La scuola va a lavoro in sicurezza
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- Alessio Conti
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1 ALLEGATO A Attuazione del protocollo d intesa per la Promozione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro nell istituzione scolastica della provincia di Catania art. 1, comma 2. La scuola va a lavoro in sicurezza PROGETTO A SOSTEGNO DELL'ORIENTAMENTO PROFESSIONALE E TECNICO - SCIENTIFICO NEI CONFRONTI DEGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI La scuola è un grande cantiere, dove ogni giorno si costruisce il futuro di ogni studente, il lavoratore di domani, ed è importante che questo futuro sia il più sicuro possibile. Progetto aderente alla Campagna Europea sulla valutazione dei rischi
2 Progetto a cura di dott. ing. Elisa Gerbino dott. Pietro La Spisa dott. ing. Antonio Leonardi dott. Mario Pugliese Ambienti di lavoro sani e sicuri. Un bene per te. Un bene per l Azienda 2
3 SOMMARIO 1. PREMESSA 2. IL PROGETTO 2.1 Contenuti generali 2.2 Integrazione nei POF scolastici 2.3 Le fasi del progetto 3. RIEPILOGO DELLE ATTIVITÀ PROGETTUALI 3.1 Schede Riepilogative 3.2 Articolazione Del Progetto 4. CORSI DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE 3
4 1. PREMESSA Nonostante negli ultimi anni vi sia stato fervore in ambito normativo e siano state apportate modifiche e integrazioni alle leggi vigenti in materia di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro, non si sono ottenuti sostanziali miglioramenti. Risulta, infatti, in Italia ancora alto il numero di infortuni sul lavoro, soprattutto di quelli mortali (più di tre ogni giorno). Ogni tre minuti e mezzo nell Unione Europea (U.E.) qualcuno muore per cause legate all attività lavorativa. Ciò significa che ogni anno muoiono persone a causa di infortuni sul lavoro o di malattie professionali. Ogni quattro secondi e mezzo un lavoratore dell UE è vittima di un incidente che dura almeno tre giorni; il numero di infortuni che costringono ad una assenza di almeno tre giorni è enorme: oltre 7 milioni l anno. Oltre alla necessità di una più puntuale applicazione delle norme cogenti, di controlli più efficaci da parte degli organi preposti, occorre adoperarsi per la diffusione di una cultura della sicurezza. La cultura della sicurezza deve essere patrimonio non solo del tecnico, ma della intera collettività. In questo senso, proponiamo l adesione convinta alla Campagna Europea sulla Valutazione dei Rischi promossa dall Agenzia europea per la salute e sicurezza sul lavoro per il biennio 2008 e 2009, che ha adottato lo slogan Ambienti di lavoro sani e sicuri. Un bene per te. Un bene per l Azienda, una Campagna rivolta non solo alle aziende ma anche alla Scuola. Sviluppando la capacità di individuare il pericolo, acquisendo modelli di comportamento indirizzati alla salute e alla sicurezza dell uomo, è possibile affrontare i piccoli incidenti di ogni giorno, così come le grandi emergenze, con una maggiore consapevolezza, e soprattutto ridurne gli effetti negativi. Per affrontare in modo opportuno i rischi che si incontrano negli ambienti di vita e di lavoro è necessaria un adeguata educazione alla Salute ed alla Sicurezza: gli alunni e gli studenti di oggi, che saranno lavoratori, dirigenti, professionisti e datori di lavoro di domani, costituiscono terreno fertile per la diffusione di tali tematiche. Una volta informati e formati correttamente, saranno in grado di trasformarsi in osservatori straordinariamente lucidi e precisi nel prevenire infortuni e situazioni di rischio. La salute e la sicurezza sono valori fondamentali che non appartengono solo agli adulti ed ai luoghi di lavoro, ma devono costituire patrimonio culturale dei giovani e dei giovanissimi che frequentano ogni ordine e grado della scuola. L esigenza di educare i giovani alle tematiche di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro fin dalla scuola scaturisce da molteplici fattori, quali ad esempio gli elevati tassi degli infortuni domestici, le alte frequenze di incidenti che riguardano i lavoratori giovani o al primo impiego; nonché le difficoltà che le imprese incontrano nel fare acquisire comportamenti sicuri ai propri 4
5 addetti, difficoltà che potrebbero essere più facilmente risolte se gli individui entrassero nel mondo del lavoro con un bagaglio culturale di base sulla salute e sicurezza. Individuando quindi la scuola quale istituzione capace di veicolare idee e di incidere sui comportamenti degli alunni per promuovere la cultura e sviluppare il valore della prevenzione, il presente progetto si pone come obiettivo primario l inserimento della materia della salute e sicurezza nel lavoro nei programmi scolastici e nei percorsi di formazione professionale. Tale percorso formativo ed educativo dei giovani, peraltro già previsto dal Testo Unico di recente emanazione, è uno degli obiettivi inseriti nel sesto programma di azione comunitaria che ha, tra le sue finalità, quella di formare i giovani lavoratori, affinché, una volta entrati nel mondo del lavoro, riescano già a pensare e ad agire in termini di salute e sicurezza. 2. IL PROGETTO 2.1 Contenuti generali La scuola va lavoro in sicurezza è un progetto ideato da ANIS e INAIL e sarà realizzato da ANIS, INAIL, USP, Provincia di Catania, ASL 3 Catania e l illustre patrocinio della Prefettura di Catania. La scuola va lavoro in sicurezza è un progetto che nasce dalla consapevolezza che solo attraverso un processo di promozione e diffusione della cultura in materia di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro è possibile incidere sulle azioni di ogni individuo-lavoratore e che, ancora più, in maniera efficace, la conoscenza della realtà lavorativa, sin dalla più giovane età, possa essere il miglior esempio applicativo del processo teorico. Al centro del Progetto e motivo di adesione alla Campagna Europea promossa dall Agenzia europea per la salute e sicurezza sul lavoro per il biennio 2008 e 2009, c è la Valutazione dei Rischi. Formazione ed informazione, educazione alla Salute e alla Sicurezza, sono questi i temi e gli slogan più ripetuti in ogni contesto socio-politico, e le tante iniziative realizzate in questo senso, nelle scuole di ogni ordine e grado, dimostrano una grande attenzione di tutti gli operatori, pubblici e privati, nei riguardi dei temi sulla prevenzione e sicurezza. Ma con il progetto La scuola a lavoro in sicurezza si vuole andare oltre l informazione e la formazione a partire dagli ambienti scolastici. Nell ottica di creare un collegamento stabile tra la scuola e il mondo del lavoro, con questo progetto si vuole, appunto, portare la scuola verso il lavoro, attraverso stage degli studenti stessi presso le realtà lavorative. Il tutto non solo è in linea con il contesto legislativo di riferimento in cui ci si trova, ma da esso stesso trae spunto. Il recentissimo D.L.vo 81/08, Testo Unico in materia di sicurezza e salute negli ambienti di vita e di lavoro, pone infatti grande attenzione a tutte le attività finalizzate a favorire la conoscenza delle tematiche della salute e della sicurezza negli istituti scolastici, universitari e di formazione professionale. 5
6 La scuola va lavoro in sicurezza propone così tre grosse novità: 1. La responsabilizzazione, in prima persona, degli studenti/lavoratori formazione /informazione; 2. La responsabilizzazione, in prima persona dei docenti quali datori di lavoro, in particolare nell ambito delle attività che maggiormente simulano le realtà degli ambienti aziendali/attività lavorative a causa della presenza di fonti di pericolo ( laboratori tecnici, macchinari, ecc..) formazione 3. La concretizzazione dell aspetto teorico nella reale applicazione addestramento tramite stage aziendali. Il tutto sarà coordinato con il supporto del corpo docente degli Istituti interessati, dagli esperti e dal personale specializzato degli Enti coinvolti. Inoltre, per una efficace spendibilità del percorso avviato a beneficio dei destinatari del percorso medesimo, l orario e le sessioni didattiche teoriche (in n. di 32 compreso l approfondimento sulla valutazione dei rischi, oltre n. 8 ore da dedicare agli stage) garantiranno il rilascio dell attestato del modulo A, oltre le verifiche finali. 2.2 Integrazione nei POF scolastici Il progetto si integra con gli obiettivi generali dei POF atti ad aumentare la qualità dell offerta formativa in modo tale da garantire ad ogni studente, nessuno escluso, il massimo sviluppo delle sue potenzialità e alle eccellenze il raggiungimento di competenze adeguate e certificate. Gli obiettivi comuni sono: far acquisire valori umani universali e incrementare il senso di appartenenza alla comunità europea a partire anche dalla consapevolezza del costo sociale degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali; valorizzare attraverso la ricerca e la sperimentazione, l innovazione delle metodologie e delle tecnologie didattiche attraverso l uso delle Nuove Tecnologie; innovare e rafforzare i curricula nelle discipline tecniche attraverso percorsi formativi professionalizzanti e per i docenti e per gli alunni; messa in atto del processo di valutazione, bilancio e certificazione delle competenze, mirato a favorire attività di orientamento e formazione professionalizzante per 6
7 l inserimento lavorativo e/o il re-inserimento nel mercato del lavoro, soprattutto in riferimento alla popolazione adulta del corso serale; aumentare la visibilità dell istituzione scuola nel territorio attraverso contatti e collaborazioni con enti locali e realtà economiche e sociali del territorio attraverso collaborazioni, convenzioni, accordi e pratiche di concertazione; rilanciare la scuola come agenzia formativa e come centro per l educazione permanente degli adulti; promuovere un maggiore interscambio tra scuola e mondo del lavoro attraverso la realizzazione di progetti di formazione continua e superiore, che consentano agli studenti di acquisire valide competenze professionali spendibili in un ottica di sviluppo sostenibile del territorio; - superare, nella formazione degli operatori economici del domani, quella frattura che nella realtà odierna vede la gestione della sicurezza come momento diverso/separato, di mero adempimento burocratico, dalla gestione anch essa quotidiana e ordinaria della azienda, specie nelle piccole e medie imprese. Tutte le attività previste si basano sulla centralità dello studente, è lui il protagonista indiscusso, e hanno come fine il rafforzamento della sua motivazione affinché sia in grado di: imparare a conoscere; imparare a fare (acquisizione di competenze professionali); imparare a essere (capacità critica, responsabilità, potenziamento delle abilità linguistiche e cognitive che permettano allo studente di acquisire autonomia, capacità di autovalutarsi, maggiore sicurezza e autostima anche nella prospettiva del suo inserimento nel mondo del lavoro) imparare a vivere con gli altri (cooperazione, rispetto delle differenze, regole di cittadinanza) 2.3 Le fasi del progetto La scuola va a lavoro in sicurezza è un progetto che si articola in tre fasi principali: 1. una fase generale 2. una fase applicativa 3. una fase di verifica 7
8 Nella fase generale si prevede un processo di conoscenza esplicato attraverso corsi di formazione-informazione, svolti all interno dell ambiente scolastico. Nell ambito di un approfondito programma didattico saranno affrontati i temi della sicurezza e della salute negli ambienti di studio e di lavoro, ricercando forme e proposte sempre più rispondenti agli interessi attuali ed alle prospettive future dei giovani, per un mondo del lavoro impostato su una piena e consapevole conoscenza e cultura della prevenzione. I contenuti del corso saranno conformi a quelli dettati dall art. 32 D.Lgs 81/08. I corsi di formazione saranno rivolti sia agli studenti sia ai docenti proprio nell ottica di innovare e rafforzare i curricula nelle discipline tecniche. In particolare, i partecipanti conseguiranno l attestato per la frequenza e, in caso di esito positivo della verifica finale, l ulteriore attestato di superamento del corso formativo. Nella seconda fase, denominata appunto fase applicativa di addestramento, la conoscenza precedentemente acquisita viene messa in pratica facendo partecipare gli studenti stessi a stage formativi presso le attività lavorative presenti nel territorio, pertinenti, ognuna, con l indirizzo di studio della scuola interessata. Tale scelta è motivata, principalmente, dalla considerazione che non tutti i giovani, una volta diplomati, continueranno gli studi, e saranno, quindi, proprio questi che entreranno a far parte concretamente del mondo del lavoro, e molti di loro saranno chiamati a ricoprire le figure previste dalle leggi (RSPP, RSL, Addetti alle emergenze, etc,.). Le stesse conoscenze acquisite, possono essere messe a frutto all interno della Scuola simulando e considerando già i laboratori tecnici come luoghi aziendali di cui individuare fonti di pericolo e valutazione del rischio. Gli studenti saranno in tal modo maggiormente responsabilizzati, e lo stage aziendale avrà duplice valenza, da una parte consentirà agli studenti di analizzare concretamente l ambiente lavorativo con i suoi cicli lavorativi, dall altra essi stessi entreranno nel vivo dell applicazione del sistema di prevenzione e protezione. L ambiente di lavoro verrà così studiato e analizzato nella specifica realtà e con i concreti rischi e lo studente, il protagonista indiscusso del progetto, viene così responsabilizzato già nel periodo scolastico e interessato, in prima persona, a conoscere la normativa generale in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro e ad applicarla. La fase finale, detta fase di verifica, prevede una prova pratica, con il rilascio del menzionato attestato di frequenza e superamento del corso formativo, e prove pratiche sulle attività di stage finalizzate alla redazione di un documento che esplichi le conoscenze acquisite nelle fasi precedenti e relativo all individuazione delle fonti di pericolo e rischio e le metodologie per affrontarle e valutarle. In particolare, essendo il progetto aderente alla Campagna europea sulla valutazione dei rischi, promossa dall Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, con la sua applicazione offrirà, sia al mondo scolastico sia alle aziende che ospiteranno gli stage, la possibilità di 8
9 utilizzare le linee guida europee seguendo delle procedure di valutazione dei rischi già strutturate (la valutazione dei rischi in 5 fasi). L applicazione pratica potrà tradursi in quella che gli autori italiani e la recente normativa definiscono realizzazione di buone prassi, che ogni singolo Istituto potrà valutare di adottare anche in occasione dell aggiornamento, a norma di legge, del proprio documento interno di valutazione dei rischi (DVR), ovvero come simulazione didattica di redazione del DVR da parte dell insegnate/datore di lavoro insieme agli studenti/lavoratori all interno delle attività di laboratorio/azienda. A tal proposito, le procedure ritenute innovative nel processo di valutazione dei rischi, sia quelle tecniche elaborate per la redazione ed adempimento del DVR dell Istituto, sia quelle didattiche come promozione della cultura della sicurezza elaborate all interno della singola classe, potranno attivare l iter istruttorio per il riconoscimento di buone prassi (art. 9 lettera,v) Dlgs.vo 81/2008). I lavori effettuati saranno pubblicati attraverso la realizzazione di un manuale e/o di un supporto multimediale. Infine, la fase di verifica si concluderà attraverso la rappresentazione di uno spettacolo dedicato alla sicurezza sui luoghi di lavoro dal titolo Teatro Formazione. L idea è quella di rappresentare uno spettacolo in cui si possa mettere in risalto gli atteggiamenti mentali e i comportamenti individuali che possono condurre a situazioni di rischio. L accento viene posto sulla necessità di agire sul terreno nel quale le regole e le norme in materia di sicurezza devono attecchire ed esser coltivate, per cercare di perseguire l obiettivo sempre più rivolto ad una maggior diffusione della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro, attraverso strumenti anche ludici, che risaltino idee di un etica del lavoro sano e sicuro. L iniziativa sarà condotta in collaborazione con aziende teatrali che si occupano di formazione e spettacoli per le imprese, e vedrà protagonisti gli stessi studenti/lavoratori/attori che sono stati precedentemente formati e addestrati attraverso gli stage lavorativi, e che hanno avuto modo di valutare i contesti lavorativi visitati attraverso l applicazione della valutazione dei rischi, così come prevista dalla Campagna biennale dell Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro. La rappresentazione sarà altresì occasione di dibattito, da qui il nome Teatro Formazione, e potrà essere rivolta anche ai familiari degli studenti, i lavoratori di oggi, allo scopo di rafforzare e favorire la crescita e la diffusione della cultura della sicurezza negli ambienti di lavoro. Gli studenti, i veri protagonisti, potranno in tal modo essere considerati il nuovo veicolo di comunicazione tra i Lavoratori, che si espongono in prima persona ai rischi di ogni giorno e le Istituzioni, che ne devono garantire l incolumità. 9
10 3. RIEPILOGO DELLE ATTIVITÀ PROGETTUALI FASE GENERALE indirizzare il progetto agli studenti del triennio degli Istituti Tecnici Professionali della provincia di Catania, in sinergia con l Ufficio scolastico e i dirigenti scolastici interessati; istituire corsi di formazione per i formatori (applicazione delle linee guida europee - procedure di valutazione dei rischi strutturate, ecc.); istituire corsi di formazione e informazione relativi alla conoscenza della normativa generale della prevenzione e quella specifica riferita ai rischi presenti nell attività lavorativa di indirizzo con approfondimento sulla valutazione dei rischi secondo le linee della campagna europea, i contenuti del corso saranno conformi a quelli dettati dall art. 32 D.Lgs 81/08 (Modulo A); FASE APPLICATIVA partecipazione degli studenti a stage formativi presso le attività lavorative presenti nel territorio, pertinenti, ognuna, con l indirizzo di studio della scuola interessata. FASE DI VERIFICA verifica della frequenza e del superamento della fase teorica così come definita nella fase generale; redazione di un documento che esplichi le conoscenze acquisite nelle fasi precedenti e relativo all individuazione delle fonti di pericolo e rischio, ed alle metodologie per affrontare la valutazione dei rischio secondo le linee della campagna europea; realizzazione di un manuale e/o di un supporto multimediale per la divulgazione dei documenti prodotti; allestimento della rappresentazione teatrale Teatro/Formazione. L Inail, nell ambito del protocollo siglato con l Anis e di concerto con tutti gli Enti Partner, valuterà le risorse, anche economiche, necessarie per lo sviluppo del progetto, sulla base dello schema elaborato nelle linee generali nel cap. 5 e metterà a disposizione il materiale 10
11 informativo/formativo pubblicato, e gli eventuali ulteriori strumenti di messa in sicurezza che si rendessero necessari, una volta siglato il Protocollo e individuato e redatto il Progetto. Le attività si svolgeranno e saranno pertanto finanziate sulla base delle specifiche che Inail assegnerà ai partner per i servizi e le attività che, in autonomia, saranno garantite dagli stessi. Il progetto sarà considerato PILOTA e le scuole interessate, in numero di 1 per ogni tipologia a livello provinciale, saranno individuate di concerto con l USP. Il Progetto, nello spirito di adesione alla Campagna biennale dell Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, per una verifica del primo anno di sperimentazione, si svilupperà nell anno scolastico 2008/2009 e 2009/ Schede Riepilogative Titolo del progetto: LA SCUOLA VA A LAVORO IN SICUREZZA A) Motivazione dell intervento Analisi dei bisogni DESTINATARI: Studenti DESTINATARI: Docenti individuazione di classi virtuali costituite da un massimo di 30 studenti per ogni modulo formativo individuazione di una classe virtuale costituita da un massimo di 30 docenti ogni classe virtuale sarà seguita da tutor scolastici (max 3 tutor per istituto) per la verifica del modello formativo promozione della tutela della sicurezza e salute negli ambienti di vita, studio e lavoro affinché questa diventi innanzitutto un'attività educativa, ma anche preventiva, indirizzata prioritariamente nei confronti dei giovani cittadini e lavoratori di domani; superamento delle distanze tra sistema scolastico e mondo del lavoro, riconoscendo l'importanza di creare un collegamento stabile tra la scuola e il mondo del lavoro, al fine di promuovere e sostenere lo sviluppo e la diffusione della cultura della prevenzione negli ambienti di vita, studio e lavoro, superamento già nell impostazione didattica, della frattura tra gestione aziendale e gestione della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro; individuando in ciò una delle principali carenze del tessuto economico italiano ed europeo nella gestione dei rischi in azienda e della mancata riduzione degli infortuni sul lavoro; sollecitare i collegi dei docenti ed i consigli di istituto perché, nel rispetto della propria autonomia, valutino l utilità di inserire nei Piani dell Offerta Formativa percorsi di 11
12 orientando e favorendo le scelte professionali indirizzate all'acquisizione delle conoscenze e competenze tecniche e specialistiche adeguate alle specifiche esigenze provenienti dall attività lavorativa; realizzazione di una rete di conoscenze e competenze che contribuisca al potenziamento del ruolo della scuola nella preparazione culturale e professionale delle future generazioni di imprenditori, dirigenti e lavoratori; Verificare modelli di organizzazione del lavoro e dei processi produttivi, ai fini dell adeguamento ai livelli crescenti di qualità dei sistemi di gestione della sicurezza e salute negli ambienti di lavoro, privilegiando esperienze e sperimentazioni sul campo, stage aziendali. formazione riguardanti la salute e la sicurezza. sviluppare l azione di informazioneformazione sui temi della sicurezza e della salute negli ambienti di vita e di lavoro, nei confronti dei docenti (formatori) delle scuole interessate; promuovere la ricerca e la divulgazione scientifica riguardanti le problematiche emergenti relative alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro; verificare modelli di organizzazione del lavoro e dei processi produttivi, ai fini dell adeguamento ai livelli crescenti di qualità dei sistemi di gestione della sicurezza e salute negli ambienti di lavoro, privilegiando esperienze e sperimentazioni sul campo, stage aziendali. 12
13 B) Obiettivi formativi specifici e trasversali corsi di formazione, svolti all interno dell ambiente scolastico, relativi alla conoscenza della normativa generale della prevenzione e quella specifica riferita ai rischi presenti nell attività lavorativa di indirizzo (fase teorica di approfondimento sulla valutazione dei rischi); considerare ogni scuola, ogni laboratorio come ambiente di lavoro, con i suoi specifici rischi aziendali/scolastici, ed applicare i concetti partendo dal proprio posto di lavoro/scuola e dalla redazione di un elaborato interno di valutazione dei rischi, ovvero dalla redazione dell aggiornamento del documento di valutazione dei rischi previsto dalla normativa vigente inserire il progetto di promozione della cultura della sicurezza nei POF, modulando contenuti e obiettivi in base alla tipologia di scuola e in rapporto ai curricula; elaborare le informazioni, percepire il rischio, individuare soluzioni ai problemi, saper prendere delle decisioni, comunicare con gli altri, gestire le proprie emozioni; promuovere attività di formazione rivolte ai docenti, in modo tale che essi per primi acquisiscano come datori di lavoro, le adeguate conoscenze e competenze in materia. 13
14 3.2 Articolazione Del Progetto A) DESTINATARI: STUDENTI 1 FASE GENERALE Corsi di formazione e informazione Cosa prevede corsi di formazione, svolti all interno dell ambiente scolastico, relativi alla conoscenza della normativa generale della prevenzione compresa quella specifica riferita ai rischi presenti nell attività lavorativa di indirizzo, i contenuti del corso saranno conformi a quelli dettati dall art. 32 D.Lgs 81/08 (32 ore). A chi si rivolge studenti e docenti/tutor costituenti la classe virtuale per ogni Istituto che sarà coinvolto nel progetto (max 30 studenti provenienti dalle III IV e V classi e max 3 tutor per classe virtuale ) 2 FASE APPLICATIVA Addestramento - stage Cosa prevede Partecipazione degli studenti a stage formativi presso le attività lavorative presenti nel territorio, pertinenti, ognuna, con l indirizzo di studio della scuola interessata (8 ore). A chi si rivolge gli studenti della classe virtuale 3 FASE DI VERIFICA Prova pratica e/o concorsuale Cosa prevede Cosa attestare A chi si rivolge Verifica della frequenza e del superamento della fase teorica così come definito nella fase generale (2 ore); Redazione di un documento che esplichi le conoscenze acquisite nelle fasi precedenti e relativo all individuazione delle fonti di pericolo e rischio, ed alle metodologie per affrontare la valutazione dei rischio, frequenza e superamento del modulo formativo (modulo A); rilascio di attestati di partecipazione alle attività di approfondimento e stage sulla valutazione dei rischi gli studenti della classe virtuale 14
15 realizzazione di un manuale e/o di un supporto multimediale per la divulgazione dei documenti prodotti studenti/docenti allestimento della rappresentazione teatrale Teatro/Formazione B) DESTINATARI: DOCENTI FASE GENERALE Corsi di formazione e informazione Cosa prevede corsi di formazione, svolti all interno dell ambiente scolastico, relativi alla conoscenza della normativa generale della prevenzione compresa quella specifica riferita ai rischi presenti nell attività scolastica (Modulo A, Dlgs.vo 195/2003) A chi si rivolge docenti (max 30 individuati tra tutti gli Istituti coinvolti) FASE DI VERIFICA Prova pratica e/o concorsuale Cosa prevede Cosa attestare A chi si rivolge Verifica della frequenza e del superamento della fase teorica così come definito nella fase generale (2 ore); frequenza e superamento del modulo formativo (modulo A) docenti Redazione di un documento-proposta da inserire nei POF scolastici degli Istituti per gli anni successivi, relativo principalmente ai temi della valutazione dei rischi; 15
16 4. CORSI DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE Sessioni didattiche generali, i temi saranno poi approfonditi per le varie tipologie di Istituti 1 PRESENTAZIONE CORSO Il sistema legislativo: esame delle norme di riferimento 2 ASPETTI ECONOMICI E SOCIALI DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI - statistiche europee e nazionali sul costo sociale degli infortuni sul lavoro; - andamento infortunistico europeo e nazionale; - analisi degli infortuni: cause, modalità di accadimento, indicatori, analisi statistica e andamento nel tempo, il registro degli infortuni; - incidenza e frequenza delle modalità di infortuni più ricorrenti ai fini prevenzionali nella provincia di Catania 3 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E LA PROPOSTA DELLA CAMPAGNA EUROPEA - Criteri e strumenti per l individuazione dei rischi; - Concetti di pericolo, rischio, danno, prevenzione; - Il documento di valutazione dei rischi (DVR): metodologia della valutazione e criteri utilizzati; - Individuazione e quantificazione dei rischi, misure di prevenzione adottate o da adottare - Priorità e tempistica degli interventi di miglioramento; - Definizione di un sistema per il controllo dell efficienza e dell efficacia nel tempo delle misure attuate - Le 5 fasi della campagna europea 4 RISCHI SPECIFICI - Rischi dovuti all utilizzo di impianti ed apparecchi elettrici; - Rischi da carenze strutturali e ambientali dei luoghi di lavoro; - rischi fisici; - Rischio rumore; - Rischio vibrazioni; - Il microclima; - L illuminazione; 16
17 - rischio da macchine e attrezzature di lavoro; - I rischi presenti nei laboratori; - Rischi da impiego di Videoterminali; - I Dispositivi di Protezione Individuale; Proiezione di audiovisivi e successiva discussione in aula 5 SICUREZZA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE Mezzi di estinzione degli incendi. Segnaletica di sicurezza Lavoratori incaricati dell attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze Pianificazione della sicurezza e piani di emergenza ed evacuazione. Il D. M. 10/03/98 applicato alle strutture scolastiche 6 MEDICINA DEL LAVORO La Sorveglianza sanitaria e il ruolo del medico competente; Le malattie professionali e le cause che le generano, con particolare riguardo al settore scolastico; Rischi generati da esposizione ad agenti chimici, biologici, cancerogeni Rischi da movimentazione manuale dei carichi; I rischi di natura psicosociale (stress, mobbing) Introduzione all organizzazione del Primo Soccorso in ambiente scolastico, ai sensi del D.M. 388/2003 Indicazione operative di come effettuare un primo soccorso all interno di una struttura scolastica 7 ASPETTI GENERALI Funzioni e compiti degli Organi pubblici preposti alla Sicurezza ed Igiene del lavoro: A. U.S.L., Ispettorato del Lavoro, ISPESL, VV. F., INAIL,... Nozioni di tecnica delle comunicazioni Le statistiche sugli infortuni, il registro degli infortuni Le Responsabilità in regime di appalti. La gestione della sicurezza dei lavori in appalto La disciplina sanzionatoria 8 VERIFICA FINALE DI APPRENDIMENTO 17
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