ANAAO TOSCANA Venerdì, 30 ottobre 2015
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1 ANAAO TOSCANA Venerdì, 30 ottobre 2015
2 ANAAO TOSCANA Venerdì, 30 ottobre /10/2015 Il Tirreno (ed. Cecina) Pagina 16 MARIA MEINI Tagli alla sanità Vincenza Zagaria manifesta a Firenze 1 30/10/2015 Il Tirreno (ed. Massa Carrara) Pagina 20 CHIARA SILLICANI Trasloco a Massa, ecco come funzionerà 2 30/10/2015 Il Tirreno (ed. Massa Carrara) Pagina 21 «Poche ambulanze per l' emergenza» 4 30/10/2015 Il Tirreno (ed. Massa Carrara) Pagina 21 Tagli, Asl si schiera con gli addetti 5 30/10/2015 Il Tirreno (ed. Massa Carrara) Pagina 22 «Liste d'attesa contenute e più efficienza» 7 30/10/2015 Il Tirreno (ed. Massa Carrara) Pagina 22 CHIARA SILLICANI Il nuovo ospedale in nove domande 8 30/10/2015 Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Pagina 27 I sindaci elbani avanti sulla sanità "insulare" 10 30/10/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 31 Dirigenti nella struttura di Marcucci parte la protesta 12 30/10/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 12 Formazione Asl nel resort di lusso, è bufera 13 30/10/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 7 ANGELA BALDI Morta un anno dopo il rogo in ospedale La figlia: non fu colpa di una /10/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 15 FABRIZIO MORVIDUCCI Anagrafi sanitarie Problemi sulle variazioni 17 30/10/2015 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 3 CRISTINA RUFINI Muore a 24 anni dopo giorni d' agonia I medici finiscono sotto inchiesta 18 30/10/2015 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 5 «Graduatorie, Regione ed Estar fanno dietrofront» 20 30/10/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 7 Cecina, un anno e mezzo per una mammografia 21 30/10/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 8 MONICA DOLCIOTTI Le famiglie di via San Gaetano «custodi» delle attrezzature Asl 22 30/10/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 20 Sanità elbana verso la riforma «Accordo con Cecina e /10/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 3 «Ma gli anziani pagheranno cara la disorganizzazione» 25 30/10/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 3 All' Asl si respira ottimismo «Non prevediamo criticità» 26 30/10/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 17 Meningite, 4 mesi per un vaccino L'Asl corre ai ripari e amplia il servizio 28 30/10/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 17 Dermatologia: lunedì l' apertura dell' ambulatorio 29 30/10/2015 La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Pagina 11 «A primavera i soldi per il nuovo centro dialisi» 30 30/10/2015 La Nazione (ed. Siena) Pagina 7 CRISTINA RUFINI Malore fatale per una ventenne Cinque i medici indagati 32 30/10/2015 La Nazione (ed. Siena) Pagina 12 Sarà potenziato il punto nascita di Nottola 33 30/10/2015 La Repubblica (ed. Firenze) Pagina 5 I dirigenti Asl nel resort con spa Saccardi chiede spiegazioni 34 30/10/2015 La Repubblica (ed. Firenze) Pagina 5 Via allo studio per ristrutturare l' ospedale 36
3 Pagina 16 Il Tirreno (ed. Cecina) Tagli alla sanità Vincenza Zagaria manifesta a Firenze CECINA. Tra i disabili che hanno protestato a Firenze, davanti alla sede della Regione, contro i tagli alla sanità e, nello specifico, ai servizi di sostegno all'handicap, c'era anche Vincenza Zagaria, la psicologa cecinese da sempre in prima linea a sostegno dei diritti dei diversabili. La sua testimonianza è stata raccolta in una trasmissione televisiva di La7, dedicata appunto alla sanità. La puntata parla dello scandalo del corso d'aggiornamento per alcuni dirigenti Asl toscani organizzato in un resort di lusso. Al termine dell'inchiesta l'intervista ai disabili che in questi giorni hanno organizzato un sit in di protesta davanti alla Regione. Zagaria ha attaccato i tagli al sostegno alla vita indipendente, che la Regione ha deciso di attuare. «Abbiamo diritto ha detto a vivere in maniera dignitosa». MARIA MEINI 1
4 Pagina 20 Il Tirreno (ed. Massa Carrara) Trasloco a Massa, ecco come funzionerà sanità, La svoltal' Asl ha definito il cronoprogramma: tappe e date del trasferimento. E da domani stop agli interventi programmati di Chiara Sillicani wcarrara Ci siamo: la tabella di marcia c' è, il cronoprogramma è stato messo nero su bianco e validato da tecnici e collegio di direzione. Adesso, tempi e modi definiti, cominciano le grandi manovre. Obbiettivo: chiudere due ospedali e il dipartimento materno infantile e aprire un solo nuovo ospedale. A Massa, in viale Mattei. Un' operazione complessa che l' Asl gestirà in più fasi. La svolta del 6 novembre e la fase preparatoria. Il primo step importante sarà il prossimo 31 ottobre quando si interromperà tutta l' attività chirurgica programmata (che riprenderà il 1 dicembre). Stop quindi agli interventi già fissati che verranno tutti quanti posticipati, sia a Massa, sia a Carrara. Proseguirà, chiaramente, tutta la interventistica d' urgenza. Vale a dire: chi si sente male e ha bisogno di essere operato, non deve temere nulla: le sale operatorie saranno disponibili su Carrara. Dal 2 novembre a Massa arriverà lo stop anche per il laboratorio di analisi specialistica (che riprenderà l' attività dal 9 novembre al Noa). Venerdì 6 novembre è la data della svolta: alle 14 chiude il pronto soccorso di Massa e inizia il trasferimento di materiale e dotazione tecnologica nel nuovo ospedale. Dal 6 novembre alle 14, fino al 13 novembre alle 14, il pronto soccorso unico è a Carrara dove come anticipato saranno in funzione anche le sale operatorie, ma solo per le urgenze. I pazienti ricoverati a Massa e non in dimissione rimarranno comunque a Massa per evitare il doppio trasferimento (prima fino a Carrara, poi da Carrara al Noa). Rimarrà chiaramente anche il personale medico e un rianimatore, a garanzia della salute dei ricoverati. Al pronto soccorso di Carrara ci saranno 2 ambulatori per codici bianchi e verdi, uno pediatrico, uno ortopedico e tutte le attività di rianimazione e chiururgiche dedicate all' emergenza. Il 13 novembre alle ore 14 chiuderà i battenti anche il pronto soccorso carrarese e inizierà, con durata di due giorni, il trasferimento dei materiali. Carrara, dopo le 14, interromperà il triage, smaltirà i pazienti in attesa, ma dirotterà i nuovi (che si presentino da soli) al Noa. Quelli che allerteranno il 118, verranno accompagnati in viale Mattei in ambulanza allo scoccare delle 14. I pazienti ricoverati a Carrara saranno trasferiti in viale Mattei domenica 15, con ambulanza e utilizzando la via dei Marmi. Dal 13 novembre, alle 14, il pronto soccorso sarà quindi al Noa. Gli step precedenti: dal 26 ottobre al 9 novembre. Se la svolta con la esse maiuscola è il 13 novembre, Continua > 2
5 Pagina 20 < Segue Il Tirreno (ed. Massa Carrara) nel nuovo ospedale i motori sono comunque già accesi. Da lunedì 26 ottobre sono in corso tutte le operazioni necessarie per inaugurare l' attività sanitaria: interruttore sull' on alla centrale di sterilizzazione, presa in carico dei ferri operatori, ricondizionamento dei locali sanitari, configurazione dei computer. Il personale al lavoro su viale Mattei già c' è, ma le porte si apriranno il 9 novembre (prima dell' inaugurazione del pronto soccorso) quando carraresi e massesi valicheranno la soglia del Noa per le prime visite ambulatoriali. Al via, nelle stessa data, anche l' attività di dialisi e accesi i microscopi dei laboratori di analisi. Il 13 novembre è la data di avvio del Pronto soccorso e di tutte le attività di tutte le attività sanitarie. Come funzionerà il nuovo pronto soccorso. Al lavoro al pronto soccorso del nuovo ospedale ci saranno 5 medici ogni mattina e ogni pomeriggio, che diventeranno due durante la notte. A rafforzare l' organico sarà un altro medico che entrerà in servizio dalle 17 alle 23 (dalle 18 alle 24 in estate). Il pronto soccorso sarà organizzato in tre aree (pronto soccorso propriamente detto, osservazione breve ed emergenza), ciascuna con un dirigente responsabile che le gestirà e organizzerà, rendendo conto del proprio operato al primario. Il paziente sarà accolto, in un' area dedicata al triage, da due infermieri, uno per chi arriva in ambulanza, uno per chi è giunto senza chiamare il 118. È prevista anche un' area post triage con un suo infermiere. Ai codici meno gravi sono dedicate 4 sale con 2 letti ciascuna, 2 medici, 2 infermieri e 2 oss. Ai pazienti più gravi sono destinati 6 letti (2 ai codici rossi, 4 ai gialli), un medico, un infermiere e un oss. Dodici letti saranno per i pazienti in osservazione breve, quelli che i sanitari tengono d' occhio, al pronto soccorso, per valutare le dimissioni o il ricovero. CHIARA SILLICANI 3
6 Pagina 21 Il Tirreno (ed. Massa Carrara) «Poche ambulanze per l' emergenza» comitato salute pubblica No alla chiusura del pronto soccorso di Massa senza un piano di emergenza. È l' oggetto della protesta organizzata ieri pomeriggio, in consiglio comunale, a Massa, dal Comitato di salute pubblica: un "volantinaggio informativo" contro la decisione di chiudere il pronto soccorso il 6 novembre con l' apertura al Noa prevista solo per il 13 novembre. In quei giorni i massesi, che avranno bisogno, dovranno fare riferimento al pronto soccorso di Carrara. Fatto che, secondo il comitato, allungherà «drasticamente» i tempi di accesso al pronto soccorso, «con le inevitabili conseguenze legate alla tempistica che come tutti sappiamo in questi casi sono decisive spesso per la sopravvivenza». Polemiche anche sul numero di ambulanze a disposizione sul territorio, troppo poche secondo il comitato per far fronte alle urgenze. «Scarsa professionalità? Superficialità? Forse, ma non solo commentano dal comitato Questo tipo di gestione non è altro che la rappresentazione dell' idea di sanità alla quale vogliono abituarci. È il futuro al quale Governo, Regione e amministrazioni locali che si metteranno al loro carro, ci riserveranno. Una sanità nella quale l' idea di "area vasta" camuffata sotto la veste della razionalizzazione non sarà altro che l' occasione per ridurre il servizio, annientare l' assistenza territoriale, ridurre il personale con le inevitabili conseguenze in termini di allungamenti di liste di attesa, di precarizzazione del servizio fino all' esclusione della possibilità di molti di curarsi attraverso una sanità pubblica». 4
7 Pagina 21 Il Tirreno (ed. Massa Carrara) Tagli, Asl si schiera con gli addetti Dal Maso: con 600 ore in meno impossibile garantire la pulizia. Protesta in consiglio a Massale PROTESTE CARRARA Hanno portato la loro protesta di fronte al consiglio comunale di Massa, hanno convinto il sindaco Alessandro Volpi a sospendere la seduta per incontrarle. E sono riuscite a far approvare alla maggioranza un documento che impegni la amministrazione a tutelarle. Sono le 106 lavoratrici della Dussman, la ditta che gestiva le pulizie per conto dell' Asl apuana. Gestiva perché adesso il servizio non sarà più interamente nelle sue mani: alla Dussman spetterà solo la pulizia dei distretti. Sanificazione e igienizzazione degli spazi ospedalieri sono affidate, invece, alla Closer. I posti di lavoro lo prevede la normativa sui servizi devono essere garantiti, il subentro è assicurato. Non sono assicurate, però, le ore di lavoro perché spiegano i sindacati il numero complessivo è stato notevolmente ridotto per un totale di 590 ore. E meno ore significa meno lavoro e è evidente meno soldi in busta paga. Non solo: le lavoratrici assicurano e lo ribadiscono anche ieri in consiglio che a rimetterci potrebbe essere anche la qualità del servizio con una pulizia e sanificazione meno accurata: «Avevamo denunciato scrivono in un volantino che con la costruzione del nuovo ospedale in project financing, servizi come le pulizie, la sterilizzazione, i pasti per i degenti, la mensa per i lavoratori, le prenotazioni, la portineria, la manutenzione e il parcheggio, sarebbero stati totalmente privatizzati e su di essi l' ente pubblico non avrebbe avuto alcun controllo». Il project financing, infatti per chiarire prevede che un privato investa risorse, in questo caso contribuendo alla realizzazione dell' ospedale e poi rientri delle spese sostenute gestendo servizi. In questo senso le lavoratrici parlano di privatizzazione e di esclusione dell' azienda sanitaria dalle decisioni. Azienda sanitaria che ieri, durante la conferenza stampa sul nuovo ospedale di viale Mattei, una posizione però la prende. E non soltanto spiegando nelle parole del dottor Spartaco Mencaroni, responsabile tecnico per l' ospedale che il contratto previsto è un contratto a risultato e che l' Asl verificherà con massima puntualità sulle pulizie e la sanificazione, ma esplicitando stavolta con l' intervento del vicecommissario Maurizio Dal Maso che un taglio di 600 ore è ingiustificato «e il timore è che lo standard necessario non possa essere garantito con una riduzione così importate. Esistono due piani della questione ribadisce Dal Maso uno propriamente tecnico sulla qualità del servizio erogato e uno sindacale. Noi riteniamo che i presupposti per tagliare non ci siano e che, per questo motivo, la Continua > 5
8 Pagina 21 < Segue Il Tirreno (ed. Massa Carrara) riduzione oraria non si giustifichi. Valuteremo il da farsi». Del resto nella lista dei lavoratori in difficoltà non ci sono solo gli addetti alle pulizie: rischiano il posto anche 10 operai della manutenzione. Per loro il subentro, in caso di passaggio da una ditta all' altra, non è garantito. E il timore è che 10 famiglie si ritrovino senza stipendio. (c.s. ) 6
9 Pagina 22 Il Tirreno (ed. Massa Carrara) «Liste d'attesa contenute e più efficienza» CARRARA Maurizio Dal Maso, vicecommissario dell' Asl Apuana, parte da un dato di fatto: la domanda non cambia e i professionisti sanitari la conoscono bene, cambia, però, l' offerta. E il cambiamento qui sta la sfida deve essere in meglio. Insomma per parafrasare le esigenze di massesi e carraresi saranno le stesse anche il giorno dell' apertura del nuovo ospedale delle Apuane, ma il modo in cui la sanità locale darà risposte a quelle esigenze, beh quello cambierà eccome. E la vera sfida è il territorio, vale a dire la capacità di accogliere il paziente nella fase post ospedaliera e di seguirlo nella cronicità. E su questo fronte il freno a mano c' è, basti pensare al distretto di Avenza per cui non c' è neppure il progetto. Maurizio Dal Maso, alla conferenza stampa sul trasferimento al nuovo ospedale, sul tema distretti non si addentra, lo sfiora però. Soprattutto quando parla della nuova dotazione tecnologica e assicura che i macchinari (primi fra tutti quello per la risonanza) garantiranno una gestione più agevole di tutta la fase preospedalizzazione. Vale a dire: taglieranno le liste d' attesa. «È evidente chiarisce Dal Maso che esiste un problema di attesa sul fronte della risonanza e dell' ecografia, all' apertura del nuovo ospedale il numero di prestazioni che noi siamo in grado di offrire aumenta. E questo significa che taglieremo le liste di attesa». Il vicecommissario non nega che qualche criticità ci sarà: «Stiamo concretizzando un' operazione complessa, stiamo trasferendo in un unico ospedale tre presidi (Massa, Carrara e il materno infantile). Un trasloco di questa entità non ha coinvolto le altre tre province in cui è stato realizzato un nuovo ospedale. Sappiamo che potranno esserci difficoltà, ma abbiamo cercato di prevederle per essere pronti ad intervenire». Primo nodo il pronto soccorso: il numero degli accessi potrebbe essere superiore alla somma degli accessi su Massa e Carrara. Insomma, il nuovo ospedale potrebbe fare da polo di attrazione per le province vicine. Stessa cosa per gli interventi programmati. Ma Dal Maso assicura che «l' incremento di pazienti è previsto ed è già stato messo in piedi un sistema» in grado di reggere il colpo. L' Asl è consapevole anche degli spazi ridotti della sala d' attesa del pronto soccorso e si impegna a gestire al meglio i flussi «tenendo presente aggiunge Dal Maso che il pronto soccorso avrà macchinari (radiografia, tac) dedicati, quindi i percorsi saranno più rapidi». Problemi e possibili soluzioni: tutto da verificare dal 13 novembre. 7
10 Pagina 22 Il Tirreno (ed. Massa Carrara) Il nuovo ospedale in nove domande di Chiara Sillicani wcarrara È una rivoluzione: spazi nuovi, modalità nuove di interagire. E l' obbligo di cambiare le proprie abitudini: l' ospedale nuovo è realtà. E fonte di dubbi. Proviamo a dissiparne qualcuno offrendo risposta ad alcune delle domande più frequenti. Chi può aiutarmi a saperne di più? Chi può fornire informazioni? L' azienda sanitaria spiega Laura Bruschi, responsabile Asl per la comunicazione istituzionale ha stampato brochure e pieghevoli che saranno distribuiti ai cittadini. Totem con il materiale informativo saranno disponibili anche presso il Carrefour e i punti vendita Esselunga. Il materiale è stato fornito anche a tutti i Comuni della Provincia e alle altre istituzioni. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero verde dell' Urp (solo da rete fissa). O, da rete mobile, ; oppure Chi accoglierà i pazienti al Noa, i primi giorni? I pazienti potranno rivolgersi al banco dell' accoglienza nella hall, all' ingresso. Lì garantisce la Asl ci sarà personale adeguatamente formato per lo scopo. Disponibili anche i ragazzi del servizio civile e i volontari ospedalieri. Come saranno gestite le emergenze in fase di trasferimento? Nel periodo compreso tra le 8 del 6 novembre e le 8 del 15 (nella fase di chiusura del pronto soccorso di Massa) sarà attivata nel territorio massese un' ambulanza medicalizzata integrativa. Dalle 8 alle 20 spiega Roberto Vatteroni, responsabile del 118 saranno disponibili 2 ambulanze medicalizzate a Carrara, 3 a Massa, 1 a Caniparola Fosdinovo, 3 di primo soccorso in stand by e 2 per il trasporto. Nella notte a Massa le ambulanze saranno 2, 1 a Carrara, 4 di primo soccorso e 1 per il trasporto. E ancora: per trasferire i pazienti dai vecchi ospedali al Noa non saranno usate le ambulanze destinate all' emergenza e a Carrara, per abbreviare i tempi, si percorrerà la via dei Marmi. Come funzionerà la farmaceutica ospedaliera al Noa? Dal 2 novembre l' erogazione dei materiali per assistenza integrativa a Carrara avverrà a Monterosso. Dal 16 novembre la sede di riferimento per l' integrativa sarà Monterosso anche per i massesi. I soli materiali diagnostici (esempio stick glicemici o siringhe) a Massa potranno essere ritirati anche nelle 4 farmacie comunali. Dal 16 novembre aprirà il nuovo Punto Farmacia al Noa, aperto anche il sabato mattina. Continua > 8
11 Pagina 22 < Segue Il Tirreno (ed. Massa Carrara) Chi ha un appuntamento ambulatoriale fissato per novembre al vecchio ospedale, che deve fare? Nel nuovo ospedale l' intero piano terra è dedicato agli ambulatori specialistici che aprono i battenti il 9 novembre. Chi ha un appuntamento fissato per una data successiva al 9 deve presentarsi nel luogo indicato nel figlio di prenotazione. Nel caso la visita sia stata spostata al Noa, sarà premura del Cup (già lo sta facendo) avvisare. Se la telefonata non arriva, luogo e data sono confermate. Chi è ricoverato a Massa, cosa farà dopo il 6 novembre? I pazienti rimarranno a Massa dove sarà garantita la presenza di rianimatori e infermieri di area critica. Poi i pazienti saranno trasferiti direttamente al Noa senza dover transitare da Carrara nel periodo compreso tra il 6 e il 13. Chi ha un intervento già fissato cosa deve fare? L' attività di interventistica programmata sarà interrotta dal 31 ottobre fino al 1 dicembre. L' Asl sta provvedendo ai informare i pazienti. Quanto pagheremo per posteggiare al Noa? I posti disponibili sono circa 800 di cui la metà destinata ai dipendenti. Dalle ore 6 alle 22 non si pagherà niente nell' ora di accesso per il passo. Fuori dall' orario di visite, il costo orario è di 1 euro (ora o frazione) con un costo massimo nelle 24 ore di 4 euro. Dalle 22 alle 6 è previsto un costo a forfait di 2 euro e 50 centesimi. Fino a 20 minuti di sosta il parcheggio sarà gratuito. Quali servizi sono disponibili all' interno dell' ospedale? Ci saranno negozi, un bar, uno sportello bancario e un ufficio Caaf gestito dalla Cgil. RIPRODUZIONE RISERVATA. CHIARA SILLICANI 9
12 Pagina 27 Il Tirreno (ed. Piombino Elba) I sindaci elbani avanti sulla sanità "insulare" La conferenza ha elaborato le osservazioni alla legge regionale, ma senza Portoferraio E sui traghetti i primi cittadini sono pronti a sostenere la battaglia di Blu NavyVaccino meningite, via alle prenotazioniisola d' elba Da lunedì saranno aperte le agende per la prenotazione delle vaccinazioni anti meningite agli sportelli Cup dell' ospedale di Portoferraio e dei centri socio sanitari elbani. L' Asl informa che in tutte le sedi (ospedale di Portoferraio e centri socio sanitari elbani) sono state attivate sedute per le vaccinazioni contro il meningococco B e C rivolte ai bambini di età inferiore agli 11 anni. Esclusivamente all' ospedale (ambulatorio di igiene pubblica 1 piano e ambulatorio infermieristico distrettuale piano terreno) si effettuano anche sedute di vaccinazioni contro il meningococco B e C rivolte ai soggetti maggiori di 11 anni. L' offerta di vaccinazioni viene integrata dalla disponibilità di alcuni pediatri e medici di famiglia. di Luca Centini wportoferraio «Andiamo avanti per la nostra strada, compatti per difendere la sanità dell' isola». Anna Bulgaresi riassume in questo modo l' esito della conferenza dei sindaci sulla sanità che si è tenuta ieri a Portoferraio. Presenti tutti i rappresentanti dei Comuni elbani, fatta eccezione per Portoferraio che già nei mesi scorsi ha fatto trasparire una linea politica diversa sul tema della sanità. Così, mentre Cecina e Piombino hanno trovato un accordo di sintesi, l' Elba ha deciso di andare avanti con la sua strategia, che punta a un modello tagliato per le esigenze specifiche dell' isola. «Abbiamo preparato le osservazioni alla legge regionale 40 che riorganizza i servizi sanitari spiega Anna Bulgaresi la strada è quella tracciata in questi mesi e comprende l' inserimento nel testo di legge di un paragrafo dedicato all' Elba e l' istituzione di un distretto dell' Arcipelago toscano». Le osservazioni saranno presentate nel corso della Conferenza dei sindaci provinciale che si terrà il 19 novembre a Piombino. L' 11 novembre, invece, è attesa all' Elba l' assessore Saccardi, a cui sarà sottoposto il progetto della sanità insulare elaborato dai sindaci, Asl e dai comitati, presenti ieri alla Conferenza. Ascensore e servizi. L' incontro con i rappresentanti dell' Asl (presente il direttore Bruno Graziano e il responsabile di zona Gianni Donigaglia) è servito per fare il punto su alcune emergenze. Tra tutte, ancora una volta, quella legata ai ritardi dei lavori per l' ascensore esterno. Asl ha riconosciuto le difficoltà, ma ha parlato di una soluzione nel giro di giorni. «A noi ci basta ha spiegato Bulgaresi che i lavori chiudano entro Natale, sarebbe un regalo perfetto». I sindaci hanno analizzato con l' azienda anche la mozione presentata dal gruppo consiliare Cosetta Pellegrini sindaco, circa i problemi Continua > 10
13 Pagina 27 < Segue Il Tirreno (ed. Piombino Elba) di personale della riabilitazione. «Il servizio ha perso tre collaboratori spiega Bulgaresi Asl ha spiegato che uno sarà integrato fin da subito, mentre un altro dovrebbe rientrare a breve in servizio». Traghetti. La Conferenza dei sindaci ha inoltre incontrato i membri del comitato "Per un' isola meno isolata". I sindaci hanno steso un documento che sarà approfondito nei prossimi giorni e presentato al convegno sui trasporti marittimi del prossimo 6 novembre, organizzato dalla Fondazione. I primi cittadini sono orientati a premere sull' Autorità portuale, affinché vengano di nuovo esaminate le richieste di Blu Navy che lo scorso inverno aveva chiesto di poter rimanere in cambio di slot aggiuntivi nel periodo estivo. 11
14 Pagina 31 Il Tirreno (ed. Pontedera) CINQUE STELLE Dirigenti nella struttura di Marcucci parte la protesta EMPOLI «Spiace apprendere che la volpe perde il pelo ma non il vizio, infatti alcuni giorni fa, circa duecento dirigenti della Asl Toscana si sono riuniti per un convegno nella struttura privata del senatore del Partito Democratico Andrea Marcucci, spendendo circa 33 mila euro di soldi pubblici». La denuncia arriva dal Movimento Cinque stelle: «Segnaleremo l' accaduto alla Corte dei Conti» lo annunciano le senatrici toscane del Movimento 5 Stelle Laura Bottici e Sara Paglini. «Ci chiediamo come sia possibile che di fronte ad una sanità bistrattata e ai minimi livelli di efficienza spiegano anche a causa delle sempre più mancate risorse, si continuino a sperperare i soldi dei cittadini utilizzando resort ad alto costo e non strutture pubbliche a costo zero» continuano Bottici e Paglini. «Considerato poi che sui conflitti di interesse legati a questioni sanitarie la famiglia Marcucci e le rispettive aziende, non brillano certo di trasparenza, auspico che il Presidente della Toscana possa quanto prima fare chiarezza su quanto accaduto. Nel frattempo segnaleremo l' accaduto alla Corte dei Conti» concludono le esponenti del M5S. 12
15 Pagina 12 Il Tirreno (ed. Viareggio) Formazione Asl nel resort di lusso, è bufera Segnalazione dei 5Stelle alla Corte dei Conti, Donzelli (Fdi): perché nella struttura dei Marcucci? FIRENZE Il Movimento Cinque stelle annuncia una segnalazione alla Corte dei Conti. Il capogruppo di Fratelli d' Italia, in Regione. Giovanni Donzelli, presenta un' interrogazione con un' unica domanda: «Come è stata selezionata la struttura per la formazione professionale dei dipendenti Asl?». Entrambi i partiti di opposizione, comunque, vogliono capire se la riunione "sanitaria" di due giorni a Il Ciocco, il centro congressi di Castelvecchio Pascoli, a Barga, in Lucchesia, sia stato o meno un regalo al senatore renziano Andrea Marcucci, presidente della commissione Cultura al Senato. Il primo a lanciare il sasso nello stagno, qualche giorno fa, il vicepresidente della commissione Sanità in Regione, Stefano Mugnai (FI). Inequivocabile l' esistenza di una delibera del vicecommissario dell' Asl 10 di Firenze con la quale si dà incarico all' Istituto Europeo di Neurosistema di Sestri Levante di organizzare un «intervento formativo fuori sede» di 178 dipendenti dell' area vasta Centro (Prato, Pistoia, Firenze). L' istituto no profit ligure si legge nella delibera è «specializzato nella valorizzazione e nello sviluppo del capitale umano nelle organizzazioni». Per cui la due giorni a ,6 euro doveva servire ad «aumentare il senso di appartenza, responsabilità e partecipazione attiva delle persone alla nuova realtà aziendale», l' Asl unica che scatterà dal 1 gennaio. Tuttavia Donzelli la scelta del resort di lusso «di proprietà della famiglia Marcucci». In realtà precisa la famiglia il resort oggi è al 60% di una società americana e al 40% della famiglia e il senatore Marcucci è nel cda di una società del gruppo, ma ormai la gestione è affidata al gruppo Marriot. «E comunque sono anni che Andrea Marcucci non si occupa più direttamente del complesso». Ma Donzelli insiste: «È un caso che la Regione abbia scelto proprio quel luogo per sprecare tutti quei soldi? Quali sono le ragioni che hanno portato a selezionare quella struttura? A mio avviso siamo davanti a un regalo al potente senatore del Pd: per questo ho chiesto di avere informazioni sulle modalità della scelta della struttura per effettuare la riunione, per verificare se ci sia stato un confronto fra preventivi, come richiederebbe un qualsiasi normale affidamento pubblico». Fra l' altro aggiungono le senatrici toscane di M5s, Laura Bottici e Sara Paglini come è possibile «utilizzare un resort ad alto costo e non strutture pubbliche a costo zero per queste iniziative, anche Continua > 13
16 Pagina 12 < Segue Il Tirreno (ed. Viareggio) considerando altri problemi di conflitti di interessi fra la famiglia Marcucci e questioni sanitarie. Perciò auspichiamo che su questa vicenda il presidente della Regione possa fare chiarezza quanto prima sull' accaduto. Nel frattempo segnaleremo la questione alla Corte dei conti». Mentre i consiglieri regionali di M5S presenteranno un' interrogazione. 14
17 Pagina 7 La Nazione (ed. Arezzo) Morta un anno dopo il rogo in ospedale La figlia: non fu colpa di una sigaretta «Braccia paralizzate, non poteva accenderla». Tam tam sui social di ANGELA BALDI «MIA MADRE era paralizzata dal collo in giù non può essere bruciata per aver acceso una sigaretta. Datemi una mano a non far sparire questa storia come stanno cercando di fare». E' la richiesta di una figlia che vuol vederci chiaro sulla morte della madre. Ed è il motivo per cui ha creato una pagina Facebook «#io sto con Ina», che registra sempre più condivisioni da parte degli utenti della rete e migliaia di contatti. Tantissimi quelli che da una settimana a questa parte, quando è nata la pagina, postano la foto del proprio volto immortalato con la scritta sugli occhi e l' hashtag Io sto con Ina. «La malasanità ha ucciso mia madre. La notte del 20 febbraio 2011 scoppia un incendio in una camera da letto di ospedale dove Ina, invalida al 90%, rimane coinvolta», dice la figlia Vanessa Capello. L' ODISSEA della madre parte nel 2011 ad Arezzo e si conclude con la morte l' anno dopo a Roma. A febbraio 2011 infatti, nel reparto di medicina di Arezzo, una paziente aveva preso fuoco. Forse alla base una sigaretta: ma da allora è in piedi un' inchiesta per chiarire cosa sia successo in quella notte al San Donato. Anzi due. Un procedimento civile e uno penale, per stabilire se quanto successo in ospedale sia stato causa della successiva morte. E quanto e perché una paziente sia potuta rimanere in balia del fuoco. La donna è morta nel 2012 a Roma. Si chiamava Tania Dib, aveva 45 anni, era di origine francese. E la famiglia ha deciso di vederci chiaro. Non solo presentando all' epoca dei fatti una denuncia formale per chiarire cosa sia successo quella fatidica notte, ma adesso anche attraverso una pagina Facebook che ne racconta la storia. «La pagina è nata una settimana fa perchè senza una lotta mediatica nulla si muove dice la figlia cerco tramite la rete di creare interesse anche nazionale come accaduto in poco tempo per questa notizia, per capire cosa è successo e perchè mia madre non è stata tutelata dall' ospedale, rimanendo per mezz' ora senza soccorsi». Vanessa ha 24 anni e ha perso la madre ormai tre anni fa. «Mia madre si chiamava Ina ed è morta all' età di 44 anni, ma la sua malattia è iniziata quando ne aveva solo 42 dice Vanessa Dopo un grave incidente stradale, che la portò ad un invalidità del 90%, fu ricoverata all' ospedale per una bronchite. Da li ha inizio l' inferno. La notte del 20 febbraio 2011 scoppia un incendio nella camera da letto, essendo completamente paralizzata non riesce a chiedere aiuto e avendo l' ossigeno non riesce nemmeno ad urlare. A salvarla è stato un signore di passaggio. In conseguenza dell' incendio ha riportato ustioni su tutto il corpo. La sua stanza non era a norma di legge, non scattò né il segnale di Continua > 15
18 Pagina 7 < Segue La Nazione (ed. Arezzo) incendio né i sensori automatici dell' acqua che l' avrebbero salvata. La giustificazione dell' ospedale è che l' invalida al 90% si fosse accesa una sigaretta e avesse chiuso la porta. Da anni combatto contro la Asl che attribuisce a mia madre la responsabilità della sua morte». ANGELA BALDI 16
19 Pagina 15 La Nazione (ed. Empoli) CRITICITA' Anagrafi sanitarie Problemi sulle variazioni SECONDO l' azienda sanitaria, restano ancora alcune criticità che riguardano le anagrafi sanitarie, visto che spesso non vengono registrate in tempo le variazioni dei dati dei pazienti. Altri problemi di natura burocratica affliggono il sistema della registrazione delle vaccinazioni effettuate al di fuori degli ambulatori dell' azienda che non hanno ancora il software per l' aggiornamento in rete dei dati. Infine la prenotazione automatica al cup per le prime due dosi di vaccino avviene in pratica per i nuovi nati nei presidi ospedalieri dell' azienda sanitaria. Mancano all' appello tutti i nati (e sono esattamente la metà) che arrivano da Careggi. Nonostante la buona performance della zona nord ovest i dati globali dell' Asl 10 possono essere migliorati circa i vaccini per i bimbi. Tra i principali motivi di mancata o incompleta vaccinazione antipolio e anti morbillo risultano essere la non rintracciabilità dei soggetti da vaccinare, ma anche i dissensi informati definitivi che sono un quarto di quelli dell' intera Toscana e si concentrano soprattutto a Firenze. Fabrizio Morviducci. FABRIZIO MORVIDUCCI 17
20 Pagina 3 La Nazione (ed. Grosseto) Muore a 24 anni dopo giorni d' agonia I medici finiscono sotto inchiesta Elena Sgaragli si era sentita male in strada: la Procura apre un fascicolo di CRISTINA RUFINI NON CE L' HA fatta Elena Sgaragli. Tre giorni dopo il malore che l' ha colta in strada lo scorso fine settimana, la grossetana di 24 anni è morta mercoledì al policlinico «Le Scotte» di Siena, dove era stata trasferita dal Misericordia di Grosseto. Un mistero, al momento, le cause del decesso e soprattutto che cosa abbia provocato il malore che l' ha spinta a farsi accompagnare d' urgenza al pronto soccorso. Per fare luce sulla vicenda il sostituto procuratore Laura D' Amelio ha aperto un fascicolo d' indagine sul decesso della giovanissima. Ha anche disposto che sul corpo venga eseguita l' autopsia e, come atto dovuto, ha iscritto nel registro degli indagati i medici che l' hanno avuta in cura nei giorni di degenza trascorsi tra il Misericordia di Grosseto e «Le Scotte» di Siena. Almeno cinque le persone che hanno ricevuto gli avvisi di garanzia per l' ipotesi di omicidio colposo. L' esame autoptico sarà effettuato oggi alle Scotte dall' equipe di medicina legale di Pisa. UNA VICENDA tutta da chiarire, fin da quando la giovane la cui madre gestisce un bar in via Trento, dove anche lei lavorava passeggiando in strada ha iniziato a sentirsi male. Sembra che fosse sola, ma il condizionale è d' obbligo perché nessuno degli investigatori è riuscito a parlare con la ragazza. Sentitasi in difficoltà ha chiesto aiuto a un familiare. E' stata raggiunta e trasportata in auto al pronto soccorso del Misericordia. Qui ha ricevuto le prime cure, poi il ricovero e la successiva decisione di trasferire Elena al policlinico Le Scotte, dove è deceduta mercoledì. Ma che cosa è riuscito a stroncare una ragazza così giovane? Che cosa ha causato quel malore improvviso e perché non è stato possibile curarla? Domande che oltre ai familiari, distrutti dal dolore, si fanno anche gli investigatori. L' esame sul suo corpo è atteso per capire che cosa abbia ucciso la giovane grossetana e soprattutto se le sono state somministrate le terapie idonee. ELENA era bionda, bellissima, aveva studiato come grafico pubblicitario e attualmente stava lavorando insieme alla madre nel bar di via Trento. Era tifosissima del Milan, come si capisce immediatamente guardando il suo profilo Facebook: la foto di copertina è infatti dedicata alla sua squadra del cuore. Attoniti gli amici che fin dalle prime ore di ieri hanno iniziato a postare messaggi di saluto per l' amica che non c' è più, e compagna di molte giornate trascorse allo stadio per tifare i colori rossoneri. «Ciao Elena quante trasferte insieme, perché anche andare a Milano per noi è una trasferta, ore su ore, km su km tra pulmini pullman, macchine, treni, sempre con gioia e allegria, ora questa trasferta la dovrai affrontare da sola quando arrivi colora il paradiso di rossonero e non dimenticarti le unghie con il Continua > 18
21 Pagina 3 < Segue La Nazione (ed. Grosseto) colore degli avversari!!! Non camminerai mai sola!!»: è il saluto di Mirko. Uno dei più lunghi postati sul profilo di Elena. CRISTINA RUFINI 19
22 Pagina 5 La Nazione (ed. Grosseto) DOPO IL RICORSO AL TAR L' ATTACCO DELL' AVVOCATO ANTICHI SUL COMPORTAMENTO DELLE ASL «Graduatorie, Regione ed Estar fanno dietrofront» UN GRANDE e partecipato impegno politico, puntualmente disatteso da chi poi gli accordi presi è chiamato a metter in pratica. Storia diffusa che in questo caso viene applicata alla ormai nota vicenda delle graduatorie concorsuali che così, con un colpo di spugna di Estar (l' ente di supporto tecnicoamministrativo regionale nato dalle ceneri di Estav e che si occupa di gare e appalti per le Asl), sono state cancellate. In beffa a tutti coloro ancora inseriti in una graduatoria valida per il cambio di una letterina si sono visti «liquidare». Alcuni hanno non solo protestato, ma si sono dati fare contestando con tanto di ricorso al Tribunale amministrativo regionale la deliberazione con cui Estar ha spazzato via le graduatoria. Essendo però i tempi della giustizia non proprio velocissimi, nel frattempo sono state prese alcune decisioni politiche da parte della Regione e di Estar per fare in modo che fino alla decisione sulla sospensiva fossero comunque tenute presenti quelle graduatorie. Il 29 settembre scorso l' assessore regionale Stefania Saccardi «preso atto della volontà del Consiglio regionale», ha firmato un accordo mediante il quale nelle more dell' indizione ed espletamento di nuove procedure concorsuali e comunque fino al 31 dicembre del 2016 per il mantenimento di tutte le graduatorie attive precedentemente alla delibera Estar contesta, la numero 280 del A QUESTO, lunedì 20 si è aggiunta la nota del direttore generale di Estar, Niccolò Pestelli, per comunicare a tutti i commissari delle aziende sanitarie che «per far fronte a eventuali emergenti fabbisogni di personale richiesti da parte della aziende trasmetterà i nominativi presenti nelle relative graduatorie». In «soldoni» fino alla discussione davanti al Tar Toscana, fissata per il 25 novembre prossimo, le aziende dovrebbero attingere a quelle graduatorie spazzate via con la delibera 280. Ma le aziende non si starebbero adeguando, secondo quanto comunicato dall' avvocato Alessandro Antichi (nella foto), il legale che assiste molte delle persone che hanno impugnato la cancellazione delle graduatorie. «Non sembra che le Aziende abbiano intenzione di adeguarsi alle indicazioni degli organi politici sottolinea Antichi e neppure a quelle del direttore generale di Estar, pertanto si rende necessario il ricorso alla giustizia amministrativa in sede cautelare». 20
23 Pagina 7 La Nazione (ed. Livorno) Cecina, un anno e mezzo per una mammografia CECINA DOPO la denuncia fatta da La Nazione sulle liste di attesa, arriva la lettera di una paziente residente a Cecina. «Dovevo richiedere l' appuntamento per ripetere la mammografia di controllo a luglio agosto del 2016 presso l' Azienda Ospedaliera di Cecina scrive la signora circa dieci giorni, mi risposero che le liste di Cecina erano ancora chiuse, di riprovare appuntodieci giorni dopo per cui sono tornata stamani (ieri, ndr) a fissare l' appuntamento ed ecco per quando mi è stato fissato per venerdì 7 aprile 2017 a Cecina, quindi dopo ben un anno e mezzo». LA LETTERA prosegue: «Possibile che se mi necessita ripetere questa visita a distanza di un anno dal 28 luglio scorso, debba ripeterla dopo un anno e mezzo od essere addirittura costretta ad andare da un privato a pagamento per poter stare tranquilla?». NELLA NOTA inviata dalla paziente cecinese, si legge ancora: «Ritengo sia vergognoso un disservizio così di una Asl di cui abbiamo bisogno tutti quanti, e vorrebbero unificare due ospedali? Cecina con Piombino? Ma per favore, non rendiamoci ridicoli! Non sono in grado di far funzionare Singolarmente le due Aziende Ospedaliere, figuriamoci unificate!». Sale la rabbia per queste infinite liste di attesa su esami fondamentali come, appunto, la mammografia. 21
24 Pagina 8 La Nazione (ed. Livorno) Le famiglie di via San Gaetano «custodi» delle attrezzature Asl Carrozzine, letti, montascale abbandonati nei corridoi messi al sicuro di MONICA DOLCIOTTI LIVORNO IN VIA SAN GAETANO all' ex centro di neuropsichiatria infantile della Usl, chiuso da quasi due anni, dove hanno trovato rifugio prima dieci, ora nove fa, è stata ripristinata la corrente elettrica. La Usl l' aveva fatta tagliare dall' Enel a metà ottobre (e le famiglie erano rimaste al buio con i bimbi illuminando gli ambienti con candele e torce) per motivi di sicurezza ritenendo pericoloso che delle famiglie con bambini abitassero l' immobile chiuso e inaccessibile per metà a causa di problemi di agibilità. Le famiglie invece pochi giorni fa hanno chiesto ed ottenuto da Enel il ripristino dell' utenza elettrica «con regolare contratto ci spiegano Alessio e Serenella che ci hanno accompagnato a visitare il centro che paghiamo. La Usl è venuta qui per verificare cosa stava accadendo e noi abbiamo mostrato il contatore e la struttura che mano a mano stiamo ripulendo e sistemando». Anche l' ala al piano terra che era stata interdetta e sigillata perché dichiarata in più punti pericolanti. «MA NON È COSÌ ci hanno riferito e mostrato gli ambienti Alessio e Serenella perché i soffitti e le pareti sono sani e non presentano segni di cedimento e degrado». Corrodoi, bagni e stanze un tempo chiusi sono stati puliti e messi in ordine. I servizi igienici sono funzionanti e tutto pare in ordine nell' ala al piano terra un tempi inaccessibile e sbarrata. Ora è tornata a vivere e ospita mezza dozzina delle famiglie sfrattate (tutte per morosità incolpevole) che hanno trovato riparo in questo immobile a due passi da Villa Porcelli dove hanno sede i servizi per i ragazzi autistici. Ma nel mettere in ordine e riaprire gli ambienti chiusi le famiglie hanno scoperto che «nei corridoio e nelle stanze erano ammassate attrezzature per disabili e invalidi ovvero dai letti con le sbarre, ai montascale con i cingoli. Le carrozzine e i sollevatori. Materassi e traverse per i letti». E cosa clamorosa «pile di documenti e fascicoli di pratiche sanitarie anche recente e abbandonati». QUANDO i responsabili della Usl hanno fatto il sopralluogo in via San Gaetano «abbiamo mostrato gli ambienti ripristinati e tutti gli ausili per disabili e invalidi che abbiamo raccolto e sistemato in uno stanzone, sotto chiave, perché non subissero danni. O non corressero il rischio di essere sottratti. Noi siamo persone perbene e non vogliamo problemi. Ed è nel nostro interesse che sia l' edificio, sia gli oggetti che abbiamo trovato qui dentro rimangano conservati in buono stato». Infine siamo entrati a visitare l' alloggio di fortuna ammobiliato e attrezzato da Kozeta. Una stanza adibita a camera con un letto matrimoniale e un letto singolo e un' altra stanza sistemata come cucina con tavolo, sedie ed elettrodomestici. Una parvenza di normalità. Continua > 22
25 Pagina 8 < Segue La Nazione (ed. Livorno) MONICA DOLCIOTTI 23
26 Pagina 20 La Nazione (ed. Livorno) Sanità elbana verso la riforma «Accordo con Cecina e Piombino» La minoranza strizza l' occhio al Pd e chiede un tavolo fra sindaci RIO NELL' ELBA LA MINORANZA consiliare riese, supportata dal Pd locale, strizza l' occhio in materia di sanità all' accordo con Cecina e Piombino e chiede di portare in discussione l' argomento all' interno del consiglio comunale, primo passaggio di un percorso che, successivamente, dovrebbe «portare le tre conferenze dei sindaci di Elba, Val di Cornia e bassa Val di Cecina a promuovere un ulteriore appuntamento collegiale teso a trovare un accordo tra tutti i comuni dell' area interessata». LA RICHIESTA di inserire all' ordine del giorno della prossima assemblea consiliare il punto «analisi e determinazioni da parte del comune sulla proposta di integrazione sanitaria tra i comuni di Val di Cecina,Val di Cornia e Elba» è stata presentata ieri al sindaco Claudio de Santi dai consiglieri Matteo Simoni e Bruno Chiassoni. «Questa richiesta spiega Simoni trova motivazione nei fatti nuovi che stanno interessando l' organizzazione sanitaria in Toscana, sia per la riforma già che ha portato a tre le asl e dovrà prevedere la riorganizzazione sui vari territori delle reti ospedaliere e dei servizi socio sanitari, sia per la normativa nazionale, il cosiddetto patto per la salute, che definisce standard omogenei su tutto il territorio nazionale per le prestazioni ospedaliere e socio sanitarie. All' Elba come richiesto dalla conferenza dei sindaci elbani, dovrà esserne riconosciuta la peculiarità insulare al fine di garantire un livello di prestazioni ospedaliere e socio sanitarie di base, omogenee in qualità, quantità, modi e tempi di esercizio a quelle dei cittadini continentali». LA MINORANZA riese vorrebbe sposare il progetto di Cecina e Piombino. «Cecina e Piombino aggiunge Simoni vivono gli stessi problemi connessi alla riorganizzazione sanitaria, anche se non aggravati dagli aspetti logistici dell' Elba. Per questo hanno costruito dal basso il proprio percorso riformatore, con un accordo locale dei sindaci, pur mantenendo i due presidi ospedalieri. Ci sembra che questo percorso, dal basso sia la maggiore garanzia per i cittadini di veder realizzata una buona riforma. Riteniamo che anche l' Elba debba stare dentro questo processo, in una logica di integrazione e sinergia tra territori limitrofi, per mantenere livelli qualitativi, quantitativi e sicuri delle prestazioni sanitarie sull' isola. Altre strade ci sembrano irrealistiche». 24
27 Pagina 3 La Nazione (ed. Massa Carrara) L' ATTACCO LA UILP «Ma gli anziani pagheranno cara la disorganizzazione» DUE settimane all' apertura del Nuovo ospedale delle Apuane ma c' è chi è ancora preoccupato per il futuro della sanità territoriale. In particolare Vittorio Geloni (nella foto), segretario Uilp, è preoccupato per il futuro della salute dei cittadini e attacca: «Gli anziani pagano la disorganizzazione dell' Asl. A pochi giorni dall' apertura del nuovo Ospedale delle Apuane il territorio non si fa trovare preparato. I lavori alle Case della salute sono ancora lontani dall' essere completati e questo ci preoccupa per la salute dei cittadini, soprattutto degli anziani». Geloni affronta il problema a conclusione della riunione della segreteria di Massa Carrara dell' organizzazione sindacale che ha avuto all' ordine del giorno proprio la situazione della sanità territoriale. «A Carrara, Avenza, Marina di Massa e in via Bassa Tambura i lavori sono ancora in fase di esecuzione prosegue il segretario provinciale della Uilp, e questo nella migliore delle ipotesi possibili. Nel frattempo si allungano a dismisura le liste di attesa per qualsiasi tipo di vista con il risultato che si cura soltanto chi è ricco e può rivolgersi alle strutture private». Nel mirino della Uilp di Massa Carrara ci finisce anche il nodo dei trasporti pubblici verso il nuovo ospedale di via Mattei: «Non si sa come funzioneranno i trasporti dai paesi a monte e dalla Lunigiana verso il Noa. Chiediamo all' Asl se sia finalmente pronto il piano di definizione. E soprattutto qual è il piano per le cure intermedie? A farne le spese di questa disorganizzazione saranno ancora una volta gli anziani, clienti principali della sanità, per ovvi motivi anagrafici». 25
28 Pagina 3 La Nazione (ed. Massa Carrara) All' Asl si respira ottimismo «Non prevediamo criticità» Dal Maso: «Pronti a ricevere pazienti anche da regioni vicine» MASSA UNA MANOVRA che ha impegnato l' Asl con un autentico lavoro di squadra negli ultimi mesi. Se per i cittadini si tratta di una rivoluzione storica, destinata a trasformare radicalmente il modello di sanità, anche per il personale sanitario si tratta di adeguare metodi e forme a un nuovo sistema che passa attraverso le intensità di cure e dove al centro di ogni attività ci dovrà essere il paziente. Così appena si entra nel nuovo ospedale, ci sarà una vera e propria reception con personale ospedaliero, volontari Avo, ragazzi del servizio civile pronti ad accogliere e dare informazioni. Nella riorganizzazione è rientrato anche il sistema del 118, diretto da Roberto Vatteroni. Così dalle 8 del 6 novembre fino alle 8 di domenica 15 novembre sarà attivata nel territorio di Massa un' ambulanza medicalizzata integrativa. Per la zona delle Apuane saranno disponibili due ambulanze per Carrara, tre per Massa, una per Caniparola Fosdinovo, tre per il primo soccorso in regime di stand by, due per il trasporto. In orario notturno le ambulanze saranno una per Carrara, due per Massa, quattro per il pronto soccorso e una per il trasporto. Il trasferimento dei pazienti ricoverati verrà effettuato con mezzi e personale aggiuntivi forniti dalle associazioni di volontariato: tutti saranno nei loro letti del Noa entro il 13 novembre. Dalle 14 del 6 novembre chiuderà, come si è detto, il pronto soccorso di Massa. Fino al 13 i soccorsi dovranno fare riferimento al pronto soccorso di Carrara. Dalle 14 del 13 novembre, tutti i servizi saranno al Noa. Pertanto l' Asl raccomanda di rivolgersi al pronto soccorso soltanto per i casi urgenti. Chi raggiungerà con i mezzi propri il pronto soccorso di Carrara alla sbarra troverà la segnaletica che orienterà nei due triage previsti: quello per i deambulanti e quello per i barellati. «Nel giro di una settimana hanno spiegato gli 80mila accessi l' anno che adesso confluiscono nei due poli ospedalieri, saranno dirottati al nuovo ospedale». «Non si prevedono criticità ha spiegato Dal Maso. Il cambio della tipologia dell' offerta è prevedibile che attrarrà nuovi pazienti dalla Liguria e il nuovo ospedale sarà pronto per far fronte alla crescita dei pazienti. In tal mondo prevediamo anche l' abbattimento delle liste d' attesa che con una nuova organizzazione e con l' aumento dei macchinari potranno far fronte alla richiesta massiccia di esami che viene dalla popolazione». Un protocollo a parte per il problema degli infarti. «L' 80 per cento delle persone che si presentano al pronto soccorso ha spiegato Conti vengono spontaneamente con la propria auto. Anche i casi di infarto, per il 60 per cento arrivano con le proprie gambe dopo un malore al pronto soccorso. Qui troveranno un protocollo dedicato con specialisti ad hoc pronti in poco tempo a fare accertamenti, esami e diagnosi». Continua > 26
29 Pagina 3 < Segue Cri Lo. La Nazione (ed. Massa Carrara) 27
30 Pagina 17 La Nazione (ed. Massa Carrara) Meningite, 4 mesi per un vaccino L'Asl corre ai ripari e amplia il servizio SARZANA «IL VACCINO per la meningite? Ritorni a febbraio». E' questa la risposta che hanno ricevuto alcuni cittadini che in queste settimane si sono rivolti al Distretto sanitario di via Paci a Sarzana chiedendo di sottoporsi alla profilassi. In un primo tempo hanno pensato che questa lungaggine fosse dovuta all' assenza vera e propria del prodotto. Ma scavando un po' più a fondo è emerso che a mancare non era il vaccino, peraltro già acquistato dall' Asl 5, bensì il medico che lo avrebbe dovuto somministrare. Carenza di personale confermata dal dottor Francesco Maddalo, responsabile del Dipartimento di prevenzione da cui l' ufficio igiene di Sarzana dipende. «Da lunedì nove novembre ha spiegato il primario raggiunto telefonicamente arriverà un medico che sarà a disposizione nell' ambulatorio di Sarzana, tre volte la settimana, il lunedì, mercoledì e giovedì pomeriggio. Stiamo organizzando le sedute straordinarie e nel frattempo le persone che hanno l' appuntamento prenotato a febbraio saranno richiamate telefonicamente anticipando così la vaccinazione». MA A PESARE sull' attività degli uffici di igiene e dell' ambulatorio che si occupa di vaccinazioni è anche la carenza di personale infermieristico. Basta infatti che una sola unità si ammali per mandare in crisi il sistema nonostante la buona volontà del personale. Inoltre al momento tutte le forze sono concentrate sulle vaccinazioni antinfluenzali che occupano due ambulatori tre giorni la settimana dalle 8.30 alle e dalle 11 alle 13. Il giovedì poi la mattinata se ne va per le pratiche di polizia mortuaria e per i certificati nosologici. E così non resta più personale per le vaccinazioni per la meningite. Tipo di profilassi che l' Asl 5 raccomanda non solo per gli adolescenti fino a 14 anni, ma anche per le persone che tutte le mattine si spostano in Toscana per andare a lavorare. Stesso discorso vale per gli studenti universitari che col treno raggiungono l' Università di Pisa. Anche a loro l' Asl consiglia la vaccinazione. 28
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