Distretto scolastico N. 22. ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MONGRASSANO Via Skanderbeg, n Mongrassano (CS) Tel. 0984/ Fax 0984/512243

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1 Distretto scolastico N. 22 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MONGRASSANO Via Skanderbeg, n Mongrassano (CS) Tel. 0984/ Fax 0984/ C. M. CSIC83800L C. F IO GIOCO SICURO Il progetto è rivolto ai bambini del primo, del secondo e del terzo livello dei cinque plessi della Scuola dell'infanzia. Anno scolastico 2011 \ 2012

2 NDICAZIONI NAZIONALI Il progetto valorizzerà il gioco "in tutte le sue forme ed espressioni (e, in particolare il gioco di finzione, di immaginazione e di identificazione per lo sviluppo delle capacità di elaborazione e di trasformazione simbolica delle esperienze): la strutturazione ludiforme dell'attività assicurerà ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità". SINTESI DEL PROGETTO Il gioco è sempre stato uno dei campi privilegiati all'interno dell'analisi psicologica, in quanto costituisce la caratteristica dominante del comportamento infantile. Le ricerche di questi ultimi decenni hanno mostrato come, proprio con il gioco, in particolare il gioco simbolico, il bambino possa maturare competenze cognitive, affettive e sociali. Attraverso il gioco, infatti, il bambino mette alla prova emozioni e sentimenti allenandosi ad affrontare con sicurezza e padronanza la realtà. Giocattoli oggi se ne trovano in gran quantità ovunque. Ma sappiamo esattamente quali sono adatti all'età dei piccoli che li utilizzano e quali sono le precauzioni da prendere? Per questo motivo, il progetto presterà particolare attenzione alla sicurezza dei giocattoli, verranno attivati laboratori di gioco libero e laboratori di gioco strutturato con videogiochi didattici per l'apprendimento della scrittura, sarà realizzato un opuscolo-guida da distribuire ai genitori per l'acquisto dei giocattoli ed una manifestazione con sfilata di bambini attrezzati di tricicli, biciclette, monopattini, macchinine a pedali, carrettini.. naturalmente con casco e ginocchiere.

3 Inoltre il progetto prenderà in considerazione il contesto in cui si trovano i bambini di oggi, contesto che è molto diverso da quello di un tempo. Una volta, infatti, i bambini potevano giocare per le strade, oggi invece c'è una diminuzione del gioco all'aperto ed un conseguente aumento del gioco al chiuso, confinato a volte in piccole stanze con giochi sempre più elettronici. Di qui l'importanza della Scuola dell'infanzia come luogo in cui è possibile per il bambino giocare e soprattutto giocare con gli altri. Ci sarà la riscoperta dei giochi "vecchio stile", quelli da preferire perché stimolano la fantasia e le capacità ludiche dei bambini, e che non ne condizionano la libertà di gioco. In questa occasione verrà allestita una mostra - museo dei "GIOCHI DA NON DIMENTICARE". FINALITA': 1. Riscoperta del gioco come terreno privilegiato della pedagogia per l'infanzia; 2. Sicurezza dei giocattoli: consigli su come scegliere un giocattolo sicuro e adatto all'età del bambino; 3. Video - giochi didattici per l'apprendimento della scrittura; 4. Confronto tra i giochi di una volta e quelli di oggi; 5. Riscoperta dei giochi di una volta, mostra - museo dei giochi da non dimenticare.

4 METODOLOGIA: Verrà adottata la didattica dei laboratori per rendere il bambino attivo e coinvolgerlo in modo diretto nella costruzione della conoscenza. L'insegnante sarà chiamata a predisporre gli spazi, luoghi, attrezzi, sussidi per "guidare" le azioni del bambino in partecipate "avventure didattiche". VERIFICA Alla fine di ogni unità di apprendimento verranno predisposti indicatori di osservazione personalizzati da inserire nel Portfolio delle competenze individuali, inoltre verranno osservate le dinamiche interne del progetto con questionari rivolti ai bambini, docenti e genitori. ORGANIGRAMMA COORDINATRICE E REFERNTE DEL PROGETTO Ha la funzione di contattare i vari enti ed istituzioni, di informare la Dirigente per eventuali problemi sull'andamento del progetto con incontri periodici e fare il punto della situazione, compilare la scheda finanziaria. DOCENTI COLLABORATORI DEL PROGETTO Le insegnanti mettono a disposizione le proprie competenze e collaborano per il raggiungimento degli obiettivi del progetto.

5 SCHEMA DEL PROGETTO di quando ero piccolo Io e i miei giochi di oggi a casa a scuola - con che cosa - dove - come - quando - con chi I miei giochi, i giochi dei miei genitiri e dei miei nonni giochi di ieri, della tradizione, della cultura popolare giochi di oggi - mostra-museo dei giochi da non dimenticare - scheda di descrizione dei giochi - videogiochi per l'apprendimento della scrittura Sicurezza sicurezza dei giocattoli - opuscolo-guida all'acquisto - per i genitori - sfilata dei bambini

6 PIANI PERSONALIZZATI PREMESSA Con la Nuova Riforma sono state istituite le nuove Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati della attività educative nella scuola dell'infanzia, in cui si esplicitano i livelli essenziali di prestazione a cui tutte le scuole sono tenute per garantire il diritto personale, sociale e civile all'istruzione e alla formazione di qualità. I Piani personalizzati delle attività educative, prevedono la scelta di OBIETTIVI FORMATIVI in base alla conoscenza: -delle finalità della Scuola dell'infanzia; -degli obiettivi specifici di apprendimento contenuti nei campi di esperienza; -delle teorie pedagogiche e pratiche didattiche più recenti; -di un'attenta analisi della situazione di partenza dei bambini. L'insieme di uno o più obiettivi formativi, della progettazione delle attività, dei metodi e delle soluzioni organizzative necessarie per trasformarli in competenze dei bambini, nonché delle modalità di verifica delle competenze acquisite, va a costituire le UNITA' DI APPRENDIMENTO, individuali o di gruppo. L'insieme delle Unità di Apprendimento, con eventuali differenziazioni che si rendessero nel tempo necessarie per i singoli alunni, costituisce il PIANO PERSONALIZZATO DELLE ATTIVITA' EDUCATIVE.

7 Progetto Gioco Periodo Novembre - Giugno Unità di apprendimento: GIOCO SICURO Profilo educativo, culturale e professionale (Convivenza civile) Il bambino è consapevole di essere titolare di diritti, ma anche di essere soggetto a doveri per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile. Indicazioni Nazionali Obiettivo generale In relazione alla conquista dell'autonomia, la scuola dell'infanzia fa si che i bambini, come singoli ed in gruppo, si rendano disponibili all'interiorizzazione e al rispetto pratico dei valori della libertà, della cura di sé, degli altri, della giustizia, dell'impegno ad agire per il bene comune. Obiettivi specifici Il sé e l'altro -Rafforzare l'autonomia e l'identità; -Rispettare e aiutare gli altri: -Lavorare in gruppo, discutendo per darsi regole di azione. Corpo, movimento e salute -Maturare competenze di motricità fine e globale; -Muoversi con destrezza -nel gioco; -Curare in autonomia la propria persona, gli oggetti personali nella prospettiva della salute e dell'ordine. Fruizione e produzione di messaggi -Scambiarsi informazioni e giudizi; -Comprendere e riesprimere racconti e resoconti; -Riconoscere testi della letteratura per l'infanzia visti attraverso mass media dal computer alla tv; -Elaborare congetture e codici personali in ordine alla lingua scritta; -Dare forma e colore all'esperienza con una varietà di strumenti e materiali; -Sperimentare diverse forme di espressione, anche multimediali (audiovisivi, tv, cd-rom, computer).

8 Esplorare, conoscere e progettare -Coltivare le proprie inclinazioni; -Toccare, guardare, ascoltare e dire che cosa si è toccato, visto, udito ricercando la proprietà di termini; -Manipolare, smontare, montare, legare,.. seguendo istruzioni d'uso ricevute; -Adoperare lo schema investigativo del " chi, che cosa, quando, come, perché?" -Commentare. APPRENDIMENTO UNITARIO I bambini distinguono un giocattolo sicuro riconoscendo e memorizzando la marcatura CE ed altre scritture ed avvertenze, interiorizzano le regole per giocare sicuro OBIETTIVI FORMATIVI: Il bambino: -riconosce e memorizza la marcatura CE; -riconosce e memorizza altre scritture ed avvertenze; -interiorizza le precauzioni e le avvertenze secondo il tipo di gioco; -osserva se i giocattoli hanno spigoli appuntiti e bordi taglienti; -verifica periodicamente lo stato di usura dei giocattoli; -riconosce prodotti che non sono considerati giocattoli (decorazioni natalizie, modellini per collezionisti, attrezzature sportive, armi ad aria compressa, fuochi d'artificio, fionde, lanciasassi, bigiotteria,.); -partecipa a giochi individuali e di gruppo; -rispetta le regole del gioco; -acquista sicurezza nel gioco; -mostra interesse alle varie forme di espressione multimediali; -affina la motricità fine e globale; -mostra curiosità per gli oggetti; -pone domande.

9 ESPERIENZA Laboratorio di ricerca ed esplorazione Laboratorio "Ludoteca" Laboratorio "Videogiochi" ATTIVITA' CONTENUTI Laboratorio di ricerca ed esplorazione -Toccare, manipolare, smontare, rimontare -Ordinare, raggruppare -Analizzare, osservare. -Contare i giocattoli. -Realizzare un opuscolo personale sulla sicurezza dei giocattoli. Laboratorio "Ludoteca" -Giochi liberi con bambole, macchinine, soldatini, formine, plastilina, figurine, trottole, yoyo, bolle di sapone, burattini, la cucina e i pentolini, tamburini, trombette, gioco dei mestieri, -Giochi strutturati: puzzle, memory, sapientino, battaglia navale, gioco dell'oca, il cubo di Rubrik, domino, birilli,. -Giochi motori: girotondi, altalene, tricicli, aquiloni, scivolo, salto della corda, monopattino, campana, palloncini, ruba bandiera, palla avvelenata, hula hop, tiro alla fune,. -Sfilata di bambini attrezzati di tricicli, biciclette, monopattini, macchinine a pedali, carrettini..naturalmente con casco e ginocchiere. Laboratorio "Videogiochi" I video-giochi sono ormai una realtà ben presente, il 30% dei ragazzi li usa o legati alla televisione, o al computer o come giochi portatili. A paragone della TV i video-games sono migliori in quanto prevedono la partecipazione attiva del bambino che deve pensare attivamente se intende sostenere e continuare il gioco. La scuola dell'infanzia non può ignorare uno strumento didattico così importante ed efficace, verranno utilizzati giochi che abbiano finalità educativa, ci sono sul mercato giochi utili a questo scopo, i quali coniugano l'abilità

10 all'apprendimento didattico e insegnano al bambino l'uso corretto del computer. SCELTE METODOLOGICHE E PROCEDURE DIDATTICHE La metodologia scelta è quella laboratoriale, le attività didattiche si svolgeranno in maniera ludica e ludiforme (esercizi - gioco finalizzati) Progetto Gioco Periodo Novembre - Giugno Unità di apprendimento: GIOCO SICURO Al termine del'u.d.a. saranno proposti i seguenti indicatori di osservazione come standard di apprendimento ed inseriti nel Portfolio individuale del bambino nel fascicolo "Convivenza civile". INDICATORI DI OSSERVAZIONE Il bambino (I, II e III livello): riconosce e memorizza la marcatura CE riconosce e memorizza altre scritture ed avvertenze interiorizza le precauzioni e le avvertenze secondo il tipo di gioco osserva se i giocattoli hanno spigoli appuntiti e bordi taglienti verifica periodicamente lo stato di usura dei giocattoli riconosce prodotti che non sono considerati

11 giocattoli (decorazioni natalizie, modellini per collezionisti, attrezzature sportive, armi ad aria compressa, fuochi d'artificio, fionde, lanciasassi, bigiotteria,.) partecipa a giochi individuali partecipa a giochi di gruppo rispetta le regole del gioco acquista sicurezza nel gioco riordina dopo aver giocato mostra interesse alle varie forme di espressione multimediali affina la motricità globale mostra curiosità per gli oggetti pone domande verbalizza e commenta le proprie osservazioni predilige giochi ripetitivi predilige giochi " con rischio"

12 predilige giochi di "scoperta" preferisce giochi di azione ama giochi motori all'aperto predilige i giochi non motori Il bambino (diversamente abile): gioca spontaneamente acquista sicurezza nel gioco riordina dopo aver giocato mostra interesse alle varie forme di espressione multimediali affina la motricità globale mostra curiosità per gli oggetti pone domande predilige giochi ripetitivi predilige giochi "con rischio"

13 predilige giochi di "scoperta" preferisce giochi di azione ama giochi motori all'aperto predilige i giochi non motori Progetto Gioco Periodo Novembre - Giugno Unità di apprendimento: IL GIOCO DIMENTICATO Profilo educativo, culturale e professionale ( Premessa) La necessità di conoscere, sperimentare e aprirsi a nuove esperienze formative accompagnano l'intera esistenza di una persona Indicazioni Nazionali Obiettivo generale Valorizzare il gioco in tutte le sue forme ed espressioni e, in particolare il gioco di finzione, di immaginazione e di identificazione per lo sviluppo della capacità di elaborazione e di trasformazione simbolica delle esperienze. Obiettivi specifici Il sé e l'altro -Lavorare in gruppo progettando insieme e imparando a valorizzare le collaborazioni -Conoscere la propria realtà territoriale (luoghi, storie, tradizioni) -Registrare i momenti e le situazioni che suscitano

14 emozioni legati ai ricordi. Corpo, movimento e salute -Rappresentare lo schema corporeo in modo completo e strutturato -Controllare l'affettività e le emozioni in maniera adeguata all'età. Fruizione e produzione di messaggi -Parlare, descrivere, raccontare, dialogare con grandi e coetanei -Ascoltare, comprendere e riesprimere storie e racconti -Disegnare, dipingere, modellare "lasciando traccia "di sé -Utilizzare la voce per imitare melodie. Esplorare, conoscere e progettare -Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo -Ricordare e ricostruire attraverso forme di documentazione quello che si è visto, fatto, sentito, e scoprire che il ricordo e la ricostruzione possono anche differenziarsi. APPRENDIMENTO UNITARIO I bambini riscoprono i giochi di una volta (vecchio stile) e preferiscono i giochi che stimolano la fantasia e la creatività a quelli che ne condizionano la libertà. OBIETTIVI FORMATIVI Il bambino: -riconosce i giochi di oggi e di quando era piccolo; -racconta esperienze legate ai giocattoli; -riconosce quali erano i giochi dei nonni, di quale materiale erano fatti e quelli di oggi; -quando, dove e con chi giocavano i nonni da piccoli; -quali giochi si facevano in inverno e quali in estate; -a che cosa giocavano le bambine; -a che cosa giocavano i maschi; -memorizza conte e filastrocche di una volta; -quali erano i giochi delle feste patronali; -ascolta e memorizza una storia;

15 -mette in sequenza logico - temporale; -rappresenta gli elementi di una storia; -mostra curiosità ed interesse per le storie raccontate dai nonni; -partecipa alle conversazioni. ESPERIENZA Laboratorio linguistico ATTIVITA' CONTENUTI Laboratorio linguistico -Visionare le videocassette TOY STORY 1 e 2 della W. isney -Rappresentare gli elementi di una storia -Mettere in sequenza -Ascoltare, comprendere e riesprimere storie e racconti -Intervistare i nonni -Visitare un artigiano per vedere la lavorazione dei giochi vecchio stile -Ricercare e raccogliere i giochi dimenticati -Memorizzare conte e filastrocche -Allestire una mostra - museo SCELTE METODOLOGICHE E PROCEDURE DIDATTICHE: La metodologia scelta è quella laboratoriale, le attività didattiche si svolgeranno in maniera ludica e ludiforme (esercizi - gioco finalizzati). Progetto Gioco Periodo Novembre - Giugno Unità di apprendimento: IL GIOCO DIMENTICATO Al termine del'u.a. saranno proposti i seguenti indicatori osservazione come standard di apprendimento ed inseriti nel Portfolio individuale del bambino nel fascicolo "Proposte della scuola".

16 INDICATORI DI OSSERVAZIONE Il bambino (I, II e III livello): riconosce i giochi di oggi e di quando era piccolo racconta esperienze legate ai giocattoli riconosce quali erano i giochi dei nonni di quale materiale erano fatti e quelli di oggi quando, dove e con chi giocavano i nonni da piccoli quali giochi si facevano in inverno e quali in estate a che cosa giocavano le bambine a che cosa giocavano i maschi memorizza conte e filastrocche di una volta quali erano i giochi delle feste patronali ascolta e memorizza una storia mette in sequenza logico - temporale

17 rappresenta gli elementi di una storia mostra curiosità ed interesse per le storie raccontate dai nonni mostra curiosità ed interesse per le storie raccontate dai nonni partecipa alle conversazioni Il bambino (diversamente abile): accetta il gioco organizzato gioca da solo gioca solo con un compagno nel gioco di gruppo partecipa attivamente partecipa passivamente assume l'atteggiamento di leader assume un atteggiamento gregario si isola

18 non accetta le regole aggredisce gli altri vuole attirare l'attenzione abbandona presto il gioco per un'altra attività

19 Distretto scolastico N. 22 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MONGRASSANO Via Skanderbeg, n Mongrassano (CS) Tel. 0984/ Fax 0984/ C. M. CSIC83800L C. F LIBROLANDIA Progetti educ.-did. anno scolastico 2011/2012

20 PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO: Favole, storie, racconti... Il progetto prevede l utilizzo di storie, fiabe, favole e racconti come timoloall apprendimento delle competenze previste dalla programmazione. L incontro con lefiabe classiche,le favole moderne,la narrazione, è molto stimolante per i bambini:sollecita esperienze altamente educative sul piano cognitivo, affettivo, linguistico ecreativo.le favole e i racconti, infatti, costituiscono un genere narrativo che permette aibambini di vivere le proprie emozioni, i propri sentimenti e di creare un mondoproprio attraverso la finzione e l invenzione. Per questo è bene che il bambino venga coinvolto attivamente in molteplici esperienzeper permettergli di sviluppare competenze a più livelli. G: Rodari ha detto: la fiaba èla chiave che apre tutte le porte della realtà; percorrendo strade nuove aiuta aconoscere e a capire il mondo in quanto è un potente stimolo alla creatività, alpensiero divergente, alla creatività Le narrazioni che sceglieremo ci permetteranno di perseguire oltre al piaceredell ascolto, del fantasticare e del vivere emozioni anche di sviluppare via, via temiche la favola stessa ci proporrà: ITINERARIO DIDATTICO LIBROLANDIA Progetto: Accoglienza Progetto: Lettura (Primi tempi di scuola) ( Avvio all ascolto e all approccio al libro) ( I nonni raccontano ) (Le favole della buonanotte) (Progetto: Io e il mio corpo ( Maturazione dell identità personale) Progetto: le Relazioni Progetto: Natale (La mia storia, la mia famiglia (Storie e situazioni del Natalei miei amici ) di ieri ed oggi)

21 Progetto: Conoscere i colori Progetto: il tempo che fa, il tempo che passa(esperienze per i gruppi tre anni) ( Le stagioni e le feste tradizionali) StorieAntiche STORIEMODERNE Progetto Rodari Progetto: La bottega fantastica (Storie classiche e con finale da completare) ( Creazione di storie e libri su cose,animali, persone) Progetto: Giocare con le parole (Esperienze per i gruppi 5 anni) Nell ambito dell itinerario didattico proposto ogni sezione svilupperà i temi (progetti)che si riterranno più adeguati alle esigenze, all interesse e alle pregresse esperienzedel gruppo classe in tempi e modalità nel rispetto della specificità di ciascuna sezione. Progetto Continuità Coinvolgerà i bambini dell ultimo anno e le insegnanti che li seguiranno nella scuola dell obbligo. Sarà elaborato in collaborazione con le Insegnanti delle classi V della Scuola Primaria di Cerzeto Campo di Esperienza educativa dominante: IL SE E L ALTRO Obiettivi - Avviarsi alla consapevolezza della propria identità e del proprio ruolo in contestidiversi - Muoversi nell ambiente scolastico con fiducia e serenità - Avviarsi alla consapevolezza di essere soggetto con doveri e diritti - Stabilire rapporti di accoglienza e amicizia - Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo Inventiamo le storie TEMI GENERALI Conoscenza dell ambiente/scuolaelementare Svolgimento di attività comuni di gioco Iniziare un primo rapporto con le futureinsegnanti Verifica e valutazione dei progetti esposti Si prevede una verifica in itinere e finale degli obiettivi specifici di capacità, prefissatidalla programmazione di plesso e delle finalità del progetto (autovalutazione da partedelle insegnanti che si baserà sulle

22 osservazioni svolte nel corso della realizzazionedel progetto, con riferimento all interesse ed alla partecipazione dimostrata dai bambini ed agli elaborati da questi creati) AREA P.O.F. : Adeguamento del curricolo Progetto lingua due (inglese) Sarà rivolto agli alunni di cinque anni MOTIVAZIONI: L estensione dell insegnamento della lingua inglese nella scuola materna di Cerzeto per i bambini di cinque anni è motivata da: a) esperienze già in atto: - attuazione dell insegnamento della lingua inglese in tutte le classi del secondociclo del circolo, secondo la normativa vigente; - estensione dell insegnamento a tutte le classi del primo ciclo del circolo; - progetto di lingua due nella scuola materna di Lammari nell anno scolastico 2011/2012. b) continuità tra scuola materna e elementare c) motivazioni pedagogico didattiche: 1 facilità dell apprendimento di una lingua straniera in età precoce, sia per la maggior plasticità dell apparato fonatorio, sia per la maggior capacità e rapidità dell apprendimento in generale in questa fascia di età; 2 - minore inibizione e quindi maggiore capacità di riproduzione di sequenze fonicheed intonazione; 3 proposte di esperienze che contribuiscono allo sviluppo cognitivo generale; 4 possibilità di sviluppare precocemente atteggiamenti di apertura nei confronti di culture linguistiche differenti dalle proprie. OBIETTIVI DA PERSEGUIRE: - fare del primo contatto con la lingua inglese un esperienza piacevole ecomunicativa - familiarizzare i bambini con i verbi to be e to have e con una scelta diparole prese dalla lista di quelle più frequentemente usate nella lingua inglesein relazione all età e agli obiettivi propri della scuola materna.

23 - Pertanto le aree semantiche saranno i giocattoli, gli animali, il cibo, ilcorpo - Mettere i bambini in grado di chiedere e dare semplici informazioni su lorostessi in situazioni di gioco del tipo facciamo finta che ecc. - salutare e presentarsi; - chiedere e dire il nome; - chiedere e dire il nome degli oggetti; - contare oggetti; - dire ciò che si possiede; - Sviluppare la pronuncia in modo naturale imitandone la musicalità e l intonazione. METODOLOGIA: 1 - rispetto dell epistemologia 2 approccio ludico in un contesto significativo: - creazione di situazioni comunicative; - valorizzazione della parola testo (olofrase) 3 approccio orale con il supporto di immagini, materiale audiovisivo, figurecorporee; 4 costruzione di un libro - contenitore utilizzando realtà ed immagini; 5 strutturazione ed integrazione della programmazione per campi esperienziali inun ottica interdisciplinare; 6 - uso di canti, filastrocche, giochi motori. CONDIZIONI ORGANIZZATIVE Le lezioni di lingua inglese avranno la seguente scansione orario: 1 ora settimanale per gruppo. Gli alunni interessati nella scuola statale dell infanzia dell I.C. di Mongrassano.

24 ATTIVITA ALTERNATIVE PER I BAMBINI CHE NON SIAVVALGONO DELL INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONECATTOLICA I bambini che non si avvalgono dell insegnamento della religione cattolicasvolgeranno attività alternative all interno di altre sezioni che in quel momentonon effettuano tali attività. VERIFICA La verifica degli obiettivi evidenziati nella programmazione sarà operata initinere tramite l osservazione diretta, la conversazione, la rappresentazionegrafico-pittorica per valutare l interesse suscitato dagli argomenti, ilcoinvolgimento nelle attività proposte e il raggiungimento di apprendimentisignificativi. Cerzeto 28 giugno 2011 Le insegnanti

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