LE ULCERE DA DECUBITO. A.Bruttocao
|
|
- Antonio Antonucci
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LE ULCERE DA DECUBITO A.Bruttocao
2 Premessa Le ulcere da decubito (UDD) nei pazienti anziani, sono causa di modificazioni strutturali cui vanno incontro la cute ed il tessuto sottocutaneo con conseguenti alterazioni quali: Alterata permeabilità cutanea. Ridotta reazione infiammatoria. Ridotta reattività immunologica. Ridotta capacità rigenerativa cellulare. Ridotta elasticità e percezione sensoriale
3 Le condizioni cliniche del paziente devono essere sempre poste in primo piano perché: Le UDD nei pazienti anziani sono causa di compromissione del quadro clinico generale. Lo studio delle UDD impone di prendere in considerazione la globalità del paziente e la sua polipatologia. La precoce osservazione dello stato di sofferenza anche minima della cute, serve per adottare misure preventive e terapeutiche non solo locali ma soprattutto sistemiche.
4 Meccanismi Fisio-Patologici - Esistono fondamentalmente tre fattori che favoriscono l insorgenza delle UDD: 1. Fattori biologici generali. 2. Fattori biologici locali. 3. Fattori meccanici locali.
5 Fattori biologici generali Anemia Malnutrizione e carenze specifiche Patologie neurologiche Malattie metaboliche Disidratazione Neoplasie.
6 Fattori biologici locali Macerazione, provocata dall eccessiva umidità della cute che diventa perciò meno resistente. La persistenza di urine e feci a contatto con la cute, determina alterazioni dello strato epidermico per riduzione della secrezione lipidica e sebacea.
7 Fattori meccanici locali 1. Compressione 2. Sfregamento 3. Frizione
8 SEDI DI MAGGIORE INSORGENZA DELLE UDD Posizione supina: occipite, scapole, processi spinosi, gomiti, sacro, polpacci, talloni Posizione prona: guance, orecchio, sterno, torace, creste iliache, cosce, ginocchi, dorso dei piedi e caviglie Posizione laterale: orecchio, coste, grande trocantere, malleolo
9 CODIFICA DELLE SEDI CON LESIONI DA DECUBITO O = occipite R = rachide S = sacro T = trocantere M = malleolo L = tallone A = altra sede
10 Compressione: azione sul tessuto da parte di una forza esterna che è superiore alla pressione con cui il sangue circola nei capillari chiusura del vaso ischemia del tessuto circostante ridotto apporto di O2 e nutrienti;
11 Viene anche impedito il drenaggio linfatico periferico per cui si scatena un processo di degenerazione tissutale.
12 Sfregamento : si realizza per scorrette manovre di mobilizzazione del paziente, per cui la cute sfrega sulle lenzuola, provocando un abrasione ossia una perdita di cellule dallo strato corneo tanto da produrre sanguinamento.
13 Frizione:è la forza di deformazione tangenziale che si produce quando due strati cutanei scivolano uno sull altro in direzione opposta e causano una lesione del tessuto sottostante.
14 Strategie Assistenziali Per attuare i meccanismi di prevenzione e cura delle lesioni bisogna innanzitutto valutare i pazienti a rischio di UDD. Analisi dello stato generale dell anziano (anamnesi ed esame obiettivo sistemico con particolare riguardo dello stato cutaneo). Applicazione delle scale di valutazione ( es. scala di Norton)
15 Valutazione dello stato di idratazione e nutrizionale attraverso l esame obiettivo, il BMI, ed i parametri ematochimici. Identificazione delle malattie concomitanti. Esame della situazione socio familiare ed abitativa.
16 Esami ematochimici Emocromo completo Transferrinemia Ferritinemia Azotemia Creatininemia PCR Fibrinogeno Prealbuminemia Colesterolo Na, K, Cl, Mg, Ca Elettroforesi proteine
17 Tabella di Norton Plus (Punteggio: >16 basso rischio;12-16 medio rischio; <12 alto rischio). Tabella A Condizioni generali Pessime Scadenti Discrete Buone Stato mentale Stuporoso, comatoso poco vigile Confuso Disorientato Lucido e orientato Capacità di camminare Costretto al letto Costretto sulla sedia Cammina con appoggio Normale Capacità di muoversi nel letto Immobile Molto limitata Leggermente limitata Normale Incontinenza Doppia Abituale (urine) Occasionale No
18 Tabella B Diagnosi clinica di diabete Diagnosi clinica di ipertensione arteriosa Ematocrito basso ( <38g/dl) Albuminemia bassa Temperatura corporea ( >37 C) Uso di 5 o più farmaci Modificazione dello stato mentale nelle prime 24 ore con comparsa di confusione mentale o letargia Se presenti 2 o più voci situazione di rischio medio-alto di sviluppare lesioni da decubito. SI SI SI SI SI SI SI
19 Indice di Barthel ( Punteggio da 0 a 100: /100). Abbigliamento 10 Indipendente 05 Con aiuto 00 Dipendente Alimentazione 10 Indipendente 05 Con aiuto 00 Dipendente Bagno 05 Indipendente 00 Dipendente Igiene personale 05 Si lava la faccia e i denti e/o si rade 00 Dipendente Controllo intestino 10 Continente 05 Occasionale incontinenza 00 Incontinente Controllo vescica 10 Continente 05 Occasionale incontinenza 00 Incontinente Uso dei servizi 10 Indipendente 05 Con aiuto 00 Dipendente Passaggi posturali 10 Indipendente 05 Minimo aiuto 00 Dipendente Deambulazione Scale 15 Indipendente 10 Indipendente 10 Con aiuto per 50 m 00 Non deambula. 05 Con aiuto 00 Incapace
20 Classificazione delle lesioni secondo N.P.U.A.P. (National Pressure Ulcer Advisory National Pressure Ulcer Advisory Panel, 1994) Stadio I Eritema ed edema persistente che non scompare alla pressione digitale. Cute integra. Stadio II Distruzione della cute a tutto spessore con o senza interessamento del derma. Si presenta sotto forma di abrasione, vescicola,bolla. Stadio III Distruzione del sottocute senza oltrepassare la fascia muscolare. Stadio IV La lesione si estende oltre la fascia muscolare, interessando muscoli,tendini, strutture capsulari e soprattutto l osso.
21 Scala di Sessing 0= cute normale ma a rischio. 1= cute integra, ma iperpigmentata ed arrossata. 2= fondo e bordo dell ulcera integri e non arrossati. 3= fondo e bordo dell ulcera granuleggianti, modesto essudato ed odore. 4= modesto tessuto di granlazione, iniziale e modesto tessuto necrotico, essudato ed odore moderato 5= presenza di abbondante essudato, maleodorante, escara; bordo arrossato ed ischemia 6= ulteriore ulcerazione attorno all ulcera primaria, essudato purulento, intenso odore, tessuto necrotico, sepsi
22 Misure di prevenzione 1) Prevenzione delle patologie a rischio Diabete: alterazioni neurologiche (neuropatia con alterato deficit di sensibilità ) e alterazioni del microcircolo. Neoplasie: presenza di stati di cachessia, anemia, malnutrizione e febbre
23 Misure di prevenzione Mielosi: pazienti affetti da deficit della sensibilità ed da immobilità, incontinenza, deplezione proteica Miastenia: pazienti affetti da immobilità, diminuzione della forza di contrazione muscolare e astenia; il tutto porta il soggetto a muoversi poco ed a mantenere a lungo la stessa posizione
24 Sclerosi multipla: deficit di mobilità, spasticità e frequente incontinenza. Coma: assoluta immobilita.
25 2) Controllo della postura ed eventuale FKT Ogni malattia che riduca nel paziente la capacità di muoversi liberamente, aggrava il rischio di insorgenza di UDD mobilizzazione con i cambi di postura per alternare le zone sottoposte a compressione ed evitare l ostruzione del microcircolo e quindi l ischemia e la necrosi.
26 2) Controllo della postura ed eventuale FKT Ogni malattia o condizione morbosa che riduca nel paziente la capacità di muoversi liberamente, aggrava il rischio di insorgenza di UDD. Per evitare ciò è fondamentale attuare un protocollo di mobilizzazione con adeguati cambi di postura per alternare le zone sottoposte a compressione ed evitare l ostruzione del microcircolo e quindi l ischemia e la necrosi. Si consiglia la rotazione periodica del paziente ogni due ore perché da studi effettuati, questo è il tempo necessario per l instaurarsi della sofferenza cutanea con danni al microcircolo
27 3) Dolore Un altro fattore che può attenuare la manifestazione dei segni precoci di comparsa di UDD è costituito dalla riduzione della percezione del dolore. Nell anziano: una diminuzione dei recettori responsabili della sensibilità pressoria e tattile. la somministrazione di farmaci analgesici o sedativi può rendere il problema ancora più evidente.
28 4) Alimentazione Il 70% dei pazienti con UDD ed il 55% di quelli a rischio di svilupparle, presentano un quadro di malnutrizione. la gravità della lesione è strettamente correlata all entità del deficit nutrizionale. La valutazione clinica nutrizionale deve comprendere l analisi di eventuali recenti cali ponderali o di modificazioni delle abitudini alimentari.
29 4) Alimentazione Tra i fattori responsabili di un cattivo apporto nutrizionale figurano: cause sociali cattive abitudini alimentari edentulia compromissione delle capacità visive problemi artrosici disturbi neurologici (es.deficit di coordinazione della deglutizione-disfagia).
30 E fondamentale un equilibrato apporto di alimenti, costantemente assunti oltre le 1000 Kcal anche a paziente allettato. idratazione. nell anziano si instaurano alterazioni a carico dei principali apparati e sistemi che regolano il patrimonio idrico ed elettrolitico. E quindi necessario provvedere ad una idratazione ottimale (almeno 1,5 litri di liquidi/ die).
31 Presidi per la prevenzione dei decubiti
32 5) Adozione ed utilizzo di ausili e presidi. Materassi antidecubito (MAD), cuscini antidecubito, sollevatori, carrozzine. Alza coperte: per evitare che il peso delle coperte ulcerino le dita del piede o condizionino l equinismo; l utilizzo dell alza coperte serve anche per consentire aerazione sotto le coperte. Sponde di contenzione: per consentire al paziente i cambi di postura. Cuscini e cunei, evitano lo scivolamento del paziente e il piede equino ed aiutano a creare posture alternative. Cuscini per carrozzine che devono avere una conformazione anatomica e devono essere antiscivolo.
33 Classificazione Presidi per la prevenzione Presidi per posturare Presidi per ridurre il carico pressorio Presidi per proteggere la cute
34 Classificazione Presidi per posturare Presidi per ridurre il carico pressorio Archetto alzacoperte Sponde di contenimento Snodi a manovella Reggispalle Staffa con trapezio Cuscini Posizionatori Cuscini Materassi Letti
35 Classificazione Presidi per proteggere la cute Protettivi cutanei Film poliuretano Idrocolloidi sottili Idrocolloidi "sollievo"
36 Presidi per la postura:cuscini Si adattano alla morfologia del corpo (< pressione) ad acqua, aria, gel, gommapiuma e poliuretano Cuscini per carrozzine Cuscini per abduzione Cuscini occipitali Formati da multistrati e da elementi modulari Antiscivolo (< frizione e forze di taglio) e posturanti Postura comfortevole e stabile in abduzione Aderiscono alla curva della coscia Prevengono le piaghe della zona occipitale e del lobo dell orecchio
37 Cuscini
38 Presidi per la postura: posizionatori In gommapiuma e poliuretano Braccia (letto e sedia) Semilaterali Talloniere Posizionamento del braccio e della spalla in pz emiplegici Prevenzione della sublussazione della spalla (sindrome algodistrofica) Posizionamento laterale del pz (30 ) Prevenzione delle ldd zona sacrale Favorisce la cicatrizzazione delle lesioni già presenti Scarico pressorio del tallone Allineamento dell arto inferiore Conformazione antiequina
39 Presidi per ridurre il carico pressorio: materassi Due tipi di presidi Che riducono la pressione Che scaricano la pressione
40 PRESSIONE/COMPRESSIONE Il peso del paziente crea una pressione che si applica sui tessuti. Questi sono allora compressi tra il supporto e le prominenze ossee Quando questa pressione è superiore alla POC (pressione di occlusione dei capillari = 32 mmhg), questi si chiudono riducendo l apporto di ossigeno. Questo è il primo passaggio che porta alla necrosi tissutale
41 Presidi per ridurre il carico pressorio: materassi Materassi in poliuretano Automodellanti grazie all azione termica del corpo. Idonei con almeno 15 cm di spessore. Adatti a pazienti con rischio basso. Materassi ad aria statica Vengono gonfiati ad una pressione costante Efficaci quelli di spessore >10 cm
42 Materassi
43 Presidi che scaricano la pressione: materassi e letti Materassi a pressione alternata Formati da celle che si gonfiano e si sgonfiano alternativamente I più recenti hanno anche un sensore che controlla le pressioni Adatti a pazienti a medio-basso rischio Materassi a cessione d aria Tramite microfori emettono aria tiepida Forniti di pompa computerizzata che garantisce una ottimale distribuzione Pressione < 25 mmhg, sensori che misurano ilpeso corporeo Pazienti a medio-alto rischio o con lesioni di 2-3 stadio
44 Materassi
45 Presidi che scaricano la pressione: materassi e letti Letti fluidizzati Contengono microsfere calcio-sodiche mantenute in movimento da un flusso d'aria Emettono un flusso d'aria regolabile per piaghe essudanti Adatti a pazienti con piaghe molto estese o con ustioni Letti basculanti Permettono la mobilizzazione del paziente su tutti gli assi Dotati di sponde o supporti laterali Adatti a pazienti tetraplegici
46 Letti
47 Wound Bed Preparation Per favorire la riparazione dei tessuti lesionati è necessareio che siano eliminate tutte quelle barriere che ostacolano la guarigione. Tale preparazione viene detta Wound bed preparation, ossia preparazione del letto della lesione, rimozione delle barriere locali.
48 Wound Bed Preparation Prevede: Rimozione della necrosi e della fibrina ( slough). Controllo della carica batterica. Controllo di una eventuale infezione. Controllo e riduzione dell essudato.
49 Rimozione della necrosi e della fibrina ( slough ) Questo passaggio viene anche definito debridment. Una lesione ricca di tessuto necrotico e di fibrina presenta anche una notevole carica batterica. Vi sono due tipi di debridment: Chirurgico Non chirurgico
50 Rimozione della necrosi e della fibrina ( slough ) Il debridment chirurgico consiste nell eliminazione del tessuto necrotico mediante toeletta chirurgica e viene effettuato quando la quantità di necrosi da asportare risulta essere molto abbondante.
51 Quello non chirurgico (atraumatico) viene suddiviso in: 1) Debridment enzimatico 2) Debridment autolitico
52 Debridment enzimatico Viene effettuato con prodotti a base di preparazione enzimatica di collagenasi, i quali una volta posizionati sul tessuto necrotico ne provocano la distruzione e favoriscono la ricostruzione dei tessuti lesionati.
53 Debridment autolitico E più veloce, costituito da idrogeli (gel amorfi chiari) la cui funzione è quella di idratare i tessuti necrotici provocandone il distacco. E indicato per lesioni asettiche e molto secche.
54 Controllo della carica batterica La carica batterica può portare ad una vera e propria infezione. Contaminazione: presenza di microorganismi non replicanti nell ulcera ( la maggior parte di quelli presenti nel letto della lesione). Colonizzazione: presenza di microorganismi in attiva replicazione aderenti all ulcera, in assenza comunque di un danno all organismo.
55 Il trattamento viene normalmente effettuato mediante l uso di antisettici, tra i quali quelli di maggior utilizzo sono: i nano cristalli di argento la clorexidina acetata la sulfadiazina argentica all 1%.
56 Per quanto riguarda invece l infezione, essa viene definita come la presenza di microorganismi in attiva replicazione all interno di un ulcera, con conseguente danno all organismo ospite. La diagnosi può essere effettuata attraverso il tampone cutaneo o con la biopsia della lesione.
57 SEGNI CLINICI Cattivo odore Presenza di iperessudato di colore verdastro Presenza di ipertermia Presenza di necrosi
58 E buona norma, prima di procedere al trattamento della lesione, diminuire la carica batterica con trattamento topico di antisettici di ultima generazione. E oramai assolutamente sconsigliato utilizzare antibiotici per via topica sul letto della lesione, mentre può essere utile l utilizzo di antibiotici a largo spettro per via sistemica.
59 Controllo e riduzione dell essudato Essudato: materiale liquido che nel corso dei processi infiammatori si raccoglie negli spazi interstiziali dei tessuti o nelle cavità sierose. La sua è la conseguenza dell aumento di permeabilità dei capillari sanguigni nel tessuto infiammato, per cui frazioni variabili di plasma possono uscire dai vasi accumulandosi nei tessuti.
60 Secondo la composizione, l essudato può essere: sieroso fibrinoso purulento siero-emorragico La formazione di essudato tende a circoscrivere il processo morboso, impedisce la diffusione di microorganismi e neutralizza l iperacidità del tessuto infiammato
61 Da questo si comprende come l essudato, se presente in quantità minima, favorisce la presenza di un ambiente umido che rappresenta l ideale per la riproduzione dei fibroblasti (le cellule che formano il tessuto di granulazione). Se invece la quantità di essudato è troppo abbondante, l ambiente diventa eccessivamente umido e la granulazione del tessuto non avviene.
62 LE MEDICAZIONI AVANZATE Medicazioni moderne che hanno la caratteristica di creare l ambiente ideale ottimale per il processo di guarigione della ferita Pellicole trasparenti Idrocolloidi Idrogel Schiume di poliuretano Alginati Carbone attivo e argento
63 PELLICOLE TRASPARENTI Costituite da una membrana in poliuretano adesiva e semipermeabile Indicazioni: si possono utilizzare come medicazioni primarie o secondarie Vantaggi: facilitano lo sbrigliamento autolitico, sono trasparenti e permettono di monitorare la lesione Prodotti commerciali: operfilm, bioclusive
64 IDROCOLLOIDI Costituiti da gelatina, pectina e carbossimetilcellulosa, immersi in una matrice adesiva Indicazioni: si possono utilizzare come medicazioni primarie e secondarie, con lieve e scarso essudato Vantaggi: favoriscono lo sbrigliamento, sono autoadesive Prodotti commerciali: duoderm extra sottile, comfeel idrobenda
65 IDROGEL FLUIDO Gel amorfi a base di acqua e alginato di sodio Indicazioni: presenza di necrosi secca o molle Vantaggi: favorisce lo sbrigliamento autolitico rendendo atraumatica la rimozione della necrosi, l alginato assorbe l essudato evitando la macerazione Prodotti commerciali: nu-gel fluido, katogel
66 IDROGEL PLACCA E una placca a base di polimeri idrofili, ottenuta da una formulazione di polivinilpirrolido- ne in acqua Indicazioni: utilizzata per le lesioni superficia- li come lievi ustioni o escoriazioni della cute Vantaggi: reidratano il letto della ferita (attenzione macerano la cute perilesionale quindi vanno modellate e applicate esclusiva- mente sulla lesione), alleviano il dolore Prodotti commerciali: nu-gel placca
67 SCHIUME DI POLIURETANO Schiume di poliuretano assorbenti e silicone Indicazioni: come medicazione primaria assorbono e trattengono medie quantità di essudato, ottime sulle lesioni deterse, non infette, in particolare con cute perilesionale danneggiata in fase di granulazione Vantaggi: non aderiscono al letto della lesione, utilizzate per lesioni essudanti Prodotti commerciali: tielle, cutinova foam, cutinova thin
68 ALGINATI Sali di calcio e sodio dell acido alginico estratti dall alga bruna Indicazioni: come medicazioni primarie nelle lesioni fortemente essudanti piane o cavitarie, infette e non Vantaggi: possono essere tagliate e ripiegate Prodotti commerciali: melgisorb, algosteril
69 CARBONE ATTIVO E ARGENTO Carbone attivo e argento Indicazioni: ferite infette, essudanti e maleodoranti Vantaggi: è flessibile e conformabile alla lesione, neutralizza il cattivo odore (attenzione non tagliare per evitare che particelle di carbone finiscano nella ferita in quanto citotossiche) Prodotti commerciali: actisorb-plus
70 Trattamento con medicazioni avanzate Stadio 1 secondo N.P.U.A.P. ( eritema stabile della cute, non lacerata, che preannuncia l ulcerazione). 1. Posizionare MAD 2. Se il paziente presenta incontinenza urinaria, posizionare catetere vescicale 3. Posizionare un film di idrocolloide delle dimensioni dell eritema da rimuovere ogni 3-4 giorni.
71 Stadio 2( ferita a spessore parziale che coinvolge l epidermide e/o il derma.) 1. Posizionare MAD + catetere vescicale ( se incontinente) 2. In caso di infezione, contaminazione, colonizzazione, detergere con Soluzione Fisiologica. 3. Posizionare antisettici ( nano cristalli d argento etc ).
72 4. Se la lesione appare detersa, senza segni di presenza di fibrina, posizionare medicazione con schiume di poliuretano ( es. Allevyn placche) da mantenere 3-4 giorni ( la sostituzione avverrà in base alla macerazione causata dalla presenza di essudato). - Le schiume sono medicazioni ad alto assorbimento, quindi con ottima capacità di eliminare l essudato in eccedenza e mantenere un ambiente umido che favorisce la granulazione).
73 5) Se invece la lesione presenta della fibrina, posizionare gli idrogeli ( ad es. nugel ) per permettere un debridment di tipo autolitico e coprire la lesione con schiume di poliuretano per il controllo dell essudato. Anche in questo caso la medicazione può rimanere in situ fino a quando non si assiste alla macerazione dovuta alla presenza di iperessudazione.
74 Stadio 3 ( ferita a tutto spessore con necrosi del tessuto sottocutaneo, che non oltrepassa la fascia muscolare). 1) Posizionare MAD+ catetere vescicale se incontinenza. 2) Se presente infezione, contaminazione, colonizzazione, trattare come sopra. 3) Se sono presenti segni clinici di infezione, se possibile effettuare biopsia e cominciare con antibiotico terapia a largo spettro per via sistemica.
75 4) Effettuare il debridment, valutando se scegliere quello chirugico o quello autolitico. In questo caso, posizionare gli idrogeli ( in lesioni molto cavitarie si possono utilizzare anche gel conformabili in garze o microgranuli di alginato di sodio. 5) Chiudere successivamente con medicazioni a base di schiume di poliuretano.
76 una volta che il letto è preparato (regressione del tessuto necrotico ): 1. Irrigare bene con Soluzione Fisiologica 2. Continuare con medicazione con schiume di poliuretano, oppure alginato, fino a completa riepitelizzazione.
77 Stadio 4 (ferita a tutto spessore con estesa distruzione dei tessuti, danno a muscoli, ossa, tendini). I passaggi possono essere riassunti come nello stadio 3. Le differenze in questo caso sono che l uso degli antisettici e dell antibiotico terapia per via sistemica dovrà essere effettuato per un tempo molto più lungo Il debridment con solo metodo autolitico nella maggior parte dei casi non sarà sufficiente ( si dovranno quindi effettuare più interventi di toeletta chirurgica)
78 ESCARA Medicazione: idrogel fluido e ricoprire con pellicola semipermeabile trasparente di poliuretano o pomata a base di enzimi proteolitici, ricoprire con pellicola di poliuretano Se necessario rimozione chirurgica Cadenza: idrogel ogni 24/72 ore, pomate enzimatiche ogni 8 ore
79 LESIONE EMORRAGICA Medicazione: alginato + pellicola semipermeabile, evitare la rimozione traumatica Cadenza: ogni 8/24 ore o al bisogno
80 LESIONE ESSUDATIVA NECROTICA FIBRINOSA Medicazione: idrogel (zona necrotica) e medicazione a base di schiuma di poliuretano o alginati (secondo la quantità di essudato) e ricoprire con pellicola di poliuretano Cadenza: ogni 24/72 ore o al bisogno
81
82 LESIONE CAVITARIA CON ABBONDANTE ESSUDATO Medicazione: tampone in schiuma di poliuretano o alginato, ricoperta con pellicola di poliuretano o placca idrocolloidale (attenzione no garza iodoformica) Cadenza: da giorni alterni a ¾ giorni o al bisogno
83 LESIONE GRANULEGGIANTE Medicazione: schiume di poliuretano ricoprire con pellicola semipermeabile, se particolarmente essudanti alginato Cadenza: ogni 3/4 giorni o al bisogno
84 LESIONE INFETTA Medicazione: absorbente a carbone attivo e argento (attenzione la medicazione non può essere tagliata altrimenti le particelle di carbone finiscono nella ferita), e alginato e ricoprire con pellicola semipermeabile trasparente, si consiglia antibiotico sistemico Cadenza: ogni 24 ore
85 Non basta sapere, bisogna anche applicare; non basta volere, bisogna anche fare. ( J. W. Goethe)
86 Grazie dell attenzione...
La prevenzione e il trattamento delle lesioni cutanee
Corso di base per Assistenti familiari 29 novembre 2014 Cascina Brandezzata La prevenzione e il trattamento delle lesioni cutanee Adele Calori Coordinatrice Infermieristica Argomenti della lezione v Competenze
DettagliE.O. Ospedali Galliera di Genova
E.O. Ospedali Galliera di Genova (L.833/1978, art. 41; D.lgs n.517/1993 art. 4 c. 12) Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione (D.P.C.M. 14 luglio 1995) S.C. Farmacia/S.C.Chirurgia Vascolare/S.C.Malattie
DettagliLa prevenzione delle lesioni da pressione. a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza
La prevenzione delle lesioni da pressione a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza Le lesioni da pressione: Sono aree localizzate di danno della cute e del tessuto sottostante che si realizzano
DettagliPROTOCOLLI DI TRATTAMENTO DELLE LDD
PROTOCOLLI DI TRATTAMENTO DELLE LDD Modulo 2 lezione 2 Le indicazioni al trattamento che seguono sono state tratte da: Indicazioni fornite da esperti nella gestione delle lesioni croniche (organizzazione
DettagliLESIONI DA DECUBITO. Casa di Cura VILLA PIA. Reparto di L.D. Medica Post Acuzie Resp. Prof. Giorgio Migliau. Dott..
Casa di Cura VILLA PIA Reparto di L.D. Medica Post Acuzie Resp. Prof. Giorgio Migliau LESIONI DA DECUBITO Dott.. Sergio Barberini 1 Definizione Una piaga da decubito è una lesione tessutale con evoluzione
DettagliMisericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica
Misericordia di Empoli Centro Formazione Primo Soccorso Eventi e Lesioni di Origine Traumatica Il Trauma E detto trauma un evento violento che reca un danno psico-fisico ad un individuo. Incidente SI Infarto
DettagliPre r m e es e s s a s : O i b et e tivo v :
Corso Lesione da Pressione Ottobre-Dicembre 2012 Regione Toscana Azienda USL n.3 Pistoia Assistenza Infermieristica nella Prevenzione e trattamento delle LDP Premessa: La prevenzione e il trattamento delle
DettagliGara a procedura aperta per l'affidamento triennale della fornitura di medicazioni speciali
Gara a procedura aperta per l'affidamento triennale della fornitura di medicazioni speciali ********** Capitolato Tecnico I prodotti oggetto della presente procedura devono essere conformi alle normative
DettagliAPPUNTI PER I PROFESSIONISTI ANT
APPUNTI PER I PROFESSIONISTI ANT n. 2 Marzo 2013 1 TRATTAMENTO DELLE LESIONI DA DECUBITO A cura di: Inf Barbara Boin Inf Lucia Campullu Inf Melissa Mazzetti Inf Elena Piccinelli Inf Angela Tenace 2 LESIONI
DettagliProtocollo n... Gestione delle Ulcere da Pressione
UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA "A. GEMELLI"- ROMA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Protocollo n... Gestione delle Ulcere da Pressione OBIETTIVI Garantire l integrità
DettagliSCALA DI NORTON modificata secondo Nancy A. Scotts
SCALA DI NORTON modificata secondo Nancy A. Scotts INDICATORI 1 2 3 4 indice Condizioni generali: livelli di assistenza richiesti per le ADL( fare il bagno, di vestirsi, di usare i servizi igienici, mobilità,
DettagliPiaghe da decubito Approccio terapeutico
Piaghe da decubito Approccio terapeutico Cutimed Advanced wound care Advanced wound care Una guida per la corretta gestione delle Non esistono ferite uguali, eppure ogni ferita necessita delle condizioni
DettagliResponsabilità: Direttore U.O. e Caposala U.O.
Prevenzione le Lesioni da Pressione Tipo di Documento Procedura assistenziale Elaborazione GOIO Gruppo di Lavoro: S. Salvati, E. Fenicia, A. ispo, V. Crivaro Contenuti: Compiti e esponsabilità Definizione
DettagliDefinizione di piaga da decubito
Definizione di piaga da decubito lesione tessutale con evoluzione necrotica, che interessa la cute, il derma, e gli strati sottocutanei, fino a raggiungere negli stadi più gravi i muscoli e le ossa Non
DettagliPiaghe da decubito Approccio terapeutico
Piaghe da decubito Approccio terapeutico Cutimed Advanced wound care Advanced wound care Una guida per la corretta gestione delle Non esistono ferite uguali, eppure ogni ferita necessita delle condizioni
DettagliPELLICOLE TRASPARENTI (films)
PRESSIONE 1/11 PELLICOLE TRASPARENTI (films) NOMI COMMERCIALI Sono sottili membrane trasparenti di poliuretano con uno strato adesivo acrilico ipoallergico. Sono medicazioni non assorbenti, permeabili
DettagliCuscino antidecubito in fibra cava siliconata
in fibra cava siliconata Sacca in tessuto traspirante contenente fibre cave; il silicone presente serve a mantenere l elasticità indispensabile per il modellamento sulla forma del paziente Prevenire le
DettagliPROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA DI MEDICAZIONI SPECIALI
ALLEGATO 1 DESCRIZIONE DELLA FORNITURA PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA DI MEDICAZIONI SPECIALI GARZE IN TNT M0202010102 1A 1 compresse in tnt prepiegate, minimo 4 strati, non sterili, in confezioni da
DettagliLESIONI SCHELETRICHE
LESIONI SCHELETRICHE LESIONI MUSCOLO - SCHELETRICHE Anatomia dell APPARATO SCHELETRICO Lo scheletro umano è costituito da 208 ossa di diversi tipi: OSSA BREVI (es.vertebre) OSSA PIATTE (es. SCAPOLA, BACINO)
DettagliGestione posizionamento del paziente in S.O. di Ortopedia
Gestione posizionamento del paziente in S.O. di Ortopedia Coordinatrice Stefania Laici Infermiere Strumentista Francesco Paniccià Infermiere Strumentista Riccardo Finucci Asur Marche Z.T. n8 Civitanova
DettagliGestione del rischio clinico. guida pratica alla prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione [LDP]
Gestione del rischio clinico guida pratica alla prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione [LDP] REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria, politiche
DettagliLESIONI DA DECUBITO Prevenzione e trattamento
LESINI DA DECUBIT Prevenzione e trattamento Modulo1 Lezione 3 LE SCALE DI VALUTAZINE DEL RISCHI Lo scopo di uno strumento di valutazione del rischio è quello di identificare gli individui a rischio di
DettagliO VEGA Gel 3. Dispositivo Medico 0.373 PROPRIETA TERAPEUTICHE
O VEGA Gel 3 Dispositivo Medico 0.373 PROPRIETA TERAPEUTICHE Dopo l applicazione di O3 VEGA Gel vengono liberati dal Dispositivo Medico perossidi oleosi in modo graduale e continuo per un periodo prolungato
DettagliAUSILI PER LA PREVENZIONE DELLE LESIONI DA PRESSIONE. CNOPUS Novembre 2012- U.S.U. Niguarda
AUSILI PER LA PREVENZIONE DELLE LESIONI DA PRESSIONE CNOPUS Novembre 2012- U.S.U. Niguarda Elisa Rusconi Nadia Crivelli Noemi Ziglioli Infermiera Terapista Occupazionale Coordinatore Infermieri Le lesioni
DettagliLa banca dati contiene oltre 10000 quiz dei concorsi svolti sino ad ora in tutta Italia.
QUIZ TEM: Ulcere da decubito Quiz estratti dalla banca dati del sito e La banca dati contiene oltre 10000 quiz dei concorsi svolti sino ad ora in tutta Italia. 1) I germi responsabili di ulcere da pressione
DettagliPROTOCOLLO DI PREVENZIONE DELLE LESIONI DA DECUBITO
PROTOCOLLO DI PREVENZIONE DELLE LESIONI DA DECUBITO IVANO RODOLFI 1 Introduzione Questo documento ha lo scopo di uniformare e definire linee comuni di approccio e prevenzione delle lesioni da decubito
DettagliIl massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici.
Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici. Ogni seduta deve essere iniziata con particolare cautela, onde saggiare la reattività del soggetto ed evitare
DettagliAPPROPRIATEZZA DEGLI INTERVENTI SANITARI IN WOUND-CARE: SUPERFICI ANTIDECUBITO. IL MIGLIOR RAPPORTO TRA COSTO ED EFFICACIA CLINICA
APPROPRIATEZZA DEGLI INTERVENTI SANITARI IN WOUND-CARE: SUPERFICI ANTIDECUBITO. IL MIGLIOR RAPPORTO TRA COSTO ED EFFICACIA CLINICA Sig.ra Laura Rosa Infermiera Bed Manager Esperta in wound care S.C. PCPS
DettagliPrevenzione e cura Lesioni Da Decubito LESIONE DA DECUBITO. VALUTAZIONE Punto di partenza per gestire una L.d.D. ATTIVITA :
Prevenzione e cura Lesioni Da Decubito LESIONE DA DECUBITO E definita lesione da decubito una lesione tessutale con evoluzione necrotica, che interessa la cute, il derma, gli strati sottocutanei, fino
DettagliLINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE DELLE LESIONI DA DECUBITO
LINEE GUIDA SULLA PREVENZINE E TRATTAMENT DELLE LDD - 1 ottobre 2001 - Pagina 14 di 66 pagine LINEE GUIDA PER LA PREVENZINE DELLE LESINI DA DECUBIT Che cosa sono le lesioni da decubito (LDD)? Le LDD sono
DettagliStimola la riparazione dei tessuti. Magnetoterapia BF 167
Stimola la riparazione dei tessuti Magnetoterapia BF 167 Illustrazioni esplicative per famiglie che intendono utilizzare trattamenti con Magnetoterapia BF 167: Illustrazione Descrizione Diffusori Frequenza
DettagliIl dolore procedurale, la sua gestione e le medicazioni attive. D.A.I.- Dott. Dario PALADINO Vice Presidente A.I.S.Le.C
Il dolore procedurale, la sua gestione e le medicazioni attive D.A.I.- Dott. Dario PALADINO Vice Presidente A.I.S.Le.C NOCICETTIVO NEUROPATICO MISTO DOLORE NOCICETTIVO È solitamente ben localizzato, acuto
DettagliLA TERAPIA A PRESSIONE NEGATIVA DELLE ULCERE DA DECUBITO
GIORNATA GERIATRICA REGIONALE CASERTA 16.10.2014 LA TERAPIA A PRESSIONE NEGATIVA DELLE ULCERE DA DECUBITO Dott. ANTONIO MAZZEI Specialista Chirurgo del Territorio Asl Na 2 Nord Vacuum Assisted Closure
Dettaglicancro della mammella: tecnica e indicazioni
La radioterapia nel cancro della mammella: tecnica e indicazioni Incidenza e trattamento delle complicanze acute Taranto, 19.06.10 Relatore M. De Taranto Incidenza e trattamento delle complicanze acute
DettagliLa malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione
La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione Dr. Paolo Bodoni Medico di Medicina Generale ASL TO4 PREVENZIONE LdD 1) Individuare i soggetti a rischio (IPOMOBILITA ) valutare
DettagliLINFODRENAGGIO PROFONDO CON DEEP OSCILLATION AESTHETIC
LINFODRENAGGIO PROFONDO CON DEEP OSCILLATION AESTHETIC DEEP OSCILLATION Il principio d azione Attrazione elettrostatica tra mano/applicatore e il tessuto del paziente Movimento = impulsi di attrazione
DettagliALTERAZIONE TESSUTALE AD EVOLUZIONE NECROTICA, CHE INTERESSA LA CUTE, IL RAGGIUNGERE NEI CASI PIU GRAVI LA MUSCOLATURA E LE OSSA
OSSERVAZIONE E TRATTAMENTO DELLE LESIONI DA PRESSIONE A cura di FASSIO ELISA PERONO MININO LAURA LESIONE DA PRESSIONE ALTERAZIONE TESSUTALE AD EVOLUZIONE NECROTICA, CHE INTERESSA LA CUTE, IL DERMA E GLI
DettagliEziopatogenesi. Definizione di piaga da decubito
Definizione di piaga da decubito Lesione tessutale con evoluzione necrotica, che interessa la cute, il derma, e gli strati sottocutanei, fino a raggiungere negli stadi più gravi i muscoli e le ossa Eziopatogenesi
DettagliAzienda Ospedaliera-Università di Padova
Azienda Ospedaliera-Università di Padova Dipartimento Interaziendale ad Assistenza Integrata dell Anziano Sezione di Clinica Chirurgica Geriatrica Direttore: Prof.Oreste Terranova U.O.S. Trattamento Chirurgico
DettagliLe lesioni cutanee degli arti inferiori: principi fondamentali di trattamento
U.O.S.D. di Chirurgia Vascolare A.O. Fatebenefratelli e Oftalmico Milano Responsabile: dr. MP Viani Le lesioni cutanee degli arti inferiori: principi fondamentali di trattamento Dott. Paolo Insalaco Dirigente
DettagliIl sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può
Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità
DettagliCARATTERISTICHE E CRITERI PER LA SCELTA DI UNA MEDICAZIONE AVANZATA IN PREVISIONE DI UNA GARA D APPALTO
CARATTERISTICHE E CRITERI PER LA SCELTA DI UNA MEDICAZIONE AVANZATA IN PREVISIONE DI UNA GARA D APPALTO A cura di: Cristinelli Carolina Moscatelli Annalisa Viola Annalisa Anno Accademico 2005/06 INDICE
DettagliIL MASSAGGIO. www.fisiokinesiterapia.biz
IL MASSAGGIO www.fisiokinesiterapia.biz STORIA Cina e India 1800 a. C. nei testi riguardanti i Ching e la medicina Ayurvedica Trattati medici egizi e persiani In grecia e poi a Roma, utilizzato in ambito
DettagliFRATTURE, LUSSAZIONI, DISTORSIONI E FERITE. Aspetti concettuali e gestione del primo soccorso
FRATTURE, LUSSAZIONI, DISTORSIONI E FERITE Aspetti concettuali e gestione del primo soccorso Elena Pedrotti - infermiera professionale Ortopedia e Traumatologia Ospedale S. Chiara Obiettivi formativi Valutare
Dettagli1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.
2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la
DettagliLa lesione cutanea da allettamento
Direzione Infermieristica e Tecnica Dipartimenti Cure Primarie di Ravenna, Faenza, Lugo Servizio Infermieristico Domiciliare La lesione cutanea da allettamento L'A B C per la famiglia Informazioni utili
DettagliIL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA
IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA Dott.ssa Laura Traverso UO Anziani Savona Dip. Cure primarie IL PAZIENTE AD ALTA INTENSITA E
DettagliPolipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro.
Polipi precancerosi I polipi sono piccole escrescenze dovute ad una proliferazione eccessiva delle cellule sane della mucosa intestinale che può causare lo sviluppo di polipi cosiddetti adenomatosi (anche
DettagliUNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA "A. GEMELLI"- ROMA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. Protocollo n...
UNIVERSITA' CATTLICA DEL SACR CURE FACLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA "A. GEMELLI"- RMA CRS DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Protocollo n... Prevenzione delle Ulcere da Pressione Definizione: lesione tessutale,
DettagliPosture, mobilizzazioni e ausili
Corso per Assistenti familiari Posture, mobilizzazioni e ausili Ft Fabio Sandrin Posture Postura supina Decubito laterale Cambio di postura Va fatto almeno ogni 2 ore Nella posizione supina si piegano
DettagliFIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata
FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?
DettagliTabella 1 - Confronto fra medicazioni tradizionali e avanzate
Approfondimenti L uomo da sempre ha cercato di migliorare il naturale processo di guarigione delle lesioni ulcerative. Infatti fin dai tempi degli antichi greci e degli egizi, soluzioni di acqua e sale,
DettagliESERCIZI PRATICI. ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico
La al ESERCIZI PRATICI ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico L attività fisica è fondamentale per sentirsi bene e per mantenersi in forma. Eseguire degli esercizi di ginnastica dolce, nel postintervento,
DettagliLE ULCERE VASCOLARI INFERIORE
LE ULCERE VASCOLARI DELL ARTO INFERIORE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 ARTO INFERIORE Struttura complessa dell apparato motorio Possiamo distinguere tre grandi aree Coscia Gamba Piede La gamba si caratterizza per problematiche
DettagliSINTOMI PRINCIPALE:DOLORE AI MOVIMENTI DELLA SPALLA
1- NELLA SPALLA I TENDINI DELLA CUFFIA DEI ROTATORI TRANSITANO FRA DUE ZONE OSSEE PRIMA DI INSERIRSI SULL OMERO 2- FREQUENTI MOVIMENTI DEL BRACCIO PROVOCANO RIPETUTE COMPRESSIONI SUI TENDINI PROVOCANDONE
DettagliPunto Insieme Sanità. Tavolo Tecnico Dermatologia Relazione conclusiva
Punto Insieme Sanità Tavolo Tecnico Dermatologia Relazione conclusiva 25 Marzo 2015 Raccomandazioni Generali: È prioritario inserire nei LEA la prevenzione e il trattamento delle lesioni cutanee e creare
Dettagliwww.mondialrelax.it - info@mondialrelax.it - Numero Verde : 800-911914
La magnetoterapia è una forma di fisioterapia che utilizza il magnetismo terrestre, risorsa presente in natura necessario per tutte le forme di vita. La magnetoterapia può essere di bassa e alta frequenza
DettagliLa pressione osmotica del plasma è 28mmHg
PRESSIONE OSMOTICA capacità di una soluzione più concentrata di richiamare acqua attraverso una membrana semipermeabile (cioè permeabile solo all H 2 O). La pressione osmotica del plasma è 28mmHg 1 SPAZI
DettagliUnità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof.
Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof. Nino Basaglia MODULO DIPARTIMENTALE ATTIVITÀ AMBULATORIALE Responsabile: Dott. Efisio
Dettagli2. Scopo Garantire omogeneità alle modalità operative relative a prevenzione, trattamento e monitoraggio delle LdP.
Direzione Sanitaria Aziendale Protocollo Prevenzione, trattamento e monitoraggio delle Lesioni da Pressione negli utenti dei Servizi aziendali Redazione Cognome/Nome Prof. Martini Mauro Dott. Romagnoni
Dettaglila base del benessere ph Basic AIUTA L EQUILIBRIO ACIDO-BASE
la base del benessere ph Basic AIUTA L EQUILIBRIO ACIDO-BASE Il ph è l unità di misura dell acidità che va da 0 (acido) a 14 (basico o alcalino). 7 è il valore neutro. Il metodo più facile per avere un
DettagliLa medicazione delle lesioni da pressione. Dalla tradizione al debridment con medicazioni avanzate
La mobilizzazione del paziente anziano Fondazione Madre Cabrini ONLUS Sant Angelo Lodigiano 24 ottobre 2014 La medicazione delle lesioni da pressione. Dalla tradizione al debridment con medicazioni avanzate
DettagliPROPOSTE DI LINEE GUIDA SULLE MEDICAZIONI AVANZATE NELLE LESIONI ULCEROSE
PROPOSTE DI LINEE GUIDA SULLE MEDICAZIONI AVANZATE NELLE LESIONI ULCEROSE D Alicandro G, Infascelli R M, Aprea G, Silvestro M, Iuliano P SC di Anestesia, Rianimazione e Terapia Iperbarica A.O. Santobono-Pausilipon
DettagliCOPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»
Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische
DettagliL INCONTINENZA URINARIA
L INCONTINENZA URINARIA MECCANISMO DELLA CONTINENZA La vescica si riempie Il segnale di vescica piena viene inviato al cervello Il cervello trattiene d urina in vescica Quando conveniente, il cervello
DettagliLesioni da decubito WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ
Lesioni da decubito WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ Langhorne et al., 2000 Langhorne et al., 2000 Langhorne et al., 2000 Definizione di piaga da decubito Una piaga da decubito è una lesione tessutale con evoluzione
Dettagliwww.fondazionedamico.org
www.fondazionedamico.org COSA SONO Sono due organi situati nell addome, a forma di fagiolo, grandi poco più di un pugno, collegati alla vescica da un condotto chiamato uretere. L urina prodotta dai due
DettagliLE ULCERE DA PRESSIONE
OPUSCOLO INFORMATIVO PER L'UTENTE E PER CHI LO ASSISTE LE ULCERE DA PRESSIONE SERVIZIO DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA DOMICILIARE AZIENDA USL 12 VERSILIA Che cos'e l'ulcera da pressione? L'ulcera da pressione
DettagliINTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca
INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria
DettagliLe lesioni muscolari
Le lesioni muscolari Cenni di anatomia e fisiologia Una classificazione è utile solo se fornisce informazioni sulla natura della lesione, sul suo trattamento e sulla sua prognosi M. E. Muller TIPI DI MUSCOLI
DettagliTrattamento delle lesioni da decubito
Dossier http://aifa.progettoecce.it PROGETTO ecceinfad Informazioni dalla letteratura scientifica per una buona pratica infermieristica Trattamento delle lesioni da decubito Nonostante il trattamento delle
Dettaglidella Valvola Mitrale
Informazioni sul Rigurgito Mitralico e sulla Terapia con Clip della Valvola Mitrale Supporto al medico per le informazioni al paziente. Informazioni sul Rigurgito Mitralico Il rigurgito mitralico - o RM
DettagliImpariamo a proteggere la loro pelle!
Per mantenere la pelle protetta Applicare sulle zone cutanee arrossate più volte al giorno, avendo cura di massaggiare delicatamente fino a completo assorbimento del prodotto. Impariamo a proteggere la
DettagliAdvancis Medical, one of the world leading names in wound care
Advancis Medical, one of the world leading names in wound care Advancis Medical è una società inglese che produce medicazioni avanzate e gode di una ampia reputazione in Inghilterra e nel mondo. La mission
DettagliAusili per la mobilità
Ausili per la mobilità Le persone affette da SMA mostrano una debolezza generalizzata dei muscoli; tuttavia le modalità con le quali si manifesta la malattia sono differenti da individuo a individuo. Nelle
DettagliI cuscini seduta della serie NXT sono prodotti in Canada allo scopo di andare incontro alle esigenze della maggioranza dei clienti
I cuscini seduta della serie NXT sono prodotti in Canada allo scopo di andare incontro alle esigenze della maggioranza dei clienti Il nostro pensiero! Il pensiero dietro la serie di cuscini seduta NXT
DettagliCAMPAGNA DI LOTTA ALLA DIPENDENZA DA TABACCO DEI DISTRETTI SANITARI H1 & H3 SCREENING GRATUITO DELLA SATURAZIONE DI OSSIGENO
CAMPAGNA DI LOTTA ALLA DIPENDENZA DA TABACCO DEI DISTRETTI SANITARI H1 & H3 SCREENING GRATUITO DELLA SATURAZIONE DI OSSIGENO C H E C O S E L A P U L S O S S I M E T R I A? Il pulsossimetro e uno strumento
DettagliMANUALE APPLICATIVO NEUROVASCOLARE
MANUALE APPLICATIVO NEUROVASCOLARE Vers. Tratt. Database: 230 Copyright Copyright 01/01/2012 Lorenz Lifetech s.r.l. ... 2 Guida introduttiva... 3 Protocolli applicativi... 4 Criteri di esclusione... 5
DettagliInsufficienza Renale Cronica
Insufficienza Renale Cronica Le nefropatie croniche si classificano in: - Nefropatia con filtrazione glomerulare (FG) normale [ > 90 ml/min/1,73 m²]; - Nefropatia con diminuzione lieve del FG [89-60 ML
DettagliDispositivo di assistenza meccanica al circolo. Consigli per la prevenzione delle infezioni
Dispositivo di assistenza meccanica al circolo Consigli per la prevenzione delle infezioni Gentile questo e il vademecum del dispositivo di assistenza meccanica al circolo che le è stato applicato. Lo
DettagliSTRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE
STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.
Dettagliwww.slidetube.it Cura e gestione delle lesioni cutanee; dalla tradizione alle medicazioni attive.
www.slidetube.it Cura e gestione delle lesioni cutanee; dalla tradizione alle medicazioni attive. Approccio terapeutico alle lesioni cutanee croniche deve seguire due direttive principali: Terapia locale
DettagliLE SCALE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO PER LESIONI DA DECUBITO Redatto da: G.Nebbioso e F. Petrella
LE SCALE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO PER LESIONI DA DECUBITO Redatto da: G.Nebbioso e F. Petrella VALUTAZIONE DEL RISCHIO Di frequente le condizioni socioeconomiche del paziente, l ambiente circostante,
DettagliI MERCOLEDÌ DEL CITTADINO: CONOSCERE PER PREVENIRE. Le lombalgie non chirurgiche
I MERCOLEDÌ DEL CITTADINO: CONOSCERE PER PREVENIRE Le lombalgie non chirurgiche Relatrici: Fiorenza Paci- Annalisa Zampini 18 marzo 2015 Feltre - ore 18.00 GLI ATTACCHI DI DOLORE LOMBARE SONO RICORRENTI
DettagliACCOMPAGNARE IL PAZIENTE IN EMODIALISI. Dr. Fabrizio Vellani Nefrologo
ACCOMPAGNARE IL PAZIENTE IN EMODIALISI Dr. Fabrizio Vellani Nefrologo Composizione del corpo umano e distribuzione dei liquidi corporei Per un giovane maschio: SOLIDI 40% Proteine 18 % Grassi 15 % Minerali
DettagliIDROTERAPIA Terapia mediante l impiego dell acqua
IDROTERAPIA Terapia mediante l impiego dell acqua Dott. Michele Rasola Le proprietà fisiche dell acqua e gli ada4amen7 fisiologici del corpo a tali s7moli sono i mo7vi che rendono cosi importante questo
DettagliCampi magnetici. in terapia fisica
Campi magnetici in terapia fisica I Campi Magnetici Pulsanti propriamente detti (cioè i CMP dotati di opportune ed efficaci caratteristiche in termini di dose, frequenza, modalità di emissione, modalità
DettagliCLASSIFICAZIONE del DIABETE
Il DIABETE Malattia cronica Elevati livelli di glucosio nel sangue(iperglicemia) Alterata quantità o funzione dell insulina, che si accumula nel circolo sanguigno TASSI di GLICEMIA Fino a 110 mg/dl normalità
DettagliASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI
ASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI Sistemi biologici: soggetti a complessi processi di trasformazione e scambio di energia; I sistemi biologici sono costituiti perlopiù da quattro elementi: H,
DettagliImpara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete
Diabete anche loro possono ammalarsi Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Il diabete Il diabete mellito è una malattia caratterizzata da un aumento dei livelli di zucchero (glucosio)
DettagliCapitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO
Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE CHE PROVOCANO ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA IDENTIFICARE I SEGNI E SINTOMI DI: SINCOPE, CONVULSIONI, MENINGITE,
Dettagliestetica PEFS... Meglio conosciuta come cellulite.
estetica My special Special Care care PEFS... Meglio conosciuta come cellulite. La PEFS Panniculopatia - Edemato - Fibro - Sclerotica Numerose ricerche scientifiche compiute con l ausilio di biopsie del
DettagliSheet1. circa cm 5 x cm 5 3.000 similari per ferite con essudato medioabbondante. circa cm 10 x cm 10 4.000 similari per ferite con
RIF. DESCRIZIONE MISUR FBBISOGNO NNUO Medicazioni assorbenti sterili contenenti alginati di calcio o circa cm 5 x cm 5 3.000 similari per ferite con essudato medioabbondante LOTTO 1 CIG 621638425C BSE
DettagliNovo Klinik Service AGISAN
Novo Klinik Service Splint-Fix Splint-Fix è un supporto di immobilizzazione arti per terapia IV, leggero e modellabile per prematuri, neonati, bambini e adolescenti. Splint-Fix può essere utilizzato
DettagliMOVIMENTO E BENESSERE
Corso di aggiornamento 2011-2012 MOVIMENTO E BENESSERE I fisioterapisti della S.O.C. Medicina Fisica e Riabilitazione Direttore ff Dott. Franzè Franco In collaborazione con Servizio di Prevenzione e Protezione
DettagliCOSA E LA REUMATOLOGIA?
COSA E LA REUMATOLOGIA? LA REUMATOLOGIA E LA SCIENZA MEDICA CHE STUDIA, DIAGNOSTICA E CURA LE MALATTIE REUMATICHE. LE MALATTIE REUMATICHE SONO QUELLE MALATTIE CHE PROVOCANO DOLORE, INFIAMMAZIONE, LESIONI,
Dettagli