Lezione Obbligazione retributiva e principio di corrispettività. Principi di sufficienza e proporzionalità, di non discriminazione e di parità
|
|
- Margherita Perini
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Lezione Obbligazione retributiva e principio di corrispettività. Principi di sufficienza e proporzionalità, di non discriminazione e di parità retributiva. Il concetto di onnicomprensività.
2 Obiettivi Ricostruire la normativa relativa all obbligazione retributiva e al principio di corrispettività, ai principi di sufficienza e proporzionalità, di non discriminazione e di parità retributiva, nonché al concetto di onnicomprensività.
3 Obbligazione retributiva L obbligo retributivo, che grava sul datore di lavoro ex artt e 2099 c.c., connota il contratto di lavoro come contratto oneroso di scambio o a prestazioni corrispettive. La corrispettività è un carattere tradizionalmente attribuito alla retribuzione in quanto la stessa rappresenta la prestazione del datore di lavoro compensativa, nell equilibrio contrattuale, della prestazione lavorativa.
4 Obbligazione retributiva Questo nesso di interdipendenza, tuttavia, a volte subisce delle alterazioni specificamente individuate in una serie di ipotesi di sospensione del rapporto di lavoro per motivi in genere attinenti alla persona del lavoratore. Si tratta, in particolare, dei casi di sospensione dell attività lavorativa per infortunio, malattia, gravidanza o puerperio di cui agli artt e 2111 c.c., in cui si impone al datore di lavoro di adempiere, in tutto o in parte, all obbligo retributivo, ovvero ad un indennità più o meno corrispondente, nonostante l assenza della relativa controprestazione.
5 Obbligazione retributiva Un ulteriore attenuazione del nesso di corrispettività può essere riscontrata nella disciplina di una serie di istituti retributivi indiretti (quali la gratifica natalizia, la retribuzione feriale, ma anche il trattamento di fine rapporto) che tendono a compensare la prestazione complessiva fornita dal prestatore di lavoro nell anno o nell intero rapporto senza però un rigoroso riferimento al lavoro effettivamente reso.
6 Obbligazione retributiva La disciplina specifica dell obbligazione retributiva, per quanto concerne gli aspetti quantitativi nonché i modi e i criteri di calcolo, è fondamentalmente determinata dalla contrattazione collettiva, la quale si conferma per tali aspetti la fonte prioritaria di disciplina del rapporto e di definizione del costo del lavoro (art. 2099, 1 comma, c.c.).
7 Obbligazione retributiva Sul tema si registrano talora conflitti di competenza tra la fonte legale e quella contrattuale. In linea di massima si ritiene che esista un rapporto gerarchico tra legge e contratto collettivo, integrato con il principio del favor nei confronti del lavoratore, nel senso che la fonte negoziale può solo migliorare i trattamenti legali. Tuttavia la regola predetta subisce delle deroghe in relazione ai principi di concorrenza e di specialità che in alcuni casi inducono a privilegiare la disciplina contrattuale in quanto più specifica e più vicina agli interessi oggetto di regolazione.
8 Obbligazione retributiva In qualche caso è poi la stessa norma legale che conferisce un ampio potere negoziale alla contrattazione collettiva anche sul piano dell efficacia soggettiva in funzione integrativa e a volte persino derogativa in peius rispetto ai trattamenti legali. Nella stessa logica vanno richiamate le numerose norme di legge che impongono l applicazione dei trattamenti economici prescritti dalla contrattazione collettiva, per la partecipazione ad appalti e commesse pubbliche, oppure quale condizione per fruire di determinati benefici ed esenzioni in materia di sgravi contributivi e di fiscalizzazione degli oneri sociali.
9 Obbligazione retributiva Di contro, l autonomia individuale può solo migliorare gli standards retributivi stabiliti in sede collettiva.
10 a) Principio della sufficienza; b) Principio della proporzionalità; c) Principio di non discriminazione; d) Principio di parità di trattamento retributivo.
11 L obbligazione retributiva non rappresenta solo il principale termine di scambio della prestazione lavorativa, ma rileva anche come diritto soggettivo del lavoratore ad un compenso proporzionato e sufficiente, idoneo ad assicurare il sostentamento proprio e della sua famiglia. A questo profilo dà ampio risalto l art. 36 Cost. secondo cui il lavoratore ha diritto ad una «retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia una esistenza libera e dignitosa».
12 Sono dunque due i principi sanciti dalla norma costituzionale: quello della sufficienza e quello della proporzionalità. Il principio della sufficienza va inteso nel senso che il livello di retribuzione da corrispondere debba essere non solo correlato al minimo vitale, ma anche tale da consentire al lavoratore e alla sua famiglia un tenore di vita socialmente adeguato secondo il contesto storico e ambientale. La proporzionalità è un principio ulteriore e successivo nella gerarchia della norma, ispirato da una logica mercantilistica o economicista; esso esplicita essenzialmente una correlazione della retribuzione rispetto alle mansioni svolte dal lavoratore e al tempo di lavoro.
13 Il disposto costituzionale dell art. 36 Cost. è riconosciuto dalla giurisprudenza come immediatamente precettivo ed impositivo per l autonomia privata del c.d. «corrispettivo minimo» del lavoro, tale da attribuire al giudice il potere di sindacare la conformità della retribuzione al dettato costituzionale, supplendo alle carenze contrattuali (Cass. 10 aprile 2000, n. 4523; Cass. 28 marzo 2000, n. 3749).
14 Si pone tuttavia il problema di stabilire i canoni a cui rapportare la retribuzione costituzionalmente corretta. Sotto quest ultimo profilo, secondo un consolidato indirizzo giurisprudenziale, il giudice, al fine di stabilire la conformità della retribuzione percepita dal lavoratore ai criteri espressi dall art. 36 Cost., deve far riferimento alle retribuzioni fissate in relazione alle mansioni svolte dal lavoratore dai contratti collettivi della categoria o del settore produttivo di appartenenza, considerati quale parametro affidabile a prescindere dalla diretta applicabilità del contratto e, quindi, indipendentemente dalla iscrizione delle parti ai sindacati stipulanti (cfr. da ultimo, Cass. 22 giugno 2004, n ).
15 Le retribuzioni così individuate, in rapporto alle tabelle fissate nei contratti collettivi nazionali di categoria o di settore, costituiscono, pertanto, il livello minimo vincolante per tutti i rapporti di lavoro di quella categoria o di quel settore. Attenzione. La retribuzione da calcolare per verificarne la corrispondenza al precetto di cui all art. 36 Cost. è, sulla scorta dell interpretazione giurisprudenziale oggi prevalente, quella comprensiva della paga base (i c.d. «minimi tabellari»), con conseguente esclusione di altri istituti retributivi contrattuali (Cass. 28 agosto 2000, n ).
16 Rimane fermo che se il contratto individuale non rispetta i canoni di sufficienza e proporzionalità, la relativa pattuizione è ritenuta nulla per violazione di norma imperativa. Vero è che, a stretto rigore, secondo i principi della nullità parziale (art c.c.), la nullità di una clausola essenziale come è quella sulla retribuzione dovrebbe comportare la nullità dell intero contratto, con conseguente applicazione dell art c.c. per il periodo in cui il rapporto di lavoro abbia avuto effettiva esecuzione. Cionondimeno, al fine di evitare un tale risultato, indubbiamente paradossale per la parte debole del rapporto, la giurisprudenza ricorre ad una interpretazione estensiva del dettato dell art. 2099, 2 comma, c.c. laddove stabilisce che, in mancanza di norme di contratti collettivi o di accordi individuali tra le parti, la retribuzione è determinata dal giudice.
17 Per l effetto, il contratto di lavoro non viene meno ma la retribuzione individualmente concordata è sostituita dalla retribuzione minima legale risultante dall art. 36 Cost., che ha appunto carattere di norma impositiva, sia pur generica, del corrispettivo di lavoro. Per quel che concerne la sfera di applicabilità dell art. 36 Cost., va precisato che la norma è invocabile in tutti i rapporti di lavoro subordinato, privati e pubblici, compresi i rapporti di lavoro speciali e i rapporti di lavoro a tempo parziale.
18 In quest ultima ipotesi la giurisprudenza, dopo qualche iniziale esitazione, ha asserito l estensibilità dei principi costituzionali di «sufficienza» e «proporzionalità», ferma restando la riduzione della retribuzione in proporzione all orario di lavoro previsto nel caso specifico (cfr. da ultimo, Cass. 6 novembre 2000, n ). Questa interpretazione è ora confortata dallo stesso legislatore che all art. 4, 2 comma, lett. b, d.lgs. n. 61/2000, dispone che non solo la retribuzione minima, ma il trattamento in senso lato del lavoratore a tempo parziale «sia riproporzionato in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa in particolare per quanto concerne l importo della retribuzione globale e delle singole componenti di essa».
19 Il principio di non discriminazione, che in realtà ha un vasto ambito di applicazione per tutti gli aspetti inerenti il rapporto di lavoro, si manifesta, invece, nel divieto di trattamenti retributivi differenziati tra gruppi di lavoratori per specifici motivi discriminatori espressamente individuati (di sesso, età, razza, ecc.). Una più accentuata disciplina è poi contemplata nella ipotesi in cui la discriminazione abbia una matrice sindacale (v. art. 28 e Titolo II della legge n. 300/1970) ovvero sia connessa alla condizione della donna lavoratrice (d.lgs. n. 198/2006).
20 Da ultimo, il principio di non discriminazione si estrinseca nell obbligo di adottare una parificazione del trattamento dei lavoratori che ricoprono la stessa posizione professionale. Attenzione: secondo l opinione dominante, nel nostro ordinamento non sarebbe configurabile un principio generale e assoluto di parità di trattamento operante nei rapporti interprivati di lavoro e di scambio (ex art. 3 Cost.). Né, secondo la giurisprudenza, un simile principio potrebbe fondarsi sulla base del parametro costituzionale della proporzionalità retributiva sancito dall art. 36 Cost.
21 Sulla questione specifica è intervenuta la Corte costituzionale che, con sentenza del 9 marzo 1989, n. 103, ha affermato la sussistenza di un diritto del lavoratore all eguale retribuzione a parità di mansioni svolte sulla scorta della normativa internazionale (Convenzione OIL n. 117/1962), ammettendo possibili disparità di trattamento per i lavoratori in posizione di identico valore solo qualora simili differenziazioni risultino giustificate o comunque ragionevoli.
22 Il citato indirizzo, tuttavia, è stato successivamente fortemente ridimensionato dalla giurisprudenza della Suprema Corte la quale in più occasioni ha chiarito che: «né l art. 36 Cost. che si limita a porre il principio della retribuzione sufficiente e proporzionata all attività svolta né il successivo art. 41 che garantisce la libertà di iniziativa economica privata nei limiti posti dalla legge a tutela della sicurezza, della libertà e della dignità umana possono individuarsi, pur dopo la pronuncia della sentenza interpretativa di rigetto n. 103/1989 della Corte costituzionale, come precetti idonei a fondare un principio di comparazione soggettiva, in base al quale ai lavoratori dipendenti che svolgano identiche mansioni debba attribuirsi la stessa retribuzione o il medesimo inquadramento» (cfr. da ultimo, Cass. 10 aprile 2006, n. 8310).
23 La questione si è attualmente assestata nel senso di ritenere insussistente il principio di parità retributiva anche in considerazione del fatto che una sua applicazione potrebbe comprimere in maniera eccessiva l autonomia privata individuale nella determinazione dei trattamenti retributivi e delle condizioni di lavoro.
24 Il concetto di onnicompensività Il concetto di retribuzione globale di fatto, introdotto dalla contrattazione collettiva, ha ottenuto un riconoscimento normativo di significativa rilevanza per effetto della legge n. 108/1990 che, nel riformulare l art. 18 della legge n. 300/1970, ha ancorato alla retribuzione globale di fatto il criterio di liquidazione del risarcimento del danno, conseguente a licenziamento illegittimo. Per retribuzione globale di fatto deve intendersi il complesso degli emolumenti corrisposti a carattere continuativo ed in particolare oltre a quelli che integrano la retribuzione ordinaria (stabilita a livello nazionale dalla contrattazione collettiva) anche quelle ulteriori componenti definite dalla contrattazione aziendale ed individuale.
25 Il concetto di onnicompensività Dal canto suo, la giurisprudenza ha dapprima elaborato il c.d. concetto unitario o onnicomprensivo di retribuzione alla stregua del quale si porrebbero alcuni caratteri strutturali che sarebbero propri della retribuzione in modo tendenzialmente costante. Si tratta, più precisamente: della determinatezza, richiesta dagli artt e 1346 c.c. per definire la quantità in misura sia fissa sia variabile; della obbligatorietà, che escluderebbe le prestazioni eventuali rientranti nella discrezionalità o liberalità del datore; della corrispettività, nel senso non di corrispondenza con specifiche prestazioni di lavoro ma di generica riconducibilità causale al rapporto di lavoro; e infine della continuità, come corresponsione ricorrente nel tempo con carattere di regolarità, anche per compensi non configurati ex ante come stabili, ma erogati di fatto in modo continuativo.
26 Il concetto di onnicompensività Questi caratteri sono stati utilizzati in modo unitario e combinato per comprendere nella retribuzione grosso modo tutti i compensi erogati dal datore di lavoro in dipendenza del rapporto con carattere necessario e ricorrente nel tempo, con la sola esclusione dei rimborsi spese in senso stretto (principio di onnicomprensività). Vero è che le critiche mosse a tale esegesi, per lo più fondate sulle implicazioni derivanti da un indifferenziato allargamento del concetto di retribuzione, hanno indotto la stessa giurisprudenza a operare una revisione progressiva del concetto di onnicomprensività della retribuzione, fino a disconoscerne la configurabilità. Si è quindi convenuto che l onnicomprensività non costituisce un principio dell ordinamento giuridico, risultando adottata solo in alcune ipotesi particolari, legislativamente tipizzate, mentre in ogni altro caso rimane affidata all autonomia collettiva, e nell ambito di questa all autonomia individuale, la definizione della misura delle modalità e dei termini di erogazione della retribuzione (Cass. 4 settembre 2003, n ).
27 Il concetto di onnicompensività È dunque un problema di interpretazione della volontà contrattuale, collettiva e individuale, accertare il significato delle espressioni utilizzate, quali «retribuzione normale», «retribuzione globale di fatto», «normale retribuzione di fatto giornaliera» ed altre espressioni affini. Pertanto, l individuazione dell ammontare della retribuzione si risolve in un problema interpretativo delle formule adoperate dal legislatore o dalle clausole dei contratti collettivi (Cass. 6 ottobre 2005, n ).
Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici
Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici N. 45 06.03.2014 Retribuzione: caratteristiche e normativa Categoria: Previdenza e Lavoro Sottocategoria: Varie La retribuzione
Dettaglil Il quadro normativo e contrattuale
GIUGNO 2008 1 l Premessa La recente riforma del rapporto a termine realizzata attraverso le disposizioni introdotte dal protocollo sul welfare 2007 poi tradotto in legge n. 247/2007, ha riproposto il tema
DettagliArt. 41 Cost. L iniziativa economica privata è libera.
Art. 41 Cost. L iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con la utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina
DettagliLa retribuzione. Monica McBritton Lecce, aprile 2015
La retribuzione Monica McBritton Lecce, aprile 2015 Art. 36, comma 1 Cost. Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad
DettagliAREA TEMATICA: Osservatorio Giurisprudenziale Giurisprudenza di Merito Centro Studi
AREA TEMATICA: Osservatorio Giurisprudenziale Giurisprudenza di Merito Centro Studi INDICE DEI DOCUMENTI PRESENTI NELL AREA TEMATICA 1. Segnalazione del 21.11.2010 avv.loredana Rondelli Studio Legale avv.
DettagliIl Contratto Collettivo
Il Contratto Collettivo I contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali sono da collocarsi nella categoria degli atti dell autonomia privata negoziali; essi vincolano, in termini giuridici,
DettagliIl diritto del lavoro è il complesso di norme che disciplinano il rapporto di lavoro e che tutelano
DIRITTO DEL LAVORO NOZIONE Il diritto del lavoro è il complesso di norme che disciplinano il rapporto di lavoro e che tutelano oltre che l interesse economico, anche la libertà, dignità, e personalità
DettagliL incidenza degli elementi accessori sugli istituti indiretti. 25 settembre 2014 Relatore: avv. Alessia Bellini
L incidenza degli elementi accessori sugli istituti indiretti 25 settembre 2014 Relatore: avv. Alessia Bellini 1 Gli elementi accessori Le indennità (ad esempio, estero, disagiata sede, sostitutiva delle
DettagliINDICE SOMMARIO. Premessa... Pag. V. Capitolo Primo NOZIONI E FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO
INDICE SOMMARIO Premessa... Pag. V Capitolo Primo NOZIONI E FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO 1. Il lavoro... Pag. 3 2. Il lavoro subordinato...» 4 3. Subordinazione socioeconomica e subordinazione giuridica.»
DettagliLavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici
Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici N. 134 17.07.2015 Contratto intermittente: la nuova disciplina Doppia comunicazione per gli intermittenti impiegati per meno di
DettagliSoppressione posto di lavoro e licenziamento individuale
Soppressione posto di lavoro e licenziamento individuale Autore: Staiano Rocchina In: Diritto del lavoro, Note a sentenza Massima: Ai fini della legittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo,
DettagliTFS: BREVI INDICAZIONI SULLE MODALITA DI CALCOLO E SUI TEMPI DI LIQUIDAZIONE
TFS: BREVI INDICAZIONI SULLE MODALITA DI CALCOLO E SUI TEMPI DI LIQUIDAZIONE Con la doverosa premessa che trattasi di materia complessa ed in continua evoluzione, intendiamo offrire alcune sintetiche e
DettagliLa retribuzione. Monica McBritton Lecce, aprile 2017
La retribuzione Monica McBritton Lecce, aprile 2017 Art. 36, comma 1 Cost. Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad
DettagliLa scelta e la corretta applicazione del contratto collettivo di lavoro
La scelta e la corretta applicazione del contratto collettivo di lavoro StudioDDG DOTTORI COMMERCIALISTI REVISORI LEGALI L'Aquila Codice civile Art. 2070, comma 1 L appartenenza alla categoria professionale,
DettagliUniversità degli Studi Guglielmo Marconi
Luogo e tempo della prestazione di lavoro Luogo della prestazione di lavoro Tempo e luogo di lavoro sono elementi circostanziali della prestazione lavorativa. Il luogo di regola è prescelto o organizzato
DettagliDIRITTO DEL LAVORO. Nozioni base
DIRITTO DEL LAVORO Nozioni base CONTENUTI Obiettivi delle lezioni Suddivisioni del diritto del lavoro Le fonti del diritto del lavoro Autonomia e subordinazione Lavoro subordinato Lavoro parasubordinato
Dettagli25 settembre 2014 Relatore: avv. Domenico Roccisano
25 settembre 2014 Relatore: avv. Domenico Roccisano 2 In caso di aumento del minimo dovuto sulla base del contratto collettivo, il lavoratore che già gode di un superminimo ha diritto alla sua integrale
DettagliIL RAPPORTO DI LAVORO FONTI DISCIPLINA TIPOLOGIA
IL RAPPORTO DI LAVORO FONTI DISCIPLINA TIPOLOGIA Il lavoro all inizio della COSTITUZIONE ART. 1 COST. L Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro ART. 4 COST. La Repubblica riconosce a tutti
DettagliCONTRATTO A TERMINE E CONTRATTO A PROGETTO
CONTRATTO A TERMINE E CONTRATTO A PROGETTO Avv. Giovanni Cinque CONTRATTO A TERMINE Il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato costituisce la forma comune di rapporto di lavoro In determinati
DettagliINTRODUZIONE. La principale obbligazione del lavoratore è quella di offrire la propria
INTRODUZIONE La principale obbligazione del lavoratore è quella di offrire la propria prestazione lavorativa conformemente alle mansioni assegnate, secondo l orario di lavoro concordato e nel luogo stabilito,
DettagliLA COMPENSAZIONE DEGLI ONERI DI SERVIZIO PUBBLICO IN GIURISPRUDENZA
LA COMPENSAZIONE DEGLI ONERI DI SERVIZIO PUBBLICO IN GIURISPRUDENZA Principi essenziali del Reg.to Cee 1191/1969 Il regolamento comunitario 1191/1969, all 11 considerando statuisce il principio per il
Dettagli- i compensi connessi agli incarichi di progettazione, ai sensi dell'art. 92, comma 5, del. Orientamenti applicativi delle Regioni-Autonomie locali
Relativamente al personale non dirigente, alcuni enti hanno formulato quesiti in ordine ad alcuni aspetti particolari della disciplina di diversi istituti contrattuali con specifico riferimento ai titolari
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI CAMERA DEI DEPUTATI N. 4582 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI DAMIANO, GRIBAUDO, GNECCHI, ALBANELLA,
DettagliRISOLUZIONE N. 2/E. Roma, 5 gennaio Direzione Centrale Normativa e Contenzioso
RISOLUZIONE N. 2/E Roma, 5 gennaio 2009 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello ai sensi dell articolo 11 legge 27 luglio 2000, n. 212- ALFA S.p.A.- Compensi ai componenti
DettagliRisoluzione n. 379/E
Risoluzione n. 379/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 3 Dicembre 2002 Oggetto: Disciplina applicabile ai compensi correlati al raggiungimento di obiettivi predeterminati. DPR n. 917/1986,
DettagliPersona che si obbliga a compiere verso un corrispettivo un opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione
Area Lavoro e Previdenza LE COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE, IL LAVORO A PROGETTO E IL LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE Milano, 20 giugno 2007 Valeria Innocenti 1 2 LAVORATORE AUTONOMO (art. 2222 c.c.
DettagliParte Ottava La retribuzione
Parte Ottava La retribuzione 1. Che cos è la retribuzione e quali sono i principi costituzionali in materia? Riferimenti normativi: artt. 2094, 2099 c.c.; art. 36 Cost. Nozione: è il corrispettivo del
DettagliLe nuove collaborazioni a progetto (alla luce della legge n.92/2012)
Modena, 12 luglio 2012 Le nuove collaborazioni a progetto (alla luce della legge n.92/2012) Flavia Pasquini Vice Presidente - Commissione di certificazione Centro Studi Marco Biagi - Università di Modena
DettagliSulla indennità di disoccupazione e sulla liquidazione delle prestazioni temporanee in agricoltura (Cass. n /2012)
Sulla indennità di disoccupazione e sulla liquidazione delle prestazioni temporanee in agricoltura (Cass. n. 15065/2012) Autore: Rinaldi Manuela In: Diritto del lavoro, Note a sentenza Massima Per quanto
DettagliPoteri del giudice nell azione giudiziaria antidiscriminazione
Poteri del giudice nell azione giudiziaria antidiscriminazione Riflessioni sulla giurisprudenza italiana alla luce degli obblighi del diritto europeo Giulia Dossi IL QUADRO EUROPEO Principio di non discriminazione:
DettagliEvoluzione storica del lavoro penitenziario
Indice Introduzione pag. 3 Capitolo I» 9 Evoluzione storica del lavoro penitenziario 1) Premessa 2) Il primo regolamento penitenziario del Regno d Italia 3) Il lavoro penitenziario nel codice penale del
Dettagliapprovata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 11/02/2016
Informativa ex post in merito all attuazione delle politiche di remunerazione a favore dei componenti degli organi aziendali, dei dipendenti e dei collaboratori della Banca A.G.C.I. S.p.A. riferita all
DettagliNel prospetto paga devono essere evidenziate le seguenti voci: la retribuzione minima contrattuale; gli eventuali scatti di anzianità; l eventuale
La retribuzione del lavoratore domestico è composta dalle seguenti voci: retribuzione minima contrattuale (più indennità di funzione per le categorie D e D-super); eventuali scatti di anzianità; eventuale
DettagliIndice. Prefazione di Armando Tursi
Indice Prefazione di Armando Tursi XI Capitolo I Il dibattito dottrinale sul giustificato motivo oggettivo di licenziamento ex art. 3, legge n. 604/1966 1. Punti condivisi nel dibattito dottrinale sul
DettagliCAPITOLO PRIMO LA NORMATIVA IN TEMA DI LICENZIAMENTI INDIVIDUALI
Indice PARTE PRIMA I LICENZIAMENTI INDIVIDUALI CAPITOLO PRIMO LA NORMATIVA IN TEMA DI LICENZIAMENTI INDIVIDUALI 1. L evoluzione della disciplina 2. La legge di riforma 11 maggio 1990, n.108 3. Il campo
DettagliDIREZIONE CENTRALE POLITICHE DEL LAVORO E WELFARE
DIREZIONE CENTRALE POLITICHE DEL LAVORO E WELFARE Settore Lavoro Contrattazione e Relazioni Sindacali Roma, 08/11/2017 Prot. 0010015 Com n. 70 Oggetto: elemento economico di garanzia Come previsto dal
DettagliCONTRIBUTI PREVIDENZIALI E RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO, AUTONOMO E PARASUBORDINATO. della Dott.ssa Raffaella De Vico
CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO, AUTONOMO E PARASUBORDINATO della Dott.ssa Raffaella De Vico Nel nostro ordinamento giuridico, l inserimento del lavoratore nella categoria dei
DettagliISSN Pubblicato dal 06/07/2015
ISSN 1127-8579 Pubblicato dal 06/07/2015 All'indirizzo http://www.diritto.it/docs/37199-cambia-l-art-2103-c-c-il-lavoratore-pu-essereadibito-a-mansioni-diverse-anche-inferiori-approvati-l-11-giugno-2015-i-decreti-attuativi-aljobs-act
DettagliA cura dell U.O. Lavoro e Previdenza Marzo 2011
La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria nella contrattazione collettiva dell edilizia A cura dell U.O. Lavoro e Previdenza Marzo 2011 1 Fonti contrattuali C.C.N.L. 18 giugno 2008, articoli 8, 9, 10 e
DettagliLavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro
Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro N. 228 07.12.2016 La prestazione di lavoro durante le festività Quando il lavoratore è obbligato? A cura di Debhorah Di Rosa Categoria:
DettagliLa contrattazione collettiva integrativa alla luce del d.lgs. N. 150 del Seminario. Forum Pa maggio 2011
La contrattazione collettiva integrativa alla luce del d.lgs. N. 150 del 2009 Seminario Forum Pa maggio 2011 A cura di ELVIRA GENTILE Direttore Generale Aran - Direzione Contrattazione I 1 Gli obiettivi
DettagliRISOLUZIONE N. 113 /E
RISOLUZIONE N. 113 /E Direzione Centrale Normativa ROMA, 25/08/2017 OGGETTO: Consulenza giuridica - Uffici dell Amministrazione Direzione Regionale dell Abruzzo. (Applicabilità della regola del c.d. prezzo
DettagliContratto a tempo parziale
Contratto a tempo parziale Disciplinato dal D.Lgs. n. 81/2015, vigente dal 25 giugno 2015. Il testo va ad abrogare il D.Lgs. n. 61/2000 Gli articoli del contratto a tempo parziale sono contenuti nel D.Lgs.
DettagliAssociazione professionale Petracci Marin -
Orario di lavoro personale direttivo ccnl metalmeccanici Il quesito. 2) Un altro aspetto che Lei mi sottopone concerne le ore di lavoro straordinario svolte dal lunedì al venerdì nonché lo svolgimento
DettagliContratto di lavoro intermittente
Contratto di lavoro intermittente Autore: Chistoni Paola In: Diritto del lavoro Il contratto di lavoro intermittente è stato introdotto dal decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (e successive modificazioni).
DettagliCon l interpello specificato in oggetto, concernente l interpretazione dell art. 51 del DPR n. 917 del 1986, è stato esposto il seguente QUESITO
RISOLUZIONE N. 118 /E Roma, 30 ottobre 2006 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Oggetto: Istanza di interpello. Federazione Alfa. Art. 51, comma 2, lett. c), del Tuir. Trattamento fiscale dei buoni
DettagliLe Circolari della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. N. 3 del Festività 17 marzo 2011.
Le Circolari della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro N. 3 del 10.03.2011 Festività 17 marzo 2011. Quadro normativo L art. 7-bis, comma 1 del decreto legge n. 64 del 30 aprile 2010 contenente disposizioni
DettagliAlcuni casi pratici per la corretta gestione dell orario
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Alcuni casi pratici per la corretta gestione dell orario Avv. Francesco Mariani Studio Legale Daverio & Florio 18 giugno 2015 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE
DettagliRisoluzione del 16/03/2004 n Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e
Risoluzione del 16/03/2004 n. 43 - Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Contratto collettivo nazionale di lavoro degli Autoferrotranvieri. Ipotesi di accordo firmato in data
DettagliCOMUNE DI LEDRO Provincia di Trento
COMUNE DI LEDRO Provincia di Trento SETTORE SEGRETERIA DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE SEGRETERIA n. 635 di data 26/10/2017 OGGETTO: Accordo stralcio per il rinnovo del contratto collettivo
DettagliRiforma del Mercato del Lavoro e flessibilità contrattuali
Prof. Avv. Sandro Mainardi Università degli Studi di Bologna Riforma del Mercato del Lavoro e flessibilità contrattuali Legge 28 giugno 2012, n. 92 L idea (o lo scambio) di fondo Estensione della flessibilità
DettagliCircolare dell Agenzia delle Entrate n. 60 del 19/06/2001 e Risoluzione n. 212/E del 17/12/2001. Chiarimenti in materia di stock option.
Circolare n. 52 del 14 Marzo 2002 OGGETTO: Circolare dell Agenzia delle Entrate n. 60 del 19/06/2001 e Risoluzione n. 212/E del 17/12/2001. Chiarimenti in materia di stock option. SOMMARIO: L Agenzia delle
DettagliPremessa... pag. 5. Parte I. Il rapporto di lavoro
Premessa... pag. 5 Parte I Nozioni Introduttive. Il rapporto di lavoro Capitolo 1 Le fonti del diritto del lavoro 1. Generalità...» 17 2. La gerarchia delle fonti...» 18 3. Il Titolo V della Costituzione...»
DettagliIl lavoro intermittente ( Lavoro a chiamata o Job on call )
Il lavoro intermittente ( Lavoro a chiamata o Job on call ) Aggiornato a luglio 2012 1 CHE COS È IL LAVORO INTERMITTENTE? Il lavoro intermittente (più comunemente definito anche lavoro a chiamata o job
DettagliDI DIPENDENTI O DI COLLABORATORI NON LEGATI ALLA SOCIETÀ DA RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO
1 BOZZA DI PROPOSTA Pag. 1 di 5 A FAVORE DEI CONSIGLIERI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIPENDENTI O DI COLLABORATORI NON LEGATI ALLA SOCIETÀ DA RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO Le Disposizioni di vigilanza in materia
DettagliContratto di lavoro intermittente
Contratto di lavoro intermittente Disciplinato dal D.Lgs. n. 81/2015, vigente dal 25 giugno 2015. Il testo va ad abrogare gli articoli sul contratto di lavoro intermittente, in particolare gli artt. Da
DettagliLe Circolari della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. N. 8 del
Le Circolari della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro N. 8 del 24.05.2010 Oggetto: rapporti di lavoro a tempo parziale nel settore edile obbligo contributivo Generalità La disciplina del rapporto a
DettagliCCNL IMPIANTI ED ATTIVITA SPORTIVE PROFIT E NO PROFIT
CCNL IMPIANTI ED ATTIVITA SPORTIVE PROFIT E NO PROFIT PARTE ECONOMICA Preliminarmente appare opportuno ricordare che il ccnl sottoscritto il 22 dicembre 2015 rappresenta il primo contratto collettivo nazionale
DettagliRISOLUZIONE N. 377/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 377/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 09 ottobre 2008 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - Corresponsione competenze accessorie anno
DettagliSrl commerciali - Soci lavoratori e amministratori - Obblighi contributivi - Novità del DL n. 78 INDICE. Circolare n. 17.
Via Principe Amedeo 11 10123 Torino c.f. e p.iva 06944680013 Tel. 011 8126939 Fax. 011 8122079 Email: info@studiobgr.it www.studiobgr.it Circolare n. 17 del 9 luglio 2010 Srl commerciali - Soci lavoratori
DettagliSomministrazione di lavoro: D.Lgs. n. 81/2015
Somministrazione di lavoro: D.Lgs. n. 81/2015 Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014,
DettagliScienze infermieristiche. Corso di diritto del lavoro.
Scienze infermieristiche Corso di diritto del lavoro www.slidetube.it IL DIRITTO DEL LAVORO E il complesso di norme che disciplinano il rapporto di lavoro e che tutelano oltre che l interesse economico,
DettagliCambiamenti e opportunità per la gestione del personale nei contratti di lavoro subordinato
Cambiamenti e opportunità per la gestione del personale nei contratti di lavoro subordinato Le novità introdotte dal Jobs Act: Revisione della normativa in tema di Mansioni Avv. Giorgio Molteni 1 La nuova
DettagliCapitolo 1 Le fonti del diritto del lavoro 1. Generalità...» La gerarchia delle fonti...» Il Titolo V della Costituzione...
Parte I Nozioni Introduttive. Il rapporto di lavoro Capitolo 1 Le fonti del diritto del lavoro 1. Generalità...» 17 2. La gerarchia delle fonti...» 18 3. Il Titolo V della Costituzione...» 30 Capitolo
DettagliNotizie Lavoro Flash
Notizie Lavoro Flash 1.Settore turismo Accordo collettivo SULLA DISCIPLINA DELLA SUCCESSIONE DEI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO In data 28 Novembre 2012, in occasione dell apertura della trattativa per
DettagliSocietà ed associazioni sportive dilettantistiche: quando si applica il regime speciale per i collaboratori
CIRCOLARE A.F. N. 26 del 22 Febbraio 2017 Ai gentili clienti Loro sedi Società ed associazioni sportive dilettantistiche: quando si applica il regime speciale per i collaboratori Premessa Con la circolare
DettagliIl patto di non concorrenza nella giurisprudenza
Il patto di non concorrenza nella giurisprudenza Autore: Rinaldi Manuela In: Diritto del lavoro 1. Nozioni generali; 2. Casistica giurisprudenziale 1. Nozioni generali Secondo l articolo 2125 c.c. il patto
DettagliSTUDIO VITALI d o t t o r i c o m m e r c i a l i s t i SONDRIO - Via Ragazzi del 99, 19 Tel. (0342) Fax (0342)
Marco Vitali Mario Vitali Anna Vitali Laura Vitali Lorenza Della Briotta STUDIO VITALI d o t t o r i c o m m e r c i a l i s t i 23100 SONDRIO - Via Ragazzi del 99, 19 Tel. (0342) 214 005 Fax (0342) 217
DettagliI principi generali dell attività di impresa. La tipologia delle società. Il contratto individuale di lavoro.
I principi generali dell attività di impresa. La tipologia delle società. Il contratto individuale di lavoro. 26 febbraio 2007 Di Seri 1 Art. 41 cost.: l attività imprenditoriale è libera ma non può contrastare
DettagliREPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO
N. R.G. 9731/2014 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO di MILANO Sezione Lavoro Il Tribunale, nella persona del Giudice dott. Fabrizio Scarzella ha pronunciato la seguente
DettagliPrima di entrare nel merito delle modifiche introdotte con la Legge 92/2012, occorre fare un accenno a questa tipologia di contratto.
Il Contratto Intermittente dopo la L.92/2012 Prima di entrare nel merito delle modifiche introdotte con la Legge 92/2012, occorre fare un accenno a questa tipologia di contratto. Il contratto di lavoro
DettagliQUATTORDICESIMA - ASPETTI GENERALI -
I L C A F F E D E L L U N E D I N. 1 A N N O 2 0 1 7 Associazione Giovani CdL Roma www.giovanicdlroma.it Roma, 19/06/2017 QUATTORDICESIMA - ASPETTI GENERALI - La quattordicesima mensilità, denominata anche
DettagliCLAUSOLE GENERALI E SINDACATO DELLA CASSAZIONE
ERNESTO FABIANI CLAUSOLE GENERALI E SINDACATO DELLA CASSAZIONE con prefazione di Michele Taruffo UTET INDICE SOMMARIO Prefazione Pag. XVII PREMESSA RECENTI PRONUNCE DELLA CASSAZIONE SULLE CD. NORME ELASTICHE
DettagliMinistero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Roma, 11 luglio 2005 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale per l Attività Ispettiva Alla Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) Prot. n 1006 e p.c. alle Direzioni regionali
DettagliIL LAVORO INTERMITTENTE (JOB ON CALL)
IL LAVORO INTERMITTENTE (JOB ON CALL) In generale Forma contrattuale in cui il lavoratore si mette a disposizione del datore di lavoro per svolgere prestazioni di carattere discontinuo, o intermittente.
DettagliREGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI COLLABORAZIONE AUTONOMA. Art. 1 Incarichi di collaborazione autonoma
REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI COLLABORAZIONE AUTONOMA Art. 1 Incarichi di collaborazione autonoma 1. Il presente regolamento disciplina le modalità per il conferimento di incarichi
DettagliFiscal News La circolare di aggiornamento professionale
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 310 10.10.2016 L indennità di trasferta e il trattamento fiscale Metodologie applicabili ed esempi pratici Categoria: Imposte dirette Sottocategoria:
DettagliVERBALE D INCONTRO. e le OO.SS. nazionali FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, FIADEL CISAL
VERBALE D INCONTRO Addi, 15 luglio 2003 tra FISE Federazione Imprese di Servizi e le OO.SS. nazionali FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, FIADEL CISAL è stato sottoscritto il presente Verbale col quale le
DettagliDiritto del lavoro. sintesi
Diritto del lavoro sintesi Di quale lavoro si interessa il diritto del lavoro la tendenza espansiva il pubbico impiego i parasubordinati le difficoltà della fase attuale Le caratteristiche della disciplina
DettagliCaso 4 Caso 4. A Qual è il giudice territorialmente competente per le controver- sie in materia di previdenza ed assistenza obbligatoria laddo.
Caso 4 Qual è il giudice territorialmente competente per le controversie in materia di previdenza ed assistenza obbligatoria laddove il ricorrente risieda all estero? Giova premettere che per le controversie
DettagliIL POTERE DISCIPLINARE PROCEDIMENTO E SANZIONI CONSERVATIVE
IL POTERE DISCIPLINARE PROCEDIMENTO E SANZIONI CONSERVATIVE Lunedì 14 aprile 2014 Slides a cura dell Avv. Rosario Salonia (Salonia Associati Studio Legale) 1 LE FONTI DEL POTERE DISCIPLINARE IL CODICE
DettagliIl nuovo contratto a termine
Il nuovo contratto a termine Di Paolo Pizzuti Il contratto a termine come eccezione L articolo 1, comma 1 del decreto legislativo 368/2001 (come modificato dall articolo 1, comma 39, della legge 247/2007)
DettagliInesigibilità dell indennità di mancato preavviso e contratto di appalto ceduto
Inesigibilità dell indennità di mancato preavviso e contratto di appalto ceduto Autore: Sangiorgi Giuliana In: Diritto del lavoro, Note a sentenza Sintesi : L'indennità di mancato preavviso del licenziamento
DettagliFPS/CISL firmato CISL firmato FAS/CISAL FAS =========
CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO SULL INTERPRETAZIONE AUTENTICA DELL ART. 13 DEL CCNL DEL PERSONALE DEL COMPARTO MINISTERI SOTTOSCRITTO IN DATA 16.2.1999 A seguito del parere favorevole espresso,
DettagliDIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto)
DIRITTO DEL LAVORO DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto) DIRITTO DEI RAPPORTI COLLETTIVI (Diritto sindacale) Le fonti Costituzione Legge Contratto collettivo
Dettagliari della Fondazione Studi Le Circola Il Tetto agli stipendi pubblici : dubbi di incostituzionalità
ANNO 2014 CIRCOLARE NUMERO 8 Le Circola ari della Fondazione Studi n. 8 del 17.04.2014 Il Tetto agli stipendi pubblici : dubbi di incostituzionalità La legislazione degli ultimi cinque anni che mira ad
DettagliLavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici
Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici N. 133 16.07.2015 La nuova disciplina delle mansioni È legittimo adibire il lavoratore a mansioni inferiori, a determinate condizioni,
DettagliContrattazione di secondo livello: contratti integrativi o di prossimità?
Milano, 10 aprile 2017 Contrattazione di secondo livello: contratti integrativi o di prossimità? Presentazione a «Tuttolavoro, Il Sole 24 Ore» Avv. Angelo Zambelli azambelli@grimaldilex.com Accordo Interconfederale
DettagliDiritto del Lavoro. Fonti del diritto del lavoro
Diritto del Lavoro 1 Fonti del diritto del lavoro Schema delle FONTI a seconda della origine 2 Sovranazionali Principi Generali del diritto Norme costituzionali Fonti sovranazionali FONTI COMUNITARIE Fonti
DettagliCONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER IL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMPARTO UNIVERSITA PER IL BIENNIO ECONOMICO
CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER IL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMPARTO UNIVERSITA PER IL BIENNIO ECONOMICO 2008-2009 Art. 1 Campo di applicazione, durata e decorrenza del contratto 1. Il
DettagliDirezione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,06 luglio 2007
CIRCOLARE N. 42/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,06 luglio 2007 OGGETTO: Deducibilità degli accantonamenti ai fondi per indennità suppletiva di clientela e per indennità meritocratica
DettagliRoma, 10 novembre 2008
RISOLUZIONE N. 428/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Interpello. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono attività regolamentata
DettagliUniversità degli Studi Guglielmo Marconi
Efficacia oggettiva e soggettiva del contratto collettivo L efficacia del contratto collettivo Si distinguono due forme di efficacia: oggettiva e soggettiva Per efficacia soggettiva si intende l individuazione
DettagliNEWSLETTER 27/2015. Corato, 19 novembre 2015 SOMMARIO
NEWSLETTER 27/2015 Corato, 19 novembre 2015 SOMMARIO 1 DISPOSIZIONI LEGISLATIVE D.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 L esposizione che segue, rappresenta una breve sintesi di disposizioni legislative, chiarimenti
DettagliCCNL IGIENE AMBIENTALE AZIENDE MUNICIPALIZZATE: UNA TANTUM E ANTICIPAZIONE FORFETTARIA MENSILE (AFM)
INFORMATIVA N. 215 05 GIUGNO 2015 Contrattuale CCNL IGIENE AMBIENTALE AZIENDE MUNICIPALIZZATE: UNA TANTUM E ANTICIPAZIONE FORFETTARIA MENSILE (AFM) Verbale di intesa del 21 maggio 2015 Protocollo del 21
DettagliPRINCIPIO DI NON DISCRIMINAZIONE NELL ORDINAMENTO EUROPEO
PRINCIPIO DI NON DISCRIMINAZIONE NELL ORDINAMENTO EUROPEO Principio di non discriminazione in ragione della nazionalità (trattati europei). Divieto di discriminazione in ragione della nazionalità = nella
DettagliLA REVISIONE DEI CONTRATTI DI SERVIZIO PUBBLICO IN GIURISPRUDENZA
LA REVISIONE DEI CONTRATTI DI SERVIZIO PUBBLICO IN GIURISPRUDENZA La revisione dei contratti di servizio pubblico nell art. 6 L. 537 del 24.12.1993 e ss.mm. Prima dell entrata in vigore del codice appalti
DettagliREPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI. Sezione di Controllo per la Regione Autonoma della Sardegna
Parere n. 3/2008 REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI Sezione di Controllo per la Regione Autonoma della Sardegna Nell Adunanza in Camera di Consiglio del 23 gennaio 2008, composta dai Magistrati: prof.
DettagliInterpretazione delle norme comunitarie
Interpretazione delle norme comunitarie Anche nel diritto comunitario, come in quello interno, la singola norma va interpretata reinserendola nel sistema dell ordinamento comunitario, alla stregua dei
DettagliCONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO PER IL PERSONALE DIRIGENTE DELL ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA DI BOLOGNA (anni )
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÁ DI BOLOGNA CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO PER IL PERSONALE DIRIGENTE DELL ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA DI BOLOGNA (anni 2012-2013-2014) 1 Art. 1) Ambito e validità
Dettagli