Vite: peronospora sotto controllo con l approccio preventivo

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1 SPECIALE DIFESA PERONOSPORA VITE STRATEGIE DI DIFESA A CONFRONTO IN ABRUZZO Vite: peronospora sotto controllo con l approccio preventivo Grappolo fortemente compromesso da peronospora larvata LE PROVE condotte in Abruzzo in un annata difficile come quella del 2014 hanno evidenziato che le strategie di difesa ad azione preventiva sono riuscite a contenere in maniera ottimale la peronospora sia su foglie sia su grappolo, e il controllo in termini di diffusione della malattia è risultato compreso tra il 79 e il 90,8% di Domenico D Ascenzo, Luciano Crivelli La vite con circa ha coltivati rappresenta la più importante coltura, dal punto di vista sia economico sia fitoiatrico, per le numerose fitopatie che la possono interessare. Tra queste la peronospora, Plasmopara viticola, costituisce ancora la più grave patologia per diffusione e capacità distruttiva, complice la sempre più frequente variabilità meteorologica (caratterizzata da andamenti termici e pluviometrici primaverili-estivi favorevoli al fungo). Si riscontrano con sempre maggiore frequenza danni anche in areali del Centro-Sud Italia dove essa era relegata alla eccezionalità. Il 2014 annata pesante È quanto accaduto nel 2014 che, dal punto di vista fitopatologico, si ricorderà come tra le annate più pesanti degli ultimi decenni. Sovente i danni sono stati gravi, con perdite di produzione che, in alcuni casi, hanno raggiunto il 40-50%. Evidentemente nonostante l arsenale di sostanze attive, circa 25 appartenenti a diverse famiglie chimiche e caratterizzate da diverse modalità di azione, che la farmacopea agricola mette a disposizione permangono, da parte degli agricoltori, criticità nella gestione complessiva della difesa. Difficoltà di controllo Tra le difficoltà di controllo della peronospora si ritiene che di fondamentale importanza siano l individuazione della prima pioggia infettante e il tempestivo avvio dei trattamenti. Per questo possono essere di valido aiuto i modelli previsionali, se correttamente interpretati e attentamente validati nei diversi territori. Altrettanto importante appare la valutazione della persistenza dei prodotti fitosanitari. È necessario, infatti, avere consapevolezza che, soprattutto con elevata pressione della malattia, occorre accorciare i turni di intervento, sempre, ovviamente, nel rispetto delle indicazioni di etichetta. Anche la scelta delle diverse sostanze attive da utilizzare può risultare determinante ai fini del buon esito della difesa. Essa deve essere funzionale alle caratteristiche delle molecole legate al loro meccanismo di azione (capacità penetranti, capacità lipofile, ecc.) e, quindi, al loro utilizzo nelle diverse fasi fenologiche in relazione al rischio epidemico. Sarebbe, inoltre, opportuno approfondire, nei diversi areali di coltivazione, le conoscenze sulla biologia della malattia (in particolare sul comportamento della forma «larvata»), valutare in maniera scientifica e rigorosa la reale problematica ed entità della presenza di eventuali ceppi resistenti a determinate famiglie chimiche, migliorare l assistenza tecnica di base volta al trasferimento tempestivo di corrette informazioni all agricoltore. 12/2015 L Informatore Agrario 55

2 Come sono state impostate le prove La prova è stata effettuata in Agro di Pianella (Pescara), su un tendone di Montepulicano d Abruzzo di circa 15 anni con sesto di impianto 2,5 2,5 m, esposizione Nord-Ovest, molto soggetto a infezioni peronosporiche. Si è adottato uno schema sperimentale con 4 replicazioni, ognuna costituita da 6 piante. Gli interventi sono stati effettuati con motopompa spalleggiata mod. Echo SR 1100 distribuendo un volume di acqua variabile da 600 (nei primi trattamenti) a L/ha. I rilievi sono stati effettuati esaminando 50 grappoli/parcella e 100 foglie/parcella. Sui primi si sono determinate la percentuale di grappoli attaccati (diffusione della malattia) e l intensità di attacco (gravità della malattia) calcolata come percentuale di acini colpiti per grappolo. Anche sulle foglie si sono determinate la diffusione della malattia come percentuale di foglie attaccate e l intensità di attacco intesa come percentuale di superficie fogliare colpita adottando la scala: classe 0 = assenza di sintomi; classe 1 = 0,1-2,5%; classe 2 = 2,6-5%; classe 3 = 5,1-10%; classe 4 = 10,1-25%; classe 5 = 25,1-50%; classe 6 = 50,1-80%; classe 7 = oltre 80%. L intensità di attacco sulle foglie è stata calcolata secondo Towsend-Heuberger. I dati sono stati sottoposti alla analisi della varianza (ANOVA) e le media separate con il test di Tuckey per P = 0,05. Si è inoltre calcolata l delle singole strategie adottate rispetto al test non trattato, indice di Abbott. Sono stati effettuati 3 rilievi il 13 giugno, il 5 luglio e il 30 luglio a partire dalla manifestazione diffusa della malattia sui testimoni non trattati, tenendo conto dell evoluzione epidemica della stessa. Fondamentale la gestione del vigneto Ovviamente la corretta gestione agronomica del vigneto, quali il buon equilibrio vegetativo, l adozione di pratiche come l inerbimento, che consentano facilità e tempestività di rientro in campo in caso di frequenti precipitazioni, il controllo delle attrezzature irroranti, può contribuire a ottimizzare la difesa fitoiatrica anche in annate a forte rischio. Cosa è successo nel 2014 in Abruzzo Premesso che la piovosità autunnale del 2013 (soprattutto dei mesi di ottobre e novembre), ritenuta importante per la predisposizione dell inoculo infettivo del patogeno, ha registrato valori medi elevati, significativamente superiori alle medie storiche di riferimento, per contestualizzare l andamento epidemico della peronospora nel 2014 è necessario precisare che la precocità dello sviluppo vegetativo è stata davvero straordinaria, tanto che già nella prima decade di aprile molti vigneti risultavano recettivi alle infezioni peronosporiche. A determinare questa situazione hanno contribuito, in modo certamente rilevante, le temperature dei mesi invernali, in particolare febbraio, che è stato tra i più caldi degli ultimi decenni (temperature medie di 11,6 C e appena 38,4 mm di pioggia). La situazione meteorologica è, però, mutata sensibilmente a partire dalla metà di aprile, con il susseguirsi di perturbazioni che hanno determinato ben 19 giorni piovosi e 94,6 mm di pioggia. Le temperature hanno fatto registrare una media di 14,1 C. Anche il mese di maggio è proseguito all insegna dell instabilità atmosferica, con 16 giorni piovosi e ben 124,8 mm di pioggia, e un generale abbassamento delle temperature (media 16,7 C), soprattutto nei valori minimi che hanno rallentato la fenologia delle piante, facendo recuperare il vantaggio vegetativo della prima parte della primavera. Questo andamento climatico ha scatenato numerosi eventi infettivi. Sui vitigni precoci (Chardonnay, Pinot grigio, Pecorino, ecc.) le prime manifestazioni di peronospora su foglia e sui grappolini neoformati si sono avute a fine aprile, mentre sui vitigni tradizionali (Montepulciano, Trebbiano, ecc.) le prime infezioni si sono verificate tra il 27 e il 28 maggio come conseguenza delle precipitazioni del 13 e 14 del mese, proprio nel delicato periodo di inizio fioritura. Solo gli agricoltori che hanno iniziato i trattamenti già nell ultima settimana di aprile con finalità preventiva Grappolino ancora erbaceo completamente invaso da peronospora Pagina inferiore della foglia con evidente efflorescenza conidica 56 L Informatore Agrario 12/2015

3 Tipico raggrinzimento degli acini causato da peronospora larvata rispetto alle precipitazioni, peraltro correttamente annunciate, sono riusciti a contenere i danni. Nei vigneti in cui si è provveduto a trattare con finalità curative, peraltro avendo dovuto attendere in molti casi le ristabilite condizioni di praticabilità dei terreni, la malattia non è stata più contenuta. I timori per attacchi di peronospora larvata si sono concretizzati in giugno, allorquando un intensa perturbazione transitata tra il 13 e il 18 con 6 giorni consecutivi e 46,6 mm di pioggia ha scatenato attacchi epidemici sui grappoli, che si sono rilevati inarrestabili. Le prove condotte Nonostante in questo complesso scenario, la sperimentazione effettuata nel 2014, di cui si riportano i dati, ha dimostrato che le linee di difesa commerciali attualmente utilizzabili da parte dei viticoltori sono in grado, se correttamente gestite, di assicurare soddisfacenti risultati. In tabella 1 sono indicate le strategie adottate, i prodotti utilizzati e le date dei trattamenti. Efficacia delle tesi in prova Sul testimone non trattato i primi significativi attacchi si sono verificati a inizio giugno sia sulle foglie sia sui grappolini, in concomitanza della fase fenologica di inizio fioritura. Le tabelle TABELLA 1 - Caratteristiche dei formulati in prova e date trattamenti Sostanza attiva Formulato commerciale Date applicazioni Fase fenologica (BBCH) ( 1 ) Dose (ml o g/hl) 1 Testimone Mancozeb Dithane 8/ Valifenalate + mancozeb Valis M 14/5-23/5-2/ /6-23/6-2/ Ciazofamide Mildcut /7-21/07 81 Mancozeb Dithane 8/5-14/ Dimetomorf + metiram Slogan Top 23/5-2/ Ametocradina + metiram Previn Top 13/6-23/6-2/ Dimetomorf + rame Slogan R 11/7-21/ Kiralaxil + mancozeb Fantic M 8/5-14/ Zoxamide + fosetil-al + cimoxanil Electis Trio WG 23/5-2/ Dimetomorf + rame ossicloruro + fosetil-al Feudo RD + Maestro KG 13/ Zoxamide + dimetomorf Presidium One ( 2 ) 23/6-2/ Rame ossicloruro + rame idrossido Airone WG 11/7-21/ Fosetil-Al + mancozeb Optix WG + Penncozeb DG 8/5-14/ Metalaxil + mancozeb Cerexil MDG 23/5-2/6-13/ Bentiavalicarb + brocantite Vintage C Disperss 24/6-2/7-11/ Brocantite Poltiglia Disperss 21/ ( 1 ) BBCH= 15 (4 a foglia sviluppata), 19 (6 a foglia sviluppata), 53 (infiorescenze sviluppate), 57 (infiorescenze completamente sviluppate), 71 (allegagione), 73 (inizio accestimento acini), 75 (acini che hanno raggiunto il 50% della grandezza definitiva), 77 (inizio chiusura grappolo), 81 (inizio invaiatura). ( 2 ) In corso di registrazione. TABELLA 2 - Efficacia delle tesi nel contenere la diffusione su grappolo 13 giugno 5 luglio 30 luglio grappoli attaccati grappoli attaccati grappoli attaccati Testimone 17,2 a 100 a 100 a 2 0 b ,2 b 88,8 18,5 b 81,5 3 0 b 100 2,5 c 97,5 9,2 c 90,8 4 0 b bc 94 12,7 c 87,3 5 0 b 100 8,5 b 91,5 21 b 79 I valori contraddistinti dalla stessa lettera non differiscono significativamente (Test di Tukey, p = 0,05). Per le specifiche delle tesi vedi la tabella 1. Nell ultimo rilievo del 30 luglio la diffusione sui grappoli era del 100% sul testimone. Le tesi in prova sono riuscite a contenere in maniera efficace la peronospora. 2, 3, 4 e 5 indicano i risultati ottenuti dalla sperimentazione. Rilievo 13 giugno. Al rilievo del 13 giugno si evidenziava oltre il 17% di grappoli attaccati e oltre il 40% di foglie interessate dalla malattia a seguito di numerosi eventi infettivi verificatisi in maggio. A causa dell assenza di precipitazioni nella prima decade di giugno la malattia è progredita molto lentamente ma dopo le precipitazioni verificatesi dal 13 al 18 del mese, da fine giugnoinizio luglio la peronospora si è manifestata in maniera epidemica con un attacco generalizzato sia sulle foglie sia, in forma larvata, sui grappoli. Rilievo del 5 luglio. Sia i grappoli sia le foglie apparivano completamente distrutti, 100% di grappoli attaccati e 97% di foglie colpite. Anche in que- 12/2015 L Informatore Agrario 57

4 TABELLA 3 - Efficacia delle tesi nel contenere l intensità su grappolo acini colpiti 5 luglio 30 luglio acini colpiti Testimone 96,2 a 100 a 2 4,2 b 95,6 8,7 b 91,3 3 2 b 97,9 3,2 b 96,8 4 2,7 b 97,1 3,5 b 96,5 5 5,5 b 94,2 6 b 94 I valori contraddistinti dalla stessa lettera non differiscono significativamente (Test di Tukey, p = 0,05). Per le specifiche delle tesi vedi la tabella 1 a pag. 57. L attacco di peronospora nel 2014 si è rivelato in anticipo, già dal rilievo del 5 luglio il testimone era quasi completamente colpito. TABELLA 4 - Efficacia delle tesi nel contenere la diffusione su foglia 13 giugno 5 luglio 30 luglio foglie attaccate foglie attaccate foglie attaccate Testimone 41,2 a 97,7 a 100 a 2 2,5 b 93,9 24,5 b 74,9 35,2 b 64,8 3 0 b c 86,6 18,7 d 81,3 4 0,5 b 98,7 13 c 86,6 17,2 d 82,8 5 1 b 97,5 19,5 b c 75 I valori contraddistinti dalla stessa lettera non differiscono significativamente (Test di Tukey, p = 0,05). Per le specifiche delle tesi vedi la tabella 1 a pag. 57. Sulle foglie le tesi in prova sono riuscite a contenere in maniera significativa la peronospora rispetto al testimone non trattato. TABELLA 5 - Efficacia delle tesi nel contenere l intensità su foglia 13 giugno 5 luglio 30 luglio superficie fogliare attaccata superficie fogliare attaccata superficie fogliare attaccata Testimone 24,5 a 39,6 a 73,5 a 2 2,1 b 91,4 6,2 b 84,3 42,7 b 41,9 3 0 b 100 4,8 b 87,8 19,1 c ,3 b 98,7 2,8 b 92,9 20 c 72,8 5 1,4 b 94,2 5,1 b 87,1 25,7 c 65 I valori contraddistinti dalla stessa lettera non differiscono significativamente (Test di Tukey, p = 0,05). Per le specifiche delle tesi vedi la tabella 1 a pag. 57. Fino alla metà di giugno tutte le strategie hanno contenuto le infezioni in maniera pressoché totale. Successivamente si sono riscontrate delle differenze significative. Completo disseccamento di grappolini a seguito di precoci attacchi peronosporici ste condizioni estreme le tesi trattate hanno garantito una protezione significativa rispetto al testimone, ma con una chiara differenziazione tra la protezione delle foglie e dei grappoli. In particolare sul grappolo, dal secondo rilievo, dopo il devastante attacco di peronospora larvata, le strategie che hanno contenuto meglio la malattia sono state quelle che hanno previsto l utilizzo di sostanze attive a spiccate capacità lipofile, quali ametocradina, zoxamide e, in misura lievemente minore, ciazofamide. Interessante anche il risultato ottenuto dalla successione di trattamenti (a partire dalla pre-fioritura) metalaxil + mancozeb e benthiavalicarb + brocantite. Rilievo 30 luglio. In tutti i casi, comunque, nell ultimo rilievo del 30 luglio la percentuale di controllo dei grappoli in termini di diffusione della malattia è risultata compresa tra il 79 e il 90,8%, sicuramente soddisfacente rispetto alla gravità della malattia. Severità dell attacco. Riguardo alla severità di attacco sul grappolo non si sono rilevate differenze statisticamente significative. I rilievi sulle foglie hanno evidenziato, invece, come fino alla metà di giugno, quando il testimone non trattato presentava il 41,2% di attacco, tutte le strategie abbiano contenuto le infezioni in maniera pressoché totale. Successivamente le differenze sono state più evidenti e al rilievo del 30 luglio il miglior risultato (82,8% di controllo) è stato ottenuto dalla strategia che comprendeva anche l utilizzo del fosetil di alluminio. Approccio preventivo In conclusione si può affermare che, anche in annate particolarmente difficili, un approccio alla difesa di tipo preventivo e basato sulla conoscenza delle caratteristiche e dei meccanismi di azione delle diverse sostanze attive consente di controllare efficacemente questa importante fitopatia. Domenico D Ascenzo Regione Abruzzo - Servizio fitosanitario Luciano Crivelli Tecnico fitopatologo Per commenti all articolo, chiarimenti o suggerimenti scrivi a: redazione@informatoreagrario.it Per consultare gli approfondimenti e/o la bibliografi a: rdlia/15ia12_7890_web ALTRI ARTICOLI SULL ARGOMENTO Come impostare una corretta difesa dalla peronospora della vite. Pubblicato su L Informatore Agrario n. 23/2014 a pag. 50. Interventi tempestivi su vite per contenere la peronospora. Pubblicato su L Informatore Agrario n. 12/2014 a pag L Informatore Agrario 12/2015

5 SPECIALE DIFESA PERONOSPORA VITE ARTICOLO PUBBLICATO SU L INFORMATORE AGRARIO N. 12/2015 A PAG. 55 Vite: peronospora sotto controllo con l approccio preventivo GRAFICO A - Dati meteo nell annata 2014 (Agro di Pianella - Pescara) Pioggia (mm) 2014 T min. ( C) T max ( C) L andamento meteo del 2014 è stato caratterizzato da un elevata piovosità e da una temperatura media del mese di febbraio tra le più alte degli ultimi anni.

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