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1 Spedizione in a.p. 45% - art. 2 comma 20/b - Legge 662/96 DCB - Verona NOTIZIARIO MENSILE DI CONFAGRICOLTURA VERONA l agricoltore veronese [Marzo Vogliamo richiamare l attenzione su una situazione di estrema difficoltà che va affrontata con provvedimenti precisi. Per il decreto legge sulle quote latte abbiamo indicato i nostri punti irrinunciabili. Sollecitiamo interventi urgenti per le assicurazioni agevolate inerenti le calamità e le avversità atmosferiche e per la stabilizzazione degli sgravi contributivi per le aree montane e svantaggiate. 2009] I produttori di latte che con fatica hanno continuato a produrre nel rispetto delle norme, chiedono di chiudere nella legalità una defatigante questione in ballo ormai da troppi anni, in modo da poter affrontare le insidie del mercato senza essere contestualmente esposti alla sleale concorrenza di chi volutamente ignora le regole. Lo ha detto il presidente della Confagricoltura, Federico Vecchioni, intervenendo ad Arcore alla partecipata manifestazione contro il decreto quote latte di Confagricoltura e Cia della Lombardia. Erano ad Arcore circa 10 mila agricoltori e 2000 tratori provenienti dalle varie provincie lombarde; presenti anche nutrite delegazioni di produttori di tutte le altre Regioni. Contestualmente un altra importante e condivisa manifestazione congiunta si è svolta a Gemonio (Varese), con oltre cento trattori che hanno sfilato in corteo. Con queste iniziative - ha spiegato il presidente di Confagricoltura - abbiamo voluto sottolineare al presidente Berlusconi, al ministro Bossi, al governo tutto ed al Parlamento che ci opponiamo in tutti i modi al fatto che si ignorino le ragioni di quarantamila allevatori e si cerchi di favorire una minoranza che, non applicando le norme, ha prodotto irregolarmente per anni, arrecando danni ingenti all economia di un intero settore; una minoranza che ha costretto il Tesoro e quindi tutti i cittadini italiani a versare, negli anni, a Bruxelles - al loro posto - oltre 2,5 miliardi di euro. Dicono che diciamo bugie - ha aggiunto il presidente -. Ma la verità sta nei numeri sul prelievo, indicati nella relazione tecnica d accompagnamento al decreto: oltre il 70% dei 1,671 miliardi di euro, ancora da riscuotere a titolo di prelievo, è dovuto - su di un totale di posizioni a debito da non più di realtà produttive; di queste 686 sono responsabili di circa l 80% del prelievo riferibile all ultima campagna. Quindi il presidente della Confagricoltura ha ribadito le richieste irrinunciabili avanzate dalla Confagricoltura per la modifica del decreto sulle Il giornale è stato chiuso il giorno 16/04/09 Quote latte In piazza per ottenere legalità, equità, verità quote latte all esame del Parlamento: preventivo ritiro di tutte le forme di contenzioso, prima dell assegnazione di nuove quote; assegnazione dalle nuove quote solo dopo che l azienda abbia regolarizzato la propria posizione, aderendo esplicitamente alle modalità di versamento del prelievo ancora dovuto; determinazione di una adeguata dotazione finanziaria per il fondo da destinare unicamente a sostenere gli investimenti effettuati dalle aziende che hanno acquistato quote. L esito della prima fase dell iter di conversione in legge del decreto ha concluso Vecchioni - ci ha lasciato profondamente insoddisfatti. Proseguiremo pertanto nell azione di contrasto. PRELIEVO DA RISCUOTERE AZIENDE IMPORTO Prelievo da riscuotere esclusa rateizzazione di cui da aziende attive da aziende non più attive esigibile da aziende attive non esigibile da aziende attive Elaborazioni Confagricoltura relazione accompagnamento decreto legge Aziende a prelievo Periodo 2007/2008 per produzione non compensata n aziende prelievo milioni di euro esubero ton Grandi splafonatori Altre aziende Totale Aziende % Grandi splafonatori 46% 77% 77% % Altre aziende 54% 23% 23% Elaborazioni Confagricoltura relazione accompagnamento decreto legge

2 2 L agricoltura al centro dell economia del paese Pubblichiamo il"documento di posizione" - approvato da Giunta e Comitato Direttivo a fine febbraio sullo stato di crisi che grava sull agricoltura italiana nel contesto della complessiva situazione di recessione dell intera economia nazionale La Giunta esecutiva ed il Comitato direttivo di Confagricoltura hanno dato pieno mandato al Presidente confederale di rappresentare al presidente del Consiglio dei Ministri On. Silvio Berlusconi lo stato di crisi che grava sull agricoltura italiana nel contesto della complessiva situazione di recessione dell intera economia nazionale. L agricoltura produttiva è infatti parte integrante dell economia reale del Paese, motore di sviluppo e fattore di equilibrio nelle congiunture più sfavorevoli. Rappresenta, infatti, compresi i settori ed i servizi a monte e a valle del processo produttivo - dalla fornitura di mezzi tecnici alla trasformazione, sino alla distribuzione ed alla ristorazione - ben il 15% del Pil nazionale. Tuttavia, come si temeva e come avevamo segnalato prima dell estate scorsa, le difficoltà stanno degenerando in criticità strutturali che postulano interventi correttivi coerenti, solo in parte motivati dall emergenza. L agricoltura, più di altri comparti, necessita di un quadro stabile dal momento che non ha la flessibilità di altri: non può interrompere la produzione, non può sospendere le lavorazioni, non fruisce di ammortizzatori sociali. Non è un caso che Paesi a forte strutturazione agricola come la Francia abbiano recuperato provvedimenti e misure di supporto per centinaia di milioni di euro al fine di traghettare il settore in acque più tranquille. Con decisioni innovative e coraggiose che hanno avuto come protagonista lo stesso Presidente Sarkozy che si è impegnato in prima persona con le imprese agricole per un riorientamento ed un rilancio del primario. Riteniamo che la politica possa e debba dedicare tutto il suo impegno per comprendere l entità Notiziario mensile dell'unione Provinciale Agricoltori di Verona Direzione e Redazione Amministrativa Verona - Via Sommacampagna, 63E Tel. 045/ Fax 045/ verona@confagricoltura.it Editrice: Unione Prov.le Agricoltori Verona Autorizzazione del Tribunale di Verona n 1349 in data 22/12/98 Direttore Responsabile: Prof Pietro Fracanzani Direttore Editoriale: Luigi Bassani Redazione: Simonetta Manara Anno 11 - numero 3 - Marzo 2009 Stampa: Mediaprint Srl - Via Brenta, 7 San Giovanni Lupatoto (VR) - Tel. 045/ Abbonamento 15 euro [Marzo 2009] della crisi che interessa il settore agricolo come dimostrato ampiamente dai dati statistici. Costi di produzione in salita (+31% dal 2000 al 2008), prezzi all origine dei prodotti statici (+15% sempre dal 2000 al 2008), bilancia agro alimentare in deficit strutturale per oltre 9 miliardi di euro, nonostante il trend positivo dell export e domanda agroalimentare rigida, con consumi domestici ed extradomestici sostanzialmente fermi (+0,5% in termini reali nell ultimo anno e meno dell 1% come incremento medio annuo negli ultimi sei anni). In questo quadro obiettivamente negativo destano particolare preoccupazione alcuni dossier che richiedono un intervento politico deciso e risolutivo nella direzione degli interessi delle imprese. In primo luogo la questione della conversione del decreto legge sulle quote latte che prevede un impostazione non condivisibile in via di principio laddove si rischia di determinare sperequazioni a danno dei produttori che hanno in passato prodotto latte nel rispetto dei quantitativi di riferimento loro assegnati o acquisiti in altra forma (acquisto, affitto etc.). Occorre a tale proposito prevedere un adeguata forma di riequilibrio delle posizioni a favore di questi allevatori tramite la previsione di un fondo con risorse adeguate, che Confagricoltura valuta in almeno 350 milioni di euro, per ristorare le aziende degli impegni finanziari che hanno sostenuto negli ultimi anni di applicazione del regime delle quote. Resta prioritario il nodo della rinuncia ad ogni contenzioso per chi aderisce alla nuova rateizzazione del debito accumulato. La manovra economica ha poi trascurato il rinnovo delle agevolazioni previdenziali ex L. 81/2006 per le zone montane e svantaggiate. La mancata conferma di tali previsioni, che interessano oltre l 80 per cento delle giornate lavorative impiegate nel settore (85 milioni su circa 100 milioni), determinerebbe da sola un incremento degli oneri a carico delle imprese agricole di 275 milioni di euro per anno, di cui 219 milioni a carico del Mezzogiorno, 36,5 milioni di euro per le Regioni del Centro Italia e di 20 milioni circa per le Regioni settentrionali. Ancora, sempre tra gli interventi nazionali, la manovra ha omesso lo stanziamento di adeguate risorse per il Fondo di Solidarietà nazionale per favorire l accesso alle assicurazioni agevolate da parte delle imprese agricole. Uno strumento essenziale soprattutto per alcuni settori chiave come l ortofrutta e il vitivinicolo. Su questo fronte è richiesto un impegno di spesa di 95 milioni di euro per il 2008 e di almeno Documento di Posizione 230 milioni di euro per gli anni successivi. Se a queste tessere del mosaico si aggiungono gli insufficienti riscontri: sulla promozione del comparto energetico, sugli incentivi per la ricerca e l innovazione nelle imprese agricole, sulla difficile fase di ristrutturazione del settore del tabacco e di quello bieticolo saccarifero (per il quale è necessario confermare il fondo per il pagamento degli aiuti di stato previsti dalla riforma e pari, per il 2008, a 43 milioni di euro), sugli strumenti per fronteggiare la difficile congiuntura di mercato per cereali, prodotti zootecnici, agrumi ed olio di oliva, sulle dotazioni finanziarie necessarie al funzionamento dell AGEA, responsabile dei pagamenti diretti comunitari, si può a buon diritto affermare come manchi ormai un disegno di politica agricola nazionale ed una attenzione verso quelle Piccole e Medie Imprese che costituiscono la spina dorsale dell economia del Paese. Anche perché è mancata la prevista rivisitazione del sistema pubblico (abolizione delle Provincie in primis) che tanta parte ha avuto ed ha tuttora nel determinare il gravoso carico burocraticoamministrativo delle imprese agricole italiane pari a quasi cento giornate l anno dedicate da una azienda di medie dimensioni e con un ordinamento produttivo standard, per rispettare tutti gli adempimenti previsti dalle norme. Su tutte queste problematiche si ritiene urgente l intervento dell Esecutivo per ripristinare le condizioni minime di competitività del settore. Una serie di interventi anti crisi, in analogia a quelli già previsti per gli altri comparti produttivi, che consentirebbero alle vere imprese agricole trainanti un deciso recupero di competitività. La mobilitazione, promossa da Confagricoltura interpretando correttamente il malessere degli imprenditori associati, costituisce un azione di sollecitazione alle istituzioni che non vuole essere antigovernativa ma che è richiesta dalla delicatezza della situazione e dalla difficoltà della congiuntura in cui si trovano ad operare le imprese del settore. Un azione cui non si può rinunciare e che costituisce ad avviso della Confederazione la vera priorità di un azione di rappresentanza sindacale che mira, nell assoluto reciproco rispetto dei ruoli, al dialogo ed al confronto per evidenziare tutte le situazioni che richiedono interventi adeguati e risolutivi. Per rilanciare un settore agricolo che fa parte a pieno titolo del sistema economico nazionale. Nell interesse delle imprese e del Paese.

3 Quote latte: primo, non premiare i furbi Questo il senso del messaggio che il presidente di Confagri Veneto, Guidalberto di Canossa, ha inviato alle autorità regionali ed ai parlamentari veneti per sensibilizzarli sulle modifiche da apportare al Decreto legge Zaia Il Decreto Legge in materia di quote latte rappresenta un importante passo avanti nella soluzione di un problema che si trascina ormai da diversi anni e che non era stato affrontato in passato con la necessaria decisione: di questo va dato atto al ministro. Tuttavia è indispensabile che la nuova normativa non premi chi non ha rispettato la legge producendo più della quota che gli era stata assegnata o addirittura senza quota, ma ripristini a tutti gli effetti un regime di piena legalità che costituisca un punto di riferimento certo ed affidabile per tutti gli allevatori che intendono svolgere la propria attività con onestà e trasparenza. Lo ha scritto il presidente di Confagricoltura Veneto, Guidalberto di Canossa, in una lettera che ha voluto inviare ai parlamentari veneti e alle massime autorità regionali, chiedendo altresì di poterli incontrare per chiarire la posizione Mentre si avvia in aula al Senato la discussione sulla conversione in legge del decreto quote latte (che poi dovrà passare all esame della Camera) Confagricoltura annuncia il proseguimento delle iniziative di mobilitazione. Una importante manifestazione si terrà la prossima settimana con corteo di trattori a Cuneo. Rimane attivo in Piemonte il primo presidio degli allevatori a Carmagnola (TO) realizzato da oltre due settimane, a cui sono presenti stabilmente circa 150 trattori. In Lombardia restano allertati gli agricoltori, dopo le manifestazioni di Arcore e Gemonio, pronti a riattivare i presidi di Mantova, Brescia e Cremona. In Emilia, dopo la manifestazione di Reggio Emilia, svoltasi in concomitanza con quelle lombarde, resta attivo il presidio di Parma. Sia in Lombardia che in Emilia gli agricoltori fa sapere Confagricoltura sono in stato di allerta e pronti, se occorrerà, a riaccendere i motori, dopo le decisioni del Senato e soprattutto dopo gli incontri tra Organizzazioni agricole e Governo. In queste ore ha detto il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni abbiamo ascoltato molte falsità. C è chi ha voluto minimizzare la portata della mobilitazione; c è chi ci ha accusato di demagogia solo perché avvertiamo il bisogno di tutelare fino in fondo dei produttori veneti ed evidenziare la assoluta necessità che non venga lasciata cadere l'occasione ora apertasi con l'approvazione del Decreto Legge per una soluzione equa e definitiva della questione. Guidalberto di Canossa ha indicato anche le principali modifiche da apportarsi alla normativa approvata in sede di conversione in legge: il fondo di intervento, adeguatamente dotato finanziariamente, deve essere riservato esclusivamente alle imprese lattiere che hanno investito nell acquisto delle quote; i potenziali beneficiari devono rinunciare preventivamente alle azioni legali in corso; all atto della richiesta di rateizzazione il potenziale beneficiario deve corrispondere una somma correlata all entità del suo debito; l attribuzione delle quote deve essere successiva alla richiesta di rateizzazione. Continua la mobilitazione degli agricoltori gli interessi e le legittime aspettative dei produttori onesti (siano o non siano iscritti a Confagricoltura); c è chi ha continuato a dire che diamo in giro numeri strani sugli splafonatori. Mi sembra che tutte queste dichiarazioni si siano rivelate un boomerang perché gli allevatori hanno aperto gli occhi e sanno chi difende i reali interessi delle imprese agricole e della zootecnia italiana. La mobilitazione continua e verificheremo ha sottolineato Federico Vecchioni - se c è la volontà concreta di risolvere positivamente il problema, consentendo di ripristinare, il prima possibile, le condizioni normative in grado di assicurare una corretta gestione del regime delle quote latte. 3 [Marzo 2009] Gli emendamenti al decreto sulle quote latte "In sede parlamentare il decreto legge sulle quote latte dovrà essere modificato. E indispensabile per non vedere vanificati l impegno e gli sforzi del mondo produttivo nel perseguire l applicazione della Legge 119/2003, e per garantire i produttori che hanno sempre rispettato le regole. Lo ha rimarcato Confagricoltura. Queste le condizioni irrinunciabili per l Organizzazione agricola: l obbligo, per avere nuove quote, della rinuncia di qualsiasi contenzioso in atto o futuro; la previsione di un pagamento d ingresso, commisurato all entità del debito, per accedere alle nuove quote ed alla rateizzazione; un fondo con adeguate risorse a favore degli allevatori in regola; la retroattività al 2009 dell efficacia del superprelievo nel caso di non accesso alla rateizzazione. La Giunta di Confagricoltura ha risollecitato il varo di un pacchetto di misure anticrisi specifiche per il settore primario, tra cui quelle per ripristinare il fondo di solidarietà nazionale per le assicurazioni agevolate per le calamità naturali e le avversità atmosferiche e per la ridefinizione del regime di credito d imposta, per favorire le attività di internazionalizzazione delle imprese agroalimentari. Preoccupa Confagricoltura in particolare il problema delle agevolazioni previdenziali per le zone montane e svantaggiate, nell ottica di contenere il costo del lavoro nelle aree difficili. Non va dimenticato che le giornate di lavoro in zone montane e svantaggiate sono calcola Confagricoltura 85 milioni su poco più di 100 milioni. La mancata proroga della legge 81/2006 sulla fiscalizzazione delle aree svantaggiate comporterebbe un incremento degli oneri per il sistema agricolo di 275 milioni di euro per anno. La questione ha rilevato la Giunta di Confagricoltura - richiede interventi immediati, anche perché è mancata sinora la giusta attenzione politica al problema ed ai suoi effetti concreti sulla redditività e sulla tenuta competitiva delle imprese. "Anche quella agricola - ha aggiunto il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni - è attività di impresa e come tale va riconosciuta e sostenuta per superare questo momento di grave difficoltà che la sta investendo. Non dimentichiamo che il settore primario dà lavoro ad addetti".

4 4 Confagricoltura esprime la propria soddisfazione per la conversione in legge del d.l. mille proroghe, che prevede anche l esclusione dall ICI dei fabbricati rurali. Finalmente - commenta Confagricoltura - si è portato a soluzione un problema delicatissimo ed oneroso per le imprese agricole. Una soluzione, quella ottenuta attraverso la legge approvata, con grande sensibilità del Governo e del Parlamento, fortemente auspicata dall Organizzazione degli imprenditori agricoli che aveva rimarcato l iniquità dell imposta che ricadeva su beni strumentali all attività di impresa. Tira un sospiro di sollievo il presidente di Agriturist, Vittoria Brancaccio, appena appresa la notizia della definitiva approvazione della legge che allontana dai fabbricati rurali lo spettro dell ICI: Per l agriturismo, sarebbe stato un duro colpo, almeno 40 milioni di euro l anno. E, visto che i Comuni avrebbero potuto richiedere le ultime cinque annualità, altri 200 milioni [Marzo 2009] Approvata la legge: niente ICI per i fabbricati rurali Un chiarimento giusto che salva l agricoltura e l agriturismo di euro per sanare il passato! In tempi di crisi, con la maggioranza delle aziende alle prese con mutui molto onerosi, l agriturismo non ce l avrebbe fatta. Tutto è bene quel che finisce bene, ma la tensione degli ultimi mesi, all Agriturist, è stata fortissima, dopo la sorprendente sentenza della Corte di Cassazione di giugno 2008, i suggerimenti dell ANCI ai Comuni per l esazione dell ICI, l arrivo alle aziende agricole dei primi avvisi di accertamento, l onere dei ricorsi, l incredulità degli imprenditori, consapevoli di essere vittime di una vera e propria ingiustizia. L agriturismo è nato come sostegno all agricoltura - conclude il presidente di Agriturist - ha contribuito allo sviluppo di nuovi investimenti e di nuova occupazione nel settore primario. Vorremmo poter proseguire il nostro lavoro in un quadro istituzionale e normativo un po più tranquillo, soprattutto in questo momento che certamente, anche per l agriturismo, non è davvero facile. Fiscalizzazione: una misura fondamentale per l occupazione Particolarmente importante per Confagricoltura l approvazione da parte del Senato, in sede di conversione del decreto legge 5 febbraio 2009, n.4, della norma che dispone la proroga della fiscalizzazione degli oneri sociali (ex legge Alemanno) al 31 dicembre 2009 per le zone montane e svantaggiate. Il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni, ha apprezzato sia la sensibilità del Governo, fortemente coinvolto dall Organizzazione su un argomento di assoluta priorità, sia la grande capacità del presidente della Commissione Bilancio Sen. Azzollini, che ha gestito in prima persona con determinazione e competenza la complessa questione. Confagricoltura aveva più volte sollecitato le Istituzioni perché fosse confermata una misura fondamentale per le imprese, al fine di mantenere livelli accettabili di competitività in una congiuntura di mercato criticissima e sfavorevole, salvaguardando l occupazione. Il presidente Vecchioni ha rimarcato, inoltre, l esigenza che il proseguimento dell esame del decreto alla Camera consenta di recuperare misure anche su altri fronti rimasti ancora scoperti: primo fra tutti quello assicurativo con il rifinanziamento del Fondo di Solidarietà Nazionale. Lavoro Decreto per gli extracomunitari stagionali Confagricoltura esprime apprezzamento per l emanazione del decreto flussi 2009 che consente, per l anno in corso, l ingresso di 80 mila lavoratori extracomunitari stagionali. Era già da qualche mese - sottolinea l Organizzazione degli agricoltori - che le aziende agricole manifestavano l esigenza di poter assumere cittadini stranieri per le principali campagne di raccolta, a partire da quelle primaverili. Purtroppo i tempi di emanazione del decreto, rendono problematico l utilizzo di questi lavoratori per le prime campagne, come quelle degli a- sparagi e delle fragole. Considerati i tempi medi per il perfezionamento del decreto e per l espletamento del complesso iter burocratico sotteso alle autorizzazioni al lavoro degli extracomunitari, si teme che i primi permessi siano rilasciati, verso maggio-giugno, quando alcune raccolte saranno già terminate ed altre saranno in pieno svolgimento. È quanto mai necessario, quindi, che l iter burocratico per il rilascio delle autorizzazioni si svolga, stavolta, nel modo più celere possibile. A tal fine Confagricoltura, come sempre, assicura la massima collaborazione con le Amministrazioni competenti per la gestione delle richieste. Etichetta olio di oliva Confagricoltura accoglie con soddisfazione la decisione della Commissione europea che rende obbligatoria l origine in etichetta per l olio d oliva. E questo - dichiara Confagricoltura - un ulteriore elemento nell ottica della chiarezza e della competitività, che può consentire al nostro sistema Paese di recuperare terreno sui mercati nazionali ed esteri, in un momento di forte crisi del settore. Occorrerà adesso avviare una adeguata campagna di informazione per consentire al consumatore una scelta consapevole, in un mercato dell olio d oliva finalmente più trasparente. A tale riguardo Confagricoltura chiede che le risorse stanziate dall art. 14 della legge 205/2008 (2,6 milioni di euro) per avviare azioni di promozione e comunicazione sull olio d oliva siano destinate a valorizzare la italianità del prodotto.

5 Il punto di Marco Pasetto* 5 [Marzo 2009] La storia dello squalo bianco Voglio iniziare con una metafora, letta in un libro, che ritengo particolarmente efficace: La trota, il salmone e lo squalo bianco. Ci fu un periodo felice dal punto di vista aziendale in cui il fare impresa era più o meno assimilabile a una pesca sportiva di trote. Si trattava di affittare un laghetto, comprare alcune coppie di trote, allevarle dando loro del mangime, fare arrivare delle canne da pesca, un po di vermi e poi prendere qualunque persona passasse da quelle parti, mettergli in mano una canna e aspettare, prima o poi ma molto velocemente, i pesci sarebbero stati pescati. Fu un periodo particolarmente felice in cui il problema vero era avere abbastanza canne da pesca e persone che le usassero ma non poteva durare all infinito e infatti la storia cambiò, le trote andarono scomparendo e i laghetti furono prosciugati. Per continuare a procurarsi dei pesci ad un certo punto fu necessario andare a pesca di salmoni. La cosa si era, però, fatta più complicata, infatti la pesca non avveniva più nei laghetti artificiali ma nei torrenti, le canne non erano più le stesse ma cambiavano leggermente e le tecniche di pesca diventavano più difficili. Era necessario un adeguato periodo di formazione sulle abitudini dei salmoni e le abilità di pesca di ciascuno si facevano sempre più determinanti. In breve, produrre un risultato diventava più complicato e meno sicuro. Riuscire a pescare tutti i pesci di prima era diventato impossibile e risultava necessario quindi vivere con quello che si andava pescando. Ai giorni nostri la storia è cambiata ulteriormente,oggi infatti, per riuscire a mangiare del pesce è necessario pescare gli squali bianchi. La faccenda si è fatta dannatamente più pericolosa, infatti bisogna andare sott acqua, saper usare il fucile subacqueo, le pinne, le bombole e avere il coraggio di trovarsi di fronte a uno squalo che non è proprio un pesce noto per la sua docilità. Noi siamo qui oggi a cercare di risolvere un problema che non è complicato ma peggio ancora, risulta molto complesso. Complicato e complesso non sono sinonimi ma significano due cose diverse: Complicato è un problema da risolvere ma che per definizione ha una soluzione seppur difficile, con poca o molta fatica è possibile, trovata la soluzione, dare le istruzioni per l uso e trasferire l esperienza ad altri. Complesso è invece un problema di cui è difficile vedere, intuire, governare tutti i risvolti e tutte le variabili. Risulta impossibile prevederne con certezza lo sviluppo, le dinamiche, le relazioni causa/effetto, darne le istruzioni per l uso. Siamo già dentro, che lo vogliamo o no, ad un mondo ignoto, un mondo senz altro più complesso, in cui cambieremo più spesso mestiere, anche se lo chiameremo con lo stesso nome. Un mondo in cui le competenze necessarie saranno sempre più vaste, in cui occorrerà apprendere nuove cose e imparare ad apprenderle più rapidamente possibile e al contempo dovremo imparare a dimenticare nozioni antiche, automatismi consolidati. La metafora dello squalo come pesce è particolarmente calzante perché è questo il momento in cui il cliente diventa realmente il padrone assoluto del gioco. Le aziende al netto della retorica, non vengono fatte per i clienti ma per farsi dei clienti i quali a loro volta si trovano di fronte ad un mercato saturo di fornitori, in una condizione di iperscelta e quando ciò avviene il cliente diventa più grosso e cattivo del fornitore costringendolo a muoversi sul suo terreno, un vero e proprio squalo appunto. C è una costante in tutta la storia e si chiama cambiamento, a partire dalle condizioni di relativa tranquillità del periodo della trota il cambiamento comincia a degradare la situazione: nuovi competitors, nuove tecnologie, nuovi scenari, nuovi paesi, nuovi prodotti ma soprattutto nuovi clienti sempre più esigenti mano a mano che la domanda si esaurisce, spingono, richiedono, pretendono nuove soluzioni più o meno sintetizzabili in una formula che integra una sempre maggiore qualità, una sempre maggiore personalizzazione,un sempre minor prezzo. Questa è la fase della pesca del salmone ma il cambiamento non si arresta e ci fa improvvisamente calare nella fase odierna una fase dove le consolidate esperienze di flessibilità, controllo dei costi, marketing,organizzazione aziendale non bastano più, il gioco si è fatto più complesso ancora, le sue variabili sono molte di più e la nostra capacità di analisi non può rimanere la stessa di prima. E di vitale importanza capire che il cambiamento oggi è costante e frenetico. Non ci si può aspettare nessun periodo di stabilità tra un cambiamento e l altro, anche se un azienda attua con successo una sua politica di trasformazione, oggi la sua condizione permanente è che non ha alcuna certezza che le cose attuate nel passato valgano ad assicurarle la sopravvivenza nel futuro. La ricerca di soluzioni innovative deve essere quindi costante perchè le sue probabilità di sopravvivenza siano reali e soprattutto l incertezza nei risultati delle soluzioni intraprese è un altro aspetto con il quale gli imprenditori si dovranno misurare sempre di più. Nell era dello squalo bianco il cambiamento continuo va inteso come un viaggio dove non esistono confini di sorta, dove la mappa è sconosciuta, dove le sorprese sono positive o negative ed è necessario essere attrezzati a tutte e due le evenienze, dove la strategia migliore per essere competitivi in assoluto è quella di essere il più nomadi possibile, si viaggia leggeri e non si costruiscono case, pronti a partire in ogni momento, per dove, si sa a spanne. Nelle ere precedenti c era un aspetto comune da sottolineare e cioè, che le sicurezze erano al di fuori e dietro di noi. Oggi nella nostra era le sicurezze devono essere dentro di noi a priori, oggi infatti conta di più come si è fatti, rispetto a ciò che si è imparato a fare e tra le sicurezze che ognuno di noi deve assolutamente avere per poter pensare di affrontare la situazione, una spicca in modo assoluto: il coraggio. Una domanda, a questo punto, come imprenditore, mi sorge spontanea: avremo il coraggio di affrontare l era dello squalo bianco? Marco Pasetto - marco.pasetto@conteanet.it Presidente Confagricoltura Verona marco.pasetto@conteanet.it Fonti Bibliografiche A. Fedel L era dello squalo bianco: responsabilità, coraggio e leadership in un mondo complesso Il Sole 24 ore Milano

6 6 8 punti per il G8 agricolo Le proposte di Confagricoltura per la globalizzazione dei mercati [Marzo 2009] Il fondo solidarietà nazionale Confagricoltura, dopo l approvazione dell emendamento a favore delle misure assicurative in agricoltura da parte della Commissione Agricoltura della Camera (nell ambito del provvedimento di conversione in legge del Dl Quote latte), auspica che il rifinanziamento del Fondo di Solidarietà nazionale venga approvato in via definitiva dal Parlamento, permettendo così agli agricoltori di assicurare le proprie colture nella consapevolezza di ottenere i contributi sui premi. I consorzi di difesa - sottolinea Confagricoltura - nella contrattazione delle polizze assicurative con le compagnie devono poter continuare ad operare mettendo in atto un attività di informazione diffusa e precisa agli agricoltori del quadro assicurativo attuale. Confagricoltura fa presente come le vicende relative al finanziamento pubblico dell intervento assicurativo abbiano anche creato un ritardo nella definizione di molti contratti assicurativi, che le compagnie si apprestano ad offrire agli agricoltori attraverso i consorzi di difesa. C è il rischio che un improvvisa ondata di freddo, che rappresenta in questi giorni il vero spauracchio per molte colture, non possa al momento trovare coperture adeguate. E comunque necessario - dice Confagricoltura - che ci siano offerte assicurative rispondenti alle esigenze delle imprese agricole in tempi brevissimi. Tra un mese si terrà a Cison di Valmarino (TV) il G8 Agricolo, il summit per valutare le dinamiche agroalimentari nel mondo e le scelte che devono fare i Grandi Paesi per affrontare la crisi internazionale. Questo importante appuntamento è stato al centro della conferenza stampa a Roma, a Palazzo Della Valle, del presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni. A livello mondiale - ha sottolineato il presidente di Confagricoltura - si sono sempre scontrate due visioni opposte e, apparentemente, inconciliabili: una su un agricoltura tutta incentrata sulla sovranità alimentare ed attenta alle produzioni locali, tendenzialmente più protezionista -; un altra invece che punta alla estensione su larga scala delle produzioni e ad una gestione ultra liberista dei mercati. Questa contrapposizione, apparentemente inconciliabile, ha portato ad uno stato di impasse che va superato. Tra gli opposti esiste compatibilità. Passando attraverso una strategia che Confagricoltura affida ai grandi del pianeta che si incontreranno di qui a poco in Italia. Una strategia in otto punti che Federico Vecchioni ha così sintetizzato: L Agricoltura ha detto il presidente Vecchioni - deve tornare ad essere strategica nelle scelte di politica internazionale. Troppo spesso ci si è comportati confidando nella sicurezza alimentare (food security) come un dato; un traguardo ormai raggiunto e non più in discussione. La crisi alimentare del 2007/2008 ha smentito tutto ciò. Ci si deve porre come obiettivo - ha sottolineato Federico Vecchioni - quello di una gestione attiva dei mercati, che non vanno abbandonati a loro stessi, al fine di garantire auto approvvigionamento per tutti. Alla gestione dei mercati va accompagnata un azione diretta a promuovere un ampliamento della base produttiva in termini di materie prime agricole. L ampliamento produttivo ha bisogno di elementi di innovazione. Occorre puntare su ricerca, scienza e tecnologia nei processi e nei prodotti. Il dibattito deve essere esteso ai nuovi protagonisti del mercato agroalimentare mondiale. I lavori del G8 agricolo dovrebbero essere quindi estesi in via permanente ai nuovi player, scegliendo un assetto a geometria variabile. Coinvolgendo, come bene ha già fatto il ministro Zaia, le economie e le agricolture emergenti. Occorre rigettare ogni tentazione protezionista optando invece per una liberalizzazione dei mercati che sia però graduale. E fondamentale, che tale processo a livello internazionale, assicuri anche una reciprocità di regole e comportamenti. Va garantito, in tempi di credit crunch alle imprese un elemento chiave: un sufficiente accesso al credito per gli investimenti, il rilancio delle produzioni e l internazionalizzazione sui vari mercati. Occorre che il summit degli 8 Grandi - ha detto il presidente di Confagricoltura - punti alla concretizzazione di una strategia che porti ad una partnership agricola mondiale che a sua volta contribuisca alla crescita economica ed allo sviluppo del pianeta. Come solo l agricoltura può e sa fare. Pasta: provvedimento antitrust Monito che conferma l eccessivo divario di prezzo tra materia prima e prodotto finito Senza entrare nel merito del provvedimento dell Autorità Garante della concorrenza e del mercato - che ha ravvisato nella politica dei prezzi di 26 imprese del settore della pasta un intesa restrittiva della concorrenza - Confagricoltura sottolinea come, nella formazione dei prezzi al consumo, non solo della pasta ma della generalità dei prodotti agroalimentari, resti ancora uno squilibrio di fondo tra il prezzo pagato al produttore della materia prima (in questo caso il grano duro) e il prezzo del prodotto finito. Mentre i costi di produzione aumentano tendenzialmente per tutti i soggetti che operano nella filiera della pasta, sono principalmente i cerealicoltori a subire - rileva Confagricoltura - gli effetti delle oscillazioni dei prezzi del grano, non potendo imputare l aumento dei loro costi all acquirente. E un dato di fatto - conclude Confagricoltura - che ci sia un forte spostamento nella catena del valore aggiunto della pasta, a vantaggio dei pastifici stessi. La sentenza dell Antitrust giunge quindi opportuna per aprire un confronto tra Governo e rappresentanze della filiera con l obiettivo di distribuire equamente costi e ricavi, a tutto vantaggio dei consumatori.

7 7 [Marzo 2009] Misura 211 Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane PSR Anno 2008 Si informa che sul sito di AVEPA ( sono disponibili le graduatorie e le comunicazioni di finanzi abilitàdelle aziende che hanno fatto richiesta di aiuto nell ambito della misura 211. Tale misura prevede una serie di adempimenti, di seguito riportati, che l azienda ha l obbligo di rispettare: proseguire l attivitàagricola in zona montana per almeno un quinquennio dal primo pagamento dell indennitàmantenendo il requisito della prevalenza della superficie totale in zona montana; utilizzare metodi di coltivazione compatibili con la salvaguardia ambientale e dello spazio naturale e rispettose del benessere e della salute degli animali, secondo quanto definito dai vigenti provvedimenti regionali relativi alla condizionalitàche recepiscono le relative norme nazionali; per le superficie a premio destinate a pascolo e/o prato, rispettare le seguenti prescrizioni: pascolo: obbligo di pascolamento nel periodo di impegno, prato: obbligo di esecuzione di almeno uno sfalcio all anno; allevare bestiame bovino, ovi-caprino, equino, per la cui alimentazione utilizzino, per un periodo minimo di 3 mesi all anno tra maggio e settembre, le superfici per cui viene richiesta l indennità Questo periodo deve essere coerente con le esigenze pascolative e/o foraggiere dell allevamento; il rispetto del carico minimo di bestiame per ettaro di superficie ammessa a contributo paria a: 0,5 UBA per ettaro per le superfici in zona montana ricadenti nei comuni a ridotta capacità foraggiera; 1 UBA per ettaro per le superfici in zona montana ricadenti negli altri comuni. Il rispetto del carico di bestiame deve essere mantenuto per tutta la durata del periodo di impegno. Il non rispetto degli adempimenti o dei vincoli sulle superfici per i 5 anni di impegno comportano una riduzione del premio o nei casi piùgravi anche la decadenza della domanda. Si precisa che puòessere oggetto di tali conseguenze anche il non rispetto, da parte dell azienda, delle norme sulla condizionalità. Quindi, il beneficiario delle misure agroambientali, in ragione delle caratteristiche aziendali, della tipologia di terreni e in relazione al fatto che l azienda ricada o meno in alcune zone sensibili, ètenuto al rispetto dei Criteri di gestione obbligatori e delle Buone condizioni agronomiche e ambientali. Al link " 0718/Allegato_C_com_finanz_211_2008.pdf" è disponibile l elenco delle aziende ammesse a finanziamento con relativo elenco di atti o norme da rispettare specificatamente alla specificità aziendale. Si ricorda che per l annualità 2009 dovrà essere ripresentata domanda di aiuto/pagamento. Criteri obbligatori Atto A1 TERRENI DELL AZIENDA RICADENTI NELLE ZONE APPARTENENTI ALLA RETE NATURA 2000 (ZPS ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE) Atto A2 GESTIONE UTILIZZO DA PARTE DELL AZIENDADI SOSTANZE PERICOLOSE E/O PRESENZA DI COLLETTORI DI SCARICO DIRETTO E CONSEGUENTE NECESSITA DI AUTORIZZAZIONE Atto A3 UTILIZZO DI FANGHI DI DEPURAZIONE SUI TERRENI DELL AZIENDA, SIA NEL CASO CHE I FANGHI SIANO PRODOTTI DALL AZIENDA STESSA CHE DA TERZI Atto A4 TERRENI DELL AZIENDA RICADENTI NELLE ZONE APPARTENENTIALLE ZONE VULNERABILI AI NITRATI (ZVN) Atto A5 TERRENI DELL AZIENDA RICADENTI NELLE ZONE APPARTENENTI ALLA RETE NATURA 2000 (SIC SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA) Atto A6 AZIENDA CON ALLEVAMENTI SUINI Atti A7-8 AZIENDA CON ALLEVAMENTI BOVINI E/O BUFALINI Atto A8 bis AZIENDA CON ALLEVAMENTI OVINO E/O CAPRINO Atto B9 UTILIZZO DA PARTE DELL AZIENDA DI PRODOTTI FITOSANITARI Atto B10 AZIENDA CON ALLEVAMENTI Atto B11 AZIENDA AGRICOLA COINVOLTA NELLE FILIERE DEL SETTORE ALIMENTARE CHE PRODUCONO ALIMENTI E/O MANGIMI Atto B12 AZIENDA CON ALLEVAMENTI BOVINI, BUFALINI, OVINI E CAPRINI Atto B13 AZIENDA CON ALLEVAMENTI BOVINI, BUFALINI, OVINI, CAPRINI E SUINI Atto B14 AZIENDA CON ALLEVAMENTI Atto B15 AZIENDA CON ALLEVAMENTI OVINO E/O CAPRINO Atto C16 AZIENDA CON ALLEVAMENTI BOVINI Atto C17 AZIENDA CON ALLEVAMENTI SUINI Atto C18 AZIENDA CON ALLEVAMENTI Buone pratiche agricole Norma 1.1 TERRENI IN PENDENZA UTILIZZATI CON COLTURE A SEMINATIVO Norma 2.1 TERRENI UTILIZZATI CON COLTURE A SEMINATIVO E TERRENI RITIRATI DALLA PRODUZIONE MESSI A RIPOSO E DISATTIVATI) Norma 2.2 TERRENI UTILIZZATI CON COLTURE A SEMINATIVO Norma 3.1 TUTTI I TERRENI AGRICOLI FACENTI PARTE DELLA CONSISTENZA AZIENDALE Norma 4.1 TERRENI DICHIARATI AGLI UTILIZZI AFFERENTI AL PASCOLO PERMANENTE Norma 4.2 TERRENI MESSI A RIPOSO E DISATTIVATI Norma 4.2 A PRESENZA DI UNA COPERTURA VEGETALE, NATURALE O ARTIFICIALE, DURANTE TUTTO L ANNO Norma 4.2 A De1 ATTIVAZIONE DELLA DEROGA, APPLICABILE SU TUTTE LE SUPERFICI A SEMINATIVO RITIRATE DALLA PRODUZIONE, NEI CASI SEGUENTI: Norma 4.2 A De1.1 PRATICA DEL SOVESCIO, IN PRESENZA DI SPECIE DA SOVESCIO O PIANTE BIOCIDE Norma 4.2 A De1.2 TERRENI INTERESSATI DA INTERVENTI DI RIPRISTINO DI HABITAT E BIOTOPI Norma 4.2 A De1.3 COLTURE A PERDERE PER LA FAUNA ( art. 1, lett. C del DM ) Norma 4.2 A De1.4 NEL CASO IN CUI LE LAVORAZIONI SIANO FUNZIONALI A INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO FONDIARIO Norma 4.2 A De2 ATTIVAZIONE DELLA DEROGA, APPLICABILE SUI TERRENI A SEMINATIVO RITIRATI DALLA PRODUZIONE PER UN SOLO ANNO O, LIMITATAMENTE ALL ANNATA AGRARIA PRECEDENTE ALL ENTRATA IN PRODUZIONE, NEL CASO DI TERRENI A SEMINATIVO RITIRATI PER DUE O PIU ANNI, NEI CASI SEGUENTI: Norma 4.2 A De2.1 LAVORAZIONI DEL TERRENO ALLO SCOPO DI OTTENERE UNA PRODUZIONE AGRICOLA NELLA SUCCESSIVA ANNATA AGRARIA Norma 4.2 B ATTUAZIONE DI PRATICHE AGRONOMICHE CONSISTENTI IN OPERAZIONI DI SFALCIO O ALTRE OPERAZIONI EQUIVALENTI Norma 4.2 B De1 ATTIVAZIONE DELLA DEROGA, APPLICABILE SUI TERRENI A SEMINATIVO RITIRATI DALLA PRODUZIONE PER UN SOLO ANNO O, LIMITATAMENTE ALL ANNATA AGRARIA PRECEDENTE ALL ENTRATA IN PRODUZIONE, NEL CASO DI TERRENI A SEMINATIVO RITIRATI PER DUE O PIU ANNI, NEI CASI SEGUENTI: Norma 4.2 B De1.1 OPERAZIONI DI SFALCIO O TRINCIATURA Norma 4.2 B De1.2 IMPIEGO DI PRINCIPI ATTIVI DISERBANTI NON RESIDUALI A BASSO DOSAGGIO Norma 4.2 B De1.3 INTERVENTO DI CONTROLLO DELLA VEGETAZIOPNE TRAMITE PASCOLAMENTO Norma 4.3 TERRENI INVESTITI A OLIVETO Norma 4.4 TUTTI I TERRENI AGRICOLI FACENTI PARTE DELLA CONSISTENZA AZIENDALE

8 8 Il settore delle produzioni biologiche sta attraversando un momento fondamentale che sarà determinante per la sua evoluzione. In quest ultimo periodo la crescita del settore è stata molto più contenuta rispetto agli anni passati, forse a causa del periodo economico non favorevole all aumento dei consumi. Tuttavia, i nostri prodotti sono apprezzati in tutto il mondo e hanno acquistato posti di rilievo sul mercato internazionale. Non c è dubbio che i prodotti di qualità di cui siamo ricchi, supportati dall esperienza e dalla professionalità dell industria alimentare italiana, rappresentino un opportunità per la valorizzazione del nostro sistema agricolo che incontra delle difficoltà [Marzo 2009] La corsa del biologico a competere sulle produzioni convenzionali. L agricoltura biologica è un sistema di produzione che permette di ottenere prodotti senza l utilizzo di sostanze chimiche di sintesi, tali da alterare l habitat naturale ed influire negativamente sulla salubrità delle produzioni ottenute: si esclude quindi l utilizzo di prodotti chimici in ogni fase della produzione; si adottano piante resistenti ed insetti predatori contro i parassiti; si mantiene la fertilità del terreno in modo naturale utilizzando tecniche non distruttive come l adozione di rotazioni culturali; si utilizzano fertilizzanti naturali; si garantisce agli animali u- na vita conforme alle esigenze di ogni singola specie. Il biologico è divenuto un tema interessante per produttori e consumatori, ma non si nasconde che per il produttore la serie di adempimenti burocratici e la normativa spesso complessa, può condizionare l attività aziendale: per avere un quadro chiaro degli obblighi a cui si deve sottostare Confagricoltura ha attuato un servizio di consulenza rivolto a tutti coloro che fossero interessati ad intraprendere o a mantenere questo sistema di produzione. Nella tabella che segue vogliamo riassumere quali sono gli adempimenti e le relative scadenze previsti dalla legislazione e dalle normative vigenti: TIPO PRATICA SCADENZA AUTORITA DI COMPETENZA Notifica di inizio attività Va comunicato ad inizio attività Regione e Organismo di Controllo Notifica di variazione Va comunicato entro 30 gg Regione e Organismo i Controllo dalle variazioni avvenute PAP - programma annuale di produzione Entro 30 gg dall ammissione dell azienda Organismo di controllo (prima comunicazione) al regime di controllo e successivamente ogni anno entro il 31 gennaio PAP programma annuale di produzione Entro il 31 gennaio di ogni anno o Organismo di controllo (variazioni successive entro 15 gg dal verificarsi di ogni variazioni alla prima comunicazione) PSR - Mis. 214/c Il bando non è ancora disponibile Avepa az. 1 introduzione PSR - Mis. 214/c 15/05/2009 Avepa az. 2 mantenimento Richiesta di documenti: Validità: Tutti i certificati sono rilasciati attestato di idoneità aziendale; non soggetto a scadenza dall Organismo di Controllo a seguito di certificato di conformità; validità 18 mesi dalla data di emissione valutazioni di idoneità o su richiesta certificato di transizione; non soggetto a scadenza dell operatore autorizzazione alla stampa delle etichette. non soggetto a scadenza Se siete interessati, contattate l ufficio tecnico, che provvederà a fornirvi le informazioni necessarie (Tel ). Francesca Fontana DIRITTI DI REIMPIANTO VIGNETO, vendo validi per il Veneto info: Tel ANNUNCI VENDESI AZIENDE AGRICOLE NEL FERRARESE, DAI 5 AI 40 ETTARI Tel

9 Ricerca del Censis Imprenditori leader del futuro Giovani, colti, innovativi e orientati al mercato internazionale. Questo l identikit - tracciato dal Censis per Confagricoltura - delle imprese destinate presto ad entrare tra i big player del made in Italy agroalimentare Sono giovani (meno di 40 anni), colti, dotati di mentalità innovativa e decisamente orientati verso i mercati internazionali: ecco gli imprenditori leader del futuro dell agricoltura italiana, secondo l identikit tracciato da una ricerca svolta dal Censis per Confagricoltura. Si tratta di imprese che non sono ancora completamente mature sotto il profilo della struttura interna - hanno un fatturato medio di poco superiore ai euro ed un organizzazione che può contare su circa 14 addetti - ma grazie alla loro capacità di agire sia sulla leva commerciale, sia su quella dell innovazione, hanno tutte le carte in regola per entrare quanto prima tra i big player dell agricoltura italiana. Gli imprenditori alla guida di queste aziende, che rappresentano il 16,7% del campione sondato dal Censis (per un totale di 150 aziende agricole), sono contraddistinti da due caratteristiche principali: un età decisamente bassa per il sistema agricolo nazionale - il 51% dei titolari ha un età inferiore ai 40 anni - ed un elevato livello culturale, che si concretizza in comportamenti manageriali e in un approccio al mercato orientati alle più moderne strategie disponibili. La crescita del fatturato, comune al 68% delle aziende del gruppo, è l elemento che meglio fotografa la situazione economica in cui si trovano. Non si tratta di una crescita attribuibile semplicemente ad un contesto congiunturale favorevole, ma è anzi il frutto di un impegno attivo e continuativo basato sul binomio mercato-innovazione, secondo una concezione dell agricoltura in cui i due concetti si sorreggono a vicenda. Altre caratteristiche delle future aziende leader? Una crescita economica dovuta proprio all ac- cesso in nuovi mercati (geografici, distributivi o merceologici), lo sforzo di attrarre sempre nuovi segmenti di clientela, la decisione di dotarsi di una risorsa professionale autonoma responsabile della fase commerciale e distributiva. Per il 32% di queste aziende, rispetto ad una media generale del 14% delle altre, l introduzione di innovazioni tecniche o tecnologiche è considerato il principale fattore che contribuisce all attuale fase di crescita economica. Dalla ricerca di Confagricoltura emerge che il miglioramento qualitativo della produzione è l obiettivo verso cui tende il 68%, perseguito attraverso politiche altamente selettive e raffinate, quali la diversificazione varietale e la sperimentazione di nuove cultivars o razze. La tendenza a sperimentare è molto diffusa, a testimonianza della curiosità che li contraddistingue e del loro desiderio di valorizzare l enorme contributo che la ricerca scientifica può apportare al mondo agricolo. Per quanto riguarda la commercializzazione del prodotto, il 72% si avvale di un marchio aziendale autonomo ed intrattiene rapporti diretti con la rete distributiva. Tutti, inoltre, dispongono di uno spaccio interno o di un agriturismo a complemento della propria attività commerciale. Ma quali azioni auspicano i futuri leader da parte delle istituzioni? Innanzitutto stimolare la ricerca applicata in ambito agricolo (un obiettivo prioritario per il 60% del campione), incentivare gli investimenti produttivi innovativi, ovvero quelli saldamente legati alla ricerca scientifica (auspicato dal 48%). Per il 44% è considerato prioritario anche incoraggiare la produzione di bioenergie e biocarburanti. 9 [Marzo 2009] Strumenti creditizi mirati ed innovativi Serve in novo dialogo tra Banche e Imprese agricole del made in Italy che hanno bisogno di risorse finanziarie per crescere e specializzarsi. L imprenditore agricolo è una risorsa per il Paese, e nel caso specifico anche per una banca: sicuramente rappresenta un antidoto alla crisi. C è bisogno di un più stretto dialogo tra le banche e le imprese agricole del Belpaese - fiore all occhiello del made in Italy - che hanno bisogno di risorse finanziarie per crescere, specializzarsi, innovarsi ed espandersi sui mercati internazionali: lo afferma Andrea Vergati della Giunta di Confagricoltura, che auspica fortemente la nascita di strumenti creditizi mirati ed innovativi. L imprenditore agricolo - sostiene Vergati - è una risorsa per il Paese e nel caso specifico anche per una banca: sicuramente rappresenta un antidoto alla crisi. Ecco perché l accesso ai finanziamenti in misura sufficiente ed a costi accettabili rappresenta per questo settore, caratterizzato da una netta prevalenza di piccole e medie imprese, con scarso grado di autofinanziamento, una condizione indispensabile per investire, mantenendo i livelli occupazionali e creando nuove opportunità di lavoro. Oggi il 27% delle imprese operanti in agricoltura, su un totale di 1,8 milioni, rappresenta il 66% della produzione ed il 71% del valore aggiunto, ma anche aziende che occupano il 90% del lavoro dipendente agricolo in Italia. Sono queste le realtà a cui il mondo creditizio deve offrire soluzioni finanziarie ad hoc, perché continuino a rappresentare un comparto produttivo solido e competitivo. Attualmente c è un numero crescente di imprese agricole che incontrano difficoltà nel finanziarsi e che si trovano di fronte ad un maggiore irrigidimento da parte delle banche nelle modalità di rilascio dei finanziamenti, che si traduce in certi casi in una preclusione all accesso ai prestiti ed in altri in un innalzamento dei costi finanziari ed una contemporanea diminuzione della durata dei finanziamenti. Ecco perché il ritorno all economia reale è il punto cardine da cui si può comprendere come il momento produttivo sia il centro della ricchezza, al contrario di una concezione che per troppo tempo ha considerato esclusivamente il mero scambio. Il comparto agricolo dà alla collettività alimentazione, ambiente e territorio, energia rinnovabile, oltre ad occupare oltre addetti.

10 10 [Marzo 2009] Crisi del mercato dei cereali Chiesti interventi urgenti per regolare i mercati La crisi nel settore dei cereali resta acuta. La Confagricoltura è tornata a evidenziare come la persistente mancanza di remuneratività dei prezzi del frumento duro e tenero e del mais, con ribassi di oltre il 50% in 10 mesi, stia avendo conseguenze gravissime sui bilanci delle aziende cerealicole. Il riflesso immediato è un calo delle produzioni del 2009 rispetto allo scorso anno, che si stima ormai a -30% per il grano duro e -10% per il tenero, mentre per il mais la riduzione potrebbe variare da -5 a -10% a seconda dell evoluzione dei prezzi nei prossimi due mesi. Anche in una recente audizione in Commissione Agricoltura del Senato Confagricoltura ha sottolineato la gravità della situazione del comparto e come quest anno i cereali nazionali non si vendano; ciò perché non vi è interesse da parte dei compratori ad approvvigionarsi sul mercato interno, in quanto il frumento e il mais sono offerti in abbondanza, e a prezzo inferiore, nel resto d Europa e nel mondo. In assenza di segnali positivi dal mercato nel corso del 2009, la perdita di ettari coltivati a cereali (quest anno in meno del 2008) potrebbe diventare strutturale ed aggravarsi nel Per l Organizzazione degli imprenditori agricoli è necessario impostare nuove relazioni tra operatori della filiera cerealicola nel segno di una tangibile valorizzazione dei servizi connessi alla logistica, al trasporto e alla qualità dei prodotti. Inoltre non è più rinviabile un intervento coordinato tra Governo e Camere di Commercio per uniformare i criteri di rilevazione dei prezzi nelle varie Borse Merci, oggi troppo spesso esposte a manovre speculative da parte dei compratori. Al Governo e al Parlamento, Confagricoltura chiede di farsi concretamente carico della gravissima situazione della cerealicoltura italiana, attraverso urgenti misure di regolazione del mercato da attuare a livello sia comunitario che nazionale. Giochi al ribasso sul grano duro Confagricoltura denuncia giochi al ribasso sulle quotazioni del grano duro: dopo tre settimane di rialzi su tutte le borse merci italiane, il prezzo del grano duro scende a Bologna, mentre Foggia conferma la precedente quotazione. E questo in un momento in cui già si profila una consistente riduzione del raccolto 2009 in Italia, accompagnata da un calo generalizzato nel resto del mondo. Si tratta dell'ennesimo tentativo di deprimere le quotazioni attraverso un aumento delle importazioni nel momento della campagna in cui tradizionalmente il mercato nazionale torna a salire. L Organizzazione degli imprenditori agricoli evidenzia come la disponibilità di grano duro di produzione italiana sia ancora abbondante e più che sufficiente per soddisfare il fabbisogno del settore della pasta fino all'arrivo della produzione "Fino a questo momento - dichiara il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni - le importazioni di grano duro sono state ben al di sotto degli anni scorsi, dal momento che gli agricoltori italiani, nel 2008, hanno risposto all'appello del Governo, dell'industria e dei consumatori, aumentando la produzione per contrastare il caro-prezzi della pasta. Gli agricoltori sono stati ripagati con una fortissima diminuzione del prezzo del grano duro, il cui valore oggi non copre il costo di produzione". "In attesa del raccolto di luglio occorre la massima trasparenza nelle relazioni di mercato, evitando il ricorso a comportamenti che condizionino le rilevazioni delle borse merci. Tra i nostri produttori cresce la voglia di protezionismo che, se non ci saranno segnali confortanti sul fronte dei prezzi, porterà a chiedere il ripristino dei dazi sul grano duro e la sospensione dei contingenti a dazio agevolato per il grano tenero di bassa qualità e per il mais".

11 UNICO 2009: Si parte iniziamo la raccolta dei dati per l elaborazione della dichiarazione dei redditi [Marzo 2009] Poche le novità di questo Unico 2009 rispetto all anno precedente. Ricordiamo che gli scaglioni di reddito per l applicazione delle aliquote sono i seguenti: fino a euro ,00 23% 23% sull intero importo oltre euro ,00 e fino a euro ,00 27% 3.450, % parte eccedente ,00 oltre euro ,00 e fino a euro ,00 38% 6.960, % parte eccedente ,00 oltre euro ,00 e fino a euro ,00 41% , % parte eccedente ,00 oltre a euro ,00 43% , % parte eccedente ,00 spetta poi la reintrodotta detrazioni d imposta per la produzione del reddito non prevede modificazioni né al limite massimo agevolabile (Euro ) né alle altre condizioni di detraibilità. Di seguito pubblichiamo l elenco di dati e documenti che, come tutti gli anni, saranno necessari al fine di poter predisporre la dichiarazione dei redditi. L elenco è il più ampio e articolato possibile e servirà da guida e promemoria per mettere insieme i documenti che durante l anno sono pervenuti e che si possono consegnare, previo appuntamento, all ufficio zona di riferimento. Vi ricordiamo di portare carta d identità e copia dei bollettini ICI pagati nel DOCUMENTAZIONE PER MODELLO UNICO 2009 Variazione di residenza: certificato di residenza con la data di variazione Variazione di componenti del nucleo familiare: codice fiscale dei nuovi componenti Terreni e Fabbricati: atto notarile relativo all acquisto, vendita, donazione, successione, permuta, esproprio, usufrutto, variazioni catastali, ecc. fatti nell anno 2008 e nel 2009 Rivalutazione dei terreni e imposta sost. 4% : perizia di stima e modello f24 di pagamento Affitto di terreni: contratto di affitto con indicato il reddito agrario o Visura catastale Locazione di Fabbricati: canoni di locazione distinti per ogni unità immobiliare Contratti di locazione convenzionali L.431/1998 art.2 comma3: contratto di locazione con indicati: nr e data di registrazione, codice ufficio del registro, data presentazione dichiarazione ici Reddito di pensione, lavoro dipendente, infortuni, collaborazioni coordinate: modello CUD Prestazioni occasionali: certificazione del compenso e della ritenuta subita Indennità Inps o di altri Enti erogate (disoccupazione, mobilità, ecc.): modello cud Utili: certificazione del dividendo distribuito rilasciata dalla società erogante Plusvalenze o Minusvalenze da partecipazioni: certificazione rilasciata dal gestore Partecipazioni in società di persone: prospetto di ripartizione dei redditi; (Quadro H) Spese mediche(visite specialistiche, esami di laboratorio, analisi cliniche, apparecchi sanitari, ecc.): ricevute, fatture, anche se pagate per familiari a carico Medicinali (allegare la ricetta e lo scontrino fiscale della farmacia che deve riportare il codice fiscale e, per medicinali acquistabili senza prescrizione medica, lo scontrino deve riportare la qualità, quantità e natura del farmaco acquistato) Assistenza sanitaria specifica (infermiere, fisioterapista ecc.) : ricevuta o fattura Acquisto di auto per portatori di handicap, per trasporto sordomuti o non vedenti: fattura e certificazione dell handicap o autocertificazione Assicurazione vita/infortuni: (quietanze di pagamento e dichiarazioni rilasciate dalle compagnie di assicurazione). Le assicurazioni stipulate o rinnovate dopo il 31/12/2000 sono detraibili solo per l importo che copre il rischio morte/invalidità permanente > 5% Spese veterinarie: fatture Interessi passivi per mutui ipotecari o per prestiti agrari: documento da richiedere alla Banca erogante; (in cui si specifica che si tratta di forme di finanziamento AGRARIE) Interessi passivi per mutui ipotecari acquisto/costruzione abitazione principale (atti di mutuo + atto compravendita+spese accessorie) Spese di istruzione secondaria o universitaria: ricevute di versamento Spese sostenute per canoni locazione studenti universitari fuori sede Spese frequenza asili nido, spese per l attività sportiva dei ragazzi dai 5 ai 18 anni Sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro combinazioni con apparecchi di classe energetica non inferiore ad A+ (fattura o lo scontrino fiscale recante i propri dati identificativi, la data di acquisto e la classe energetica non inferiore ad A+, nonché una autodichiarazione da cui risulti la tipologia dell apparecchio sostituito) Abbonamenti ai mezzi pubblici la detrazione del 19% spetta su un importo massimo di euro 250 e quindi risparmi massimo sarà 48 euro. Acquisto motori ad elevata efficienza e variatori di velocità Spese per intermediazione immobiliare Contratto di locazione se abitazione principale in affitto per una maggiore detrazione Spese per interventi di recupero 36% -41%: copia del modello presentato al centro di servizio delle imposte dirette, bonifici bancari, copia delle fatture, certificazione dell amministratore di condominio Spese di manutenzione di immobili storici: certificato della Sovrintendenza, fatture e ricevute Spese per interventi di riqualificazione energetica su edifici esistenti per le quali è riconosciuta la detrazione del 55 % (copia delle fatture, bonifico, attestato di certificazione energetica,ricevuta dell invio della documentazione all ENEA, asseverazione rilasciata da tecnico abilitato) Erogazioni liberali a favore delle ONLUS, partiti politici, istituzioni religiose, ONG: ricevute, vers.postali o bancari Spese funebri: fatture dell agenzia di pompe funebri Spese per adozioni internazionali: documenti comprovanti le spese sostenute Spese per addetti all assistenza personale propria o dei propri dei propri familiari Contributi assistenziali obbligatori (inps): ricevute dei versamenti effettuati nel 2008(4^ rata 2007 e 1,2,3 del 2008) anche se sostenuti per familiari a carico; (F24 + Frontespizio dell INPS) Contributi previdenziali volontari: ricevute dei versamenti effettuati e lettera accompagnatoria dell ente pensionistico Somme versate a forme pensionistiche complementari e individuali Contributi previdenziali per addetti ai servizi domestici e familiari: ricevute di versamento Assegni alimentari al coniuge: ricevuta rilasciata dal coniuge, vaglia, bonifici, codice fiscale dell ex coniuge Deleghe bancarie F24 (Acconti di imposta versati per il 2008, Compensazioni irpef/irap/iva/contributi/ritenute) Dichiarazione iva e inail dipendenti per chi tiene contabilità e/o paghe presso terzi Copia bollettini ici pagati nel 2008 Riscatto anni di laurea la detrazione del 19% spetta solo ai familiari fiscalmente a carico mentre per i contributi che riguardano il dichiarante restano sempre deducibili dal reddito complessivo.

12 12 [Marzo 2009] La Germania contro l ortofrutta italiana Le richieste di alcune catene di distribuzione tedesche riguardanti l ortofrutta italiana sono i- naccettabili. Lo afferma Confagricoltura sulla base dei primi accordi commerciali per la campagna frutticola 2009, che confermano che gruppi importanti della distribuzione organizzata stanno chiedendo alle aziende esportatrici italiane di abbassare il livello di residui di a- grofarmaci anche del 60-70% rispetto ai normali valori ammessi dalla normativa comunitaria. Comportamento che costituisce una vera e propria barriera commerciale. Confagricoltura ricorda che gli agrofarmaci vengono normalmente usati in agricoltura per contrastare i parassiti fungini e animali delle piante. Esistono limiti di impiego rigidissimi stabiliti per legge e l Italia, dai risultati dei controlli, è tra i primi Paesi europei nel rispetto di tali limiti, con percentuali di campioni fuori norma al di sotto dell 1%. La produzione italiana di ortofrutta è tra le più sicure al mondo - afferma Confagricoltura e i consumatori non devono lasciarsi trarre in inganno da dichiarazioni che nulla hanno a che fare con la realtà scientifica del fenomeno. In Europa, da anni, è in atto un processo di ottimizzazione dell impiego di agrofarmaci e di implementazione della sostenibilità ambientale, attraverso tecniche colturali come la lotta integrata e la produzione biologica. In dieci anni, sono stati eliminati per legge oltre il 50% dei principi attivi. I limiti dei residui ammessi e l impiego delle sostanze attive spiega Confagricoltura - vengono concertati a livello europeo dalle massime autorità nazionali. Ecco perché non ha senso che alcune catene della distribuzione debbano deliberatamente scegliere di seguire strade più restrittive senza peraltro alcun fondamento scientifico. L Italia esporta nel mondo 3 milioni di tonnellate di ortofrutta ogni anno. Il mercato tedesco è il mercato di riferimento delle nostre esportazioni ortofrutticole con oltre un milione di tonnellate assorbite ed un valore di 1,5 miliardi di euro/anno Il sospetto di Confagricoltura è che qualcuno stia utilizzando la leva dei residui ammessi per sovvertire le normali regole della concorrenza. Un comportamento, quello della distribuzione tedesca, che richiede un intervento deciso e coordinato del mondo imprenditoriale ed istituzionale. Quotazioni suini ai minimi storici Ma i prezzi al consumo non scendono Confagricoltura valuta con preoccupazione l andamento del mercato dei suini, che continua a far registrare arretramenti delle quotazioni a causa di un offerta da tempo non in linea con la domanda. La diminuzione delle quotazioni dei capi da allevamento e delle scrofe non sembra conoscere, al momento, ral- lentamenti e ugualmente negativo appare l andamento di quelle dei suini da macello, che non superano 1,08 euro/kg. Al momento dunque la situazione resta fortemente critica, con quotazioni che hanno raggiunto i minimi, molto vicine a quelle registrate durante il peggior periodo di crisi dell anno scorso. Alla luce della leggera diminuzione della produzione di suini italiani, Confagricoltura spera che possa esserci una risalita delle quotazioni a partire dalle ultime settimane del mese. Per questo Confagricoltura evidenzia la necessità che la Commissione unica nazionale suini da macello realizzi un attento e puntuale monitoraggio dell andamento dell offerta e della domanda, in modo da poter evidenziare, con puntualità e tempestività, l eventuale presenza di strategie tendenti a creare situazioni commerciali anomale e potenzialmente distorsive della concorrenza. Nonostante l andamento mercantile delle carni - sia di quelle destinate all industria di trasformazione, che di quelle destinate al consumo fresco - registri un calo generalizzato, i prezzi al consumo rimangono stabili. Prezzi agricoli alla produzione in picchiata: In un anno diminuiti di quasi l 11% Mentre i prezzi al consumo dei beni alimentari continuano a lievitare, quelli all origine dei prodotti agricoli sono in diminuzione. L indice Ismea dei prezzi agricoli di febbraio, registra una variazione nulla rispetto a gennaio. Analizzando però l evoluzione tendenziale, nel giro di un anno si scopre che i prezzi alla produzione sono diminuiti mediamente del 10,9% rispetto a febbraio Segnano una forte riduzione dei prezzi alla produzione, su base annua (febbraio 2009 su febbraio 2008), soprattutto cereali (-43%), vino (-24,3%), olio d oliva (-24,2%), colture industriali (-8,9%). Per quanto riguarda la zootecnia, Confagricoltura fa presente come continuino a scendere i prezzi alla produzione di lattiero-caseari (-9,8%), suini (-1,8%), ovicaprini (1,7%), con una crisi che si prolunga nel tempo e che, per taluni settori, specie il suinicolo, assume connotazioni strutturali. I dati Ismea rivelano una situazione molto critica per le imprese agricole. Per questo l Organizzazione degli imprenditori agricoli va sollecitando da tempo specifiche misure anticrisi per il settore primario, sostenendo la sua capacità di contribuire alla crescita dell economia locale. Lo hanno confermato i dati a consuntivo sul Pil 2008, in cui il valore agricolo in termini reali è aumentato del 2,4%, in controtendenza con la flessione di quasi tutti gli altri settori. Agro-alimentare Diminuito il disavanzo commerciale del 2008 sul 2007, pur con segnali di crisi A chiusura del bilancio 2008, il comparto agricoloalimentare ha ottenuto dei significativi recuperi. Lo segnala Confagricoltura commentando i dati diffusi a fine febbraio dall Istat. Le esportazioni di prodotti agricoli ed agro-alimentari, allo stato naturale e trasformati, hanno raggiunto circa milioni di euro, con un aumento del 9,2% sul 2008, più del doppio di quello delle importazioni (circa milioni di euro; +4,5%). L effetto sulla bilancia commerciale è stato positivo, contribuendo ad abbassare il disavanzo agricolo-alimentare a circa milioni di euro (-7,2% sul 2007) ed a migliorare il grado di copertura delle esportazioni, rispetto alle importazioni (74,8%, a fronte di 71,6% per il 2007). Il risultato è stato ottenuto con il contributo soprattutto delle esportazioni dei prodotti agricoli trasformati, che hanno raggiunto un valore di milioni di euro, con un incremento del 9,6% sul Confagricoltura evidenzia che la capacità esportativa del comparto agricolo-alimentare si è collocata al di sopra dell aumento registrato per il complesso di tutti i settori di attività economica (+2%). Questo consuntivo non deve, però, far dimenticare che l attuale crisi evidenzia scenari scoraggianti: il dato congiunturale di dicembre 2008 su dicembre 2007 presenta, infatti, un calo delle esportazioni dei prodotti agricoli allo stato naturale del 10,8%. E un altro segnale di allarme. Servono interventi più incisivi a sostegno delle imprese per la promozione dei nostri prodotti sui mercati esteri.

13 13 [Marzo 2009] Il Piano Casa non consumi altro suolo agricolo L Agriturist, associazione di Confagricoltura per la valorizzazione turistica delle imprese agricole e dello spazio rurale, ha recentemente avviato una campagna di informazione sul fenomeno, ormai insostenibile, del consumo di suolo agricolo. Negli ultimi 25 anni, infatti, all agricoltura italiana sono stati sottratti dall urbanizzazione tre milioni e mezzo di ettari, edificando soprattutto sui terreni migliori, vicini alle città, alle principali vie di comuni- cazione, alle località turistiche. Mentre nuove zone residenziali, centri commerciali e infrastrutture varie, coprono di cemento il nostro territorio - sottolinea Agriturist - si indebolisce ulteriormente la potenzialità produttiva del settore primario e si arrecano danni enormi al paesaggio, con ripercussioni molto negative anche sull economia turistica. Inevitabile, dunque, l attenzione di Agriturist verso il Piano Casa, recentemente annunciato dal Governo, chiaramente espressa dal Presidente, Vittoria Brancaccio: Il Piano Casa non può e non deve essere una occasione per sottrarre nuovo suolo all agricoltura e per aggredire ulteriormente il paesaggio. Deve, al contrario, essere una occasione importante per ripensare l urbanizzazione del territorio tenendo presenti anche le esigenze della qualificazione turistica e della salvaguardia ambientale, al di fuori di pericolose logiche emergenziali che aggiungerebbero crisi a crisi. Chiediamo - prosegue il Presidente di Agriturist - che il Piano Casa vincoli i Comuni ad una attenta valutazione delle unità abitative disponibili e del reale bisogno di nuova edilizia residenziale, consentendo, laddove realmente necessario, di costruire esclusivamente su aree già urbanizzate (abbandonate o sottoutilizzate). Come già avviene nei principali paesi europei, anche l Italia deve darsi una legge che impedisca di sottrarre altro suolo all agricoltura. Il suolo - conclude Vittoria Brancaccio - non è risorsa illimitata che possa consegnarsi esclusivamente all interesse individuale o settoriale, soprattutto in un Paese come l Italia, ad alta densità di popolazione e con vasti territori montani. Se non ci rendiamo conto subito, al di fuori di qualsiasi preconcetto ideologico, che un Paese moderno deve saper gestire il suolo guardando intelligentemente al futuro, fra qualche anno saremo davvero nei guai, per dipendenza alimentare dall estero, paesaggi degradati, depressione dello sviluppo turistico, crescita dell inquinamento ambientale. Cresce il numero delle Fattorie didattiche nel Veneto. Sono 228 quelle iscritte nell Elenco regionale Cresce in Veneto il numero delle Fattorie didattiche. Si tratta di aziende agricole, inserite nel sistema produttivo che si sono rese disponibili a svolgere funzioni di insegnamento, accoglienza, spiegazione e divulgazione sulla produzione, l organizzazione e il lavoro del settore agricolo. Sulla base delle nuove domande di adesione presentate e accolte, il decreto regionale di aggiornamento dell apposito Registro regionale ha riconosciuto l iscrizione, al 31 dicembre 2008, di 228 aziende: 9 in più rispetto al 2007 e il quadruplo rispetto al 2003, l anno in cui la Regione istituì l apposito elenco. Per ottenere l iscrizione, le Fattorie Didattiche devono rispondere alla cosiddetta Carta della Qualità, che individua le caratteristiche minime per poter svolgere questa funzione. A tal proposito, sono necessari adeguamenti strutturali e i titolari devono formarsi professionalmente in modo da avere i requisiti per spiegare come funziona un azienda agricola. Le 228 Fattorie Didattiche del Veneto sono distribuite in tutto il territorio regionale e costituiscono una risorsa culturale capace di avvicinare gli abitanti della città alla campagna e ai prodotti del territorio. Tra breve verrà pubblicata la Nuova Guida aggiornata e completa di riferimenti operativi e didattici, mentre altre informazioni sono reperibili nel sito internet: positivo per i prodotti bio La spesa per prodotti biologici è aumentata del 5,4% Il 2008 è stato un anno positivo per i consumi di alimenti biologici in Italia. Lo rileva l'ismea con un'indagine panel che registra, in termini monetari, un aumento degli acquisti domestici di prodotti bio confezionati del 5,4% nel Un risultato soddisfacente per il comparto, anche se meno positivo rispetto al più 10,2% riscontrato l'anno precedente. Tuttavia è migliore rispetto all'andamento complessivo dei consumi alimentari, inclusi i prodotti convenzionali, che l'anno scorso sono cresciuti, sempre in termini di spesa, del 4,4%. I maggiori tassi di crescita si rilevano per l'ortofrutta fresca e trasformata (+20% circa rispetto al 2007), per i prodotti per l'infanzia (+16%) e per pane, pasta, riso e uova, che su base annua hanno fatto segnare un incremento di oltre il 14%. Molto più contenuta la crescita della spesa domestica per l'acquisto di bevande biologiche e di lattiero-caseari. Nella lista dei prodotti bio, i più acquistati dalle famiglie italiane figurano in testa le uova, seguite da latte fresco e yogurt. Riguardo alla distribuzione territoriale, i dati del 2008 confermano la forte concentrazione degli acquisti di prodotti biologici nelle regioni settentrionali, con percentuali del 44,1% nel Nord-Ovest e del 27,2% nel Nord-Est. Un altro 19,7% riguarda le regioni centrali, inclusa la Sardegna, mentre il Mezzogiorno copre il restante 9%. Ma, in termini assoluti, la crescita più sostenuta rispetto al 2007 è stata registrata al Centro-Sud, in particolare nel Mezzogiorno (+12,3%), mentre una flessione dello 0,8% si è verificata nel Nord-Est. Per maggiori informazioni:

14 14 [Marzo 2009] Dialogo e collaborazione per salvare le api Apicoltori, agricoltori e veterinari si confrontano «La morìa delle api è come un emorragia: per arrestarla occorre far ricorso alla dialettica come emostatico. Sta infatti nel confronto costruttivo, nel reciproco rispetto tra operatori del mondo apistico, dell agricoltura e della sanità, della ricerca e delle istituzioni, la formula per porre rimedio al grave degrado del patrimonio apistico italiano». E la linea propugnata da Raffaele CIRONE, presidente FAI Federazione Apicoltori Italiani. In un quadro di generalizzata criticità, agricoltori, veterinari e apicoltori, stanno agendo con criteri che fanno emergere continue e improduttive tensioni. L impiego di alcuni agrofarmaci, dannosi per le api, sta mettendo a dura prova i rapporti tra le Organizzazioni del mondo apistico e quelle del mondo agricolo. La perseveranza degli apicoltori, d altro canto, nell impiegare prodotti non autorizzati per la lotta alle malattie delle api, sta facendo scattare azioni repressive da parte delle Autorità sanitarie.dinanzi a queste criticità, la FAI Federazione Apicoltori Italiani ha scelto di mettere attorno ad un tavolo i più qualificati esperti, rappresentanti delle istituzioni, dell apicoltura italiana, della ricerca, dei servizi veterinari, delle organizzazioni agricole e di quelle apistiche, con un solo e preciso intento: riaprire il Bonifica: ecco i punti irrinunciabili Confagri Veneto ha scritto a Galan, Manzato, Conta, Coppola e Ruffato in occasione della discussione della nuova legge in Consiglio regionale ricordando l importanza della bonifica e dei Consorzi nella vita della regione Dei Consorzi di bonifica, organismi autogestiti dai proprietari degli immobili appartenenti al relativo comprensorio, non si può fare a meno. Riformiamoli pure, se necessario, fondiamoli fra loro (ma senza frazionare i territori attuali), mettiamoli nella condizione di contenere i costi e migliorare la qualità dei servizi offerti: ma tutto questo va fatto rispettando l identità dei Consorzi, di cui la società veneta non può fare a meno, specie in un momento storico in cui la fragilità del territorio e dell'ambiente si evidenzia con segni anche drammatici, alternando inondazioni e siccità con danni enormi per tutti. Questa, in sintesi, la premessa alla nota che il presidente di Confagricoltura Veneto, Guidalberto di Canossa, ha inviato alle massime autorità regionali per richiamare la loro attenzione su di un appuntamento di fondamentale importanza non solo per l agricoltura ma per dialogo e la collaborazione tra quanti hanno il preciso dovere unire tutte le forze in campo e di salvare gli allevamenti apistici e prima che sia troppo tardi. Al ministero delle Politiche agricole la FAI Federazione Apicoltori Italiani chiede: una campagna di sensibilizzazione del mondo agricolo sull utilità delle api e sulle buone pratiche d impiego degli agrofarmaci; il ripristino dei bollettini fitoiatrici, con il calendario dei trattamenti e la loro pericolosità per le api, utilizzando le nuove tecnologie (sms, siti web, posta elettronica) per una più efficiente e capillare azione di sensibilizzazione degli operatori su tutto il territorio nazionale; il coinvolgimento diretto delle Organizzazioni, nazionali e locali, nell ambito del Progetto di monitoraggio nazionale sulla morìa delle api visto che la localizzazione delle postazioni di alveari, destinati ai controlli, è oggetto di scelte di cui non si percepisce la logica e adottate nella più totale assenza di concertazione con i principali protagonisti del mondo apistico. Al ministero della Salute la FAI Federazione Apicoltori Italiani chiede: l adozione di una politica sanitaria nazionale a favore degli apicoltori e che, al tempo stesso, tuteli e garantisca gli interessi dei consumatori; tutti i cittadini veneti quale la discussione della nuova legge sulla bonifica. In particolare, il documento, nel ribadire la necessità che la legge venga finalmente approvata, ne sottoline alcune carenze sollecitandone la correzione: il numero dei consiglieri non va abbassato rispetto all attuale numero di trenta, per permettere un adeguato monitoraggio del territorio e non squilibrare il rapporto fra consiglieri eletti, espressione dell autogoverno consortile, e consiglieri di diritto, di matrice politica; devono essere mantenute le attuali tre preferenze esprimibili attraverso il voto, per non indebolire la democraticità e l'autogoverno dei Consorzi; le spese di manutenzione straordinaria, come è sempre stato, devono rimanere totalmente a carico dell'ente pubblico. Confagricoltura Veneto ribadisce, altresì,che la delimitazione dei nuovi comprensori di bonifica deve essere effettuata su base idrografica, in la necessaria vigilanza perché venga rispettato l obbligo di denuncia di possesso di alveari da parte degli apicoltori o detentori di api ad altro titolo; l avvio di una urgente e ponderata revisione del Regolamento di Polizia veterinaria, prevedendo anche per gli Apicoltori, come già accade per altre filiere zootecniche, un indennizzo conseguente l abbattimento degli alveari ammalati; l uniformità decisionale e la semplificazione amministrativa per l impiego degli acidi organici naturali nel controllo delle principali malattie delle api; lo sgravio economico degli apicoltori per l acquisto di prodotti utili al risanamento degli alveari colpiti dalle principali malattie. Piccoli passi, tutti indispensabili e, al tempo stesso, fortemente incisivi nel quadro di una seria politica di salvaguardia dell ape italiana. maniera da garantire ai Consorzi, secondo il principio della convenienza della bonifica, dimensioni idonee a consentire servizi di bonifica ed irrigazione funzionali ed economici, azioni e interventi organici su territori idrograficamente delimitati, livelli adeguati di partecipazione dei consorziati. Su queste premesse, precisa Confagricoltura Veneto, risulta privo di significato ogni tentativo di far coincidere i nuovi confini ei comprensori con delimitazioni di carattere amministrativo e quindi del tutto estranee alle esigenze della bonifica.. Infine, nell eventualità, assai probabile, che l approvazione della nuova legge richieda la nomina da parte della Giunta regionale di una figura dotata di ampi poteri per "traghettare" i Consorzi dall'attuale regime giuridico al nuovo, si raccomanda la scelta di persone dotate di esperienza e di competenza adeguate.

15 NOTIZIE DAL PATRONATO ENAPA Viale del Lavoro, 52 - VERONA A cura di Carla De Berti - tel fax upa.enapa@agricoltoriverona.it 15 [Marzo 2009] Lavoratori domestici - colf - badanti Importi contributi Modulistica per assunzioni Come di consueto, l INPS, sulla base della variazione degli indici dei prezzi a consumo per le famiglie, operai ed impiegati, rilevati dall Istat, ha adeguato le fasce di retribuzioni orarie sulle quali vengono calcolati i contributi dovuti per il 2008 per i lavoratori domestici. DECORRENZA DAL 1 GENNAIO 2009 AL 31 DICEMBRE 2009 LAVORATORI ITALIANI E STRANIERI RETRIBUZIONE ORARIA IMPORTO CONTRIBUTIVO ORARIO Effettiva Convenzionale Comprensivo quota CUAF Senza quota CUAF (1) Fino ad Euro 7,17 Euro 6,36 Euro 1,33 (0,32) (2) Euro 1,33 (0,32) (2) Oltre Euro 7,17 - Fino ad Euro 8,75 Euro 7,17 Euro 1,50 (0,36) (2) Euro 1,50 (0,36) (2) Oltre Euro 8,75 Euro 8,75 Euro 1,83 (0,44) (2) Euro 1,83 (0,44) (2) Orario di lavoro Euro 4,62 Euro 0,97 (0,23) (2) Euro 0,96 (0,23) (2) superiore a 24 ore settimanali Il contributo CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari) non è dovuto solo nel caso di rapporto fra coniugi e tra parenti od affini entro il terzo grado conviventi. La cifra tra parentesi è la quota a carico del lavoratore. Com è noto la misura del contributo cambia in base all orario di lavoro prestato dalla domestica colf badante o baby-sitter che sia. Infatti, in caso di orario settimanale inferiore alle 24 ore, il contributo orario tiene conto di tre diverse fasce di retribuzione, nel caso invece di orario settimanale superiore alle 24 ore, l importo del contributo orario è unico e di valore più basso rispetto a tutti gli altri. A partire dal 29 gennaio 2009 è compito dell INPS ricevere le comunicazioni dei datori di lavoro domestico attraverso la nuova modulistica allegata e farsi successivamente carico di comunicarle all INAIL ed alla Prefettura. I datori di lavoro devono inviare la comunicazione all INPS: - per l assunzione, entro le ore 24 del giorno precedente, anche se festivo a quello di instaurazione del rapporto di lavoro; - per la trasformazione, la proroga o la cessazione, entro 5 giorni dall evento. Al fine di semplificare le comunicazioni di assunzione e le eventuali variazioni, il datore di lavoro domestico può avvalersi: del contact center, al numero della procedura internet, con invio on-line dell invio con raccomandata della documentazione cartacea del Ufficio paghe di Agricoltori Verona Servizi tel per ogni informazione

16 16 [Marzo 2009] SCADENZE FISCALI MARZO 2009 a cura di Simonetta Manara Lunedì 2 Trasmissione telematica dati Iva 2008 Domenica 15 Ultimo giorno utile per emettere le fatture differite relative ai beni consegnati o spediti nel mese di febbraio; Ultimo giorno utile per la regolarizzazione, con sanzione ridotta al 3,75% del versamento dell Iva relativo al mese di gennaio 2007, non effettuato o effettuato in misura ridotta. Lunedì 16 Liquidazione e versamento dell IVA dei contribuenti a periodicità mensile relativa al mese di febbraio (fattura differita con data marzo ma con ddt di febbraio entra nella liquidazione di febbraio). Versamento delle ritenuta d acconto operate nel mese di febbraio dell anno 2008 sui compensi di lavoro autonomo, di lavoro dipendente e sulle provvigioni; Versamento contributi lavoratori dipendenti. Scade il termine per versare i contributi previdenziali e assistenziali relativi alle retribuzioni dei lavoratori dipendenti di competenza del mese precedente. Versamento Iva annuale relativa al 2008 risultante dalla dichiarazione annuale, in unica soluzione o come prima rata, senza maggiorazione di interessi sulla base della dichiarazione annuale. Versamento della tassa annuale di concessione governativa per la tenuta dei libri contabili e sociali Venerdì 19 Presentazione degli elenchi riepilogativi degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie per i soggetti con periodicità mensile. 2 LUNEDÌ Marzo 16 LUNEDÌ Marzo DOMENICA 15 Marzo 19 VENERDÌ Marzo ISTAT: indice dei prezzi per rivalutazioni di Marzo 2009: +3,4%

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