ALTERAZIONE TESSUTALE AD EVOLUZIONE NECROTICA, CHE INTERESSA LA CUTE, IL RAGGIUNGERE NEI CASI PIU GRAVI LA MUSCOLATURA E LE OSSA
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- Gennaro Campo
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1 OSSERVAZIONE E TRATTAMENTO DELLE LESIONI DA PRESSIONE A cura di FASSIO ELISA PERONO MININO LAURA
2 LESIONE DA PRESSIONE ALTERAZIONE TESSUTALE AD EVOLUZIONE NECROTICA, CHE INTERESSA LA CUTE, IL DERMA E GLI STRATI SOTTOCUTANEI, FINO A RAGGIUNGERE NEI CASI PIU GRAVI LA MUSCOLATURA E LE OSSA
3 CLASSIFICAZIONE EPUAP PRIMO STADIO: presenza di eritema fisso della cute intatta che non scompare alla digitopressione
4 CLASSIFICAZIONE EPUAP SECONDO STADIO: ferita a spessore parziale che coinvolge l epidermide e/o il derma; si preannuncia clinicamente come un abrasione, una vescica o una leggera cavità
5 TERZO STADIO: CLASSIFICAZIONE EPUAP ferita a tutto spessore che implica danno o necrosi del tessuto sottocutaneo sipuò estendere sino alla fascia sottostante ma senza attraversarla puòessere sottominata
6 CLASSIFICAZIONE EPUAP QUARTO STADIO: crateri profondi, a margine sfrangiato e notevolmente sottominato a fondo irregolare, purulento, emorragico, con grossi lembi di tessuto necrotico coinvolge il tessuto muscolare, osseo o entrambi
7 FASI DEL PROCESSO DIRIPARAZIONE FASE INFIAMMATORIA TESSUTALE Edema, dolore, arrossamento, temperatura locale FASE PROLIFERATIVA Produzione del tessuto di granulazione, formazione della cicatrice FASE RIMODELLANTE Trasformazione delle fibre collagene e rimodellamento
8 PER PRIMA INTENZIONE: GUARIGIONE In ferite con minima o nulla perdita di sostanza e ferite chirurgiche (ferite pulite ) PER SECONDA INTENZIONE: In ferite caratterizzate da massive perdite di tessuto e in quelle più estese che profonde (ferite sporche )
9 LESIONI CRONICHE nelle lesioni croniche,la sequenza ordinata di eventi riparatori viene sovvertita ed arrestata ad uno stadio intermedio si ha un prolungamento dello stato infiammatorio
10 FATTORI CHE INFLUENZANO LA RIPARAZIONE TESSUTALE FATTORI LOCALI PRESSIONE AMBIENTE SECCO FORZE DI STIRAMENTO/TAGLIO FORZE DI ATTRITO/FRIZIONE INFEZIONI NECROSI TEMPERATURA LOCALE FATTORI SISTEMICI ETA RIDUZIONE DELLA MOBILITA STRUTTURA CORPOREA MALATTIE CRONICHE STATO NUTRIZIONALE INSUFFICIENZA VASCOLARE
11 EVOLUZIONE DELLE MEDICAZIONI MIELE-ALGHE- FOGLIE-FANGO.. FANGO.. BENDE DI LINO E COTONE MEDICAZIONE AVANZATA GARZE.. MEDICAZIONE TRADIZIONALE
12 PRINCIPI DELLE MEDICAZIONI MEDICAZIONE TRADIZIONALE La medicazione serve per nascondere la ferita; l ambiente è secco per contrastare le infezioni MEDICAZIONE AVANZATA La guarigione avviene in ambiente umido ( Dott. Winter, anni 60/70)
13 LA MEDICAZIONE IDEALE mantenere l ambiente umido controllare l essudato mantenere la temperatura costante essere impermeabile ai liquidi permettere lo scambio dei gas conservare integra la cute perilesionale ridurre il trauma al cambio medicazione ridurre il dolore consentire cambi meno frequenti
14 PIU CHE IL MATERIALE USATO E FONDAMENTALE TRATTARE LA LESIONE CON METODI MODERNI E RISPETTARNE I CONCETTI DI RIPARAZIONE TESSUTALE
15 DETERSIONE DELLA LESIONE DETERSIONE l insieme di tutti quegli atti finalizzati alla l insieme di tutti quegli atti finalizzati alla pulizia della pelle che permettono di ridurre lo sporco e ridurre la flora microbica residente
16 DETERSIONE DELLA LESIONE E STATO DIMOSTRATO CHE: si può utilizzare sia l acqua potabile che le soluzioni saline ; le lesioni dovrebbero essere solamente deterse per rimuovere corpi estranei (detriti, tessuto necrotico, ) ; se una lesione si presenta pulita la detersione non è necessaria ; gli antisettici possono venire inattivati dai fluidi del corpo il tempo di contatto è spesso insufficiente
17 TECNICHE DIDETERSIONE DETERSIONE TAMPONAMENTO IRRIGAZIONE IMMERSIONE
18 LO SHOCK TERMICO UTILIZZARE SEMPRE SOLUZIONI PER LA DETERSIONE A TEMPERATURA AMBIENTE
19 WOUND BED PREPARATION...è l insieme delle procedure di gestione di una ferita che ha l obiettivo di accelerare i processi endogeni di guarigione e di promuovere l efficacia di altre misure terapeutiche T I M E TESSUTO INFEZIONE/ INFIAMMAZIONE ESSUDATO MARGINI/ CUTE PERILESIONALE
20 WOUND BED PREPARATION NECROTICO (tessuto non vitale) TESSUTO INFETTO (elevata risposta infiammatoria) DETERSO (tessuto granuleggiante)
21 WOUND BED PREPARATION SCARSO/ASSENTE (lesione asciutta) ESSUDATO MODERATO (lesione umida) ABBONDANTE (lesione iperessudante)
22 TRATTAMENTO DELLE LESIONI OBIETTIVO GENERALE: facilitare il processo di guarigione a qualsiasi stadio della lesione impedendone il peggioramento GESTIONE DEL DOLORE DECOMPRESSIONE DELLA ZONA LESIONATA
23 LESIONE DIPRIMO STADIO OBIETTIVO RIPRISTINARE LA VASCOLARIZZAZIONE PREVENIRE L ULCERAZIONE CUTANEA itrattamenti delle lesioni di primo stadio sono essenzialmente simili ai principi di prevenzione
24 LESIONE DIPRIMO STADIO ATTIVITA DELL OSS: Informare l infermiere della presenza di lesioni; Variare il decubito; Detergere e idratare la cute; Controllo quotidiano della lesione ed eventuale richiesta di rivalutazione infermieristica; Applicare la medicazione indicata ; Attenersi alle indicazioni del prodotto di medicazione; Rimuovere la medicazione con tecnica dolce
25 PRODOTTI PER LESIONI DIPRIMO STADIO PASTA ALL OSSIDO DIZINCO: Protettivo, idratante, impermeabilizzante, disinfiammante INDICAZIONI Protezione delle zone a rischio e della cute perilesionale CRITICITA Risulta difficile la rimozione, per cui è indicato l olio di mandorle dolci
26 PRODOTTI PER LESIONI DIPRIMO STADIO CREMA BASE: Emulsione cremosa di olio in acqua INDICAZIONI Idrata l epidermide; effetto barriera con l ambiente esterno; non unge CRITICITA Nessuna
27 PRODOTTI PER LESIONI DIPRIMO STADIO PELLICOLA SEMIPERMEABILE: Pellicola trasparente adesiva, sterile, impermeabile ai liquidi e ai batteri, permeabile ai gas INDICAZIONI Impiegata in prevenzione come protezione di aree a rischio CRITICITA Non utilizzabile su cute fragile
28 PRODOTTI PER LESIONI DIPRIMO STADIO PROXERA SPRAY: Olio ripilidizzante INDICAZIONI Riequilibra il film idrolipidico cutaneo; riduce il prurito, protegge la cute arrossata CRITICITA Nessuna
29 PRODOTTI PER LESIONI DIPRIMO STADIO VERALGA: Soluzione idroglicerica di alginati INDICAZIONI Azione emolliente che regola l idratazione ed elimina il processo di desquamazione CRITICITA Nessuna
30 PRODOTTI PER LESIONI DIPRIMO STADIO SCHIUMA DIPOLIURETANO PER TALLONE: Medicazione semipermeabile ed assorbente INDICAZIONI Utilizzo per prevenzione di lesioni a talloni e malleoli CRITICITA Necessita di fissaggio con benda autoaderente
31 PRODOTTI SCONSIGLIATI ALCOL, EOSINA, FUCSINA, MERCUROCROMO,
32 IL MASSAGGIO VI SONO EVIDENZE SCIENTIFICHE PER CUI IL MASSAGGIO IN CORRISPONDENZA DI PROMINENZE OSSEE RISULTA DANNOSO E QUINDI DA NON PRATICARE
33 LESIONI DISECONDO STADIO OBIETTIVO FAVORIRE LA RIPARAZIONE TESSUTALE; EVITARE IL PEGGIORAMENTO DELLA LESIONE; UTILIZZARE MEDICAZIONI CHE STIMOLINO LA GUARIGIONE; PROTEGGERE LA CUTE PERILESIONALE in una lesione da pressione di secondo stadio, naturalmente dopo aver eliminato la pressione locale, si procede con la detersione della ferita o allo sbrigliamento
34 LESIONI DISECONDO STADIO ATTIVITA DELL OSS: Informare l infermiere della presenza di lesioni; Variare il decubito; Detergere e idratare la cute; Controllo quotidiano della lesione ed eventuale richiesta di rivalutazione infermieristica; Applicare la medicazione indicata ; Attenersi alle indicazioni del prodotto di medicazione; In caso di sospetta o accertata contaminazione della lesione dall esterno avvisare l infermiere; Rimuovere la medicazione con tecnica dolce
35 LESIONI DISECONDO STADIO ATTIVITA DI MEDICAZIONE INFORMARE E PREPARARE LA P.A. PER LA MEDICAZIONE SE NECESSARIO RICHIEDERE VALUTAZIONE INFERMIERISTICA DELLA LESIONE APPLICARE LA NUOVA MEDICAZIONE SECONDO LE INDICAZIONI LAVAGGIO SOCIALE DELLE MANI, GUANTI NON STERILI E RIMOZIONE DELLA MEDICAZIONE SOSTITUIRE GUANTI NON STERILI E DETERGERE LESIONE E CUTE PERILESIONALE
36 PRODOTTI PER LESIONI DISECONDO STADIO COLLAGENE (tavolette/spray): Collagene eterologo di tipo I INDICAZIONI Favorente la crescita del tessuto di granulazione e la riepitelizzazione, su lesioni deterse con profondità medio- scarsa; spiccata attività emostatica CRITICITA Scarsa efficacia su lesioni asciutte, consumo troppo rapido su lesioni iperessudanti; controindicato su lesioni colonizzate ed infette
37 PRODOTTI PER LESIONI DISECONDO STADIO SCHIUMA DI POLIURETANO (placca e talloniera): Medicazione semipermeabile e assorbente (disponibile anche con antinfiammatorio e con argento) INDICAZIONI CRITICITA Elevata capacità assorbente per lesioni con essudato medio- abbondante, con fondo deterso e poca fibrina Se la lesione è asciutta può aderire al fondo di lesione; controindicata su lesioni colonizzate ed infette
38 PRODOTTI PER LESIONI DISECONDO STADIO INDICAZIONI IDROCOLLOIDE ( placca ed extrasottile): Medicazione idrocolloidale occlusiva con bordi smussati CRITICITA Per lesioni superficiali o poco profonde, asciutte o moderatamente essudanti; favorisce il processo di guarigione, protegge da infezioni esogene, riduce il dolore; impiegata anche per il debridement Sconsigliato su lesioni iperessudanti, colonizzate ed infette; controindicato in presenza di cute perilesionale fragile, infiammata; casi di irritazione ed allergia locale
39 PRODOTTI PER LESIONI DISECONDO STADIO GARZA PARAFFINATA: Medicazione sterile in garza a trama larga impregnata di paraffina INDICAZIONI Su lesioni superficiali con minimo essudato e come medicazione secondaria per ridurre il traumatismo al cambio medicazione CRITICITA Casi di allergia alla paraffina
40 PRODOTTI PER LESIONI DISECONDO STADIO PELLICOLA SEMIPERMEABILE: Pellicola trasparente adesiva, sterile, impermeabile ai liquidi e ai batteri, permeabile ai gas e a vapori umidi INDICAZIONI Mantiene un microambiente umido a temperatura costante; Impiegata come medicazione primaria su lesioni superficiali e come secondaria nel fissaggio di altri prodotti per aumentarne l efficacia CRITICITA Controindicata su lesioni infette o iperessudanti
41 PRODOTTI PER LESIONI DISECONDO STADIO GARZA PARAFFINATA CON CLOREXIDINA: Medicazione antisettica (clorexidinaacetato allo 0,5%) INDICAZIONI Su lesioni colonizzate/infette come antisettico ad ampio spettro; utile nei casi in cui non si possano impiegare altri antisettici CRITICITA Se la lesione è asciutta tende ad aderire al fondo di ferita; non utilizzare in caso di ipersensibilità o allergia alla clorexidina
42 PRODOTTI PER LESIONI DISECONDO STADIO SULFADIAZINA DIARGENTO: Antisettico in crema INDICAZIONI Utilizzo su ferite superficiali e abrasioni; riduce la carica batterica superficialmente CRITICITA Possibile formazione di croste per essicamentodel prodotto; rimozione del prodotto dolorosa
43 PRODOTTI PER LESIONI DISECONDO STADIO INDICAZIONI IODOPOVIDONE (soluzione, pomata, garza): Antisettico ad ampio spettro, attivo su batteri e miceti CRITICITA Su lesioni colonizzate e infette; impiegata in caso di necrosi del tallone per il potere essiccante; usato nella preparazione di Knutsonper il debridementdi di ulcere cavitarie Risulta istolesivoe e quindi rallenta i processi di guarigione (impiego limitato alla risoluzione dei fenomeni infettivi); possbilireazioni allergiche, tossicità tiroidea da iodio; tinge.
44 PRODOTTI PER LESIONI DISECONDO STADIO ACIDO IALURONICO E SULFADIAZINA D ARGENTO: Antisettico e favorente la granulazione INDICAZIONI Impiegata su ferite deterse o con scarsa fibrina, con segni di colonizzazione CRITICITA Possibile sensibilizzazione della cute circostante
45 PRODOTTI PER LESIONI DISECONDO STADIO ARGENTO COLLOIDALE+BENZOILEPEROSSIDO IDRATO: Antisettico e adsorbente INDICAZIONI Riduce la carica batterica; usato su ferite superficiali con essudato medio-abbondante (riduzione dell essudato di origine batterica) CRITICITA Possibile essiccamento su lesioni asciutte con rallentamento della guarigione; non indicato per le macerazioni da pannolone
46 PRODOTTI PER LESIONI DISECONDO STADIO IDROGEL: Gel amorfo ( polimeri poliglucosidici ad altissima saturazione di acqua) INDICAZIONI Favorisce la rimozione di necrosi e fibrina (idratazione massiva); su lesioni asciutte può favorire la ripresa dei processi riparativi; CRITICITA Controindicato su lesioni iperessudanti; casi di aumento del dolore; odore intenso sgradevole (debridement)
47 PRODOTTI PER LESIONI DISECONDO STADIO COLLAGENASI: Favorente il debridement enzimatico INDICAZIONI Per la rimozione del tessuto necrotico e dell accumulo di fibrina CRITICITA Può causare eritema dei bordi della ferita e della cute perilesionale; inefficace in assenza di umidità; inattivato da acqua ossigenata, cotone idrofilo ed essicamento
48 NON TUTTI SANNO CHE ULCERA SACRALE: Elevata frequenza nell anziano; Dopo i primi stadi di eritema e desquamazione precoce compare la necrosi cutanea (fase di giorni); Dopo la delimitazione della necrosi si ha lo scollamento e il distacco della necrosi; Inizio di una lenta fase aperta con distruzione dei tessuti sottostanti; Le superinfezioni sono facilmente riscontrabili
49 NON TUTTI SANNO CHE PIAGA CALCANEARE: Abitualmente sulla porzione posteriore del calcagno; Pannicolo adiposo molto scarso, superficializzazionedella sporgenza ossea e scarsa vascolarizzazione; Fase eritematosa fugace e comparsa di grossa flittene bluastra; A seguire escara resistente e adesaper mesi; Tardivamente compare la fase aperta, immodificataper lunghi periodi di tempo; Sintomatologia dolorosa molto forte; Fase di guarigione molto ritardata, esiti cicatriziali importanti
50 NON TUTTI SANNO CHE PIAGA TROCANTERICA: Localizzata alla salienza sottocutanea del massiccio trocanterico; La placca necrotica, una volta delimitata, resta a lungo aderente; Ulcerazione più in profondità che in estensione; Margini duri, sclerotici e introflessi; Guarigione con cicatrice aderente, retratta, dolente, facile alle fistolizzazioni ed alle recidive
51 NON TUTTI SANNO CHE PIAGA ISCHIATICA: Insorge tipicamente in posizione seduta (ulcera della convalescenza); Monolaterale o bilaterale, difficile rilevazione ai primissimi stadi; Fase eritematosa di brevissima durata; Il piastrone necrotico viene eliminato in breve tempo e la lesione passa precocemente alla fase aperta; Frequenti complicanze infettive; La cicatrizzazione è spesso ostacolata e tende a lasciare tragitti fistolosi
52 METTETE QUELLO CHE VOLETE SULLA PIAGA MA NON METTETECI L AMMALATO!
53 GRAZIE PER L ATTENZIONE
E.O. Ospedali Galliera di Genova
E.O. Ospedali Galliera di Genova (L.833/1978, art. 41; D.lgs n.517/1993 art. 4 c. 12) Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione (D.P.C.M. 14 luglio 1995) S.C. Farmacia/S.C.Chirurgia Vascolare/S.C.Malattie
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