PROPOSTA FORMATIVA DELLE CLASSI PRIME

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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di CASATENOVO Via San Giacomo, Casatenovo (LC) Tel Fax Cod. Mecc. LCIC cf uffici: lcic830005@istruzione.it - lcic830005@pec.istruzione.it anno scolastico 2013 / 2014 Scuola Secondaria di primo grado PROPOSTA FORMATIVA DELLE CLASSI PRIME ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE Alle classi prime risultano iscritti complessivamente 110 alunni, 60 al tempo normale e 50 al tempo prolungato. Sono state costituite 5 classi: CLASSE MODELLO ORGANIZZATIVO NUMERO ALUNNI 1A tempo prolungato 25 1B tempo prolungato 25 1C tempo normale 19 1D tempo normale 20 1E tempo normale 21 Sono presenti 14 alunni stranieri, di cui 2 in Italia da meno di cinque anni che presentano difficoltà in ambito linguistico, 1 alunno DA e 11 alunni con certificazione di DSA. Per la definizione della situazione di partenza degli alunni delle singole classi i docenti hanno concordato dei criteri comuni riguardanti l ambito educativo e quello cognitivo. In ambito educativo si utilizzeranno le osservazioni del Consiglio di classe relative a queste capacità: 1. relazione con gli altri 2. senso di responsabilità 3.attenzione 4. partecipazione 5.impegno 6. metodo di lavoro In ambito cognitivo si valuteranno i livelli di padronanza dei prerequisiti desunti dalle prove d ingresso e dalle prime osservazioni. MODALITÀ DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELL ACCOGLIENZA Da anni nella scuola secondaria di primo grado nelle prime settimane dell anno scolastico viene realizzato il Progetto Accoglienza, i cui obiettivi peculiari sono i seguenti: - garantire agli alunni un passaggio graduale dalla scuola primaria alla scuola secondaria - far conoscere ai ragazzi provenienti dalla scuola primaria l organizzazione oraria e disciplinare della scuola secondaria 1

2 - favorire la conoscenza degli alunni, che provengono da classi e plessi di scuola primaria diversi - creare la consapevolezza della connessione tra i saperi già posseduti dagli alunni e i nuovi saperi che si vogliono promuovere per rinforzare la motivazione ad apprendere e realizzare un apprendimento attivo nel nuovo ambiente scolastico. Dopo circa due settimane dall inizio del progetto è previsto un momento di incontro con i genitori in orario scolastico( attività di scuola aperta) durante il quale vengono presentate le attività svolte in questo primo periodo dell anno e i docenti possono dare informazioni ed indicazioni utili ai genitori concernenti l organizzazione della scuola secondaria. IMPIANTO CURRICOLARE E MODELLI ORGANIZZATIVI L organizzazione della scuola secondaria si articola in base ai due modelli previsti dalla normativa attuale, la cui scelta è effettuata dalle famiglie all atto dell iscrizione, Tre classi ( 1C, 1D e 1E) adottano il modello a tempo ordinario o cosiddetto normale che prevede la frequenza obbligatoria di 30 ore settimanali di lezione, suddivise dal lunedì al sabato dalle 8.05alle L orario settimanale del tempo normale prevede: 9 ore di lettere ( 5 di italiano + 4 di storia e geografia ) 1 ora di approfondimento di materie letterarie ( effettuata dal docente di storia e geografia) 6 ore di matematica e scienze 3 ore di inglese 2 ore di francese 2 ore di tecnologia 2 ore di arte 2 ore di musica 2 ore di educazione fisica 1 ora di religione Due classi (1B e 1A) adottano il modello a tempo prolungato che contempla la frequenza obbligatoria di 36 ore settimanali di lezione così suddivise nella settimana: - lunedì e venerdì dalle 8.05 alle 17,05 - martedì e giovedì dalle 8.05 alle mercoledì dalle 8.05 alle L orario settimanale del tempo prolungato prevede: 9 ore di lettere ( 5 di italiano + 4 di storia e geografia ) 1 ora di approfondimento di materie letterarie ( effettuata dal docente di storia e geografia) 6 ore di matematica e scienze 3 ore di inglese 2 ore di francese 2 ore di tecnologia 2 ore di arte 2

3 2 ore di musica 2 ore di educazione fisica 1 ora di religione 3 ore di mensa 3 ore ( effettuate dai docenti di lettere e di matematica ) dedicate ai laboratori o allo studio assistito o alle attività di recupero e approfondimento disciplinare. OBIETTIVI TRASVERSALI COMUNI A TUTTI I CONSIGLI AREA EDUCATIVA (1 e 2 anno) 1. CONOSCENZA DI SE E SOCIALITA': obiettivo finale : conoscere se stessi e instaurare con gli altri rapporti corretti e costruttivi 1.1 avere consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. 1.2 saper gestire i propri stati emozionali, esprimendoli in modo opportuno 1.3 saper ascoltare gli interventi degli altri, rispettandone i tempi e i bisogni. 1.4 rispettare le opinioni ed il lavoro degli altri. 1.5 esser disponibile ad aiutare i compagni in difficoltà. 1.6 riconoscere e apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose in un ottica di dialogo e di rispetto reciproco 2. SENSO DI RESPONSABILITA': obiettivo finale: rispettare l'ambiente, le persone e le regole di comportamento concordate 2.1 aver cura del materiale proprio ed altrui. 2.2 utilizzare con cura materiali e strutture della scuola. 2.3 rispettare l'ambiente circostante. 2.4 essere puntuale nel rispettare gli orari e le scadenze. 2.5 essere ordinato negli spostamenti nell'ambito scolastico. 2.6 usare un linguaggio ed un atteggiamento rispettosi. 3. ATTENZIONE E PARTECIPAZIONE: obiettivo finale: prestare attenzione e partecipare alle attività proposte 3.1 prestare attenzione alle lezioni per il tempo stabilito. 3.2 intervenire in modo pertinente, anche per chiedere chiarimenti. 3.3 essere disponibile ed esprimere le proprie opinioni. 4. IMPEGNO: obiettivo finale: utilizzare le proprie capacità in tutte le attività 4.1 essere puntuale nel portare il materiale scolastico. 3

4 4.2 eseguire con regolarità il lavoro proposto. 4.3 eseguire in modo completo il lavoro proposto. 5. METODO: obiettivo finale: saper organizzare il proprio lavoro 5.1 eseguire un lavoro, seguendo le indicazioni dell'insegnante. 5.2 eseguire semplici operazioni in modo autonomo. AREA COGNITIVA (1 anno) 1. CONOSCENZA: obiettivo finale: saper richiamare e riconoscere i contenuti appresi 1.1 riconoscere singoli dati e termini isolati dal contesto. 1.2 riconoscere fatti, fenomeni ed informazioni e collocarli in un contesto logico. 2. COMPRENSIONE: obiettivo finale: saper decodificare un messaggio verbale e non verbale 2.1 saper cogliere il significato di messaggi semplici. 2.2 saper analizzare i messaggi proposti. 3. RIELABORAZIONE: obiettivo finale: saper organizzare in modo personale i contenuti 3.1 saper riassumere comunicazioni semplici. 3.2 saper produrre comunicazioni semplici, ma chiare. 3.3 saper stabilire le principali relazioni logiche tra fatti e fenomeni. 3.4 saper schematizzare i risultati di un'esperienza o un argomento trattato. 4. APPLICAZIONE: obiettivo finale: saper applicare le conoscenze acquisite in contesti diversi 4.1 saper utilizzare gli strumenti specifici delle varie discipline. 4.2 saper utilizzare i linguaggi specifici delle varie discipline e le tecnologie dell informazione della comunicazione.( tic) 4.3 saper utilizzare metodi e tecniche adeguati per risolvere un problema. ATTIVITÀ E PROGETTI EDUCATIVI E DIDATTICI COMUNI PROGETTO DISAGIO Prevede una serie di attività che coinvolgono la psicologa della scuola, dott.ssa Marta Del Bono,educatori e associazioni presenti sul territorio, si realizzano con la collaborazione degli Assessorati all Istruzione e ai Servizi sociali. 4

5 Esse sono rispettivamente: servizio di psicologia counseling: l attività è rivolta ad alunni e genitori e si avvale della presenza di una psicologa a scuola. Si propone di offrire agli alunni uno spazio di ascolto per le difficoltà riguardanti la propria crescita e il rapporto con gli altri, ai genitori un aiuto per affrontare meglio le problematiche relative all educazione dei figli preadolescenti, agli insegnanti un supporto all azione didattico-educativa. attività di doposcuola: è rivolta ad alunni che presentano difficoltà di apprendimento e di organizzazione nell esecuzione autonoma del lavoro scolastico. Il progetto si effettua tramite la collaborazione di volontari dell associazione l Arco, educatori e studenti di scuole secondarie di secondo grado del territorio. Consiste in un servizio di doposcuola gratuito che si svolge presso l Istituto Villa Greppi di Monticello Brianza il martedì e il giovedì pomeriggio. dire-fare-crescere: è un attività indirizzata agli alunni che necessitano di un supporto educativo per superare difficoltà di apprendimento. Si svolge nei pomeriggi di martedì e giovedì nel nostro istituto e si avvale dell intervento di educatori. star bene a scuola: è indirizzato agli alunni i cui problemi di apprendimento sono legati a difficoltà di attenzione e di concentrazione, scarsa autonomia operativa e organizzativa. Si attua tramite programmazione di interventi individualizzati, che coinvolgono un educatore e che avvengono in orario curricolare. PROGETTO BIBLIOTECA In tutte le classi della scuola si realizza un servizio di prestito dei libri che si trovano nella biblioteca scolastica. La scuola inoltre promuove iniziative culturali rivolte agli alunni in collaborazione con la Biblioteca Comunale, quali la visita della Biblioteca Comunale con attività di lettura animata, prevista nel progetto Accoglienza per le classi prime. ATTIVITÀ DI INTERCULTURA Prevede l accoglienza, l alfabetizzazione e l integrazione dei minori stranieri. Si rendono inoltre necessarie azioni che, agendo sul benessere di tutti gli alunni, si pongano come elementi di promozione effettiva e di prevenzione a breve e lungo termine del fenomeno della dispersione scolastica. Le finalità dell attività sono: migliorare il successo formativo di tutti gli alunni, favorendo, attraverso azioni opportune, l inserimento degli studenti stranieri fornire pari opportunità agli studenti stranieri, - favorendo l apprendimento della lingua italiana L2 5

6 - valorizzandone le conoscenze, le abilità e la cultura - organizzando percorsi personalizzati efficaci prevenire la dispersione scolastica. L attuazione del progetto prevede alcune fasi o momenti fondamentali: a) screening dei bisogni b) formulazione di una programmazione educativa personalizzata c) l organizzazione di un orario didattico specifico per ogni alunno/i neo arrivato/i volto a fornirgli gli strumenti linguistici di base e consentire un proficuo inserimento nel gruppo classe d) il reperimento, l organizzazione e la diffusione di materiale didattico specifico e) raccordo con i docenti dei Consigli di Classe per la realizzazione e il monitoraggio dei progetti f) verifiche in itinere e finali Nel nostro istituto l attività di mediazione linguistica, oltre che dai docenti del Consiglio di Classe, è realizzata da insegnanti che non sono attualmente in servizio nella scuola e che prestano volontariamente la loro opera. PROGETTI EDUCATIVO-DIDATTICI CLASSI PRIME PROGETTO ACCOGLIENZA Le attività che costituiscono il Progetto Accoglienza, alla cui realizzazione concorrono tutti gli insegnanti del Consiglio di Classe, possono essere così sintetizzate: a) docente di lettere - visita alla biblioteca comunale con attività di lettura animata - attività di conoscenza di se e di socializzazione: invento il mio stemma, la mia ricetta, il mio spazio interiore - lettura scheda libro Nuove fiabe d Europa - giochi di conoscenza - visione e discussione di un film b) docente di religione - presentazione del regolamento scolastico - elaborazione di un regolamento di classe condiviso dagli alunni c) docente di scienze - visita di un ambiente naturale situato in Casatenovo e del giardino scolastico: attività di osservazione e di classificazione d) docente di scienze motorie - giochi di socializzazione e) docente di tecnologia - visita guidata della scuola con una mappa: attività di orientamento - costruzione di una piantina della classe 6

7 f) docente di inglese - presentazione da parte dell alunno di se stesso effettuata in lingua inglese g) docente di arte - elaborazione di un autoritratto da parte dell alunno. PROGETTO V DI EDUCAZIONE MUSICALE: W Verdi o Ve rdj? La vita di Verdi raccontata da Freddy Mercury Siamo ancora nello scorcio del bicentenario verdiano e raccontare la vita di uno dei più grandi italiani di tutti i tempi alle nuove generazioni può essere non solo accattivante per l aspetto della narrazione che sempre affascina i giovani, ma anche importante per riaffermare valori e radici culturali che stanno alla base della nostra identità. Identità di uomini, non solo di italiani, al di sopra e al di là delle diverse provenienze culturali che oggi sono presenti nella scuola. Per trovare un taglio non accademico, abbiamo pensato di prendere spunto dalla storia personale di uno dei più grandi cantanti rock di tutti i tempi: Freddy Mercury, il leader dei Queen. Nella sua storia, iniziata nel solco del rock più puro, irrompono ad un certo punto proprio la musica e la figura di Giuseppe Verdi. Freddy viene infatti a conoscere una delle più belle e importanti opere verdiane, Un ballo in maschera, attraverso un suo collaboratore. Ne resta impressionato e decide di andare a teatro per assistere a una rappresentazione dell opera. Qui viene a contatto con una delle più affascinanti interpreti verdiane di tutti i tempi, il soprano spagnolo Montserrat Caballé. Tra i due nasce un amicizia destinata a dare importanti frutti artistici e a durare fino alla conclusione della breve vita del leader dei Queen. Ecco, è da questa angolatura particolare e più vicina a qualcosa che già i ragazzi conoscono che intendiamo raccontare una parte della vita di Verdi, facendoci guidare dalla voce e dalla storia di Freddy Mercury e lasciando a lui il compito di introdurci alla musica del grande compositore di Busseto. La narrazione sarà affidata alla voce di un attore. L intervento sarà mirato alla preparazione di un momento di spettacolo dal vivo durante il quale i ragazzi saranno chiamati a compiere azioni e, soprattutto, a cantare quattro o cinque brani sia del repertorio dei Queen che tratti dalle opere verdiane. Allo spettacolo prenderanno parte anche cantanti in carne ed ossa che daranno voce ad alcune delle più importanti arie del repertorio verdiano. Il lavoro di preparazione verrà affidato alle insegnanti di musica, che cureranno anche la parte scenica del lavoro, sia per la scuola primaria che per la secondaria inferiore. L aspetto performativo finale sarà invece curato dalla Civica Scuola di Musica di Casatenovo. PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE Ha durata triennale e pone al centro i concetti di ben-essere e di salute riferiti alla globalità della persona, agli stili di vita e alla autoconsapevolezza verso di essi, andando ben oltre così gli aspetti medici o fisiologici, puntando a far assumere ad ognuno il ruolo attivo di costruttore del proprio benessere. Si sviluppa e si articola in tematiche differenziate nei vari ordini di classe, che tengono conto dei bisogni e della maturità del preadolescente. 7

8 L obiettivo è rappresentato dalla costruzione e dal rafforzamento dell autonomia personale, perché ciò che risulta fondamentale e costitutivo di una condizione di salute è il grado di consapevolezza informata rispetto alle azioni che si compiono ed alle conseguenze cui si va incontro. Nelle classi prime al centro di questo progetto c è la realizzazione del programma LIFE SKILLS TRAINING, che coinvolge tutte le classi e che viene attuato da novembre a febbraio. Il Life Skills Training (LST) è un programma triennale di prevenzione di abuso di sostanze rivolto in modo particolare agli studenti delle scuole secondarie di primo grado. E basato sullo sviluppo delle capacità di resistenza all adozione di comportamenti a rischio. Si propone di fornire - agli alunni le abilità di vita necessarie per affrontare con successo situazioni problematiche - agli insegnanti e ai genitori alcuni strumenti da usare con i pre-adolescenti per rafforzare quelle abilità che si sono dimostrate utili a ridurre e prevenire l uso di alcol e droghe. Le abilità che si intendono sviluppare sono le seguenti: a) abilità personali e cognitive immagine di sé e definizioni di obiettivi personali autocontrollo e rinforzo capacità di presa di decisione e risoluzione di problemi gestione dello stress e dell ansia b) abilità sociali capacità comunicative capacità nelle interazioni sociali assertività c) abilità di resistenza alle droghe senso critico rispetto ai messaggi pubblicitari e sociali atteggiamento nei confronti delle droghe conoscenza sulle droghe abilità di rifiuto delle droghe Le unità di apprendimento programmate per un totale di 16 ore sono le seguenti: immagine di sé e automiglioramento prendere decisioni uso di sostanze / abuso di droghe pubblicità / influenza dei media violenza e media gestione dell ansia gestione della rabbia abilità comunicative abilità sociali assertività risoluzione dei conflitti resistenza alla pressione dei pari 8

9 Gli insegnanti, che propongono questa attività, hanno seguito corsi di formazione specifici e sono: per la classe 1A le prof..sse Cedroni e Fanoli per la classe 1B le prof.sse Meloni e Vargiu per la classe 1C la prof.ssa Cedroni per la classe 1D le prof.sse Schella, Dibennardo e Pappalardo per la classe 1E il prof. Bonfanti e la prof.ssa Distefano PROGETTO IO TIFO POSITIVO Il progetto viene proposto per la prima volta e coinvolge scuola, amministrazione comunale e famiglie. Persegue i seguenti obiettivi: - favorire la formazione nei bambini e nei ragazzi di una mentalità sportiva positiva; - far comprendere le origini, i significati e le ragioni di alcuni atteggiamenti sociali legati allo sport e al tifo - educare al rispetto reciproco e alla tolleranza; - sostenere i processi d'inclusione di bimbi e ragazzi diversamente abili; - proporre i valori dello sport come principi ispiratori delle relazioni umane; - ridimensionare il fenomeno "tifo" ai soli luoghi e tempi dello sport; - proporre un modello sostenibile di tifo. Si realizza da settembre a dicembre tramite interventi di educatori di Comunità Nuova nelle classi coinvolte e si articola in varie attività, da effettuarsi sia in ore scolastiche che extrascolastiche. Gli interventi programmati sono i seguenti : - un incontro di spiegazione/coinvolgimento degli educatori con insegnanti e genitori della durata di minuti; - due incontri degli educatori di due ore ciascuno a classi singole; - un incontro a classi unificate con un testimonial, che potrebbe essere un atleta o un giornalista sportivo; - un incontro di circa 4 ore per una mattinata di gioco educativo ( GIOCHIAMO E TIFIAMO) ; - la partecipazione di genitori ed alunni per assistere a un evento sportivo ; - un incontro per la verifica del percorso svolto tra educatori e insegnanti. 9

10 MODALITÀ E METODOLOGIE DI INTERVENTO Tutti i docenti hanno concordato i seguenti metodi e strategie: suscitare la consapevolezza del lavoro da svolgere (esplicitando a cosa serve, come si svolge nel tempo, quali saranno i criteri delle prestazioni) utilizzare, a seconda delle necessità: lavori di gruppo, discussioni finalizzate, lezioni frontali + fase operativa, mappe concettuali, brainstorming, interventi individualizzati, utilizzare l errore come momento di riflessione, rinforzo e apprendimento fare verifiche periodiche di ascolto incoraggiare l auto-valutazione fare ricorso a materiale audio-visivo dare l abitudine a sottolineare gli elementi significativi far creare schemi e riassunti fare sistematiche verifiche orali e scritte favorire la discussione guidata favorire una visione circolare del sapere,attraverso collegamenti e riferimenti alle varie discipline sviluppare l auto-stima proponendo attività in cui gli alunni possano sperimentare il successo aiutare la pianificazione della giornata per fornire una sistematicità allo studio, fissare tempi, fasi, priorità di lavoro. consigliare la ripetizione ad alta voce per abituare all esposizione orale Per il conseguimento degli obiettivi prefissati utilizzeranno questi mezzi e strumenti: lettura ascolto libri di testo e non consultazione di fonti cognitive diverse schede predisposte correzioni collettive partecipate lavori di gruppo esperienze e realizzazioni pratiche in laboratorio lim sussidi audiovisivi prove scritte, grafiche, pratiche eseguite in classe prove ed esercitazioni da eseguire a casa visite d istruzione guidate 10

11 ATTIVITÀ DI RECUPERO E SVILUPPO COMUNI A TUTTE LE CLASSI PROCEDIMENTI PERSONALIZZATI PER FAVORIRE IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO E MATURAZIONE FASCIA ALTA Affidamento di incarichi di coordinamento Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi Approfondimento, rielaborazione e problematizzazione dei contenuti Ricerche individuali e di gruppo Esercitazioni finalizzate al perfezionamento del metodo di lavoro FASCIA MEDIO-BASSA Guida verso un comportamento equilibrato e responsabile Inserimento in gruppi di lavoro coordinati da alunni motivati Stimolo ai rapporti personali con compagni più motivati Valorizzazione delle esperienze extrascolastiche Affidamento di compiti a crescente livello di difficoltà e responsabilità Assiduo controllo dell apprendimento con frequenti verifiche e richiami Attività guidate di crescente livello di difficoltà Esercitazioni di fissazione/automatizzazione delle conoscenze/ procedimenti Diversificazione/ adattamento dei contenuti disciplinari Esercitazioni finalizzate al miglioramento del metodo di lavoro Iniziative esterne di recupero/ consolidamento (doposcuola ARCO) Studio assistito in classe sotto la guida di insegnante o compagno-tutor Predisposizione di un Piano Didattico Personalizzato, concordato con la famiglia per gli alunni che presentano problemi educativi speciali (BES) MODALITA DI VERIFICA Le verifiche si articoleranno in: 1.prove non strutturate: - interrogazioni orali - questionari aperti - relazioni - temi - ricerche 11

12 2.prove strutturate: - test di rievocazione: risposta aperta-associazione-completamento. - test di riconoscimento: vero/falso scelta multipla- corrispondenze. 3.prove pratiche CRITERI DI VALUTAZIONE CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Si distingue un fase oggettiva di misurazione delle prove scritte e orali dalla fase di valutazione vera e propria che partendo da dati oggettivi, permette di formulare un giudizio più ampio. I dati raccolti mediante le verifiche delle varie discipline concorreranno alla formulazione della valutazione globale dell alunno, che dovrà tenere presente i seguenti punti: livello di partenza, anche in relazione alla realtà affettiva e socio-culturale dell alunno. attenzione, interesse, impegno possibilità reali e progressi effettuati durante l anno scolastico livello di raggiungimento di conoscenze ed abilità minime nelle singole discipline evoluzione del processo di apprendimento evoluzione della maturazione personale disponibilità nei confronti delle materie di studio,del gruppo classe,degli insegnanti,del lavoro comune media delle misurazioni delle prove eseguite dall alunno omogeneità nel raggiungimento dei singoli obiettivi della disciplina, ai quali viene attribuita la medesima importanza risultati medi conseguiti dalla classe 12

13 TABELLA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO 4 / Descrittori del comportamento L alunno non rispetta le regole di comportamento, pur sollecitato e richiamato / si dimostra recidivo / nel mettere in pericolo sé stesso, i compagni e il personale scolastico / nel danneggiare le strutture / nella mancanza di rispetto verso gli altri / trascina altri verso il comportamento deviante / produce volontariamente danni. L alunno rispetta le regole, ma solo dopo continui e ripetuti richiami / o ancora / l alunno non sempre rispetta le regole del vivere sociale, arriva spesso in ritardo / fa molte assenze / spesso va via in anticipo. L alunno rispetta sostanzialmente le regole, pur mantenendo una certa vivacità/ ma spesso deve essere sollecitato ad un maggior autocontrollo / 8 9 L alunno rispetta sostanzialmente le regole, rispetta le cose comuni /deve talvolta essere richiamato ad una più attiva partecipazione alla vita di classe L alunno rispetta le regole / è collaborativo nei confronti dei compagni e dell insegnante / partecipa in modo pertinente alle attività di classe 10 L alunno rispetta le regole / ha un atteggiamento responsabile in ogni situazione / anche autonomamente / è collaborativo nei confronti dei compagni e dell insegnante e si pone come elemento positivo all interno della classe. 13

14 TABELLA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Giudizio 3 Non classificabile 4 Gravemente insufficiente 5 Non sufficiente 6 Sufficiente Descrittori del comportamento cognitivo L alunno rifiuta di sottoporsi alla verifica e/o non risponde ad alcuna domanda (orale); L elaborato risulta non valutabile perché non consegnato o non svolto (scritto). L alunno mostra gravi lacune nell acquisizione dei concetti e dei contenuti oltre che nell esposizione (orale); L elaborato presenta gravi lacune (è gravemente incompleto con molti e gravi errori, oppure, pur essendo completo, presenta), numerosissimi errori e imprecisioni (scritto). L alunno mostra una preparazione incompleta e presenta imprecisioni nell esposizione, pur ricordando i concetti essenziali (orale); L elaborato (è incompleto, ma essenzialmente corretto oppure, pur essendo completo) presenta pochi ma gravi errori o molti errori non gravi o ripetuti (scritto). L alunno mostra di possedere i concetti essenziali che sa esporre in modo sintetico, seppure con qualche approssimazione (orale); L elaborato (è completo e) presenta pochi errori non gravi o imprecisioni ripetute, ma delinea un livello essenziale di competenze raggiunte (scritto). 7 Buono 8 Distinto 9 Ottimo 10 Eccellente L alunno ha organizzato i contenuti in modo adeguato e li sa esporre in modo corretto (orale); L elaborato è corretto con qualche imprecisione o errore sporadico (scritto L alunno ha organizzato e approfondito i concetti e li sa esporre ordinatamente (orale); L elaborato è pienamente corretto e svolge la consegna in modo adeguato (scritto). L alunno ha approfondito i contenuti e li espone in modo sostanzialmente autonomo dalle sollecitazioni o dalle domande-guida dell insegnante (orale); L elaborato è pienamente adeguato alla consegna, graficamente ordinato, molto preciso (oppure con tratti di originalità creativa) (scritto) L alunno ha approfondito e rielaborato in modo personale i contenuti e li espone in modo autonomo e brillante (orale); L elaborato presenta caratteri di eccellenza (nel problem solving), sviluppo personale e creativo della consegna (scritto). CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA PROPOSTA FORMATIVA DI CLASSE 1. osservazioni di genitori, alunni e docenti; 2. risposta degli alunni in termini di partecipazione e interesse 3. acquisizione di conoscenze, abilità, competenze relative ai singoli progetti 4. acquisizione di obiettivi educativi ( conoscenza di sé e socialità, senso di responsabilità, metodo di lavoro) 14

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