Sezione anagrafica. Denominazione Distretto del settore ittico della Provincia di Rovigo
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- Mirella Savino
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1 Sezione anagrafica Denominazione Distretto del settore ittico della Provincia di Rovigo Sede del Distretto Il distretto Ittico è collocato prevalentemente nell area del Basso Polesine ma in questa nuova fase estende i suoi confini anche fuori provincia per effetto di manifestazioni di interesse da parte di alcune aziende del Comune di Chioggia, che già collaborano con gli operatori del Distretto e di una società di servizi vicentina, anch essa già coinvolta in esperienze di ricerca applicata realizzate nel territorio distrettuale. Il territorio su cui si estende il distretto è complessivamente di 676 Kmq, un area popolata da circa persone. Nel territorio rodigino il distretto insiste soprattutto nei sei comuni, rientranti anche nell area del Parco Regionale del Delta del Po, che si trovano lungo il litorale adriatico, sia per la struttura Economico produttiva attuale, che vede la concentrazione di industrie di trasformazione e di commercializzazione di prodotti ittici all interno di questa zona (Comuni di Ariano nel Polesine, Loreo, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina, Taglio di Po, Loreo e Adria) che per esigenze logistiche legate all integrazione con il settore primario radicato nella zona costiera, in un ottica di sviluppo sinergico di una vera filiera produttiva. Specializzazione produttiva Il Distretto agroalimentare-ittico di Rovigo può contare circa 230 imprese con addetti e un fatturato di 500 milioni di euro. La specializzazione spazia nella produzione, lavorazione e
2 commercio di pesci marini e lagunari, molluschi e crostacei, e raccoglie l'intera filiera che va dalla pesca alla trasformazione, fino alla distribuzione del prodotto. Con riferimento alla classificazione Ateco 2007 delle attività le imprese del Distretto operano nella Sezione A ( Agricoltura, silvicoltura e pesca ), precisamente nel comparto 03 ( Pesca marina e Pesca in acque dolci) e nella sezione C ( Attività manifatturiere ), punto ( Lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi ). Ambiti merceologici del Distretto del settore ittico della Provincia di Rovigo A AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA 03 PESCA E ACQUACOLTURA 03.1 PESCA Pesca marina Pesca in acque dolci C ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 10 INDUSTRIE ALIMENTARI Lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi Ente di riferimento Distretto Ittico - Rappresentante: Massimo Barbin c/o Associazione Industriali Via A. Casalini, Rovigo Tel Fax info@distrettoittico.rovigo.it Riconoscimento regionale e Normativa di riferimento Il 04 aprile 2003, con la Legge Regionale n.8 Disciplina dei distretti produttivi ed interventi di politica industriale locale viene riconosciuto ufficialmente il Distretto del settore ittico della Provincia di Rovigo. Leggi Regionali Legge regionale 4 aprile 2003, n. 8 (BUR n. 36/2003) Disciplina delle aggregazioni di filiera, dei distretti produttivi ed interventi di sviluppo industriale e produttivo locale (1) (2) Link Leggi Regionali: - Le leggi emanate dalla Regione del Veneto in materia di Distretti Produttivi Regionali - Link Delibere della Giunta Regionale: - Delibere di attuazione della Regione Veneto - Link Il Distretto aderisce alla Federazione Distretti Italiani
3 Dati quantitativi N. Imprese (2009) 734 Var.% Imprese (2009/2007) N. Imprese fino a 49 addetti (2008) n.d. Var.% Imprese fino a 49 addetti (2008/2007) N. Addetti (2008) n.d. Var.% Addetti (2008/2007) Export 2009 (Ml Euro) n.d. Var.% Export 2009/2008 Dati qualitativi Il Distretto Ittico della provincia di Rovigo, istituito formalmente dalla Regione Veneto nell aprile del 2003, nasce come naturale evoluzione di una realtà vitale e forte, ormai da secoli, nell area del Delta del Po; un area nella quale i sistemi produttivi si integrano perfettamente con le tradizioni e le vocazioni del luogo, con l ambiente e la natura. La pesca, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti ittici di qualità sono il fulcro di questo sistema, in un contesto ambientale delicato e particolare, il cui equilibrio necessita di essere salvaguardato e rispettato. Punti di forza Il distretto ittico è stato tra i primi 28 distretti riconosciuti a livello nazionale. Tra i fattori di forza del Distretto ittico della provincia di Rovigo vi è l elevata quantità e qualità di prodotto ittico fresco, sia da cattura in acque salate e dolci che da allevamento. Per quanto attiene la qualità del prodotto il sistema Polesine gode già da tempo del riconoscimento da parte del consumatore di prodotti con caratteristiche produttive ed organolettiche superiori alla concorrenza. Oltre alla qualità intrinseca di questi prodotti, il sistema Polesine può vantare il primato in Italia della certificazione di qualità per quanto riguarda il processo di lavorazione. Altri punti di forza individuati già nel precedente Patto di Sviluppo sulla filiera ittica Polesana sono così sintetizzabili: 1. elevata presenza di specchi d acqua vallivo lagunari valorizzabili in termini integrati; 2. la presenza di alcune aziende vallive in grado di produrre autonomamente il novellame da semina; 3. la presenza di rilevanti attività di allevamento e di prelievo di molluschi connesse ad una certa vocazionalità dell ambiente (fondali sabbiosi, salinità, temperatura, ecc.); 4. la presenza di alcune imprese commerciali d avanguardia, con strategie di mercato agguerrite; 5. la presenza di strutture di servizio gestite direttamente dalle cooperative dei pescatori (mercati ittici e stabulatori); 6. la presenza di primarie aziende leader a livello nazionale ed europeo nel settore della trasformazione dei prodotti ittici; 7. la produzione a livello monopolistico mondiale dell anguilla marinata; 8. consolidate azioni di marketing da parte delle cooperative a supporto delle produzioni molluschicole e dell attività del distretto in questo triennio con la partecipazione alle più importanti fiere internazionali del settore.; 9. consistenti investimenti nella ricerca per la produzioni di prodotti alimentari, quali sughi pronti, antipasti e primi piatti pronti per l uso acquistabili al banco frigo della grande distribuzione; Punti di debolezza Nell analizzare i punti di debolezza del sistema della trasformazione e lavorazione in genere dei prodotti ittici del distretto Polesano, si scopre che in realtà ci si trova di fronte a problematiche che caratterizzano l intero sistema italiano dell industria della trasformazione nel settore ittico. Tra i primi fattori di debolezza del settore vi è la dipendenza esterna per l approvvigionamento di materie prime e la difficoltà in aumento dell approvvigionamento della materia prima di origine interna, in quanto sono da una parte limitate le specie ittiche provenienti dal nostro mare Adriatico e dall altra, per effetto di una mancata regolamentazione a livello internazionale delle tecniche e metodologie di pesca, dal costante depauperamento dei nostri mari.
4 Oggi, si è in presenza di una situazione paradossale: abbiamo aziende di trasformazione all avanguardia a livello nazionale che lavorano prodotto proveniente da tutte le parti del mondo, tranne quello delle nostre acque, in quanto per quantità, qualità e prezzo si presta maggiormente ad una commercializzazione e consumazione come fresco e non trasformato. Un altra difficoltà strutturale, che interessa il settore della produzione dei molluschi, è legata ai problemi ambientali e in particolare all ossigenazione delle lagune. Sorge la necessità di ripristinare l habitat biologico, attraverso interventi di vivificazione. Ciò si può collegare, ad un altro problema legato alle pratiche di pesca. Infatti, come è emerso dall analisi, negli ultimi anni non c è stata sufficiente attenzione alla coltivazione, cioè alla semina, per mantenere e aumentare la quantità e la qualità del prodotto soprattutto per ciò che concerne i molluschi e i crostacei. Il settore ittico ha bisogno di riacquistare vitalità e lo deve fare in ottica di filiera, del distretto. Patto per lo sviluppo del Distretto Patto per lo sviluppo del Distretto Ittico di Rovigo, (link al pdf) Strategie di Sviluppo del Distretto L obiettivo principale che il Distretto Ittico dovrà perseguire nel prossimo triennio di attività è quello di acquisire e far acquisire a tutti gli attori coinvolti, maggior consapevolezza della realtà distrettuale che, in linea con quanto già espresso, non può essere vista solo come un opportunità legata ad una politica regionale. Il Distretto, proprio per la sua complessità e ampiezza, proprio per il fatto di abbracciare sia la pesca che la le attività industriali e commerciali ad essa legate, deve riuscire a fare massa critica e lavorare su tutti i fronti possibili affinché ciascun settore si sviluppi nel rispetto degli altri e, laddove possibile, in sinergia con gli altri. Dal punto di vista pratico poi, il rappresentante di distretto assieme alla cabina di regia, valuteranno le modalità pratiche per dare attuazione alle varie idee di sviluppo, ma ciò che deve caratterizzare la nuova fase gestionale è la volontà di considerare il distretto nella sua globalità e complessità. Organismi di rappresentanza e di governance distrettuale Il principale organismo di gestione e rappresentanza del distretto è: Distretto Ittico Rovigo Distretto Ittico Rovigo Il Distretto Ittico a oggi, raggruppa 284 imprese, per un totale di addetti e per un fatturato che nel 2004 ha raggiunto i 500 milioni di euro. L ente vuole promuovere la filiera ittica polesana, le qualità nutrizionali tipiche dei prodotti ittici del Distretto, per una corretta valorizzazione del settore e del territorio entro cui operano le imprese e per favorire l internazionalizzazione attraverso la partecipazione a fiere specialistiche e la promozione di workshop con la presenza di buyers provenienti da tutto il mondo. Il presupposto è la consapevolezza delle potenzialità del settore, l esigenza di creare sistema fra le imprese che operano nel Delta, la volontà di rappresentare a livello internazionale la bontà e la qualità dei suoi prodotti. Il Distretto vanta rapporti privilegiati con tutti i mercati dell Unione in maniera particolare con Francia, Germania e Spagna. La promozione dei prodotti del Distretto è garantita dall assidua partecipazione alle più importanti fiere e manifestazioni di settore a livello internazionale. Per far conoscere la bellezza del Delta del Po sta incentivando inoltre attività di pescaturismo e l ittiturismo, valorizzando attraverso iniziative culturali i numerosi itinerari turistici della zona.
5 Presenza di centri servizio a supporto delle attività e delle strategie distrettuali A supportare le attività del distretto erogando servizi alle imprese per sviluppare nuovi prodotti o processi, ottimizzare i processi produttivi esistenti, concorrono: PROGETTI Progetti proposti e in fase di realizzazione Vengono di seguito sviluppati i progetti che si sono definiti durante questa prima fase di concertazione e monitoraggio. Durante i prossimi anni, grazie anche alla gestione concertata delle azioni programmatiche, potranno manifestarsi esigenze ed opportunità che andranno ad integrarsi o a sommarsi con quelle già emerse e che renderanno quindi opportune ulteriori e/o diverse azioni progettuali a supporto del settore ittico. 1. Mappatura ed individuazione bisogni delle aziende del distretto Analisi analitica fra le imprese aderenti al distretto mediante la somministrazione di questionari ed interviste mirate ad acquisire ogni elemento utile per la pianificazione di linee di intervento dedicate e per la classificazione dei dati suddivisi per tipologie di imprese, tipologie di prodotti, mercati di riferimento, volumi d affari, ecc.. 2. Sensibilizzazione delle realtà economiche locali Attività di incontro con le Amministrazioni pubbliche locali, con gli operatori economici per la sensibilizzazione e diffusione delle iniziative che attengono al distretto ittico. 3. Ricerca e sviluppo tecnologie per la trasformazione dei prodotti, per la riproduzione delle specie ittiche e dei molluschi, per il riutilizzo degli scarti di lavorazione Studi e ricerche sulle tecnologie applicabili alla pesca, alle tecniche di conservazione dei prodotti e sulle tecniche di trasformazione dei prodotti ittici; studio e realizzazione di progetti pilota per il riutilizzo degli scarti di lavorazione con l obiettivo di ottenere derivati riutilizzabili in altri processi produttivi. 4. Attività certificativa di filiera: imprese di trasformazione e commercializzazione ISO 9001/2000ISO 14000; certificazione di prodotto molluschicoltori La qualificazione delle imprese ittiche all interno di un mercato sempre più competitivo deve passare assolutamente attraverso l implementazione di sistemi di qualità certificata che qualifichi non solo i processi di lavorazione ma altresì l aspetto igienico sanitario ed ambientale quale valore aggiunto delle imprese appartenenti al distretto. 5. Implementazione di sistemi informatizzati di gestione e certificazione della rintracciabilità dei prodotti In conformità con una disciplina comunitaria sempre più attenta alla provenienza e alla rintracciabilità dei prodotti destinati ad un uso alimentare, la certificazione della filiera assume un ulteriore elemento qualificante di distinzione sullo scenario internazionale entro cui le aziende operano. 6. Consulenze e relative azioni di miglioramento della logistica La tipologia di prodotti prevalentemente trattati (pesce fresco e molluschi) abbisogna di un organizzazione nel campo della logistica efficiente ed efficace stante la deperibilità dei prodotti e la consolidata presenza sui mercati nazionali ed esteri delle imprese del settore. 7. Adeguata politica formativa nelle diverse discipline: amministrazione, finanza, marketing, estero, qualità sicurezza e ambiente Un consolidamento ed uno sviluppo della filiera ittica non può prescindere da una adeguata politica di formazione continua rivolta al gruppo dirigente delle imprese, al management, ai quadri e al personale tutto. Formazione che dovrà spaziare nelle diverse discipline. 8. Assistenza alla promozione commerciale ed attività di Marketing Come per il triennio passato di fondamentale importanza è l attività di marketing che si andrà realizzare mediante l organizzazione mediante la predisposizione di materiale promozionale sia video che cartaceo; incontri con giornalisti di riviste specializzate di settore, organizzazione di educational, workshop e partecipazione a fiere di settore. News e informazioni No alla coltivazione di giacimenti di gas metano in Alto Adriatico
6 La Camera di Commercio di Rovigo, in linea con la posizione assunta dalla Regione Veneto, esprime la propria convinta opposizione ad ogni ipotesi che possa consentire la ripresa di attività connesse con la possibile estrazione di idrocarburi nell area dell Alto Adriatico, come previsto dall art. 8 del DL n. 112 in corso di conversione, nell interesse generale del sistema produttivo polesano e delle popolazioni locali. Bisogna considerare infatti che gli studi condotti, dopo costanti e metodiche osservazioni condotte per prolungati periodi, hanno accertato in maniera certa ed inoppugnabile che le attività di estrazione di idrocarburi sono state all origine dell abbassamento del suolo, che ha dato origine al fenomeno della subsidenza, in specie nel comprensorio del Delta Veneto del fiume Po, con gravi ripercussioni per il territorio, le condizioni di sicurezza idrogeologica e l economia del territorio. Va ricordato in particolare che il Polesine, che nel corso degli anni 50 e 60 del secolo scorso, è già stato vittima del fenomeno della subsidenza per effetto delle estrazioni di gas metano, che ha favorito tra l altro numerosi, ulteriori eventi alluvionali, è interessato da processi di bradisismo naturale derivato dalla compattazione dei terreni di origine alluvionale. L eventuale coltivazione di giacimenti di gas metano in Alto Adriatico fornirebbe solo un modesto contributo al bilancio energetico dell Italia, a fronte di ben alti costi in termini sociali ed economici che il paese si troverebbe a pagare. La Camera di Commercio chiede pertanto che il Parlamento non approvi quanto previsto dall art 8 del suddetto DL n 112, e invita i Parlamentari polesani a sviluppare una decisa iniziativa finalizzata ad ottenere tale risultato a salvaguardia della Comunità che rappresentano, i Consiglieri e gli Assessori regionali Polesani a proseguire nel sostegno di una iniziativa che vede contraria anche la Regione del Veneto, la Regione del Veneto a dare formali assicurazioni in merito alla sua non adesione all intesa che autorizzi la ripresa delle estrazioni di metano. Sollecita infine gli Enti e le Istituzioni locali e le Forze imprenditoriali e sociali polesane a promuovere, in un rapporto di stretto coordinamento e condivisione, ogni altra iniziativa utile, anche in sede Comunitaria, per realizzare gli obiettivi sopraindicati. Workshop Agroalimentare Polesine SVIZZERA FRANCIA REGNO UNITO/ le aziende che desiderano partecipare devono comunicarlo entro il 10 settembre Si apre per le aziende polesane una nuova importante opportunità di confronto e scambio con l estero: in collaborazione con il Centro Estero Veneto e le Associazioni di categoria, la Camera di Commercio di Rovigo organizza infatti a Rovigo il prossimo 17 novembre, il Workshop Agroalimentare Polesine con buyers del comparto provenienti da Svizzera, Francia e Regno Unito. L incontro prevede la definizione di un'agenda personalizzata di incontri tra importatori/grossisti/broker svizzeri, francesi e inglesi ed aziende polesane del settore agroalimentare. La selezione delle imprese che parteciperanno al programma di incontri prefissati sarà effettuata direttamente da parte dei buyers esteri, sulla base di una dettagliata scheda aziendale descrittiva della produzione realizzata. Le aziende interessate a partecipare all'iniziativa, sono inviate a compilare e sottoscrivere la lettera di adesione e il profilo aziendale collegandosi a questo link.
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