LINEE GUIDA PER LA SORVEGLIANZA DEGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LINEE GUIDA PER LA SORVEGLIANZA DEGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO"

Transcript

1 llegato 1: azioni relative alla P 1 inea Progettuale 1 - zione 1 INEE UI PER RVEINZ EI IPINTI I INCENERIENT biettivo dell azione obiettivo dell azione è la definizione delle attività necessarie ad una corretta sorveglianza relativamente alla funzionalità, gestione, esercizio ed emissioni dell impianto di incenerimento. Tale attività, attualmente già in essere presso le ezioni provinciali RP in cui insiste un impianto di incenerimento, sarà omogeneizzata attraverso la emanazione di linee guida RP sul piano di monitoraggio previsto dalla normativa IPPC per tali impianti. Un apposito gruppo di lavoro è già operante da tempo su tale argomento. Risultati attesi Il risultato della presente azione è la definizione di attività comuni su tutto il territorio regionale ed esaustive relativamente alla acquisizione delle informazioni utili a definire il funzionamento dell impianto ed il suo impatto emissivo. e informazioni acquisite comprendono in particolare: parametri tecnici, concentrazioni in emissione di tutti gli inquinanti normati dal.gs 133/2005 a breve, medio e lungo termine, rifiuti trattati, rifiuti prodotti. e informazioni possono essere utilizzate per valutazioni ambientali e sanitarie preliminari, basate sulle misurazioni dei parametri previsti dalle normative sull incenerimento. escrizione dell attività I piani di monitoraggio degli inceneritori, così come previsti dalla normativa IPPC (.gs59/2005), verranno omogeneizzati a livello regionale mediante la emanazione di linee guida che dovranno individuare i parametri da monitorare e controllare (parametri tecnici, gestionali, di esercizio ed emissivi) ritenuti indispensabili per una corretta e completa acquisizione di informazioni sull impatto dell impianto. acquisizione di informazioni avviene mediante: misure in continuo degli inquinanti emessi a camino (C, Nx, x, TC, HCl, HF), misure periodiche degli inquinanti non misurabili con modalità continua (etalli pesanti, ercurio, IP, iossine), misure di parametri tecnici (temperatura di combustione, temperatura di post-combustione, temperatura di emissione, portata di aria, % ossigeno, umidità), misura di quantità e qualità dei rifiuti trattati e dei rifiuti prodotti (scorie, ceneri pesanti, polverino, reagenti esausti, ecc.) misure delle emissioni in condizioni eccezionali. Il piano di monitoraggio è già in corso di elaborazione da parte di un gruppo di lavoro specifico istituito da RP. Nella composizione di tale gruppo si è ritenuto indispensabile avere la presenza di almeno un operatore per ciascuna ezione Provinciale di RP in modo da poter non solo raccogliere le modalità operative e le esperienze di tutti i servizi territoriali ma anche dotare ciascuna sezione di un supporto interno all applicazione delle linee guida. I referenti di questa linea progettuale e di questa specifica azione rimangono comunque a disposizione delle ezioni per eventuali chiarimenti. lla fine del progetto si provvederà a redigere apposita nota tecnica di supporto alla integrazione/rettifica delle linee guida nel rispetto di quanto previsto dall IPPC. attività inclusa nella sorveglianza prevista dal piano di monitoraggio fa parte delle attività istituzionali di RP nell ambito della normativa IPPC. azione si articola nelle seguenti attività elementari: - Redazione delle linee guida per il monitoraggio delle emissioni al camino; - upporto all applicazione delle linee guida negli inceneritori secondo quanto previsto dalla normativa IPPC;

2 - tesura di una Nota tecnica relativa ai risultati del progetto che possono integrare o modificare il piano di monitoraggio nella fase di revisione del medesimo secondo quanto previsto dalla normativa IPPC. Personale e strutture coinvolte di Enti Istituzionali Cognome e Nome ervizio di appartenenza Ruolo ricoperto nel progetto allese ianna T RP Rimini Responsabile z. 1 tefano Forti T RP odena ruppo di lavoro per Predisposizione inee uida Piano di onitoraggio Enrico higli T RP Ferrara ruppo di lavoro per Predisposizione inee uida Piano di onitoraggio arco Canè T RP Ravenna ruppo di lavoro per Predisposizione inee uida Piano di onitoraggio Riccardo Roncarati T RP Bologna ruppo di lavoro per Predisposizione inee uida Piano di onitoraggio aniela Berti T RP Piacenza ruppo di lavoro per Predisposizione inee uida Piano di onitoraggio tefano Fornaciari T RP Reggio Emilia ruppo di lavoro per Predisposizione inee uida Piano di onitoraggio Tempogramma suddiviso per attività elementari Cronogramma delle attività inea 1. zione 1 tt. 1 - Redazione linee guida tt. 2 - upporto applicazione linee guida tt. 3 - Proposta per la revisione linee guida escrizione dei costi suddiviso per attività elementari Buona parte dei costi sono già inseriti nei piani di lavoro del personale RP relativi alla applicazione della normativa IPPC e quindi non conteggiati nel presente progetto nalisi dei costi inea 1. zione Totale Costi totali di funzionamento (* 1000) 0,90 0,90 1,35 3,15 (1) Costi di funzionamento a carico del progetto (* 1000) 0,90 0,90 1,35 3,15 Costo del personale strutturato(* 1000) 0,90 0,90 1,35 3,15 (1) Costo Personale RP (* 1000) 0,90 0,90 1,35 3,15 Costo Personale RER (* 1000) 0,00 0,00 0,00 0,00 Costo Personale U (* 1000) 0,00 0,00 0,00 0,00 Personale strutturato (iorni) Personale rpa (iorni) Personale RER (iorni) Personale U (iorni) (1) Costo Personale non strutt.(* 1000) Personale non strutturato (iorni) (1) issioni e formazione (* 1000) (1) nalisi di aboratorio (* 1000) (1) ervizi e convenzioni (* 1000) (1) ateriale di consumo (* 1000) (2) Investimenti (* 1000 IV esclusa) (1) Costi di funzionamento a carico del progetto (2) Costi di investimento a carico del progetto

3 Bibliografia essenziale.gs. overno n 133 del 11/05/2005 ttuazione della direttiva 2000/76/CE, in materia di incenerimento dei rifiuti..gs. overno n 59 del 18/02/2005 ttuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento

4 inea Progettuale 1 - zione 2 VIUPP E ETI I CPINENT EE EIINI E CPINENT biettivo dell azione Individuare le metodologie idonee al campionamento delle emissioni di un inceneritore, con particolare riferimento al materiale particolato, in relazione alla tipologia di indagini proposte. e metodologie da individuare dovranno consentire il campionamento del particolato con suddivisione dello stesso in diverse frazioni dimensionali, ivi comprese le particelle ultrafini, da sottoporre ad indagini successive. e metodologie per la determinazione degli inquinanti previsti dalla normativa sugli inceneritori (gas, polveri totali, ecc.) sono già in uso presso le sezioni RP e non costituiscono obiettivo della presente zione. a metodologia individuata verrà quindi applicata allo studio di un inceneritore per rifiuti urbani della Regione Emilia-Romagna. Una attività sarà finalizzata alla determinazione delle presenze di polveri fini ed ultrafini di origine condensabile all emissione del termovalorizzatore. Risultati attesi 1. essa a punto di metodologie di campionamento idonee ad effettuare specifiche misure quantitative e qualitative sul materiale raccolto previste dal piano di analisi riportato nell azione 3 2. Valutazione e acquisizione degli strumenti necessari alla attività, esecuzione delle prove preliminari e messa a punto in campo dei sistemi di prelievo 3. Esecuzione dei campionamenti e delle misure necessari per ottenere i campioni da sottoporre alle attività analitiche. I prelievi eseguiti devono permettere di ottenere una serie di campioni costituiti da frazioni granulometriche del particolato emesso da un impianto, da inviare ai laboratori per le successive determinazioni 4. Quantificazione della concentrazione totale in numero della componente condensabile del particolato emesso e della corrispondente distribuzione dimensionale. escrizione dell attività Per poter realizzare un campionamento al camino che permetta di caratterizzare efficacemente le emissioni è necessaria la messa a punto di apposita metodica che prevede sia l acquisizione di strumentazione per campionamento isocinetico con la suddivisione delle polveri in diverse classi dimensionali come previsto in questo progetto. iviene anche necessario predisporre un adeguata campagna di campionamento idonea alla raccolta di sufficiente quantità di materiale da sottoporre ad analisi nonché a ridurre le possibili fonti di errori di campionamento. Nel campionamento dei metalli, alla raccolta del materiale particellare verrà affiancata una linea di gorgogliatori in modo da catturare metalli presenti in fase gas. ulla base di indagini preliminari già effettuate, si ipotizza l utilizzo di due linee di campionamento, una per la raccolta di particolato da destinare alla caratterizzazione chimica e ai test di mutagenesi, l altra per il conteggio delle particelle e la raccolta di campioni per le determinazioni in E e TE.. In relazione alle quantità di particolato necessarie alle diverse indagini ed anche alle diverse metodologie di indagine, il più delle volte distruttive del campione, si stima che il tempo dedicato al campionamento sarà di almeno 8 settimane. azione si articola nelle seguenti attività elementari:

5 Ricerca bibliografica e sviluppo della metodologia di campionamento; Individuazione della strumentazione necessaria, visita a impianti in possesso di tale attrezzatura e realizzazione delle procedure per l acquisto della strumentazione; Predisposizione di un piano di campionamento con definizione dei supporti da utilizzare e delle tempistiche per la sostituzione dei filtri e formazione del personale preposto al campionamento; Esecuzione del campionamento e conservazione filtri. Per quanto riguarda la valutazione del particolato formatosi da fenomeni di condensazione, questa verrà condotta con una linea di prelievo dedicata, costituita da una sonda di campionamento dell aerosol dotata di due dispositivi centrifughi per la separazione del materiale grossolano (superiore a 10 µm ed a 2,5 µm, rispettivamente) in serie ad una camera di diluizione per la quantificazione della componente condensabile, configurata secondo il protocollo di campionamento formulato allo scopo dall U EP, che verrà abbinata all impattore elettrico a bassa pressione per il conteggio delle particelle (EPI). I prelievi così condotti, integrati con le misure ottenute dall EPI tramite campionamenti convenzionali a caldo, consentiranno di quantificare la componente condensabile del particolato fine ed ultrafine, non rilevabile senza la linea di prelievo e diluizione a freddo. e le condizioni dell emissione lo consentiranno, l impattore potrà anche fornire campioni frazionati per classi dimensionali da avviare alle ulteriori determinazioni previste dalla linea progettuale (analisi in microscopia, quantificazione specie chimiche di interesse: anioni, cationi, metalli, componenti carboniose). a valutazione verrà sviluppata tramite l esecuzione delle seguenti attività: 1. trasporto, installazione ed integrazione della strumentazione (sonda di prelievo + camera di diluizione) con l impattore EPI nel sito di campionamento; 2. definizione della configurazione della linea di campionamento e delle condizioni operative da utilizzare per i prelievi; 3. esecuzione di una campagna di campionamento finalizzate ai seguenti obiettivi: - determinazione della concentrazione totale in numero delle particelle e della corrispondente distribuzione dimensionale; - verifica della fattibilità del prelievo di campioni per classi dimensionali da destinare alla ricerca di ulteriori analiti e componenti di interesse (E, TE, metalli, anionicationi, componenti carboniose). 4. analisi, elaborazione ed interpretazioni dei dati rilevati. Personale e strutture coinvolte di Enti Istituzionali Cognome e Nome ervizio di appartenenza Ruolo ricoperto nel progetto tefano Forti T RP odena Responsabile zione 2 Valeria Biancolini T RP Reggio Emilia Collaboratore tefano Fornaciari T RP Reggio Emilia Collaboratore arco Canè T RP Ravenna Collaboratore Riccardo Roncarati T RP Bologna Collaboratore aniela Berti T RP Piacenza Collaboratore peratori RP T RP Emilia Romagna Collaborazioni per attività di campionamento

6 Personale e strutture appartenenti ad altri Enti/Istituti Cognome e Nome Ente di appartenenza Ruolo ricoperto nel progetto tefano Cernuschi, ichele iugliano PoliI - IIR Responsabili attività di valutazione polveri fini ed ultrafini di origine condensabile iovanni onati, Ruggiero Tardivo Polii - IIR Collaborazione attività di valutazione polveri fini ed ultrafini di origine condensabile Tempogramma suddiviso per attività elementari Cronogramma delle attività inea 1. zione2 tt. 1 - Ricerca bibliografica e valutazione esperienze di monitoraggio tt. 2 - Valutazione e acquisizione strumentazione tt. 3 - essa a punto del metodo di campionamento tt. 4 - Realizzazione campionamenti alle emissioni escrizione dei costi suddiviso per attività elementari: nalisi dei costi inea 1. zione Totale Costi totali di funzionamento (* 1000) 33,58 63,16 0,00 96,74 (1) Costi di funzionamento a carico del progetto (* 1000) 33,58 63,16 0,00 96,74 Costo del personale strutturato(* 1000) 19,35 29,25 0,00 48,60 (1) Costo Personale RP (* 1000) 19,35 29,25 0,00 48,60 Costo Personale RER (* 1000) 0,00 0,00 0,00 0,00 Costo Personale U (* 1000) 0,00 0,00 0,00 0,00 Personale strutturato (iorni) Personale rpa (iorni) Personale RER (iorni) Personale U (iorni) (1) Costo Personale non strutt.(* 1000) 10,23 15,91 0,00 26,14 Personale non strutturato (iorni) Personale precario e incaricato (RP) 90,00 140,00 230,00 (1) issioni e formazione (* 1000) 2,00 0,00 0,00 2,00 issioni e formazione (RP) 2,00 2,00 (1) nalisi di aboratorio (* 1000) (1) ervizi e convenzioni (* 1000) 18,00 18,00 Conv. Politecnico di ilano 18,00 18,00 5,00 5,00 7,00 7,00 6,00 6,00 (1) ateriale di consumo (* 1000) 2,00 0,00 0,00 2,00 ateriale di consumo (RP) 2,00 2,00 (2) Investimenti (* 1000 IV esclusa) 94,00 0,00 0,00 94,00 cquisto attrezzatura (RP) 7,00 7,00 cquisto attrezzatura (RP) 7,00 7,00 cquisto attrezzatura (RP) 80,00 80,00 (1) Costi di funzionamento a carico del progetto (2) Costi di investimento a carico del progetto Bibliografia essenziale 1. P. itra et al. Chapter two: methodologies for characterisation of combustion sources and for quantification of their emission, Chemosphere 49 (2002)

7 2. Chiung-Wen Hu et al., Characterization of multiple airborne particulate metals in the surroundings of municipal waste incinerator in Taiwan, tmospheric Environment 37 (2003) F.J. òmez-oreno et al., Characterization of particulate emission during pyrolysis and incineration of refuse derived fuel, erosol cience 34 (2003) Chung-hin Yuan et al, Partition and size distribution of heavy metels in the flue gas from municipal solid waste incinerators in Taiwan, Chemosphere 59 (2005) J. aguhn et al., n-line analysis of the size distribution of fine and ultrafine aerosol particles in flue and stack gas of a municipal waste incineration plant: effect of dynamic process control measures and emission reduction devices, Environmental cience & Tecnology 2003, 37, Wierzbicka et al., Particle emission from district heating units operating on three commonly used biofuels, tmospheric Environment 39 (2005) metodi EP 201 e UNI EN Bozzoli., augeri U. Igiene industriale, ed. a oliardica Pavese, maggio Fondazione ombardia per l mbiente, Progetto PUI il Particolato Fine nell tmosfera Urbana ilanese, programma di lavoro P1 eterminazione delle emissioni e raccolta del particolato atmosferico dalle sorgenti di combustione, relazione finale dicembre rpa Emilia-Romagna, Università degli tudi di Bologna Caratterizzazione chimico-fisica del particolato atmosferico nelle classi dimensionali tra 10 e 0.4 µm (2 FE) relazione finale

8 inea Progettuale 1 - zione 3 CRTTERIZZZINE CHIIC, FIIC E RFIC E PRTICT E E CNEN PRTTI UN IPINT I INCENERIENT I RIFIUTI II URBNI biettivo dell azione i intende caratterizzare il particolato e la condensa prodotti da un impianto di incenerimento di rifiuti urbani mediante la ricerca di metalli pesanti, anioni, cationi e microinquinanti organici (IP, diossine e loro precursori) al fine di stimare la composizione e la quantità di composti emessi in atmosfera. i ritiene importante determinare anche la quantità di metalli emessi in fase gassosa, poiché per taluni di essi risulta essere la principale forma emissiva, nonché la natura chimica e morfologica delle particelle. Risultati attesi Quantità e qualità di metalli presenti nel particolato, nella condensa e nelle soluzioni in cui è stato fatto gorgogliare il gas emesso da un impianto di incenerimento rifiuti Quantità e qualità di anioni e cationi presenti nel particolato e nella condensa di un impianto di incenerimento rifiuti Quantità e qualità di microinquinanti organici presenti nel particolato e nella condensa di un impianto di incenerimento rifiuti cquisizione di informazioni relativamente alla natura delle polveri più fini (stadi submicronici) del particolato emesso da un impianto di incenerimento. Raccolta di immagini relative alla morfologia del particolato emesso dall inceneritore escrizione dell attività I filtri degli stadi caratterizzati dall accumulo di particelle submicroniche verranno sottoposti ad analisi al TE (microscopio elettronico a trasmissione) e al E (microscopio elettronico a scansione). a una prima scansione del campione verranno individuate le varie tipologie di particelle presenti e su un campione limitato (ma possibilmente rappresentativo) della polvere raccolta verranno acquisite immagini nonché indagata la natura morfologica e chimica. nalogamente verrà presa in considerazione la condensa raccolta: dopo filtrazione si procederà all analisi come già descritto per la polvere. analisi della condensa viene ritenuta di particolare importanza poiché permette di indagare composti chimici normalmente presenti in fase gas all emissione e ricercare particelle formatesi nel processo di condensazione del gas come avviene, in parte, nella formazione del particolato di origine secondaria a speciazione chimica del particolato verrà realizzata con le stesse metodologie previste per la inea progettuale 2, azione 6 azione si articola nelle seguenti attività elementari: - nalisi gravimetrica del materiale campionato; - nalisi al E con microanalisi EX (stimati 13 campioni); - nalisi al TE con microanalisi E (stimati 13 campioni); - nalisi metalli totali (stimati 35 campioni); - nalisi microinquinanti organici (stimati 12 campioni); - nalisi composti inorganici cationici e anionici (stimati 30 campioni); - nalisi componenti carboniosi (stimati 30 campioni); - nalisi componenti idrosolubili (stimati 30 campioni).

9 Personale e strutture coinvolte di Enti Istituzionali Cognome e Nome ervizio di appartenenza Ruolo ricoperto nel progetto Pecchini iovanni T RP Reggio Emilia Responsabile zione 3 Biancolini Valeria T RP Reggio Emilia Responsabile analisi in E Paoli Federica T RP Reggio Emilia Collaboratore analisi in E arco Ballabeni T RP Reggio Emilia Collaboratore analisi in E scanelli onica T RP Ferrara Responsabile analisi metalli Francesco Venturini T RP Ferrara Collaboratore analisi metalli caroni Ivan T RP Ravenna Responsabile analisi microinquinanti organici Personale e strutture appartenenti ad altri Enti/Istituti Cognome e Nome Ente di appartenenza Ruolo ricoperto nel progetto Polizzi tefano Uni Venezia Responsabile analisi TE Tositti aura UniB Ist. Ciamician Resp. analisi anioni e cationi Parmeggiani ilvia UniB Ist. Ciamician Collabora analisi anioni e cationi ondi Francesco UniFE ip Chimica Resp. analisi comp idrosolubile Pasti aura UniFE ip Chimica Collabora analisi comp idrosolubile Pietrogrande.Chiara UniFE ip Chimica Collabora analisi comp idrosolubile Blo abriella UniFE ip Chimica Collabora analisi comp idrosolubile ntonella Pagnoni UniFE ip Chimica Collabora analisi comp idrosolubile Zappoli ergio UniB ip Chimica Fisica e In Resp. analisi comp. carboniosa ilena tracquadanio UniB ip Chimica Fisica e In Collabora analisi comp. carboniosa malia i atteo UniB ip Chimica Fisica e In Collabora analisi comp. carboniosa Tempogramma suddiviso per attività elementari Cronogramma delle attività inea 1. zione 3 tt. 1 - nalisi gravimetrica tt. 2 - nalisi al E con microanalisi EX tt. 3 - nalisi al TE con microanalisi E tt. 4 - nalisi metalli totali tt. 5 - nalisi microinquinanti organici tt. 6 - nalisi composti inorganici cationici e anionici tt. 7 - nalisi componenti carboniosi tt. 8 - nalisi componenti idrosolubili

10 escrizione dei costi suddiviso per attività elementari nalisi dei costi inea 1. zione Totale Costi totali di funzionamento (* 1000) 54,12 42,52 0,00 96,64 (1) Costi di funzionamento a carico del progetto (* 1000) 54,12 42,52 0,00 96,64 Costo del personale strutturato(* 1000) 0,00 0,00 0,00 (1) Costo Personale RP (* 1000) 0,00 0,00 0,00 0,00 Costo Personale RER (* 1000) 0,00 0,00 0,00 0,00 Costo Personale U (* 1000) 0,00 0,00 0,00 0,00 Personale strutturato (iorni) 0,00 0,00 0,00 Personale rpa (iorni) Personale RER (iorni) Personale U (iorni) (1) Costo Personale non strutt.(* 1000) Personale non strutturato (iorni) (1) issioni e formazione (* 1000) (1) nalisi di aboratorio (* 1000) 25,50 17,50 0,00 43,00 nalisi di aboratorio 7,50 2,50 10,00 nalisi di aboratorio 3,00 2,00 5,00 nalisi di aboratorio 5,00 3,00 8,00 nalisi di aboratorio 10,00 10,00 20,00 (1) ervizi e convenzioni (* 1000) 28,62 25,02 0,00 53,64 Conv. Un. di Venezia 5,00 5,00 10,00 1,75 1,75 3,50 2,25 2,25 4,50 1,00 1,00 2,00 Conv. Un. di Bologna (Ciamician) 10,00 5,00 15,00 4,00 4,00 8,00 4,00 4,00 1,00 1,00 1,00 1,00 2,00 convenzione Un. Ferrara 7,80 7,80 15,60 3,60 3,60 7,20 0,00 0,80 0,80 0,20 0,20 0,40 2,40 1,60 4,00 1,60 1,60 3,20 convenzione UniB 5,82 7,22 13,04 0,20 0,60 0,80 3,62 3,62 7,24 2,00 3,00 5,00 (1) ateriale di consumo (* 1000) (2) Investimenti (* 1000 IV esclusa) (1) Costi di funzionamento a carico del progetto (2) Costi di investimento a carico del progetto Bibliografia essenziale 1. Chiung-Wen Hu et al., Characterization of multiple airborne particulate metals in the surroundings of municipal waste incinerator in Taiwan, tmospheric Environment 37 (2003) in i et al, Characterization of fly ashes from two chinese municipal solid waste incinerators, energy & fuels 2003, 17, F.J. òmez-oreno et al., Characterization of particulate emission during pyrolysis and incineration of refuse derived fuel, erosol cience 34 (2003) metodo di analisi adottato per il dosaggio degli IP estrapolato dai protocolli UNICHI 825, I 12884, EP ir Toxics T13 5. metodo EP/625/R-96/010 per la determinazione dei metalli

11 6. rpa Emilia-Romagna, Università degli tudi di Bologna Caratterizzazione chimico-fisica del particolato atmosferico nelle classi dimensionali tra 10 e 0.4 µm (2 FE) relazione finale

12 inea Progettuale 1 - zione 4 BINCI I I PC/F E ETI IN TRCCI. biettivo dell azione attività si propone di formulare il bilancio di massa di diossine e metalli in traccia, quantificandone il contenuto e le relative ripartizioni nei residui solidi, liquidi e gassosi prodotti dall impianto ed il rilascio complessivo nell ambiente. integrazione dello studio con la caratterizzazione delle presenze nel rifiuto in ingresso consentirà la verifica diretta della chiusura del bilancio, oltre che rendere disponibili informazioni di notevole valenza intrinseca anche per il progetto nel suo complesso. Risultati attesi 1. caratterizzazione delle presenze di PC/F, PCB e metalli nei residui prodotti dall impianto (scorie, ceneri volanti e residui della depurazione a secco, fanghi e scarico trattato dalla depurazione degli spurghi liquidi); 2. caratterizzazione delle presenze di PC/F, PCB e metalli nel rifiuto in ingresso all impianto; 3. flussi complessivi e ripartizione delle PC/F, PCB e dei metalli nei singoli residui; 4. valutazione delle capacità complessive dell impianto nella distruzione delle diossine. escrizione dell attività a valutazione verrà sviluppata tramite l esecuzione delle seguenti attività: 1. formulazione delle campagne di campionamento dei residui, con un strategia finalizzata a garantirne un adeguata rappresentatività. tale scopo, si possono prevedere indicativamente prelievi giornalieri estesi nell arco di una settimana per la costituzione del campione medio di ogni residuo da avviare alle determinazioni analitiche. e campagne verranno realizzate contestualmente a quelle di caratterizzazione delle emissioni atmosferiche; 2. definizione delle modalità di esecuzione della campagna di prelievo per la caratterizzazione del rifiuto in ingresso; 3. coordinamento delle attività di prelievo e preparazione dei campioni dei residui da avviare alle determinazioni analitiche; 4. determinazioni analitiche; 5. acquisizione dei dati di esercizio e dei parametri operativi ed impiantistici per la formulazione dei bilanci di massa; 6. analisi, elaborazione ed interpretazioni dei risultati ottenuti. I bilanci ed i rilasci complessivi verranno inquadrati nell ambito delle analoghe valutazioni condotte dal Politecnico su altri termovalorizzatori in esercizio in Italia. Personale e strutture coinvolte di Enti Istituzionali Cognome e Nome ervizio di appartenenza Ruolo ricoperto nel progetto Valeria Biancolini T RP Reggio Emilia Collaboratore azione 4 tefano Forti T RP odena Collaboratore azione 4 tefano Fornaciari T RP Reggio Emilia Collaboratore azione 4 arco Canè T RP Ravenna Collaboratore azione 4 Riccardo Roncarati T RP Bologna Collaboratore azione 4 peratori RP T RP Emilia Romagna Collaborazione azione 4

13 Personale e strutture appartenenti ad altri Enti/Istituti Cognome e Nome Ente di appartenenza Ruolo ricoperto nel progetto tefano Cernuschi PoliI - IIR Responsabili azione 4 ichele iugliano ario rosso, aura Romele, Ruggiero Tardivo Polii - IIR Collaboratori azione 4 Tempogramma suddiviso per attività elementari Cronogramma delle attività inea 1. zione4 tt. 1 - essa a punto del metodo di campionamento tt. 2 - Realizzazione campionamenti tt. 3 - nalisi metalli, PC/PCF, PCB tt. 4 - Elaborazione dati e rendicontazione escrizione dei costi suddiviso per attività elementari nalisi dei costi inea 1. zione Totale Costi totali di funzionamento (* 1000) 0,00 37,00 0,00 37,00 (1) Costi di funzionamento a carico del progetto (* 1000) 0,00 37,00 0,00 37,00 Costo del personale strutturato(* 1000) 0,00 0,00 0,00 (1) Costo Personale RP (* 1000) 0,00 0,00 0,00 Costo Personale RER (* 1000) 0,00 0,00 0,00 0,00 Costo Personale U (* 1000) 0,00 0,00 0,00 0,00 Personale strutturato (iorni) 0,00 0,00 0,00 Personale rpa (iorni) Personale RER (iorni) Personale U (iorni) (1) Costo Personale non strutt.(* 1000) 0,00 0,00 0,00 Personale non strutturato (iorni) Personale precario e incaricato (RP) 0,00 0,00 (1) issioni e formazione (* 1000) (1) nalisi di aboratorio (* 1000) (1) ervizi e convenzioni (* 1000) 37,00 37,00 Conv. Politecnico di ilano 37,00 37,00 6,00 6,00 4,00 4,00 6,00 6,00 7,00 7,00 5,00 5,00 9,00 9,00 (1) ateriale di consumo (* 1000) (2) Investimenti (* 1000 IV esclusa) (1) Costi di funzionamento a carico del progetto (2) Costi di investimento a carico del progetto Bibliografia essenziale rosso., Cernuschi., Palini E., odi., ariani. (2007). Environmental release and mass flux partitioning of PC/Fs during normal and transient operation of a full scale waste to enrgy plant.. Chemosphere, 67,

14 onati. Cernuschi. iugliano., Pennati. (2007). Health risk analysis of PC/F emissions from W incineration: comparison of probabilistic and deterministic approaches. Chemosphere, 67, iugliano., Cernuschi., rosso. (2006). a 20 anni ad oggi: sviluppi e prospettive nel settore delle emissioni da incenerimento di RU e della depurazione. Rifiuti olidi, XX, rosso., Cernuschi., Palini E., odi., ariani. (2004). PC/Fs release during normal and transient operation of a full scale W plant. rganohalogen Compounds, 66, Cernuschi., iugliano., rosso., Palini E. (2004). Release of toxic trace contaminants from W incineration. IW World Environment Congress and Exhibition, Roma, ottobre. onati., zgen., iugliano., Cernuschi. (2007). tmospheric mercury in ilan area (Italy). Proc. 14th IUPP World Conference, 9-13 settembre, Brisbane (ustralia), paper n. 404.

15 inea Progettuale 1 - zione 5 EBRZINE TI, TEUR REZINE CNCUIVE E UPPRT CUNICZINE biettivo dell azione a presente azione si pone l obiettivo di elaborare i dati e le informazioni raccolte nel corso del progetto dalla inea progettuale 1, finalizzate alla caratterizzazione delle emissioni e di renderle disponibili secondo le modalità di divulgazione concordate. Risultati attesi 1. Caratterizzazione di impianto tipo di incenerimento di RU determinata sulla base dell elaborazione dei dati derivati dal campionamento e dall analisi chimico-fisica del particolato; 2. Report conclusivo contenete la descrizione della metodologia impiegata nella realizzazione della linea progettuale, tutti dati derivanti dall indagine e i risultati conseguiti; 3. upporto alla linea progettuale 7 per la divulgazione dei dati e delle informazioni prodotte nel corso del progetto. escrizione dell attività azione si articola nelle seguenti attività elementari: - Elaborazione dati - caratterizzazione emissioni; - Relazione conclusiva della inea 1 e supporto alla comunicazione Personale e strutture coinvolte di Enti Istituzionali Cognome e Nome ervizio di appartenenza Ruolo ricoperto nel progetto Biancolini Valeria RP ez. Prov. RE Responsabile zione 5 Ballabeni arco RP ez. Prov. RE Collaboratore Paoli Federica RP ez. Prov. RE Collaboratore Tempogramma suddiviso per attività elementari Cronogramma delle attività inea 1. zione 5 tt. 1 - Elaborazione dati - caratterizzazione emissioni tt. 2 - Relazione conclusiva della inea 1 e supporto alla comunicazione escrizione dei costi suddiviso per attività elementari

16 nalisi dei costi inea 1. zione Totale Costi totali di funzionamento (* 1000) 0,00 10,18 14,73 24,91 (1) Costi di funzionamento a carico del progetto (* 1000) 0,00 10,18 14,73 24,91 Costo del personale strutturato(* 1000) 0,00 4,50 4,50 9,00 (1) Costo Personale RP (* 1000) 0,00 4,50 4,50 9,00 Costo Personale RER (* 1000) 0,00 0,00 0,00 0,00 Costo Personale U (* 1000) 0,00 0,00 0,00 0,00 Personale strutturato (iorni) 0,00 10,00 10,00 20,00 Personale rpa (iorni) 10,00 10,00 20,00 Personale RER (iorni) Personale U (iorni) (1) Costo Personale non strutt.(* 1000) 0,00 5,68 10,23 15,91 Personale non strutturato (iorni) Personale precario e incaricato (RP) 50,00 90,00 140,00 (1) issioni e formazione (* 1000) (1) nalisi di aboratorio (* 1000) (1) ervizi e convenzioni (* 1000) (1) ateriale di consumo (* 1000) (2) Investimenti (* 1000 IV esclusa) (1) Costi di funzionamento a carico del progetto (2) Costi di investimento a carico del progetto

Linea progettuale 2: Organizzazione e realizzazione della sorveglianza ambientale nelle aree di indagine

Linea progettuale 2: Organizzazione e realizzazione della sorveglianza ambientale nelle aree di indagine inea progettuale 2: rganizzazione e realizzazione della sorveglianza ambientale nelle aree di indagine biettivi specifici li obiettivi della inea Progettuale 2 sono i seguenti: 1. a realizzazione di inee

Dettagli

28 maggio 2007 LINEA PROGETTUALE 1 CARATTERIZZAZIONE DELLE EMISSIONI DEGLI INCENERITORI IN ESERCIZIO NELLE AREE DI INDAGINE

28 maggio 2007 LINEA PROGETTUALE 1 CARATTERIZZAZIONE DELLE EMISSIONI DEGLI INCENERITORI IN ESERCIZIO NELLE AREE DI INDAGINE LINEA PROGETTUALE CARATTERIZZAZIONE DELLE EMISSIONI DEGLI INCENERITORI IN ESERCIZIO NELLE AREE DI INDAGINE . OBIETTIVO SPECIFICO a. Definire uno standard operativo per il controllo delle emissioni a camino

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione

Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il presente Progetto è essenzialmente finalizzato a: diffondere i principi e i concetti della Qualità come strategia

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

Banco Prova Caldaie. per generatori di energia termica avente una potenza nominale inferiore a 100kW

Banco Prova Caldaie. per generatori di energia termica avente una potenza nominale inferiore a 100kW Banco Prova Caldaie per generatori di energia termica avente una potenza nominale inferiore a 100kW 1 Generalità Il banco prova caldaie attualmente disponibile presso il nostro Laboratorio è stato realizzato

Dettagli

Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili.

Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili. REGIONE PIEMONTE BU12 20/03/2014 Codice DB1013 D.D. 12 marzo 2014, n. 52 Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili. Con D.C.R.

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata: 10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

Figura 3-13. Figura 3-14

Figura 3-13. Figura 3-14 Figura 3-13 Figura 3-14 Per eliminare questi fenomeni indesiderabili, che causano perturbazioni alla marcia regolare del forno, aumentano i consumi specifici e gli onerosi interventi manuali di pulizia

Dettagli

Ufficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare.

Ufficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare. Prot.n. 13320 Bologna, 07/10/2015 AVVISO PUBBLICO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE PER PERSONALE ATA DESTINATARIO DELL ATTRIBUZIONE DELLE POSIZIONI ECONOMICHE DI

Dettagli

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO la scuola che aderisce progetta ed organizza l attività dei propri studenti in modo da garantire una pratica quotidiana e/o iniziative ed attività

Dettagli

UNA NORMA ITALIANA PER GLI IMPIANTI DI ABBATTIMENTO DEI SOLVENTI E DELLE POLVERI

UNA NORMA ITALIANA PER GLI IMPIANTI DI ABBATTIMENTO DEI SOLVENTI E DELLE POLVERI UNA NORMA ITALIANA PER GLI IMPIANTI DI ABBATTIMENTO DEI SOLVENTI E DELLE POLVERI E stata pubblicata la norma tecnica UNI che regolamenta la costruzione degli impianti per l abbattimento dei VOC e delle

Dettagli

Contratto di Programma per l attivazione di progetti di tracciabilità dei rifiuti

Contratto di Programma per l attivazione di progetti di tracciabilità dei rifiuti CONTRATTO DI PROGRAMMA REGIONE E.R. CONFSERVIZI E.R. PER L ATTIVAZIONE DI PROGETTI PILOTA PER LA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI Venerdi 1 Ottobre Workshop Q all interno della Manifestazione Presentazione

Dettagli

RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14

RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14 RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14 UNA NUOVA NORMATIVA IN MATERIA AMBIENTALE Con il D.M. n.272/2014 e il D.lgs n.46/2014 l Italia ha accolto le indicazioni normative provenienti dalla Direttiva Europea

Dettagli

Monitoraggio di PM2.5 e PM1 in prossimità del termovalorizzatore RSU di Bologna

Monitoraggio di PM2.5 e PM1 in prossimità del termovalorizzatore RSU di Bologna Monitoraggio di PM2.5 e PM1 in prossimità del termovalorizzatore RSU di Bologna Mauro Rossi Responsabile Campagne di Monitoraggio del Progetto Moniter ARPA Emilia-Romagna Progetto Moniter 2007-2011 ORGANIZZAZIONE

Dettagli

ATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati

ATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati ATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati 2.02.4 - Svolgimento di campagne di misura sul campo I dati raccolti all interno del Progetto Eur-eau-pa sono stati organizzati in due differenti

Dettagli

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione A. Programma del corso per addetti delle imprese di da amianto (30 ore) TEMA 1. Aspetti introduttivi 2. Aspetti sanitari 2. Dispositivi di Protezione

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con sede in Roma, Via Tomacelli 132, in persona del Vice Direttore Generale,

Dettagli

ARPA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l'ambiente dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi

ARPA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l'ambiente dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi ARPA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l'ambiente dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Determinazione dirigenziale n. DET-2015-463 del 16/07/2015 Oggetto Direzione Tecnica. Affidamento

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS

PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS ALLEGATO 10/A PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS Il presente allegato fornisce una descrizione sintetica delle principali attività tecniche relative alla misura del gas; tali attività coinvolgono

Dettagli

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 del 13 11 2012 Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 5.1 Programmazione delle attività...3 5.2 Documentazione...

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006).

Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006). Marca da Al SUAP del Comune di Bollo Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006). Il/la sottoscritto/a nato/a a il residente

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

PROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA

PROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA PROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA Bando per la presentazione di progetti finalizzati alla realizzazione in ambito scolastico di strategie didattiche, metodologiche e valutative nei confronti degli studenti

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

Istituto Nazionale di Statistica Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici

Istituto Nazionale di Statistica Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici Circolare n. 1/SCU Protocollo n. Al Dirigente scolastico Indirizzo email Roma, Oggetto: 9 Censimento generale dell industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit. Rilevazione sulle istituzioni

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Obiettivi generali del revisore

Obiettivi generali del revisore Obiettivi generali del revisore Acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, che

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

FORNO CREMATORIO PER ANIMALI DA COMPAGNIA MOD.PET

FORNO CREMATORIO PER ANIMALI DA COMPAGNIA MOD.PET FORNO CREMATORIO PER ANIMALI DA COMPAGNIA MOD.PET I nostri forni modello PET sono stati specificatamente studiati per la cremazione di animali d affezione: cani, gatti e altri animali da compagnia. La

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI

Dettagli

Funzioni di gestione degli interventi: esperti

Funzioni di gestione degli interventi: esperti Funzioni di gestione degli interventi: esperti Percorso dell esperto: La documentazione dell attività I soggetti che hanno il compito di programmare e attuare percorsi formativi nell ambito del piano dell

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI legali 0 18/05/09 1 6 PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI INDICE PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI...1 INDICE...1 1 Scopo...2 2 Campo di applicazione...2 3 Terminologia ed abbreviazioni...2

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

UNITA' DI MONITORAGGIO POLVERI FINI

UNITA' DI MONITORAGGIO POLVERI FINI UNITA' DI MONITORAGGIO POLVERI FINI PM 10 - PM 2,5 - PM 1 Inalabili - Toraciche - Respirabili Conteggio particelle in classi granulometriche DustMonit ENGINEERING SRL Via Paolo Diacono, 1-20133 Milano

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

UFFICIO SPECIALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI - PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI

UFFICIO SPECIALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI - PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI UFFICIO SPECIALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI - PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI 2.1) PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA ESEGUITE NELL AMBITO DEI PROGRAMMI COMUNITARI ED INTERNAZIONALI DI RICERCA E SVILUPPO

Dettagli

La costruzione di un Portale

La costruzione di un Portale La costruzione di un Portale Seminario Il controllo delle acque potabili: nuovi orizzonti Bologna, 5 Giugno 2013 Matteo Cicognani DG- Servizio Sistemi Informativi Unità Sviluppo e Gestione SW Laboratori

Dettagli

PROCEDURA. Gestione del processo di radioprotezione per personale esterno all AOU Careggi esposto a radiazioni ionizzanti SOMMARIO 1. SCOPO...

PROCEDURA. Gestione del processo di radioprotezione per personale esterno all AOU Careggi esposto a radiazioni ionizzanti SOMMARIO 1. SCOPO... SOMMARIO 1. SCOPO... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI... 2 4. DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI... 3 5. RESPONSABILITÀ... 3 6. MODALITÀ OPERATIVE... 4 6.1. VALUTAZIONE DELLA RICHIESTA... 4 6.2.

Dettagli

FORNI CREMATORI PER ANIMALI D AFFEZIONE. ciroldi. ciroldi.it FORNI CREMATORI - PRODOTTI INOX - SVERNICIATORI - INCENERITORI

FORNI CREMATORI PER ANIMALI D AFFEZIONE. ciroldi. ciroldi.it FORNI CREMATORI - PRODOTTI INOX - SVERNICIATORI - INCENERITORI FORNI CREMATORI PER ANIMALI D AFFEZIONE ciroldi.it ciroldi FORNI CREMATORI - PRODOTTI INOX - SVERNICIATORI - INCENERITORI FORNI CREMATORI PER ANIMALI D AFFEZIONE FORNI STATICI PER LA CREMAZIONE DI SPOGLIE

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.)

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.) Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it sigla: SH 193 Pag. 1 di 5 AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI (S.G.E.) 0 01.10.2013

Dettagli

ARPA Valle d Aosta Sezione ARIA ed ENERGIA Ing. Giordano Pession Ing. Ivan Tombolato. RIGENERGIA12, Aosta 26 maggio 2012 ARPA VdA

ARPA Valle d Aosta Sezione ARIA ed ENERGIA Ing. Giordano Pession Ing. Ivan Tombolato. RIGENERGIA12, Aosta 26 maggio 2012 ARPA VdA ARPA Valle d Aosta Sezione ARIA ed ENERGIA Ing. Giordano Pession Ing. Ivan Tombolato Uniformare gli strumenti e i sistemi di monitoraggio della qualità dell aria. Potenziare le misure di tutela (es. Piani

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione Classi QUARTE A.S. 2014/2015

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione Classi QUARTE A.S. 2014/2015 Istituto di Istruzione Secondaria Superiore ETTORE MAJORANA 24068 SERIATE (BG) Via Partigiani 1 -Tel. 035-297612 - Fax 035-301672 e-mail: majorana@ettoremajorana.gov.it - sito internet: www.ettoremajorana.gov.it

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

4.6 APPROVVIGIONAMENTO

4.6 APPROVVIGIONAMENTO Unione Industriale 43 di 94 4.6 APPROVVIGIONAMENTO 4.6.1 Generalità Il capitolo indica le modalità con le quali la filatura conto terzi deve gestire il rapporto di subfornitura nell ambito di un sistema

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER ESPERTI IN MARKETING & COMUNICAZIONE

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER ESPERTI IN MARKETING & COMUNICAZIONE Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: corsi@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL 1 22.03.2002 Rev. Generale

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

GAS IN SANITA Medicinali e Dispositivi Medici

GAS IN SANITA Medicinali e Dispositivi Medici GAS IN SANITA Medicinali e Dispositivi Medici Preparazione di Aria Medicinale in Ospedale Ruoli e compiti del Farmacista Leonardo Ferrari I GAS utilizzati in AMBITO SANITARIO possono essere classificati,

Dettagli

TUTELA ED UTILIZZO DELLE RISORSE IDRICHE IN AMBITO PRODUTTIVO : GESTIONE DI UN REFLUO INDUSTRIALE Verona, 22 Ottobre 2009 Relatore: dott.ssa Bacuzzi Lorena ... CHI SIAMO opera nel settore della depurazione

Dettagli

Sperimentazione dell'apprendistato di ricerca Faq aggiornate al 27 febbraio 2015

Sperimentazione dell'apprendistato di ricerca Faq aggiornate al 27 febbraio 2015 Sperimentazione dell'apprendistato di ricerca Faq aggiornate al 27 febbraio 2015 QUESITI RELATIVI AL CONTRATTO DI LAVORO Il contratto di lavoro viene stipulato tra apprendista e università o tra apprendista

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Allegato n. 2 (Procedure per l iscrizione, l accesso ai risultati e lo scorrimento della graduatoria) 1. Ciascun candidato deve presentare la richiesta di partecipazione al test selettivo per l accesso

Dettagli

AMIAT S.p.A. - Torino

AMIAT S.p.A. - Torino AMIAT S.p.A. - Torino Area EX CEAT Caratterizzazione terreno quale rifiuto Consuntivazione e Quadro economico Progetto Ing. Marta Gamerro Il Responsabile Ing. Giuseppe Passarello L Amministratore Delegato

Dettagli

PROCEDURA GESTIONE APPROVVIGIONAMENTO E FORNITORI 02 30/09/2006 SOMMARIO

PROCEDURA GESTIONE APPROVVIGIONAMENTO E FORNITORI 02 30/09/2006 SOMMARIO Pagina 1 di 6 SOMMARIO 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RESPONSABILITÀ...2 3 FLOW PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO...3 4 ORDINI DI ACQUISTO...4 5 CONTROLLI AL RICEVIMENTO...5 6 SELEZIONE E QUALIFICA

Dettagli

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno Università di Parma Facoltà di Ingegneria Polo Tecnologico Nettuno Guida ai servizi FINALITÀ...2 COORDINATORE...3 SEGRETERIA DIDATTICA E CEDI...4 TUTORI...5 DATI UTILI...6 Finalità L obiettivo di questa

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2012 In vigore dal 22 dicembre 2012

Dettagli

Allegato A Tenuta e redazione delle carte di lavoro

Allegato A Tenuta e redazione delle carte di lavoro Indice 1 Finalità del documento... 2 2 Definizione... 2 3 Obiettivi... 2 4 Requisiti delle carte di lavoro... 2 5 Forma, contenuto ed ampiezza delle carte di lavoro... 3 6 Modalità e principi di compilazione...

Dettagli

DOCUMENTO TECNICO. 1) Ripartizione delle somme

DOCUMENTO TECNICO. 1) Ripartizione delle somme DOCUMENTO TECNICO Programmazione delle risorse finanziarie per gli anni 2014-2016 stanziate sul bilancio regionale - cap. E31900, cap. E32510 e cap. E32501, destinate alla Raccolta Differenziata. Le risorse

Dettagli

PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO INDICE 1. FINALITÀ DEL PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO...2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...2

PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO INDICE 1. FINALITÀ DEL PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO...2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...2 Pag.: 1/9 INDICE 1. FINALITÀ DEL PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO...2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...2 3. RIFERIMENTI NORMATIVI...2 4. MODALITÀ OPERATIVE...3 4.2. Identificazione dei parametri da monitorare...3

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità

Dettagli

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI...

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... 2 5 RESPONSABILITA... 2 5.3 DESTINATARIO DELLA DOCUMENTAZIONE... 3 6 PROCEDURA... 3 6.1

Dettagli

REGOLAMENTO (UE) N. 397/2013 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (UE) N. 397/2013 DELLA COMMISSIONE L 120/4 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 1.5.2013 REGOLAMENTO (UE) N. 397/2013 DELLA COMMISSIONE del 30 aprile 2013 che modifica il regolamento (CE) n. 443/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio

Dettagli

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale PREMESSA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche

Dettagli

Scheda A Descrizione del progetto di accompagnamento

Scheda A Descrizione del progetto di accompagnamento Scheda A Descrizione del progetto di accompagnamento Si ricorda che il Programma Housing della Compagnia di San Paolo finanzierà il progetto di accompagnamento per un massimo di 12 mesi 1. Denominazione

Dettagli

CAPITOLO 9 MISURA DEL GAS

CAPITOLO 9 MISURA DEL GAS CAPITOLO 9 MISURA DEL GAS 9.1 PREMESSA... 151 9.2 PRINCIPI GENERALI SULLA MISURA DEL GAS... 151 9.3 DISPOSITIVI PER LA DETERMINAZIONE DELLA MISURA... 152 9.4 VALIDAZIONE DEI DATI DI MISURA... 153 9.5 DETERMINAZIONE

Dettagli

E ASSISTENZA TECNICA ESEMPIO DI SECONDA PROVA

E ASSISTENZA TECNICA ESEMPIO DI SECONDA PROVA ISTITUTO PROFESSIONALE Settore INDUSTRIA E ARTIGIANATO Indirizzo: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA ESEMPIO DI SECONDA PROVA di TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE INDIRIZZO: IPE9 - MANUTENZIONE

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

I risultati del processo di ottimizzazione della rete di monitoraggio e il controllo qualità dei dati aria

I risultati del processo di ottimizzazione della rete di monitoraggio e il controllo qualità dei dati aria I risultati del processo di ottimizzazione della rete di monitoraggio e il controllo qualità dei dati aria Dr. Alessio De Bortoli, Dr. ssa Giovanna Marson onvegno finale Progetto DOUP 1 novembre 007 La

Dettagli

LA QUALITA DEL GAS...

LA QUALITA DEL GAS... QUALITÀ DEL GAS 11.1. LA QUALITA DEL GAS... 152 11.2. I PARAMETRI DI QUALITA DEL GAS... 152 11.2.1 I parametri per il calcolo dell energia (componenti del PCS)... 152 11.2.2 I parametri di controllo della

Dettagli

A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO

A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO Associata al sistema Confindustria A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO ai sensi del D.Lgs 156/06 s.m.i. e della

Dettagli

Accesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera

Accesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera Accesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera Regione Liguria Dipartimento Ambiente Patrizia Costi Settore aria clima e ciclo integrato dei rifiuti INDICE Accesso alle informazioni

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina

Dettagli

2) PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO COSTRUTTIVO E GESTIONALE

2) PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO COSTRUTTIVO E GESTIONALE 4.1) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di verniciatura di oggetti vari in metalli o vetro con utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all uso non superiore a 50 kg/g

Dettagli

Strumenti operativi a disposizione dei Comuni per l elaborazione dei PAES

Strumenti operativi a disposizione dei Comuni per l elaborazione dei PAES Strumenti operativi a disposizione dei Comuni per l elaborazione dei PAES La Regione Emilia Romagna per agevolare gli Enti locali coinvolti nell iniziativa Patto dei Sindaci, ha messo a disposizione dei

Dettagli

La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa

La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08 HSR Resnati spa dott. Rino Donghi 29 novembre 2008 Premessa Il dlgs 81/08 del 29 aprile 08, in particolare agli artt. 25, 38 e 41,

Dettagli

ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI

ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI RW/I/I/24871 Roma, 5 settembre 2002 Revisioni: Autore Revisione Data revisione Numero Revisione

Dettagli

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 ENTE PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO TOSCO EMILIANO Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo

Dettagli

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,

Dettagli

MONITORAGGIO E MISURAZIONE DEL PRODOTTO

MONITORAGGIO E MISURAZIONE DEL PRODOTTO 25/02/2011 Pag. 1 di 6 MONITORAGGIO E MISURAZIONE DEL PRODOTTO 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli... 2 4. RESPONSABILITÀ... 2 5. DEFINIZIONI...

Dettagli

NOTA: Il presente documento è un estratto del documento originale impostato su carta intestata CIG Comitato italiano Gas reperibile sul portale CIG

NOTA: Il presente documento è un estratto del documento originale impostato su carta intestata CIG Comitato italiano Gas reperibile sul portale CIG Pagina 1 di 5 NOTA: Il presente documento è un estratto del documento originale impostato su carta intestata CIG Comitato italiano Gas reperibile sul portale CIG Programma corsi di formazione per qualificazione/certificazione

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Titolo del pag. 1 di 6 Titolo del I N D I C E 1. SCOPO 2. GENERALITÀ 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 4. LISTA DI DISTRIBUZIONE 5. DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO 6. SELEZIONE DEL PERSONALE 7. ITER DI INSERIMENTO

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

SUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente

SUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente Procedura guidata per l inserimento della domanda Consultazione diretta, da parte dell utente, dello stato delle sue richieste Ricezione PEC, protocollazione automatica in entrata e avviamento del procedimento

Dettagli