PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL ISTITUZIONE BIENNIO
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- Concetta Coppola
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO «BORGO VALSUGANA» Borgo Valsugana (TN) Via A. Spagolla, 1 CF tel 0461/ fax 0461/ segr.ic.borgovalsugana@scuole.provincia.tn.it PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL ISTITUZIONE BIENNIO Dirigente scolastica: dott. ssa Franca Cavasin ASSE A QUALITA DEGLI APPRENDIMENTI Promuovere la qualità degli apprendimenti, sviluppando una programmazione curricolare che punti su una didattica orientata allo sviluppo delle competenze ed alla realizzazione di ambienti di apprendimento coerenti con i bisogni degli allievi, accentuando le forme di personalizzazione formativa e rendendo sistematica la valutazione dei risultati di apprendimento OBIETTIVO 1. Porre in atto azioni dirette al recepimento ed al completamento del processo di elaborazione dei piani di studio delle istituzioni scolastiche e formative, partendo dalle Linee guida vigenti e dai documenti fin qui sviluppati entro le reti territoriali di scuole, anche analizzando i fabbisogni formativi ed occupazionali espressi dalla comunità territoriale. Piani di studio di istituto definitivi, tranne quello di tecnologia, manca l approvazione da parte degli organi collegiali; elaborato il quadro delle competenze trasversali della scuola primaria; predisposte prove per classi parallele nei gruppi di ambito disciplinare e prove di competenza di fine biennio (it. e mat.) alla scuola primaria; avviata una banca dati digitale con unità di lavoro per competenze e prove di competenza per la scuola primaria. Approvare negli organi collegiali i piani di studio d istituto; applicarli nella didattica e nella valutazione; elaborare il quadro delle competenze trasversali per la SS1G, comprensivo della rubrica di valutazione; implementare il repository di unità di lavoro e prove di competenza; utilizzare un modello comune per il piano di lavoro per competenze; potenziare la pratica didattica per competenze; avviare l elaborazione di strumenti per la valutazione delle competenze (griglie di osservazione/rubriche di valutazione/griglie di autovalutazione per gli alunni/griglie di valutazione incrociate alunno-docenti); sperimentare un modello interno per la certificazione delle competenze al termine del primo ciclo (organizzazione di un corso di formazione in rete); elaborare un curricolo di storia e cultura locale teso a valorizzare e sostenere la progettualità didattica che promuova la cultura e i valori del territorio e della montagna. OBIETTIVO 2 Praticare con sistematicità forme di valutazione dei risultati conseguiti dall istituzione scolastica/formativa, valorizzando la cultura del dato, in vista di un miglioramento costante della qualità espressa dalle istituzioni scolastiche e formative.
2 Presenza del progetto di autovalutazione con raccolta e analisi dei dati delle prove INVALSI e dati interni; raccolta dei dati sul successo scolastico degli ex studenti iscritti al primo anno di scuola superiore; raccolta dati sul gradimento dell utenza (con particolare riferimento anche alle classi V della SP e III della SS1G); condivisione dei dati nei vari organi collegiali; stesura annuale del report di autovalutazione di istituto; nuovo referente per l autovalutazione. Potenziare le figure di sistema per l autovalutazione d'istituto e formarne almeno una come coordinatore e referente del NIV, attraverso la formazione organizzata dal Centro di Rovereto e dalla Rete di scuole sul Middle Management ; accrescere la cultura dell autovalutazione attraverso una sistematica condivisione e riflessione sui dati, sia a livello collegiale sui dati aggregati (Collegio Docenti, Gruppi Disciplinari, Consigli di classe, Consiglio dell' Istituzione, Consulta) sia a livello individuale sul dato della propria classe e disciplina, utile all individuazione dei punti di forza e debolezza del sistema e alla promozione di interventi di miglioramento; migliorare la tempistica dell autovalutazione fornendo ai docenti i dati (compresi quelli INVALSI) in tempo utile per predisporre la progettazione e le azioni di miglioramento a inizio anno scolastico; restituire i dati dell autovalutazione, in forma sintetica, anche agli enti territoriali come bilancio sociale. OBIETTIVO 3. Programmare e realizzare azioni specifiche volte all innalzamento del livello delle competenze di base degli allievi nelle aree a maggiore criticità e nelle lingue straniere, con attenzione ai processi di certificazione dei risultati di apprendimento conseguiti. Presenza di attività opzionali facoltative per il recupero e potenziamento di italiano e matematica in orario scolastico pomeridiano (ARCA) e attivazione di gruppi di recupero durante le attività curricolari alla SP; alla SS1G attività di recupero di storia e geografia, di matematica e lingue straniere; presenza di azioni specifiche per le lingue: certificazione, teatrino in inglese, gruppi di livello per inglese, gemellaggio con una scuola tirolese e corsi estivi di inglese in loco e di tedesco in Tirolo come settimana formativa, corsi in preparazione delle certificazioni linguistiche esterne (Ket e FIT2). Potenziare i laboratori per le competenze di italiano-area antropologica, matematica e lingua straniera effettuati in orario scolastico, anche per classi parallele e per gruppi di livello; individuare ulteriori spazi a supporto degli alunni per il rafforzamento delle competenze di base in orario extrascolastico come supporto allo studio e recupero di competenze; avviare l utilizzo di uno spazio web per la SS1G come piattaforma e-learning per lo scambio di materiali tra alunni-docenti per il supporto all'apprendimento; strutturare e socializzare materiali e prove comuni, scanditi per livelli, con appropriate griglie di valutazione e con indicazioni operative di attività e percorsi di recupero; introdurre moduli di insegnamento CLIL in lingua inglese nella scuola secondaria. ASSE B CAPACITA INCLUSIVA DEL SISTEMA Aumentare costantemente i livelli di inclusività del sistema, contrastando la dispersione scolastica ed elevando il grado di inclusione degli studenti che partono da una situazione di svantaggio sotto il profilo socio-economico, o che esprimano fabbisogni educativi specifici, correlati a bisogni educativi speciali o alla condizione di soggetti immigrati. Promuovere la partecipazione degli adulti alla attività di istruzione e formazione, potenziando il sistema di educazione degli adulti (EDA).
3 OBIETTIVO 5. Programmare ed attuare azioni efficaci di contrasto al fenomeno dell abbandono scolastico e di promozione del successo formativo, ivi compreso il potenziamento delle competenze nella popolazione adulta, mediante l adozione di una logica di connessione in rete tra istituti scolastici/formativi e di partenariato con attori presenti nella realtà territoriale (famiglie, sistema delle imprese, privato-sociale, società civile). Attivazione di progetti ponte, laboratori di studio assistito, sportello amministrativo a supporto dei genitori extracomunitari che intendono frequentare corsi per stranieri. Promuovere progetti ponte ed eventuali azioni formative presso i centri di formazione professionale locali, valorizzandoli come esperienza significativa di apprendimento/orientamento che integra il percorso scolastico; mettere in atto attività per promuovere il successo formativo di ciascun alunno, coinvolgendo la famiglia e altri enti/associazioni locali nell opera di recupero; potenziare il supporto ai genitori degli alunni stranieri, che vogliono frequentare corsi di alfabetizzazione e altre proposte formative, indirizzandoli al Centro EDA, che sarà istituito presso l Istituto Degasperi di Borgo, della cui organizzazione si occupa anche un docente della SS1G con distacco parziale. OBIETTIVO 6. Programmare ed attuare azioni volte all inclusione degli allievi con bisogni educativi speciali, in particolare rispetto alle forme emergenti di fabbisogni espressi dagli allievi. Presenza di un piano di istituto con le misure per l integrazione e l inclusione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali; presenza di una Commissione BES; documentazione concordata e condivisa fra docenti di disciplina e di sostegno; presenza di un referente per i Bisogni Educativi Speciali; attenzione ai DSA con azioni di screening per l individuazione dei disturbi di lettoscrittura e di matematica; dotazione di strumenti informatici; collaborazione con specialisti esterni a supporto dell'individuazione dei DSA e degli alunni in fascia C; collaborazione con i servizi sanitari e sociali e con il centro aperto e la cooperativa CS4 presenti sul territorio; presenza di laboratori del fare. Implementare i laboratori legati allo screening per ridurre le carenze individuate; potenziare lo sportello di logopedia per i docenti per una consulenza di supporto metodologico e per la valutazione breve di alunni; potenziare lo sportello Spazio ascolto, come luogo di incontro fra scuola e famiglia con scopo di tipo informativo-orientativo e consultivo; migliorare le procedure e i tempi di progettazione e di condivisione di PEI e PEP; effettuare una didattica inclusiva che consenta ai ragazzi quanto più possibile la condivisione del lavoro della classe, valorizzando il loro contributo all interno del percorso di apprendimento del gruppo; praticare una didattica rispettosa di tutti gli stili di apprendimento e delle diverse intelligenze, utilizzando anche la lavagna interattiva come strumento per una didattica inclusiva.
4 OBIETTIVO 7. Programmare ed attuare azioni volte all inclusione degli allievi di cittadinanza non italiana, con attenzione al superamento delle barriere linguistiche ed alla presenza di bisogni educativi specifici. Presenza di una funzione strumentale per l'intercultura; presenza della Commissione Intercultura; protocollo di accoglienza con attività e interventi per accoglienza/integrazione, prima alfabetizzazione linguistica ed educazione interculturale; utilizzo di mediatori culturali per i colloqui con i genitori per rilevare le competenze disciplinari degli studenti neoarrivati e per accompagnare gli alunni nell inserimento; utilizzo di facilitatori linguistici per insegnamento dell italiano L2 come lingua della comunicazione e dello studio; presenza di una biblioteca con testi didattici e non; attivazione di corsi di recupero e supporto per alunni in difficoltà. Promuovere ulteriori iniziative di accompagnamento all inserimento, coordinate dalla funzione strumentale; implementare l utilizzo diffuso di tutta la documentazione di istituto dedicata alla multiculturalità; implementare la biblioteca specifica; adottare una didattica che consenta agli alunni stranieri quanto più possibile la condivisione del lavoro della classe individuando oltre al docente referente anche un tutor tra i pari; potenziare i laboratori di L2 per la lingua dello studio per una migliore integrazione e i laboratori di recupero; favorire la multiculturalità attraverso lavori che permettano una conoscenza reciproca coinvolgendo, se possibile, anche i genitori in manifestazioni come serate a tema /spettacoli/mostre; allestire uno spazio multiculturale all interno dell' istituto. ASSE C ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE Potenziare le diverse forme di orientamento scolastico e professionale nell intero sistema dell education, compreso l accompagnamento e sostegno alla transizione tra scuola e mondo del lavoro negli istituti del secondo ciclo, innovando le strategie didattiche impiegate, anche mediante attività di peer learning e di mobilità degli allievi su scala internazionale. OBIETTIVO 8. Programmare ed attuare misure di orientamento scolastico e professionale in uscita, in relazione alle peculiarità proprie dei diversi segmenti del sistema, con attenzione all impatto prodotto in termini di prosecuzione degli studi e di accesso al mondo del lavoro. Presenza di un progetto orientamento coordinato da una figura strumentale formata che si occupa direttamente del percorso con le classi terze della SS1G di Borgo e coordina quelle di Grigno; organizzazione di una serata informativa per genitori e alunni con referenti degli istituti e scuole superiori della Valsugana; interventi in classe di docenti di istituti e scuole superiori del territorio; partecipazione delle classi ai laboratori orientativi proposti dalle scuole superiori e dai centri di formazione professionale; sportello di consulenza per alunni e docenti a cura del referente per l orientamento. Potenziare le attività di orientamento che favoriscano anche la sede staccata di Grigno; promuovere azioni didattiche orientative sin dalla scuola primaria sia attraverso la didattica ordinaria (discipline utilizzate per individuare le competenze e le predisposizioni degli alunni) sia attraverso le attività facoltative e i laboratori specifici; incentivare le esperienze laboratoriali presso le scuole superiori sul territorio; valorizzare le competenze informali e non formali per poter orientare al meglio gli
5 studenti nell ottica del portfolio delle competenze anche attraverso un consiglio orientativo che tenga conto sia del percorso scolastico che delle inclinazioni dello studente. ASSE D SVILUPPO PROFESSIONALE DEL PERSONALE Valorizzare e potenziare la professionalità del personale, mediante pratiche che facilitino l analisi e il miglioramento della pratica professionale, in rapporto sia ai fabbisogni di sviluppo individuale che allo sviluppo dell istituzione scolastica e formativa. OBIETTIVO 10. Porre in atto forme efficaci di programmazione e di gestione dei percorsi di sviluppo professionale del personale, poste in stretta relazione con la lettura dei fabbisogni specifici espressi dal personale, dagli allievi, dall istituzione scolastica nel suo insieme ed in relazione con i molteplici attori sia interni che esterni all istituzione scolastica. Organizzazione di forme d'aggiornamento unitario per ordine di scuola sui Piani di studio d'istituto e sulla valutazione per competenze con la realizzazione di prove di competenza; formazione sulla sicurezza secondo il piano di individuazione delle figure da formare; partecipazione di docenti al corso di formazione organizzato con la rete di scuole della Valsugana, sulla certificazione per competenze; partecipazione del personale ATA ai corsi di formazione previsti a livello di Dipartimento. Accrescere lo sviluppo professionale del personale privilegiando la condivisione (corsi unitari nell istituto e/o in rete con gli altri istituti) per uno sfondo culturale quanto più omogeneo; indirizzare i docenti sui temi di maggiore urgenza come la didattica e la valutazione per competenze; favorire per il personale ATA la formazione sui bisogni comuni individuati e sui bisogni organizzativi; potenziare la pratica della ricerca-azione come modalità di aggiornamento per un maggior coinvolgimento utile alla produzione di materiali didattici; valorizzare le singole esperienze e condividerle all interno del collegio docenti, mettendo in rete i materiali prodotti o utilizzati; mettere a frutto le competenze di docenti interni per un aggiornamento tra pari; creare un archivio di documentazione didattico-formativa all interno dell istituto; procedere con il piano di aggiornamento sulla sicurezza. ASSE E DEFINIZIONE DI UN PIANO DI MIGLIORAMENTO GESTIONALE Razionalizzare l utilizzo efficiente delle risorse finanziarie ed umane e attuare azioni di semplificazione dei procedimenti amministrativi OBIETTIVO 12. Definire un piano di miglioramento che permetta alle scuole un efficientamento della propria struttura e delle proprie procedure. Sito della scuola aggiornato; schede di valutazione in formato elettronico; prenotazione informatizzata dei colloqui; prenotazione informatizzata del servizio mensa; procedure standardizzate all interno della segreteria; modulistica on line; catalogo digitale dei libri e degli
6 audiovisivi di alcuni plessi; protocollo informatico. Introdurre l albo informatico; utilizzare sistematicamente la PEC per le comunicazioni istituzionali; introdurre l iscrizione degli studenti on line; aggiornare e arricchire il sito d'istituto con uno spazio e-learning e uno dedicato alle comunicazioni ai docenti e alle famiglie riducendo il flusso cartaceo; ridurre la quantità di fotocopie fornite agli alunni utilizzando la LIM e fornendo i materiali in pdf anche attraverso lo spazio e-learning; incrementare la stesura dei documenti in formato elettronico inviando i files alle referenti della segreteria; ridurre i costi delle licenze informatiche con passaggio a Linux e Libre Office nei laboratori didattici e nelle aule; attivare il prestito librario elettronico attraverso la scheda magnetica; completare la catalogazione informatizzata e condividere in rete i cataloghi informatici dei vari plessi per accedere a tutti i beni librari e alle mediateche dell istituto.
PIANO DI MIGLIORAMENTO
REPUBBLICA ITALIANA PROVINCIA AUTONOMA di TRENTO ISTITUTO COMPRENSIVO DI MORI Via Giovanni XXIII, 64-38065 MORI Cod. Fisc. 94024510227 - Tel. 0464-918669 Fax 0464-911029 www.icmori.it segr.ic.mori@scuole.provincia.tn.it
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