Liceo Scientifico E. Fermi - Gaeta Piazza Trieste, Gaeta Fax segreteriafermi@tin.it

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1 Liceo Scientifico E. Fermi - Gaeta Piazza Trieste, Gaeta Fax segreteriafermi@tin.it PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Approvato dal Collegio Docenti il Adottato dal Consiglio d Istituto il Coltivare spirito di geometria e spirito di finezza 1

2 Indice PARTE PRIMA CARATTERI GENERALI 1. Presentazione (pag.3) 2. Storia dell istituto (pag.4) 3. Il territorio ed il contesto socio economico (pag.4) 4. Finalità e obiettivi perseguiti all interno degli indirizzi (pag.4) 5. Il Patto Educativo di Corresponsabilità (pag.7) PARTE SECONDA IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 1. Caratteri comuni : finalità e obiettivi perseguiti nell ambito degli indirizzi (pag.9) 2. Gli indirizzi con relativo quadro orario (pag.11) 3. Metodologia e tecniche d insegnamento(pag.17) 4. Valutazione e verifiche 5. Criteri di valutazione standard utilizzati per la programmazione di classe(pag.19) 6. Criteri di attribuzione voto di condotta e relative griglie(pag.20) 7. Validità anno scolastico deroghe ai limiti di assenza (pag.23) 8. Criteri di ammissione alla classe successiva (pag. 11) 9. Criteri di valutazione quadrimestrale (pag.24) 10. Criteri di valutazione scrutinio finale 11. Criteri di promozione 12. Criteri di non ammissione all anno successivo 13. Criteri di sospensione del giudizio finale(pag 25) 14. Criteri di ammissione all esame di stato 15. Griglia di attribuzione del credito scolastico (pag.26) 16. Il controllo del POF PARTE TERZA LE ATTIVITÀ COMPLEMENTARI 1. Attività parascolastiche ed extrascolastiche (pag.27) 2. I progetti 3. Le certificazioni esterne 4. Attività di recupero e sostegno(pag.31) PARTE QUARTA ORGANIGRAMMA 1. Organigramma dell istituto ed organi di controllo (pag.32) 2. Coordinatori di classe (pag.33) 3. Gli organi della scuola (pag.34) 4. Piano annuale per l aggiornamento del personale docente e ATA(pag.35) PARTE QUINTA - VALUTAZIONE DEL SERVIZIO 1. Valutazione del servizio e controllo della qualità (pag.38) 2. Autoanalisi dell istituto 3. Obiettivi per una politica della qualità (pag.40) 4. Impegno della direzione 2

3 PARTE I CARATTERI GENERALI 1.PRESENTAZIONE Il P.O.F. è il documento operativo, predisposto per la prima volta nell a.s dall I.I.S.S. E. Fermi, finalizzato alla formazione, alla promozione culturale all interno dei propri indirizzi specifici ed al recupero verso una più qualificata preparazione degli studenti, nell ottica della continuità formativa. La sua azione si estrinseca secondo criteri di gradualità, di operatività, di sperimentabilità e di collegialità. Infatti, si attua nel tempo secondo condizioni di fattibilità e di realizzabilità che man mano si accertano, in aggiunta a quelle previste, ed è suscettibile di cambiamento ove le verifiche effettuate lo richiedessero, data la sua flessibilità prevista oltretutto per legge. Il P.O.F. intende rimotivare, in un contesto di partecipazione responsabile e consapevole, i soggetti del processo formativo: in primo luogo gli studenti, per una presa di coscienza concreta e consequenziale del loro ruolo di soggetti attivi nella dialettica dell apprendimento; in secondo luogo gli insegnanti, per la valorizzazione della loro professionalità e per la dimensione aperta al rapporto umano; in terzo luogo le famiglie, per una presenza più attiva e collaborativa all interno della scuola; infine il territorio per i rapporti con gli Enti esterni, il mondo del lavoro, la società civile. Il P.O.F. indica, oltre al programma educativo - didattico, quello della complessiva azione formativa ed organizzativa della scuola. Esso si articola nelle seguenti parti: 1) la storia e il contesto socio-ambientale in cui opera l Istituto; 2) il piano dell offerta formativa, cioè la programmazione didattico-educativa articolata negli aspetti connessi alla specificità disciplinare e agli organi gestionali e di controllo preposti all attuazione del P.O.F; 3) l illustrazione delle attività progettuali realizzate nell anno scolastico in corso e proposte agli studenti come ampliamento dell offerta formativa. In questa parte vengono presentate anche i corsi miranti al conseguimento delle certificazioni rilasciate da Enti esterni; 4) presentazione delle attività finalizzate alla valutazione complessiva del servizio e del controllo di qualità. 3

4 2. STORIA DELL ISTITUTO Il Liceo Scientifico di Gaeta viene fondato nel 1948 come primo istituto superiore della città mirato a formare giovani destinati agli studi universitari. Come istituto parificato viene gestito dal Comune dal 1948 al 1958; poi opera come sezione staccata del Liceo di Terracina. Nel 1960 diviene Liceo Scientifico Statale Enrico Fermi, cresce rapidamente in pochi anni, poi tende a stabilizzarsi. A partire dal 1991 il Liceo ha ampliato e differenziato la propria offerta formativa introducendo dapprima la sperimentazione PNI e in seguito la sperimentazione del Bilinguismo con opzione seconda lingua francese e/o spagnolo. Le sperimentazioni sono state soppresse lo scorso anno con la Riforma Gelmini che le ha fatte confluire nell unico piano di studi di Liceo Scientifico. Il PNI e il Bilinguismo hanno comunque lasciato alla scuola un sicuro arricchimento in termini di qualità della didattica relativamente all uso dei laboratori per l apprendimento dei pacchetti applicativi di informatica e per lo studio delle lingue. Dall anno scolastico 2000/01 fino all anno scolastico 2010/11 al Liceo è stata aggregata la sezione staccata dell ITC Filangieri di Formia che è così diventato Istituto d Istruzione Secondaria Superiore. Il recente piano di riorganizzazione della scuola ha accorpato le sezioni dell ITC all Istituto Tecnico Nautico, a partire, da quest anno, l IISS è diventato di nuovo Liceo Scientifico E. Fermi. 3. IL TERRITORIO E IL SUO CONTESTO SOCIO-ECONOMICO Il bacino d utenza del Fermi si estende, oltre al territorio cittadino, al territorio di Itri e di Formia comprese le frazioni; accoglie inoltre ogni anno studenti di Sperlonga, Fondi, Minturno, nonché delle isole pontine. È un bacino abbastanza esteso, differenziato al suo interno per caratteristiche ambientali, sociali, economiche e culturali. 4. FINALITA E OBIETTIVI PERSEGUITI ALL INTERNO DEGLI INDIRIZZI Gli indirizzi presenti nella nostra scuola sono : Classi del Biennio : Liceo Scientifico (Riforma) Classi del triennio : Indirizzo tradizionale (Quarta e quinta classe) Indirizzo P.N.I. Indirizzo linguistico 4

5 La nostra finalità generale consiste nello sviluppo integrale degli alunni, inteso come maturazione fisica e delle capacità di pensare, essere ed agire in modo autonomo e responsabile, in relazione a sé stesso, agli altri, alla realtà storico-sociale e all'ambiente naturale. All'interno di questo orizzonte formativo fondamentale si collocano le altre finalità o mete educative: la promozione di cittadini consapevoli dei valori di libertà, democrazia, responsabilità, tolleranza, rispetto, solidarietà, partecipazione civica, che sono alla base della nostra Costituzione; l'acquisizione di un bagaglio di conoscenze, competenze e capacità che consenta di continuare proficuamente gli studi a livello universitario o di inserirsi efficacemente nel mondo del lavoro; lo sviluppo della coscienza critica e di adeguate metodologie di indagine, studio e approccio ai problemi; la valorizzazione e l'orientamento delle inclinazioni, attitudini e preferenze personali; la promozione del concetto di educazione permanente. Il raggiungimento di abilità trasversali è un obiettivo altrettanto importante quanto il raggiungimento degli obiettivi relativi alle conoscenze e abilità specifiche, soprattutto in una società in cui la rapidità dei processi di cambiamento culturale, la velocità e pervasività delle innovazioni tecnologiche, la conseguente flessibilizzazione delle professionalità e dei ruoli comportano la trasversalità di molte funzioni e l'integrazione delle varie abilità cognitive, tecniche e sociali. Le abilità trasversali che intendiamo promuovere sono le seguenti: Biennio a. sapere: comunicare in modo efficace; risolvere problemi. b. saper fare: essere autonomi; essere flessibili; c. saper essere: porsi in relazione con gli altri; rispettare le regole. Triennio Nel triennio si porrà particolare cura allo sviluppo delle conoscenze. Le abilità comportamentali previste nel biennio saranno sistematicamente consolidate, mentre le competenze e le capacità saranno approfondite e ampliate. In particolare saranno allargate le competenze degli studenti secondo la seguente articolazione: analizzare fenomeni complessi; ricercare le fonti, utilizzare e organizzare le informazioni; utilizzare e produrre documentazione; lavorare su progetti; elaborare strategie. 5

6 Gli obiettivi comportamentali, intesi come azioni didattiche concrete per indirizzare gli alunni verso comportamenti positivi e prevenire disagio, demotivazione, devianza, sono stati così individuati: socializzazione, intesa come rispetto di sé e del prossimo; rispetto per l ambiente; senso civico educazione alla collaborazione e al confronto democratico. Gli obiettivi cognitivi, intesi come conoscenze, competenze e capacità degli gli alunni sono stati di seguito schematizzati. Biennio : Area umanistico linguistica Obiettivi strategici : sviluppare le capacità analitico- espressive Sottobiettivi 1. sviluppo della capacità di comprensione del testo 2. padronanza della lingua nell espressione scritta e orale Biennio : Area scientifica Obiettivi strategici : promuovere le capacità di astrazione Sottobiettivi 1. acquisizione del pensiero ipotetico deduttivo 2. conoscenza delle metodologie della misura Triennio : Area umanistico linguistica : Obiettivi strategici : Sviluppo delle capacità espressive e di tipo sintetico creative Sottobiettivi Triennio : Area scientifica 1. Affinamento degli obiettivi del biennio 2. Capacità di sintesi nella valutazione del testo 3. Personalizzazione dei mezzi espressivi Obiettivi strategici : Sviluppo delle capacità di astrazione di giudizio Sottobiettivi 1. Padronanza dei processi di astrazione 2. Padronanza delle procedure del metodo scientifico 3. Capacità di collegamenti tra argomenti filosofici e scientifici 6

7 5. IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA Con il Decreto del Presidente della Repubblica 21 novembre 2007, n 235 è stato modificato lo Statuto delle studentesse e degli studenti. Ad esso è stato aggiunto l articolo 5-bis che introduce il Patto educativo di corresponsabilità, un documento con cui, sottoscrivendolo, le componenti scolastiche ( docenti, genitori, studenti ) assumono impegni per un condiviso funzionamento dell istituzione scolastica. Il nostro Liceo, in piena sintonia con quanto stabilito dallo statuto delle studentesse e degli studenti, propone il seguente Patto Educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Il rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico. I docenti sono impegnati a: rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi e i ritmi propri di ciascuna persona intesa sua irripetibilità, singolarità e unicità; rispettare la vita culturale e religiosa degli studenti all interno di un ambiente educativo di apprendimento sereno e partecipativo; sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione; promuovere la formazione di maturità orientativa in grado di porre lo studente nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili; favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educativa finalizzata a favorire il pieno sviluppo del soggetto educando, sviluppare la propria azione didattica nel più scrupoloso rispetto dei contenuti del P.O.F. dell Istituto; comunicare con regolarità e trasparenza le valutazioni delle prove scritte, grafiche e orali. I genitori sono impegnati a: conoscere l Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo, collaborando con i docenti; conoscere il Regolamento di Istituto; sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici; essere disponibili ad assicurare la frequenza ai corsi di recupero e di eccellenza; vigilare sulla costante frequenza; informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni nell andamento scolastico dello studente; giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro; vigilare sulla puntualità di ingresso a scuola ( ore 8,05 ) con la consapevolezza che eventuali ritardi saranno trattati sulla base di quanto indicato all art. 2 del Regolamento di Istituto; non chiedere entrate posticipate oltre l inizio della terza ora di lezione o uscite anticipate prima del termine di detta ora, come indicato nell art.2 del Regolamento di Istituto; invitare il proprio figlio a non fare uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi non consentiti. La violazione di tale disposizione comporterà il ritiro temporaneo del cellulare se usato durante le ore di lezione e/o il deferimento alle autorità competenti nel caso in cui lo studente utilizzasse dispositivi per riprese non autorizzate e comunque lesive dell immagine della scuola e della dignità degli operatori scolastici ( art. 11 del Regolamento di Istituto); intervenire tempestivamente e collaborare con l ufficio di presidenza e con il Consiglio di Classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina; 7

8 tenersi costantemente informati sull andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti; rimborsare alla scuola eventuali danni di cui venga accertata la responsabilità del proprio /a figlio/a. Gli studenti sono impegnati a: prendere coscienza dei personali diritti e doveri ( Statuto delle studentesse e degli studenti ) e a rispettare persone, ambienti e attrezzature; conoscere il Regolamento di Istituto; presentarsi con puntualità alle lezioni ( 8,05 ); assicurare la frequenza scolastica alle attività curricolari, extracurricolari prescelte e dei corsi di recupero e di eccellenza; spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici non consentiti durante le ore di lezione ( C.M. 15/03/07); tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei propri compagni; seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo pertinente, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze; usare un linguaggio consono all ambiente educativo in cui si vive e si opera; evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio della scuola. 8

9 PARTE II IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 1.CARATTERI COMUNI: FINALITA ED OBIETTIVI EDUCATIVI Accogliendo le indicazioni legislative recenti in materia possiamo sintetizzare i criteri della progettazione del POF FERMI come impegni mirati al raggiungimento delle seguenti finalità: 1. INNALZARE il livello della scolarità e il tasso di successo scolastico (in attuazione della legge n 9 del 20/01/1999). 2. ARTICOLARE la progettazione nel rispetto della specifica identità dell Istituto alla luce anche dei cambiamenti avvenuti. 3. DOCUMENTARE gli obiettivi e gli esiti del processo educativo, certificandoli. In riferimento alla 1^ finalità si indicano: a) l organizzazione delle attività di recupero e potenziamento dell apprendimento; In riferimento alla 2^ finalità suindicata il Collegio promuove la sua realizzazione attraverso l ampliamento dell offerta formativa: a) con il potenziamento dell attività curricolare specifica dei tre indirizzi: informatico, linguistico e informatico-gestionale; b) con la promozione delle attività extracurricolari. Al conseguimento della 3^ finalità sono riferibili le strategie di: a) documentazione del sistema di valutazione della formazione degli studenti; b) monitoraggio dell efficacia-efficienza-economicità dell offerta formativa. Per quanto riguarda la PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE dei docenti, l impegno essenziale è nel superare l individualismo didattico a favore di un adeguata PROGRAMMAZIONE DI CLASSE. L analisi della situazione dei bisogni formativi di ogni singola classe è la base: 1. per individuare obiettivi specifici a medio e lungo termine; 2. per coordinare la scelta di percorsi didattici mono o pluridisciplinari; 3. per coordinare i sistemi di valutazione, nonché i criteri per il monitoraggio e la verifica della programmazione stessa. Gli obiettivi individuati, i contenuti minimi richiesti per ciascuna materia e per classe, le mete educative delle programmazioni di classe, sono a disposizione dell utenza e possono essere richiesti presso la segreteria didattica. Il recupero degli alunni con debito formativo si articola attraverso i seguenti interventi: ad inizio secondo quadrimestre, con corsi specifici, organizzati con pacchetti di ore su richiesta dei docenti e verifica finale d istituto; nel periodo estivo, con la stessa modalità. La valutazione del percorso formativo Per quanto riguarda la valutazione del profitto degli alunni, l Istituto ha stabilito i criteri a vari livelli: per materia; per classe; a livello d Istituto (vedi criteri per la conduzione degli scrutini finali). 9

10 Ogni livello ha definito obiettivi e metodi di valutazione, ha indicato i tempi, ha elaborato specifici strumenti (griglie). Tutto il materiale relativo è disponibile per l utente che ne faccia richiesta, presso la segreteria didattica. 2. INDIRIZZI CON RELATIVO QUADRO-ORARIO Il Liceo scientifico della Riforma In base ai regolamenti di riordino dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010 (Registrati alla Corte dei Conti in data 1 giugno 2010) il liceo scientifico è stato riformato. La riforma è entrata in vigore dall anno 2010/2011. Quest anno riguarda il primo biennio; andrà in implementazione a scorrimento nei prossimi anni scolastici. Identità del Liceo Scientifico Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale (art. 8 comma 1). Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell indagine di tipo umanistico; saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica; comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare nell individuare e risolvere problemi di varia natura; saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi; aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali; essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti; saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana. 10

11 Quadro orario Liceo Scientifico (Riforma) 1 biennio 2 biennio 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Lingua e cultura straniera Storia e Geografia 3 3 Storia Filosofia Matematica* Fisica Scienze naturali** Disegno e storia dell arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alternative * con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. Per il profilo educativo culturale e professionale dello studente liceale e per gli obiettivi specifici di apprendimento delle singole materie si fa riferimento alle indicazioni nazionali consultabili sul sito 11

12 Indirizzo tradizionale Per le classi del 4 e del 5 anno. MATERIE /CLASSI IV V Italiano 3 4 Latino 4 3 Inglese 3 4 Storia 2 3 Filosofia 3 3 Scienze 3 2 Fisica 3 3 Matematica 3 3 Disegno 2 2 Ed. Fisica 2 2 Religione 1 1 TOTALI

13 Indirizzo informatico Per le classi dal 3 al 5 anno. MATERIE/CLASSI III IV V Italiano Latino Inglese Storia Filosofia Scienze Fisica Matematica Disegno e Storia dell Arte Ed. Fisica Religione TOTALI Gli obiettivi specifici dell indirizzo informatico sono: l acquisizione di competenze generali e trasversali per la gestione delle informazioni; l adozione consapevole di metodi, linguaggi e strumenti informatici; l acquisizione di un habitus mentale che renda lo studente capace di ragionare per modelli; Per quanto riguarda la Matematica, il programma svolto nei corsi in cui si attua il P.N.I. è decisamente più corposo e mirato ad una preparazione idonea ad un buon avvio degli studi universitari, soprattutto se scientifici. Non è introdotta l Informatica come materia a sé: il suo studio non è infatti scisso da quello della Matematica e della Fisica, ma è un aspetto strumentale ed applicativo di queste due discipline, che le rendono più rispondenti alle esigenze di una società moderna. Lo studio di sistemi operativi, l uso di fogli elettronici, di Internet e di linguaggi di programmazione è affrontato con l obiettivo formativo di far acquisire, oltre alle conoscenze specifiche, abilità e competenze legate alla gestione di informazioni e alla risoluzione di problematiche informatiche. 13

14 L introduzione dello studio della Fisica nel biennio P.N.I. è soprattutto volto all'osservazione e all'interpretazione dei fenomeni naturali, nonché alla comprensione del metodo scientifico; nel triennio si prosegue tale studio, puntando sull approfondimento, e sulla risoluzione di problemi. L' uso del laboratorio aiuta ed integra tale lavoro. A partire dall anno scolastico 1999/2000 è in vigore la verticalizzazione del programma (gli argomenti dell intero corso di studio vengono cioè distribuiti nell arco dei 5 anni): questo permette l integrazione curricolare, nella quinta classe, dello studio della fisica moderna. Tale modifica della programmazione tradizionale si inserisce a pieno titolo nell obiettivo di indirizzo, di ricerca di massima apertura al mondo contemporaneo. Ad integrazione e sostegno della scelta della sperimentazione informatica, mirata ad aggiornare e potenziare l insegnamento delle materie scientifiche, ma anche di tutte le altre discipline, sono operativi una serie di progetti, esperienze e lavori specifici, di seguito indicati. Progetti curricolari relativi all indirizzo 1. Olimpiadi della Matematica e della Fisica Questi progetti potenziano il coinvolgimento e la motivazione personale allo studio delle discipline interessate, arricchiscono il lavoro curricolare che viene integrato con nuovi argomenti, offrono stimoli culturali, potenziano l'autonomia di giudizio, affinano il ragionamento, fanno acquisire metodologie sempre più valide. Si svolgono nelle ore curricolari con una prima selezione a livello di istituto e successivamente con la selezione a livello provinciale o regionale. 2. Patente europea ECDL 3. Giochi Matematici della Bocconi 14

15 Indirizzo linguistico Per le classi dal 3 al 5 anno. MATERIE/CLASSI III IV V Italiano Latino Prima Lingua Seconda Lingua Storia Filosofia Scienze Fisica Matematica Disegno e Storia dell Arte Ed. Fisica Religione TOTALI Gli obiettivi specifici dell indirizzo linguistico sono: la formazione umana, sociale e culturale dei giovani, attraverso il contatto con altre realtà in una educazione interculturale, che porti alla consapevolezza della propria identità culturale e all accettazione e alla comprensione dell altro, del diverso da sé; l acquisizione di una competenza comunicativa che permetta di ampliare le proprie esperienze sociali e di lavoro nel presente e nel futuro; la riflessione sulla propria lingua e sulla propria cultura attraverso l analisi comparata con altre lingue e culture. l acquisizione di una competenza linguistica specialistica nei settori medico-biologico; tecnologico; informatico - telematico 15

16 Specificità nell insegnamento curricolare: l insegnamento delle lingue straniere Lo studio parallelo di due lingue straniere, peculiarità dell indirizzo linguistico, è ormai prassi consolidata, che si è notevolmente potenziata negli anni. Formare il cittadino d Europa, ben altro che uno slogan, è realtà quotidiana di intervento per sviluppare una consapevolezza interculturale con la comprensione del diverso da sé, della diversità di questa società europea e del valore di tale diversità. Sviluppare questa consapevolezza tra i giovani europei è l impegno concreto della scuola per la costruzione di garanzie di pace, coesione e solidarietà per il futuro. Una pluralità di motivi ha guidato nell introduzione e nel potenziamento di tale indirizzo: l importanza che nel mondo contemporaneo ha il possesso generalizzato di più lingue straniere; il valore formativo e culturale della conoscenza comparata di più sistemi di comunicazione verbale; il futuro inserimento dei giovani in un quadro di attività lavorativa a livello europeo; le esigenze territoriali, dove è sensibile l afflusso di turisti stranieri. Articolazione del corso Il corso è strutturato su uno schema orario che prevede la differenza fra prima lingua straniera e seconda lingua straniera. L insegnamento della seconda lingua ha carattere intensivo nel biennio, in modo che alla fine di esso le competenze acquisite nelle due lingue straniere siano abbastanza omogenee ; nel triennio, invece, l insegnamento procede in modo parallelo, pur mantenendo nominalmente la distinzione di prima e seconda lingua. L accertamento del processo formativo degli studenti si opera, come per le altre discipline, attraverso le prove curricolari. Per il potenziamento delle lingue tutti gli alunni del Liceo possono partecipare ai progetti che prevedono il rilascio delle seguenti certificazioni riconosciute a livello europeo: Cambridge per la lingua Inglese DELF per la lingua Francese DELE per la lingua spagnola 16

17 3.METODOLOGIA E TECNICHE DI INSEGNAMENTO Le metodologie sono rapportate alla realtà media della classe espressa nei ritmi di apprendimento, nei livelli cognitivi e nelle competenze raggiunte; sono coerenti con gli obiettivi generali e con quelli specifici disciplinari; le tecniche utilizzate nell insegnamento sono molteplici ed intenzionali, tradizionali (lezione ex cathedra), innovative (lezione dialogata, problem solving, lavoro per gruppi con l uso di strumenti di visualizzazione, in compresenza o con esperti ecc.); le riunioni di coordinamento disciplinare ed i consigli di classe sono utilizzati come opportuno strumento di organizzazione della didattica, di scambio di informazioni e di esperienze. 4.VALUTAZIONE E VERIFICHE La valutazione del livello di maturazione dello studente prende in esame aspetti riguardanti tre ambiti differenti: 1. sfera cognitiva: conoscenza degli elementi propri degli argomenti oggetto di studio/indagine; comprensione ed uso di linguaggi specifici, apparecchiature, tecniche; individuazione ed applicazione di relazioni, proprietà, procedimenti; individuazione del problema e formulazione di ipotesi di soluzione; costruzione di schemi concettuali; elaborazione ed organizzazione delle conoscenze; 2. sfera metacognitiva: impegno, interesse,metodo di studio, autonomia, flessibilità, intraprendenza. 3. sfera socio-affettiva-relazionale: partecipazione, solidarietà, auto ed etero-percezione, modalità e stato dei rapporti con i docenti e l'ambiente scolastico. Verifica La verifica ha lo scopo di: assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo, modificarlo secondo le esigenze; 17

18 controllare durante lo svolgimento dell'attività didattica l'adeguatezza dei metodi, delle tecniche e degli strumenti utilizzati; accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati; Valutazione Le valutazioni sono sia formative sia sommative. Le valutazioni formative sono essenzialmente mirate a individualizzare l'insegnamento, rilevare carenze e difficoltà e organizzare attività di recupero per raggiungere gli obiettivi prefissati. Tale verifica avverrà al termine di ciascuna unità didattica o dopo lo svolgimento di una parte significativa di essa. Le valutazioni sommative sono effettuate per classificare gli alunni ed utilizzano prove scritte - strutturate e non strutturate - e prove orali, finalizzate all'accertamento del raggiungimento degli obiettivi prefissati. La valutazione delle prove scritte e orali avviene sulla base delle apposite griglie elaborate in sede di gruppi disciplinari e approvate dal Collegio dei docenti. Le valutazioni di fine periodo tengono conto dei risultati delle prove sommative e di altri elementi, concordati in seno al Consiglio di classe, quali l'impegno, la partecipazione, la progressione rispetto ai livelli di partenza. I docenti sono impegnati ad operare un congruo numero di verifiche per quadrimestre; comunicano all'alunno la valutazione data, motivandola, dando suggerimenti opportuni per migliorare il suo processo di apprendimento, sviluppare le capacità correttive ed autovalutative. Il tutto nel massimo rispetto della sua personalità e sensibilità. Per le discipline che prevedono prove scritte destinate alla valutazione quadrimestrale, si è stabilito che esse non possono essere meno di tre a quadrimestre e che la correzione e la visione degli elaborati deve avvenire di norma entro quindici giorni dalla data di svolgimento della prova. Sugli elaborati, che potranno essere visionati o richiesti in copia dalle famiglie, come previsto dalla legge 241/90 sulla trasparenza amministrativa, è apposto insieme al voto un motivato giudizio sulla base dei descrittori e indicatori stabiliti. Per la valutazione di fine anno i Consigli di classe verificheranno se le prestazioni dell'alunno sono almeno adeguate ai livelli minimi disciplinari indispensabili per la frequenza della classe successiva, fissati in fase di programmazione dell'attività didattica. Il Collegio docenti, per uniformare il più possibile i criteri di valutazione - ferme restando le disposizioni di legge in materia e la sovranità dei Consigli di classe può formulare, nel periodo immediatamente antecedente gli scrutini, i criteri di promozione o non promozione per la classe successiva. 18

19 5.CRITERI DI MISURAZIONE STANDARD UTILIZZATI PER LA PROGRAMMAZIONE DI CLASSE Livello (voto) Gravemente Insufficiente (1-2-3) Scarso (4) Insufficiente (5) Sufficiente (6) Discreto (7) Buono (8) Ottimo (9-10) Conoscenza (sapere) Competenza (saper fare) Non conosce dati e Non sa utilizzare nozioni strumenti, non sa produrre, non riesce a raggiungere risultati pratici. Non sa esporre neanche in modo meccanico Conosce in modo Applica le conoscenze lacunoso e con difficoltà anche in frammentario situazioni semplici. Produce in modo frammentario e con errori. Espone in modo impreciso e solo se aiutato Dimostra conoscenze Applica le conoscenze non ancora complete, solo in contesti semplici. ma si sforza di ordinare i Produce errori, ma riesce contenuti acquisiti ad indirizzarsi verso risultati concreti. Espone con qualche difficoltà almeno i concetti fondamentali Conosce dati e concetti Applica le conoscenze anche se in modo non correttamente solo in approfondito situazioni note, produce in modo elementare ma completo. Espone in modo semplice e non sempre rigoroso Conosce concetti e dati Applica le conoscenze e usa i metodi e gli strumenti in modo corretto. Espone in modo chiaro, spiega e riassume i concetti Conosce concetti e dati Applica metodi e strumenti con sicurezza. Espone in modo chiaro e rigoroso e sa riorganizzare le Conosce dati e concetti in modo approfondito informazioni Applica le conoscenze con autonomia, integra ed elabora metodi e procedure. Riorganizza ed espone i concetti in modo personale. 19 Capacità (saper essere) Non sa collegare dati, non sa rielaborare, non si orienta Collega con difficoltà, si orienta e rielabora in modo limitato Riesce a collegare anche se in modo incompleto, si orienta solo se guidato e ha difficoltà a rielaborare Riesce ad effettuare semplici collegamenti. Rielabora e si orienta solo in situazioni note Effettua collegamenti e rielabora informazioni. Se guidato si orienta anche in situazioni nuove Si orienta in situazioni nuove ed effettua collegamenti con facilità Riorganizza in forma personale i criteri e i metodi, si orienta immediatamente in situazioni nuove

20 PARAMETRI INTEGRATIVI DELLA MISURAZIONE PER LA VALUTAZIONE SOMMATIVA Impegno Interesse Partecipazione Puntualità Scarso: l alunno non lavora mai da solo Inesistente: l alunni Inesistente: l alunno Discontinuo: svolge i compiti e studia solo saltuariamente Opportunistico: ha un metodo di lavoro solo a volte efficace ed ordinato Adeguato: ha un metodo di lavoro sempre ordinato ed efficace Elaborativo: ha un metodo di lavoro originale e personale non prova alcun interesse Superficiale: interessa saltuariamente si solo Adeguato: l alunno è interessato ed attento Profondo: l alunno partecipa con attivo interesse non partecipa in alcun modo alla lezione Passiva: partecipa passivamente senza mai intervenire Sollecitata: l alunno partecipa solo se sollecitato Propositiva: partecipa anche con interventi personali propositivi Assente: l alunno non è puntuale durante le lezioni né per quanto riguarda i compiti a casa Limitata: l alunno solo a volte è puntuale durante le lezioni e nei compiti a casa Adeguata: l alunno segue con puntualità a scuola e a casa 6.CRITERI DI VALUTAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA DEGLI STUDENTI La valutazione del comportamento degli studenti risponde alle seguenti finalità fissate dal DM n.5 del 16 gennaio 2009: livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all interno della comunità scolastica; dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10. La valutazione del comportamento degli studenti è attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, in sede di scrutinio intermedio e finale, utilizzando i seguenti indicatori, desunti dai doveri dello studente come stabiliti dal DPR n. 249 del 1998: 1) Rispetto delle regole della convivenza civile 2) Rispetto del Regolamento di Istituto, del Patto educativo e delle disposizioni vigenti nella scuola 3) Comportamento responsabile: nel rapporto con tutto il personale (docenti, non-docenti e compagni di scuola); nell'utilizzo delle strutture e del materiale scolastico; durante tutte le attività scolastiche ed in ogni ambito formativo (viaggi e visite guidate, partecipazione ad iniziative fuori dalla scuola); 4) Frequenza e puntualità 5) Partecipazione ed interesse alle lezioni 6) Impegno e regolarità nel lavoro a scuola e a casa A norma dell art. 3 comma 2 del DM 5/2009 La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione 20

21 e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell anno. La valutazione del comportamento è effettuata mediante l attribuzione di un voto numerico espresso in decimi (da 10 a 5, e, in casi particolarmente gravi, minore di 5) e tiene conto degli indicatori sopra citati e di ogni altro elemento utile per la valutazione di ogni singolo alunno. La valutazione del comportamento di ogni studente riguarda tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica (attività curricolari, extracurricolari, ecc.) e si estende anche alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi attivati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede (es. viaggi d istruzione, visite guidate, partecipazione a spettacoli teatrali, ecc.). La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, all unanimità o a maggioranza, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all Esame di Stato, conclusivo del ciclo di studi. Alcune precisazioni sull'uso dei termini: Comportamento, è l'insieme delle manifestazioni direttamente osservabili con cui l'alunno risponde a diverse situazioni o condizioni scolastiche Partecipazione, è la manifestazione dell'interessamento dell'alunno che prende parte alla vicenda scolastica nella sua globalità e complessità Interesse, è la disponibilità dell'alunno all'incontro tra le sue personali esigenze e la proposta educativodisciplinare Impegno, è il diligente impiego da parte dell'alunno della volontà e delle proprie forze intellettive nello svolgimento regolare dei doveri scolastici richiesti Frequenza alle lezioni, è misurata dalla somma del numero di assenze (fino al termine delle verifiche), ritardi e uscite anticipate, escluse quelle certificate per malattia, ed escluso tre entrate in ritardo e/o uscite anticipate per quadrimestre, consentite dal Regolamento ed opportunamente autorizzate. Annotazione scritta sul registro di classe, è la nota in condotta attribuita dal docente responsabile dell ora in cui si è verificato il comportamento individuale da sanzionare. Provvedimento disciplinare: sanzione inflitta dal Dirigente Scolastico, sentito il Consiglio di Classe. 21

22 Griglia per l'attribuzione del voto di condotta 10/10 Rispetto scrupoloso del Regolamento d'istituto Comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione nel rapporto con tutti coloro che operano nella scuola, in ogni ambito ed in ogni circostanza Frequenza assidua e puntuale alle lezioni (assenze <7% e/o permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata <7%, nessun ritardo nella presentazione delle giustificazioni) Vivo interesse e partecipazione costruttiva alle lezioni Impegno serio e regolare svolgimento delle consegne Media dei voti di profitto non inferiore ad 8,5 9/10 Rispetto scrupoloso del Regolamento d'istituto Comportamento responsabile e collaborativo nel rapporto con tutti coloro che operano nella scuola, in ogni ambito ed in ogni circostanza Frequenza assidua e costante alle lezioni (assenze <10% e/o permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata <10%, un ritardo nella presentazione delle giustificazioni) Costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni Impegno serio e regolare svolgimento delle consegne Media dei voti di profitto non inferiore ad 7,5 8/10 Rispetto del Regolamento d'istituto Comportamento sostanzialmente buono Frequenza regolare alle lezioni (assenze <15% e/o permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata <15%, qualche ritardo nella presentazione delle giustificazioni) Interesse e partecipazione generalmente attiva alle lezioni Proficuo svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche, compresa la puntualità Media dei voti di profitto non inferiore ad 6,5 7/10 6/10 Rispetto appena accettabile del Regolamento d'istituto Comportamento non sempre responsabile con al massimo una occasionale annotazione scritta sul registro di classe. Frequenza non sempre regolare alle lezioni (assenze <22% e/o permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata <22% ripetuti ritardo nella presentazione delle giustificazioni) Interesse e partecipazione alle lezioni complessivamente accettabile Sufficiente svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche, e solo sufficiente puntualità negli adempimenti Frequenti inadempienze formalizzate nel rispetto del Regolamento d'istituto Comportamento incostante per responsabilità e collaborazione; sanzionato con uno o più provvedimenti disciplinari o sospensioni fino a 15 giorni complessivi durante l anno. Frequenza irregolare alle lezioni (assenze >22% e/o permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata >22%, ripetuti ritardo nella presentazione delle giustificazioni) Poco interesse e discontinua partecipazione e puntualità alle lezioni 22

23 5/10 Frequenza alle lezioni sporadica (inferiore a 150 giorni, fatta esclusione per motivi di salute) Disinteresse nello svolgimento delle consegne scolastiche e solo occasionale partecipazione alle lezioni Comportamento scorretto ripetuto e riprovevole connotato da disvalore sociale, da mancanza di rispetto della persona e delle regole poste a fondamento della convivenza civile Responsabile di comportamenti violenti e/o offensivi accertati e sanzionati e reiterati di estrema gravità, anche in relazione al rispetto del patrimonio della scuola, nonché comportamenti perseguiti dal Regolamento d Istituto con sanzioni disciplinari che comportino l allontanamento per periodi superiori ai 15 giorni, ai sensi dell art. 4 del D.M. n 5/2009, aggravati dalla mancata progressione, cambiamenti o miglioramenti, nel comportamento e nel percorso di crescita e maturazione a seguito delle sanzioni di natura educativa irrogate. N.B. 1) Il voto di condotta viene determinato dall osservazione degli indicatori globalmente considerati. 2)In base a quanto disposto dal DM 5 del 16/01/2009, la votazione insufficiente sarà attribuita "solo in presenza di comportamenti di particolare e oggettiva gravità e dovrà essere adeguatamente motivata". 7.VALIDITA ANNO SCOLASTICO DEROGHE AL LIMITE DI ASSENZE La normativa vigente, richiamata anche dalla C.M. 20/11prevede: per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell orario annuale personalizzato. è possibile derogare al suddetto limite solo per casi eccezionali dovutamente motivati e documentati, a condizione comunque che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati; è compito del Collegio Docenti definire i criteri generali e le fattispecie che legittimano la deroga al limite minimo di presenza; è compito del consiglio di classe verificare, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti e delle indicazioni della presente nota, se il singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur rientrando nelle deroghe previste dal collegio dei docenti, impediscano, comunque, di procedere alla fase valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo. Pertanto il Collegio dei Docenti ha deliberato la seguente casistica apprezzabile ai fini della deroga ai tre quarti di presenza del monte ore annuale: gravi motivi di salute adeguatamente documentati; terapie e/o cure programmate; donazioni di sangue; partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.; adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell intesa stipulata il 27 febbraio 1987). partecipazione a manifestazioni studentesche organizzate (nel limite massimo di tre giorni) gravi motivi di famiglia ed ogni altra circostanza che il Consiglio di classe vorra prendere in esame. 23

24 8.CRITERI DI AMMISSIONE ALLE CLASSI SUCCESSIVE L'O.M. Fioroni sulla valutazione (O.M. 92/07) prevede, tra l altro, la sospensione di giudizio per gli studenti che in sede di scrutinio finale presentino in una o più discipline valutazione insufficiente. Pertanto il Collegio dei Docenti ha approvato all unanimità i seguenti criteri di valutazione: 9.CRITERI DI VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE La valutazione quadrimestrale è espressa in modo collegiale sulla base di una proposta di voto dei singoli docenti, espressi sulla base di elementi collegialmente concordati. Essa tiene conto di molteplici elementi: Livello di profitto raggiunto, derivante da prove di accertamento coerenti con una struttura modulare di insegnamento, aperta a molteplici forme di apprendimento: conoscenze, competenze, padronanza, abilità; Partecipazione all attività didattica e al dialogo educativo; Impegno rispetto alle scadenze assegnate dai docenti per le attività didattiche; Comportamento durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica (art.2 L. n.169/2008 e D.M. n. 5 del 16/01/209), come da griglia deliberata dal Collegio dei Docenti. 10.CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE La valutazione di fine anno scolastico considera con attenzione i parametri sopra esposti in relazione ad un arco temporale più ampio. Specificatamente Il docente della disciplina propone il voto in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l ultimo quadrimestre e sulla base di una valutazione complessiva dell impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell intero percorso formativo. La proposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio nonché dell esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati. (O.M. 5 novembre 2007, n. 92) 11.CRITERI DI PROMOZIONE La promozione è attribuita all alunno che presenti almeno la sufficienza in tutte le discipline. In presenza di una sola insufficienza non grave il consiglio di classe può sanare la mediocrità ed ammettere l alunno alla frequenza della classe successiva. 12.CRITERI DI NON AMMISSIONE ALL ANNO SUCCESSIVO Il Consiglio di Classe può deliberare, dopo opportuna analisi da effettuarsi caso per caso, la non ammissione alla classe successiva qualora si verifichi almeno una delle seguenti condizioni: insufficienze gravi in tre discipline; insufficienze lievi in quattro discipline; votazione sul comportamento inferiore a sei decimi. In presenza di più insufficienze non gravi il consiglio di classe può valutare l opportunità di sanare una delle mediocrità e deliberare la sospensione di giudizio. 24

25 13.CRITERI DI SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO FINALE Nei confronti dello studente per il quale, in sede di scrutinio finale è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia - sulla base di quanto previsto ai punti precedenti un immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di Classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale. In presenza di più insufficienze non gravi il consiglio di classe può sanare una delle mediocrità. La sospensione di giudizio avverrà con: una o due insufficienze, anche gravi; fino a tre insufficienze lievi. In condizioni del tutto particolari, che devono essere adeguatamente verificate e/o attestate, quali: ricoveri ospedalieri di lunga durata, ripetute degenze anche brevi, trasferimento del nucleo familiare ed altri particolari rilevanti motivi, il consiglio di classe può indicare la sospensione del giudizio finale anche alla presenza di tre o più insufficienze, anche gravi. La scuola comunica subito alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di Classe, indicando le specifiche carenze rilevate dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l alunno non ha raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell anno scolastico, le modalità e i tempi delle relative verifiche. Se i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengono di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche previste. "A conclusione dei suddetti interventi didattici, di norma entro il 31 agosto e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell anno scolastico successivo, il Consiglio di Classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, procede alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del giudizio definitivo che, in caso di esito positivo, comporta l ammissione dell alunno alla frequenza della classe successiva. (D.M. 3 ottobre 2007, n. 80) 14.CRITERI DI AMMISSIONE ALL ESAME DI STATO Il Consiglio di Classe delibera l ammissione all esame di Stato considerando i seguenti elementi: progresso rispetto ai livelli iniziali; evoluzione personale e culturale nell arco del quinquennio; conseguimento nello scrutinio finale di un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente; votazione sul comportamento non inferiore a sei decimi. 25

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