Le Sezioni provinciali

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2 SEZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA 0. PRIORITÀ DI PROGRAMMA IN AMBITO PROVINCIALE L anno 2009 è stato caratterizzato dall avvio operativo della rilevante operazione di riorganizzazione dell Agenzia compiuta nell ultimo biennio. In particolare, l attuale assetto organizzativo deliberato per la Sezione Provinciale di Piacenza è il seguente: Direzione di Sezione STAFF Amministrazione STAFF Sistema Informatico Servizio Territoriale Servizio Sistemi Amb.li Laboratorio Integrato CTR Radiazioni Non Ionizzanti (CEM) CTR Radioattività Ambientale di seguito viene riportata l articolazione del Laboratorio Integrato e dei due Servizi (Servizio Territoriale e Servizio Sistemi Ambientali) della Sezione: Pag. 82 di 357

3 La declinazione a scala territoriale delle diverse attività programmate dall Agenzia per il 2010, sarà orientata al presidio ed allo studio delle criticità ambientali individuate a scala locale (aria, acque, rifiuti, ecc.). Coerentemente ad esse ed all interno del complesso quadro delle attività istituzionali correnti, quali la gestione delle reti di monitoraggio, le attività di vigilanza e controllo, le attività analitiche, il supporto tecnico agli Enti territoriali, vengono dunque individuati i principali obiettivi programmatici per il 2010: - sviluppo delle attività di controllo e verifica presso le aziende con autorizzazione AIA; - controlli radiometrici relativamente al decommissioning dell impianto nucleare di Caorso; - valutazione della presenza di IPA e diossine nelle polveri fini frazione PM10 nell area circostante l impianto di termovalorizzazione di Tecnoborgo ed in area urbana; - revisione della rete di monitoraggio delle acque, anche in riferimento alle nuove metodologie di campionamento e classificazione; - attività di supporto tecnico all Osservatorio Ambientale della tratta ferroviaria ad Alta Velocità MI-BO; - attività di valutazione preventiva su nuove tecnologie di comunicazione (sistemi WI- MAX). SERVIZI OBBLIGATORI 1. SUPPORTO TECNICO PER LE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI (PARERI) Si può ritenere che i ricavi complessivi da tariffa, visto l andamento degli anni precedenti, si mantengano costanti e dello stesso ordine di grandezza del Verranno garantiti i tempi di risposta previsti dalle singole normative di settore. 1.1 Acque di scarico, aria, rifiuti e rumore Per quanto riguarda le autorizzazioni ambientali, a supporto sia dell Amministrazione Provinciale, sia dei Comuni e degli Sportelli Unici attivati, relative ad alcune matrici (in particolare per acque di scarico, aria, rifiuti e rumore) si prevede la riconferma del trend L attività su queste matrici risulta nel tempo consolidata, anche se non può essere definita stabile a causa di variazioni legate a possibili mutamenti delle normative ambientali e alle non risolte difficoltà gestionali degli Sportelli Unici con conseguenti complessità di rapporto con i vari Enti interessati. 1.2 Siti contaminati Per quanto riguarda l esame di progetti di bonifica di siti contaminati, l attività non può essere prevista con certezza in quanto risente in modo sensibile di eventi esterni indipendenti dalla programmazione effettuabile. I dati riportati nelle Tabelle delle attività non possono che far riferimento al trend degli anni precedenti. Rispetto ai siti noti non si prevedono altre emissioni di pareri, a parte i rapporti conclusivi e pertanto in teoria l attività dovrebbe diminuire, ma vista la tendenza a identificare nuovi siti, anche a causa di eventi accidentali, si ritiene opportuno valutare come costante questo tipo di supporto agli Enti deputati. 1.3 Suolo Zootecnia Si prevede la riconferma del trend in diminuzione nel 2009 per quanto riguarda i Nulla-Osta relativi al rilascio delle autorizzazioni allo spandimento dei reflui organici zootecnici, pareri che di fatto sono oramai ultimati in base a quanto previsto dalla L.R. 4/07. Si ritiene di continuare l attività di verifica dei PUA per le aziende non in autorizzazione AIA. Fanghi I dati 2009 confermano la diminuzione di questa attività, sul territorio provinciale vengono di Pag. 83 di 357

4 fatto utilizzati i fanghi prodotti dalle industrie agroalimentari piacentine e pertanto l attività risulterà limitata ai controllo di questi fanghi. 1.4 IPPC La fase istruttoria delle istanze presentate dalle ditte si può ritenere esaurita e nell eventualità riguarderà istanze relative ad Aziende che nel frattempo modifichino la loro attività in modo tale da rientrare nei requisiti IPPC. Per quanto riguarda le aziende agricole inserite IPPC si ritiene di dover completare le autorizzazione nonostante le difficoltà che permangono a causa della mancanza di informazioni da parte delle ditte, nonostante i solleciti più volte inoltrati. Risulta invece necessario rivalutare ed eventualmente integrare rapporti istruttori già conclusi, sia a seguito delle verifiche effettuate dalle stesse aziende sia a seguito della presentazione del primo report annuale, ma anche in base a quanto riscontrato dall Agenzia nel corso delle ispezioni programmate nel Radiazioni Non Ionizzanti Verranno garantite le attività di supporto/partecipazione agli incontri del Comitato Tecnico Provinciale, la partecipazione alle Conferenze dei Servizi per le SRB e l espressione di pareri in merito a: nuove stazioni radio base contenute nei piani comunali e sui siti riconfigurati; nuove tecnologie: WI-MAX, DVB-H,S-DAB altro ; nuovi impianti radio-televisivi e/o modifica degli impianti esistenti; nuovi elettrodotti / nuovi insediamenti prossimi ad elettrodotti esistenti. Per quanto riguarda il passaggio al digitale terrestre per gli impianti TV nella Provincia di Piacenza atteso per il primo semestre 2010, si seguiranno le indicazioni che la Regione provvederà a definire tramite apposito atto. In riferimento agli impianti televisivi, si fa presente che nel 2010 è previsto per la nostra Regione il cosiddetto switch-off, cioè lo spegnimento totale dei segnali TV analogici e il contemporaneo avvio delle trasmissioni televisive unicamente in digitale. Verranno pertanto modificati gli impianti esistenti e saranno possibili spostamenti da un sito ad un altro del punto di diffusione. Il passaggio al digitale avrà pertanto ripercussioni sia per gli aspetti autorizzativi (art. 6 L.R. 30/2000 e ss.mm.ii.), sia per gli aspetti di vigilanza, anche se al momento non è quantificabile l attività prevista. 1.6 Radiazioni Ionizzanti Stante la costituzione dell Organismo tecnico previsto dalla Legge Regionale 1/2006 Norme per la tutela sanitaria della popolazione dai rischi derivanti dall impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti (deliberazione n. 433 del 10/11/2009 del Direttore Generale AUSL di Piacenza), di supporto ai Sindaci e al Prefetto per il rilascio dei nulla osta preventivi all impiego di radiazioni ionizzanti a livello provinciale, sarà garantito il supporto tecnico all attività istruttoria concernente le pratiche da esaminare nonché la partecipazione alle sedute plenarie. Tale attività non risulta quantificabile, essendo strettamente collegata ad una richiesta non governabile a priori; si presume, per il 2010, la partecipazione a circa 6 sedute plenarie dell Organismo tecnico. 2. SUPPORTO TECNICO AGLI ENTI LOCALI Si ritiene di poter confermare il trend numerico globale relativo ai pareri in merito ai NIP, Strumenti Urbanistici (PRG, PSC, POC, RUE, PIP, PUA, ecc.). ed agli Studi d Impatto ambientale, che anche nell anno 2009 hanno comportato un impegno notevole del Servizio a causa della complessità istruttoria, dello sforzo d integrazione delle competenze matriciali, nonché delle relazioni non sempre fluide con i proponenti. Si è pertanto evidenziato un notevole impatto sull attività istruttoria, sia in termini di impegno ore/operatore, sia ai fini della Pag. 84 di 357

5 necessaria formazione esterna ed interna. Particolare impegno è stato profuso per la verifica di assoggettabilità a VAS di tutti i Piani e gli Strumenti Attuativi in quanto di competenza primaria Arpa. Si ritiene per il 2010 di poter confermare il trend in aumento già registrato, inoltre si conferma sicuramente un maggiore impegno per la partecipazione a commissioni e/o conferenze di servizio e di pianificazione. Verranno garantiti i tempi di risposta previsti dalle normative di settore. 3. CONTROLLO E VIGILANZA Le ispezioni ed i campionamenti verranno effettuati nel rispetto delle tempistiche previste dal programma mensile di volta in volta predisposto per attuare il piano annuale. 3.1 IPPC Nel corso del 2009, le verifiche effettuate presso le aziende hanno portato ad approfondire le conoscenze e hanno fatto emergere la necessità di modifiche ai piani di monitoraggio per vari motivi, in primo luogo per la messa a punto di procedure adeguate, sia da parte delle aziende sia da parte di Arpa. L impegno derivante da questo tipo di controlli risulterà anche per il 2010 considerevole e si prevede di dar corso alle ispezioni relativamente alle aziende agricole oggetto di AIA, oltre ad alcune aziende del settore produttivo che necessitano di maggiore attenzione. Nel 2010 si prevede di effettuare il controllo di 14 allevamenti e di 11 aziende del settore produttivo; a queste occorre aggiungere la verifica ispettiva in un azienda con AIA nazionale. L approccio con le ditte da sottoporre a controllo è risultato decisamente differente rispetto ai precedenti controlli per matrice ed il tempo e le risorse da dedicare sia ai controlli in loco, sia alle verifiche dei report annuali, sia alla stesura delle relazioni conclusive risulteranno anche nel 2010 prevalenti rispetto ai controlli su altre ditte ed altre matrici. 3.2 Acque di scarico Per quanto riguarda le reti fognarie, a fronte dell obbligo normativo previsto dal D.Lgs. 152/06 che prevede il controllo con frequenza obbligata dei 24 impianti superiori a A.E. e nell ottica della DGR 2241 del 29/12/2005, si ritiene che l impegno risulterà ancora gravato da un discreto numero di ispezioni e campionamenti, in numero simile al Limitatamente alla disponibilità di tempo e di risorse verranno eseguiti controlli su impianti di depurazione di secondo livello inferiori a A.E. recapitanti in aree di particolare interesse (circa 11 controlli). Per quanto riguarda gli scarichi di acque reflue industriali, a fronte di quanto richiesto dalla normativa nazionale e regionale, nonché dagli atti autorizzativi rilasciati da Provincia e Comuni ed alla luce dei criteri concordati con l Amministrazione Provinciale, l attività di controllo ispettivo ed analitico si svilupperà prioritariamente sulle ditte: con scarichi di sostanze pericolose; oggetto di sanzioni; appartenenti al comparto agroalimentare. 3.3 Aria Il programma tiene conto degli indirizzi regionali, di specifiche richieste e di particolari situazioni di criticità ambientale. Si prevede che il controllo ispettivo ed analitico principale riguarderà le aziende con emissioni significative, che per la maggior parte sono in autorizzazione AIA, non trascurando di continuare, limitatamente alla disponibilità di tempo e di risorse, i controlli ispettivi presso le aziende che utilizzano solventi e/o sostanze organiche volatili, comparto dimostratosi particolarmente problematico nel corso dei controlli effettuati negli anni scorsi (carrozzerie, vetroresina, trattamento superficiale di metalli, ecc). Nello specifico del comparto sopra indicato, si ritiene di procedere alla verifica di alcune Pag. 85 di 357

6 aziende (circa 5-6), di dimensioni considerevoli, del comparto di produzione di manufatti in vetroresina e, oltre a mantenere la disponibilità ad effettuare un ulteriore campagna di misura sulle emissioni diffuse della ditta River qualora ricorressero le condizioni di funzionamento a pieno regime, si prevede di effettuare presso questa ditta il controllo delle emissioni convogliate. 3.4 Rifiuti Discariche Si riconfermano le frequenze di controllo ispettivo ed analitico sulle discariche in fase di postcoltivazione (Coli, Ferriere e Ca del Montano). Per quanto riguarda la discarica di Biana (Ponte dell Olio) pur risultando terminato il periodo di controllo, a seguito della richiesta formulata dell Amministrazione Comunale, verrà mantenuta una sorveglianza, pur con frequenza limitata. Per le discariche di Ottone e Cortebrugnatella, ove sono terminate le operazioni di messa in sicurezza, dovranno proseguire i prelievi di verifica della nuova rete piezometrica. Aziende produttrici o titolari di autorizzazioni ai sensi degli artt. 208 e 216 Per quanto riguarda l attività di controllo sulle ditte, si confermano i controlli obbligatori indicati negli atti autorizzativi ai sensi dell artt. 208 e 216 del D.Lgs. 152/06 (circa 49 impianti di cui 18 mezzi mobili e 67 in procedura semplificata), proseguendo nel contempo i controlli sulle attività di gestione e recupero dei rifiuti, limitatamente alla disponibilità di tempo e di risorse. Per i centri autorizzati allo stoccaggio e al trattamento, non in IPPC, si ritiene di attivare una specifica attività di controllo in relazione al movimento in entrata ed in uscita dei rifiuti. Per quanto riguarda i centri ora autorizzati con procedura IPPC si provvederà ad attivare quanto indicato dall Atto Autorizzativo in particolare nel Piano di Monitoraggio e Controllo. Non risulta da trascurare l attività, attualmente non programmabile, ma significativa nel corso del 2009, legata all utilizzo di mezzi mobili per il trattamento di rifiuti. Particolare attenzione verrà posta al controllo sul Centro di compostaggio della Ditta Macerati in comune di Sarmato, che terminerà a breve il periodo di messa a regime; l attività consisterà nella valutazione della gestione ad oggi effettuata e dei risultati analitici ottenuti, mentre si procederà successivamente ai controlli di competenza sia sul compost prodotto, sia sulle emissioni convogliate e diffuse. 3.5 Siti Contaminati Per quanto riguarda l attività di vigilanza, occorre tenere presente che alcune attività di bonifica iniziate negli anni precedenti sono pervenute a definitiva conclusione, mentre non sono ancora state attivate le attività di bonifica per siti con progetto già approvato (vedasi aree ENI, area ACNA e area ex Manifattura Tabacchi); è invece attualmente in corso il controllo delle attività di riqualificazione dell area ex-eridania (alienazione degli impianti ed eventuale bonifica dell area). Non risulta da trascurare l attività, attualmente non programmabile, ma che statisticamente si è sempre rivelata presente, legata ad incidenti e contaminazioni accidentali che si verificheranno nel corso dell anno. 3.6 Suolo Zootecnia L attività di controllo sugli insediamenti zootecnici presenti sul territorio provinciale verterà principalmente sulla verifica d idoneità delle strutture di allevamento, di stoccaggio e del corretto utilizzo delle deiezioni zootecniche, considerando quanto il problema risulti importante, in particolare per il Distretto di Fiorenzuola. Pag. 86 di 357

7 Fanghi e Terreni In coerenza con quanto accaduto nel 2009 verrà mantenuta l attività di vigilanza e controllo sull utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura, anche se la stessa risulta notevolmente ridotta rispetto agli anni precedenti, a seguito dell applicazione della D.G.R. n. 2773/04. Infatti, per i fanghi prodotti sul territorio, le attività di spandimento risultano limitate ai fanghi prodotti dagli impianti di depurazione delle ditte agroalimentari, alcune delle quali con autorizzazione AIA. I campionamenti dei terreni verranno comunque mantenuti al fine di coprire almeno un terzo dei terreni individuati per l anno di riferimento dalle ditte utilizzatrici, privilegiando quelli non ricompresi nelle notifiche presentate negli anni precedenti. 3.7 Rumore Verranno garantite le tradizionali attività di verifica e controllo richieste da Amministrazioni comunali e Organi Giudiziari, in particolare per le immissioni sonore dovute alle attività dei pubblici esercizi, in costante aumento. 3.8 Industrie a rischio rilevante A seguito di quanto previsto dalle disposizioni normative emanate dalla Regione Emilia- Romagna, con particolare riferimento alla L.R. n. 26 del 17/12/2003 e successive modifiche e integrazioni, e in considerazione della recente modifica dell organizzazione di Arpa che ha assegnato al Centro Tematico Regionale la gestione diretta delle attività di controllo e istruttoria degli impianti a rischio di incidente rilevante, si prevede per la Sezione Provinciale Arpa di Piacenza la seguente attività: partecipazione alle attività del CVR (Comitato di Valutazione dei Rischi, istituito ai sensi dell art. 4 della L.R. 26/03), riguardanti lo stabilimento KEROPETROL S.p.A., sito in Comune di Villanova sull Arda ed eventuali nuovi stabilimenti sottoposti alla disciplina di cui agli artt. 6 e 7 del D.Lgs. 334/99, così come modificato dal D.Lgs. 238/2005; partecipazione alle attività del gruppo provinciale di revisione del piano di emergenza esterno della ditta sopra indicata, a seguito di modifica dell impianto; partecipazione alle attività di revisione del piano di emergenza esterno del deposito ENI S.p.A. Divisione Refining & Marketing, sito in Fiorenzuola d Arda, di competenza della Prefettura. Si prevede, comunque, che anche per l anno 2010 la Sezione Provinciale di Piacenza fungerà da riferimento a livello locale per le tematiche riguardanti i Rischi di Incidenti Rilevanti, sia per le Aziende che per gli Enti locali preposti. 3.9 Radiazioni Non Ionizzanti Verranno garantite le attività di verifica e controllo richieste dalle Amministrazioni Comunali sulla base di esposti o esigenze particolari legate ad impianti a bassa ed alta frequenza installati sul territorio. Inoltre verranno effettuati controlli programmati in riferimento ad un totale di 4 impianti sul territorio provinciale tra SRB ed Elettrodotti Radiazioni Ionizzanti Si garantiranno, su segnalazione degli Enti competenti (Enti locali, Nucleo Carabinieri T. A.), nonché su indicazione della Provincia di Piacenza e del Comune di Caorso (nell ambito del Protocollo d intesa sottoscritto nel giugno 2008), gli interventi di controllo sul territorio provinciale e regionale, ad es. relativamente a ditte che impiegano sorgenti radioattive, inceneriscono rifiuti urbani/sanitari/pericolosi, nonché utilizzano/commercializzano/fondono materiale ferroso, oltre che a supporto delle Commissioni Provinciali. Proseguiranno, in collaborazione con il Distretto di Fiorenzuola, i controlli avviati nel 2006 sui materiali rilasciabili che saranno smaltiti dall impianto di Caorso nel corso delle attività di Pag. 87 di 357

8 decommissioning operate; è prevedibile un impegno consistente sia in termini di risorse umane che strumentali, stante la ripresa delle attività di dismissione. In esito all approvazione delle Linee guida di Arpa per le emergenze connesse al trasporto di materie radioattive, si opererà per la stesura di procedure operative, previo accordo con la Direzione Tecnica di Arpa, congiuntamente al Comando regionale dei VV.F. 4. RETI REGIONALI DI MONITORAGGIO AMBIENTALE Le attività relative alla gestione delle diverse reti regionali sono sinteticamente riassunte e descritte nel seguito. I campionamenti ed i tempi di risposta, anche sulla scorta dei dati degli anni precedenti, seguono le previsioni dei calendari proposti preventivamente e concordati con i soggetti interessati (sia interni che esterni ad Arpa). La certificazione della rete di monitoraggio per l aria conferma il rispetto dei tempi previsti in termini sia di validazione dei dati rilevati che di comunicazione ai cittadini ed agli Enti interessati. Per quanto concerne le reti di monitoraggio dell acqua, le norme attualmente in vigore hanno comportato cambiamenti profondi sia nella struttura che nella definizione dei parametri utili alla classificazione dei corpi idrici. Nel 2010 verrà attuato, sulla base di una significativa attività di coordinamento a livello regionale, il monitoraggio delle acque in adempimento alla Dir.va 2000/60/CE ed al D.Lgs. 152/2006, così come modificato dai decreti attuativi specifici: n 131/2008 (Tipizzazione), n 56/2009 (Monitoraggio), n 30/2009 (Acque Sotterranee), e sulla base del Decreto Classificazione, in via di emanazione; tutta questa recente normativa in materia di acque definisce il nuovo sistema di monitoraggio e valutazione dello stato ambientale delle acque, sia superficiali, sia sotterranee. Tale impostazione, assolutamente innovativa, è stata recepita nel Piano di Gestione di Bacino del Po, che sostituisce il Piano Regionale Tutela Acque (PTA 2005), a sua volta recepito nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP 2009). Le novità sono molteplici e riguardano i criteri di definizione di corpo idrico, acquifero, stato di qualità ambientale, monitoraggio, e dunque praticamente tutto l assetto finora applicato dagli enti preposti alla tutela ambientale (Autorità di Bacino, Regione, Provincia, Arpa). 4.1 Rete di monitoraggio della Qualità dell Aria Sulla base degli indirizzi fissati dalla Regione Emilia-Romagna, si sta concludendo il processo di revisione della rete di monitoraggio regionale: è stata attivata e collaudata la nuova stazione nel parco di Montecucco a Piacenza e sono stati avviati gli interventi per l attivazione della stazione di Corte Brugnatella (Regionale/Fondo remoto). Nel corso del 2010 saranno mantenute tutte le attività connesse alla certificazione in qualità della rete di monitoraggio secondo le norme ISO 9001/2000 e quanto previsto nella convenzione in fase di definizione con l Amministrazione Provinciale. Tabella riassuntiva rete monitoraggio qualità dell aria 01/01/2010 STAZIONI tipologia n. campionamenti misure in campo - Pubblico Passeggio - Giordani-Farnese - Montecucco - Lugagnano - Besenzone Regionale/Fondo residenziale Regionale/Traffico Regionale/Fondo urbano Regionale/Fondo suburbano Regionale/Fondo rurale misure in continuo no - Montale Locale/polo logistico misure in continuo si (campionatori passivi COV) - Ceno - Gerbido (Lab. Mobile) Locale/inceneritore Locale/inceneritore misure in continuo no Pag. 88 di 357

9 I dati rilevati dalla rete regionale di monitoraggio vengono inseriti in report mensili (entro il mese successivo) e in un report riassuntivo di tutto l anno; i report sono pubblicati sul sito web della Sezione di Piacenza ( dove è disponibile anche il bollettino giornaliero dei dati di qualità dell aria. 4.2 Monitoraggio aerobiologico Nel corso del 2010 verranno assicurate le attività di controllo della presenza in atmosfera di pollini e spore fungine aerodispersi, riferimento per medici allergologi e per soggetti allergici. Tale attività prevede, per tutto l anno, la diffusione settimanale di un bollettino, frutto di rilevazioni e letture giornaliere, riportante le famiglie botaniche maggiormente allergeniche ( Tabella riassuntiva rete monitoraggio aerobiologico n. stazioni/ Numero misure in RETE n. campionamenti punti di controllo analisi/letture campo Rete pollini no 4.3 Mutagenesi ambientale Si prevede di riprendere con il 2010 il monitoraggio in continuo in ambiente urbano della mutagenicità del particolato atmosferico fine (PM 2,5), utilizzando i filtri del campionatore in continuo posizionato nella stazione del parco di Montecucco. Tabella riassuntiva rete monitoraggio mutagenesi RETE n. stazioni/ n. n. Punti di controllo campionamenti sopralluoghi misure in campo Mutagenesi no 4.4 Rete delle deposizioni umide Sulla base delle indicazioni di livello regionale relative alla ristrutturazione della rete, si può ipotizzare per il futuro il mantenimento al massimo di una delle due stazioni attualmente presenti, situate presso l Istituto Agrario (Piacenza) e nei pressi della stazione di monitoraggio della qualità dell aria di Lugagnano. La rete comporta sopralluoghi settimanali e prelievi quando il volume del campione supera i 300 ml. Tabella riassuntiva rete deposizioni umide RETE n. stazioni/ n. n. punti di controllo campionamenti sopralluoghi misure in campo Deposizioni umide 1 20(1) 32 no (1): numero stimato 4.5 Rete di Monitoraggio delle acque superficiali naturali correnti Per corpo idrico superficiale non si intende più un intero fiume o torrente o rio, ma un tratto di esso, omogeneo per quanto riguarda caratteristiche geografiche, idro-morfologiche, e di pressioni antropiche su di esso insistenti: così, ad esempio, il Fiume Trebbia è costituito da 5 corpi idrici, che devono trovare rappresentatività in altrettante stazioni di monitoraggio. Un altra novità sostanziale è quella che considera il corpo idrico a rischio, probabilmente a rischio oppure non a rischio, in funzione del raggiungimento dell obiettivo ambientale di buono al Conseguentemente il monitoraggio diventa operativo (per i corpi idrici a rischio), oppure di sorveglianza (per i corpi idrici non a rischio e probabilmente a rischio) con frequenze e tipologia di controlli completamente diversi per i due tipi di monitoraggio. Pag. 89 di 357

10 Dall applicazione della nuova normativa nella provincia di Piacenza figurano complessivamente 27 tipologie di corpi idrici superficiali naturali ma le stazioni della rete presenti sul territorio sono in tutto 24, perché in 3 casi sono rappresentati da corpi idrici fuoriprovincia: 18 stazioni coincidono con quelle della vecchia rete, 6 sono nuove, di cui 1 su un corpo idrico non monitorato in precedenza (Rio Lora-Carogna). Quattro stazioni della nuova rete fanno parte della cosiddetta Rete-Nucleo, costituita dai Siti di Riferimento vale a dire siti con standard qualitativi elevati. I risultati del monitoraggio su tutte le altre stazioni della stessa tipologia dovranno infatti essere confrontati con i risultati ottenuti nei Siti di Riferimento. La frequenza di campionamento sulla nuova rete introduce un altra grande novità rispetto a prima, e cioè il concetto di stratificazione temporale: il primo monitoraggio di sorveglianza deve essere realizzato su tutti gli elementi (biologici, chimico-fisici e idromorfologici) per la durata di un anno all interno del triennio , con la possibilità di stratificazione per bacini o sottobacini idrografici; inoltre sulle stazioni a rischio e sulle nuove, in assenza di conoscenze pregresse, deve essere applicato un monitoraggio su tutti gli elementi di qualità possibili. La frequenza all interno dell anno è mensile per le sostanze chimiche e pericolose prioritarie (Tab. 1A e 1B-D. M. 56/2009), trimestrale/stagionale per macrobenthos e diatomee, di 2 volte all anno all interno del periodo vegetativo, per le macrofite. Per il 2010 verranno campionate con monitoraggio di sorveglianza (vale a dire per TUTTI gli elementi previsti) le stazioni dei bacini del Trebbia e del Nure; in questo modo oltre a valutare i 2 più importanti bacini della provincia con particolare attenzione alle stazioni definite a rischio di non raggiungere l obiettivo di buono al 2015, campionate con monitoraggio operativo, si darà anche continuità temporale alla sperimentazione fatta nel 2009 sui siti-riferimento presenti proprio su questi bacini. La tabella seguente riassume il programma di monitoraggio della rete delle acque superficiali per il prossimo triennio ( ). Numero Stazioni Monitoraggio Stazioni di riferimento (Nucleo) Analisi 2010 Analisi 2011 Analisi 2012 Operativo/ Chimiche e 8 chimiche Chimiche Sorveglianza biologiche Operativo/ Chimiche e 7 4 chimiche chimiche Sorveglianza biologiche Operativo/ Chimiche e 9 chimiche chimiche Sorveglianza biologiche * in arancio i bacini e le stazioni a rischio monitorati nel 2010, in giallo nel 2011, in verde nel 2012 In sintesi, il numero delle stazioni all interno della rete passa da 23 a 24 e l impegno richiesto per il nuovo tipo di monitoraggio è sostanzialmente diverso: per 1 stazione il carico di lavoro del previsto per il monitoraggio biologico è pari ad 1 giornata intera per un gruppo di 3 persone; per il monitoraggio chimico, l impegno ore/uomo/anno è paragonabile al carico degli anni precedenti (vecchia rete). La Rete dei corpi idrici artificiali e fortemente modificati è ancora in via di definizione, ma verrà formalizzata entro il 22/12/2009 e quindi avrà una sua struttura già a partire dal Rete di monitoraggio degli invasi Sui laghi artificiali (Diga di Mignano-Torrente Arda, Diga del Molato-Torrente Tidone) verranno effettuati i primi monitoraggi sperimentali già nel corso del 2010, con una stazione posizionata al centro dell invaso con prelievi a più profondità con apposito campionatore integratore. Pag. 90 di 357

11 INVASO Diga del Molato Diga di Mignano Corpo idrico Diga del Molato Diga di Mignano Cod. ex- DLgs 152/ Proposta Codice Regionale S 1 ER Molato S 1 ER Mignano Tipo AL-5 AL-6 Monitoraggio Operativo Operativo 4.7 Rete acque superficiali destinate alla potabilizzazione I siti per l estrazione delle acque ad uso potabile, sia superficiali che sotterranee, ricadono tra le Aree Protette e sono inserite nell apposito Registro che la Regione ER sta predisponendo. Dalle 2 stazioni di Case Bonini e Diga di Mignano vengono derivati complessivamente volumi d acqua pari a circa 8200 m3/giorno per servire una popolazione di abitanti serviti nei Comuni di Alseno, Carpaneto, Castell Arquato, Fiorenzuola, Gropparello, Lugagnano, Vernasca (dati Enia 2009); i siti che forniscono in media oltre 100 m3/giorno devono essere sottoposti a monitoraggio supplementare al fine di soddisfare i requisiti richiesti dal DLgs. n 31/2001 (potabilità). Le frequenze di controllo sono in relazione alla comunità servita e non più alla qualità dell acqua, come era in precedenza (vedi tabella seguente). Comunità servita Frequenza < volte l anno Da a volte l anno > volte l anno Entrambe le stazioni di Case Bonini e Diga di Mignano coincidono con le stazioni per il monitoraggio ambientale: verranno quindi integrati, d accordo con la AUSL di Piacenza, i controlli secondo il DLgs. 31/ Rete vita pesci Sopravvive fino al 2013 sulle 5 stazioni storiche. n. stazioni/ punti di controllo Rete di monitoraggio delle acque sotterranee n. campionamenti misure in campo 72 (2 Temperature) La novità più rilevante introdotta dall adeguamento alla Dir. 2000/60/CE riguarda l individuazione dei corpi idrici sotterranei, la loro delimitazione, caratterizzazione e le modalità di monitoraggio per la classificazione dello stato, chimico e quantitativo. I corpi idrici sotterranei individuati in Emilia-Romagna appartengono al Distretto Idrografico del fiume Po (da Piacenza a Ferrara) e al Distretto Idrografico dell Appennino Settentrionale (da Bologna a Rimini). Dei complessi idrogeologici individuati in regione, sono presenti in provincia di Piacenza: alluvioni delle depressioni quaternarie (DQ), caratteristici della pianura alluvionale e costituiti dall acquifero freatico di pianura, dalle conoidi alluvionali e dalle piane alluvionali appenniniche e padane; formazioni detritiche degli altipiani plio-quaternarie (DET), costituiti dalle conoidi montane e dalle spiagge appenniniche (formazione sabbie gialle ), incorporate nel Pag. 91 di 357

12 sollevamento della catena appenninica; alluvioni vallive (AV), rappresentate dai depositi alluvionali vallivi appenninici della porzione montana del territorio; acquiferi locali (LOC), corpi idrici montani. Questa nuova classificazione comporta, oltre al sostanziale mantenimento delle stazioni della vecchia rete l attivazione di: 4 nuove stazioni (freatico di pianura) e di ben 19 stazioni per il monitoraggio dei corpi idrici montani (acquiferi locali) con un notevole ampliamento dei punti di controllo. La riattribuzione dei pozzi della vecchia rete di monitoraggio ai nuovi corpi idrici individuati sulla base delle loro profondità e dei relativi orizzonti filtranti, ha permesso di individuare i corpi idrici a rischio di non raggiungere l obiettivo di buono stato chimico e buono stato quantitativo al 2015, attraverso le conoscenze pregresse (serie storiche quali e quantitative) della rete regionale di monitoraggio, oltre all analisi delle pressioni e del grado di vulnerabilità all inquinamento. Per i corpi idrici non a rischio è previsto il monitoraggio di sorveglianza mentre il monitoraggio operativo è previsto per quelli a rischio; lo stato chimico e lo stato quantitativo portano a 2 distinte reti di monitoraggio. La proposta di reti per la provincia di Piacenza è sintetizzata nella tabella seguente: in totale la nuova rete passa da 66 a 89 stazioni, di cui 13 da sostituire con apposita istruttoria e 19 da cercare in territorio montano come sorgenti. Si prevede di concentrare le attività di sopralluogo e campionamento nel periodo primavera-estate con la collaborazione di Enia ed AUSL. Poiché le sorgenti della rete di monitoraggio vengono utilizzate a scopo potabile, il profilo dei controlli ambientali verrà integrato con i parametri richiesti dal DLgs. 31/2001. Prospetto Reti Acque Sotterranee Acquifero Tipologia Nuove Vecchie monitoraggio stazioni stazioni Acquifero freatico di pianura Chimico e quantitativo 4 chimico 1 Conoidi Alluvionali Appenniniche - acquiferi Chimico e quantitativo 3 confinati inferiori quantitativo 1 Conoidi Alluvionali Appenniniche - acquiferi chimico 3 confinati superiori Chimico e quantitativo 8 chimico 1 Conoidi Alluvionali Appenniniche - acquifero Chimico e quantitativo 26 libero Quantitativo 2 Conoidi montane e spiagge appenniniche 2 (sabbie gialle) Chimico e quantitativo Corpo idrico montano Chimico e quantitativo 19 Depositi delle vallate appenniniche chimico 1 Chimico e quantitativo 1 Pianura Alluvionale - acquiferi confinati chimico 1 inferiori Chimico e quantitativo 2 Pianura Alluvionale Padana - acquiferi chimico 1 confinati superiori Chimico e quantitativo Monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici - Rete Regionale Totale stazioni Nel corso del 2008 è stata definita la Rete regionale di monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici ad alta frequenza come l insieme dei dati ottenuti dal monitoraggio con campagne di misura tramite stazioni rilocabili. Tali dati devono essere costantemente validati e inseriti nel database di Arpa e pubblicati sul sito web di Arpa associati ai relativi fattori di pressione (le pagine del sito di Arpa dedicate ai cem sono tra quelle con più accessi da parte 89 Pag. 92 di 357

13 degli utenti esterni). La Sezione di Piacenza dovrà anche per il 2010 gestire a livello regionale due stazioni di monitoraggio effettuando 5 campagne annue per un totale di 3240 ore. Si propone di effettuare campagne di monitoraggio sul territorio provinciale in siti da definire con le Amministrazioni nei Comuni di Villanova, Ponte Dell Olio e Travo. I dati verranno validati e pubblicati sul sito di Arpa tramite il bollettino giornaliero, a conclusione delle campagne di misura verranno redatti appositi report e i dati delle campagne concluse verranno pubblicati sul sito web-cem Rete regionale della radioattività ambientale In collaborazione con la Regione, Arpa procederà alla predisposizione del Programma di attività 2010 della Rete regionale della Radioattività Ambientale, alla luce di eventuali proposte di ISPRA in ambito Reti nazionali nonché di ulteriori necessità di adeguamento; il piano di campionamento per l anno 2010 sarà quindi trasmesso alle Sezioni provinciali coinvolte nell attività di campionamento di matrici ambientali. Si darà seguito al Progetto di Riorganizzazione/evoluzione Reti di Monitoraggio ambientale di Arpa in Sistemi di monitoraggio e valutazione dello stato dell ambiente, in collaborazione con la Direzione Tecnica, che per il SMV Radioattività ambientale prevedeva interventi per il contenimento dei costi dei sistemi complementari da implementare, ma per il quale rimangono da realizzare i seguenti interventi: la stazione di monitoraggio dell acqua del fiume Po; il monitoraggio delle polveri della rete Q.A. (la proposta ISPRA di revisione della rete RESORAD richiede infatti di inserire punti di campionamento del particolato atmosferico -con analisi di spettrometria gamma, α e β totale-); il monitoraggio dei reflui dei depuratori. Per il 2010 è prevista la prosecuzione di campionamenti mensili su fanghi e reflui dei principali depuratori delle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, in collaborazione con gli operatori dei Servizi territorialmente competenti. Acquisita la disponibilità di Edipower (PC) all installazione della stazione automatica di monitoraggio delle acque superficiali del fiume Po presso l impianto di Piacenza, si opererà per definire una convenzione e successivamente la fattibilità della messa in funzione della stazione, effettuando una sperimentazione preliminare con esecuzione di campionamenti e analisi radiometriche. Le analisi previste per la Rete regionale sono: spettrometria gamma, su tutte le matrici campionate; 90Sr su fallout, acqua di fiume e mare, acqua potabile, DMOS, insalata, latte vaccino e in polvere (prima infanzia), dieta; Pu su fallout; 3H, α e β totale su acqua potabile. Verranno trasmessi i dati previsti dalle Reti nazionali ad ISPRA. Verrà altresì redatta, nonché resa disponibile sul sito internet di Arpa, la relazione annuale relativa all attività svolta per la rete di monitoraggio Rete locale della radioattività ambientale (Caorso) Nel corso del 2010, in applicazione del protocollo operativo siglato con APAT (oggi ISPRA) nel 2005, si prevede: la predisposizione, ad inizio anno, del programma di monitoraggio della radioattività ambientale attorno al sito nucleare di Caorso; saranno recepite eventuali esigenze di ISPRA; nello specifico proseguirà l attività prevista per l implementazione della Rete Locale avviata nel 2007 al fine di valutare l impatto radiologico che le operazioni di trasferimento del combustibile, che si concluderanno nel 2010, producono sull ambiente e sulla popolazione; l analisi dei campioni inseriti nel programma annuale di campionamento della Rete locale di Caorso per la radioattività ambientale; l eventuale acquisizione, per conto di ISPRA, di campionamenti in doppio di effluenti liquidi rilasciati dall impianto da sottoporre ad analisi radiometriche concordate; la prosecuzione della sperimentazione per la messa in funzione di sistemi di Pag. 93 di 357

14 campionamento in loco di acqua fluviale e potabile, per l esecuzione dei campionamenti programmati; l analisi di campioni in doppio con SOGIN, attività avviata nel 2007, secondo quanto espressamente richiesto dagli ispettori della Commissione Europea, in esito alla visita del maggio 2006 ai sensi dell art. 35 Euratom; a tal riguardo occorrerà valutare e recepire le raccomandazioni formulate nel Rapporto tecnico prodotto dalla CE. Verrà redatta, nonché resa disponibile sul sito internet, la relazione annuale relativa alle risultanze dell attività svolta per la rete di monitoraggio. 5. ATTIVITÀ LABORATORISTICA PER SERVIZI OBBLIGATORI 5.1 Attività analitica per autorizzazioni ambientali, controllo e vigilanza, altri OI e per reti regionali di monitoraggio È mutato, a partire dal 2009, l assetto organizzativo dei laboratori attraverso la riorganizzazione della logistica produttiva per poli geografici (ovest, centro, est) e l aggregazione per matrice su scala pluriprovinciale. Il Laboratorio Integrato di Piacenza risulta attualmente articolato in 5 aree di attività analitica che garantiranno anche per il 2010 il controllo delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo, rifiuti, siti contaminati) sia dal punto di vista chimico che microbiologico. Con un bacino di utenza pluriprovinciale, il Laboratorio Integrato garantirà il supporto analitico alle attività di vigilanza e controllo dei Servizi Territoriali ed alle attività di monitoraggio e studio dei Servizi Sistemi Ambientali delle Sezioni provinciali di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena relativamente alle matrici suolo, fanghi, rifiuti e siti contaminati. La matrice aria, per quanto riguarda emissioni ed immissioni in atmosfera, continuerà ad essere presidiata dal punto di vista analitico per i territori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia. L area di competenza analitica delle acque ambientali (superficiali, profonde, scarichi idrici civili ed industriali) coprirà le province di Piacenza e Parma. 5.2 Attività analitica a supporto dei Dipartimenti di Sanità pubblica e altri OI Verrà assicurato il supporto analitico alle strutture territoriali di prevenzione del SSN della provincia di Piacenza tramite l ausilio della rete laboratoristica regionale: in particolare si fa riferimento ai controlli su alimenti, acque potabili e di balneazione, acque di dialisi. Attraverso il CTR Radioattività, che garantisce l attività analitica laboratoristica a livello regionale in tema di radioattività, verranno effettuate le analisi radiometriche (spettrometria gamma, 90Sr, 3H, gross alfa e gross beta, radon ) richieste da O.I. (AUSL, Uffici Sanità Marittima ed Aerea, Nucleo Carabinieri T. A. ) in relazione alle diverse matrici ambientali ed alimentari. Si garantiranno le analisi radiometriche richieste dalle sezioni provinciali Arpa per conto degli Esperti Qualificati (EQ) ai fini delle valutazioni radioprotezionistiche di sorveglianza fisica, nonché la lettura dei dosimetri del personale classificato per la Sezione provinciale di Ravenna. In relazione all impiego di sorgenti radioattive all interno della sede, nonché alle attività svolte all esterno da operatori del CTR, si garantiranno le analisi radiometriche su campioni (smear test ) previste nell ambito della sorveglianza fisica operata dall EQ. Si procederà alla messa a punto e stesura dei seguenti metodi analitici interni: - Determinazione di "radon" indoor mediante l utilizzo di dosimetri a tracce nucleari; - Determinazione di Pu in acqua fiume e mare (previste nella proposta ISPRA di revisione della rete RESORAD); - Esecuzione di misure di dose gamma e neutronica e di contaminazione superficiale alfa e beta; - nonché alla rivisitazione del metodo interno Determinazione di Sr90 in matrici alimentari mediante estrazione con HNO3 e conteggio beta. Pag. 94 di 357

15 Per quanto riguarda la garanzia del Sistema Qualità, il CTR opererà per l attuazione degli obiettivi definiti dalla Direzione, ovvero per il mantenimento del riconoscimento/accreditamento, subordinato alla sorveglianza annuale da parte di ACCREDIA (ex SINAL). SERVIZI NON OBBLIGATORI/AGGIUNTIVI 6. ATTIVITÀ PER STUDI/PROGETTI PROVINCIALI, REGIONALI, NAZIONALI Progetto MONITER Monitoraggio degli inceneritori nel territorio dell Emilia-Romagna promosso dalla Regione: nel corso del 2010 saranno resi disponibili i dati rilevati (e validati) ottenuti nei primi 2 anni di attività del progetto. Tutte le informazioni relative al progetto Moniter si possono trovare all indirizzo: Con riferimento all inceneritore di Tecnoborgo, proseguirà l attività di monitoraggio ambientale nell area esterna all impianto, secondo quanto previsto dall Autorizzazione Integrata Ambientale. Proseguirà lo studio per IPA, Diossine e metalli pesanti nei terreni dell area circostante l impianto.. Proseguirà nel 2010 la collaborazione con ATO (Autorità d Ambito per i Servizi Pubblici di Piacenza) già attualmente in essere; la convenzione prevede: per la matrice acque: 1. archiviazione, in un file in formato excel, dei dati di: analisi delle acque della rete regionale Arpa delle acque sotterranee per la provincia di Piacenza; analisi delle acque della rete regionale Arpa delle acque superficiali destinate al consumo umano per la provincia di Piacenza; analisi delle acque destinate al consumo umano di pozzi di alimentazione di acquedotti pubblici prelevati dalla AUSL di Piacenza. I dati riguardano l aggiornamento al 2008 delle serie storiche consegnate nelle convenzioni precedenti, complete di data, punto di prelievo e coordinate dei pozzi delle reti Arpa e di quelle dei pozzi potabili verificate dagli operatori; 2. completamento della cartografia tematica, destinata alla razionalizzazione ed al riordino delle concessioni di prelievo di acqua pubblica per l alimentazione della rete acquedottistica pubblica, con l attribuzione ai complessi idrogeologici delle stazioni di campionamento, sia per l acquifero di pianura, sia per la porzione montana del territorio provinciale. per la matrice rifiuti: 1. validazione ed elaborazione, a richiesta, dei dati di produzione e raccolta differenziata dei rifiuti urbani a livello provinciale; 2. collaborazione nell analisi dei dati forniti dal Gestore con cadenza predefinita (trimestrale); 3. predisposizione di un depliant riassuntivo sui rifiuti urbani a livello provinciale. Verrà garantito anche nel 2010 il Supporto Tecnico all Osservatorio Ambientale TAV. La realizzazione di opere viarie di importanza strategica a livello nazionale ed europeo, ha visto l istituzione di organismi terzi Osservatori Ambientali (composti da Ministero dell Ambiente, Ministero dei Trasporti, Regioni, Province e Comuni capoluogo) con il compito di monitorare i potenziali effetti ambientali e di garantire uniformità di gestione su tutta la tratta interessata. In particolare le Agenzie Regionali attraverso le Sezioni Provinciali territorialmente competenti (in Emilia-Romagna le Sezioni di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, nello Pag. 95 di 357

16 specifico della tratta MI-BO della TAV), hanno il compito di approfondimento degli aspetti di impatto ambientale quali, ad esempio: - verifiche territoriali, in particolare relativamente al rispetto delle prescrizioni e delle previsioni di impatto; - lo sviluppo di istruttorie tecniche sui progetti di cantiere, sulle modalità di realizzazione delle opere, ecc.; - la verifica sulla corretta esecuzione dell attività di monitoraggio, verificando l evoluzione ambientale ante operam, in corso d opera e post operam; - l analisi e la valutazione dei dati trasmessi dal soggetto incaricato del monitoraggio ambientale. L attività prevista riguarda principalmente: - partecipazione ai team di lavoro interprovinciali matrice-specifici; - supervisione di Arpa per la realizzazione, da parte del soggetto incaricato, delle campagne di monitoraggio post operam per le diverse matrici; - analisi, valutazione ed interpretazione dei risultati del monitoraggio; - predisposizione rapporti tecnici; - supporto tecnico-informativo agli EE.LL. anche in caso di esposti, segnalazioni o richieste da parte dei cittadini. Nel corso del 2010 è, infine, prevista la collaborazione con l Associazione Ambiente e Lavoro per la conclusione del progetto INFEA "Il cuore nell aria. 7. MONITORAGGI AMBIENTALI LOCALI E/O SUPPORTO/GESTIONE OSSERVATORI TERRITORIALI Compatibilmente con la programmazione prevista nel piano di lavoro 2010 verranno garantiti, con gli stessi tempi del 2009, anche i monitoraggi locali su richiesta degli Enti. Monitoraggio Qualità dell aria Vengono effettuate specifiche attività di monitoraggio a scala locale con il laboratorio mobile, con il campionatore sequenziale per il particolato sospeso e con campionatori passivi, a seguito di richieste e di accordi con le Amministrazioni. Sono già previsti: il posizionamento di campionatori passivi per inquinanti specifici (idrocarburi aromatici - BTX), presso la stazione industriale di Montale (comune di Piacenza); campagna di monitoraggio con il laboratorio mobile in comune di Fiorenzuola a seguito della convenzione triennale siglata nel 2009; campagna di monitoraggio con il laboratorio mobile in comune di Sarmato a seguito della convenzione triennale ; campagna di monitoraggio di corso d opera (2 postazioni) relativamente alla realizzazione della Tangenziale SUD-OVEST di Piacenza variante su nuova sede, a seguito di convenzione in fase di definizione con l Amministrazione Provinciale; campagna di monitoraggio con il laboratorio mobile in comune di Rottofreno. E stata altresì avviata negli ultimi mesi del 2009, una specifica attività per la misura nell area circostante l impianto di termovalorizzazione di Tecnoborgo ed in area urbana di IPA e diossine nelle polveri fini frazione PM10 che, dopo una prima fase di sperimentazione, si prevede possa proseguire secondo tempistiche prefissate e regolari nel corso di tutto il Monitoraggio e controllo dei cem Impatto ambientale Impianti Radiotelevisivi nella Provincia di Piacenza Si provvederà nell ambito della Convenzione con l Amministrazione Provinciale stipulata ai sensi dell art. 3 LR 44/95, ad aggiornare i dati contenuti nel PLERT tramite sopralluoghi con Pag. 96 di 357

17 fotografie, controlli e monitoraggi in zone quali Monte Penice (Bobbio), Montecanino (Piozzano), per un totale di circa 500 ore di monitoraggio per impianti RadioTV Impatto ambientale delle SRB Nell ambito del monitoraggio e controllo delle stazioni radio base per telefonia mobile e degli impianti radiotelevisivi, si prevede l utilizzo/gestione di centraline di monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici, a seguito di richiesta dei Comuni interessati e sulla base di Convezioni o comunque per progetti specifici. In particolare, relativamente al Comune di Piacenza, in attuazione della convenzione di durata quadriennale siglata nel 2009 e mediante la sottoscrizione di un apposito disciplinare per il 2010, verrà predisposta un attività specifica sui cem riguardante: - monitoraggio degli impianti, anche con carattere di continuità; - costante informazione della cittadinanza - reportistica specifica per le varie campagne di monitoraggio; - predisposizione depliant informativo a conclusione attività annuale per la cittadinanza. Pertanto in Comune di Piacenza si effettueranno i monitoraggi come programmato per un totale di 6 campagne di misura. Tabella riassuntiva monitoraggio cem RETE n. centraline n. campagne Ore di monitoraggio CEM ALTA FREQUENZA Monitoraggio inquinamento acustico In caso di richiesta delle Amministrazioni ed a seguito della sottoscrizione di apposite convenzioni, potranno essere condotte specifiche campagne di monitoraggio del rumore. È attualmente già prevista l esecuzione di una campagna di monitoraggio di corso d opera relativamente alla realizzazione della Tangenziale SUD-OVEST di Piacenza variante su nuova sede, a seguito della succitata convenzione in fase di definizione con l Amministrazione Provinciale di Piacenza. Osservatorio Provinciale Rifiuti Per ciò concerne l OPR, gestito da Arpa per conto dell Amministrazione Provinciale, l attività prevista riguarda in particolare: - supporto tecnico ai soggetti preposti per l utilizzo dell applicativo ORSo per la raccolta dei dati relativi ai rendiconti comunali della raccolta differenziata; - validazione ed elaborazione dati relativi alla produzione, alla raccolta differenziata ed alla gestione dei Rifiuti Urbani (RU) - anno , con dettaglio a scala comunale; - elaborazione dei trend della produzione di rifiuti e della raccolta differenziata, con particolare riferimento alle frazioni carta, vetro, verde, plastica e organico; - analisi sui sistemi di raccolta nei diversi comuni della Provincia; - validazione ed elaborazione dati relativi alla produzione ed alla gestione dei Rifiuti Speciali (RS) - anno con dettaglio a scala comunale; - predisposizione del Rapporto Rifiuti annuale e aggiornamento del sito internet OPR con le informazioni derivanti dalle elaborazioni di cui ai punti precedenti; - evasione delle richieste dati/informazioni da parte di ISPRA, Regione Emilia-Romagna, privati. 8. ATTIVITÀ LABORATORISTICA PER SERVIZI NON OBBL. / AGGIUNTIVI Verranno garantiti i tempi di risposta concordati nell ambito delle convenzioni siglate con i singoli committenti pubblici e privati. Pag. 97 di 357

18 8.1 Attività laboratoristica per supporto studi/progetti/monitoraggi locali Saranno garantite le attività analitiche a supporto delle campagne di monitoraggio locali nonché dei progetti sviluppati a scala provinciale (ad es. per terreni Tecnoborgo e fanghi di depurazione) 8.2 Attività laboratoristica per matrici ambientali su specifica richiesta di privati Sono in vigore diverse convenzioni che prevedono prestazioni analitiche nei confronti di soggetti privati: Gruppo Norda S.p.A. Unità produttive di Valli del Pasubio (Vicenza) e Tarsogno e Masanti (Parma) per campionamento ed analisi chimiche e batteriologiche su campioni di acque di sorgente e minerali Fonti Pineta Clusone (Bergamo) per campionamento ed analisi chimiche e batteriologiche su campioni di acque minerali Fonti Prealpi Almè (Bergamo) per campionamento ed analisi chimiche su campioni di acque minerali Fonte Bracca Zogno (Bergamo) per campionamento ed analisi chimiche e batteriologiche su campioni di acque minerali Fonti di Vallio - Terme di Vallio (Brescia) per campionamento ed analisi chimiche e batteriologiche su campioni di acque minerali Levico Acque Minerali Levico Terme (Trento) per campionamento ed analisi chimiche su campioni di acque minerali Valtrebbia Acque Minerali stabilimento di Rovegno (Genova) per campionamento ed analisi chimiche e batteriologiche su campioni di acque minerali 8.3 Attività laboratoristica per matrici alimentari e prevenzione collettiva su specifica richiesta di soggetti pubblici Comune di Piacenza (Progetto mirato alla qualità del servizio mensa scolastica) 9. ATTIVITÀ DEI CENTRI TEMATICI REGIONALI 9.1 CTR Radiazioni Non Ionizzanti (CEM) Il CTR Radiazioni Non Ionizzanti (CEM) presidia, a livello di rete, le tematiche connesse ai campi elettromagnetici svolgendo un ruolo di supporto per i nodi operativi, in stretta cooperazione con essi. Coordina le attività di monitoraggio e raccolta dati, le iniziative formative e quelle di sviluppo tecnologico e strumentale; promuove i rapporti con i clienti esterni; comunica, a livello regionale, l analisi dell evoluzione dello stato dell ambiente in relazione ai fattori di pressione e alle politiche di prevenzione e risanamento, fornendo il quadro conoscitivo e le relative linee di tendenza. In dettaglio, le principali attività riguarderanno: Reportistica/Linee Guida: raccolta dati misure dai nodi Arpa tramite format predefinitivi; predisposizione/aggiornamento di: Annuario dei dati Ambientali di Arpa, reportistica relativa all attività di monitoraggio della rete regionale dei cem ad alta frequenza; realizzazione di linee guida per il sistema Arpa relativamente alla Vigilanza e Controllo dei cem a bassa frequenza. Comunicazione: aggiornamento e sviluppo argomenti e informazioni contenuti nelle pagine web: partecipazione come relatore e/o organizzazione di Convegni, Seminari, Giornate di Pag. 98 di 357

19 studio a livello nazionale e regionale. Nuove Tecnologie analisi documentazione presentata a livello regionale dai gestori in relazione a nuove tecnologie (ad es. impianti WiMAX); analisi problematiche legate alle misure di segnali digitali terrestri e nuove tecnologie. Gruppi di lavoro partecipazione al gruppo di lavoro interprovinciale per il supporto tecnico all Osservatorio Ambientale TAV; partecipazione al tavolo tecnico permanente Regionale sull Illuminotecnica; partecipazione al gruppo di lavoro regionale sulla Radiazione Ultravioletta (UV) per la progettazione e realizzazione di una rete di monitoraggio nazionale (misure strumentali ed elaborazioni modellistiche); partecipazione al gruppo lavoro Interagenziale coordinato da Ispra. Banche dati: richiesta ai gestori aggiornamento annuale dati, validazione e popolamento catasto con informazioni ottenute; aggiornamento e validazione dati nell Osservatorio NIR nazionale (ISPRAhttp:// Verranno poi svolte diverse attività di supporto per la Regione Emilia-Romagna Servizio Regionale Risanamento Atmosferico, Acustico, Elettromagnetico, quali: collaborazione nella definizione dei contenuti per delibera o altro atto regionale in materia di semplificazione per autorizzazione impianti Wi-Max; collaborazione nella definizione dei contenuti per delibera o altro atto regionale in materia di gestione del passaggio della televisione analogica al digitale terrestre; avvio del percorso di modifica e integrazione della LR 10/93 e s.m.i. sugli elettrodotti e DGR applicativa; attuazione modifiche e implementazioni applicativi con SI quali Atcem e CaMicem previa approvazione programma specifico da parte della Regione; realizzazione con Arpa Ravenna nuove pagine web Camicem2 che prevedono modifica di base cartografica e miglioramenti del sistema nella visualizzazione dei campi del data base fatto salvo approvazione programma specifico da parte della Regione. Progetto Finanziato dalla RER : Sviluppo dei sistemi informativi per la gestione dei dati cem Il lavoro di razionalizzazione ed integrazione dei dati riguardanti i campi magnetici dovrà procedere verso una sempre più spinta integrazione dei prodotti ad oggi disponibili : ATcem, Camicem e WebCEM. Per questi sistemi è prevista una evoluzione che dovrà contemplare la loro convergenza su un'unica base dati e la loro implementazione riguardo: misure manuali RF e in continuo per le ELF, e la reportistica. Il sistema WebCEM verrà migrato, ai fini della consultazione, in ambiente Google Maps con possibilità da parte dell utente di scelta tra le varie rappresentazioni cartografiche. Il progetto, coordinato dal CTR, verrà realizzato con il supporto del SIA e della Sezione di Ravenna. Supporto all Osservatorio ambientale TAV MI-BO Si garantirà, con la collaborazione della Sezione di Reggio Emilia, lo specifico contributo per il tema di competenza all interno dei gruppi di lavoro interprovinciali formalizzati nell ambito del progetto per il supporto tecnico all Osservatorio Ambientale TAV. Rete regionale dei campi elettromagnetici Verrà garantita l attività di coordinamento relativamente alla rete regionale di monitoraggio in continuo dei cem ad alta frequenza, per cui si prevede il costante aggiornamento dei dati nel data base regionale presso il SIA e sul sito web di Arpa. Pag. 99 di 357

20 Radiazione ultravioletta (UV) Proseguiranno le attività dei gruppi di lavoro regionale e nazionale sul tema specifico, finalizzati alla progettazione e realizzazione di una rete di monitoraggio nazionale (misure strumentali ed elaborazioni modellistiche). Iniziative formative e di comunicazione (Corsi e seminari) Le proposte di iniziative formative per il 2010 rivolte agli operatori dei nodi Arpa, anche a seguito di alcune richieste delle Sezioni provinciali, riguardano in particolare: Corso/Seminario sulle Line Guida Arpa di Vigilanza e Ispezione riguardo i campi elettromagnetici ad Alta Frequenza Corso di formazione relativamente al programma di simulazione EFC400 er gli operatori dei nodi che seguono le valutazioni preventive e misure sugli elettrodotti. Corso di formazione sulle Tecniche di rilevamento strumentale CEM, orientate alle nuove tecnologie di telecomunicazione e al digitale Seminario con la collaborazione di Telecom riguardo Femtocelle e sistemi di nuova generazione. 9.2 CTR Radioattività ambientale Il Centro Tematico Regionale Radioattività ambientale (CTR) garantirà il presidio specifico in materia di radiazioni ionizzanti a supporto dei nodi provinciali, dedicandosi: - alla gestione delle reti di monitoraggio dello stato ambientale (Rete regionale e locale (centrale nucleare di Caorso)), nonché all attività delle Reti nazionali coordinata da ISPRA; - all esecuzione di ispezioni e controlli connessi alla dismissione della centrale nucleare di Caorso; - a specifiche esigenze di sviluppo di banche dati/catasti relativi, in raccordo con il Servizio Sistemi Informativi e la Direzione Tecnica; - a supportare i clienti istituzionali di livello nazionale/regionale in tema di radiazioni ionizzanti, offrendo altresì il necessario servizio analitico, in aderenza a procedure del Sistema Qualità; - alla gestione ed all esecuzione di specifici progetti ambientali assegnatigli dalla Direzione Tecnica; - al coordinamento di attività della rete in ordine a situazioni di emergenza ambientale; - alla realizzazione di specifiche linee guida. E responsabile della elaborazione di reporting ambientali e tematici periodici, avvalendosi anche di dati acquisiti dalle Sezioni provinciali tramite specifici questionari (Annuario Arpa, Relazione Stato Ambiente della Regione, Report annuale tematico inerente l attività CTR ), nonché dell aggiornamento dei dati e delle informazioni da inserire sul sito internet dell Agenzia. Per l anno 2010 si parteciperà ai lavori della sottocommissione n. 4 Radioecologia e Radioisotopi e della sottocommissione n. 3 Impianti Nucleari dell UNICEN- UNI. Si garantirà (con un operatore esperto rappresentante delle Agenzie Ambientali) la partecipazione ai lavori del Centro di Elaborazione e Valutazione Dati (CEVaD), struttura tecnica di riferimento nella gestione delle emergenze radiologiche e nucleari istituita presso ISRPA e operante a supporto del Dipartimento della Protezione Civile; il CTR parteciperà ad eventuali esercitazioni nazionali di emergenza in programma. Si parteciperà ai lavori di Commissioni nazionali istituite in tema di radioprotezione (Commissione di cui all art. 133 DLgs 230/95 ) e dei GdL previsti dal Piano Nazionale Radon, a supporto/in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna. E prevedibile l avvio delle attività per la tematica Implementazione di un sistema nazionale di monitoraggio della radioattività ambientale a seguito dell approvazione della Convenzione MATTM-DSA e ISPRA, che vedrà coinvolte le Agenzie regionali e provinciali e pertanto anche Arpa Emilia-Romagna. Pag. 100 di 357

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