2008) a Matera il 17 gennaio Durante la presentazione del libro Stop ai bulli. La violenza giovanile e le responsabilità dei padri (Mondadori,

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "2008) a Matera il 17 gennaio 2009. 1 Durante la presentazione del libro Stop ai bulli. La violenza giovanile e le responsabilità dei padri (Mondadori,"

Transcript

1 Una proposta di lettura della Convenzione Internazionale sui Diritti dell Infanzia mediante locuzioni in inglese, dall holding al rebirthing Dott.ssa Margherita Marzario Abstract: L Autrice scava nella profondità delle parole usate dagli estensori dello strumento normativo internazionale per farne scaturire, come da sorgente, tutti i significati (anche in lingua inglese) che ne dicono l importanza a tutela dell infanzia Per far conoscere diffusamente i principi e le norme della Convenzione (art. 42) e promuovere l effettiva applicazione della Convenzione (art. 45) Internazionale sui Diritti dell Infanzia del 1989, per puntualizzarla ed anche vivificarla in nuovi contesti sarebbe interessante leggerla mutuando, in maniera atecnica, locuzioni inglesi usate nelle scienze umane o in altri ambiti per dare pure un nuovo significato a queste espressioni, spesso abusate o vanificate. [ ] il fanciullo per il pieno ed armonioso sviluppo della sua personalità deve crescere in un ambiente familiare, in un atmosfera di felicità, amore e comprensione (dal Preambolo della Convenzione); mentre nell art. 6 della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo del 1959 si legge [ ] un atmosfera d affetto e di sicurezza materiale e morale. La Convenzione ha allargato il concetto per far intendere che si deve circondare il bambino di situazioni positive, feconde di vita (qual è il vero significato di felicità). Il bambino ha bisogno di affettività, che non è l ipoaffettività o disaffettività che spesso caratterizzava la famiglia del passato, prevalentemente normativa, ma non è nemmeno l iperaffettività della famiglia attuale che rischia di portare all anaffettività. Il bambino ha bisogno di holding (letteralmente contenimento, sostegno ), teoria elaborata per la prima volta dal pediatra e psicoanalista inglese Donald W. Winnicott ( ), per definire il ruolo della madre (o, più in generale, della figura significativa che si prende cura del bambino, caregiver ) di fungere da contenitore delle angosce del bambino, di costituire una sorta di spazio fisico ma soprattutto psichico ( holding environment ) in cui il bambino si sente accolto, sostenuto, rassicurato, incoraggiato nelle prime espressioni di sé. All holding si aggiungono l handling e l object presenting. Con il termine handling ci si riferisce all insieme delle manipolazioni corporee materne così come i giochi corporei e gli atti affettivi (dalle carezze al mangiucchiare i piedini e il pancino). Il senso dell handling, toccare, che evoca quello giuridico di mantenere (da tenere per mano ) i figli, bandisce il manipolare psicologicamente o tiranneggiare i figli, soprattutto durante le crisi di coppia. Per object presenting si intende la capacità materna di rendere disponibile al bambino l oggetto nell esatto momento in cui ne ha bisogno, né troppo presto né troppo tardi. Tra il giusto contatto e il giusto distacco si contribuisce alla formazione del sentimento e della volontà del bambino: è questo uno dei significati di crescere. L holding è

2 diventata poi terapia, la cosiddetta terapia dell abbraccio, elaborata e sviluppata negli anni 80 da Marta Welch negli USA e usata soprattutto per l autismo e psicosi infantili. Abbracciare significa tendere le braccia, circondare con le braccia, ma non sostituirsi all altro o soffocarlo; quindi genitori e adulti devono rispettare l individualità e la personalità dei bambini. Il figlio è come un puledro il cui addestratore fa girare all interno della staccionata dandogli più o meno corda; quindi è il puledro che corre al comando dell addestratore e non quest ultimo che corre appresso al puledro (don Antonio Mazzi 1 ). La famiglia di origine, mentre dà protezione e sicurezza, dovrebbe aiutare i figli a maturare. Dovrebbe buttarli nella vita. Compito difficile, per i genitori, il taglio definitivo del cordone ombelicale e altrettanto difficile l impresa dei figli di lasciare il padre e la madre (Valentino Salvoldi, teologo e scrittore). Tutto nel rispetto del timing (vocabolo inglese con più significati da calcolo del tempo a sincronizzazione ; in psicologia s intende la successione temporale di un fenomeno psichico o comportamentale) del bambino, ossia in modo consono alle sue capacità evolutive (artt. 5 e 14 Convenzione), in relazione alla sua età ed al suo grado di maturità (art. 12 Convenzione), in particolare in ragione della sua età o condizione (art. 40 Convenzione). Il bambino ha diritto al suo tempo e ai suoi tempi (aspetto che sembra scontato ma è sempre più trascurato), non perché sia immaturo ma perché è un bambino, una persona che va maturando e che deve vivere le tappe ed ogni tappa della sua vita per maturare (la cui radice semantica ma significa proprio misurare ) altrimenti rischia di diventare un immaturo cresciuto solo anagraficamente: non si può pretendere che il germoglio porti già i frutti dell albero. Nel Preambolo della Dichiarazione del 1959 si prescrive: Considerato che il bambino, a causa della sua immaturità fisica e intellettuale, ha bisogno di una particolare protezione e di cure speciali compresa una adeguata protezione giuridica, sia prima che dopo la nascita (capoverso riportato nel Preambolo della Convenzione del 1989 come linea di continuità dell impegno internazionale a tutela dell infanzia). Delineata in tal modo sembra che l infanzia sia uno stadio da minorati, invece è la fase fondamentale e fondante della vita tanto che continuando a leggere il Preambolo della Convenzione si trova [ ] che occorre preparare appieno il fanciullo ad avere una vita individuale nella società. Per cui occorre non solo circondare di positività il bambino ma anche abituarlo al coping (letteralmente fronteggiamento ), capacità reattiva di fronte alle situazioni stressanti, alle negatività così lo si prepara appieno ad avere una vita individuale (letteralmente indivisibile, inseparabile ) nella società, in mezzo agli altri e con gli altri. 1 Durante la presentazione del libro Stop ai bulli. La violenza giovanile e le responsabilità dei padri (Mondadori, 2008) a Matera il 17 gennaio 2009.

3 Una delle più rilevanti novità della Convenzione rispetto alla Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo del 1959 è stata quella di aver introdotto l attenzione al benessere del fanciullo sin dal Preambolo. Mentre nell art. 4 della Dichiarazione del 1959 si diceva [ ] devono essere assicurate a lui e alla madre le cure mediche e la protezione sociale adeguata, nell art. 3 della Convenzione si legge [ ] assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere, quel benessere che, successivamente, nell art. 17 è definito sociale, spirituale e morale. Adulti e bambini devono com-prendere che il focus (centro, a cosa prestare particolare attenzione) della vita non è il successo o l avere cose esteriori ma il ben-essere, in altre parole devono imparare a fare focusing ( focalizzazione ; tecnica sorta negli anni 70 ad opera dello psicoterapeuta Eugene T. Gendlin), fare attenzione alla percezione corporea, mettere a fuoco le sensazioni cariche di significato con le quali il corpo riassume continuamente ogni vissuto, accoglierle e tradurle in informazioni comprensibili e utili per la vita. I bambini sono dei focalizzatori naturali, poiché essere in rapporto col corpo e con i suoi messaggi è un abilità innata nell essere umano; hanno solo bisogno di un po di aiuto da parte di adulti, che sanno come fare, per fidarsi di quello che sentono. La dimensione corporea interiore (in gergo felt sense ) diviene così fonte di vero benessere. Nell art. 5 della Convenzione si richiamano le responsabilità, i diritti ed i doveri di tutti gli adulti, dai genitori all intera comunità. È questo il senso da dare alla cogenitorialità o al co-parenting e non, riferendosi a quest ultimo, concepire e crescere un figlio senza essere una coppia legata sentimentalmente. Cogenitorialità che si esprime in counseling (relazione d aiuto che consiste nell accompagnare l altro verso le proprie scelte autonome), nell impartire al fanciullo l orientamento e i consigli (etimologicamente saltare insieme o fare silenzio insieme ) necessari all esercizio dei suoi diritti. L art. 12 della Convenzione è noto per aver riconosciuto il diritto all ascolto dei bambini trascurando, però, il dovere dell ascolto e l educazione all ascolto. L ascolto stesso è un procedimento, audit o auditing (termine inglese usato in vari settori e derivante dal verbo latino audire che aveva vari significati, da sentire a interrogare ), in cui si rivede se stessi, ci si confronta, così si forma veramente un opinione (da giungere con la mente e, pertanto, frutto di un processo interiore) e la si può esprimere liberamente e in qualsiasi materia. Nel cuore dell elenco dei diritti positivi dei bambini, nell art. 14 par. 1 della Convenzione si prescrive che Gli Stati parti devono rispettare il diritto del fanciullo alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. È l unico articolo che esordisce in tal modo: è un vero progetto di vita, è il progetto-persona. Pensiero (da pesare con cura ), coscienza (da sapere con, insieme, per mezzo, quindi essere presenti a se stessi), religione (in latino scrupolosità, considerazione, cura riguardosa ): ben lungi dai concetti di facoltà e giudizio personale espressi nell art. 7 della

4 Dichiarazione del È necessario avviare il bambino alla mindfulness ( consapevolezza, presenza mentale ), il cui ideogramma cinese con due caratteri diversi indica l atto di vivere il momento presente con il cuore. Secondo la definizione, data nel 1994, dallo studioso statunitense Jon Kabat-Zinn, mindfulness significa porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante. Si tratta di pre-occuparsi dello sviluppo mentale del bambino, richiamato negli articoli 27 e 32 della Convenzione (l aggettivo mentale compare anche negli artt. 17, 19, 24, 25), come già nell impostazione dell antico ginnasio greco ( ginnasio etimologicamente esercizio della persona ) e secondo il notissimo apoftegma di Giovenale mens sana in corpore sano ; mente deriva dalla radice semantica ma da cui hanno avuto origine molte altre parole come memoria, misura, madre, materia, matematica, perché la mente indica tutte queste facoltà, da quella razionale a quella creativa, per questo l estensore della Convenzione ha preferito l aggettivo mentale ad intellettuale, usato nell art. 2 della Dichiarazione del Fra tutte le facoltà, una delle più importanti è la memoria, da non trascurare in un epoca in cui si tende a resettare e cestinare tutto. La memoria concorre alla consapevolezza di sé e dell altro da sé. La memoria è la più preziosa esperienza intrapsichica che ci sia dato sperimentare ma ha bisogno di essere costantemente confermata dalle nostre scelte e dai nostri gesti perché altrimenti passa come acqua su una lastra, senza lasciare traccia. Il problema è creare una carta assorbente, noi stessi, che si intrida di ricordi. Qui entra in gioco la pedagogia della memoria in famiglia, che richiede fatica e attenzione ma che, in prospettiva, dà i suoi frutti (Duccio Demetrio, docente di filosofia dell educazione e della narrazione). Data la rilevanza di tutto ciò, Gli Stati parti devono rispettare il diritto e il dovere dei genitori o, all occorrenza, dei tutori, di guidare il fanciullo nell esercizio del diritto sopra menzionato (art. 14 par. 2 Convenzione). I genitori e le altre figure significative devono essere capaci di coaching (da allenare, dare ripetizioni ), cioè devono accompagnare e motivare verso un determinato risultato. Per fare ciò è necessario, però, che loro vi siano già arrivati, che siano veramente adulti, che siano cresciuti negli anni e nella persona, quanto basta per avere intelletto e discernimento, quell adultità che spesso latita soprattutto in libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Colui che guida un autoveicolo deve avere la patente di guida, conosce il mezzo, chi o cosa trasporta, la strada e la destinazione: così dovrebbe essere per la patente della genitorialità. Ai genitori si chiede anche il parent engagement o parental involvment (letteralmente coinvolgimento dei genitori ). I genitori non solo siano genitori, ma facciano i genitori, si sentano genitori, si sporchino le mani con la genitorialità. [ ] entrambi i genitori hanno comuni responsabilità in ordine all allevamento ed allo sviluppo del bambino. La responsabilità di allevare il fanciullo e di garantire il suo sviluppo incombe in primo luogo ai genitori o, all occorrenza, ai

5 tutori. Nell assolvimento del loro compito essi debbono venire innanzitutto guidati dall interesse superiore del fanciullo (art. 18 par. 1 Convenzione). La genitorialità è una responsabilità e un compito che si possono e devono condividere, ma non dividere o delegare. L interesse superiore del fanciullo è tale anche nei confronti del fanciullo stesso e non farsi prendere o condurre nelle scelte dai suoi capricci o interessi passeggeri. Nell art. 5 della Dichiarazione dei Diritti del fanciullo si legge: Il bambino che si trova in situazioni di minorazione fisica, mentale o sociale ha diritto a ricevere il trattamento, l educazione e le cure speciali di cui abbisogna per il suo stato o per la sua condizione. L art. 23 par. 1 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell Infanzia invece recita: Gli Stati parti riconoscono che un fanciullo fisicamente o mentalmente disabile deve godere di una vita soddisfacente che garantisca la sua dignità, che promuova la sua autonomia e faciliti la sua partecipazione attiva alla vita della comunità. Col bambino disabile, ma anche con quello normodotato affinché non diventi disabile nel vivere o inabile nell amare, occorre fare reflecting, aiutare qualcuno a riflettere su di sé, sul proprio essere e sul proprio esistere, utilizzando prevalentemente le proprie risorse personali; si tratta di una relazione di aiuto in cui si convertono gli atteggiamenti di rinuncia e di rassegnazione in atteggiamenti costruttivi. Il bambino disabile impara a vivere la sua disabilità e a conviverci. Per questo sono necessari il curing, cure speciali, e il caring, prendersi cura (art. 23 par. 2 Convenzione). Si pensi, tra i tanti casi, alle Paraolimpiadi o ai traguardi raggiunti nella vita quotidiana da ragazzi con la sindrome di Down. In tutto questo i genitori hanno bisogno di parent training, da non intendersi solo attività di formazione rivolta ai genitori di bambini con difficoltà ma come educazione dei genitori, di cui si parla nell art. 29 lettera f della Convenzione ed inserita come ago della bilancia tra la medicina preventiva e la pianificazione familiare, proprio perché l educazione dei genitori è fondamentale per il benessere dei bambini e per il benessere sociale soprattutto considerando l aumento di bambini problematici o caratteriali tra gli effetti della crescente incompetenza genitoriale. L educazione dei genitori da esplicarsi non solo in appositi corsi o incontri ma anche e soprattutto come loro capacità di mettersi in discussione, di confrontarsi con gli altri, di accettare consigli, suggerimenti, correzioni, come avveniva in passato in cui contavano il rapporto di vicinato, la considerazione degli insegnanti, il parentado (e non consulenze professionali e trasmissioni televisive su tate) e valori comuni. La pianificazione familiare in passato (e ancora oggi in alcuni Paesi sovrappopolati) riguardava il controllo delle nascite e di eventuali gravidanze indesiderate; oggi la pianificazione va intesa nel far capire ai genitori che i figli non devono essere frutto dei loro egoismi, per cementificare una coppia vacillante o inesistente, o da concepire in età molto matura dopo aver raggiunto altri traguardi professionali o personali o altro ancora. Per far fronte a tutto

6 questo, esperti di pedagogia della famiglia, quali Luigi Pati e Antonio Bellingreri, propongono l istituzione di scuole per genitori impostate come percorsi di apprendimento, che possono aiutare in particolare una crescita della consapevolezza di fronte alle responsabilità e alle difficoltà poste dalla vita di famiglia nei momenti critici. Le scuole possono attivare processi virtuosi di cambiamento, soprattutto perché l apprendimento avviene attraverso una riflessione sulle esperienze di vita condotte da ciascuno in prima persona. Mediante la solidarietà tra le famiglie e il processo di apprendimento riflessivo, la coppia diviene esperta della propria vita e può trovare in se stessa le energie per affrontare e superare i problemi che ogni giorno si vanno ponendo. L educazione dei genitori è inserita nell art. 24 relativo alla salute del fanciullo ed anteposta all educazione del fanciullo disciplinata nell art. 28 della Convenzione. Il punto di svolta è e rimane l educazione, dall autoeducazione alla coeducazione. Tra gli obiettivi europei la vocational education and training (VET, istruzione e formazione professionale), già stabilita nell art. 28 della Convenzione di cui resta disattesa in particolare la previsione della lettera d rendere l informazione educativa e l orientamento professionale disponibile ed alla portata di tutti i fanciulli, soprattutto perché non ci si pone alla portata dei fanciulli, dal livello legislativo a quello operativo, perché si trascura il tutti ripetuto quattro volte nell art. 28 e perché non si fa della propria vocazione la propria professione. Ha trovato maggiore applicazione il terzo paragrafo dell art. 28: Gli Stati parti devono promuovere e favorire la cooperazione internazionale in materia di educazione, in particolare al fine di contribuire all eliminazione dell ignoranza e dell analfabetismo e facilitando l accesso alle conoscenze scientifiche e tecniche ed ai metodi di insegnamento. Nell art. 28 della Convenzione si parla distintamente di ignoranza e di analfabetismo, perché ci sono varie e sottili forme di analfabetismo, da quello di ritorno a quello emozionale. Contro ogni ignoranza ed analfabetismo si sono diffuse varie tecniche, tra le più note: role playing (gioco di ruoli), circle time (tempo del cerchio), problem solving (soluzione dei problemi), coding (programmazione, per passare poi al cosiddetto pensiero computazionale), brainstorming (tempesta di cervelli). Quello che più conta, però, sono i metodi di insegnamento, un richiamo affinché s insegni con metodo (etimologicamente l andare indietro per ricercare, per investigare ), s insegni il metodo (ricordando che metodo deriva dal greco metà, dopo, oltre, e hòdos, cammino, via, strada; parole che ben si addicono all istruzione e all educazione) e che si insegni veramente tendendo principalmente a preparare il fanciullo ad assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza tra i sessi e di amicizia fra tutti i popoli, gruppi etnici, nazionali e religiosi, e persone di origine autoctona (art. 29 lettera d Convenzione). E questo lo si può ottenere meglio e prime attraverso la peer education e la peer mediation, educazione tra pari e mediazione tra pari, giacché bambini e adolescenti vivono in un

7 mondo sempre più popolato di adulti e adulterato dagli adulti. In tal modo bambini e adolescenti diventano davvero soggetti educativi e l infanzia e l adolescenza divengono tavolo di lifelong learning, apprendimento permanente (basti pensare alle tante parole e storie inventate dai piccoli, capacità innata dei piccoli e che, spesso, viene frenata), e non solo fasi problematiche per gli adulti sempre più incapaci di affrontarle. Il tutto se impostato in modo ludico e ludiforme ( gamification, ludicizzazione), intendendo la vita come il più bel gioco cui partecipare (anche per prevenire le forme di ludopatia, internet-patia e altre dipendenze): Gli Stati parti devono rispettare e promuovere il diritto del fanciullo a partecipare pienamente alla vita culturale ed artistica ed incoraggiano l organizzazione di adeguate attività di natura ricreativa artistica e culturale in condizioni di uguaglianza (art. 31 par. 2 Convenzione). Formulazione molto più efficace di quella dell art. 8 par. 2 della Dichiarazione dei Diritti del fanciullo del 1959: Il bambino deve avere tutte le possibilità di dedicarsi a giochi e ad attività ricreative che devono essere orientate a fini educativi; la società e i poteri pubblici devono fare ogni sforzo per favorire la realizzazione di tale diritto. Nell art. 31 della Convenzione il gioco è auspicato come stato d animo, come approccio di vita, infatti è l unico articolo scritto in questo modo incisivo e positivo prima degli articoli successivi in cui si parla di situazioni negative da cui salvaguardare i bambini. Anche in caso di esperienze negative, però, si deve trasmettere ai bambini lo spirito di rebirthing (letteralmente rinascita ), inteso come rinnovamento e nuova scoperta del sé, a maggior ragione nei casi di un fanciullo accusato e riconosciuto colpevole di aver violato la legge penale cui si deve facilitare il suo reinserimento nella società e fargli assumere un ruolo costruttivo in seno a quest ultima (art. 40 par. 1 Convenzione). Concludendo sono attuali, oggi più che mai, le parole del Preambolo della Dichiarazione del 1959 [ ] l umanità ha il dovere di dare al fanciullo il meglio di se stessa ribadite da quelle del Preambolo della Charte du Bureau International Catholique de l Enfance (Parigi, giugno 2007; atto non normativo e, pertanto, non vincolante) Ogni bambino ci dice a modo suo la bellezza e le ferite della vita e ci richiama anche alla nostra responsabilità. Responsabilità: dare una risposta. Dovere di tutti e di ciascuno.

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO

SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO Anno scolastico 2014-2015 1 PREMESSA La SCUOLA CATTOLICA svolge la sua missione educativa

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO LUIGI CAPUANA MINEO PROGETTO SALUTE ED. ALL AFFETTIVITÀ ALLA SESSUALITÀ E ALLA RELAZIONE

ISTITUTO COMPRENSIVO LUIGI CAPUANA MINEO PROGETTO SALUTE ED. ALL AFFETTIVITÀ ALLA SESSUALITÀ E ALLA RELAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO LUIGI CAPUANA MINEO PROGETTO SALUTE ED. ALL AFFETTIVITÀ ALLA SESSUALITÀ E ALLA RELAZIONE A. S. 2013-2014 1 CARATTERISTICHE DEL PROGETTO 1. Titolo del progetto Educazione Salute Educazione

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016 Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

Le funzioni educative del consultorio familiare

Le funzioni educative del consultorio familiare Le funzioni educative del consultorio familiare Consultori familiari Legge quadro n. 405/1975: ai consultori è affidata la funzione di aiutare la famiglia ad affrontare nel modo migliore i propri stadi

Dettagli

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona

Dettagli

Processi di comunicazione scuola-famiglia

Processi di comunicazione scuola-famiglia Processi di comunicazione scuola-famiglia Appunti Comunicare a scuola è il cuore della relazione scuola-famiglia, parti alleate di un progetto che -in particolare nella realtà attualenon sopporta solitudine:

Dettagli

Viale Trastevere, 251 Roma

Viale Trastevere, 251 Roma PROGETTO SPORTELLO DI ASCOLTO ATTIVITA DI COUNSELING PSICOLOGICO RIVOLTO AGLI STUDENTI, INSEGNANTI E FAMIGLIE ISTITUTO SAN GAETANO Viale Trastevere, 251 Roma ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Una proposta a cura

Dettagli

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa

Dettagli

PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO. VERZINI-ZANARINI-STAGNOLI «Società da capire, società da agire»

PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO. VERZINI-ZANARINI-STAGNOLI «Società da capire, società da agire» PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO VERZINI-ZANARINI-STAGNOLI «Società da capire, società da agire» DISTINGUIAMO: PSICOLOGIA DELL ETA EVOLUTIVA SEGUE LE FASI DI CRESCITA DELL INDIVIDUO FINO ALLA MATURAZIONE BIOLOGICA

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Calendario. Vorrei salire sul trenino dei colori nel mondo dove siamo tutti migliori, e molti diritti hanno i bambini, sia i grandi che i piccini.

Calendario. Vorrei salire sul trenino dei colori nel mondo dove siamo tutti migliori, e molti diritti hanno i bambini, sia i grandi che i piccini. Vorrei salire sul trenino dei colori nel mondo dove siamo tutti migliori, e molti diritti hanno i bambini, sia i grandi che i piccini. Un mondo per giocare, correre e cantare, dove ho il sorriso di chi

Dettagli

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in

Dettagli

YouLove Educazione sessuale 2.0

YouLove Educazione sessuale 2.0 YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in

Dettagli

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi

La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi Articolo 1: Il bambino (o bambina) è ogni essere umano fino a 18 anni. Articolo 2: Gli Stati devono rispettare, nel

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,

Dettagli

La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con:

La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con: La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con: V E NIDO DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE R ENTI LOCALI T QUARTIERE I C SCUOLA DELL INFANZIA FAMIGLIA

Dettagli

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

CITTADINANZA E COSTITUZIONE CITTADINANZA E COSTITUZIONE CLASSE 1 a TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DEL- LE COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INDICATORI DI VALUTAZIONE (Stabiliti dal Collegio Docenti) AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Studiare non è tra le attività preferite dai figli; per questo i genitori devono saper ricorrere a strategie di motivazione allo studio, senza arrivare all

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 SCUOLA DELL INFANZIA TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

In service Famiglie. ! La famiglia come sistema dinamico. ! Quando l Autismo entra in questo sistema. ! I compiti della famiglia per la famiglia

In service Famiglie. ! La famiglia come sistema dinamico. ! Quando l Autismo entra in questo sistema. ! I compiti della famiglia per la famiglia In service Famiglie! La famiglia come sistema dinamico! Quando l Autismo entra in questo sistema! I compiti della famiglia per la famiglia Introduzione il ciclo vitale della famiglia Definizione di famiglia!

Dettagli

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Premessa Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Giovanna Baldini e Cristiana Vettori Libera Scuola Pisa Creare comunità consapevoli,

Dettagli

TRE ANNI TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze OBIETTIVI di apprendimento CONTENUTI

TRE ANNI TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze OBIETTIVI di apprendimento CONTENUTI TRE ANNI S.A. 1 S.A. 2 S.A. 3 S.A. 4 S.A. 5 TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze OBIETTIVI di apprendimento CONTENUTI IL BAMBINO GIOCA IN MODO COSTRUTTIVO E CREATIVO CON GLI ALTRI, SA ARGOMENTARE,

Dettagli

Progetto PROFESSIONE GENITORI 2013-2014

Progetto PROFESSIONE GENITORI 2013-2014 Progetto PROFESSIONE GENITORI 2013-2014 Gli incontri del nostro itinerario vogliono essere una sorta di occhiali da cui i genitori di ragazzi di un età compresa tra i 6-13 anni escano vedendo e vedendosi

Dettagli

ATTIVITA ALTERNATIVA ALL I.R.C.- 3/ 4/ 5 ANNI SCUOLA DELL INFANZIA A.S. 2014/15 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ARGOMENTI DISCIPLINARI ATTIVITA

ATTIVITA ALTERNATIVA ALL I.R.C.- 3/ 4/ 5 ANNI SCUOLA DELL INFANZIA A.S. 2014/15 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ARGOMENTI DISCIPLINARI ATTIVITA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istituto Comprensivo Statale Sandro Pertini Via V. Cuoco,63 00013 Fonte Nuova (RM) Tel. 069059089 Fax

Dettagli

Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro?

Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro? Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro? Marco Deriu docente di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa, Università Cattolica per

Dettagli

La Convenzione sui diritti dell infanzia

La Convenzione sui diritti dell infanzia NOME... COGNOME... CLASSE... DATA... La Convenzione sui diritti dell infanzia La Convenzione sui diritti dell infanzia è stata approvata dall Assemblea generale delle Nazioni unite (ONU) il 20 novembre

Dettagli

PROPOSTA DI PACCHETTO DI ORIENTAMENTO

PROPOSTA DI PACCHETTO DI ORIENTAMENTO PROPOSTA DI PACCHETTO DI ORIENTAMENTO MOMENTI DI ORIENTAMENTO Obiettivi INDICE Bilancio delle Competenze e Consapevolezza delle Vocazioni...4 La Gestione del Cambiamento...4 Momenti e iniziative sul tema

Dettagli

Insegnamento della religione cattolica e attività alternative

Insegnamento della religione cattolica e attività alternative PROGETTO DI ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL ORA DI RELIGIONE Premessa La definizione delle attività didattiche e formative alternative all IRC spetta al Collegio dei Docenti, quale organo responsabile dell azione

Dettagli

IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne

IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne Tratto da il Corriere della Sera -66 ottobre 2008 Che compresero, attraverso la sofferenza di molte di loro, che il benessere delle donne poteva venire solo dalla

Dettagli

L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali

L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali L affido in Italia: dalle prime esperienze all attuale normativa giuridica L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali Interventi della dott.ssa Barbara Montisci,, Giudice Onorario del T.M.

Dettagli

Che cosa è l Affidamento?

Che cosa è l Affidamento? Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale

Dettagli

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA La proposta educativa La proposta Psicomotoria educativa rivolta a bambini dai 2 ai 6 anni, tende ad una armonica formazione della personalità vista come

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

A cura di Roberta Ferdenzi, componente del Coordinamento pedagogico provinciale di Piacenza

A cura di Roberta Ferdenzi, componente del Coordinamento pedagogico provinciale di Piacenza Provincia di Piacenza Settore Sistema Scolastico e servizi alla persona e alla comunità RIFLESSIONI SUL LAVORO DEL COORDINATORE CHE OPERA PER FACILITARE, SUPPORTARE, SVILUPPARE LA CRESCITA PROFESSIONALE

Dettagli

#Essere umani. Scuola Statale Primaria di Foglizzo Istituto Comprensivo di Montanaro (To)

#Essere umani. Scuola Statale Primaria di Foglizzo Istituto Comprensivo di Montanaro (To) #Essere umani Progetto realizzato dall insegnante di Religione Cattolica Elsa Feira con la collaborazione delle docenti Donatella Gravante, Dolores Chiantaretto, Daniela Milanaccio, Paola Racca. Scuola

Dettagli

PROMEMORIA PER MAMMA E PAPA

PROMEMORIA PER MAMMA E PAPA PROMEMORIA PER MAMMA E PAPA Anno scolastico 2014 2015 1 Lettera aperta ai genitori Cari genitori, data la necessità di realizzare insieme a voi le condizioni migliori per favorire un buon inserimento del

Dettagli

Il Parent Training per famiglie con figli con DGS e/o disabilità intellettiva

Il Parent Training per famiglie con figli con DGS e/o disabilità intellettiva Susanna Villa. I.R.C.C.S. Eugenio Medea Ass. La Nostra Famiglia, Conegliano Il Parent Training per famiglie con figli con DGS e/o disabilità intellettiva Cos è il Parent Training? Per PT si intende attività

Dettagli

Associazione AMA BERGAMO Metodologia dell auto mutuo aiuto Come funziona un gruppo Risorse e difficoltà Dr.ssa Bruna Allievi Treviglio 28 marzo 2015 I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO Obiettivi 1. Sviluppo di

Dettagli

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo

Dettagli

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità (abstract) Da LA FORMAZIONE COME STRATEGIA PER L EVOLUZIONE DEI SERVIZI PER I DISABILI Provincia di Milano 2004 A cura dello Studio Dedalo Rifocalizzare

Dettagli

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email. I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.it CTI Monza, 20 Novembre 2015 Prima parte: comprendere

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM Località Villaggio 84047 CAPACCIO (SA) - C.M. SAIC8AZ00C Tel. 0828725413/0828724471 Fax. 0828720747/0828724771 e-mail SAIC8AZ00C@istruzione.it Ascolta i bambini

Dettagli

Doveri della famiglia

Doveri della famiglia MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.

Dettagli

Le caratteristiche dell adolescenza. Problematiche tipiche del contesto attuale

Le caratteristiche dell adolescenza. Problematiche tipiche del contesto attuale Le caratteristiche dell adolescenza Problematiche tipiche del contesto attuale Le mete da raggiungere L obiettivo è la maturità: Fisica (corpo e capacità di generare) Mentale (generalizzazione e astrazione)

Dettagli

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza) IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org

Dettagli

Manifesto dei diritti dell infanzia

Manifesto dei diritti dell infanzia Manifesto dei diritti dell infanzia I bambini costituiscono la metà della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Circa 100 milioni di bambini vivono nell Unione europea. Le politiche, la legislazione

Dettagli

La Dignità. L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà

La Dignità. L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà La Dignità L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà Essa pone la persona al centro delle sue azioni istituendo la cittadinanza dell Unione e

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015

SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 FINALITÀ: Formare persone responsabili con un profondo senso civico. Sviluppare nell alunnocittadino il senso di appartenenza ad una comunità residente in

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio I bambini imparano ciò che vivono. Se un bambino vive nella

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Bambine e Bambini costruttori di pace

Bambine e Bambini costruttori di pace Istituto Comprensivo V. Tortoreto SCUOLA PRIMARIA Delia e Filippo Costantini Passo San Ginesio Bambine e Bambini costruttori di pace anno scolastico 2004-05 DATI IDENTIFICATIVI DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA

Dettagli

Carta dei diritti e delle responsabilità dei genitori in Europa

Carta dei diritti e delle responsabilità dei genitori in Europa Carta dei diritti e delle responsabilità dei genitori in Europa Preambolo aggiornato al 2008 Crescere figli è un segno di speranza. Ciò dimostra che si ha speranza per il futuro e fede nei valori che si

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica Progetto Educazione alla salute e psicologia scolastica Il progetto di psicologia scolastica denominato Lo sportello delle domande viene attuato nella nostra scuola da sei anni. L educazione è certamente

Dettagli

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO QUESTIONARIO DI GRADIMENTO Il BRUCO Asilo Nido e Scuola d Infanzia Via Case Basse San Vittore, 24 Pavia www.asiloilbruco.com Tel. 0382.1726.241 Tel. 393.900.6211 Cari Genitori, il questionario è stato

Dettagli

IL PROGETTO DI INTEGRAZIONE DALLE DIRETTIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLA PRATICA D AULA ATTRAVERSO IL PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO

IL PROGETTO DI INTEGRAZIONE DALLE DIRETTIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLA PRATICA D AULA ATTRAVERSO IL PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO LINEE GUIDA DISABILITÀ ALLEGATO 3 IL PROGETTO DI INTEGRAZIONE DALLE DIRETTIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLA PRATICA D AULA ATTRAVERSO IL PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO 1. DIRETTIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Dettagli

IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013

IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013 UNIONE EUROPEA IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013 Sentirsi protagonisti per il successo del progetto MODULO I La Qualità Totale: una sfida vincente per l Amministrazione 16 luglio 2009 Indice Obiettivi

Dettagli

I Servizi per la Famiglia: Aspetti psicosociali. CAMPAGNA Tam. Tam nidi. Grottaferrata 22 Novembre 2008. Patrizia Pisano

I Servizi per la Famiglia: Aspetti psicosociali. CAMPAGNA Tam. Tam nidi. Grottaferrata 22 Novembre 2008. Patrizia Pisano I Servizi per la Famiglia: Aspetti psicosociali CAMPAGNA Tam Tam nidi Grottaferrata 22 Novembre 2008 Patrizia Pisano C O M U N I ATTORI DEL TERRITORIO progettazione-realizzazione realizzazione Area Minori

Dettagli

IL COLORE DELLE EMOZIONI

IL COLORE DELLE EMOZIONI LABORATORIO ESPRESSIVO IL COLORE DELLE EMOZIONI I bambini lo dicono con il colore PREMESSA Il ruolo che ha l adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è determinante; il suo atteggiamento, le sue aspettative,

Dettagli

Partecipazione delle Famiglie ed Educazione familiare

Partecipazione delle Famiglie ed Educazione familiare Partecipazione delle Famiglie ed Educazione familiare di Enzo Catarsi La partecipazione dei genitori La consapevolezza dell importanza della presenza dei genitori nel nido nasce sulla base di importanti

Dettagli

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano 9 aprile 2014 Premessa Mi è stato chiesto di mettere

Dettagli

Curricolo di Religione Cattolica

Curricolo di Religione Cattolica Curricolo di Religione Cattolica Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria - L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA 2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il nostro impianto educativo vuol porre al centro la ricerca del sé nella scoperta della necessità dell altro. Noi siamo tutti gli altri che abbiamo incontrato

Dettagli

Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro

Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Firenze, 18 febbraio 2014 NUOVI RUOLI NEI PROCEDIMENTI DI PREVENZIONE

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

DOTT.SSA VALENTINA BIMBI PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA COGNITIVO COMPORTAMENTALE TERAPEUTA EMDR REFERENTE GRUPPO MIP CREMONA

DOTT.SSA VALENTINA BIMBI PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA COGNITIVO COMPORTAMENTALE TERAPEUTA EMDR REFERENTE GRUPPO MIP CREMONA DOTT.SSA VALENTINA BIMBI PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA COGNITIVO COMPORTAMENTALE TERAPEUTA EMDR REFERENTE GRUPPO MIP CREMONA ASSERTIVITA ETIMOLOGIA: Assertività deriva dal latino assèrere. Il significato

Dettagli

INDICAZIONI NAZIONALI 2012 IL TESTO SLIDE 3 A CURA DELLA DOTT.SSA GIOVANNA GRISETA

INDICAZIONI NAZIONALI 2012 IL TESTO SLIDE 3 A CURA DELLA DOTT.SSA GIOVANNA GRISETA INDICAZIONI NAZIONALI 2012 IL TESTO SLIDE 3 A CURA DELLA DOTT.SSA GIOVANNA GRISETA Quali le novità più evidenti? FINALITA GENERALI : Scuola, Costituzione, Europa; Profilo dello studente(nuovo) L ORGANIZZAZIONE

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI

ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI Scuola dell infanzia Programmazione Religione Cattolica Anno scolastico 2013 2014 Insegnante:BINACO MARIA CRISTINA Motivazione dell itinerario annuale Il percorso per l I.R.C.

Dettagli

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001 E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all

Dettagli

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Istituto Comprensivo G Pascoli - Gozzano Anno scolastico 2013/2014 Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola

Dettagli

Raccomandazione in favore del riconoscimento giuridico del lavoro di cura del familiare assistente

Raccomandazione in favore del riconoscimento giuridico del lavoro di cura del familiare assistente Raccomandazione in favore del riconoscimento giuridico del lavoro di cura del familiare assistente Preambolo Si intende per familiare assistente un membro della famiglia che si prende cura in via principale,

Dettagli

La famiglia davanti all autismo

La famiglia davanti all autismo La famiglia davanti all autismo Progetto Ministeriale di Ricerca Finalizzata - 2004 (ex art. 12 bis d. lgs. 229/99) Ente Proponente Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Responsabile

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA EDUCATIVO-PREVENTIVA anno scolastico 2012/2013 Scuola dell Infanzia Don Antonio Dalla Croce Monteforte d Alpone a cura di: Sara Franchi PREMESSA La proposta di questo progetto

Dettagli

FARE O ESSERE VOLONTARI?

FARE O ESSERE VOLONTARI? Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano

Dettagli

Giochi nel mondo. Laboratorio di intercultura

Giochi nel mondo. Laboratorio di intercultura Progetto per le attività laboratoriali Anno 2012-2013 Giochi nel mondo Laboratorio di intercultura Premessa: Oggi, più di ieri, ci si rende conto che le nuove generazioni hanno bisogno di una proposta

Dettagli

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Strumenti per lavorare come psicologo nella scuola 10/24 maggio 2013

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Strumenti per lavorare come psicologo nella scuola 10/24 maggio 2013 Centro di psicologia per la Famiglia Il Nido e il Volo Consulenza psicologica infanzia adolescenza e età edulta Via dei Furi, 43 Roma (M Porta Furba) WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO

Dettagli

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

L uso e il significato delle regole (gruppo A) L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole

Dettagli

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA.

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. (Cfr. Indicazioni nazionali per il curricolo Sc. Infanzia D.P.R. dell 11-02-2010) Il sé e l altro Le grandi domande,

Dettagli

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste

Dettagli