20 febbraio Newsletter N.2/2014 (37)

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1 20 febbraio Newsletter N.2/2014 (37) Cari amici, Febbraio è il mese in cui commemoriamo la Giornata del Ricordo. A Crema si è svolta la cerimonia ufficiale per ricordare le vittime delle Foibe ed il dramma degli esuli istriano dalmati, ma anche una conferenza con gli studenti delle scuole superiori cremasche con lo storico Costantino di Sante, direttore dell'istituto di Storia Contemporanea di Pesaro Urbino e la signora Fiore Filippaz, testimone del Centro di Raccolta profughi di Padriciano. In entrambe le circostanze ho ricordato che dividere la storia in carnefici e vittime è un dovere morale che dovrebbe investire ogni cittadino. Non farlo significa confondere le coscienze, soprattutto dei giovani, a cui dobbiamo raccontare la storia con onestà, facendo comprendere loro che vi furono uomini che cercarono di sopprimere vite e libertà di altri e uomini che fecero di tutto per impedirlo, pagando spesso con la vita. Ciò che invece non ci possiamo permettere è la distinzione arbitraria e insopportabile delle vittime inermi, in base alla loro provenienza o peggio alla loro condizione. Ciò che non possiamo permetterci è attribuire un peso ideologico alla morte di persone che ebbero il solo torto di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, che ebbero la sorte ingiusta di attraversare tirannidi nere e rosse. Ricordando tuttavia i fratelli che perirono o subirono provvedimenti disumani per mano di un regime antidemocratico, vorrei tuttavia esortare tutti noi a non cedere alla tentazione di confinare il compianto ai fatti del secolo scorso, perché se quei fatti non servono a renderci più responsabili e meno ideologizzati, nessuna commemorazione potrà riscattarli e le giornate istituite per fare memoria diventeranno stanchi rituali vuoti di significato evolutivo. Se quei fatti non provocheranno un cambiamento profondo nel nostro modo di rapportarci alle ingiustizie, continueremo a scontrarci su eccidi lontani ma staremo zitti di fronte a ciò che di profondamente ingiusto succede innanzi a noi, qui ed ora. Se non ci sarà tale svolta, le ideologie continueranno a dilaniare il nostro paese, con quelle loro irragionevoli rigidità, utili solo a metterci tutti contro tutti rendendoci incapaci di cogliere il difficile quotidiano delle persone. Proprio per tale ragione, qualche mese fa il Consiglio Comunale, su proposta della Giunta, ha istituito il Comitato di promozione dei principi della Costituzione Italiana composto da rappresentanti del Consiglio Comunale e della Società Civile, che ha il delicato ma importantissimo compito, di gestire con l Amministrazione l organizzazione delle festività nazionali per fare in modo che non siano vuote ritualità, ma momenti preziosi per coinvolgere le giovani generazioni ed occasioni di approfondimento e riflessione per tutti i cittadini. Il Comitato si riunirà il 3 Marzo per la prima volta. Auguriamo loro buon lavoro! Stefania Bonaldi

2 ADOTTATO DALLA GIUNTA IL PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E IL CODICE DI COMPORTAMENTO ETICO Obblighi di trasparenza più stringenti di quelli previsti dalla legge, disposizioni rigorose in materia di affidamenti di lavori, forniture e servizi anche per i lavori in economia, indirizzi precisi sui rapporti con le aziende partecipate e sugli standard di qualità dei servizi, regole di prevenzione del conflitto di interessi, massima accessibilità di tutti gli atti di natura economica del Comune e tempestiva comunicazione pubblica, attraverso il sito internet, di ogni rapporto di natura economica tra uffici e ditte esterne. È una rivoluzione culturale quella che sta alla base delle nuove regole, licenziate venerdì 31 gennaio scorso dalla Giunta comunale, che costituiscono il Piano triennale di prevenzione della corruzione. La lotta alla corruzione nella Pubblica Amministrazione - ha dichiarato il Sindaco - deve essere considerata un obiettivo primario, insieme alla trasparenza, perché l illegalità, oltre che un disvalore quale comportamento contrario a regole di diritto e a criteri etici, è anche causa di costi significativi per la collettività e di perdita di competitività. Le istituzioni e la società civile devono essere consapevoli di questo e dell importante ruolo di ciascuno nell azione di contrasto, uniformando il proprio atteggiamento alla trasparenza e alla linearità. Il provvedimento ha come fonte la legge Anticorruzione (L. 190/2012 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione ) che ha introdotto negli enti e nelle pubbliche amministrazioni l istituto del Piano Anticorruzione e la figura del Responsabile della prevenzione della corruzione che coincide, per gli enti locali, con il Segretario Comunale. Questi provvedimenti non solo allineano il Comune di Crema nel complesso delle direttive previste dalle norme generali anticorruzione ma integrano di fatto la progettualità messa in campo dalla nostra Amministrazione con il miglioramento funzionale del sito internet istituzionale e il potenziamento-implementazione dell URP. Attraverso un programmato e sistematico aggiornamento della sezione on-line Amministrazione Trasparente verrà favorita la comprensione approfondita del funzionamento degli atti che compie la Pubblica Amministrazione. Una concreta attuazione, dunque, del principio costituzionale del Buon andamento della Pubblica Amministrazione. ILLUMINATO IL PERCORSO PEDONALE DI VIA TOFFETTI Il percorso ciclopedonale di via Toffetti che si estende tra il campo da calcio Dossena ed il campo da calcio dell oratorio dei Sabbioni, è stato oggetto di un importante intervento di illuminazione. L illuminazione pubblica, infatti, su tale percorso era assente, così che in loco, anche in

3 considerazione della presenza di un area verde non custodita né recintata, si veniva a creare un contesto buio ed appartato con il pericolo di possibili fenomeni di microcriminalità e furti. L intervento, che vede la collaborazione fra i tecnici dell UTC e di SCS Servizi Locali, è consistito nell installazione di 13 pali in acciaio verniciato nero di altezza mt. 4,50, con altrettanti corpi illuminanti da 70 watt ai vapori di sodio ad alta pressione. Una soluzione ottimale per coniugare le esigenze di efficienza dell impianto di illuminazione con le disponibilità di bilancio. L intervento ha avuto un costo complessivo di quasi ventimila euro. Ho mantenuto un impegno nei confronti dei residenti e di me stesso commenta l Assessore Fabio Bergamaschi. Mi sono prefissato l obbiettivo di realizzare, ogni anno, un intervento di potenziamento dell illuminazione pubblica cittadina, laddove si ravvisino situazioni di pericolo e di insicurezza. L ho fatto in viale Repubblica, in Piazza Garibaldi ed al parchetto di Vergonzana, dove l illuminazione è stata raddoppiata. Qui, ora, nel quartiere dei Sabbioni c è stata una realizzazione ex novo, che conferisce alla zona tutto un altro aspetto. La sicurezza dei cremaschi è un tema che sta a cuore dell Amministrazione e questi interventi ne sono testimonianza; ho individuato altri due contesti simili rispetto ai quali desidero intervenire. Mi riferisco sia al passaggio pedonale che porta alla palestra di via Braguti a Crema Nuova (molto utilizzato anche da bambini e ragazzi e oggi completamente al buio) sia al passaggio perdonale di via Kennedy che presenta un impianto ormai vetusto ed inadeguato, per capacità illuminante ma anche come profilo estetico. Tema questo da non sottovalutare considerando il pregio della via. Per il primo intervento auspico di trovare le risorse a breve per metterlo in cantiere entro l anno. Circa il secondo la partita è più complessa per maggiori costi ma gli uffici stanno già lavorando per la progettazione, al fine di partire immediatamente appena reperite le necessarie provvigioni. Avanti in questa direzione, insomma. ANIMALI DOMESTICI: NUOVE REGOLE PER LE AREE VERDI Nelle scorse settimane l Amministrazione Comunale ha disposto una ricognizione delle aree verdi presenti sul territorio, nell ambito della quale è stato previsto anche un riesame delle modalità di accesso dei cani ai giardini e parchi pubblici. Con atto deliberato dalla Giunta è stato definito il comportamento che deve essere tenuto, in ciascuna categoria di area, dal proprietario del cane o altro animale di affezione. Poche e semplici regole finalizzate a tutelare la serenità della convivenza tra l uomo e gli amici a quattro zampe ma soprattutto a prevenire gli inconvenienti che il non corretto comportamento degli accompagnatori potrebbe provocare nelle aree pubbliche, in merito all igiene, alla pulizia, al decoro, alla sicurezza e all incolumità di chi le frequenta. Le aree interessate saranno dotate di apposita segnaletica e saranno quattro:

4 Bandierina Rossa: qui vige il divieto di accesso ai cani e agli altri animali, anche se condotti al guinzaglio (per una fascia di rispetto di almeno sei metri). Contraddistingue ad esempio le aiuole e le aree attrezzate con giochi per i bambini. Bandierina Gialla: qui il cane o altro animale può essere esclusivamente condotto al guinzaglio (con allungo massimo di 1, 50 metri). Obbligo di raccolta deiezioni e stop assoluto in caso di presenza di area delimitata per giochi o attrezzature dei bambini. Banderina Verde: area, normalmente recintata, destinata soprattutto allo sgambamento dei cani. Qui non è necessario il guinzaglio. Permane l obbligo di raccolta deiezioni. Banderina Verde barrata: qui il cane è libero di sgambare. Si tratta di aree a verde non attrezzate e non recintate, di zone senza uso stabile da parte delle persone. Un territorio come il nostro compatto e completamente vissuto in tutte le sue zone comporta inevitabili sovrapposizioni tra le diverse utenze del verde pubblico: il nostro sforzo commenta l Assessore Fabio Bergamaschi - è quello di rendere possibile una serena fruizione del verde con una particolare richiesta di attenzioneda parte di chi ha scelto come compagnia la presenza di animali a quattro zampe, certi che il principio cardine sia il rispetto reciproco. La mappatura delle aree verdi e la loro classificazione è consultabile e scaricabile dal sito: SPESE PAZZE: QUANDO E DOVE? NON CERTO AL COMUNE DI CREMA! Nei giorni scorsi una locandina davanti ad una edicola strillava Spese pazze in Comune. Ci siamo spaventati anche noi, finchè, leggendo l articolo, abbiamo fatto un sospiro di sollievo, ma ci siamo ripromessi di invitare i consiglieri del M5S a indirizzare il proprio eccesso di zelo su altri fronti. Capiamo l imbarazzo dei consiglieri del M5S che debbono trovare a tutti i costi opacità e contraddizioni nell operato dell Amministrazione per dare un segno di vita al proprio elettorato, ma così facendo, prendono davvero lucciole per lanterne. Spiace davvero constatare che i Cinque Stelle non solo mescolano in un confuso ed impreciso insieme cifre e dati senza riferimenti corretti ma, prima di presentarsi ai giornali, non hanno richiesto al Comune i necessari chiarimenti. Così facendo avrebbero subito compreso tutti gli errori in cui si stavano infilando. Ci hanno imputato la spesa di 10mila euro per il Nucleo di Valutazione. Va ricordato che l Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) è obbligatorio per legge. Si tratta di un collegio di due membri esterni (oltre al segretario generale che, però, non percepisce alcun compenso), che presidia, soprattutto alla luce delle novità in materia di trasparenza, una serie di meccanismi aventi importanza fondamentale nella struttura organizzativa. Non ci è permesso farne a meno. Ridurre il compito dell OIV ad una mera attività di liquidazione delle somme incentivanti è fuorviante oltre

5 che volutamente omissivo del complesso delle competenze dell OIV, così come riconfigurate dalle recenti disposizioni. Il Nucleo, oltre ad avere competenza sull intero complesso del sistema di performance dell Ente, di valorizzazione e pesatura delle indennità di posizione delle figure apicali (dirigenti e posizioni organizzative), è chiamato a verificare i dati relativi alle società partecipate, ai pagamenti dei debiti scaduti della P.A., alla linearità e trasparenza dei procedimenti amministrativi. Poi ci veniva imputato di pagare l affitto del Centro per l Impiego, dove lavorerebbero impiegati della Provincia.uno sperpero di risorse? No! Una legge del 1987 impone ai Comuni sede di sezioni circoscrizionali degli Uffici del lavoro di fornire i locali necessari per il funzionamento, ricevendo da tutti i Comuni compresi nell ambito territoriale di dette circoscrizioni una quota di partecipazione dell onere sostenuto. Con una delibera giunta, ratificata dal Consiglio Comunale, risalente al gennaio del 1989 il Comune di Crema ha individuato i locali idonei presso il Nuovo Centro Direzionale di Viale De Gasperi. Diverse Amministrazioni fa fu decisa la sede in cui allocare questo servizio, non certo lo scorso anno all arrivo della nostra Amministrazione. Altre spese folli: 105 mila euro per pagare alla Sodexo la morosità sui pasti delle mense scolastiche e 60mila euro corrisposti sempre per morosità degli inquilini all Aler Non voglio nemmeno indicare questo come un impegno gravoso, ma avocarlo come un punto di forza per la nostra Amministrazione specifica il Sindaco - Certo vorremmo farne a meno, perché significherebbe che non vi sono famiglie in difficoltà, ma chiedo ai Consiglieri polemici di sottoporsi a qualche iniezione di sana realtà. Preciso che sono previste articolate procedure di recupero crediti e di verifica delle effettive situazioni reddituali delle famiglie morose, ma è evidente la delicatezza del tema e l impossibilità di pretendere che dei costi sociali (determinanti le morosità) si facciano carico la ditta Sodexo (che eroga il servizio mensa) o l Aler (che seppur Azienda pubblica regionale non è un mero ente di beneficienza). MADE IN CREMA A CASA SANREMO Il 22 febbraio dalle 09:00 alle 13:00 al terzo livello Palafiori in Piazza Italia a Sanremo, Crema sarà protagonista con il progetto Made in Crema. Parteciperanno gli Assessori Morena Saltini e Giorgio Schiavini. Made in Crema è un marchio ombrello, che vuole rappresentare il network di imprese coinvolte e che valorizzerà in modo coordinato prodotti e servizi. Il fine è costruire un progetto marketing di attrattività turistica e gastronomica da abbinare a quella culturale e paesaggistica. A Casa Sanremo partecipano diverse aziende produttrici, tra queste: Caseificio Carioni (produzione formaggi freschi), Pozzali Lodigrana (produzione formaggio Bella Lodi), Il pane di Paolo&Ale (produzione artigianale tortelli cremaschi), Salumificio Migliorati (produzione artigianale salumi tipici), Leccornie doc (produzione artigianale. La descrizione dell evento e tutte le informazioni sono reperiili all indirizzo:

6 BILANCIO DI SOCIETA CREMASCA SERVIZI - SERVIZI LOCALI In settimana è stato presentato il bilancio della società Scs Servizi Locali e Gianfranco Ervin, amministratore unico dall Ottobre 2012, ha illustrato gli importanti risultati di miglioramento conseguiti. Si è passati da -437 mila euro del 2011 a -144 mila euro del 2012 (ma con una entata una tantum di 300mila euro) a + 40 mila del Dopo aver chiuso in perdita per 3 anni consecutivi la società ha chiuso invece in attivo nel Scs è la società che gestisce l illuminazione pubblica, gli impianti sportivi fra cui la piscina, i parcometri ed in passato anche la divisione costruzioni, smantellata fra il 2011 e il Ma Scs sl, lo vogliamo ricordare, era anche la società del guaio del Calciotto, della costosissima illuminazione di Piazza Duomo, delle sponsorizzazioni facili, come un libro sul Barbelli costato parecchie migliaia di euro, delle innumerevoli gratuità ad personam in piscina. Una società che costava sulle casse dei soci ben 80mila euro fra CdA e Collegio dei revisori. Tutto questo è stato spazzato via con la gestione Ervin, AU a costo zero che ha subito chiesto, ottenendola, la disponibilità dei revisori di passare all organismo monocratico: ha preso in mano la società in condizioni disastrose, ridiscusso tutte le convenzioni, scavato nei conti, rimesso in sesto la contabilità, provveduto a contenere i costi nel piccolo e nel grande, dichiarando lotta agli sprechi. Ora, messi i conti in ordine, non ci vogliamo fermare qui. Si procederà col piano di valorizzazione dei servizi, secondo il Piano di Riorganizzazione delle società partecipate approvato dalla Amministrazione nello scorso mese di Dicembre. A Gianfranco Ervin, ai suoi collaboratori, ai lavoratori di Scs sl, ma anche alla struttura comunale che in questi diciotto mesi hanno lavorato sodo per ottenere questo brillante risultato va il nostro grazie sincero, a nome di tutti i nostri concittadini perché i denari pubblici non sono soldi di nessuno, ma soldi di tutti noi. RIEQUILIBRO RISORSE ASL Uno specifico tavolo di confronto nel Consiglio di rappresentanza dei sindaci dell ASL della provincia di Cremona, che possa registrare la presenza anche dei due Direttori Generali delle Aziende Ospedaliere di Crema e Cremona, al fine di potere chiarire i principali nodi irrisolti nella distribuzione delle risorse e potere condividere indirizzi volti ad azioni di riequilibrio territoriale. E questo ciò che ha richiesto il Sindaco Bonaldi con una recente lettera al direttore generale dell ASL di Cremona, dott. Gilberto Compagnoni e ribadito nell assemblea dei sindaci dell ASL lo scorso 11 febbraio, ottenendo a breve la convocazione dell incontro sopra indicato. La richiesta è motivata dalla presa d atto che, storicamente, esiste un sensibile squilibrio nella distribuzione delle

7 risorse da parte dell ASL di Cremona, squilibrio che finisce col penalizzare il territorio del distretto socio sanitario cremasco. Il tema non è nuovo: nella distribuzione delle risorse il Cremasco sconta storicamente minori stanziamenti rispetto all Area cremonese e casalasca, specie per quanto riguarda il comparto della Psichiatria, della neuropsichiatria infantile e l ambito socio sanitario, con riferimento specialmente alle RSA e ai CDI per anziani. Queste disparità di stanziamento hanno ovviamente radici storiche e culturali. Per la psichiatria, in particolare, la disparità dipende anche da una maggiore presenza in passato di istituzionalizzazioni nell area cremonese, che pesa nella erogazione delle risorse a fronte di una scuola di pensiero cremasca che punta molto sulla cura dei pazienti al domicilio. Se il principio in linea astratta è ampiamente condivisibile, perché è giusto che il ricorso all istituto deve sempre essere l extrema ratio, è pure vero che la carenza di strutture per persone affette da disturbi psichiatrici sul territorio determina il mantenimento di costoro al domicilio. Con una serie di criticità talora molto evidenti dal punto di vista della concreta presa in carico dei pazienti e delle loro problematiche; l ente locale è in grado di mettere in campo risposte sociali, quali l assistenza domiciliare ed il pasto a casa, ad esempio, ma molto spesso si finisce con il ribaltare sui servizi sociali dei comuni e sui loro bilanci situazioni che, data la complessità dei casi trattati, richiedono risposte prima di tutto sanitarie e non sociali. Perché non prevedere, dunque soluzioni di c.d. residenzialità leggera per persone affette da disagio e disturbi psichici nel cremasco, visto che poi, quando occorre istituzionalizzare qualcuno scontiamo ovviamente attese lunghissime? Analogo il discorso per le RSA: storicamente la presenza di strutture per anziani nel cremonese è molto più marcata rispetto al cremasco; questo determina una sproporzionata distribuzione delle risorse che premiano i distretti socio sanitari cremonese e casalasco, con ovvie ripercussioni anche sulle risposte all utenza e maggiore difficoltà per l ingresso in RSA nel cremasco. Sono consapevole che situazioni DICHIARA IL SINDACO - che derivano da una storicizzazione nella distribuzione delle risorse sono difficilmente emendabili, né pretendo che improvvisamente, in un momento storico già complicato, il cremonese ed il casalasco si vedano sottrarre risorse oggi determinanti per garantire i servizi sanitari e sociosanitari per i propri territori. Ciò non di meno è necessario impostare azioni di riequilibrio nella distribuzione, graduali nel tempo ma significative e decise. Ad esempio decidendo che tutte le risorse aggiuntive che la Regione mette a disposizione nel comparto socio sanitario vengano distribuite premiando il cremasco: in tal modo non si sottrarrebbero risorse già storicizzate, ma si destinerebbero le nuove indirizzandole diversamente, in modo da colmare, con gradualità il divario.

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