IL TERREMOTO ELETTORALE IN IRLANDA
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1 IL TERREMOTO ELETTORALE IN IRLANDA di Gavina Lavagna (Ricercatore di Diritto pubblico, Università La Sapienza di Roma) 10 giugno 2009 SOMMARIO: 1. Seggi al parlamento europeo e sistema elettorlae - 2. I risultati elettorali del Campagna elettorale e forze politiche in competizione Risultati delle elezioni europee Primi commenti politici.. 1. I risultati elettorali del 2004 Le precedenti elezioni per i 13 membri irlandesi del Parlamento europeo si erano svolte l 11 giugno Il numero dei rappresentanti irlandesi era stato ridotto, rispetto alle elezioni europee del 1999, da quindici a tredici. La decisione del governo irlandese di indire, contestualmente alle elezioni europee, quelle provinciali e locali ed un referendum costituzionale per togliere agli stranieri nati sull isola il diritto di cittadinanza, aveva influenzato la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo, che era risultata oscurata da temi di carattere locale. Il Fianna Fáil, partito dell allora Premier irlandese Bertie Ahern, aveva subito una durissima sconfitta attestandosi al 29,5% dei consensi contro il 38,6 della consultazione europea del 1999 e ottenendo quattro seggi, 2 in meno rispetto al passato. Il Sinn Féin, l ala politica del movimento indipendentista repubblicano presieduto da Gerry Adams, aveva, invece, quasi raddoppiato il suo consenso passando dal 6,3 all'11,1% e riuscendo, per la prima volta, ad eleggere un proprio rappresentante a Strasburgo. Il principale partito di opposizione, il Fine Gael, aveva ottenuto il 27,8% dei voti guadagnando il 3.2% dei consensi rispetto alle precedenti europee ed federalismi.it n. 11/2009
2 ottenendo 5 seggi. Il Labour Party aveva conquistato il 10,8% dei voti, (l 1,9% in più rispetto al 1999) e 1 seggio. Infine, gli Indipendenti con il 16,8% dei consensi avevano ottenuto 2 seggi. La partecipazione elettorale era stata del 59,7% degli aventi diritto. 2. Seggi al Parlamento europeo e sistema elettorale Il numero dei rappresentanti irlandesi al Parlamento di Strasburgo ha subito, nelle elezioni del 2009, una, seppur minima, flessione dato che è stato ridotto da 13 a 12 (riduzione prevista dal Trattato di Nizza e confermata da quello di Lisbona). La ridefinizione delle circoscrizioni elettorali europee è seguita alle raccomandazioni pubblicate, nel 2007, dal rapporto della Constituency Commission, istituita a tale scopo. Di conseguenza sono stati assegnati 3 seggi ad ognuna delle 4 circoscrizioni in cui è diviso il territorio: Nord-Ovest (composta dalle Contee di Cavan, Clare, Donegal, Galway, Leitrim, Mayo, Monaghan, Roscommon, Sligo e City of Galway), Dublino (che consiste nelle Contee di Dun Laoghaire, Rathdown, Fingal, South Dublin e the City of Dublin), Est (che comprende le Contee di Carlow, Kildare, Kilkenny, Laois, Longford, Louth, Meath, Offaly, Westmeath, Wexford, Wicklow), e Sud (che incorpora le Contee di Cork, Kerry, Limerick, North Tipperary, South Tipperary, Waterford, City of Cork, City of Limerick e City of Waterford). Diverse sono le leggi in Irlanda che disciplinano la materia elettorale sia in riferimento al sistema elettorale in senso stretto sia alla legislazione elettorale di contorno: Electoral Act 1992, European Parliament Elections Acts 1997, Electoral Act 1997, Electoral (Amendment) Acts 1998, 2001, 2002, 2004, European Parliament Elections (Amendment) Act In particolare, la formula elettorale per la scelta dei rappresentanti irlandesi al Parlamento europeo è la stessa prevista per l Oireachtas, vale a dire il Voto singolo trasferibile. Si tratta di un sistema elettorale sostanzialmente proporzionale che prevede la presenza di collegi elettorali plurinominali. Gli elettori indicano nella scheda elettorale i vari candidati in ordine decrescente di preferenza. In ciascun collegio risultano eletti i candidati che superano il quoziente elettorale, ottenuto dividendo il numero dei voti per il numero dei seggi più uno ed aggiungendo al risultato un unità (es. se i seggi da assegnare nel collegio sono 4 e i voti 1000, il quoziente sarà dato dalla formula 1000/4 +1= = 201). Qualora il primo candidato ottenga un numero di voti superiori rispetto al quoziente, i voti in eccedenza vengono distribuiti proporzionalmente agli altri candidati. Se nessun candidato 2
3 raggiunge il quoziente o se l'eccedenza non è sufficiente per assegnare i seggi, il candidato meno votato è eliminato e si ridistribuiscono agli altri suoi voti in base alle seconde preferenze. La formula elettorale consente, pertanto, di procedere secondo questa logica fintanto che il quoziente elettorale non venga raggiunto da un numero di candidati pari a quello dei seggi da distribuire nel singolo collegio elettorale. L elettorato attivo spetta a tutti i cittadini che abbiano raggiunto la maggiore età, che siano residenti in Irlanda e che non abbiano perso il diritto di voto, mentre quello passivo a tutti i cittadini irlandesi residenti, in possesso del diritto di voto e che abbiano compiuto 21 anni. Le candidature sono presentate dai partiti, mentre i candidati indipendenti devono avere il supporto di almeno 60 elettori del collegio in cui intendono presentarsi. Sono vietate le candidature multiple in più di un collegio, mentre è prevista la possibilità di una lista di candidati che possono sostituire i vincitori in caso di rinuncia. La presentazione delle candidature doveva avvenire entro l 11 maggio. La legge del 1976 fissa, poi, diverse incompatibilità con lo status di parlamentare europeo, tra cui quella di membro del Parlamento nazionale, Attorney General, e Ministro. La regolarità del procedimento elettorale è garantito dalla presenza di un funzionario elettorale nominato dal Ministro dell Ambiente, Beni culturali e del Governo locale, responsabile dell organizzazione delle elezioni, della regolarità delle candidature, della stampa delle schede elettorali e dello spoglio e del conteggio delle stesse. Per quanto riguarda le spese per la campagna elettorale relativa alle elezioni europee queste trovano un limite imposto dall Electoral Act 1997 e dalle successive modifiche. Ciascun candidato deve presentare un resoconto delle spese elettorali sostenute alla Standards in Public Life Commission entro 56 giorni dalla data delle elezioni e può ottenere anche un rimborso delle stesse, totale o parziale, sia nel caso in cui venga eletto sia nel caso abbia ottenuto una particolare percentuale di voti nel collegio. Un ulteriore sostegno finanziario offerto ai candidati per la campagna elettorale consiste nella possibilità di inviare gratuitamente materiale pubblicitario nella circoscrizione elettorale. La Standard in Public Life Commission vigila, poi, sull ammontare delle donazioni private che i candidati possono accettare e che non può superare la somma di 2539,48 annui da parte di un singolo donatore. Sono vietate le donazioni anonime superiori ai 127 e quelle provenienti dall estero. La televisione di Stato, infine, garantisce l accesso a tutti i candidati e ai partiti che partecipano alla campagna elettorale. 3
4 3. Campagna elettorale e forze politiche in competizione Gli Irlandesi hanno votato per il rinnovo del Parlamento europeo il 5 giugno Al pari di quanto avvenuto nel 1999 e nel 2004 tali elezioni si sono svolte contestualmente a quelle amministrative. Quest anno, inoltre, sono stati eletti anche due deputati del Parlamento nazionale nelle suppletive svoltesi in due collegi di Dublino. Queste elezioni hanno rappresentato il primo test elettorale in tempo di recessione e di crisi economica. Di conseguenza, il dibattito in campagna elettorale si è focalizzato soprattutto su questioni interne, quali i problemi economici e la perdita di lavoro, mentre ha avuto difficoltà ad incentrarsi su temi europei. In altre parole, il terreno di scontro dei candidati in campagna elettorale è stato soprattutto quello della mancanza di lavoro, della deregulation delle compagnie di taxi, degli scandali finanziari e della responsabilità del governo nazionale nella gestione della crisi e della recessione, mentre sono rimasti ai margini del dibattito argomenti quali l ambiente, i cambiamenti climatici, la giustizia, gli affari esteri, l immigrazione, il trattato di Lisbona. In particolare si ricorda che entro il mese di ottobre 2009, si terrà un nuovo referendum sul Trattato europeo (secondo i sondaggi questa volta i pareri favorevoli dovrebbero essere superiori al 50%) e che solo i partiti Sinn Féin e Libertas hanno espresso, in campagna elettorale, la loro esplicita avversione al Trattato. L attenzione dell elettorato nei confronti dei temi nazionali si può giustificare per due diversi ordini di motivi. Da un canto, infatti, almeno secondo la stampa, l elettorato irlandese appare poco sensibile alle istanze europee e poco consapevole del ruolo del Parlamento di Strasburgo. Un dato, questo, che era stato già messo in evidenza nel giugno 2008 quando il Paese aveva respinto con il 53,4% dei voti il Trattato di Lisbona attraverso il referendum. Dall altro, al pari di quanto avviene nella maggior parte dei Paesi europei, queste elezioni sono state percepite dai cittadini come un voto a favore o contro la politica del governo in carica, in Irlanda guidato dal Taoiseach Brian Cowen del partito di centro destra Fianna Fail. Secondo, i sondaggi, pubblicati prima delle elezioni, infatti, l elettorato giudicava in modo negativo la politica del governo e assegnavano al Fianna Fáil, il 20% dei consensi; al Fine Gael il 36%, al Labour il 23 %, al Sinn Féin l 8%, al Green Party il 3 %, agli Independents il 10 %. (Tali dati, che si riferiscono ad un sondaggio del 14 maggio, commissionato dall Irish Times, sono stati confermati nelle successive rilevazioni). In campagna elettorale i sondaggi 4
5 negativi hanno spinto il Taoiseach a precisare che un eventuale sconfitta del suo partito non avrebbe avuto conseguenze sulla stabilità del governo nazionale. Alle elezioni europee si sono presentati 44 candidati: 8 del Fianna Fáil, 7 del Fine Gael, 14 Independents e 5 del Sinn Féin, 4 del Labour, 3 del Libertas, 2 dei Greens e 1 del Socialist Party. 4. Risultato delle elezioni europee 2009 In Irlanda i risultati delle elezioni europee (al pari anche delle amministrative e delle suppletive) non hanno smentito i sondaggi. Il partito conservatore di governo Fianna Fáil, è scivolato al 24,1% dei voti conquistando 3 seggi (uno in meno rispetto al 2004) e collocandosi al secondo posto, dietro il partito di centro Fine Gael, che si è attestato al 29,1% con 4 seggi (uno in meno rispetto al 2004). Con il 13,9% dei consensi il Labour si è confermato terzo partito e ha ottenuto 3 seggi, due in più rispetto alle elezioni del Un seggio è andato agli Independents con 11,36 dei consensi (uno in meno rispetto al 2004), e uno al Socialist Party. La partecipazione dell elettorato è stata superiore alla media europea attestandosi sul 57,6% degli aventi diritto. In particolare nel collegio del Nord Ovest sono stati riconfermati i candidati dell Independents e del Fine Gael, e il terzo seggio è andato al candidato del Fianna Fáil. Nel collegio di Dublino due dei tre seggi sono stati riconfermati a Gay Mitchell del Fine Gael, e P. De Rossa del Labour, mentre il terzo seggio è andato a Joe Higgins del Socialist Party. Nel collegio Est sono stati riconfermati i deputati del Fine Gael, e del Fianna Fáil, e il terzo seggio è andato al candidato del Labour. Infine nel collegio Sud vi è stata la riconferma solo di Brian Crowley del Fianna Fáil, mentre gli altri due seggi sono stati conquistati dal candidato del Fine Gael e da quello del Labour. Partiti % 2009 Seggi 2009 % 2004 Seggi 2004 Fine Gael ,8 5 Fianna Fáil ,5 4 Labour ,6 1 Independents ,2 2 Sinn Fein Libertas
6 Socialist Party Green Party ,3 2 Totale A livello locale, poi, le elezioni hanno confermato il risultato delle europee segnando anche in questo caso, una storica sconfitta per il Fianna Fáil, che, per la prima volta dalla sua fondazione nel 1927, ha perso le elezioni amministrative. Il Fine Gael ha, infatti, ottenuto il miglior risultato con il 32% dei consensi, mentre il Fianna Fáil ha ottenuto il 25%, il Labour il 14 %, il Sinn Féin il 7 % e il Green Party il 2 %. I due partiti di governo, il Fianna Fáil e il Green Party, hanno perso soprattutto nelle aree urbane. Mentre a Dublino si è assistito ad una significativa affermazione del Labour Party. 4. Primi commenti politici L analisi del voto europeo in Irlanda e i primi commenti politici hanno tenuto conto del complesso delle consultazioni elettorali del 5 giugno. Il dato principale che emerge è la pesante sconfitta del governo in carica a livello europeo, locale e nei due seggi del Parlamento e del successo del Fine Gael che è divenuto il primo partito del Paese. I commentatori politici hanno tutti evidenziato che il Fianna Fáil ha ottenuto il peggior risultato della sua storia. Nonostante il Taoiseach Brian Cowen abbia confermato che il governo continuerà ad andare avanti, il voto non potrà non avere ripercussioni. Anche perché il leader del Fine Gael Enda Kenny ha immediatamente annunciato di voler presentare una mozione di sfiducia nei confronti del governo. In proposito si ricorda che, dal 2007, l Irlanda è guidata da una coalizione di governo composta dal Fianna Fáil e dal Green party e con l appoggio di 3 deputati Indipendenti. Ma se, subito dopo le elezioni politiche del 2007, il governo poteva contare su una maggioranza di 9 seggi al Dáil (87 contro i 78 delle opposizioni), nel corso di questi due anni, e a seguito delle suppletive di Dublino -che hanno visto la vittoria dei candidati del Fine Gael e dell Independent-, tale maggioranza si è ridotta a tre seggi (84 contro 81). In ogni caso, al di là della sopravvivenza parlamentare dell esecutivo, il voto del 5 giugno ha mostrato, in modo inequivocabile, la disaffezione dell elettorato nei confronti dei partiti alla guida del Paese e soprattutto il concretizzarsi di una possibile alternativa di governo, ora che il Fine Gael è diventato il partito dominante. Alcuni osservatori ipotizzano possibili elezioni politiche anticipate e prefigurano una coalizione Fine Gael - Labour, pur rimarcando che, 6
7 soprattutto in relazione alla politica economica, sono molteplici i fattori di divergenza tra i due partiti. 7
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