Votazione del 14 giugno 2015 sulla revisione della LRTV

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1 Dipartimento federale dell ambiente, dei trasporti, dell energia e delle comunicazioni DATEC Segreteria generale SG-DATEC Servizio stampa Documentazione Embargo , ore (o inizio della conferenza stampa) Votazione del 14 giugno 2015 sulla revisione della LRTV Informazioni del DATEC Comunicato stampa Schede informative o o o Il nuovo canone radiotelevisivo Servizio pubblico alla radio e alla televisione Revisione della LRTV: panoramica Argomentario Le informazioni sono disponibili anche sui siti internet del DATEC et dell'ufcom: o

2 Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni DATEC Segreteria generale SG-DATEC Servizio stampa Comunicato stampa Data: "Sì" alla revisione della LRTV: diminuzione del canone radiotelevisivo per la maggior parte delle economie domestiche Il 14 giugno 2015, il popolo svizzero sarà chiamato a votare la modifica della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV). L'attuale canone, dipendente dal possesso di un apparecchio di ricezione, dovrà essere sostituito con un canone generalizzato, adeguandolo all'evoluzione tecnologica. Poiché il finanziamento sarà ripartito su più soggetti, il canone per le economie domestiche diminuirà da 462 a circa 400 franchi l'anno. Per le imprese, l'importo sarà calcolato in base alla cifra d'affari: se modesta, l'impresa non sarà più tenuta a pagare il canone. Il nuovo sistema è semplice ed equo, queste le parole del capo del DATEC, Doris Leuthard, che ha spiegato oggi a Berna la posizione del Consiglio federale. La revisione della LRTV rafforzerà inoltre il sostegno alle emittenti radiotelevisive locali con mandato di servizio pubblico. Oggigiorno le economie domestiche e le imprese che dispongono di un apparecchio di ricezione pronto all'uso sono assoggettate al pagamento di un canone, che serve a finanziare la SSR e le emittenti radiotelevisive locali con un mandato di servizio pubblico. Questo sistema di riscossione è stato introdotto in un'epoca in cui non esisteva ancora Internet. Nel frattempo, quasi tutte le economie domestiche e le imprese dispongono di un collegamento a Internet. Grazie a cellulari, tablet e computer, si può ormai fruire dell'offerta radiotelevisiva anche se non si possiede un classico apparecchio radio o un televisore. A fronte di questa evoluzione, il Consiglio federale e il Parlamento hanno deciso di sostituire il canone attuale, dipendente dal possesso di un apparecchio di ricezione, con un canone generalizzato e, di conseguenza, di modificare la legge federale sulla radiotelevisione (LRTV). La revisione della LRTV prevede di ripartire il finanziamento su un maggior numero di soggetti, diminuendo così il canone per economia domestica: secondo quanto riportato nel messaggio destinato al Parlamento, quest'ultimo passerà dagli attuali 462 franchi l'anno a circa 400. Per le imprese, invece, il canone sarà calcolato in base alla cifra d'affari. Le imprese che non raggiungono i 500'000 franchi l'anno saranno esonerate dal pagamento; a trarne profitto saranno circa il 75 per cento delle imprese, vale a dire i tre quarti del totale. Per un altro 9 per cento circa delle imprese il canone ammonterà a circa 400 franchi l'anno. Oggigiorno il canone di ricezione per ogni filiale si situa, a seconda del tipo di utilizzo, tra 612 e 1409 franchi l'anno. Poiché anche le imprese traggono vantaggio dalle offerte radiotelevisive, per esempio dalle trasmissioni economiche e dalle piattaforme

3 Comunicato stampa "Sì" alla revisione della LRTV: diminuzione del canone radiotelevisivo per la maggior parte delle economie domestiche pubblicitarie, il Consiglio federale reputa giusto che anche l'economia continui a partecipare al finanziamento. Per situazioni economiche particolari il nuovo disciplinamento prevede diverse eccezioni: chi beneficia di prestazioni complementari all'avs/ai o risiede, per esempio, in una casa per anziani, una casa di cura, un istituto o casa per studenti, non è soggetto al pagamento del canone. Chi non possiede un apparecchio di ricezione può richiedere l'esenzione per un periodo di cinque anni a decorrere dall'introduzione del nuovo canone (opting-out). L'applicazione di una soglia minima di 500'000 franchi fa sì che le aziende artigianali con una cifra d'affari contenuta siano esonerate dal pagamento. Il cambiamento di sistema non incide sui proventi, più precisamente non serve ad aumentarne il volume complessivo. Il nuovo canone è semplice ed equo. I telespettatori e i radioascoltatori pirata non potranno più eluderlo. Il finanziamento sarà ripartito su più soggetti, poiché oggigiorno praticamente tutte le economie domestiche e imprese possono ricevere programmi radiofonici e televisivi. Non saranno più effettuati gli onerosi controlli e diminuiranno le spese di riscossione. L'annuncio e la disdetta avverranno automaticamente sia per le economie domestiche che per le imprese, secondo quanto iscritto nel registro degli abitanti e rispettivamente nel registro IVA. La revisione della LRTV rafforzerà inoltre il sostegno a 21 emittenti radiofoniche e a 13 emittenti televisive con mandato di servizio pubblico locale. Agli attuali 54 milioni di franchi complessivi stanziati a questo scopo ogni anno, se ne potranno aggiungere altri 27. Oltre a queste misure, le emittenti beneficeranno di un migliore sostegno per la formazione e il perfezionamento dei collaboratori, nonché per il passaggio alle tecnologie digitali. Questo il motivo per cui le associazioni del settore approvano questa revisione. La modifica di legge obbligherà le televisioni regionali a sottotitolare le principali trasmissioni informative, ampliando così l'offerta per le persone audiolese. Il mandato di servizio pubblico della radio e della televisione è molto importante per la nostra società e democrazia. Secondo il Consiglio federale, una buona offerta in tutte le regioni linguistiche rafforza la coesione nazionale: la SSR e le emittenti radiotelevisive locali con un mandato d'informazione aggiornano quotidianamente su avvenimenti di portata nazionale e locale. Tutti traggono profitto da questa prestazione, tanto la popolazione quanto l'economia ed è per questo che ognuno è tenuto ad apportare il proprio contributo. Se accolta dal popolo, la nuova LRTV entrerà presumibilmente in vigore a metà Il passaggio al canone generalizzato si attuerà invece più tardi, a metà del 2018 o all'inizio del Indirizzo per domande / informazioni: Servizio stampa DATEC, tel Altri rimandi 2/2

4 Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni DATEC Ufficio federale delle comunicazioni UFCOM Scheda informativa n. 1 sulla revisione della LRTV Il nuovo canone radiotelevisivo Oggigiorno, le economie domestiche e le imprese che dispongono di un apparecchio pronto all'uso per ricevere programmi radiofonici o televisivi devono pagare un canone di ricezione che permette di sostenere la SSR e le emittenti radiotelevisive locali. Grazie a cellulari, tablet e computer è ora possibile fruire dell'offerta radiotelevisiva senza disporre di un classico apparecchio di ricezione. Il Consiglio federale e il Parlamento hanno quindi deciso di sostituire l'attuale canone di ricezione, legato al possesso di un apparecchio, con un canone generale e di modificare di conseguenza la legge sulla radiotelevisione (LRTV). Il nuovo sistema è semplice ed equo. Riduce l'onere finanziario per la maggior parte delle economie domestiche (400 franchi l'anno anziché 462), poiché il finanziamento è ripartito su una base più ampia. Per le imprese, l'importo del canone dipende dalla cifra d'affari; se quest'ultima rimane al di sotto dei 500'000 franchi all'anno non viene fatturato alcun canone. Grazie a tale soglia, tre quarti delle imprese non saranno soggette al pagamento del canone. Inoltre: I beneficiari di prestazioni complementari AVS o AI continuano ad essere esonerati dal canone. Coloro che risiedono in case per anziani, case di cura o case per studenti non sono più assoggettati all'obbligo di pagare il canone. Coloro che a casa rinunciano ai programmi radiotelevisivi possono essere esonerati durante un periodo transitorio di cinque anni. Ogni economia domestica paga il canone una sola volta; contrariamente a quanto succede attualmente, non vi saranno canoni supplementari per gli appartamenti di vacanza. Ogni impresa paga il canone una sola volta, e non più per ogni filiale come succede attualmente. I controlli nelle economie domestiche e nelle imprese sono soppressi. Il nuovo canone è sensato perché attualmente, in quasi tutte le economie domestiche e le imprese è presente un apparecchio in grado di ricevere programmi radiofonici e/o televisivi.... consumiamo sempre più programmi radiofonici e televisivi su smartphone, tablet e computer, ragion per cui l'attuale sistema diventa obsoleto.... i cittadini onesti non dovranno più pagare per gli ascoltatori e i telespettatori pirata. con il nuovo sistema, la maggior parte delle economie domestiche e delle imprese beneficerà di un canone più economico. 1

5 Cifre e grafici Grafico 1: Economie domestiche in grado di captare programmi radiofonici o televisivi (stato: 2013) 100% 99.4% 97% 96.8% 90% 80% 70% 60% Con possibilità di captare radio/tv Con possibilità di captare la radio Con possibilità di captare la TV 50% Fonte: NES New Establishment Survey von Mediapulse (stato: 2013) Grafico 2: Economie domestiche che dispongono di un accesso Internet 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 90% 92% 85% 89% 91% 83% 77% 71% 71% 58% 61% 50% 33% 10% Tutte le economie domestiche contano almeno una persona tra 16 e 74 anni 74 Fonti: Jahren Accesso Internet: UFS / Accesso Internet a banda larga: valutazione UFCOM Economie domestiche con accesso Internet, in % Economie domestiche con accesso Internet a banda larga, in % In Svizzera, il 92 per cento delle economie domestiche in cui vive almeno una persona tra i 16 e i 74 anni dispone di un accesso Internet e quindi della possibilità di ascoltare la radio. Il 91 per cento di tutte le economie domestiche fruisce di un accesso a banda larga che consente loro di guardare anche la televisione. 2

6 Dal sistema attuale a quello nuovo le economie domestiche Grafico 3: Economie domestiche oggi 4.8% 9.4% Grafico 4: Economie domestiche in futuro 6.7% 85.8% Economie domestiche che pagano il canone radio e/o televisivo Economie domestiche esentate Economie domestiche non annunciate Fonte: UFS e Billag SA Economie domestiche annunciate per la radio e la TV Economie domestiche annunciate per la radio Economie domestiche annunciate per la televisione Beneficiari di prestazioni complementari 2'688' % 146' % 205' % 285'344 8% Diplomatici 6' % Esentati dall'obbligo d'annuncio 44' % Non annunciati 164' % Totale economie domestiche '540' % Attualmente, l'85.8 per cento di tutte le economie domestiche paga un canone per la radio e/o la televisione. Il 4.8 per cento non è annunciato perché non possiede apparecchi di ricezione o perché si tratta di ascoltatori o telespettatori pirata. Il 9.4 per cento delle economie domestiche è esonerato (beneficiari di prestazioni complementari, persone bisognose di cure, diplomatici). 93.3% Economie domestiche soggette al canone Economie domestiche esentate Fonte: UFS, stima BAKOM Economie domestiche 3'302' % soggette al canone 1 Beneficiari di prestazioni 230' % 2 complementari Diplomatici 3 8' % Totale economie domestiche '540' % In futuro, praticamente tutte le economie domestiche saranno assoggettate al canone poiché quasi tutte sono in grado di captare programmi radiofonici o televisivi. Vi sono però alcune eccezioni: i beneficiari di prestazioni complementari AVS/AI rimangono esentati dal canone. Coloro che risiedono in una casa di cura non sono più soggetti al pagamento del canone. Inoltre, chiunque non possiede alcun apparecchio in grado di captare programmi radiofonici o televisivi può essere esonerato per un periodo di cinque anni ("opting out"). Con il contributo delle imprese, il finanziamento è ripartito su un maggior numero di assoggettati, cosicché gran parte delle economie domestiche pagherà una somma inferiore per la radio e la televisione; si passerà da 462 a 400 franchi l'anno. 1 Stima (senza considerare l'opting out) 2 Stima (il numero dei beneficiari di prestazioni complementari cala poiché ad es. le persone che risiedono in case di cura che sono esonerate dal canone) 3 Stima (comprese le persone di organizzazioni internazionali con lo statuto di diplomatico) 3

7 Dal sistema attuale a quello nuovo le imprese Grafico 5: Imprese oggi 4.8% 12% 0.8% Grafico 6: Imprese in futuro 9% 16% 82.4% 75% Imprese che pagano il canone radio/tv Imprese cha pagano il canone radiofonico Imprese che pagano il canone televisivo Imprese non annunciate Fonti: UFS, Billag SA Attualmente, sono soggette al canone tutte le sedi commerciali che dispongono di una radio o di una televisione, ossia anche ogni filiale o succursale. Numero di imprese annunciate e non annunciate (stato: 2012) Imprese annunciate per la radio e la TV 31' % Imprese annunciate solo per la radio 77'667 12% Imprese annunciate solo per la TV 5' % Imprese che non sono annunciate 533' % Totale imprese 647' % Non assoggettate Assoggettate, con tariffe più vantaggiose rispetto ad oggi Altri assoggettati Fonte: Messaggio concernente la revisione parziale della LRTV (13.048), AFC, UFS Il nuovo sistema prevede per le imprese un canone differenziato in funzione della cifra d'affari le imprese con una cifra d'affari annua inferiore ai franchi sono esonerate dal canone. Grazie ), a AFC, questa BFS soglia, il 75 per cento delle imprese non pagherà il canone. Il 9 per cento beneficerà di una tariffa più vantaggiosa rispetto ad oggi. Inoltre, ogni impresa pagherà un solo canone e non più uno per ogni sede commerciale. Struttura tariffaria secondo il messaggio concernente la revisione della LRTV (numero di aziende; stato: 2012): Cifra d'affari (in mio. di franchi) Numero imprese Imprese in % (arrotondato) Tariffa (in fr.) < '551 75% '843 9% '047 12% 1' '106 3% 2' '851 1% 6' ' % 15'600 > % 39'000 Totale imprese 572'424 4

8 Grafico 7: Imprese con accesso Internet 98% 100% 98% 100% 92% 85% 80% 60% 40% 34% 20% Imprese con accesso a Internet Imprese con collegamento a banda larga 0% Fonte: UFS/KOF Costi per la riscossione del canone Grafico 8: Costi per la riscossione del canone (in milioni di franchi, IVA inclusa) * 43* 39.4* 37.5* Con possibilità di rinunciare Senza possibilità di (durante 5 anni) rinunciare (dal 6 anno) Totale Organo di riscossione UFCOM Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) *Stima (l'importo effettivo dipende dai risultati del bando di concorso pubblico) Fonti: Messaggio concernente la revisione parziale della LRTV (13.048), Billag SA, UFCOM I costi per la riscossione del canone dovrebbero ridursi di circa un quinto. Attualmente, la Billag ha il compito di incassare il canone di ricezione presso le imprese e le economie domestiche. In futuro, sarà l'amministrazione federale delle contribuzioni ad occuparsi delle imprese, mentre per le economie domestiche, bisognerà ancora designare un organo di riscossione nel quadro di un bando di concorso pubblico. Il registro degli abitanti fungerà da base per le economie domestiche, mentre per le imprese si prende in considerazione il registro dell'iva. Spariranno gli annunci, le disdette e le verifiche complesse per stabilire l'obbligo di pagamento del canone. La revisione della LRTV prevede tuttavia che le economie domestiche che non dispongono di alcun apparecchio di ricezione radiotelevisivo possano ancora, per una durata di cinque anni, essere esonerate dal canone (opting out). Durante questo periodo i costi per la riscossione saranno più elevati. 5

9 Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni DATEC Ufficio federale delle comunicazioni UFCOM Scheda informativa n. 2 sulla revisione della LRTV Servizio pubblico alla radio e alla televisione Secondo la Costituzione, le radio e le televisioni contribuiscono alla formazione e allo sviluppo culturale, così come alla libera formazione dell'opinione e all'intrattenimento. Esse tengono in conto anche le peculiarità del Paese e le necessità dei Cantoni. La riscossione di un canone di ricezione radiotelevisivo permette attualmente di finanziare queste prestazioni in tutto il Paese e in tutte le regioni linguistiche. La sola pubblicità non basterebbe a tale scopo. La SSR adempie un mandato di servizio pubblico a livello nazionale e di regione linguistica. Diffonde informazioni su politica, economia, cultura, società e sport nelle quattro lingue nazionali. È inoltre incaricata di informare la popolazione in situazioni di crisi. Per l'adempimento del suo mandato, la SSR riceve una quota del canone pari a 1.2 miliardi di franchi all'anno. Il cambiamento di sistema non comporta alcun aumento dei proventi totali e la SSR non ottiene mezzi supplementari. Le emittenti radiofoniche e televisive locali forniscono anch'esse prestazioni di servizio pubblico. Le 21 radio e le 13 televisioni che adempiono un mandato di servizio pubblico, ricevono 54 milioni di franchi all'anno (ossia il 4% del provento totale del canone di ricezione radiotelevisivo). La revisione della LRTV prevede che otterranno fino a 27 milioni di franchi in più (aumento della quota del canone dall attuale 4% a 4-6%). Inoltre, beneficeranno di un maggiore sostegno finanziario per la digitalizzazione dei loro programmi nonché per la formazione e il perfezionamento professionale. Grafico 1: Evoluzione della quota del canone destinata alle emittenti radiotelevisive locali dal 2007 dal 2012 massimo secondo la nuova Quellen: RTVG, BAKOM LRTV in milioni di franchi 1 / 8

10 Il servizio pubblico a beneficio... della popolazione, grazie a: un'offerta radiotelevisiva affidabile e di qualità elevata, un'offerta equivalente in tutte le aree del Paese e le regioni linguistiche, il contributo alla formazione dell'opinione tramite contributi su temi provenienti dal mondo della politica e dell'economia, Servizi d'informazione alla radio e alla televisione in situazioni di crisi. dell'economia, grazie a: un'offerta affidabile e di qualità elevata in tutte le lingue nazionali, trasmissioni per i consumatori, trasmissioni borsistiche ed economiche, informazioni sul traffico, informazioni sugli eventi economici importanti, la possibilità per i clienti di seguire le trasmissioni radiotelevisive in alberghi, ristoranti, luoghi commerciali, zone d'attesa, ecc., piattaforme pubblicitarie allettanti con una buona portata. anche di tutti coloro che rinunciano alla radio e alla televisione perché il servizio pubblico informa sui temi d'attualità e contribuisce in maniera generale alla formazione dell'opinione, favorisce la comprensione tra le regioni linguistiche, rafforza la coesione della Svizzera, contribuisce all'informazione in situazioni di crisi. 2 / 8

11 Il paesaggio radiofonico e televisivo svizzero Le peculiarità del mercato radiotelevisivo svizzero: la Svizzera tedesca, la Svizzera romanda e la Svizzera italiana confinano con Paesi che presentano mercati radio/tv importanti, i Paesi limitrofi con la stessa lingua esercitano una forte concorrenza, le emittenti estere detengono quote di mercato molto elevate in Svizzera. Grafico 2: Ordini di grandezza Fonti: Ufficio federale di statistica (stato: 2013, arrotondato) Gli abitanti della Svizzera tedesca, della Svizzera romanda e della Svizzera italiana ricevono numerosi programmi dai Paesi limitrofi molto più grandi con la stessa lingua. In tutte le regioni linguistiche della Svizzera questi raggiungono una quota di pubblico superiore al 60 per cento. 3 / 8

12 Emittenti radiofoniche e televisive locali La revisione della LRTV migliora le condizioni quadro delle radio e delle televisioni locali. Per il loro mandato di servizio pubblico ricevono fino a 27 milioni di franchi in più all'anno, che si aggiungono ai 54 milioni di cui beneficiano già ora. Inoltre, 45 milioni di franchi saranno loro destinati per la digitalizzazione, la formazione e il perfezionamento professionale. Le 13 televisioni locali Offrono: una rete di televisioni regionali su tutto il territorio svizzero, informazioni regionali su politica, economia, cultura, società e sport, ad ogni regione la "propria" TV regionale, un arricchimento della pluralità delle opinioni, programmi bilingui nelle regioni di Bienne e del Vallese, 440 posti di lavoro. Ottengono attualmente la quota seguente del canone: Emittente Regione Quota del canone (dal 2012, arrotondato, in mio. di fr. l'anno) Léman Bleu Ginevra 2.16 La Télé Vaud - Friburgo 3.59 Canal 9 / Kanal 9 Vallese 3.53 Canal Alpha Arco giurassiano 2.79 Tele Bärn Berna 2.31 Tele Bielingue Biel/Bienne 2.11 Tele Basel Basilea 2.59 Tele M1 Argovia Soletta 2.38 Tele 1 Svizzera centrale 2.41 Tele Top Zurigo Svizzera Nordorientale 1.91 Tele Ostschweiz Svizzera orientale 2.32 Tele Südostschweiz Svizzera sud-orientale 3.52 Tele Ticino Ticino 2.97 Grafico 3: Quota del canone di ricezione nel finanziamento delle emittenti televisive locali 30% Canone di ricezione 70% Introiti commerciali Fonte: ORTV 4 / 8

13 Le 12 radio locali per le regioni di montagna e le regioni periferiche Offrono: informazioni attuali su politica, economia, cultura, società e sport, un contributo allo sviluppo della vita culturale nella zona di copertura, un arricchimento della pluralità delle opinioni nelle regioni di montagna e periferiche, programmi bilingui nelle regioni di Bienne e Friburgo, 340 posti di lavoro. Ottengono attualmente la quota seguente del canone: Emittente Regione Quota del canone (dal 2012, arrotondato, in mio. di fr. l'anno) Radio Chablais Chablais 1.21 Radio Rhône FM Basso Vallese 1.12 Radio Rottu Alto Vallese 1.64 Radio BNJ (RTN, RFJ, RJB) Arco giurassiano 2.51 Radio Freiburg/Fribourg Friburgo 2.11 Radio Canal 3 Biel/Bienne 1.35 Radio BeO Oberland bernese 1.41 Radio Neo1 Emmental 0.92 Radio Munot Sciaffusa 0.87 Radio Südostschweiz Svizzera sud-orientale 2.30 Radio Fiume Ticino Sopraceneri 0.83 Radio 3i Sottoceneri 0.69 Grafico 4: Quota del canone di ricezione per il finanziamento delle radio locali nelle regioni di montagna e in quelle periferiche 50% 50% Canone di ricezione Introiti commerciali Fonte: ORTV 5 / 8

14 Le 9 radio locali complementari senza scopo di lucro Offrono: un programma che, da un punto di vista tematico, culturale e musicale, si distingue dai fornitori commerciali nella zona di copertura, trasmissioni in diverse lingue, un contributo all'integrazione delle persone con un retroterra migratorio, offerte per le minoranze sociali e culturali, 100 posti di lavoro. Ottengono attualmente la quota seguente del canone: Emittente Regione Quota del canone (dal 2012, arrotondato, in mio. di fr. l'anno) Radio Cité Ginevra 435'000 Radio RaBe Città di Berna 305'000 Radio Kanal K Argovia centrale 347'000 Radio X Basilea Città 403'000 Radio 3fach Lucerna 268'000 Radio LoRa Zurigo 340'000 Radio Stadtfilter Winterthur 330'000 Radio RaSa Città di Sciaffusa 94'000 Radio Toxic Città di San Gallo 389'000 Grafico 5: Quota del canone di ricezione nel finanziamento delle radio locali complementari non commerciali 30% Canone di ricezione 70% Altri introiti Fonte: ORTV 6 / 8

15 La SSR Offre: 17 programmi radiofonici, 7 programmi televisivi, 1 servizio online per regione linguistica, contributi destinati all'estero. Grafico 6: Quota del canone di ricezione nel finanziamento della SSR 25% Canone di ricezione Introiti commerciali 75% Fonte: SSR Adempie un vasto mandato di servizio pubblico: informazioni diversificate e appropriate, offerte formative, prestazioni culturali, intrattenimento, informazioni sportive, offerta di programmi equivalente in tutte le regioni linguistiche, comprensione tra diverse regioni linguistiche e culture, coesione della Svizzera quadrilingue, contatto con gli Svizzeri all'estero, prestazioni per le persone portatrici di handicap sensoriali, informazioni in situazioni di crisi, in caso di pericoli naturali o di altre situazioni straordinarie. Quota di mercato della SSR A livello di pubblico la quota di mercato della SSR si attesta a 65.5 per cento per la radio e a 31.3 per cento per la televisione (media quotidiana su 24 ore, 2013). Grafico 7: Quote di mercato radio Grafico 8: Quote di mercato televisione 1.9% 28.6% SSR 31.3% SSR Emittenti estere Emittenti estere 5.9% 65.5% Emittenti private Fonti: Mediapulse, SSR 67.1% Emittenti private Fonti: Mediapulse, SSR 7 / 8

16 Solidarietà tra le regioni linguistiche La SSR fornisce dei programmi equivalenti in tutte le regioni linguistiche. Per coprire i costi, che sono proporzionalmente più elevati nella Svizzera romanda e nella Svizzera italiana rispetto alla Svizzera tedesca, la SSR applica una perequazione finanziaria interna. Fonte: SSR (cifre 2013) Mezzi finanziari a disposizione del servizio pubblico: confronto con i Paesi vicini Nei Paesi confinanti, i programmi del servizio pubblico dispongono di mezzi nettamente più elevati della SSR, sebbene quest'ultima adempia un mandato di servizio pubblico in quattro lingue. Fonte: SSR (cifre 2013) 8 / 8

17 Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni DATEC Ufficio federale delle comunicazioni UFCOM Scheda informativa n. 3 sulla revisione della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) Revisione della LRTV: panoramica Dal canone di ricezione al canone radiotelevisivo Oneri amministrativi Regolamentazione attuale Regolamentazione futura Controlli, procedure Controlli presso le economie domestiche e le imprese (presenza di un apparecchio di ricezione?) Richieste di chiarimento e ricorsi Annuncio e disdetta Annuncio e disdetta individuali Privati: anche per i domicili secondari, le case per anziani, la locazione di appartamenti di vacanza Imprese: ogni filiale deve annunciarsi singolarmente Riscossione del canone Organo centrale di riscossione (Billag) per economie domestiche e imprese Nessun controllo, scompaiono le procedure per stabilire l'obbligo di pagare il canone. Annuncio e disdetta automatici in base al registro degli abitanti (economie domestiche) e al registro dei contribuenti IVA (aziende) Un solo canone per economia domestica e impresa e non più per i domicili secondari, gli appartamenti di vacanza o per ciascuna filiale. Economie domestiche: organo centrale di riscossione (mandato attribuito su pubblica gara), l'obbligo di pagare il canone si basa sul registro degli abitanti Imprese: Amministrazione federale delle contribuzioni, il rilevamento è effettuato in base al registro dei contribuenti IVA 1 / 3

18 Partecipazione finanziaria Regolamentazione attuale Regolamentazione futura Importo annuo del canone Appartamenti di vacanza e secondari Per economia domestica: 462 franchi per la radio e la televisione Per impresa: 612 franchi minimo per la radio e la televisione domicili Pagamento del canone sia per il domicilio principale che per quello secondario Ascoltatori e telespettatori pirata Numero imprecisato di ascoltatori e di telespettatori pirata Eccezioni Economie domestiche: ca. 400 franchi Le imprese con una cifra d'affari annua inferiore a 500'000 franchi sono esonerate dal canone. Quelle con una cifra d'affari annua superiore a 500'000 franchi pagano il canone (min. 400 franchi) in funzione di quest'ultima. Pagamento del canone esclusivamente per il domicilio principale, e non più per gli appartamenti di vacanza e i domicili secondari Scompaiono ascoltatori e telespettatori pirata Regolamentazione attuale Regolamentazione futura Privati Persone beneficiarie di prestazioni complementari all'avs/ai Persone senza apparecchio radiotelevisivo. Nessuna possibilità di esenzione retroattiva Nessun obbligo di pagamento del canone Persone residenti in collettività Obbligo di pagamento del canone (case di cura, ecc.) se si dispone di un ap- parecchio di ricezione privato Imprese Nessuna eccezione (tutte le imprese con un apparecchio radiofonico o televisivo devono pagare il canone) Persone beneficiarie di prestazioni complementari all'avs/ai Possibilità di esenzione retroattiva (fino a cinque anni) Esenzione dall obbligo di pagamento del canone su richiesta ("opting out") limitata a cinque anni a decorrere dall'introduzione del canone radiotelevisivo Sono esonerate dal canone le persone che vivono, ad esempio, in una casa per anziani o di cura, in un centro educativo o in una casa per studenti. Le imprese con una cifra d'affari annua inferiore a 500'000 franchi non pagano il canone 2 / 3

19 Condizioni quadro per le emittenti radiotelevisive locali e per la SSR Servizio pubblico Regolamentazione attuale Regolamentazione futura Quota di partecipazione al canone destinata alle emittenti radiotelevisive locali e regionali 4% degli introiti complessivi 4 6% degli introiti complessivi Impiego delle eccedenze provenienti dalle quote di partecipazione al canone non versate Diffusione di programmi televisivi Diffusione fuori della zona di regionali copertura regionale soltanto in tecnica digitale su linea Sottotitolaggio Nessun adeguamento delle trasmissioni televisive regionali per gli audiolesi Nessun impiego previsto Fondi destinati alla formazione e al perfezionamento professionale nonché al sostegno a nuove tecnologie di diffusione e alla produzione televisiva in digitale Nessuna restrizione nella diffusione Sottotitolaggio delle principali trasmissioni informative regionali Trasmissioni informative regionali Nessuna limitazione tempo- Radiogiornale regionale limitato della SSR rale al massimo a un'ora al giorno Pluralità dei media Regolamentazione attuale Regolamentazione futura Pluralità delle opinioni e dell'of- Deve essere garantita prima ferta. del rilascio della concessione Numero di concessioni impresa mediatica per ogni Un massimo di due concessioni radiofoniche e di due concessioni televisive Sostegno a nuove tecnologie di Contributi d'investimento a diffusione sostegno della costruzione di reti di trasmettitori Competenze nel settore della vigilanza Non deve più essere verificata prima del rilascio della concessione si possono intraprendere in qualsiasi momento misure a tutela della pluralità delle opinioni e dell'offerta Due concessioni radiofoniche e due concessioni televisive. Possibilità di concessioni supplementari se il programma è trasmesso attraverso nuove modalità di diffusione. Possibilità di sostegno diretto ai costi di diffusione delle emittenti radiofoniche Regolamentazione attuale Regolamentazione futura Vigilanza sui contenuti redazionali Contenuti redazionali su In- Convergenza delle compedella SSR ternet: Ufficio federale delle tenze. Contenuti redazionali comunicazioni (UFCOM) nei programmi radiotelevisivi e su Internet: Autorità indi- Contenuti redazionali nei pro- pendente di ricorso in materia grammi radiotelevisivi: Auto- radiotelevisiva (AIRR) rità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva (AIRR) 3 / 3

20 Dipartimento federale dell ambiente, dei trasporti, dell energia e delle comunicazioni DATEC Segreteria generale SG-DATEC Servizio stampa Argomentario sulla revisione della LRTV Revisione della LRTV: posizione del Consiglio federale Il 14 giugno 2015 si voterà la modifica della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV). In risposta all'evoluzione tecnologica, il disegno di legge prevede di sostituire l'attuale canone, dipendente dal possesso di un apparecchio di ricezione, con un canone generalizzato. Il nuovo sistema è semplice ed equo: siccome il finanziamento è ripartito su una base più ampia, la maggior parte delle economie domestiche pagherà meno. L'importo del canone per le imprese è calcolato in base alla cifra d'affari che, se modesta, determinerà l'esenzione dell'azienda. I tre quarti delle imprese non dovranno quindi pagare il canone. Indice dell'argomentario Situazione iniziale... 2 Il progetto in dettaglio... 3 Conseguenze della modifica di legge per le economie domestiche... 4 Conseguenze della modifica di legge per le imprese... 5 Aumentano i finanziamenti per le emittenti radiotelevisive locali... 6 Ulteriori modifiche... 6 Perché il Consiglio federale raccomanda di votare sì alla revisione della LRTV / 7

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