FLASH REPORT. Banking Union: come si devono preparare le banche italiane all Asset Quality Review? Quadro normativo. Ambito di applicazione
|
|
- Rachele Perini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 FLASH REPORT Banking Union: come si devono preparare le banche italiane all Asset Quality Review? Novembre 2013 Quadro normativo Il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo hanno approvato il nuovo meccanismo di vigilanza unico (Single Supervisory Mechanism SSM) che garantirà alla Banca Centrale Europea (BCE) pieni poteri in tema di vigilanza e supervisione su tutte le banche dell area Euro a partire da novembre Tale provvedimento si inserisce in un quadro normativo più ampio Banking Union che si prefigge di creare un framework normativo unico del mercato bancario europeo. Alla base dell idea di una Banking Union vi sono fattori legati alla crisi finanziaria, in particolare rompere il circolo vizioso del legame tra i debiti sovrani e le banche. La Banking Union mira anche a portare coerenza tra l esistenza di un area finanziaria integrata, il singolo mercato europeo, caratterizzato dalla numerosa e crescente presenza di gruppi cross border e la permanenza di sistemi di vigilanza nazionali. Il SSM è il primo dei quattro pilastri su cui si poggia l unione bancaria. Gli altri tre sono: 1. la creazione di un single rulebook per le istituzioni finanziarie (CRD IV/CRR ed EBA technical standards), 2. il sistema di risoluzione delle crisi (Single Resolution Mechanism SRM), 3. il sistema di garanzia dei depositi accentrati a livello europeo. Ambito di applicazione Secondo il nuovo pacchetto legislativo, la BCE avrà il compito di svolgere attività specifiche di vigilanza prudenziale sugli enti creditizi stabiliti negli Stati Membri UE la cui moneta è l'euro (Stati membri partecipanti), con la finalità di promuovere la sicurezza e la solidità degli stessi e la stabilità dell Euro. Il nuovo meccanismo di vigilanza unico riguarderà tutte le banche nell'area dell'euro (circa 6.000), ma il livello di supervisione adottato dalla BCE - e il conseguente ruolo svolto dalle autorità di vigilanza nazionali - varierà a seconda delle dimensioni delle banche. La BCE avrà la responsabilità della supervisione diretta delle banche con asset di oltre 30 miliardi di Euro, o che costituiscono almeno il 20% del PIL del loro Paese d'origine, o che hanno richiesto o ricevuto assistenza finanziaria pubblica dalla European Financial Stability Facility (EFSF) o dal Meccanismo Europeo di Stabilità (ESM): per le banche Italiane questo significa le principali 15 (vedi Tabella 2). La nuova istituzione dovrà assicurare una visione sovrannazionale basata sulle migliori pratiche in materia di vigilanza, di analisi e valutazione dei rischi bancari, consentendo un più agevole confronto tra gli intermediari e i sistemi dei diversi Paesi, facilitando il controllo e l attenuazione dei rischi sistemici. Protiviti non è registrata come società di revisione e non fornisce opinioni su bilanci e servizi di attestazione.
2 Il ruolo della BCE e delle autorità nazionali nel nuovo meccanismo di vigilanza unico La BCE sarà l unica responsabile, avocando a sé le facoltà attualmente esercitate dalle autorità nazionali, in merito ad alcune attività di vigilanza prudenziale. Tra queste: autorizzare/revocare la licenza bancaria agli Istituti di credito nell area Euro; valutare l acquisizione/la cessione di partecipazioni; assicurare la compliance degli Istituti ai requisiti prudenziali dell Unione Europea e fissare, se necessario, requisiti prudenziali più stringenti in termini di capitale/liquidità; sottoporre gli enti creditizi a stress test a supporto della valutazione prudenziale; cooperare con le autorità nazionali competenti nell esercizio dei poteri macroprudenziali e imporre buffer di capitale più elevati; partecipare alla vigilanza supplementare dei conglomerati finanziari; richiedere l applicazione di solidi sistemi di governance, meccanismi e processi per la valutazione dell adeguatezza del capitale; svolgere, in cooperazione con le autorità nazionali competenti, azioni di vigilanza in regime di urgenza in presenza di rischi per la sopravvivenza di una banca. Le autorità di vigilanza nazionali continueranno, quindi, ad avere un ruolo nella creazione del nuovo meccanismo di vigilanza unico. Di fatti, tutti i compiti non attribuiti alla BCE resteranno in capo alle autorità di vigilanza nazionali, come, ad esempio, le competenze in materia di tutela dei consumatori e di lotta contro il riciclaggio di capitali, nonché in materia di vigilanza degli enti creditizi dei Paesi terzi che aprono succursali o prestano servizi a livello transfrontaliero in uno Stato membro, ecc. In secondo luogo, anche per i compiti attribuiti alla BCE, la maggior parte delle verifiche quotidiane e delle altre attività di vigilanza necessarie per preparare e attuare gli atti della BCE potrebbero essere svolte dalle autorità di vigilanza nazionali operanti come parte integrante del meccanismo di vigilanza unico. Al fine di garantire l esecuzione dei compiti sopra citati, la BCE disporrà, inoltre, di tutti i poteri di indagine necessari. In particolare, potrà chiedere tutte le informazioni pertinenti ai soggetti sottoposti a vigilanza e sarà altresì abilitata a condurre tutte le indagini necessarie, comprese ispezioni in loco. La BCE potrà anche imporre sanzioni pecuniarie ove l'unione conferisca tali poteri alle autorità di vigilanza. Il primo passo del nuovo approccio: risk assessment delle banche La Banca Centrale Europea sta per avviare una valutazione comprehensive assessment delle condizioni delle banche, propedeutica all entrata in funzione del meccanismo di vigilanza unico. In cooperazione con le autorità nazionali competenti, la Banca Centrale Europea procederà alla valutazione del profilo di rischio di tutti gli intermediari che saranno vigilati in forma accentrata attraverso un analisi dei loro bilanci, che includerà un esame della qualità degli attivi e stress test. Verranno esaminate anche altre caratteristiche degli intermediari, quali ad esempio la leva finanziaria, la governance e, in generale, l organizzazione. La Banca Centrale Europea, nella nota di ottobre 2013, spiega che il comprehensive assessment poggerà su tre pilastri complementari: 1. un Supervisory Risk Assessment, riguardante i principali rischi delle banche, inclusi liquidità, leverage e funding. In particolare, tale analisi dei rischi comprenderà valutazioni di tipo quantitativo e qualitativo basate su dati storici e previsionali, con lo scopo di valutare il profilo di rischio intrinseco della banca, il suo posizionamento rispetto ai peer e la sua vulnerabilità. In questa fase, che è già stata avviata, la BCE effettua richieste dati sia alle autorità nazionali in relazione agli intermediari, sia direttamente agli stessi. Le banche italiane hanno già ricevuto le prime richieste da parte della BCE, ma nelle prossime settimane altre richieste potrebbero arrivare, al fine di agevolare la successiva selezione dei portafogli oggetto dell Asset Quality Review. 2. un esame della qualità degli attivi Asset Quality Review (AQR) presenti nei bilanci delle banche al 31 dicembre L esame comprenderà molti aspetti, tra cui una valutazione a. delle esposizioni di natura creditizia e di mercato (inclusa una verifica quantitativa e qualitativa delle attività difficilmente valutabili, in particolare di quelle di terzo livello), b. delle posizioni in bilancio e fuori bilancio e delle esposizioni nazionali e verso l estero. L esame coprirà tutte le classi di attività, includendo esposizioni in sofferenza, ristrutturate e verso Stati sovrani. Il quadro emerso dalla AQR costituirà anche la baseline per il successivo stress test. fornisce opinioni su bilanci e servizi di attestazione. Protiviti 2
3 3. uno stress test, basato sull esame della qualità degli attivi e che integrano quest ultima con l obiettivo di offrire una visione prospettica della capacità di assorbimento degli shock da parte delle banche in condizioni di stress. La BCE si prefigge di condurre tale attività avendo come riferimento definizioni armonizzate, comprese quelle relative alle esposizioni deteriorate (non-performing exposures) e forbearance, in base alle definizioni emanate il 21 ottobre 2013 da EBA, introducendo elementi coerenti con FINREP/COREP (CEBS Guidelines on a financial reporting framework and on a common reporting framework). Tab. 1 - Fonte: elaborazione Pro tiviti L esercizio ha lo scopo di permettere alla BCE di: verificare la sana e prudente gestione degli intermediari e rassicurare i mercati circa la loro solidità finanziaria, garantire la parità di trattamento tra le banche attualmente sottoposte a sistemi di vigilanza basati su prassi contabili e di supervisione eterogenee, introducendo criteri uniformi di valutazione, richiedere tempestive azioni correttive con l eventuale supporto dei governi nazionali, in modo che vi sia una chiara separazione delle responsabilità degli Stati e della BCE. Le banche, infatti, dovranno predisporre un piano di azione entro la conclusione dell esercizio. Le banche italiane direttamente vigilate dalla BCE, e quindi incluse nel comprehensive assessment, sono 15. Nella tabella sottostante si riporta l elenco fornito dalla Banca Centrale Europea: Tab. 2 - Fonte: ECB, Note Comprehensive Assessment, October 2013 A queste si devono aggiungere le banche italiane filiazioni di gruppi stranieri direttamente vigilati dalla BCE, tra cui BNL (BNP Paribas), Cariparma (Crédit Agricole), Deutsche Bank, Findomestic Banca (Société Générale). fornisce opinioni su bilanci e servizi di attestazione. Protiviti 3
4 Cosa devono fare le banche italiane? Al fine di fronteggiare le criticità sopra evidenziate, in particolar modo la tempistica stringente, è necessario che le banche italiane: valutino, in tempi rapidi, il loro stato di preparazione per l esecuzione delle attività richieste dai tre pilastri del comprehensive assessment, pongano in essere le opportune azioni correttive (quali l implementazione di presidi per garantire data quality e data consistency) che non potranno essere messe in piedi durante lo svolgimento dell AQR, perché non vi sarà il tempo necessario. In tale ambito, si ritiene particolarmente rilevante svolgere un adeguata e tempestiva attività di set-up per prepararsi in modo adeguato all Asset Quality Review. Le attività preparatorie dovrebbero riguardare, in primo luogo, l analisi del data set, ovvero delle informazioni che dovranno essere fornite alle autorità di vigilanza. E opportuno che le banche inizino fin da subito le attività di preparazione di tali informazioni, anche in considerazione del fatto che le attività di Asset Quality Review potrebbe tenersi a ridosso della chiusura del bilancio e di altre importanti scadenze regolamentari. Le attività di preparazione devono riguardare: mappatura delle informazioni disponibili e/o una verifica delle informazioni in essere presso la banca a fronte delle richieste delle autorità di vigilanza; verifica della completezza, integrità, qualità, granularità e profondità storica dei dati a disposizione; garanzia della coerenza tra le diverse fonti informative (ad esempio, CFO e CRO). Un altra tematica che le banche dovrebbero considerare in vista dell Asset Quality Review è relativa all omogeneità delle classificazioni dei crediti. Nonostante la classificazione dei crediti risulti più stringente nel nostro Paese che altrove, sarà comunque necessario prevedere esercizi di riclassificazione alla luce di quando indicato nella nota della BCE, che prevede l utilizzo degli standard tecnici dell EBA - Technical Standards (ITS) on supervisory reporting on forbearance and nonperforming exposures (EBA/ITS/2013/03). In particolare, l attenzione dovrebbe essere posta sull identificazione, la classificazione e la valutazione della rischiosità delle esposizioni ristrutturate. In tale ambito, anche le valutazioni dei collateral possono risultare un punto critico a fronte della necessità di reperire una serie di informazioni, quali: le tipologie di garanzie - si pensi in caso di immobili alla tipologia abitativa, superficie, etc.; le tipologie di valutazione - baseline, di realizzo, haircut applicati; il collegamento tra le garanzie e le esposizioni creditizie - in particolare il riparto di una garanzia tra diversi rapporti; la successione temporale delle garanzie in relazione alle operazioni effettuate. Le attività sopra riportate richiedono uno sforzo organizzativo da intraprendere ad hoc per l Asset Quality Review ma che, in prospettiva, dovrebbe essere svolto su base stabile. Ciò comporta per la banca la definizione di: processi di estrazione, raccolta dei dati e dei relativi flussi informativi fra le funzioni; una struttura organizzativa che preveda un gruppo di coordinamento (comitati guida/sponsor), un responsabile, diversi referenti nelle aree della banca interessate, l utilizzo di consulenti esterni (ad esempio, per attività di PMO di supporto alle attività operative). Il disegno di tale struttura organizzativa e i processi devono essere implementati a livello di gruppo, in quanto il comprehensive assessment sarà svolto a livello consolidato. Le banche, inoltre, dovranno considerare che: la BCE potrà richiedere, anche prima della fine dell esercizio, action plan, con indicazione di azioni di remediation di breve periodo e di medio periodo in merito alle carenze riscontrate; agli esiti della valutazione approfondita, faranno seguito, ove necessario, indicazioni di misure correttive da parte della BCE quali ad esempio: eventuale ricalcolo degli RWA (Risk Weighted Asset), ricapitalizzazioni, divieto di distribuzione degli utili, emissione di azioni, ri-orientamento delle fonti di finanziamento, separazione delle attività e vendite; sarà necessario gestire la comunicazione interna di questo esercizio verso gli organi aziendali, così come quella verso il mercato. fornisce opinioni su bilanci e servizi di attestazione. Protiviti 4
5 *** Protiviti, grazie alle esperienze maturate, può supportare le banche nel prepararsi in tempi stretti alle attività del comprehensive assessment, mettendo a disposizione professionisti con significative competenze su: tutte le aree coinvolte (Risk Management, Crediti, Finanza, Operations, IT, Legale); normativa di riferimento; progetti di risk assessment complessi, realizzati presso primari gruppi bancari italiani; gestione di progetti che prevedono il coinvolgimento di più autorità di vigilanza; progetti di disegno e redazione di piani d azione in risposta a richieste regolamentari, quali Recovery Plan, in particolare per G-SIFI. Inoltre, Protiviti può garantire il supporto necessario per le fasi di set-up e di execution del comprehensive assessment e nelle fasi di disegno e implementazione delle eventuali azioni correttive imposte dalla vigilanza. Contatti: Marin Gueorguiev Managing Director marin.gueorguiev@protiviti.it Cristina Gualerzi Manager cristina.gualerzi@protiviti.it fornisce opinioni su bilanci e servizi di attestazione. Protiviti 5
CONVEGNO ABI BASILEA 3. Recovery and Resolution Plan: l esperienza UniCredito in fieri. Andrea Cremonino. UniCredit Banking Supervisory Relations
CONVEGNO ABI BASILEA 3 Recovery and Resolution Plan: l esperienza UniCredito in fieri Andrea Cremonino UniCredit Banking Supervisory Relations Roma, 21 giugno 2011 RRPs SOTTOLINEANO COME IL CAPITALE NON
DettagliNUMERICA RISK STP FUNZIONI FONDAMENTALI SII
NUMERICA RISK STP FUNZIONE ATTUARIALE, SOLVENCY II DIRETTIVA SOLVENCY II FUNZIONI FONDAMENTALI In conformità agli articoli 44, 46, 47 e 48 della direttiva 2009/138/CE Solvency II, le autorità nazionali
DettagliMANDATO DI AUDIT DI GRUPPO
MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte
Dettaglivisto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,
17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle
DettagliIntervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole
Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole Milano 7 ottobre 2013 Nel mio breve intervento per lanciare il dibattito vorrei dare essenzialmente
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliMODELLO TEORICO DEI REQUISITI DI PROFESSIONALITA DEGLI AMMINISTRATORI
MODELLO TEORICO DEI REQUISITI DI PROFESSIONALITA DEGLI AMMINISTRATORI Approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 3 marzo 202 OBIETTIVI Ai fini del corretto assolvimento delle funzioni
DettagliAUDIT. 2. Processo di valutazione
AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti
DettagliNOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013
NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 E stato introdotto nell ordinamento di vigilanza italiano il concetto di risk appetite framework (RAF). E contenuto nella
DettagliUnione bancaria: istituti, poteri e impatti economici. Introduzione Stefano Micossi. LUISS School of European Political Economy Roma, 26 febbraio 2014
Unione bancaria: istituti, poteri e impatti economici Introduzione Stefano Micossi LUISS School of European Political Economy Roma, 26 febbraio 2014 Nascita e obiettivi dell unione bancaria Giugno 2012:
DettagliNuove funzioni e responsabilità del Risk Management. Presentazione alla Conferenza Il governo dei rischi in banca: nuove tendenze e sfide
Nuove funzioni e responsabilità del Risk Management Presentazione alla Conferenza Il governo dei rischi in banca: nuove tendenze e sfide 9 Aprile 2015 Agenda 1. Premessa: Il ruolo della Corporate Governance
DettagliIII PILASTRO INFORMATIVA AL PUBBLICO AL 31/12/2014
III PILASTRO INFORMATIVA AL PUBBLICO AL 31/12/2014 1 Premessa Le disposizioni contenute nella Circolare della Banca d Italia n.216 del 5 agosto 1996 7 aggiornamento del 9 luglio 2007, Capitolo V - Vigilanza
DettagliServizi di revisione contabile e verifica delle informazioni finanziarie nel processo di listing e post listing
Servizi di revisione contabile e verifica delle informazioni finanziarie nel processo di listing e post listing Nel seguito sono presentati i servizi di revisione contabile e verifica delle informazioni
Dettagliin qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento
in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento Società per Azioni Via Lucrezia Romana, 41/47-00178 Roma P. IVA, Codice Fiscale e n. di Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 04774801007
DettagliUnione bancaria: a che punto siamo?
Unione bancaria: a che punto siamo? Angelo Baglioni Intervento alla tavola rotonda: Crisi in Europa: la risposta dell Unione Europea e degli Stati membri SSEF - Milano, 9 dicembre 2013 UBE: building blocks
DettagliDirezione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE
IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata
DettagliSpett.le Dipartimento del Tesoro Direzione IV dt.direzione4.ufficio2@tesoro.it dt.direzione5.ufficio4@tesoro.it
Spett.le Dipartimento del Tesoro Direzione IV dt.direzione4.ufficio2@tesoro.it dt.direzione5.ufficio4@tesoro.it Oggetto: osservazioni al documento di consultazione del Ministero dell economia e delle finanze,
DettagliRischi operativi e ruolo dell operational risk manager negli intermediari finanziari
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO L operational risk management in ottica regolamentare, di vigilanza ed organizzativa Rischi operativi e ruolo dell operational risk manager negli intermediari
DettagliTERZO SUPPLEMENTO AL PROSPETTO DI BASE
Unione di Banche Italiane S.c.p.A. Sede Legale e Direzione Generale: Bergamo, Piazza Vittorio Veneto, 8 Sedi operative: Brescia e Bergamo Codice Fiscale, Partita IVA ed Iscrizione al Registro delle Imprese
DettagliINFORMATIVA AL PUBBLICO SULLA SITUAZIONE AL 31/12/2014. Sintesi del documento pubblicato ai sensi della normativa di vigilanza prudenziale
INFORMATIVA AL PUBBLICO SULLA SITUAZIONE AL 31/12/2014 Sintesi del documento pubblicato ai sensi della normativa di vigilanza prudenziale La nuova normativa di vigilanza prudenziale si basa, in linea con
DettagliOrientamenti e raccomandazioni
Orientamenti e raccomandazioni Orientamenti e raccomandazioni sull ambito di applicazione del regolamento CRA 17 giugno 2013 ESMA/2013/720. Data: 17 giugno 2013 ESMA/2013/720 Sommario I. Ambito di applicazione
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliQUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE
QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliPolicy di gestione delle operazioni con soggetti collegati. Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati
Policy di gestione delle operazioni con soggetti collegati Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati Aggiornamento del 24 luglio 2014 INDICE 1. Obiettivi del documento...
DettagliPOTERE SANZIONATORIO DELLA BCE: PUBBLICATO NELLA GAZZETTA UFFICIALE VIGILANZA BANCARIA E RISCHIO DI CREDITO: IL COMITATO DI BASILEA AVVIA UNA
POTERE SANZIONATORIO DELLA BCE: PUBBLICATO NELLA GAZZETTA UFFICIALE DELL UNIONE EUROPEA IL REGOLAMENTO 0/9 VIGILANZA BANCARIA E RISCHIO DI CREDITO: IL COMITATO DI BASILEA AVVIA UNA CONSULTAZIONE SULLA
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliCOMMENTI DI BORSA ITALIANA ALLA CONSULTAZIONE SULLA COMUNICAZIONE IN TEMA DI MERCATI
Allegato 1 COMMENTI DI BORSA ITALIANA ALLA CONSULTAZIONE SULLA COMUNICAZIONE IN TEMA DI MERCATI Nelle pagine successive sono riportate le osservazioni alle proposte di modifica che riguardano la Comunicazione
DettagliL Unione Bancaria Europea vista da Londra
L Unione Bancaria Europea vista da Londra 3 luglio 2013 Andrea Enria, Chairperson of the European Banking Authority 2013 EBA European Banking Authority 1. La necessità di riparare l architettura istituzionale
DettagliCONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1
Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio
Dettagli89588/15 Alle Imprese di assicurazione e riassicurazione con sede legale in Italia LORO SEDI
SERVIZIO NORMATIVA E POLITICHE DI VIGILANZA Roma 28 luglio 2015 Prot. n. All.ti n. 89588/15 Alle Imprese di assicurazione e riassicurazione con sede legale in Italia Alle Imprese capogruppo e, p.c. Rappresentanze
DettagliAutorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie
DettagliOSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO
Roma, 30 gennaio 2008 OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO L ANIA ha esaminato i contenuti della documentazione
DettagliLinee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi
3 Linee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 1. Premessa Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Fiat S.p.A. (la Società ) costituisce elemento
DettagliLeggi e regolamenti che governano il modo e chi usa la Reserve Bank di Vanuatu: la legge sulla Reserve Bank di Vanuatu [Cap.
struttura bancaria consiste della Reserve Bank - Banca di Vanuatu, un grande numero di banche commerciali internazionali ben noti, commerciante e le banche di proprietà statale Development Bank (Divelopment
DettagliCostruiamo reti vendita, di successo!
Costruiamo reti vendita, di successo! Sales Line è la sintesi delle esperienze professionali mie e degli specialisti che in questi anni hanno collaborato con me nella realizzazione di reti di vendita di
DettagliSEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore
FORUM PERMANENTE SUL CREDITO E LA FINANZA II^ CONFERENZA REGIONALE SUL CREDITO E LA FINANZA PER LO SVILUPPO Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di
DettagliISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione
ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI Relazione Con le Istruzioni sulla trattazione dei reclami (di seguito, Istruzioni ) la COVIP intende procedere nella realizzazione di interventi volti ad accrescere
DettagliPRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE
PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE (In vigore per le verifiche della regolare tenuta della contabilità sociale svolte dal 1 gennaio 2015)
Dettagliuna società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea
a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliSviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione
Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il presente Progetto è essenzialmente finalizzato a: diffondere i principi e i concetti della Qualità come strategia
Dettagli*** Terzo pilastro dell accordo di Basilea II / Basilea III
Informativa al pubblico in materia di adeguatezza patrimoniale, l esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliBasilea 2: Vincere insieme la sfida del RATING
Basilea 2: Vincere insieme la sfida del RATING Il Comitato di Basilea viene istituito nel 1974 dai Governatori delle Banche Centrali dei 10 paesi più industrializzati. Il Comitato non legifera, formula
DettagliPOLITICA DI COESIONE 2014-2020
INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo
DettagliREGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO
REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell
DettagliProfessionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro
Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Firenze, 18 febbraio 2014 NUOVI RUOLI NEI PROCEDIMENTI DI PREVENZIONE
DettagliModello dei controlli di secondo e terzo livello
Modello dei controlli di secondo e terzo livello Vers def 24/4/2012_CLEN INDICE PREMESSA... 2 STRUTTURA DEL DOCUMENTO... 3 DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CONTROLLO... 3 RUOLI E RESPONSABILITA DELLE FUNZIONI
DettagliMANDATO DELLA FUNZIONE AUDIT. (Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Enel Green Power il 12 marzo 2015)
MANDATO DELLA FUNZIONE AUDIT (Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Enel Green Power il 12 marzo 2015) 1 INDICE DEI CONTENUTI 1. INTRODUZIONE E FINALITA DEL DOCUMENTO 2. MISSIONE 3. AMBITO 4. PROFESSIONALITA
DettagliORDINE DEGLI ATTUARI
La Funzione Attuariale in ottica Solvency 2 Coordinamento, gestione e controllo in materia di riserve tecniche A. Chiricosta Roma, 1 luglio 2014 Agenda Indicazioni dalla Lettera al mercato applicazione
DettagliLa strategia finanziaria adottata in relazione al profilo di rischio/rendimento. Il sistema di controllo e valutazione della gestione finanziaria
Controllo della gestione finanziaria e disposizioni COVIP sul processo di attuazione della politica di investimento Giampaolo Crenca Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari Roma, 19 giugno 2012
DettagliDott. Antonio Renzi. Banca d Italia Servizio Vigilanza sugli Enti Creditizi Vigilanza Creditizia e Finanziaria
Il quadro di riferimento per l entrata in vigore delle nuove disposizioni di Vigilanza per le Banche e per gli Intermediari Finanziari iscritti nell Assilea, Assifact, Assofin Le nuove
DettagliCodice di Corporate Governance
Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 1 del 3 maggio 200 Indice 1 Introduzione 2 Organizzazione della Società 2.1 Assemblea dei Soci 2.2 Consiglio di Amministrazione 2.3 Presidente
DettagliIl controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali
La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano
DettagliInformativa al Pubblico
1 Informativa al Pubblico Pillar 3 Informazioni al 31 Dicembre 2010 2 MPS Gestione Crediti Banca S.p.A. Sede Sociale in Siena, Piazza Salimbeni 3, www.mpsgestionecreditibanca.it Iscritta al Registro Imprese
DettagliLE NOVITÀ IN TEMA DI CONCORDATO PREVENTIVO. RIFLESSI SULLA CLASSIFICAZIONE PER QUALITÀ DEL CREDITO DEI DEBITORI.
VIGILANZA BANCARIA E FINANZIARIA LE NOVITÀ IN TEMA DI CONCORDATO PREVENTIVO. RIFLESSI SULLA CLASSIFICAZIONE PER QUALITÀ DEL CREDITO DEI DEBITORI. DOCUMENTO PER LA CONSULTAZIONE Eventuali osservazioni,
DettagliOrientamenti. sulla serie di scenari da utilizzare nei piani di risanamento ABE/GL/2014/06. 18 luglio 2014
ABE/GL/2014/06 18 luglio 2014 Orientamenti sulla serie di scenari da utilizzare nei piani di risanamento 1 Orientamenti ABE sulla serie di scenari da utilizzare nei piani di risanamento Status giuridico
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,
IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell
DettagliISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito
ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta
DettagliA.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti
L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione
DettagliFIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.
1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.
DettagliCapitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile
Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano
DettagliFORTINVESTIMENTI SIM S.P.A. BASILEA 2 III PILASTRO - INFORMATIVA AL PUBBLICO. In ottemperanza al Regolamento Banca d Italia del 24 ottobre 2007
FORTINVESTIMENTI SIM S.P.A. BASILEA 2 III PILASTRO - INFORMATIVA AL PUBBLICO In ottemperanza al Regolamento Banca d Italia del 24 ottobre 2007 Al 31 dicembre 2008 INTRODUZIONE 3 TAVOLA 1 - REQUISITO INFORMATIVO
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliII.11 LA BANCA D ITALIA
Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria
DettagliAvvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di
DettagliAssociazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane
Associazione Italiana Corporate & Investment Banking 02.36531506 www.aicib.it aicib@unicatt.it Presentazione Ricerca Il risk management nelle imprese italiane AICIB Associazione Italiana Corporate & Investment
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliD ISTRUZIONI PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO ORGANIZZATIVO, CRITERI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE
PROCEDURA DI SELEZIONE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DELLA GESTIONE DEL SERVIZIO DEL GIOCO DEL LOTTO AUTOMATIZZATO E DEGLI ALTRI GIOCHI NUMERICI A QUOTA FISSA Allegato D ISTRUZIONI PER LA REDAZIONE
DettagliFEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI
SEGRETERIA NAZIONALE 00198 ROMA VIA TEVERE, 46 TEL. 06.84.15.751/2/3/4 FAX 06.85.59.220 06.85.52.275 SITO INTERNET: www.fabi.it E-MAIL: federazione@fabi.it FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI Ai Sindacati
DettagliDeliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster
Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster Introduzione La comunicazione nei progetti finanziati dalla Commissione europea svolge sempre un ruolo rilevante in
DettagliPiano di Sviluppo Competenze
Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,
DettagliRegistro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO
Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 102 SERVIZIO DI STAFF CONTROLLI R.A.S.S.
DettagliIstituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO CAF E TEMPI Avvio attività processo AV Processo AV Predisposizione Piano di miglioramento Periodo di riferimento 8 mesi GLI STEP DEL VIAGGIO CAF FASI PROCESSO AUTOVALUTAZIONE
DettagliOrientamenti sul trattamento delle esposizioni al rischio di mercato e di controparte nella formula standard
EIOPA-BoS-14/174 IT Orientamenti sul trattamento delle esposizioni al rischio di mercato e di controparte nella formula standard EIOPA Westhafen Tower, Westhafenplatz 1-60327 Frankfurt Germany - Tel. +
DettagliFAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE
FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE 1. Domanda: Con quale modalità sarà possibile ottenere chiarimenti in merito alle procedure di attuazione e rendicontazione dei progetti cofinanziati?
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliInformazioni sulla soluzione delle crisi di Banca Marche, Banca Popolare dell Etruria e del Lazio, CariChieti e Cassa di Risparmio di Ferrara
Informazioni sulla soluzione delle crisi di Banca Marche, Banca Popolare dell Etruria e del Lazio, CariChieti e Cassa di Risparmio di Ferrara Il Governo e la Banca d Italia, in stretta collaborazione e
DettagliStrategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA
relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...
DettagliIl mercato primario Le offerte di azioni
Il mercato primario Le offerte di azioni Tecnicamente le offerte di azioni sono di due tipi: OFFERTE PUBBLICHE DI SOTTOSCRIZIONE (OPS), quando oggetto di offerta sono azioni di nuova emissione provenienti
DettagliCHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it
CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del
DettagliLA CONVERGENZA DEI SERVIZI DI CASSA DELLE BANCHE CENTRALI E NELLE OPERAZIONI DI RICIRCOLO DEL CONTANTE
LA CONVERGENZA DEI SERVIZI DI CASSA DELLE BANCHE CENTRALI E NELLE OPERAZIONI DI RICIRCOLO DEL CONTANTE Maria Agnese Gaeta ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA ROMA 26 maggio 2008 Sommario REGIME DI EMISSIONE,
DettagliCORSO DI FINANZA AZIENDALE
CORSO DI FINANZA AZIENDALE presso UNINDUSTRIA TREVISO SERVIZI & FORMAZIONE, Piazza delle Istituzioni 12-31100 Treviso PERCHÉ PARTECIPARE? L obiettivo principale del percorso è formare professionalità in
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)
DettagliDare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore
Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura
DettagliHYPO ALPE-ADRIA-BANK
HYPO ALPE-ADRIA-BANK INFORMATIVA AL PUBBLICO Terzo pilastro di Basilea 3 Al 31 dicembre 2014 (Circ. n. 285 del 17 dicembre 2013) 1 Informativa al pubblico Dal 1 gennaio 2014 è entrata in vigore la nuova
DettagliMIFID Markets in Financial Instruments Directive
MIFID Markets in Financial Instruments Directive Il 1 1 Novembre 2007 è stata recepita anche in Italia, attraverso il Decreto Legislativo del 17 Settembre 2007 n.164n.164,, la Direttiva Comunitaria denominata
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliSicurezza, Rischio e Business Continuity Quali sinergie?
Sicurezza, Rischio e Business Continuity Quali sinergie? ABI Banche e Sicurezza 2016 John Ramaioli Milano, 27 maggio 2016 Agenda Ø Il contesto normativo ed organizzativo Ø Possibili sinergie Ø Considerazioni
DettagliIL RUOLO DEL RISK MANAGEMENT NEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
IL RUOLO DEL RISK MANAGEMENT NEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Andrea Piazzetta Risk Manager Gruppo Banca Popolare di Vicenza Vicenza, 18 settembre 2009 Gruppo Banca Popolare di Vicenza Contesto regolamentare
DettagliCASE HISTORY PIANI DI RISTRUTTURAZIONE AZIENDALE
CASE HISTORY PIANI DI RISTRUTTURAZIONE AZIENDALE DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI Nell ambito delle attività connesse con la redazione di piani di ristrutturazione aziendale Mpartners si propone in qualità
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliIL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti
DettagliPROTOCOLLO D INTESA SUI CONTROLLI AMBIENTALI TRA COMUNE DI BENEVENTO ASSESSORATO ALL AMBIENTE CORPO FORESTALE DELLO STATO
Città di Benevento Ufficio Ambiente PROTOCOLLO D INTESA SUI CONTROLLI AMBIENTALI TRA COMUNE DI BENEVENTO ASSESSORATO ALL AMBIENTE CORPO FORESTALE DELLO STATO COMANDO PROVINCIALE DI BENEVENTO APRILE 2012
DettagliPirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013
Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013 Relazione illustrativa degli Amministratori sulla proposta di autorizzazione all acquisto e all alienazione di azioni proprie ai sensi dell
Dettagli