GUIDA ALL INNESTO DELLE PIANTE ORNAMENTALI E DA FRUTTO
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- Sibilla Di Carlo
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1 GUIDA ALL INNESTO DELLE PIANTE ORNAMENTALI E DA FRUTTO INTRODUZIONE Questo manuale di facile lettura si propone di aiutare le persone che come voi, sono attratte dall'arte dell'innesto, ma conoscono poco in proposito. CONDIZIONI PER L'ATTECCHIMENTO DELL'INNESTO AFFINITÀ L' affinità é l'insieme delle condizioni che danno origine ad un unione (innesto) durevole. La mancanza di queste caratteristiche da origine alla disaffinità. Le cause della disaffinità sono diverse, tra quelle più importanti ne ricordiamo due: la distanza botanica e la presenza di virus i quali interferiscono sul grado di affinità dei bionti. Per praticare un innesto infatti occorre che i due individui interessati, di cui uno fornisce il soggetto sul quale fare l'innesto e l'altro il nesto stesso, siano il più "vicini" possibile dal punto di vista botanico. É più facile perciò che un innesto riesca se si opera nell'ambito della stessa specie. Più improbabile, ma ancora relativamente facile, se si lavora con individui dello stesso genere. Per concludere, ricordiamo il problema della reciprocità. Spesso si commette l'errore di credere che, essendo possibile innestare il Melo su un Pero, sia altrettanto corretto innestare il Pero su un Melo. Questo non é possibile in quanto pur essendo botanicamente molto vicini sono tra essi disaffini. É meglio quindi attenersi sempre ai portinnesti consigliati per non incorrere in spiacevoli sorprese. EPOCA Il periodo degli innesti va da gennaio a settembre, ma nelle regioni più calde in ottobre é ancora possibile innestare. Per l'operazione di innesto bisogna quindi tenere conto delle condizioni climatiche, in particolare della temperatura e delle precipitazioni. Gli innesti autunnali, effettuati appena prima del periodo di riposo invernale, realizzeranno le condizioni di attecchimento solo nella primavera successiva in corrispondenza della ripresa vegetativa. La maggior parte degli innesti si esegue alla fine dell'inverno e alla fine dell'estate momenti in cui la temperatura non é più tanto fredda o tanto calda e l'attività vegetativa delle piante non é più così intensa. POLARITÀ Con questa parola si definisce la direzione esatta degli organi da innestare. In una Marza la polarità é rappresentata dallo stesso orientamento che la porzione di ramo aveva nella sua pianta originaria. In un innesto mantenere la polarità significa conservare la direzione originale e non disporre la Marza capovolta. Usando questo accorgimento é molto più facile ottenere un risultato positivo e permanente.
2 SALDATURA É l'atto conclusivo dell'operazione dell'innesto vero e proprio, consiste in due momenti fondamentali: la rimarginazione del taglio con la conseguente formazione del callo, e la ricreazione dei canali per il passaggio della linfa. Solo dopo avere ristabilito i contatti tra la pianta e il nesto é possibile considerare l'innesto attecchito, quindi é necessario che i tessuti dei due bionti combacino. Si possono eseguire innesti fino a temperature intorno ai C, al di sopra dei quali l'eccessivo calore impedisce una saldatura efficace e completa. A partire da una temperatura dell'aria intorno ai 18 C costanti si ha un attecchimento di tutti i tipi di innesto. Se la temperatura é troppo alta, conviene proteggere dal sole circondando il punto di innesto con carta bianca. Al contrario, quando la temperatura é bassa conviene circondare gli innesti con materiali (tipo polietilene nero) che mantengono l'umidità e consentono l'innalzamento della temperatura. MATERIALI Occorre fare molta attenzione nella scelta del materiale per la legatura. Esistono in commercio nastri adesivi, nastri in fibra sintetica, fili cavi in gomma e rafia naturale che hanno la caratteristica di tenere bene unite le parti innestate ma consentono il passaggio dell'aria e dell'umidità ambientale. CRITERI PER LA SCELTA DEL PORTINNESTO E DELLA MARZA Scegliendo il portinnesto si deve ricordare che il requisito più importante che deve avere é l'affinità con la marza, in modo da avere più possibilità di attecchimento. Inoltre bisogna considerare la sua adattabilità al terreno e al clima e, quando é possibile, scegliere soggetti resistenti ai parassiti. Per la scelta della marza ci si deve preoccupare dello stato sanitario della pianta madre. I migliori rami per il prelievo delle marze sono quelli ben esposti alla luce, formati da tessuti ben maturi, evitando quelli troppo esili o troppo vigorosi. TECNICA DI INNESTO I tipi di innesto si possono suddividere in due grandi categorie: innesto a gemma ed innesto a marza. Tra gli innesti a gemma sono compresi gli innesti a occhio, a scudo, a pezza, a zufolo, ciò tutti quegli innesti in cui l'oggetto é costituito da una gemma unita ad una parte di corteccia. L'innesto a marza, che viene praticato soprattutto all'inizio della ripresa vegetativa, é molto più usato dell'innesto a gemma il quale é particolarmente complicato da eseguire. Nell'innesto a marza il nesto (chiamato anche marza o calma) é costituito da una porzione di ramo lungo cm provvisto di 2-3 gemme; per comodità possiamo dire che la marza é costituita da un "corpo" (cioè da un tratto di ramo provvisto delle gemme) e da una "coda" (parte terminale) diversamente incisa a seconda del tipo di innesto. L'epoca di esecuzione degli innesti a marza va dalla seconda metà dell'inverno fino all'inizio della primavera.
3 Gli innesti a marza che si possono fare con la nostra INNESTATRICE MANUALE sono di due tipo: Innesto a ; Innesto a Omega. Per questi innesti il materiale che costituisce il nesto deve essere perfettamente "fermo", nel senso che le sue gemme non devono avere iniziato rigonfiarsi. Occorre pertanto staccare dalla pianta madre in pieno inverno il ramo o i rami destinati a fornire le marze e conservarli in un locale freddo e al buio (meglio in frigorifero a 0-1 C) ben chiusi in un sacchetto di plastica. Vediamo ora, in dettaglio, due i tipi di innesto a marza eseguibili con la nostra INNESTATRICE MANUALE. INNESTO A INCASTRO L'innesto a é tra i più antichi ed ancora oggi molto usati. Può essere praticato durante tutto il periodo di riposo vegetativo delle piante ma i risultati migliori si ottengono eseguendo l'innesto all'inizio del riposo (ottobre-novembre) o, meglio ancora prima della fase di ripresa primaverile (febbraio). In questo modo si supera il pericolo del freddo invernale che limita notevolmente le possibilità di attecchimento. (Segue spiegazione nel foglietto di istruzioni allegato all'innestatrice MANUALE) INNESTO A OMEGA L'innesto a Omega é particolarmente usato nella Vite e nelle Rose piante le quali una volta recise hanno una notevole fuori uscita di linfa. Per favorire l'attecchimento dei bionti si procede con l'innesto a Omega il quale crea un taglio a forma di occhiello che permette di regolare l'afflusso della linfa e consente in futuro una buona cicatrizzazione. Questo tipo di innesto é particolarmente consigliato all'inizio del riposo vegetativo delle piante (ottobre-novembre) ma lo si può praticare anche nella fase di ripresa primaverile (febbraio). (Anche per l'innesto a Omega valgono le stesse modalità d'uso dell'innesto a ). INNESTI SU PIANTE ORNAMENTALI E ORTICOLE Nel campo degli arbusti ornamentali e da fiore il metodo di propagazione più usato é sempre la talea. Non tutte le specie però presentano capacità di autoradicazione sufficiente (si pensi alle Conifere nane) e la riproduzione per seme non permette spesso di trasmettere i caratteri per cui la pianta é stata selezionata. É necessario quindi, in alcuni casi, essere in grado di ricorrere all'innesto per poter avere nel proprio giardino in tempi brevi, quella specie o quella cultivar che si desidera. PIANTE ARBOREE ORNAMENTALI Lo scopo primario é quello di assicurare la produzione di piante forma particolare come colonnari, ad alberello, pendule o di forme bizzarre ecc. (é bene sottolineare che in questo campo non si sono ancora raggiunte conoscenze paragonabili a quelle che si hanno sulle piante da frutto: la sperimentazione é ancora completamente aperta).
4 Nel caso delle piante arboree ornamentali occorre fare molta attenzione perché le piantine portainnesto tendono a ramificare molto velocemente. Prima di intervenire con la nostra INNESTATRICE MANUALE conviene eliminare tutte le ramificazioni presenti e scegliere una porzione di fusto della piantina ben lisca e libera. I punti d'innesto preferiti sono al colletto per quelle specie che richiedono un portamento con ampie ramificazioni basali (Cedri, altre varietà di Conifere, piante formate a cespuglio) mentre si sceglie il punto di riferimento delle branche a 1-1,2 m o anche 2-2,5 m per quelle forme da allevarsi ad alberello o ricadenti o pendule in genere (Robinie ornamentali, alberelli a ombrello o ricadenti). Le epoche sono riportate nella tabella riportata in fonda all'opuscolo. Le marze preferibilmente di un anno verranno ricavate al momento dell'operazione d'innesto cioè prima della ripresa vegetativa. Per evitare il pregermogliamento é comunque sempre meglio prelevare le marze in pieno inverno e conservarle nel modo precedentemente descritto. Per concludere é bene ricordare che é molto importante, ancor di più che negli innesti per frutti, un'accurata distribuzione del mastice su tutta la superficie innestata. PIANTE ARBUSTIVE ORNAMENTALI Anche nel caso degli arbusti ornamentali sono le specie più preziose ed ad alto reddito quelle interessate all'innesto. In effetti questa forma di riproduzione non risulta essere poi cosi costosa e difficile da praticare. LE ROSE Nel vivaismo ornamentale la coltivazione delle rose occupa un grande posto per il numero di varietà allevate in relazione al portamento (a cespuglio, ad alberello, rampicante, strisciante, pendente, ecc.) o al tipo di fiore (isolato, a mazzi, piccoli, grossi, rifiorenti, ecc.) ed é per questo che é pratica comune l'innesto fra le più diverse cultivar. I portainnesti migliori sono rappresentati, per la coltivazione all'aperto, dalle seguenti specie: R. multiflora, che radica facilmente, é vigorosa, resiste a condizioni climatiche estremamente diverse ed é adatta per gli alberelli; R. canina, che pur essendo a crescita lenta e anche di difficile radicazione, tende a produrre individui estremamente longevi; R. rugosa, adatta per produrre innesti sia per cespugli sia per alberelli. L'innesto viene effettuato al colletto per le specie da allevare a cespuglio o per le rose da fiore reciso mentre per gli alberelli occorre allevare verticalmente un fusto fino al raggiungimento dell'altezza desiderata ( cm) eliminando periodicamente i germogli che crescono lateralmente.
5 Tabella riassuntiva dei metodi di propagazione per le diverse specie di piante da Frutto e per la Vite. SPECIE TIPO di INNESTO PERIODO Actinidia (Kiwi) Da aprile a maggio Albicocco Febbraio-Marzo Anona Febbraio-Marzo Arancio dolce Avocado Castagno Maggio-Giugno Cedro Cigliegio Acido /Omega /Omega Cigliegio Dolce /Omega /Omega Cotogno Marzo-Aprile Fico Aprile-Maggio Caki Limone Mandarino Mandorlo /Omega Fine Estate Melo Febbraio-Marzo Nashi Fine Inverno Nocciolo /Omega Inverno (serra) Noce Febbraio-Marzo Olivo Maggio Pero Febbraio-Aprile Pistacchio Susino europ. Susino giapp. Vite Omega/ Fine Inverno Specie Tipo di Innesto Periodo Actinidia (kiwi) Albicocco Anona Da aprile a maggio Febbraio-Marzo Febbraio-Marzo Arancio dolce Avocado Castagno Cedro Cigliegio acido Cigliegio dolce /Omega /Omega Maggio-Giugno Ottobre-Novembre Ottobre-Novembre Cotogno Fico Kaki Marzo-Aprile Aprile-Maggio Limone Mandarino Mandorlo /Omega Fine Estate Melo Nashi Febbraio-Marzo Fine Inverno Nocciolo /Omega Inverno Noce Olivo Pero Febbraio-Marzo Maggio Febbraio-Aprile Pistacchio Susino europ. Susino giapp. Vite Omega/ Fine Inverno
6 Tabella riassuntiva dei metodi di propagazione per le diverse specie di piante Arbustive Ornamentali. Specie Agrifoglio Azalea Biancospino Camelia Clematide Corniolo Gardenia Gelsomino Glicine Lilla o Serena Peonia Rododendro Rosa Viburno Tipo di Innesto /Omega /Omega /Omega /Omega Omega /Omega Periodo Fine Inverno Autunno Inizio Inverno Da Gennaio a Marzo Marzo-Aprile Fine Inverno Tarda Estate Tardo Autunno Agosto-Settembre INTRODUZIONE ALLA TECNICA DELL'INNESTO A GEMMA Tra gli innesti sulle piante sono compresi gli innesti a occhio o a scudo o a gemma propriamente detta, a pezza, a zufolo, a doppio scudo, alla maiorchina o «Chip budding», cioè tutti quegli innesti in cui l'oggetto è costituito da una gemma unita a una porzione, di dimensioni più o meno grandi, di corteccia, con o senza legno al di sotto di essa. Fra questi quello a Gemma è l'innesto più impiegato perché è quello più utilizzato con i vari tipi di piante. L'innesto a Gemma è il più diffuso soprattutto nella pratica vivaistica per la rapidità di esecuzione, l'alta percentuale di attecchimento e il notevole risparmio di materiale di innesto rispetto agli innesti a marza. Generalmente su ogni pianta-madre si innesta una sola gemma. L'epoca, per questo tipo di innesto, può essere sia la primavera che la fine dell'estate e pertanto viene distinto in Innesto a Gemma vegetante e Innesto a Gemma dormiente. Si definisce innesto Innesto a Gemma vegetante quello in cui la gemma, appena attecchita, germoglia e vegeta per tutto il periodo estivo, mentre Innesto a Gemma dormiente è quello in cui la gemma attecchisce si salda al portainnesto prima dell'inverno, ma il germogliamento avviene solamente nella primavera successiva. L'innesto a Gemma deve essere sempre fatto quando la pianta è in piena attività vegetativa o, come si usa dire in gergo, quando è «in succhio» o «dà la corteccia». COME SI ESEGUE L'INNESTO A GEMMA 1) Assicurarsi che la macchina abbia montato il kit a Gemma.
7 2) Portainnesto/Pianta-madre : Posizionare la macchina al centro della gemma da tagliare ruotata di 90 rispetto all'asse verticale della pianta. Premendo energicamente si effettua un taglio e quindi l' asportazione della gemma. Rilasciare la macchina e gettare la gemma appena tagliata. 3) Soggetto/Gemma-buona : Nella stessa maniera tagliare ora dalla pianta «buona» una gemma che desideriamo innestare nel cavo precedentemente creato. Questa gemma ovviamente non deve essere gettata. 4) Prendere la gemma appena recisa a inserirla nella sezione incava al punto 2, assicurarsi che la gemma si rivolta verso l'alto. Durante questa operazione è molto importante non toccare con le dita il germoglio per evitare di rovinare la gemma. 5) Chiudere il tutto con i soliti materiali di fasciatura (riportati anche nel libiricino-guida contenuto nella scatola dell'innestatrice e acquisibili nei negozi di agricoltura) assicurandosi che la gemma non venga rovinata ne tantomemo chiusa sotto la fasciatura. Tabella riassuntiva dei metodi di propagazione per le diverse specie di piante da Frutto SPECIE TIPO di INNESTO PERIODO Actinidia (Kiwi) inizio autunno Agrumi primavera autunno Albicocco luglio-agosto primavera Anona aprile Arancio luglio-agosto Avocado primavera Ciliegio dolce autunno Cotogno settembre Fico agosto-settembre Mandorlo autunno Melo luglio-agosto Melograno fine estate Nespolo del Giappone luglio aprile Noce agosto-settembre Pero agosto-settembre Pesco agosto-settembre giugno (al Sud) Pistacchio estate Susino settembre
8 Tabella riassuntiva dei metodi di propagazione per le diverse specie di piante Arboree Ornamentali SPECIE TIPO di INNESTO PERIODO Acero metà estate Catalpa aprile-maggio/ autunno Cercis metà estate Ginkgo biloba autunno Ippocastano fine estate Melo da fiore primavera o (meglio) autunno Pero primavera o autunno ornamentale Prunus da fiore primavera o autunno Robinia maggio Sorbo autunno Tiglio tarda estate Tabella riassuntiva dei metodi di propagazione per le diverse specie di piante Arbustive Ornamentali SPECIE TIPO di INNESTO PERIODO Biancospino primavera-autunno Corniolo tarda estate Gardenia luglio-agosto Ligustro luglio Lillà o Serenella luglio N.B. : = Gemma Dormiente. = Gemma Vegetante. GLOSSARIO Affinità: é la capacità dei due individui usati come nesto e come portainnesto di originare una pianta durevole e in condizioni di sviluppo ottimali. É la caratteristica principale di cui accertarsi prima di procedere a qualsiasi tipo di innesto. Attecchimento: significa attaccarsi, propagarsi. Bionte: termine che genericamente identifica gli individui utilizzati per l'innesto (portainnesto e nesto). Barbatella: nuova piantina radicata ottenuta da una talea. Branca: ramo di dimensioni considerevoli, di più anni, che nelle forme di allevamento dei fruttiferi rappresenta l'impalcatura della chioma e che porta numerosi rami di età più giovane sia a legno sia fruttiferi. Cultivar: sinonimo di varietà, rappresenta una classificazione botanica che contraddistingue individui con caratteristiche morfologiche, biologiche e agronomiche comuni perché sicuramente appartenenti alla stessa specie. Calma: vedi Nesto. Callo Cicatrizzante: formazione soffice e gommosa che si manifesta all'atto della cicatrizzazione dei tessuti interessati nella fase di innesto. Il callo di cicatrizzazione precede di poco la saldatura dei due bionti. Colletto: punto basale della pianta da cui partono, in due direzioni opposte, le radici e il fusto. In molte specie arboree é il punto in prossimità del quale si pratica l'innesto. Disaffinità: é la condizione contraria all'affinità; determina uno stato di sofferenza della pianta innestata, con scarsa attività vegetativa e morte prematura dell'albero. Linfa: insieme delle soluzioni liquide che percorrono la pianta. Marza: vedi Nesto.
9 Nesto: porzione di ramo o di germoglio, provvista di una o più gemme, che si utilizza per effettuare un innesto e moltiplicare, con questo metodo, una determinata varietà. Portinnesto: pianta che fornisce l'apparato radicale alla pianta che vi viene innestata sopra (nesto). Ripresa Vegetativa: momento fisiologico che si verifica alla fine dell'inverno e apre il ciclo all'attività della pianta. Può iniziare con l'apertura delle gemme e lo sviluppo delle foglie o con la schiusa dei fiori. Soggetto: vedi Portinnesto. Talea: porzione di ramo o di radice o di foglia che, posta in adatte condizioni ti temperatura, umidità e luce, emette radici e sviluppa germogli trasformandosi in barbatella.
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