Efficacia dell attività fisica nella prevenzione delle malattie croniche

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1 AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione Marzana, 8 ottobre 2010 La promozione di corretti stili di vita in ambito psichiatrico Efficacia dell attività fisica nella prevenzione delle malattie croniche massimo valsecchi

2 Sintesi degli effetti dell attività fisica sullo stato di salute protezione verso: le patologie cardiovascolari e l ictus cerebri le dislipidemie e l obesità l ipertensione la comparsa del diabete nei diabetici, verso le complicanze del diabete il decadimento mentale e la depressione alcuni tumori (carcinoma del colon, mammella) la disabilità l osteoporosi 1/22

3 Le conoscenze attuali 2/22

4 La prevenzione delle coronaropatie Domanda: l attività fisica riduce il rischio di incidenti cardiovascolari nella popolazione? Risposta: l attività fisica riduce il rischio di incidenti cardiaci mortali e non. Nella popolazione fisicamente attiva - che pratica attività fisica moderata tutti i giorni o quasi - si evidenzia una riduzione del 30-50% del rischio relativo di malattie coronariche rispetto alla popolazione sedentaria, a parità di altri fattori di rischio. (Clinical Evidence Vol.4 pag.54 ) 3/22

5 Walking compared with vigorous exercise for the prevention of cardiovascular events in women Manson JAE, N Engl J Med 2002;347:716 Studio, su donne di anni, confronto fra : esercizio fisico intenso, cammino e attività sedentarie sulla comparsa di eventi cardiovascolari. Risultati: l aumento del punteggio per l attività fisica presentava una forte associazione inversa col rischio di eventi coronarici e cardiovascolari totali (rischio relativo per eventi coronarici 1.00, 0.73, 0.69, 0.68, 0.47). La riduzione del rischio è risultata simile per il cammino e l esercizio fisico intenso; anche un passo rapido (3-7 km/ora) è risultato predittore di un rischio più basso. 4/22

6 Superior Physicians and the Treatment of Hypertension - Arch Intern Med, , editoriale Il trattamento dell ipertensione non è sinonimo di terapia farmacologica. Approcci non farmacologici quali la dieta e un modesto esercizio fisico possono essere molto efficaci nel ridurre la pressione in pazienti che collaborino e presentano rischi ridotti o nessun rischio e costi irrisori. La strategia non farmacologica è interessante anche perché gli effetti collaterali dei farmaci sono spesso fra le ragioni addotte per il non trattamento. 5/22

7 Obesity S.Z. Yanovzski and J. A. Yanovzski The New England Journal of Medicine, February 21, Adulti obesi possono perdere 0,5 chili per settimana riducendo l apporto calorico giornaliero di 500\1000 calorie al di sotto di quello che li mantiene nel loro peso abituale. Aggiungendo alla dieta l attività motoria il vantaggio è minimo per la perdita di peso ma importante per il mantenimento nel tempo della perdita di peso acquisita con la dieta. Soggetti che combinano la dieta con l esercizio fisico e con un trattamento comportamentale possono perdere dal 5 al 10 % del loro peso entro un intervallo di tempo che varia dai 4 ai sei mesi. 6/22

8 Third report of the National Cholesterol Education Program JAMA, vol.285,n.19, May 16, 2001 Strategia preventiva nei confronti di soggetti con livelli elevati di LDL colesterolo (>160 mg/dl), causa maggiore riconosciuta di patologia coronarica. Ogni soggetto con livelli elevati di LDL deve essere trattato con una modifica del suo stile di vita (modifiche dell apporto alimentare, perdita di peso, incremento dell attività fisica) dato che questi interventi si sono dimostrati efficaci. L intervento farmacologico è indicato solo se la modifica dello stile di vita, dopo sei settimane, risulta inefficace. 7/22

9 Riduzione dell incidenza del diabete di tipo 2 con intervento sullo stile di vita o metformina Diabetes prevention program research group. N.Engl J Med, vol 346, persone con intolleranza al glucosio, suddivise in 3 gruppi trattati con: Placebo. Metformina. modifica degli stili di vita (alimentazione, attività fisica). Sono divenuti diabetici l 11.0 % dei soggetti trattati con placebo, il 7,8 % dei trattati con metformina e il 4,8% dei soggetti sottoposti a intervento sugli stili di vita. L incidenza è stata ridotta del 58% attraverso la modifica degli stili di vita contro il 31% ottenuto dalla metformina. 8/22 7

10 Perdita di peso contro metformina Se utilizziamo l NNT per valutare l efficacia comparata dell approccio farmacologico contro quello del mutamento dello stile di vita vediamo che: per evitare un diabete bisogna trattare con metformina 14 soggetti. Con la riduzione di peso basta trattare 7 soggetti. Fonte: I due dogmi Vineis, Satolli, Feltrinelli /22

11 Physical activity and risk for cardiovascular events in diabetic woman Frank, B. Hu, et alii; Annals of Internal Medicine, Studio prospettico condotto dal 1980 al 1994 su donne affette da diabete di tipo 2. I rischi relativi ad eventi cardiovascolari risultano associati alle ore settimanali di attività fisica: 1.0 per meno di un ora 0,93 fra 1 e 1,9 ore 0,82 fra 2 e 3,9 ore 0,54 fra 4 e 6,9 ore 0,52 x oltre 7 ore 10/22

12 Behavioral science research in diabetes Wing RR et al.diabetes Care, 2001;24:117 Principali conoscenze acquisite: importanza dei fattori ambientali (strutture sportive, disponibilità di attrezzature sportive nelle case, cartelli che invitino a non usare gli ascensori). efficacia e minor costo di programmi che combinino interventi su più stili di vita. difficoltà nel mantenimento della modifica comportamentale a lungo termine. importanza dell intervento anche su bambini e adolescenti. 11/22

13 Third report of the National Cholesterol Education Program JAMA, vol.285,n.19, May 16, 2001 Strategia preventiva nei confronti di soggetti con livelli elevati di LDL colesterolo (>160 mg/dl), causa maggiore riconosciuta di patologia coronarica. Ogni soggetto con livelli elevati di LDL deve essere trattato con una modifica del suo stile di vita (modifiche dell apporto alimentare, perdita di peso, incremento dell attività fisica) dato che questi interventi si sono dimostrati efficaci. L attività fisica regolare riduce le VLDL, aumenta le HDL e, in alcune persone, riduce le LDL. L intervento farmacologico è indicato solo se la modifica dello stile di vita, dopo sei settimane, risulta inefficace. 12/22

14 Physical exercise and the prevention of disability in activities of daily living in older persons with osteoarthritis Penninx BW et al.arch Intern Med, 2001;161:2309 Studio controllato randomizzato in singolo cieco che indagava sul rapporto tra es. fisico e prevenzione della disabilità nelle attività della vita quotidiana (alimentazione, igiene personale, abbigliamento, spostamenti lettopoltrona) in soggetti in casa di riposo > 60 anni di età affetti da artrosi del ginocchio. Su 439 soggetti reclutati sono stati presi in considerazione i 250 inizialmente privi di disabilità nelle ADL, valutati ogni 3 mesi per 18 mesi. 13\22

15 Physical exercise and the prevention of disability in activities of daily living in older persons with osteoarthritis Penninx BW et al.arch Intern Med, 2001;161:2309 I pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi: trattati con programma di esercizi aerobici, trattati con esercizi di resistenza e controlli. L incidenza cumulativa di disabilità alle ADL è risultata del 37.1% nel gruppo che praticava es. fisico e del 52.5 nel gruppo di controllo (p = 0.02). Il rischio relativo è risultato pari a 0.57 (CI , p = 0.006), con 0.60 per gli esercizi di resistenza e 0.53 per gli esercizi aerobici. 14/22

16 A prospective study of physical activity and cognitive decline in elderly women" Archives of internal medecine, vol.161, n.14, juli 23, 2001 Kristine Yaffe et alii Sono state seguite e misurate le performances mentali di 5925 donne di età superiore ai 65 anni un mini-mental test modificato. Le donne sono state intervistate e classificate in base alle loro risposte in quattro classi di attività fisica in relazione all entità dell attività settimanale svolta. La rivalutazione dello stato mentale è stato ripetuto a distanza di 6 ed 8 anni. Risultati: le donne che praticavano un livello più elevato di attività fisica avevano subito un minor declino delle loro capacità cognitive. La percentuale di declino delle capacità cognitive era distribuita in modo inversamente proporzionale all entità dell attività svolta: 17%, 18%, 22% e 24% (il trend è risultato significativo p < 0.001) 15/22

17 Effects of exercise training on older patients with major depression Blumenthal JA et al.arch Intern Med, 1999;159:2349 Lo studio confronta l efficacia di un programma di esercizi fisici aerobici rispetto ai farmaci in 156 pazienti > 50 anni seguiti per depressione maggiore I pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi : attività fisica, farmaci antidepressivi, entrambi Dopo 16 settimane di trattamento l efficacia dei tre approcci è risultata sovrapponibile, anche se con i farmaci si è ottenuta una risposta iniziale più rapida 16/22

18 Dialogo sui farmaci 17/22

19 Effetti preventivi dell attività fisica nei confronti dei tumori Dialogo sui Farmaci, n.2, 2008 Tumore Prevenzione primaria Prevenzione secondaria mammella colon-retto polmone prostata Riduzione RR 15-20% (6% per ogni ora di AF/settimana) Riduzione rischio 22%, 29% (colon) Effetto protettivo dubbio (retto) Discordanza tra i diversi studi L AF sembra ridurre il rischio ma l effetto protettivo è modesto Riduzione RA 4% a 5 anni, 6% a 10 anni; riduzione RR 50% se associata a 5 porzioni di frutta-verdura; miglioramento qualità di vita Riduzione mortalità > 6 h/settimana (colon-retto) Non vi sono studi che valutino la sopravvivenza. Miglioramento qualità di vita? endometrio Riduzione rischio 20-40% 18/22

20 Dialogo sui farmaci 19/22

21 Socioeconomic diffrences in attitudes and beliefs about healthy lifestyles J Wardle, A Steptoe, J Epidemioological Community Health 2003; 57: Un indagine condotta in Inghilterra, su famiglie, ha evidenziato che soggetti con stato socioeconomico più elevato: praticano più attività fisica. fumano meno. consumano giornalmente più frutta e verdura. rispetto alle famiglie con stato economico meno elevato, che manifestano una minore consapevolezza dei fattori di rischio determinanti dello stato di salute e più frequentemente ritengono che lo stato di salute sia dovuto al caso 20\22

22 Equità negli interventi di prevenzione L equità è un principio fondante del Servizio Sanitario Nazionale; Le comunità più a rischio sono anche quelle che usufruiscono di meno della gamma completa di servizi preventivi secondo la cosiddetta Legge inversa di prevenzione Accessi ineguali a diagnostica e servizi specialistici cardiologici sono stati dimostrati in relazione a : fattori socioeconomici, appartenenza etnica, sesso, età e collocazione geografica; Assicurare un accesso equo alle cure efficaci dovrebbe comprendere il monitoraggio della qualità delle partneships locali in merito all assistenza sociale e sanitaria ed il coinvolgimento della popolazione locale nella programmazione dei servizi. 21/22

23 Interventi di contrasto E l offerta gratuita e attiva di servizi di provata efficacia che contrasta le disuguaglianze in salute sulla fasce di popolazione più svantaggiata dal punto di vista culturale, sociale ed economico. 22\22

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