Inizia la stagione della discesa
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- Corinna Neri
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1 FONDI&SICAV CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO Anno 7 - Numero 67 - Settembre 2014 Euro Inizia la stagione della discesa Consensus Usa Ottimismo alle stelle dopo lês&p500 a Fondi obbligazionari Rendimenti da high yield con bond AAA
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3 Editoriale I grandi dilemmi La recente mossa della Bce che ha portato i tassi di interesse a livelli che eravamo soliti considerare da Giappone (0,05%) e le dichiarazioni di Draghi che ha affermato «ora è chiaro che abbiamo raggiunto il minimo» hanno innescato una serie di reazioni sui mercati e di conseguenza negli investitori. Che fare da oggi dei risparmi e degli investimenti? Il problema è spesso duplice: che fare degli investimenti obbligazionari già in portafoglio che a causa del taglio dei tassi si sono rivalutati in termini di prezzo, e di conseguenza, che fare sui nuovi investimenti. «Vendo i Btp con un ottima plusvalenza, ma poi dove reinvesto? Questa è la domanda che sempre più spesso viene posta ai consulenti. Subito seguita da altre del tipo: «Visti i tassi a zero devo puntare sulle borse e, se sì, su quali?» «L Europa a rendimento zero genererà una crescita del dollaro?» L errore da evitare è ragionare ancora con i vecchi schemi concentrandosi su una singola asset class. La situazione sui mercati ci costringe sempre più a pensare in un ottica globale di portafoglio, a prendere decisioni correlate tra loro non solo in termini di rendimento, ma anche di rischio, che sicuramente in media dovrà essere aumentato per cercare di mantenere un livello di performance interessante. Diventa a questo punto fondamentale confrontarsi con interlocutori che siano in grado di offrire un controllo e un costante monitoraggio del rischio delle singole attività e del portafoglio. Dovere affrontare questo scenario probabilmente costringerà gli investitori ad aumentare la propria educazione finanziaria e un ruolo sempre più importante lo giocherà anche l informazione sui mercati e sugli scenari. Questa sarà la nostra sfida: continuare a offrire un'informazione indipendente e di scenario che possa aiutare nelle scelte di investimento. GIUSEPPE RICCARDI All ultimo sangue ALESSANDRO SECCIANI Non è solo Matteo Renzi, che può essere simpatico o meno, che può piacere o meno. Attualmente intorno al governo italiano è in corso una battaglia che forse non è mai stata così violenta in tutta la nostra storia. Da una parte c'è una nuova classe imprenditoriale, burocratica, politica e che comprende molti semplici cittadini, che vuole cambiare, che si è stufata di essere il grande ammalato d'europa e che non accetta più di sentirsi dire che certe cose, che magari oltre confine sono normalissime, da noi non si possono proprio fare. E' un ampio gruppo trasversale ai partiti, che in certi casi aveva creduto molti anni fa alla pseudo-rivoluzione liberale di Berlusconi e forse più tardi si era sfogata nei V- day di Grillo, un'armata unita solo dall'impazienza, dal desiderio di tornare un paese normale. Si tratta di persone che hanno la consapevolezza che l'inerzia è simile a un suicidio e che non ha nessun senso di inferiorità nei confronti della Germania o di quella parte del continente che comunque sta correndo. L'idea di base è che, se vogliamo, anche noi possiamo volare, in barba alla mafia, ai politici ladri e corrotti e allo scoraggiamento che rappresenta una malattia molto pericolosa, che può sgretolare anche le società più compatte. Figuriamoci la nostra! L'attuale presidente del consiglio ha indubbiamente avuto la capacità di riunire queste istanze, di riuscire a farle diventare un progetto politico ed è su questa base che ha avuto un successo clamoroso alle elezioni europee. Ma occorre che tenga presente che si tratta di cittadini che sono molto facili da deludere, che hanno firmato una delega, non certo una cambiale in bianco: nel momento in cui non dovessero arrivare i risultati sperati (molti dicevano che se Renzi riuscisse a fare solo la metà di ciò che ha promesso sarebbe già un'impresa grandiosa), la reazione sarebbe durissima e travolgerebbe senza più remore chi ha alimentato inutilmente le speranze. E forse l'uomo simbolo di questa Italia più che il capo del governo è il presidente della Bce, Mario Draghi. Ma dall'altra parte non manca chi si oppone a questo tentativo di cambiamento: burocrati, vecchi esponenti del potere, politici di prime&seconde repubbliche, giornali che sostengono interessi consolidati, potentati finanziari stanno mettendo in atto un fuoco di sbarramento come raramente si era visto prima. È una lotta per la vita e per la morte tra due classi di potere come raramente si era vista prima. Difficilmente una delle due sopravviverà. Credo che sia inutile dire per quale delle due valga la pena di impegnarsi. FONDI&SICAV/Settembre
4 Sommario Settembre Francesco Sandrini, co-gestore di Pioneer Global Multi Asset Target Income Quando diversificare e d obbligo Le politiche monetarie delle banche centrali hanno reso ancora piu correlato l andamento delle principali asset class. Per questo motivo i money manager stanno dirigendosi verso nuove frontiere d investimento e segmenti alternativi 14 L'euro finalmente in discesa Prima e dopo Draghi L'intervento della Bce e apparso alla maggioranza degli analisti adeguato alla gravita della situazione e ha dato un'ulteriore spinta al calo della moneta unica che era gia cominciato nel corso dell'estate. Francoforte comunque ha specificato in maniera molto chiara che gli interventi servono solo a comprare tempo e che soltanto vere riforme all'interno dei singoli stati dell'unione potranno avere una reale efficacia sull'economia, che appare tuttora parecchio lontana dalla ripresa. Ed e ancora tutto da risolvere il problema della deflazione PROMOTORI&CONSULENTI PROMOTORI & FONDI&SICAV Settembre 2014 Un primo semestre da ricordare Gli Aum volano a 299,1 miliardi Un primo semestre da ricordare/2 Le politiche di reclutamento Piermario Motta, amministratore delegato di Banca Generali «Un 2014 da record» Le principali novità per il resto del 2014 Consulenza e nuovi prodotti PROMOTORI&CONSULENTI 32 Piermario Motta, amministratore delegato di Banca Generali Mission possible Il bilancio del semestre Di bene in meglio Le novità per il resto dell anno Crescere sempre e comunque 4 FONDI&SICAV/Settembre 2014
5 Fondi&Sicav n Fondi obbligazionari Rendimenti da high yield con bond AAA Lo sfruttamento del rapporto tra yield to maturity e coupon (Ytmc) incluso tra il 25% e il 50%, con l utilizzo di una media mobile semplice, permette di individuare molto facilmente i minimi nei prezzi dei bond. I livelli del 25% e 50% sono stati calcolati sul decennale tedesco e vanno ragionevolmente ottimizzati sugli altri strumenti. Con questo semplice, ma storicamente efficace metodo, un istituzionale riesce a mantenere un portafoglio nel reddito fisso molto sicuro ricavando un extra-performance offerta dal mercato 54 Consensus - Usa Obiettivo raggiunto! E adesso? Nonostante il record storico messo a segno dall's&p500, l'ottimismo da parte di tutti gli operatori continua a essere ai massimi e tutti si aspettano che la corsa continui. Anche i pochi dati negativi, come la scarsa crescita dell'occupazione, vengono letti in termini positivi, in quanto contribuiscono a tenere lontano lo spettro dell'aumento dei tassi da parte della Fed 60 Osservatorio previdenza - Approfondimento sull Enasarco L anomalia degli agenti di commercio Questa categoria è l'unica ad avere l'obbligo della doppia contribuzione e alcuni fattori incidono sulle pensioni: la compresenza di due assegni totalmente slegati tra loro e il reddito, che porta a un grado di copertura maggiore nel caso di livelli più bassi Le rubriche 3 Editoriale 8 Usd Money Market 10 Notizie in breve 64 My life, My style FONDI&SICAV/Settembre
6 Faccia a faccia con il gestore Francesco Sandrini, co-gestore di Pioneer Global Multi Asset Target Income Quando diversificare è d obbligo Le politiche monetarie delle banche centrali hanno reso ancora più correlato l andamento delle principali asset class. Per questo motivo i money manager stanno dirigendosi verso nuove frontiere d investimento e segmenti alternativi FRANCESCO SANDRINI, RESPONSABILE DELLE STRATEGIE MULTIASSET E CO-GESTORE DEL FONDO PIONEER GLOBAL MULTI ASSET TARGET INCOME a cura di Massimiliano D Amico Negli ultimi mesi molti asset manager hanno allargato la gamma d offerta lanciando strumenti con un universo d investimento molto ampio e che comprendono delle asset class alternative. Per capire i punti di forza di questo approccio abbiamo incontrato Francesco Sandrini, responsabile delle strategie multiasset e co-gestore del fondo Pioneer Global Multi Asset Target Income. Quali sono i punti di forza delle strategie multiasset? «Credo che specialmente nell attuale scenario sia fondamentale diluire i rischi, utilizzando un approccio in grado di diversificare i pericoli insiti nei portafogli, non facendo attenzione esclusivamente alla volatilità, ma focalizzandosi anche sulle incognite legate alla liquidità e al rischio di credito. Tipicamente con l approccio bilanciato tradizionale i gestori prendono un esposizione su diversi mercati, ma legarsi a un numero ridotto di asset class può rivelarsi molto pericoloso. Specie dopo l inizio delle politiche espansive decise dalle banche centrali, questa strategia ha perso gran parte della sua efficacia, poiché le principali piazze finanziarie hanno iniziato a muoversi in maniera molto correlata tra loro e sono legate a doppio filo alle mosse delle Fed o della Bce. E se queste cambiassero repentinamente? Il secondo fattore che rende le strategie multiasset così interessanti è che i gestori che adottano questo approccio possono costruire portafogli più efficienti, basandosi non soltanto sulle competenze legate a uno scenario macroeconomico di tipo topdown tradizionale, ma introducendo anche conoscenze più approfondite nello stock picking. L obiettivo, in sintesi, è allargare l universo d investimento introducendo asset class come il real estate, le commodity e le valute per cogliere le idee d investimento più innovative a livello globale e tutte le opportunità offerte dal mercato». A inizio anno il fondo fissa il rendimento atteso (target income). Quali strategie adottate per raggiungere questo obiettivo? «I segmenti di mercato che tipicamente offrono un reddito sono i dividendi e le cedole. Nell ultimo biennio, tuttavia, la corsa incessante dei dividend yield ha subìto una brusca frenata e, benché in Europa i rendimenti siano migliori rispetto al mercato Usa, parliamo di un timido 2-3% annuo. Nel Vec- 6 FONDI&SICAV/Settembre 2014
7 chio continente, a seconda degli indici, queste sono anche leggermente superiori al 3% (Msci Europe 3,6%). Abbiamo deciso dunque di spostare l attenzione su altri segmenti capaci di generare reddito, ovvero le cedole obbligazionarie, sia governative, sia corporate. Le prime, essendo titoli più liquidi, tuttavia, implicano la necessità di cercare rendimento nei segmenti della curva più lunghi, con scadenze in genere di 8-10 anni. Mixando questi strumenti siamo stati in grado di rispettare il target income dichiarato». Qual è invece il vostro outlook per l azionario? «I portafogli multiasset fondano la loro strategia top-down sulla presenza di una serie di transizioni multiple. Pensiamo, ad esempio, alle manovre che le banche centrali metteranno in campo nei prossimi mesi. La Fed e la Boe stanno allentando gradualmente la politica monetaria ultra-espansiva, mentre la Bce e La Boj considerano di immettere altra liquidità sul mercato. Da questo scenario, ovviamente, deriva tutta una serie di visioni che i portfolio manager adottano per generare alpha. Transizioni di natura differente riguardano l Europa, che dovrà coniugare rigore e crescita; gli Usa che possono contare sull estrazione dello shale gas e stanno rivedendo la propria politica energetica e industriale; la Cina che sta cambiando la strategia di crescita per modellarla più sui consumi che sugli investimenti, mentre l India, paradossalmente, sta intraprendendo un percorso diametralmente opposto a quello del Dragone. Per questi motivi (Bce e riforme) siamo più positivi sul Vecchio continente, rispetto all economia a stelle e strisce. L Europa evidenzia valutazioni fondamentali migliori, ma gli Usa sono più avanti nella produttività e nei margini. Rimaniamo selettivi sugli emergenti, dove abbiamo una posizione lunga su Cina e India, che sta avviando un intenso piano di riforme post elettorale che potrebbero ridare slancio al paese». Qual è la sua view sulle materie prime? «In linea generale, dobbiamo tenere presente che l andamento delle commodity è fortemente legato ai provvedimenti adottati dalle principali banche centrali. Se la Yellen iniziasse, come ci attendiamo, ad alzare gradualmente i tassi all inizio del terzo trimestre del 2015, assisteremmo presumibilmente a un ulteriore riduzione delle valutazioni. Ritengo, inoltre, che siano ormai lontani i tempi dei prezzi delle risorse di base alle stelle, trainate dalla domanda cinese di infrastrutture. In ogni caso, se osserviamo con maggiore attenzione i sotto-indici, la situazione si fa più complessa ed è ancora possibile scovare valore. Se da un lato le materie prime agricole dopo il forte rally dello scorso anno stanno vivendo un annus horribilis, caratterizzato da un eccesso di produzione e, dunque, da una fortissima contrazione dei prezzi, siamo più costruttivi nei confronti delle commodity che negli ultimi anni non hanno messo a segno performance eclatanti. Penso, ad esempio, ai metalli industriali come l alluminio, lo zinco e il nickel, mentre abbiamo grosse riserve sul rame, penalizzato dalla domanda in rallentamento in Cina. Se spostiamo il focus sull energia, per riuscire a delineare una strategia efficace siamo costretti, invece, a comporre una sorta di puzzle. Benché l offerta negli ultimi anni sia cambiata in maniera profonda (basti pensare alle crisi in Iraq e in Libia) il prezzo del petrolio è rimasto stabile, segnale evidente di un mercato caratterizzato da una sovraofferta, sostenuta anche dallo shale oil, che dovrebbe condurre gli Usa nel 2017 alla piena indipendenza petrolifera, e da una domanda globale che è andata via via rallentando». Una delle asset class più penalizzate negli ultimi anni è senza dubbio il real estate. Il trend è destinato a cambiare nel medio-termine? «All interno di questo segmento d investimento è possibile trovare situazioni molto differenti. Se nel Regno Unito le valutazioni del residenziale sono volate alle stelle e oramai si trovano in zona bolla, siamo invece costruttivi nel lungo periodo sul mercato tedesco. Berlino, come molte altre città della Germania, è diventata un interessante opportunità d'investimento nel segmento residenziale: le valutazioni sono ragionevoli, la percentuale dei tedeschi proprietari di un abitazione è bassa e alcuni flussi immigratori stanno dando ulteriore forza al trend. L Italia, al contrario, non rappresenta un mercato particolarmente attraente. Benché la crisi si sia fatta sentire pesantemente sul settore residenziale abbiamo visto correzioni inferiori ad altri paesi caratterizzati da leverage piu elevato (Spagna, Irlanda) e pensiamo che col progredire delle riforme non sarà probabile scorgere a breve un aumento delle valutazioni medie». Da quale asset class vi tenete alla larga? «Da circa da un anno siamo molto cauti sull obbligazionario ad alto rendimento. Le maggiori perplessità giungono dal mercato secondario che ci sembra in qualche modo condizionato dal parallelo deleverage dei bilanci bancari. In caso di liquidazione delle enormi posizioni costruite alla ricerca di reddito è lecito farsi una domanda: ci sarà la liquidità richiesta o assisteremo a una ripetizione delle dinamiche già viste durante la crisi di Lehman?». n FONDI&SICAV/Settembre
8 Usd money market by Allfunds Bank Condizionato dalla Fed Politica di investimento Il campione selezionato è composto da circa 42 strategie gli sono strumenti monetari; Informazioni generali disponibili sulla piattaforma Allfunds Bank ponderate per gli il cash è il costituent maggiore con il 4,26%, seguito Libor Usd 3 months Indice capitalized Aum investiti in ciascuna delle stesse. Il campione studia l andamento delle strategie money market Usd. dalle obbligazioni governative, Lancio 30 luglio 2011 come i Treasury america- L andamento rispecchia la fine del Qe della Fed e le aspettative sul rialzo dei tassi americani. I rendimenti sono calcolati in euro ni. Per quanto riguarda l allocation Divisa Dollaro e ciò è ampiamente visibile dal grafico dei rendimenti che rispecchia geografica, gli Stati Uniti sono il paese più rappresentato le variazioni del tasso di cambio tra la valuta europea e quella con il 30,05%. statunitense. I titoli maggiormente rappresentati nei vari portafo- Periodo considerato: 01/11/ /07/2014. Tutti i calcoli sono in euro Risultati da luglio 2011 a settembre VAMI Portafoglio Indice 2 1,5 1 0, / / / / / / / / / / ,5-1 Capture ratio (dal lancio) Up capture ratio 99,53% Down capture ratio 100,1% Up months in up markets 98,83% Down months in down markets 100% Up market out performance 41,36% Down market out performance 33,89% Total out performance 98,83% Rendimento mensile Anno Portafoglio/Indice* Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov Dic 2014 Portafoglio 2,04% 2,15% 0,19% 0,44% 1,79% 0,37% 2,09% 1,45% 0,56% Indice 2,05% -2,13% 0,2% 0,43% 1,8% 0,36% 2,1% 1,47% 0,56% Portafoglio -2,62% 3,21% 2,53% -2,03% 0,51% -0,57% -1,46 0,3% -1,99% -1% 0,22% -0,3% Indice -2,6% 3,23% 2,56% -2,01% 0,54% -0,54% -1,44% 0,33% -1,98%% -0,98% 0,24% -1,29% 2012 Portafoglio -1,78% -1,97% 0,66% 1,09% 6,56% -1,48% 2,5% -2,58% -2,46% -0,48% 0,06% -1,57% Indice -1,76% -1,95% 0,7% 1,12% 6,58% -1,45% 2,53% -2,56% -2,44% -0,46% 0,07% -1,56% 2011 Portafoglio ,47% 1,36% -1,31% 7.02% -3,55% 4,35% 3,72% Indice ,45% 1,37% -1,3 7,03% -3,53% 4,38% 3,74% ROR Volatilità Indice Sharpe Portafoglio 2,9% 8,07% 0,33 Indice 3,15 8,07% 0,36% Active Premium Statistiche Drawdown analysis (dal lancio) Drawdown Lunghezza Recovery Peak Valley -15,82% /07/ /05/2014-7,54% /10/ /10/2011-6,6% /01/ /02/2012-3,64% /07/ /02/2012-6,07% /01/ /02/2011-5,19% /10/ /10/2011 Correlazione R2 Beta Alfa T.E. Info Ratio Jensen Alfa Treynor Ratio -0,25% ,25% 0,02% -12,72% -0,24% 2,66% 8 FONDI&SICAV/Settembre 2014
9 A CURA DI ALLFUNDS BANK INVESTMENT SERVICES Le 10 principali posizioni (dati a luglio 2014) 1. Cash 4,36% 2. Short-term inv. co. liquidity portfolio institutional 3,23% 3. Fannie Mae 2,27% 4. United States Treasury note/bond 1,96% 5. Svenska Handelsbanke fltg june 17/08/14 1,78% 6. Pohjola bank td. 1% 08/05/14 1,39% 7. Ingbank td. 0,9% 08/05/14 1,32% 8. Pohjola bank td. 1% 08/04/14 0,82% 9. Cp bpce 0% 0,71% 10. 1,375% Singapore 09/14 senior 0,71% Distribuzione geografica (dati a luglio 2014) Asset allocation (dati a luglio 2014) 0% 0,02% 0,44% 3,23% 8,9% 21,24% 66,17% Future Forwards Altri Azionari Deposito Liquidità Obbligazionari 30 Australia Spagna Irlanda Paesi bassi Italia Usa Francia Altri Germania Regno Unito 30,05% 25 22,28% ,09% 4,72% 5,16% 5,24% 5,5% 6,76% 6,88% 9,31% 0 Qualità del credito (dati a luglio 2014) A BBB BBB- A- A AA+ A-1 BBB+ AAA Altri 25,28% 19,3% 14,24% 8,75% 6,16% 7,16% 2,42% 4,67% 1,9% 1,93% La presente scheda ( il documento ) è una presentazione preparata da Allfunds Bank S.A. ( la Banca ). Le informazioni riprodotte nel presente documento non sono e non devono essere intese come ricerca in materia di investimenti, né una raccomandazione o un suggerimento, implicito o esplicito, rispetto ad una strategia di investimento avente ad oggetto gli strumenti finanziari trattati o emittenti strumenti finanziari, né una sollecitazione o offerta, consulenza in materia di investimenti, legale fiscale o di altra natura. Il documento contiene informazioni sintetiche sulle caratteristiche e sui rischi principali di uno strumento finanziario, ha un mero contenuto informativo e riporta solo le informazioni ritenute più rilevanti per la comprensione degli strumenti finanziari e dei loro rischi. Per una descrizione approfondita dello strumento finanziario e dei suoi rischi si rimanda al KIID ed al Prospetto Informativo. Il presente documento contiene informazioni che possono differire rispetto a quelle indicate nella documentazione ufficiale in tal caso valgono queste ultime. Tutte le informazioni contenute in questo documento sono fornite in buona fede sulla base dei dati disponibili al momento in cui è stata redatta. Questo documento si basa su informazioni e fonti considerate attendibili, ma di cui la Banca non è in grado di assicurare l esattezza, a tal fine, quindi. la Banca non è responsabile per eventuali errori, omissioni o inesattezze. E stata adottata la massima diligenza possibile al fine di selezionare le fonti di provenienza dei contenuti. La Banca non offre alcuna garanzia, espressa o implicita, né esprime alcuna dichiarazione in merito all'esattezza, adeguatezza o possibilità di accedere a detti contenuti, alla disponibilità degli stessi o al loro utilizzo. La Banca non sarà pertanto responsabile, di nessuno dei suddetti contenuti. Le informazioni sono fornite unicamente a scopo informativo. Il trattamento fiscale applicato dipenderà dalle circostanze individuali di ciascun investitore e può essere soggetto a cambiamenti in futuro. Si prega di consultare i propri consulenti fiscali, contabili e legali. Gli strumenti finanziari presentati sono soggetti ai rischi di mercato e non c'è alcuna certezza o garanzia che gli obiettivi degli stessi siano raggiunti. Il valore degli investimenti è soggetto a variazioni anche in virtù delle oscillazioni dei tassi di cambio. Alcuni dei principali rischi dell'investimento sono: rischi associati al territorio, rischi di non liquidità, rischi di portafoglio concentrato, rischi di rendimento del portafoglio, rischi di gestione, rischi sui derivati, rischi di prestito, rischi fiscali e rischi azionari. Questi ed altri rischi sono descritti nel prospetto informativo. I potenziali investitori devono leggere attentamente il prospetto informativo per avere informazioni sui rischi, al fine di stabilire se l'investimento è adatto a loro. I seguenti rischi possono aumentare la volatilità del prezzo del fondo, amplificando gli effetti del mercato. Si prega di tenere conto, al momento di investire, che: (i) Gli investimenti in titoli azionari sono soggetti ai rischi di mercato, alle condizioni economiche e politiche dei paesi in cui si effettuano gli investimenti e, potenzialmente, al rischio legato ai tassi di cambio valuta. (ii) Gli investimenti in titoli obbligazionari sono principalmente soggetti ai rischi sul tasso d'interesse, sul credito e sulla insolvenza e, potenzialmente, al rischio legato ai tassi di cambio valuta. (iii) Gli investimenti in absolute return e strategie alternative sono principalmente soggetti al tasso d'interesse, alla liquidità di mercato, al rischio di credito e insolvenza e,potenzialmente, al rischio legato ai tassi di cambio valuta. L'uso di prodotti finanziari come parte del processo di investimento può inoltre generare rischi relativi a restrizioni di liquidità e leva finanziaria. (iv) Gli investimenti nei mercati emergenti e/o in piccole società possono comportare un più elevato grado di rischio essendo potenzialmente più volatili rispetto a quelli effettuati nei mercati sviluppati o nelle grandi società. Le performance registrate in passato non sono necessariamente indicative di analoghe performance future. I rendimenti sono al lordo degli oneri fiscali. Il valore dell investimento è soggetto a fluttuazioni. Il presente materiale informativo non è stato soggetto all approvazione di alcuna autorità degli Stati Membri europei. FONDI&SICAV/Settembre
10 News Giappone Il Pil del Giappone è diminuito del 7,1% su base annua nel periodo aprile-giugno a causa dell aumento dell imposta sui consumi. I nuovi dati diffusi dal governo di Tokyo mostrano una contrazione superiore dello 0,3% rispetto alle stime pubblicate dall esecutivo a metà agosto. Il dietrofront supera quello sofferto dall economia giapponese tra aprile e giugno del 2009 a causa dell impatto della crisi finanziaria internazionale e quello registrato nello stesso frangente nel 2011, innescato dal terremoto e dallo tsunami che hanno tragicamente colpito alcune aree del paese. Rispetto al periodo gennaio-marzo, il Pil ha perso un ulteriore 1,8%, un decimo in più rispetto ai primi numeri divulgati dall'esecutivo. Pil a rotoli Tuttavia, almeno nell immediato, i dati non sembrano avere prodotto effetti negativi nell animo e nelle aspettative degli investitori. Il Nikkei ha terminato la giornata in cui sono stati annunciate le nuove cifre, in rialzo dello 0,23% a quota ,11 punti, mentre il To- pix, ha messo a segno +0,42% fino a 1.298,64 punti. La revisione al ribasso del Pil è dovuta a una caduta dei consumi domestici superiore alle previsioni a causa dell incremento dell imposta sui consumi, che è passata dal 5% all 8% lo scorso 1 aprile. Nel primo trimestre (aprile-giugno) del nuovo anno fiscale, anche la produzione industriale ha mostrato segnali di cedimento. I consumi domestici, che rappresentano il 60% del Pil nipponico, sono scesi del 5,1% su base annua. A giugno, la spesa media delle famiglie è calata del 3% sempre su base annua. Nei due mesi precedenti, questo indicatore, considerato chiave per valutare il trend del consumo privato, aveva archiviato due contrazioni, rispettivamente del 3,9% e del 4,6%. La produzione industriale ha invece archiviato giugno in calo del 3,3% su base mensile, il dato peggiore degli ultimi tre anni. Inoltre gli investimenti delle imprese sono diminuiti del 5,1% tra aprile e giugno, più del doppio rispetto alle stime formulate dal governo. La revisione del Pil potrebbe spingere l esecutivo guidato da Shinzo Abe a rivedere l aumento addizionale sull imposta ai consumi previsto per il prossimo anno e l introduzione di nuovi stimoli economici. Dividendi Nell ultimo anno le cedole staccate dalle società a favore dei pro- dell economia nordamericana hanno regividendi ascende al 13,8%. Tutti i settori pri azionisti sono cresciute del strato un aumento della remunerazione 12% a livello mondiale, guidate dalle aziende europee e giapponesi. La terza edizione del Global dividend index, curata dal team di Henderson Global Investors, evidenzia che i dividendi a livello planetario offerta all azionista, fatta eccezione per il minerario. Al contrario, nei mercati emergenti, i dividendi hanno archiviato nel secondo trimestre dell anno una contrazione del 14,6%. hanno registrato un incremento Il periodo che va da aprile e giugno è stato dell 11,7% su base annua nel secondo trimestre del particolarmente favorevole a livello planetario, perché ingloba due quinti della re- Crescita in tutto il mondo Questa variazione implica un aumento di munerazione totale annua distribuita alla 44,6 miliardi di dollari, cifra che equivale platea degli azionisti. In questo contesto, il alle cedole distribuite in Giappone in un ruolo dell Europa e del Giappone è stato anno intero. La crescita del livello base dei molto significativo, dopo avere svolto un dividendi, che non include lo stacco di ruolo secondario negli ultimi trimestri. quelli straordinari, si è posizionata al Tra i paesi del Vecchio Continente caratterizzati da una remunerazione molto 10,2%. Negli Usa, la crescita annuale dei di- generosa si trovano Francia, Svizzera e Spagna. L Europa ha dominato il secondo trimestre in una fase in cui le società continentali hanno erogato 153,4 miliardi di euro, il 18,3% dell ammontare globale. In Francia, i dividendi sono cresciuti del 30,3% su base annua grazie alla spinta del settore finanziario. In Spagna, tutte le società hanno registrato una crescita dei dividendi. Al contrario, la Germania si è posizionata tra i paesi a crescita più bassa dei dividendi (3,9%) con notevoli tagli delle cedole effettuate da società del calibro di Deutche Telekom ed E.on. La crescita delle cedole giapponesi è stata del 18,5% nel trimestre preso in considerazione e l ammontare complessivamente erogato ha raggiunto 25,2 miliardi di dollari. Il dato dimostra che la svalutazione dello yen non ha inciso più di tanto sul trend dei dividendi. 10 FONDI&SICAV/Settembre 2014
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12 News Le borse di Shanghai e Hong Kong Hong Kong è un ulteriore passo in avanti risparmiatori retail di entrare nella borsa nel processo di liberalizzazione dei mercati cinese e beneficiare del potenziale di crescita delle società locali. Molte barriere al- finanziari intrapreso negli ultimi anni da Pechino. L obiettivo consiste nel consentire l ingresso saranno eliminate e tutte le tipologie di investitori potranno inoltrare un accesso più diretto dei capitali stranieri. Fino a questo momento, gli investitori un ordine di acquisto a un broker di Hong hanno avuto un possibilità limitata di effettuare acquisti di azioni cinesi, inizial- Il progetto Shanghai-Hong Kong Kong per entrare nel listino cinese. Stock Nel prossimo ottobre dovrebbe mente con il programma denominato in iniziare l operatività dello Shanghai-Hong Kong Stock Contional investors), in vigore dall inizio del dollari Usa Qfii (Qualified foreign institunect, un nuovo canale di accesso ai mercati che consentirà agli investitori cinesi di mente il Rqfii (renminbi Qfii) a partire dal 2013, che è andato a integrare posterior- acquistare titoli azionari quotati presso la Si tratta di vie di investimento complesse, limitate nei volumi e indirizzate so- borsa di Hong Kong. Allo stesso tempo, gli operatori internazionali avranno un accesso facilitato all acquisto di titoli del Drago- Il nuovo programma consentirà a una valo a una determinata classe di investitori. ne. L accordo tra le piazze di Shanghai e sta platea che spazia dagli hedge fund ai Si uniscono i listini Connect avrà conseguenze su scala planetaria. In primis, creerà un gigante: la capitalizzazione totale delle società quotate su entrambi i listini tocca miliardi di dollari, creando di fatto la terza borsa del mondo, subito dietro quelle di New York (Nyse) e del listino tecnologico Nasdaq. Nella borsa cinese troviamo due grandi raggruppamenti di azioni. I titoli di tipo A sono di società locali denominati in renmimbi e negoziati principalmente tra investitori locali. Le azioni di tipo H si riferiscono a società cinesi regolate da leggi cinesi, ma che possono essere acquistate da ogni tipo di investitore sulla borsa di Hong Kong. Le prime vengono solitamente quotate a sconto rispetto alle seconde, ma da ora in poi il differenziale tenderà a restringersi. Inoltre, il progetto svolgerà un ruolo chiave nel processo di integrazione delle azioni di classe A in alcuni indici globali, dando maggiore liquidità al mercato. Riparte Soldi Il 12 settembre su 7Gold riprenderà, per il tredicesimo anno consecutivo, Soldi, l unica trasmissione presenti in studio e gli argomenti che saranno trattati telespettatori potranno conoscere in anticipo gli ospiti televisiva dedicata al risparmio e agli investimenti nel corso delle diverse trasmissioni, oltre a potere rivedere, a partire dal lunedì successivo, la messa in onda, in onda a livello nazionale che nella scorsa edizione ha registrato ascolti record con oltre 6,6 milioni di contatti netti (fonte Auditel). Soldi, che terminerà il 10 luglio 2015 per un totale di 40 le puntate del programma. Soldi, che sarà condotta anche in questa stagione da puntate, andrà in onda anche quest anno il venerdì in Cosimo Pastore affiancato da Erica Del Bianco, prima serata, a partire dalle sino alle «Con manterrà invariato il proprio format, un mix fra il talkshow e il rotocalco, e continuerà ad avere la durata di di utenti si è ampliato ulteriormente rispetto agli scor- il passaggio il venerdì in prima serata il nostro bacino un ora e mezza durante la quale i telespettatori potranno intervenire collegandosi al sito o utilizzando di Soldi. si anni», dichiara Cosimo Pastore, storico conduttore l account Twitter #solditv che ha superato da qualche «E anche durante questa nuova stagione puntiamo a Al via la tredicesima edizione portare in studio i più autorevoli esponenti del mondo del risparmio gestito e degli investimenti, insieme ai più importanti giornalisti giorno i follower. delle maggiori testate economiche-finanziarie per dibattere i principali temi di un settore in profonda evo- Le principali novità della stagione riguardano proprio il sito del programma che è stato completamente rinnovato nella grafica e nei contenuti e Anche per l edizione 2014/2015 l'autrice del programluzione e cambiamento». continuerà a essere lo strumento attraverso il quale i ma sarà Francesca Colombo. 12 FONDI&SICAV/Settembre 2014
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