lo stato di funzionalità della struttura, le condizioni sanitarie dei degenti e le eventuali emergenze territoriali necessarie all operatività del Medico che entra in guardia. Inoltre riporta la segnalazione delle consulenze per il P.S. e per gli altri reparti il cui iter non sia stato concluso. 5
6 Partecipazione attiva del personale infermieristico al lavoro dell E.I. Gli infermieri del S.P.D.C. partecipano attivamente, come membri dell E.I., alle riunioni settimanali e ad ogni altra attività compatibilmente con i loro turni ed ora-ri. Si valuterà con il personale stesso del S.P.D.C. l idea di uno stage annuale o semestrale periodico, da svolgere c\o il C.S.M.. L équipe integrata (E.I.) La presa in carico del paziente è assicurata dall E.I. in tutti gli ambienti di cura: ambulatoriale, domiciliare, ospedaliero. L E.I. si riferisce al proprio territorio di competenza come unità di gestione del di-sagio psichico dei propri residenti, assicurando la continuità assistenziale. La continuità terapeutica, la multiprofessionalità dell'équipe e il lavoro di gruppo, sono le premesse di fondo per la miglior comprensione, cura e gestione in genere (sociale, familiare, lavorativa, residenziale, ecc) del disagio psichico in tutte le sue forme e manifestazioni. L E.I. appare attualmente come la risposta più adeguata per la realizzazione degli obiettivi del D.S.M., quali in particolare: - una maggior integrazione territorio-ospedale; - il lavoro di gruppo; - il miglioramento continuo della qualità (MCQ); - uno stile di lavoro riconoscibile; - un organizzazione chiara ed efficiente; - la riformulazione del bisogno di assistenza e la sua ricollocazione nel territorio. L E.I. concorda con lo S.C.M. il giorno della settimana in cui si riunisce c\o il re-parto. Definisce gli aspetti organizzativi riguardanti la copertura medica mattutina del S.P.D.C. e C.S.M. per i giorni che competono alla sua zona territoriale: copertura della pronta accoglienza c\o il C.S.M. ed effettuazione delle visite di consulenza richieste c\o S.P.D.C., esclusivamente per i residenti del proprio territorio. Regola la presenza medica, secondo i bisogni reali, tra S.P.D.C. e C.S.M. (inteso come bisogno sul territorio). Garantisce l attività ambulatoriale del territorio di riferimento, promuovendone la produttività. Garantisce la presa in carico di tutti i pazienti gravi. 6
7 Servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia Responsabile Dott.ssa Viola Saggioro Organizza l operatività psicologica nel DSM secondo progetti prioritari nell ottica della trasversalità. Aree di intervento: 1- CSM e sedi ambulatoriali 2- SPDC ospedaliero 3- Strutture intermedie: Centri Diurni e CTRP. Il Servizio di PCP si occupa del coordinamento funzionale dei tre Centri Diurni, come da progetto del Ognuno dei tre Psicologi attualmente in servizio: - fa parte di una delle tre équipe multiprofessionali con la quale svolge la propria attività; - coordina l operatività dell équipe del Centro Diurno a cui è assegnato. L accesso ambulatoriale al Servizio avviene attraverso l équipe del Centro di Salute Mentale. Il Servizio di Psicologia clinica e Psicoterapia fornisce prestazioni di secondo livello, successivamente alla valutazione del Medico Psichiatra referente per zona di residenza e alla presa in carico del CSM. Centri Diurni Progetto presentato il Il coordinamento delle attività dei Centri Diurni di Nogara, Porto di Legnago e Bovolone è affidato al Servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia del DSM. Il Progetto si è reso necessario per ottimizzare le risorse del DSM in funzione di un potenziamento delle reti sociali, lavorative e della miglior integrazione con le famiglie degli Utenti. L organizzazione prevede che: - ciascun C.D. abbia un Dirigente Psicologo capo équipe, coordinatore dell operatività complessiva; - ciascuna équipe terapeutico-riabilitativa sia multiprofessionale, composta da Tecnici della riabilitazione, Psicologi, Educatori e laureati in Scienze dell educazione, O.S.S. - il numero dei componenti l équipe sia di 5 Operatori per 20 Utenti, oltre al coordinatore; 7
8 - venga programmata la presenza di Infermiere, Medico Psichiatra, Assistente sociale, Istruttori tecnici. Il nuovo modello di gestione si propone di: - ampliare il rapporto con l ambiente familiare e sociale di appartenenza degli Utenti; - enfatizzare l aspetto della riabilitazione relazionale, sociale e lavorativa; - ridurre la medicalizzazione, pur garantendo la presenza medico-psichiatrica e infermieristica indispensabile per la buona conduzione dei progetti d intervento personalizzati. C.T.R.P. Responsabile Dott. Giuseppe Verzè E condivisa la considerazione del bisogno urgente di riformulare l organizzazione e l impiego della nostra Comunità. Bisogno che diventa sempre più impellente a causa della saturazione del S.P.D.C. con pazienti non facilmente dimissibili, in attesa, anche per mesi, di una soluzio-ne residenziale, per mancanza di Strutture adeguate o per un problematico accogli-mento in famiglia. La Struttura necessita di personale infermieristico presente 24 ore/24. Per un uso appropriato ed efficacie della Comunità ad elevata attività assistenziale è necessario avere a disposizione anche altre Srutture residenziali ad attività assistenziale intermedia e ridotta, come la CTRP estensiva, la Comunità Alloggio intensiva ed estensiva (C.A.) ed i Gruppi di Appartamenti protetti (G.A.P.). Tale organizzazione consentirebbe l inserimento nella CTRP intensiva di pazienti, ospedalizzati o meno, anche per un breve\medio periodo di giorni. Questa soluzione si rivelerebbe utile specialmente per quelle famiglie multiproblematiche con pazienti gravi, che solitamente subiscono i tempi lunghi di un inserimento in Comunità, oppure ricoveri troppo brevi. Attualmente il DSM propone e segue progetti residenziali terapeutico-riabilitativi anche per Pazienti in Strutture private convenzionate: CTRP, C.A., R.S.A. e Case di Riposo. Oltre al progetto di attivazione di una Comunità presso l ex Ospedale di Nogara, è in atto una convenzione con la Cooperativa Don Righetti di Salizzole per l utilizzo di una nuova C.A. per Pazienti psichiatrici. 8
9 Raggiungimento Obiettivi. Si auspica una corretta assegnazione dei premi economici per gli obiettivi raggiun-ti, concordando l utilizzo di strumenti di verifica adeguati: - scheda di budget personale, con obiettivi precisi e indicatori misurabili; - criteri di valutazione oggettivi, basati sui livelli di produttività e sulla graduazione delle funzioni e responsabilità; - livelli di valutazione: Responsabile d équipe, S.C.M., Commissione interna del DSM, eventualmente integrata dalla Direzione Generale attraverso il Controllo di Gestione aziendale. Nuovi Progetti da attuare. Sono in fase di valutazione 2 progetti: - Gruppo di psicoterapia per il Disturbo d attacchi di panico; - Progetto multiprofessionale e multidisciplinare per i Disturbi del comportamen-to alimentare, con eventuale coinvolgimento di altri Servizi interessati. N o t e. Il nuovo CSM necessita di una figura amministrativa adeguata. E' necessario mantenere il numero attuale degli Infermieri territoriali e sostituire eventuali unità in trasferimento. Sono in atto incontri di approfondimento e valutazione riguardo soluzioni e possi-bilità a proposito dell auto-aiuto e modalità di gestione degli appartamenti protetti. Dott. Antonio Campedelli Dott. Sotirios Balanikas Dott. Giovanni D Agostini Dott.ssa Viola Saggioro
Centro Salute Mentale
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