CORSO DI ANALISI DELLE SERIE STORICHE A.A 2008/2009- LABORATORIO DI STATA: LEZIONE 4 ANALISI CLASSICA DELLE SERIE STORICHE II (FORMATO PDF)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CORSO DI ANALISI DELLE SERIE STORICHE A.A 2008/2009- LABORATORIO DI STATA: LEZIONE 4 ANALISI CLASSICA DELLE SERIE STORICHE II (FORMATO PDF)"

Transcript

1 University of Naples Federico II From the SelectedWorks of Carlo Drago Winter January 9, 2009 CORSO DI ANALISI DELLE SERIE STORICHE A.A 2008/2009- LABORATORIO DI STATA: LEZIONE 4 ANALISI CLASSICA DELLE SERIE STORICHE II (FORMATO PDF) Carlo Drago Available at:

2 Corso di Storiche a.a 2008/ 2009 Laboratorio di : lezione 4 analisi classica delle serie storiche (II) Carlo Drago c.drago@mclink.it 9 gennaio

3 Riepilogo della scorsa lezione Analisi delle componenti di una serie storica Trend lineare o linearizzabile nei parametri L output di stima Il salvataggio delle stime Le tavole di comparazione delle stime La visualizzazione del trend La generazione dei residui Stima della componente stagionale Stima simultanea del trend e della stagionalità 2

4 Sommario Altri metodi di calcolo del trend: trend esponenziali Trend non lineari nei parametri: le curve di crescita Trend non lineari nei parametri: la curva esponenziale modificata e la curva logistica, e di Gomperz Procedure di detrendizzazione della serie Procedure di destagionalizzazione della serie Approssimazione del ciclo mediante medie mobili L analisi dei residui L analisi classica delle serie storiche: aspetti operativi 3

5 Altri metodi di calcolo del trend: trend esponenziali In alcuni casi l andamento di lungo periodo di una serie storica presenta una dinamica difficilmente approssimabile con un polinomio. Un tipico caso è una serie la cui differenza percentuale cresca nel tempo, in questo caso si può avere un trend esponenziale. Se si usa la forma linearizzata nei parametri otterremo: log( y t ) = t * * β0 + β1t + ε per t = 1,2,..., n * ε t Con media nulla, varianza costante ed incorrelato. β 1 Si ricorda che la stima del coefficiente è la stima di * 1 invece è una stima di. β log( β 0 ) β * 0 exp( Dovremo quindi calcolare. Si veda Di Fonzo- Lisi (2001) ˆ * β 0 ) β 4

6 Altri metodi di calcolo del trend: trend esponenziali La variabile dipendente iniziale viene trasformata in logaritmi con la funzione log(). Il modello viene stimato con i minimi quadrati ordinari con regress nella maniera canonica. Il coefficiente β 1 è il coefficiente β 1 cercato. Una stima del coefficiente β può essere ottenuta con display 0 exp(b0), laddove b0 è la stima dei minimi quadrati ordinari di * ottenuta precedentemente. β 0 5

7 Trend non lineari nei parametri: le curve di crescita Ancora altre tipologie di serie storiche esibiscono dei trends difficilmente descrivibili da una funzione polinomiale. Caratteristica comune di tali curve è che esse non sono lineari nei parametri e richiedono diversi metodi di stima: i minimi quadrati nonlineari. Tre curve di crescita, molto utilizzate nelle applicazioni (Guarini Tassinari 1990), sono la curva esponenziale modificata, la curva logistica e la curva di Gomperz. permette di stimare tutte e tre le curve facendo uso del comando nl che va adeguatamente specificato relativamente al modello, alle variabili ed ai valori iniziali da cui fare partire le procedure di stima. Per i dettagli sul metodo di stima si rimanda a Di Fonzo Lisi 2005, appendice B. 6

8 Trend non lineari nei parametri La stima in può avvenire da finestra di dialogo. Il comando diretto, come detto è nl cui vanno aggiunte le diverse specificazioni del comando stesso. Facendo uso della finestra di dialogo apposita, la funzione può essere riferita al modello che si intende stimare (in questo caso esponenziale logistico o di Gomperz) e possono essere inseriti i valori iniziali da utilizzare nella procedura. Alla fine della stima possono essere generati i residui, i valori stimati e così via (le opzioni post-stima) E necessario, generati i residui, valutare come sempre la casualità degli stessi. 7

9 Metodo di stima: minimi quadrati non lineari 8

10 La curva esponenziale modificata, logistica e di Gomperz 9

11 Le procedure di detrendizzazione Identificato il trend all interno del modello di serie storica prescelto (ad esempio additivo) è possibile detrendizzare la serie eliminando la componente di trend. In basterà effettuare la stima del trend (mediante regress) ottenerlo (mediante il comando predict yhat) ed infine generare la nuova serie storica detrendizzata yd con gen ydet=y-yhat Una maniera alternativa di calcolo è quella di generare direttamente la variabile ydet dal modello stimato utilizzando gen (ad esempio gen ydet=y-( *t)) A questo punto ydet apparirà tra le variabili e potrà essere riutilizzata e visualizzata con tsline ydet 10

12 Le procedure di destagionalizzazione (1) Si possono ottenere delle serie destagionalizzate a partire da una stima ottenuta con le variabili dummies viste nella lezione 3. Si veda Di Fonzo Lisi (2005). A partire quindi dalla stima, si può calcolare la sommatoria dei quattro (nel caso quadrimestrale) o più coefficienti associati alla stagionalità facendo uso di display (ad esempio display ) laddove il primo dei quattro coefficienti è il coefficiente dell intercetta. Se tale risultato non fosse soddisfatto si devono calcolare con display gli scarti dalla media (per costruzioni uguali sommandoli tra di loro a 0). Si otterrà una variabile yd. A questo punto si calcoleranno con gen ydes=y-yd i valori facendo uso degli scarti dalla media precedentemente calcolati. La variabile destagionalizzata ydes apparirà tra le variabili a disposizione e ad esempio visualizzata con tsline ydes. 11

13 Le procedure di destagionalizzazione (2) A questa procedura di destagionalizzazione se ne aggiunge una seconda utilizzando le medie mobili. In questo caso dobbiamo fare riferimento a due diversi modelli, quello moltiplicativo e quello additivo. In entrambi i casi l obiettivo è quello di giungere a calcolare dei coefficienti ideali di stagionalità Gli indici di stagionalità vanno testati con procedure ANOVA al fine di valutare la significatività A partire dai coefficienti ideali è possibile ottenere la serie destagionalizzata 12

14 Le procedure di destagionalizzazione (2): il modello moltiplicativo Si costruisce la media mobile nella forma canonica. Il valore ottenuto ytc è la prima semplice destagionalizzazione. Si calcola gen yi=yt/ytc che sono gli indici specifici di stagionalità. Si calcolano i coefficienti grezzi di stagionalità semplicemente per ciascun singolo intervallo temporale ad esempio l anno calcolando la media. In ciò può avvenire con by variabile: sum yi. Si ottengono i coefficienti grezzi A questo punto si possono ottenere i coefficienti ideali dividendo i coefficienti grezzi per n. * n S k k =1 La serie destagionalizzata sarà gen yst=yt/coef.ideali Per maggiori dettagli sulla procedura: Di Fonzo-Lisi (2005) e Guarini Tassinari (1990) 13

15 Le procedure di destagionalizzazione (2): il modello additivo Si costruisce la media mobile nella forma canonica. Il valore ottenuto ytc è la prima semplice destagionalizzazione. Si calcola gen yi=yt-ytc che sono gli indici specifici di stagionalità. Si calcolano i coefficienti grezzi di stagionalità semplicemente per ciascun singolo intervallo temporale ad esempio l anno calcolando la media. In ciò può avvenire con by variabile: sum yi. Si ottengono i coefficienti grezzi. Ancora una volta la somma dei coefficienti stagionali deve essere pari a 0. Non lo fossero, a questo punto si possono ottenere i coefficienti ideali dividendo i coefficienti grezzi per la media dei coefficienti stagionali. La serie destagionalizzata sarà gen yst=yt-coef.ideali. Si veda Di Fonzo Lisi (2005) ed anche Guarini Tassinari (1990) 14

16 Test ANOVA sui coefficienti di stagionalità Si formula l ipotesi di assenza di stagionalità. Con la sintassi per effettuare il test è oneway [variabile] [variabile stagionale], laddove si voglia visualizzare anche una tavola di statistiche descrittive: oneway [variabile] [variabile stagionale], tabulate A questo punto si può procedere all analisi della componente residuale. 15

17 L analisi dei residui L analisi dei residui è quindi importante al fine di verificare se il modello scelto sia necessario provvedere ad ulteriori rispecificazioni del modello medesimo. Per fare questo un primo passaggio piuò essere quello di visualizzare esplorativamente i residui rispetto al tempo (con metodi grafici quindi). Si testa secondariamente l ipotesi di normalità dei residui Si testano poi varie altre ipotesi di non casualità dei residui medesimi, sequenzialmente. In particolare si testa l ipotesi di non autocorrelazione dei residui. 16

18 La normalità dei residui La visualizzazione dei residui a livello grafico rispetto al tempo può avvenire con tsline. E anche possibile visualizzare l istogramma dei residui con hist [nome], bin([numero intervalli]). Ad esempio hist res, bin(8) produce un istogramma con 8 classi. E possibile con anche effettuare dei tests formali sui residui. 17

19 L autocorrelazione dei residui E anche possibile visualizzare i residui e la funzione di autocorrelazione ed autocorrelazione parziale (acf e pacf) al fine di potere testare la bianchezza dei residui stessi, cioè la loro casualità. Autocorrelogrammi possono mostrare appunto se il modello sia adeguato ed aiutare eventualmente nella specificazione di uno diverso. Il grafico delle autocorrelazioni può essere essere costruito con ac [variabile], il grafico delle autocorrelazioni parziali con pac [variabile]. 18

20 L analisi classica delle serie storiche: aspetti operativi (1) L analisi classica delle serie storiche serve a stimare le differenti componenti di una serie storica (trend, stagionalità e ciclo). Il trend può essere approssimato in maniera lineare mediante un polinomio, mediante una curva esponenziale, o in maniera non lineare La stagionalità può essere approssimata, via la stima di variabili dummy. E possibile stimare altresì in maniera congiunta il trend e la stagionalità facendo uso di variabili che rappresentino il trend e di variabili stagionali o mediante funzioni trigonometriche L approssimazione viene calcolata dal modello stimato confrontando il modello stimato con la serie vera I residui dei modelli devono essere casuali A partire dalla stima delle componenti si possono detrendizzare e destagionalizzare le serie storiche 19

21 L analisi classica delle serie storiche: aspetti operativi (2) Un secondo strumento nell analisi classica è quello delle medie mobili che permettono di approssimare la serie storica. Le medie mobili sono particolarmente utili in quanto permettono più facilmente di stimare il trend, di definire le componenti stagionali e di eliminare la componenti casuali delle serie. A partire dagli indici specifici di stagionalità, si possono calcolare dei coefficienti ideali con cui destagionalizzare la serie storica. Grazie alla destagionalizzazione da un lato è possibile più facilmente le variazioni nel tempo (ad esempio anno per anno)ma è anche possibile osservare in maniera più chiara l andamento tendenziale e ciclico. I residui del modello devono essere casuali 20

22 Riepilogo Altri metodi di calcolo del trend: trend esponenziali Trend non lineari nei parametri: le curve di crescita Trend non lineari nei parametri: la curva esponenziale modificata e la curva logistica, e di Gomperz Procedure di detrendizzazione della serie Procedure di destagionalizzazione della serie Approssimazione del ciclo mediante medie mobili L analisi dei residui L analisi classica delle serie storiche: aspetti operativi 21

23 Bibliografia Baum C.F. (2004) Introduction to, Faculty Micro Resource Center Academic Technology Services, Boston College Di Fonzo T., Lisi F. (2001) Serie storiche economiche Carocci editore Gould W. (2003) How do I create dummy variables? Guarini R., Tassinari F. (1990) Statistica Economica Il Mulino Hardin J. (1996) How do I create a lag variable? LSE Research Laboratory IT Service (2004) Introduction to 22

24 Bibliografia Milone G. (2005) Laboratorio di Dipartimento di Matematica e Statistica, Università degli Studi di Napoli Federico II 1 Piccolo D. (2000) Statistica Il Mulino Scepi G. (2008) Corso di Storiche Dipartimento di Matematica e Statistica, Università degli Studi di Napoli Federico II 1 corp (2007) 10 manuals corp (2007) Time Series Reference Manual corp website 23

25 Bibliografia Syracuse University Library (na) Tutorial o/reading_and_documenting_data.html Svend J. (2004) Introduction to, Department of Epidemiology and Social Medicine, University of Aarhus df UCLA Academic Technology Services (na) FAQ: How can I extract month and year component from a variable with %tm format? htm 24

26 Per approfondire e il calcolo statistico al computer (statistical computing) Baum C.F. (2002) Why should you avoid using point-and-click method in statistical software packages? Baum C.F (2005) A little bit of programming goes a long way IDEAS Working Paper Bookmark delicious sul calcolo statistico al computer ad UCLA Carolina Population Center: tutorial tutorial Eszter s Goodies Page ( helpful resources) Portale su ad UCLA 25

27 Per approfondire e il calcolo statistico al computer (statistical computing) Princeton University: online training at DSS Ricerche consigliate su Google o altri motori di ricerca: tutorial, tips, Learning, Introduction, lecture notes, programs, do files, ado files Risorse per l apprendimento di presso corp (raccolta di collegamenti) Risorse generali su (programmi, esempi, datasets..) presso corp list, gruppo di discussione su Stromberg, A.J. (2005) Why write statistical software? The case of robust statistical methods, Journal of Statistical Software 10(5) 26

28 Riepilogo dei comandi di (consultare l help per maggiori dettagli) Gen genera la variabile Drop elimina una variabile (specificando _all le elimina tutte) List visualizza una variabile (specificando _all le visualizza tutte) Tsline [serie1] [serie2] ecc. visualizza le serie storiche Regress regressione lineare Display utilizza come una una calcolatrice Nl stima dei minimi quadrati nonlineari Oneway Analisi della varianza ad una via (one-way analysis of varianzce) Hist [variabile] Istogramma, l opzione bin(numero) permette di specificare il numero delle classi Ac [serie1] Grafico delle correlazioni Pac [serie1] Grafico delle correlazioni parziali 27

Analisi delle Serie Storiche

Analisi delle Serie Storiche Storiche Laboratorio di Excel: lezione 5 Carlo Drago c.drago@mclink.it Novembre 2009 1 Riepilogo della scorsa lezione Fasi dell analisi di stima del trend e della stagionalità congiunte Le variabili dummy

Dettagli

Sommario. Capitolo 1 I dati e la statistica 1. Capitolo 2 Statistica descrittiva: tabelle e rappresentazioni grafiche 25

Sommario. Capitolo 1 I dati e la statistica 1. Capitolo 2 Statistica descrittiva: tabelle e rappresentazioni grafiche 25 Sommario Presentazione dell edizione italiana Prefazione xv xiii Capitolo 1 I dati e la statistica 1 Statistica in pratica: BusinessWeek 1 1.1 Le applicazioni in ambito aziendale ed economico 3 Contabilità

Dettagli

LEZIONI IN LABORATORIO Corso di MARKETING L. Baldi Università degli Studi di Milano. Strumenti statistici in Excell

LEZIONI IN LABORATORIO Corso di MARKETING L. Baldi Università degli Studi di Milano. Strumenti statistici in Excell LEZIONI IN LABORATORIO Corso di MARKETING L. Baldi Università degli Studi di Milano Strumenti statistici in Excell Pacchetto Analisi di dati Strumenti di analisi: Analisi varianza: ad un fattore Analisi

Dettagli

Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Corso di Statistica Medica. Correlazione. Regressione Lineare

Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Corso di Statistica Medica. Correlazione. Regressione Lineare Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Corso di Statistica Medica Correlazione Regressione Lineare Corso di laurea in medicina e chirurgia - Statistica Medica Correlazione

Dettagli

ANOVA: ANALISI DELLA VARIANZA Prof. Antonio Lanzotti

ANOVA: ANALISI DELLA VARIANZA Prof. Antonio Lanzotti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA AEROSPAZIALE D.I.A.S. STATISTICA PER L INNOVAZIONE a.a. 007/008 ANOVA: ANALISI DELLA VARIANZA Prof. Antonio Lanzotti A cura di: Ing.

Dettagli

IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA

IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA Metodi per l Analisi dei Dati Sperimentali AA009/010 IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA Sommario Massima Verosimiglianza Introduzione La Massima Verosimiglianza Esempio 1: una sola misura sperimentale

Dettagli

3.1 Classificazione dei fenomeni statistici Questionari e scale di modalità Classificazione delle scale di modalità 17

3.1 Classificazione dei fenomeni statistici Questionari e scale di modalità Classificazione delle scale di modalità 17 C L Autore Ringraziamenti dell Editore Elenco dei simboli e delle abbreviazioni in ordine di apparizione XI XI XIII 1 Introduzione 1 FAQ e qualcos altro, da leggere prima 1.1 Questo è un libro di Statistica

Dettagli

Applicazioni statistiche e utilizzo del package statistico Spss - 7

Applicazioni statistiche e utilizzo del package statistico Spss - 7 Applicazioni statistiche e utilizzo del package statistico Spss - 7 CISI 27 gennaio 2005 ricercapsicologica@tiscali.it Illustrare le principali statistiche mono e bivariate. Valutare quando è opportuno

Dettagli

Il metodo di Gauss-Newton per le regressioni non-lineari

Il metodo di Gauss-Newton per le regressioni non-lineari Il metodo di Gauss-Newton per le regressioni non-lineari Andrea Onofri Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali Università degli Studi di Perugia Versione on-line: http://www.unipg.it/ onofri/rtutorial/index.html

Dettagli

STATISTICA (2) ESERCITAZIONE Dott.ssa Antonella Costanzo

STATISTICA (2) ESERCITAZIONE Dott.ssa Antonella Costanzo STATISTICA (2) ESERCITAZIONE 7 11.03.2014 Dott.ssa Antonella Costanzo Esercizio 1. Test di indipendenza tra mutabili In un indagine vengono rilevate le informazioni su settore produttivo (Y) e genere (X)

Dettagli

ANALISI DELLA VARIANZA A DUE VIE CON INTERAZIONE Prof. Antonio Lanzotti

ANALISI DELLA VARIANZA A DUE VIE CON INTERAZIONE Prof. Antonio Lanzotti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA AEROSPAZIALE D.I.A.S. STATISTICA PER L INNOVAZIONE a.a. 2007/2008 ANALISI DELLA VARIANZA A DUE VIE CON INTERAZIONE Prof. Antonio

Dettagli

Analisi descrittiva: calcolando medie campionarie, varianze campionarie e deviazioni standard campionarie otteniamo i dati:

Analisi descrittiva: calcolando medie campionarie, varianze campionarie e deviazioni standard campionarie otteniamo i dati: Obiettivi: Esplicitare la correlazione esistente tra l altezza di un individuo adulto e la lunghezza del suo piede e del suo avambraccio. Idea del progetto: Il progetto nasce dall idea di acquistare scarpe

Dettagli

Esercitazione del

Esercitazione del Esercizi sulla regressione lineare. Esercitazione del 21.05.2013 Esercizio dal tema d esame del 13.06.2011. Si consideri il seguente campione di n = 9 osservazioni relative ai caratteri ed Y: 7 17 8 36

Dettagli

Precorso di Matematica

Precorso di Matematica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE FACOLTA DI ARCHITETTURA Precorso di Matematica Anna Scaramuzza Anno Accademico 2005-2006 4-10 Ottobre 2005 INDICE 1. ALGEBRA................................. 3 1.1 Equazioni

Dettagli

lezione n. 6 (a cura di Gaia Montanucci) Verosimiglianza: L = = =. Parte dipendente da β 0 e β 1

lezione n. 6 (a cura di Gaia Montanucci) Verosimiglianza: L = = =. Parte dipendente da β 0 e β 1 lezione n. 6 (a cura di Gaia Montanucci) METODO MASSIMA VEROSIMIGLIANZA PER STIMARE β 0 E β 1 Distribuzione sui termini di errore ε i ε i ~ N (0, σ 2 ) ne consegue : ogni y i ha ancora distribuzione normale,

Dettagli

Statistica Applicata all edilizia: il modello di regressione

Statistica Applicata all edilizia: il modello di regressione Statistica Applicata all edilizia: il modello di regressione E-mail: orietta.nicolis@unibg.it 27 aprile 2009 Indice Il modello di Regressione Lineare 1 Il modello di Regressione Lineare Analisi di regressione

Dettagli

Guida Quiz Patenti Nautiche

Guida Quiz Patenti Nautiche Versione n. Pagina n. Motivo della revisione Data 1.0 Tutte Prima Emissione 26/09/2011 2.0 pagg. 10-15 realizzazione nuova funzionalità Dettaglio esame 31/10/2011 Versione n. Redazione Verifica Approvazione

Dettagli

Funzioni di regressione non lineari

Funzioni di regressione non lineari Funzioni di regressione non lineari Eduardo Rossi 2 2 Università di Pavia (Italy) Maggio 2013 Rossi Regressione nonlineare Econometria - 2013 1 / 25 Sommario Funzioni di regressione non lineari - note

Dettagli

I disegni quasi sperimentali e lo studio del soggetto singolo

I disegni quasi sperimentali e lo studio del soggetto singolo I disegni quasi sperimentali e lo studio del soggetto singolo Giulio Vidotto & Davide Massidda Facoltà di Psicologia Università di Padova A.A. 2011/12 Disegni sperimentali Principali caratteristiche: Assegnazione

Dettagli

Algoritmi in C++ (prima parte)

Algoritmi in C++ (prima parte) Algoritmi in C++ (prima parte) Alcuni algoritmi in C++ Far risolvere al calcolatore, in modo approssimato, problemi analitici Diverse tipologie di problemi generazione di sequenze di numeri casuali ricerca

Dettagli

Statistica. Esercitazione 4 17 febbraio 2011 Medie condizionate. Covarianza e correlazione

Statistica. Esercitazione 4 17 febbraio 2011 Medie condizionate. Covarianza e correlazione Corso di Laurea in Scienze dell Organizzazione Facoltà di Sociologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca a.a. 2010/2011 Statistica Esercitazione 4 17 febbraio 2011 Medie condizionate. Covarianza

Dettagli

DESCRITTIVE, TEST T PER IL CONFRONTO DELLE MEDIE DI CAMPIONI INDIPENDENTI.

DESCRITTIVE, TEST T PER IL CONFRONTO DELLE MEDIE DI CAMPIONI INDIPENDENTI. Corso di Laurea Specialistica in Biologia Sanitaria, Universita' di Padova C.I. di Metodi statistici per la Biologia, Informatica e Laboratorio di Informatica (Mod. B) Docente: Dr. Stefania Bortoluzzi

Dettagli

Il test (o i test) del Chi-quadrato ( 2 )

Il test (o i test) del Chi-quadrato ( 2 ) Il test (o i test) del Chi-quadrato ( ) I dati: numerosità di osservazioni che cadono all interno di determinate categorie Prima di tutto, è un test per confrontare proporzioni Esempio: confronto tra numero

Dettagli

LEZIONE N. 11 ( a cura di MADDALENA BEI)

LEZIONE N. 11 ( a cura di MADDALENA BEI) LEZIONE N. 11 ( a cura di MADDALENA BEI) F- test Assumiamo l ipotesi nulla H 0 :β 1,...,Β k =0 E diverso dal verificare che H 0 :B J =0 In realtà F - test è più generale H 0 :Aβ=0 H 1 :Aβ 0 A è una matrice

Dettagli

Econometria. lezione 13. validità interna ed esterna. Econometria. lezione 13. AA 2014-2015 Paolo Brunori

Econometria. lezione 13. validità interna ed esterna. Econometria. lezione 13. AA 2014-2015 Paolo Brunori AA 2014-2015 Paolo Brunori popolazione studiata e popolazione di interesse - popolazione studiata: popolazione da cui è stato estratto il campione - popolazione di interesse: popolazione per la quale ci

Dettagli

Università del Piemonte Orientale Specializzazioni di area sanitaria Statistica Medica

Università del Piemonte Orientale Specializzazioni di area sanitaria Statistica Medica Università del Piemonte Orientale Specializzazioni di area sanitaria Statistica Medica Regressione Lineare e Correlazione Argomenti della lezione Determinismo e variabilità Correlazione Regressione Lineare

Dettagli

Statistica. Alfonso Iodice D Enza

Statistica. Alfonso Iodice D Enza Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@gmail.com Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 24 Outline 1 2 3 4 5 () Statistica 2 / 24 Dipendenza lineare Lo studio della relazione tra caratteri

Dettagli

ESERCITAZIONE ECONOMETRIA

ESERCITAZIONE ECONOMETRIA ESERCITAZIONE ECONOMETRIA Giovanni Angelini giovanni.angelini3@unibo.it 0541-434058 Ricevimento: Venerdì 10-12, piano terra di palazzo Diamante Novembre 2012 ESERCITAZIONE ECONOMETRIA I. BREVE INTRODUZIONE

Dettagli

Metodi statistici per l economia (Prof. Capitanio) Slide n. 10. Materiale di supporto per le lezioni. Non sostituisce il libro di testo

Metodi statistici per l economia (Prof. Capitanio) Slide n. 10. Materiale di supporto per le lezioni. Non sostituisce il libro di testo Metodi statistici per l economia (Prof. Capitanio) Slide n. 10 Materiale di supporto per le lezioni. Non sostituisce il libro di testo 1 REGRESSIONE LINEARE Date due variabili quantitative, X e Y, si è

Dettagli

viii Indice generale

viii Indice generale Indice generale 1 Introduzione al processo di ricerca 1 Sommario 1 Il processo di ricerca 3 Concetti e variabili 5 Scale di misura 8 Test di ipotesi 10 Evidenza empirica 10 Disegni di ricerca 11 Sintesi

Dettagli

Indice. Previsioni. Serie con trend. Metodo di Holt. Previsioni: trend e stagionalità. serie con trend/tendenza serie con stagionalità

Indice. Previsioni. Serie con trend. Metodo di Holt. Previsioni: trend e stagionalità. serie con trend/tendenza serie con stagionalità Indice Previsioni serie con trend/tendenza serie con stagionalità Previsioni: trend e stagionalità 7/11/23 16.51 1 2 Serie con trend Regressione lineare Metodo di (doppio smorzamento esponenziale) Metodo

Dettagli

GRAFICI DI PROBABILITÀ Prof. Antonio Lanzotti

GRAFICI DI PROBABILITÀ Prof. Antonio Lanzotti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA AEROSPAZIALE D.I.A.S. STATISTICA PER L INNOVAZIONE a.a. 2007/2008 GRAFICI DI PROBABILITÀ Prof. Antonio Lanzotti A cura di: Ing. Giovanna

Dettagli

SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Regressione di Cox 7/3/2005

SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Regressione di Cox 7/3/2005 SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Regressione di Cox 7/3/2005 Procedura di Mantel-Haenszel Dati relativi a pazienti maschi nel primo anno di follow-up stratificati per età e

Dettagli

Corso integrato di informatica, statistica e analisi dei dati sperimentali Esercitazione VII

Corso integrato di informatica, statistica e analisi dei dati sperimentali Esercitazione VII Corso integrato di informatica, statistica e analisi dei dati sperimentali Esercitazione VII Un breve richiamo sul test t-student Siano A exp (a 1, a 2.a n ) e B exp (b 1, b 2.b m ) due set di dati i cui

Dettagli

8. ANALISI DELLA COVARIANZA (ANCOVA)

8. ANALISI DELLA COVARIANZA (ANCOVA) 8. ANALISI DELLA COVARIANZA (ANCOVA) L analisi della covarianza è un metodo statistico che risulta dalla combinazione dell analisi di regressione con l analisi della varianza. È utile quando all analisi

Dettagli

REGRESSIONE E CORRELAZIONE

REGRESSIONE E CORRELAZIONE REGRESSIONE E CORRELAZIONE Nella Statistica, per studio della connessione si intende la ricerca di eventuali relazioni, di dipendenza ed interdipendenza, intercorrenti tra due variabili statistiche 1.

Dettagli

Statistica. Esercitazione 4 15 maggio 2012 Connessione. Medie condizionate. Covarianza e correlazione

Statistica. Esercitazione 4 15 maggio 2012 Connessione. Medie condizionate. Covarianza e correlazione Corso di Laurea in Scienze dell Organizzazione Facoltà di Sociologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca a.a. 2011/2012 Statistica Esercitazione 4 15 maggio 2012 Connessione. Medie condizionate.

Dettagli

SOFTWARE PER DATA LOGGER VACQ

SOFTWARE PER DATA LOGGER VACQ SOFTWARE PER DATA LOGGER VACQ I software a disposizione sono stati sviluppati appositamente per ogni prodotto, esaltandone le specifiche tecniche senza tuttavia risultare incomprensibili all utente. Non

Dettagli

Analisi della varianza

Analisi della varianza 1. 2. univariata ad un solo fattore tra i soggetti (between subjects) 3. univariata: disegni fattoriali 4. univariata entro i soggetti (within subjects) 5. : disegni fattoriali «misti» L analisi della

Dettagli

LA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO IN FORMATO XBRL

LA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO IN FORMATO XBRL LA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO IN FORMATO XBRL PREMESSA Dal 2015, le società di capitali devono presentare l'intero bilancio di esercizio (comprensivo di nota integrativa) in formato XBRL, adottando la

Dettagli

Statistica inferenziale. La statistica inferenziale consente di verificare le ipotesi sulla popolazione a partire dai dati osservati sul campione.

Statistica inferenziale. La statistica inferenziale consente di verificare le ipotesi sulla popolazione a partire dai dati osservati sul campione. Statistica inferenziale La statistica inferenziale consente di verificare le ipotesi sulla popolazione a partire dai dati osservati sul campione. Verifica delle ipotesi sulla medie Quando si conduce una

Dettagli

TEMI D ESAME DI ANALISI MATEMATICA I

TEMI D ESAME DI ANALISI MATEMATICA I TEMI D ESAME DI ANALISI MATEMATICA I Corso di laurea quadriennale) in Fisica a.a. 003/04 Prova scritta del 3 aprile 003 ] Siano a, c parametri reali. Studiare l esistenza e, in caso affermativo, calcolare

Dettagli

TOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo

TOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo TOPOGRAFIA 2013/2014 L operazione di misura di una grandezza produce un numero reale che esprime il rapporto della grandezza stessa rispetto a un altra, a essa omogenea, assunta come unità di misura. L

Dettagli

Proprietà della varianza

Proprietà della varianza Proprietà della varianza Proprietà della varianza Proprietà della varianza Proprietà della varianza Intermezzo: ma perché dovremmo darci la pena di studiare come calcolare la varianza nel caso di somme,

Dettagli

Presentazione dell edizione italiana Prefazione xix Ringraziamenti xxii Glossario dei simboli xxiii

Presentazione dell edizione italiana Prefazione xix Ringraziamenti xxii Glossario dei simboli xxiii Sommario Presentazione dell edizione italiana Prefazione xix Ringraziamenti xxii Glossario dei simboli xxiii xv Parte I Statistica descrittiva 1 Capitolo 1 Introduzione 3 Perché studiare statistica? 4

Dettagli

Dalla prima lezione. LABORATORIO DI PROGRAMMAZIONE Corso di laurea in matematica 7 VARIABILI E COSTANTI 28/02/2016. Concetto di algoritmo

Dalla prima lezione. LABORATORIO DI PROGRAMMAZIONE Corso di laurea in matematica 7 VARIABILI E COSTANTI 28/02/2016. Concetto di algoritmo LABORATORIO DI PROGRAMMAZIONE Corso di laurea in matematica 7 VARIABILI E COSTANTI Marco Lapegna Dipartimento di Matematica e Applicazioni Universita degli Studi di Napoli Federico II wpage.unina.it/lapegna

Dettagli

Un applicazione della modellistica ARCH-GARCH

Un applicazione della modellistica ARCH-GARCH Un applicazione della modellistica ARCH-GARCH Federico Andreis Tesina per l esame di Metodi Statistici per la Finanza e le Assicurazioni A.A. 2005/2006 Prof. Diego Zappa Il grafico della serie storica

Dettagli

Generazione di Numeri Casuali- Parte 2

Generazione di Numeri Casuali- Parte 2 Esercitazione con generatori di numeri casuali Seconda parte Sommario Trasformazioni di Variabili Aleatorie Trasformazione non lineare: numeri casuali di tipo Lognormale Trasformazioni affini Numeri casuali

Dettagli

Derivazione numerica. Introduzione al calcolo numerico. Derivazione numerica (II) Derivazione numerica (III)

Derivazione numerica. Introduzione al calcolo numerico. Derivazione numerica (II) Derivazione numerica (III) Derivazione numerica Introduzione al calcolo numerico Il calcolo della derivata di una funzione in un punto implica un processo al limite che può solo essere approssimato da un calcolatore. Supponiamo

Dettagli

Modelli con predittori qualitativi e modelli con interazioni

Modelli con predittori qualitativi e modelli con interazioni Modelli con predittori qualitativi e modelli con interazioni Strumenti quantitativi per la gestione Emanuele Taufer Utilizzare variabili indipendenti qualitative (VIQ) Codifica binaria 0,1 Esempio: salari

Dettagli

Corso di Identificazione dei Modelli e Analisi dei Dati

Corso di Identificazione dei Modelli e Analisi dei Dati Corso di Identificazione dei Modelli e Analisi dei Dati Prof. Sergio Bittanti Esercitazione di Laboratorio A.A. 2010-11 Sistemi dinamici lineari a tempo discreto 1. Si consideri il sistema dinamico a tempo

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. LEZIONI DI STATISTICA Elaborazione dei dati Valori medi

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. LEZIONI DI STATISTICA Elaborazione dei dati Valori medi CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA LEZIONI DI STATISTICA Elaborazione dei dati Valori medi VALORI MEDI In una serie di valori si definisce medio (o intermedio) un valore compreso tra il più piccolo ed

Dettagli

Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche

Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Ø Prof. Attilio Santocchia Ø Ufficio presso il Dipartimento di Fisica (Quinto Piano) Tel. 75-585 278 Ø E-mail: attilio.santocchia@pg.infn.it Ø Web: http://www.fisica.unipg.it/~attilio.santocchia/

Dettagli

Esercitazione 1: Errori macchina

Esercitazione 1: Errori macchina Esercitazione 1: Errori macchina Richiami di Teoria Errore assoluto e relativo: ε a = x x e ε r = x x x dove x è il valore approssimato, mentre x è il valore vero, cioè quello di riferimento. Il numero

Dettagli

Il calcolo del VAR operativo mediante la metodologia stocastica parametrica. Simona Cosma

Il calcolo del VAR operativo mediante la metodologia stocastica parametrica. Simona Cosma Il calcolo del VAR operativo mediante la metodologia stocastica parametrica Simona Cosma Contenuti Il VAR operativo: inquadramento concettuale La metodologia attuariale EVT (Extreme Value Theory) Il VAR

Dettagli

MODELLO CD1. Iscrizione Coltivatori Diretti. Manuale Patronati

MODELLO CD1. Iscrizione Coltivatori Diretti. Manuale Patronati MODELLO CD1 Iscrizione Coltivatori Diretti Manuale Patronati 1 SOFTWARE DOWNLOAD 2 APPLET JAVA 3 2 INVIO DENUNCE CD1 4 3 CONSULTAZIONE TRASMISSIONI E RICEVUTE CD1 5 RICERCA 5 STAMPA FASCICOLO 7 1 Il modello

Dettagli

Elementi di Psicometria

Elementi di Psicometria Elementi di Psicometria 7-Punti z e punti T vers. 1.0a (21 marzo 2011) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca 2010-2011 G. Rossi (Dip. Psicologia)

Dettagli

PG5 Starter Training Applicazione File System Daniel Ernst EN02 2012-02-26 Stefano Peracchi IT01 2013-05-20

PG5 Starter Training Applicazione File System Daniel Ernst EN02 2012-02-26 Stefano Peracchi IT01 2013-05-20 PG5 Starter Training Applicazione File System Daniel Ernst EN02 2012-02-26 Stefano Peracchi IT01 2013-05-20 Introduzione Materiale richiesto Notebook o computer Controllore PCD1 E Cavo USB Scheda «Training»

Dettagli

Σ (x i - x) 2 = Σ x i 2 - (Σ x i ) 2 / n Σ (y i - y) 2 = Σ y i 2 - (Σ y i ) 2 / n. 13. Regressione lineare parametrica

Σ (x i - x) 2 = Σ x i 2 - (Σ x i ) 2 / n Σ (y i - y) 2 = Σ y i 2 - (Σ y i ) 2 / n. 13. Regressione lineare parametrica 13. Regressione lineare parametrica Esistono numerose occasioni nelle quali quello che interessa è ricostruire la relazione di funzione che lega due variabili, la variabile y (variabile dipendente, in

Dettagli

Manuale Utente CMMG Corso Medici Medicina Generale

Manuale Utente CMMG Corso Medici Medicina Generale CMMG- Manuale Utente CMMG Aprile 2014 Versione 1.1 Manuale Utente CMMG Corso Medici Medicina Generale CMMG-Manuale Utente.doc Pagina 1 di 14 CMMG- Manuale Utente AGGIORNAMENTI DELLE VERSIONI Versione Data

Dettagli

Raccolta degli esercizi svolti in aula

Raccolta degli esercizi svolti in aula Raccolta degli esercizi svolti in aula ed esercizi proposti Alfredo Paolillo apaolillo@unisa.it Versione del: 18 marzo 2011 1 3 marzo 2010: Struttura Sequence e Sub-VI La struttura Sequence permette di

Dettagli

Statistica - metodologie per le scienze economiche e sociali S. Borra, A. Di Ciaccio - McGraw Hill

Statistica - metodologie per le scienze economiche e sociali S. Borra, A. Di Ciaccio - McGraw Hill - metodologie per le scienze economiche e sociali S. Borra, A. Di Ciaccio - McGraw Hill Es. Soluzione degli esercizi del capitolo 8 home - indice In base agli arrotondamenti effettuati nei calcoli, si

Dettagli

STATISTICA. Esercizi vari

STATISTICA. Esercizi vari STATISTICA Esercizi vari Esercizio 5.6 p. 205 Variabile Coeff. Dev. std. Statistica t p-value Intercetta 23.384 1.592 14.691 0 Profondità -1.435 0.213-6.726 0 = 0.850 Esercizio 5.6 p. 205 Variabile Coeff.

Dettagli

Esempio di calcolo di rischio relativo

Esempio di calcolo di rischio relativo Esempio di calcolo di rischio relativo B. Cenci Goga Università degli Studi di Perugia, Dipartimento di Scienze Biopatologiche e Igiene delle Produzioni Animali e Alimentari, Sezione di Ispezione degli

Dettagli

Regressione Mario Guarracino Data Mining a.a. 2010/2011

Regressione Mario Guarracino Data Mining a.a. 2010/2011 Regressione Esempio Un azienda manifatturiera vuole analizzare il legame che intercorre tra il volume produttivo X per uno dei propri stabilimenti e il corrispondente costo mensile Y di produzione. Volume

Dettagli

STATISTICA ECONOMICA ED ANALISI DI MERCATO Previsioni Economiche ed Analisi di Serie Storiche A.A. 2003 / 04 ESERCITAZIONE 1.

STATISTICA ECONOMICA ED ANALISI DI MERCATO Previsioni Economiche ed Analisi di Serie Storiche A.A. 2003 / 04 ESERCITAZIONE 1. STATISTICA ECONOMICA ED ANALISI DI MERCATO Previsioni Economiche ed Analisi di Serie Storiche A.A. 2003 / 04 ESERCITAZIONE 1 Analisi Classica di Daniele Toninelli NB: HO EVIDENZIATO IN GIALLO LE PROCEDURE

Dettagli

Stampe L'area Stampe raggruppa molte delle funzioni di stampa presenti in diverse aree di Clavis. L'area permette l'accesso a: Stampa etichette, per la stampa di una o più etichette a partire da diversi

Dettagli

ESERCIZI. Regressione lineare semplice CAPITOLO 12 Levine, Krehbiel, Berenson, Statistica II ed., 2006 Apogeo

ESERCIZI. Regressione lineare semplice CAPITOLO 12 Levine, Krehbiel, Berenson, Statistica II ed., 2006 Apogeo Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Facoltà di Ingegneria, Università di Padova Docenti: Prof. L. Salmaso, Dott. L. Corain ESERCIZI Regressione lineare semplice

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI Giuliano Bonollo - Michele Bonollo

ESERCIZI SVOLTI Giuliano Bonollo - Michele Bonollo ESERCIZI SVOLTI Giuliano Bonollo - Michele Bonollo 1 La seguente tabella riporta le frequenze relative riguardanti gli studenti di un università e gli esiti dell esame da essi sostenuto. Qual è la percentuale

Dettagli

INVILUPPO DI VOLO VELOCITÀ MASSIMA IN VOLO ORIZZONTALE RETTILINEO UNIFORME

INVILUPPO DI VOLO VELOCITÀ MASSIMA IN VOLO ORIZZONTALE RETTILINEO UNIFORME INILUPPO DI OLO Una volta diagrammate le curve delle potenze disponibili e necessarie, dobbiamo ora usarle per determinare le prestazioni fondamentali del velivolo: tali prestazioni andranno a generare

Dettagli

LE PREVISIONI DI CASSA CON MICROSOFT EXCEL

LE PREVISIONI DI CASSA CON MICROSOFT EXCEL LE PREVISIONI DI CASSA CON MICROSOFT EXCEL PREMESSA L applicazione, realizzata con Microsoft Excel, ha lo scopo di agevolare il controllo sugli impegni e sulle disponibilità di cassa, consentendo di distinguere

Dettagli

STATISTICA ECONOMICA STATISTICA PER L ECONOMIA

STATISTICA ECONOMICA STATISTICA PER L ECONOMIA STATISTICA ECONOMICA STATISTICA PER L ECONOMIA a.a. 2009-2010 Una serie storica o temporale è un insieme di dati costituiti da una sequenza di osservazioni su un fenomeno d interesse X, effettuate in istanti

Dettagli

PREVISIONE DELLE VENDITE MANUALE DELL UTENTE

PREVISIONE DELLE VENDITE MANUALE DELL UTENTE PREVISIONE DELLE VENDITE MANUALE DELL UTENTE 1 INDICE 1. Requisiti di sistema 2. Installazione e licenza 3. Panoramica generale 4. La barra degli strumenti 5. Inserimento nuova serie storica 6. Caricamento

Dettagli

Statistica. Alfonso Iodice D Enza

Statistica. Alfonso Iodice D Enza Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 33 Outline 1 2 3 4 5 6 () Statistica 2 / 33 Misura del legame Nel caso di variabili quantitative

Dettagli

Il modello di regressione

Il modello di regressione Il modello di regressione Capitolo e 3 A M D Marcello Gallucci Milano-Bicocca Lezione: II Concentti fondamentali Consideriamo ora questa ipotetica ricerca: siamo andati in un pub ed abbiamo contato quanti

Dettagli

PROCEDURE/TECNICHE DI ANALISI / MISURE DI ASSOCIAZIONE A) ANALISI DELLA VARIANZA

PROCEDURE/TECNICHE DI ANALISI / MISURE DI ASSOCIAZIONE A) ANALISI DELLA VARIANZA PROCEDURE/TECNICHE DI ANALISI / MISURE DI ASSOCIAZIONE A) ANALISI DELLA VARIANZA PROCEDURA/TECNICA DI ANALISI DEI DATI SPECIFICAMENTE DESTINATA A STUDIARE LA RELAZIONE TRA UNA VARIABILE NOMINALE (ASSUNTA

Dettagli

Guida Tecnica di compilazione

Guida Tecnica di compilazione Guida Tecnica di compilazione 1. Introduzione Per supportare operativamente le amministrazioni nell'attuazione della direttiva, il Dipartimento della Funzione Pubblica e il Dipartimento per le Pari Opportunità

Dettagli

Il confronto fra medie

Il confronto fra medie L. Boni Obiettivo Verificare l'ipotesi che regimi alimentari differenti non producano mediamente lo stesso effetto sulla gittata cardiaca Ipotesi nulla IPOTESI NULLA La dieta non dovrebbe modificare in

Dettagli

Analisi ABC incrociata

Analisi ABC incrociata 1 Analisi ABC L analisi ABC incrociata è un metodo che permette di suddividere in classi una serie di oggetti. Permette perciò di raggruppare per classi secondo i valori di una variabile. Ad esempio classificazione

Dettagli

Il metodo delle proporzioni crescenti

Il metodo delle proporzioni crescenti Il metodo delle proporzioni crescenti Ulisse Di Corpo Abstract I modelli predittivi, che utilizzano le regressioni multiple, partono dall assunto che le relazioni tra le variabili sono lineari o traducibili

Dettagli

12) Metodo dei minimi quadrati e linea di tendenza

12) Metodo dei minimi quadrati e linea di tendenza 12) Metodo dei minimi quadrati e linea di tendenza 43 Si supponga di avere una tabella di dati {y exp i} i=1,,n in funzione di altri dati {x i } i=1,,n che siano il risultato di una qualche misura sperimentale.

Dettagli

METODO DEI MINIMI QUADRATI

METODO DEI MINIMI QUADRATI METODO DEI MINIMI QUADRATI Torniamo al problema della crescita della radice di mais in funzione del contenuto di saccarosio nel terreno di coltura. Ripetendo varie volte l esperimento con diverse quantità

Dettagli

Lezione 10: Interpolazione lineare Corso di Statistica Facoltà di Economia Università della Basilicata. Prof. Massimo Aria

Lezione 10: Interpolazione lineare Corso di Statistica Facoltà di Economia Università della Basilicata. Prof. Massimo Aria Lezione 10: Interpolazione lineare Corso di Statistica Facoltà di Economia Università della Basilicata Prof. Massimo Aria aria@unina.it Il concetto di interpolazione In matematica, e in particolare in

Dettagli

PON 2007 2013 Liceo Scientifico Leonardo da Vinci. Vallo della Lucania

PON 2007 2013 Liceo Scientifico Leonardo da Vinci. Vallo della Lucania PON 2007 2013 Liceo Scientifico Leonardo da Vinci Vallo della Lucania Nuovi percorsi matematici: Osservare, descrivere, costruire. Matlab - 2: Lavorare con le matrici Vallo della Lucania 26 Settembre 2008

Dettagli

Esercitazione: La distribuzione NORMALE

Esercitazione: La distribuzione NORMALE Esercitazione: La distribuzione NORMALE Uno dei più importanti esempi di distribuzione di probabilità continua è dato dalla distribuzione Normale (curva normale o distribuzione Gaussiana); è una delle

Dettagli

:33 Pagina V. Indice. Introduzione

:33 Pagina V. Indice. Introduzione 00 20-09-2004 16:33 Pagina V Indice Introduzione XIII Capitolo 1 Gestione dei dati 1 1.1 Gli elenchi 1 Progettazione di un elenco 2 Inserimento dei dati nell elenco 3 1.2 Filtro di elenchi 5 Il filtro

Dettagli

DISTRIBUZIONE NORMALE STANDARDIZZATA ESEMPIO DI USO DELLE TAVOLE

DISTRIBUZIONE NORMALE STANDARDIZZATA ESEMPIO DI USO DELLE TAVOLE DISTRIBUZIONE NORMALE STANDARDIZZATA ESEMPIO DI USO DELLE TAVOLE Sapendo che la variabile dominanza si distribuisce normalmente con media = 32 e deviazione standard = 5, trovare, in un gruppo di 80 soggetti,

Dettagli

ANALISI SERIE STORICHE

ANALISI SERIE STORICHE ANALISI SERIE STORICHE SERIE STORICA: insieme finito di osservazioni di uno stesso fenomeno, ordinate secondo il tempo, con cadenza periodica costante (mensile, trimestrale, annuale ecc.). 8000000 Presenze

Dettagli

Capacità: Analizzare un problema semplice. Valutare la congruenza dei risultati con i dati e le informazioni iniziali.

Capacità: Analizzare un problema semplice. Valutare la congruenza dei risultati con i dati e le informazioni iniziali. MATEMATICA: PROGRAMMAZIONE CLASSE QUINTA LICEO TURISTICO A.S. 2011-2012 A) OBIETTIVI Conoscenze: Le caratteristiche di una funzione lineare in due variabili reali. Gli scopi e i metodi della ricerca operativa.

Dettagli

Esercizio 1. Esercizio 2

Esercizio 1. Esercizio 2 Sia data la matrice A A(α) = Esercizio α 2 2α 2 2, α R.) determinare per quali valori del parametro reale α é verificata la condizione necessaria e sufficiente di convergenza per il metodo di Jacobi;.2)

Dettagli

UNITA DIDATTICA. Conoscenze. Abilità

UNITA DIDATTICA. Conoscenze. Abilità Titolo: Problemi di geometria analitica : la parabola e l iperbole Codice: B1_S Ore previste:15 Equazione della parabola e coordinate del vertice Grafico di una parabola Equazione dell iperbole equilatera

Dettagli

Analisi della Varianza Fattoriale

Analisi della Varianza Fattoriale Analisi della Varianza Fattoriale AMD Marcello Gallucci marcello.gallucci@unimib.it Ripasso dell ANOVA Lo studio degli effetti di una serie di variabili indipendenti nominale (gruppi) su un variabile dipendente

Dettagli

Indice. Capitolo 1 Richiami di calcolo numerico 1. Capitolo 2 Rappresentazioni di dati 13

Indice. Capitolo 1 Richiami di calcolo numerico 1. Capitolo 2 Rappresentazioni di dati 13 Autori Prefazione Nota dell Editore e istruzioni per l uso Guida alla lettura XI XIII XV XVII Richiami di calcolo numerico 1 1.1 Unità di misura e fattori di conversione; potenze del 10; notazioni scientifiche

Dettagli

STATISTICA (modulo I - Statistica Descrittiva) Soluzione Esercitazione I

STATISTICA (modulo I - Statistica Descrittiva) Soluzione Esercitazione I 2. e 3. STATISTICA (modulo I - Statistica Descrittiva) Soluzione Esercitazione I 1. Le unità statistiche sono costituite dai singoli ristoranti, mentre la popolazione è costituita da tutte le unità del

Dettagli

Excel: guida alle operazioni di base per la risoluzione dell esercizio 13

Excel: guida alle operazioni di base per la risoluzione dell esercizio 13 Excel: guida alle operazioni di base per la risoluzione dell esercizio 13 1) Inserire i dati nel foglio excel 2) Per aggiungere le colonne utili alla risoluzione del problema cliccare sulla cella desiderata

Dettagli

WINDOWS TERMINAL SERVER PER L ACCESSO REMOTO AL SISTEMA DI PROTOCOLLO INFORMATICO

WINDOWS TERMINAL SERVER PER L ACCESSO REMOTO AL SISTEMA DI PROTOCOLLO INFORMATICO Servizi per l e-government nell università Federico II WINDOWS TERMINAL SERVER PER L ACCESSO REMOTO AL SISTEMA DI PROTOCOLLO INFORMATICO CONNESSIONE_TERMINAL_SERVER PAG. 1 DI 13 Indice 1. Premessa...3

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 05-Deviazione standard e punteggi z vers. 1.1 (22 ottobre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Istituto d Istruzione Superiore A. Tilgher Ercolano (Na)

Istituto d Istruzione Superiore A. Tilgher Ercolano (Na) Premessa Istituto d Istruzione Superiore A. Tilgher Ercolano (Na) Questa breve trattazione non vuole costituire una guida completa ed esauriente sull argomento, ma vuole fornire solamente i concetti fondamentali

Dettagli

Il campionamento e l inferenza. Il campionamento e l inferenza

Il campionamento e l inferenza. Il campionamento e l inferenza Il campionamento e l inferenza Popolazione Campione Dai dati osservati mediante scelta campionaria si giunge ad affermazioni che riguardano la popolazione da cui essi sono stati prescelti Il campionamento

Dettagli

STATISTICHE, DISTRIBUZIONI CAMPIONARIE E INFERENZA

STATISTICHE, DISTRIBUZIONI CAMPIONARIE E INFERENZA Metodi statistici e probabilistici per l ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Civile A.A. 2009-10 Facoltà di Ingegneria, Università di Padova Docente: Dott. L. Corain 1 STATISTICHE, DISTRIBUZIONI CAMPIONARIE

Dettagli