Il sistema di certificazione nazionale dei prodotti biologici: situazione e prospettive di riforma

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1 In collaborazione con: Con il contributo di: Il sistema di certificazione nazionale dei prodotti biologici: situazione e prospettive di riforma

2 Un unico sistema di controllo per molti interlocutori istituzionali (Ministero, Regioni, Province, Comunità montane, AGEA ) Alessandro Pulga Direttore ICEA

3 Il primo sistema di controllo e certificazione regolamentato Anni di esperienza e di duro lavoro da parte di tutti gli attori del settore sia privati che pubblici - hanno permesso di affinare e portare ad un livello di eccellenza il primo sistema di controllo e certificazione regolamentato introdotto nel settore agroalimentare Numero operatori / Anno Number operators / Year OdC/CBs OdC/CBs OdC/CBs Produttori Producers OdC/CBs

4 Il primo sistema di controllo e certificazione regolamentato Anni di esperienza e di duro lavoro da parte di tutti gli attori del settore sia privati che pubblici - hanno permesso di affinare e portare ad un livello di eccellenza il primo sistema di controllo e certificazione regolamentato introdotto nel settore agroalimentare Visite/Operatori Visits / Operators 1,32 1,30 1,28 1,28 1,30 1,26 1,24 1,23 1,22 1,20 1,18 1,18 Visite/Operatori Visits / Operators 1,16 1,14 1, OdC/CBs OdC/CBs OdC/CBs OdC/CBs

5 Il primo sistema di controllo e certificazione regolamentato Anni di esperienza e di duro lavoro da parte di tutti gli attori del settore sia privati che pubblici - hanno permesso di affinare e portare ad un livello di eccellenza il primo sistema di controllo e certificazione regolamentato introdotto nel settore agroalimentare Totali Numero Analisi / Anno Total Number Analysis / Year OdC/CBs OdC/CBs OdC/CBs 5004 Totali Total OdC/CBs

6 Il primo sistema di controllo e certificazione regolamentato Anni di esperienza e di duro lavoro da parte di tutti gli attori del settore sia privati che pubblici - hanno permesso di affinare e portare ad un livello di eccellenza il primo sistema di controllo e certificazione regolamentato introdotto nel settore agroalimentare Totale % Positivi / Anno Total % Positive / Year OdC/CBs 5,66% OdC/CBs 5,82% OdC/CBs 7,17% % Positivi % Positive OdC/CBs 6,27% 0,00% 1,00% 2,00% 3,00% 4,00% 5,00% 6,00% 7,00% 8,00%

7 Il primo sistema di controllo e certificazione regolamentato Anni di esperienza e di duro lavoro da parte di tutti gli attori del settore sia privati che pubblici - hanno permesso di affinare e portare ad un livello di eccellenza il primo sistema di controllo e certificazione regolamentato introdotto nel settore agroalimentare Totali - Total % Irregolarità - Infrazioni / Anno % Irregularities - Infringements / Year OdC/CBs 2,95% 25,50% OdC/CBs OdC/CBs OdC/CBs 2,50% 2,38% 2,09% 21,35% 25,17% 26,03% % Irregolarità % Irregularities % Infrazioni % Infringements 0,00% 5,00% 10,00% 15,00% 20,00% 25,00% 30,00%

8 Il primo sistema di controllo e certificazione regolamentato Anni di esperienza e di duro lavoro da parte di tutti gli attori del settore sia privati che pubblici - hanno permesso di affinare e portare ad un livello di eccellenza il primo sistema di controllo e certificazione regolamentato introdotto nel settore agroalimentare Totali - Total % Penalties/ Year % Sanzioni/ Anno OdC/CBs 2,42% 2,23% OdC/CBs OdC/CBs OdC/CBs 1,89% 1,85% 1,85% 1,28% 1,52% 2,86% % Sanzioni sul prodotto % Penalties product % Sanzioni sull'operatore % Penalties on the operator 0,00% 1,00% 2,00% 3,00% 4,00%

9 Il mercato e i consumatori ci credono Indagine effettuata da Carrefour Italia nei primi mesi del 2009 nei pdv Carrefour, GS e DìPerDì (presentata al SANA 2010) Dati Aumento delle vendite rispetto al primo quadrimestre ,7% per l'ortofrutta fresco +23,0% per prodotti lattiero-caseari, +12,0% per pasta, riso e farina + 7,2% per uova e + 5,0% per prodotti in scatola e le carni. 73 persone su 100 a parità di prezzo scelgono il prodotto bio e spesso anche se il prezzo è più alto. Sono soprattutto le donne, secondo la stessa indagine Carrefour, a preferire prodotti bio e a considerare la provenienza biologica come primo fattore d'acquisto.

10 Il mercato e i consumatori ci credono La sorveglianza delle autorità pubbliche è un elemento che aumenta la competitività della certificazione biologica e la rende più credibile verso i consumatori rispetto a tutte le altre certificazioni volontarie di prodotto. Il coinvolgimento del Mi.P.A.A.F. rassicura il consumatore

11 Il mercato e i consumatori ci credono La sorveglianza delle autorità pubbliche è un elemento che aumenta la competitività della certificazione biologica e la rende più credibile verso i consumatori rispetto a tutte le altre certificazioni volontarie di prodotto. La GDO ha più fiducia negli OdC promuove il biologico con più tranquillità

12 VIGILANZA 1. ICQ VICO I 2. Regioni 3. Provincie 4. Comunità Montane ALTRI CONTROLLI 5. NOE 7. NAS 8. NAQ 9. AUSL 10. Guardia di Finanza COORDINAMENTO MiPAAF SAQ X Organismo di Controllo ACCREDITAMENTI 11. ACCREDIA 12. USDA (Stati Uniti) 13. MAAF (Giappone) 14. COR (Canada) 15. IOAS (Cert. Vol.) SCAMBIO DATI 1. VICO 1 2. Regioni 3. Provincie 4. Comunità Montane 5. Unione Europea 6. AGEA e altri enti pagatori regionali

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14 Coordinamento efficace? Reg. CE 834/07 art. 24 Sistema di controllo c) l organismo di controllo è accreditato secondo la versione più recente pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell Unione europea, serie C, della norma europea EN o della guida ISO 65 «Requisiti generali relativi agli organismi che gestiscono sistemi di certificazione dei prodotti» ed è autorizzato dalle autorità competenti; d) l organismo di controllo comunica i risultati dei controlli effettuati all autorità competente, in modo regolare e ogniqualvolta quest ultima ne faccia richiesta. Se i risultati dei controlli rivelano una non conformità o sollevano il sospetto della stessa, l organismo di controllo ne informa immediatamente l autorità competente; e) vi è un coordinamento efficace fra l autorità competente delegante e l organismo di controllo.

15 Rispetto dei ruoli Il mancato coordinamento e rispetto dei ruoli tra organi di vigilanza ed ente di accreditamento (ACCREDIA) costringe gli organismi di controllo ad apportare continue revisioni nelle procedure/istruzioni operative ed è causa ancora oggi di una continua situazione di incertezza su alcuni aspetti anche critici del sistema di controllo 1 Limitazioni nel campo di attività degli Organismi di Controllo, limitazioni imposte da statuto (formazione, promozione istituzionale e del marchio di certificazione, ecc.) 2 Sistema sanzionatorio 3 Parametri analitici di riferimento (es. contaminazione accidentale o tecnicamente inevitabile)

16 Sorveglianza L attività di sorveglianza, attivata già prima della pubblicazione del D.L. 220/05 è stata attivata con tempi e modalità diverse nelle varie Regioni, viene svolta da una pluralità di enti, spesso sulla base di procedure ed indirizzi difformi. 1 Più soggetti effettuano i medesimi controlli 2 Richieste di azioni correttive contraddittorie e incoerenti, spesso su argomenti la cui unica competenza spetta ad ACCREDIA 3 Tempi di reazione troppo lunghi 4 Aumentano i costi e il carico burocratico 5 Perdita di credibilità nei confronti degli operatori

17 1 Sorveglianza Alcuni esempi di richieste non supportate da obblighi normativi Registri firmati dagli ispettori: requisito non previsto dal 220 Notifiche di variazione al termine del periodo di conversione Piani annuali di lavorazione per trasformatori, non previsti dalla normativa Obbligo ai trasformatori di utilizzare le schede ministeriali (predisposte per le aziende agricole con attività di trasformazione) Compilazione dei PAP anche per le superfici convenzionali Registro di carico/scarico etichette

18 Sorveglianza Esiti dell attività di sorveglianza presso i principali OdC

19 Sorveglianza Esiti dell attività di sorveglianza presso i principali OdC

20 Sorveglianza Esiti dell attività di sorveglianza presso i principali OdC

21 Sorveglianza Esiti dell attività di sorveglianza presso i principali OdC

22 Sorveglianza Esiti dell attività di sorveglianza presso i principali OdC

23 Sorveglianza Esiti dell attività di sorveglianza presso i principali OdC

24 Sorveglianza Esiti dell attività di sorveglianza presso i principali OdC

25 Scambio dati Gli Organismi di Controllo raccolgono e gestiscono, anche su supporto informatico, una quantità enorme di informazioni e dati relativi agli operatori controllati. Ogni organismo a implementato un proprio software gestionale 1 Dati anagrafici e catastali 2 Tipologia attività e produzioni qualiquantitative (Programma Annuale di Produzione) 3 Esito dei controlli ed analisi 4 Irregolarità e infrazioni 5 Elenco delle transazioni per i prodotti sfusi, ecc.

26 Scambio dati Questi dati sono, per buona parte, oggetto di verifica diretta da parte di un tecnico qualificato nel corso nel corso dell attività ispettiva, sia in fase di ingresso che in sorveglianza. 1 Dati anagrafici e catastali 2 Tipologia attività e produzioni quali-quantitative (Programma Annuale di Produzione e di Lavorazione), 3 Esito dei controlli ed analisi 4 Irregolarità e infrazioni 5 Elenco delle transazioni per i prodotti sfusi, ecc.

27 Scambio dati Questi dati sono, per buona parte, oggetto di verifica diretta da parte di un tecnico qualificato nel corso nel corso dell attività ispettiva, sia in fase di ingresso che in sorveglianza. 1 Base dati attendibile e validata 2 Frutto di un duro lavoro pagato dagli stessi operatori del biologico 3 Periodicamente aggiornata 4 Non è stata opportunamente valorizzata ed utilizzata dalle autorità pubbliche.

28 Scambio dati Alcune Regioni, solo negli ultimi anni, hanno attivato procedure informatiche per la gestione dell albo, delle notifiche e dei programmi annuali di produzione. VANTAGGI Acquisizione di dati certi e validati provenienti dal fascicolo aziendale. Accesso alla cartografia utile ai fine dei controlli SVANTAGGI Adattare propri software per comunicare, acquisire e scambiare dati con piattaforme informatiche diverse Rivisitazione base dati

29 Attestazioni non previste dal Reg. CE 834/07 L Organismo di Controllo si trova sempre più frequentemente costretto a fornire attestazioni utili per l erogazione di aiuti ed incentivi (vedi PSR, olio extra vergine DOP-IGP e Art. 68 Reg. CE n. 73/09, ecc.). L OdC nella sua attività di controllo accede ai dati contabili e produttivi dell azienda, verifica che tali numeri siano attendibili, documentati e compatibili con le potenzialità produttive OBBIETTIVO Valutare la conformità del processo produttivo e l affidabilità dell operatore

30 Attestazioni non previste dal Reg. CE 834/07 L Organismo di Controllo si trova sempre più frequentemente costretto a fornire attestazioni utili per l erogazione di aiuto ed incentivi (vedi PSR, olio extra vergine DOP-IGP e Art. 68 Reg. CE n. 73/09, ecc.). 1 La validazione dei dati non è mai un fatto neutrale ma è sempre correlata all uso che se ne deve fare 2 Qualora i dati debbano essere utilizzati ai fini della erogazione di aiuti e contributi è necessario uno specifico mandato e adeguate risorse

31 Le nostre proposte 1 Definizione di una unica procedura e/o linea guida per la sorveglianza degli OdC che tenga conto del ruolo dell accreditamento (ACCREDIA) 2 Attribuzione dei compiti di sorveglianza ad una agenzia nazionale sull esempio di quanto già accade in altri Paesi

32 Le nostre proposte 3 Creazione di un unica piattaforma informatica nazionale in grado di far comunicare e allineare i data-base degli organismi di controllo con quelli del Ministero, Regioni e altri organi di controllo DATI a disposizione di altri enti e agenzie pubbliche o private per i più svariati utilizzi, inclusi gli organi pagatori dei premi

33 Le nostre proposte 4 Definizione di modalità amministrative che permettano agli enti erogatori degli aiuti di riconoscere agli OdC del biologico i costi dei servizi aggiuntivi richiesti per l emissione delle attestazioni ritenute utili.

34 Le nostre proposte 5 Data base unico nazionale per la prevenzione delle frodi nel biologico sul modello di quello adottato a livello europeo, con accesso controllato ma aperto a tutti gli operatori interessati, inclusi buyer e produttori.

35 Le nostre proposte 6 Favorire accordi di equivalenza, diretti o per il tramite dell UE, con i diversi Paesi e mercati esteri dove vengono imposti disciplinari e sistemi di certificazione diversi. Oltre agli Stati Uniti (NOP), Giappone (Jas) e Canada (COR), a breve occorrerà affrontare Brasile, Corea e Cina.

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