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1 Opportunità di investimento per le PMI italiane Nei prossimi anni tutto il mondo guarderà al Brasile, il Paese che, nonostante la crisi internazionale, sta oggi vivendo un momento di crescita economica certamente destinata a durare nei prossimi anni. A dettare i tempi e le modalità dello sviluppo delle infrastrutture é preposto, principalmente, il Programma di Accelerazione della Crescita (PAC), un vero e proprio piano di sviluppo articolato in due fasi che prevede ingenti impieghi di capitale pubblico e/o P.P.P. in alcuni campi ritenuti strategici. Pertanto il Governo Federale, attraverso le istituzioni finanziarie adeguate, effettuerà importanti investimenti per la realizzazione ed il potenziamento del settore delle infrastrutture e dell edilizia. Le reti infrastrutturali risultano, infatti, essere carenti ed inadeguate, ed é, dunque, estremamente necessario il loro potenziamento: la popolazione sta crescendo allo stesso ritmo del Prodotto Interno Lordo e dotarsi di una rete metro-tranviaria il più estesa possibile risulta fondamentale per sostenere i ritmi di crescita del Paese. Inoltre le risorse locali si sono rilevate insufficienti per realizzare i progetti tanto ambiziosi dettati dal piano governativo, ed il Brasile dovrà necessariamente rivolgersi al mercato internazionale per raggiungere i suddetti obiettivi. Le imprese italiane, che vantano competenze e risorse specifiche nella realizzazione di impianti, opere ed infrastrutture, hanno la possibilità di giocare un ruolo da protagoniste in questa importante partita. Infatti eventi sportivi quali i prossimi Mondiali di Calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016 hanno stimolato la crescita necessaria all adeguamento della ricettività delle strutture e metteranno in moto un processo di ulteriore sviluppo, in quanto le opere che già sono state realizzate, in vista di tali eventi, necessitano ancora di completamenti e di miglioramenti. La filiera produttiva dell edilizia, soprattutto il settore delle grandi opere, è quella che sta dando un contributo positivo alla crescita economica del Paese, è tra i settori più sviluppati dell economia brasiliana ed, infine, é quella in maggiore stato di avanzamento per via dei grandi progetti di dotazioni di infrastrutture e di grandi opere, che, a partire dal 2007, hanno registrato delle performance incredibili, soprattutto grazie alla forte domanda di abitazioni civili come conseguenza del profilo demografico del Brasile. La spinta del Governo, che prevede continui investimenti attraverso il programma Minha Casa, Minha Vida, ha come obiettivo principale costruire in tempi brevi 4 milioni di case e ridurre, in questo modo, il deficit delle abitazioni del Paese. Il generale aumento del reddito ha, infatti, ampliato il numero dei brasiliani appartenenti alla classe media e che richiedono un numero sempre maggiore di unità abitative, mentre l aumento dei salari minimi è andato di pari passo con le politiche di controllo del territorio delle vaste favelas che caratterizzano le metropoli brasiliane; investimenti nelle vie di collegamento all interno di molti quartieri sono stati, pertanto, accompagnati da un ingente piano di costruzione di case ed alloggi popolari, destinati a questa fascia economica emergente. Le prospettive del settore dell edilizia per l anno 2013 continuano ad essere estremamente positive, e, nonostante la crisi internazionale, é stato registrato un trend favorevole del mercato dei materiali da costruzione; la domanda, del settore seguita ad essere vivace, tanto nell area residenziale, quanto in quella commerciale, grazie alla rilevanza delle grandi opere infrastrutturali decise dal Governo. Il clima è estremamente fiducioso ed ottimista di fronte alle opportunità che la domanda offre ed alle numerose iniziative imprenditoriali del settore.

2 Regolazione e promozione degli investimenti stranieri nel settore: Lo sviluppo delle numerose attività di investimento in Brasile, che potrebbero avere un impatto anche sul business italiano, é testimoniato dagli elevati flussi di investimenti stranieri diretti nel Paese che, non solo contribuiscono alla crescita della formazione di capitale fisso, ma attestano anche l'elevata fiducia che gli imprenditori di tutto il mondo ripongono nel Paese. Secondo le stime dell UNCTAD (Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo) nel 2012 il Brasile, ha, infatti, occupato il 4º posto come volume di entrata di FDI, dietro solamente a Stati Uniti, Cina ed Hong Kong. In molti settori, tra cui quello dell edilizia e delle infrastrutture, il sistema industriale italiano ha storicamente espresso grandi capacità produttive grazie alla mole di esperienza acquisita ed alla grande considerazione del Made in Italy. Favorire maggiori investimenti in Brasile costituisce, pertanto, una sfida strategia per molte imprese italiane in modo che quest ultime possano sfruttare al meglio tutte le potenzialità offerte dall economia e dall industria brasiliana. Per quanto riguarda il trattamento degli investimenti stranieri in Brasile, il sistema normativo brasiliano è generalmente caratterizzato da una specifica regolamentazione in contrapposizione con la libera circolazione di capitale. Seguendo questa logica, il Governo ha messo in atto alcune misure mirate a promuovere lo sviluppo di un'industria nazionale ed indipendente. Tali misure sono ristrette solamente ad alcuni settori e possono, talvolta, rendere difficile l'accesso al mercato da parte degli investitori stranieri a causa dell atteggiamento ancora diffidente e cauto nei confronti del commercio internazionale. I settori dell edilizia e delle infrastrutture, non sono, però, compresi all interno di quei settori che soffrono di restrizioni, ma, al contrario, il Governo ha introdotto diversi incentivi per queste tipologie di investimenti. Questo perché il volume finora investito in settori tanto strategici é ancora di gran lunga inferiore a quello necessario e gli aumenti dei fondi investiti non sempre si sono automaticamente tradotti in significativi miglioramenti nella qualità delle infrastrutture. In questo senso é indispensabile una migliore gestione delle risorse destinate a questi settori, in quanto ciò é di fondamentale importanza per il miglioramento dell intero sistema economico del Brasile. Il sistema fiscale vigente in Brasile risulta essere estremamente complesso e variegato: data la presenza di un ordinamento federale ogni Stato adotta un proprio sistema di tassazione. Il risultato é la presenza di molteplici imposte e tributi articolati in tre livelli (federali, statali e municipali) che possono anche variare significativamente da Stato a Stato. Le comuni problematiche, rilevate sia dalle PMI sia dalle grandi aziende italiane, sono, infatti dovute, oltre alla mancanza di infrastrutture adeguate, a problemi di carattere fiscale ed aspetti contabili e societari di particolare complessità. Nonostante queste difficoltà, é da segnalare la presenza di alcune agevolazioni fiscali concesse dal Governo del Brasile alle imprese che intendono investire sul territorio brasiliano. Il Paese, infatti, offre numerosi incentivi di natura fiscale legati alla localizzazione geografica degli investimenti (ad esempio nel Nord e nel Nord-Est) ed a quelli di carattere prettamente industriale (ad esempio per gli investimenti proprio nel settore delle infrastrutture). Gli incentivi variano costantemente e sono per lo più costituiti da finanziamenti agevolati, crediti fiscali ed esenzioni di determinate imposte e tasse, nonché dall'azzeramento o dall'abbattimento sostanziale dei dazi di importazioni per i beni strumentali e altri beni destinati all'investimento. La maggior parte di queste agevolazioni sono erogate sia alle società brasiliane sia a quelle straniere; rimangono, tuttavia, alcuni aiuti riservati esclusivamente alle società locali. Le agevolazioni sono offerte per promuovere lo sviluppo economico di alcune regioni del Brasile, per canalizzare il capitale privato verso settori specifici dell'attività economica e sono soggette all approvazione da parte del Governo.

3 Alcune tipologie di incentivi fiscali messe a disposizione dal Governo brasiliano riguardano quindi gli investimenti in progetti di infrastrutture. Il Decreto 517/2010 ha stabilito ulteriori incentivi di natura fiscale; è stata introdotta un esenzione dalla ritenuta sui proventi finanziari realizzati in Brasile dai soggetti non residenti in relazione ai titoli acquisiti dal 1 gennaio 2011 e commercializzati in Brasile (l'agevolazione non compete ai soggetti residenti in Paesi che non prevedono un livello di imposizione superiore al 20%). Inoltre è prevista un esenzione sugli utili percepiti da persone fisiche in relazione ai titoli di debito emessi da società impegnate nella realizzazione di infrastrutture. Se il percettore è una società, è prevista una ritenuta alla fonte a titolo di imposta del 15%. Il medesimo regime di imposizione riguarda anche i frutti che derivano da fondi il cui portafoglio è costituito almeno per l'85% dalle società di cui sopra. In questo caso l'esenzione si applica anche in relazione ai percettori non residenti, sempre a condizione che siano residenti in un Paese che prevede un livello di imposizione superiore al 20%. Per quanto riguarda i recenti incentivi per investimenti in infrastrutture, é da segnalare anche la Legge N /2010, già pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, in cui sono previsti nuovi incentivi fiscali riguardanti anche la costruzione e la modernizzazione degli stadi che verranno utilizzati nei Mondiali di Calcio Brasile 2014 e nella Coppa delle Confederazioni FIFA del 2013, che si è appena conclusa. In sostanza, è stata disposta un esenzione sulle imposte federali e sulle contribuzioni prelevate sulle importazioni in relazione alle merci utilizzate per la realizzazione ed organizzazione degli eventi calcistici. Inoltre è prevista un esenzione dall'imposta sui redditi delle persone fisiche per quei soggetti non residenti che lavoreranno direttamente o indirettamente per le nuove manifestazioni. Da segnalare che molte opere sono state allestite, ma non ancora completate degli accessori strutturali di cui necessitano ed offrono ulteriori possibilità di intervento. Il grande programma di investimenti in opere pubbliche ed infrastrutture approva la partecipazione di imprese, tecnologie, esperienze e capitali europei ed italiani basati su un eventuale partnership pubblico-privata. In questo modo il Governo predilige l associazione con un Ente privato al fine di realizzare al meglio un servizio di pubblico interesse, come lo è quello legato al settore dell edilizia e delle infrastrutture. La possibilità di sviluppare partnership industriali fra imprese italiane e brasiliane avrebbe inoltre il vantaggio di garantire alle nostre aziende un accesso privilegiato verso mercati in cui il Brasile è riuscito a stabilire una presenza di primo piano (come quelli dell Africa sub-sahariana o della stessa America Latina). Al fine di supportare le imprese italiane è essenziale ridurre le barriere tariffarie e non tariffarie che ancora ostacolano lo sviluppo del commercio bilaterale e gli investimenti nel settore. Conoscere in modo approfondito la materia fiscale e normativa é dunque estremamente importante per il successo imprenditoriale e nelle decisioni di investimento in Brasile, in quanto si opera in un contesto normativo in continua evoluzione come si evince dalle Elaborazioni Ambasciata d Italia su dati World Economic Forum Global Competitiveness Index in cui tra i fattori che più ostacolano la gestione di un attività in Brasile hanno un ruolo sempre più rilevante le aliquote fiscali. Nota: Per poter consultare l allegato Fattori problematici per fare business - dati World Economic Forum Global Competitiveness Index (aggiornato al 2013) si prega di scrivere a segretariogenerale@italcam.com.br.

4 Attività e modalità di investimento nel settore: Per quanto riguarda le modalità di investire nei settori dell edilizia e delle infrastrutture, non esiste una tipologia di investimento che possa essere considerata in termini assoluti più vantaggiosa rispetto alle altre: ciascuna impresa, al contrario, deve valutare attentamente quali siano le sue potenzialità in termini di risorse economiche, tecnologiche ed umane. Finora gran parte del sistema produttivo italiano ha puntato prevalentemente ad un aumento dell export verso il Brasile, senza utilizzare appieno le opportunità derivanti dallo stabilimento in loco di attività economiche. Ne é derivato che rafforzare la presenza in Brasile, attraverso partnership con imprese brasiliane, é diventato ormai inevitabile se si vuole continuare a crescere su un mercato dalle enormi potenzialità. Nonostante i limiti strutturali del sistema produttivo italiano, la cui dimensione aziendale rappresenta un grosso ostacolo per generare processi consistenti e diffusi nel tempo di investimenti all estero, vi é comunque un rinnovato interesse verso il Brasile e, soprattutto una modifica di atteggiamento nei confronti dei mercati esteri in generale. Le imprese italiane, anche quelle di dimensioni medio piccole, stanno lentamente percependo ed assimilando il concetto secondo cui un approccio verso i mercati internazionali orientato al breve termine non è più redditizio; quanto appena detto é riscontrato, a maggior ragione, in settori tanto complessi quali sono quelli dell edilizia e delle infrastrutture. In queste aree, infatti, é necessario concepire piani di sviluppo ed adeguate strategie di medio e lungo periodo per essere presenti in modo continuativo sul mercato estero, per fronteggiare la concorrenza internazionale ed evitare, quindi, iniziative spot ed orientate a brevi orizzonti temporali. Di fronte alla crisi, le società che si sono aperte verso un percorso di internazionalizzazione hanno, in media, beneficiato di un mercato più vasto che ha permesso loro di resistere alla tempesta economica in atto. L'accesso ai fondi per progetti e consulenze nei più diversi Paesi, stanziati dalle banche sovranazionali e dalle altre istituzioni internazionali, costituisce un'importante occasione di sviluppo, crescita ed internazionalizzazione delle imprese italiane. A tal proposito é da segnalare il ruolo di ANCE (Associazione Nazionale dei Costruttori) che rappresenta l'industria italiana delle costruzioni e si occupa di promuovere e di rafforzare i valori imprenditoriali dell industria edile e del suo indotto. In particolare ANCE sostiene l attività all estero delle imprese associate in coordinamento con i principali attori italiani, pubblici e privati, preposti all internazionalizzazione; svolge attività di informazione ed aggiornamento sulle principali opportunità nei mercati esteri; organizza missioni all estero dedicate a promuovere le occasioni di business per il settore; elabora analisi sui mercati internazionali, attraverso la predisposizione di dossier Paese e svolge attività di monitoraggio sui principali finanziamenti internazionali. Qualora l imprenditore italiano decida di costituire una nuova società in loco, dovrà decidere se associarsi ad un partner brasiliano considerando quali saranno i contributi del socio per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. L analisi dipenderà soprattutto da aspetti commerciali, quali il settore di business, la concorrenza, la rete di distribuzione esistente ed i clienti. Nel caso in cui si giunga alla conclusione che il contributo del nuovo socio possa essere regolato non da un rapporto societario, ma da un altro tipo di contratto (ad esempio agenzia, prestazione di servizi, ecc), è consigliabile mantenere la partecipazione societaria integralmente nelle mani dello stesso gruppo di interessi (questo soprattutto in virtù della difficoltà di esclusione del socio). Associarsi con imprenditori brasiliani se, da un lato, presenta come vantaggio l utilizzo di una struttura industriale e di una rete commerciale già esistenti, dall altro, richiede una procedura negoziale e di valutazione dei rischi abbastanza approfondita.

5 Detto ciò, una delle tipologie di investimento più frequenti rimane quella della joint-venture: nonostante la legislazione brasiliana non riconosca la sua figura giuridica, la sua realizzazione è comunque possibile tramite la stesura di contratti specifici, che contengono disposizioni riguardo la capitalizzazione, la struttura di gestione operativa, gli obiettivi ed i benefici, in conformità con i parametri tracciati dalla legislazione. In genere, la forma adottata per l'avvio di una joint-venture è la costituzione, o l acquisto di quote/azioni di una Ltda o S.A. già costituita, che passa a controllare e coordinare le attività delle persone fisiche o giuridiche interessate. La società risultante da una joint-venture non deve essere totalmente controllata da soltanto uno dei membri coinvolti e, generalmente, ha termine di durata determinato. Difatti, altro punto di interesse per l investitore straniero è che, diversamente da quanto accade in molti altri Paesi, la presenza di un socio brasiliano non è obbligatoria, il capitale può essere integralmente versato da soci stranieri ed, infine, non é richiesto un valore minimo per la costituzione (salvo poche eccezioni legate ad attività e settori specifici). Le autorità locali, e soprattutto il settore industriale, vedono con estremo favore un ulteriore approfondimento della penetrazione italiana che si faccia forte di una strategia di medio e lungo periodo e che, appunto, attraverso jointventure con aziende locali, possa accrescere il trasferimento di tecnologia e know-how specializzato di innovazione, di formazione del capitale umano e di assistenza tecnica di cui il Brasile ha bisogno in questo momento. Le imprese si pongono, come obiettivo comune, non solo la realizzazione di un progetto di natura industriale con l utilizzo sinergico di risorse apportate da ciascuna singola impresa partecipante, ma anche un'equa suddivisione dei rischi legati all'investimento stesso ed anche una ripartizione dei possibili utili e perdite. Il ricorso a tale forma di accordo è dettato, perciò, dalla necessità di mettere insieme diversi know-how e capitali per la realizzazione del progetto comune di investimento. Nel caso in cui la società italiana non possieda risorse tecniche ed informazioni necessarie, anche il trasferimento di tecnologia può presentarsi come un alternativa da prendere in considerazione per impegnarsi in modo più diretto sul mercato brasiliano. Gli accordi di trasferimento di tecnologia comprendono al loro interno molteplici schemi contrattuali e possono soddisfare le esigenze più svariate. Tali contratti possono comprendere, più generalmente, gli accordi di licenza di marchio, di brevetto e di know-how in base ai quali l impresa italiana titolare di tali diritti (licenziante) autorizza l impresa brasiliana (licenziataria) a sfruttare il marchio, il brevetto concesso o le comunica il know-how. La chiave di volta per entrare nel programma infrastrutturale è, infine, senza dubbio, partecipare alle gare di appalto che sono state e saranno indette dal Governo brasiliano e, quindi, possedere know-how, autonomia e capacità finanziaria propria o fornita da istituzioni pubbliche o private nazionali. Le imprese che risulteranno vincitrici, in cambio, avranno in concessione dallo Stato federale brasiliano la realizzazione e la gestione delle infrastrutture progettate per un concordato periodo di tempo. È inoltre necessario monitorare costantemente ed in modo strutturato sia le possibili e future opportunità d'affari (e dunque eventuali gare ed appalti), sia le politiche ed i progetti delle varie organizzazioni presenti in Italia ed in Brasile per capire in anticipo i futuri trend d'investimento, e poter sfruttare un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Nota: Per poter consultare l Elenco delle imprese italiane censite al 2012 presenti nei settori Edilizia (e Architettura) in Brasile si prega di scrivere a segretariogenerale@italcam.com.br.

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