OGGETTO: Ridimensionamento delle Forze dell ordine in Lombardia

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1 NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA SEDE PROVINCIALE Via Botticelli, BRESCIA Tel Fax brescia@sap-nazionale.org Brescia OGGETTO: Ridimensionamento delle Forze dell ordine in Lombardia Spett.le COMMISSIONE SPECIALE ANTIMAFIA MILANO Con la chiusura degli Uffici di Polizia nella provincia bresciana, saranno i Poliziotti a pagare il tanto agognato sblocco dello stipendio e chi ne pagherà le conseguenze peggiori, saranno i cittadini alla faccia della volontà di fornire sicurezza, tanto sbandierata dal Governo. Sono ripartiti, infatti, con maggior vigore da parte del Viminale e del Dipartimento, gli incontri per procedere alla chiusura di 267 Uffici di Polizia che il , alla presenza del Vice Capo Vicario dott. MARANGONI, il Direttore Centrale per gli Affari Generali dott. TRUZZI e il Direttore Centrale per le Specialità della Polizia di Stato dott. SGALLA è stato rivisto l'elenco degli uffici le cui chiusure dovranno avvenire entro i primi mesi del prossimo anno. Le lotte fatte dal SAP nei mesi precedenti in cui veniva coinvolta l'opinione pubblica hanno permesso di togliere dalla famigerata lista ben 11 Commissariati di Polizia. Il tentativo di far passare la manovra per un progetto di rimodulazione, finalizzato al miglioramento dei servizi, non trova alcun riscontro oggettivo se non quello di segno opposto che palesa una chiara, evidente e netta sforbiciata nello spirito della spending review. Per comprendere che il progetto è privo di ogni logico presupposto basti pensare che è stato rappresentato un incremento dell organico della Polizia Stradale dagli attuali operatori a e che il personale Polfer passerà da a Da segnalare la chiusura di ben 67 Uffici Polfer trasformati in Punto Appoggio ovvero uffici senza organico ai quali il personale di scorta potrà appoggiarsi durante la permanenza in stazione in attesa di riprendere il treno per la nuova scorta. 1

2 La Polizia di Frontiera perde oltre mille uomini con una rimodulazione dell'organico complessivo, che diminuirà da a unità. Il Dipartimento ha ribadito che saranno chiusi centinaia di presidi e uffici di polizia e saranno soppressi gli uffici di zona di frontiera con sede a Torino e a Napoli, una parte degli uffici operativi saranno trasformati in Commissariati e altri in presidi minori diventeranno dipendenti dalle Questure. Si tratta, di un ulteriore depauperamento che si unisce alla soppressione di tantissimi posti Polfer e Stradale, oltre all'azzeramento della Postale e della squadre nautiche. Spending rewiew e tagli ancora una volta li pagano i poliziotti e i cittadini mentre sprechi e duplicazioni rimangono intatti. Ed infatti da parte del Dipartimento della Pubblica Sicurezza non vi e' ad oggi alcuna apertura che vada nella direzione di una riduzione del numero di forze di polizia e di una vera riforma dell'apparato della sicurezza. Il taglio lineare di Uffici di Polizia senza una prioritaria riforma dell apparato della sicurezza non ha alcun significato. Con sette Forze di Polizia che destinano ciascuna circa il 60% di risorse umane nella logistica, lo spreco è evidente. Inoltre, porre numerosi Uffici di Frontiera alle dipendenze delle Questure e dei Commissariati significherà certamente un'importante dispersione di competenze professionali. Il SAP ha manifestato la propria contrarietà a questo progetto per i motivi che seguono. Alla doverosa domanda posta su come ciò potrà avvenire in considerazione dell attuale turnover al 55% e con la Legge di Stabilità in via di approvazione che blocca le assunzioni sino al dicembre 2015, l'unica risposta da parte del Dipartimento è stato il solito silenzio assordante. Nella sola nostra provincia è stata confermata la chiusura dei Distaccamenti della Polizia Stradale di ISEO e SALO' mentre le sedi della Polizia Stradale di MONTICHIARI e CHIARI saranno elevate a Sottosezioni Autostradali e l'ufficio di Polizia di Frontiera Aera di Montichiari sarà soppresso. Il SAP ha già manifestato chiaramente che non ha alcuna intenzione di avvallare il progetto enunciato, poiché prima si deve necessariamente procedere ad una riforma dell apparato della sicurezza che riduca i 7 corpi di polizia e le burocrazie. Poi saremo disposti a discutere del resto. 2

3 Sinceramente pur sforzandoci non riusciamo a vedere i tanto ventilati risparmi verso la chiusura degli Uffici sopra elencati ma soprattutto vediamo una preoccupante diminuzioni della sicurezza per i cittadini della provincia. Il SAP ha lanciato una campagna di informazione e sensibilizzazione, chiamata Operazione Piazza permanente con la sottoscrizione on line e in tutte le piazze d Italia, per riformare la sicurezza in Italia: abbiamo ben 7 Forze di Polizia, 5 a carattere nazionale e 2 locali, senza contare Vigili del Fuoco e Guardia Costiera. È quindi necessario dar corso ad un processo di unificazione, pur parziale, delle forze di polizia, accorpando - tra l'altro - le polizie provinciali e regionali, e unificando nel Ministero dell Interno i Dipartimenti della Pubblica Sicurezza e dei Vigili del Fuoco. Siamo l unico esempio al mondo di come si possono sprecare ingenti risorse economiche per mantenere un apparato di sicurezza ridondante, elefantiaco e poco efficiente sul piano economico e nel contempo proporre di ridurre la sicurezza dei cittadini chiudendo importanti presidi di sicurezza su tutto il territorio nazionale. Forse una vera riforma della sicurezza costa troppo in termini di posti Dirigenziali, Prefettizi o da Generali che unificandosi sarebbe costretti a ridurre le loro posizioni! Nello specifico: Il SAP ha seguito con sempre maggior preoccupazione gli avvenimenti riguardanti l Ufficio di Polizia di Frontiera di Montichiari. Quando nel marzo 2010, i vertici della Polizia di Stato avevano deciso di promuoverlo ad Ufficio di Polizia di Frontiera, venne incrementato il numero dei dipendenti sino a 35 e venne incaricato a dirigerlo un Funzionario di Polizia. Tale decisione era stata presa in considerazione dell aumento dei voli Ryan-Air, ma soprattutto perché la Questura di Brescia non era più in grado di sopperire alle esigenze operative dell aeroporto. All epoca, vi erano 6 voli nazionali giornalieri (sei atterraggi e sei decolli) e due voli extra schengen (due atterraggi e due decolli). Indubbiamente numeri esigui, ma che nella loro esiguità avevano messo in grave difficoltà la Questura di Brescia che pur non avendo avuto un aumento di personale doveva cederne per poter gestire l attività dell aeroporto. In particolare, e lo sottolineo, per la posizione dell aeroporto sito nel comune di Montichiari, tutti gli operatori della Questura che dovevano recarsi a lavorare presso l aeroporto avevano diritto ad un indennità per lavoro fuori sede e gravavano sulla Questura, non solo per la suddetta indennità, ma anche per quanto riguardava lo straordinario, in quanto doveva essere conteggiato sia il viaggio di 3

4 andata che di ritorno per la Questura di Brescia. Nel corso degli anni l operatività dello scalo è andata diminuendo ed al momento vi sono circa passeggeri annui di cui il 70% extra schengen. L aeroporto è considerato HUB di Poste italiane ed ogni notte in cui partono i voli postali, vi sono circa 100 lavoratori addetti alla movimentazione delle merci, oltre ai numerosi voli con armi e valori in partenza ed arrivo con destinazioni di paesi considerati ad alto rischio. Al momento in aeroporto operano 15 dipendenti della Polizia di Stato, un numero assolutamente esiguo ma che viene rafforzato in caso di necessità dalla 2 Zona Polizia di Frontiera per la Lombardia con sede a Linate. La 2 Zona attinge il personale necessario dai presidi di Polizia di Frontiera terrestri di Luino e Como non creando così problemi di personale agli Uffici operativi ma soprattutto alla Questura di Brescia. Un declassamento a posto di Polizia di Frontiera alle dipendenze della Questura di Brescia farebbe si che in caso di necessità non sarebbe più la Polizia di Frontiera a farsi carico della risoluzione con l invio di personale specializzato ed appositamente formato ma se ne dovrebbe far carico la Questura di Brescia, già in grave sofferenza di personale. Il personale della Questura di Brescia inviato all aeroporto, torto collo dovrà sicuramente essere distolto da altri servizi creando così ritardi nella gestione delle pratiche o peggio ancora in caso di urgenza, prelevato da servizi essenziali, quali la volante, deputata al controllo del territorio. Tale situazione sarà la quotidianità, come lo è attualmente e se, come si è letto sui vari organi di stampa, il rilancio dell aeroporto di Montichiari è imminente dopo l apertura della nuova arteria BreBeMi e l acquisizione di parte della società da parte SAVE (società che gestisce l aeroporto di Venezia) saranno sempre più problematiche con l inevitabile aumento dei voli. Tutto questo a fronte di un risparmio economico o di razionalizzazione degli uomini pari a zero. Si, pari a zero, in quanto i locali della Polizia di Frontiera di Montichiari sono a carico dell aeroporto ed il personale attualmente presente rimarrebbe assegnato al nuovo Ufficio che cambierebbe solo denominazione. La soluzione più congrua, sarebbe quella di lasciare l aeroporto alle dipendenze della Polizia di Frontiera, magari direttamente alle dipendenze dell aeroporto di Orio al Serio, che, potrebbe provvedere alle eventuali esigenze di personale con operatori preparati e specializzati per tale compito. 4

5 Il Distaccamento della Polizia Stradale di Salò è operativo dal gennaio del 1961 e occupa una struttura di proprietà del Comune di Salò, che è composta da due palazzine di cui una adibita a uffici e alloggi del personale e l altra a ricovero degli automezzi di servizio e ad alloggio del Comandante per complessivi 700 metri quadrati. L Amministrazione comunale da quest anno ha concesso la struttura in comodato d uso gratuito (Vedasi lettera del Sindaco e delibere comunali). Amministrazione comunale che aveva immediatamente ripristinato l operatività del Reparto in occasione del sisma che aveva colpito Salò nel 2004, danneggiando la struttura in maniera importante. Recentemente sono stati spesi euro per il rifacimento del tetto della palazzina uffici e alloggi del personale, rimuovendo il tetto in eternit con la posa di materiale di nuova concezione per il risparmio energetico. Il Distaccamento ha in forza 13 persone Le pattuglie del Distaccamento di Salò vigilano quotidianamente: - la strada statale 45bis da Rezzato a Limone sul Garda, fino al confine con il trentino, distanti tra loro 60 chilometri e che vede la presenza di un numero sempre crescente di mezzi pesanti e di turisti, anche per la vicinanza del casello autostradale di Brescia Est, che consente di raggiungere le industrie e le località turistiche della gardesana occidentale e del trentino con maggiore comodità; - la strada provinciale 237 tra Roè Volciano e Bagolino fino al confine con il trentino distanti 35 chilometri; anche in questo caso con copertura di un tratto stradale altamente trafficato per la presenza di località turistiche di montagna quali Pinzolo e Madonna di Campiglio, che industriali, metallurgiche e commerciali. La copertura territoriale di competenza pertanto riguarda i comuni di Rezzato, Mazzano, Nuvolera, Nuvolento, Prevalle, Serle, Agnosine, Anfo, Bagolino, Barghe, Bione, Capovalle, Casto, Gardone Riviera, Gargnano, Gavardo, Idro, Lavenone, Limone, Magasa, Manerba, Mura, Muscoline, Odolo, Pertica Alta, Pertica Bassa, Polpenazze, Preseglie, Provaglio Val Sabbia, Puegnago, Sabbio Chiese, Salò, San Felice del Benaco, Tignale, Toscolano maderno, Tremosine, Treviso Bresciano, Vallio, Valvestino, Vestone, Villanuova sul Clisi, Vobarno. La chiusura del Distaccamento di Salò, soprattutto per la conformazione morfologica del territorio e di conseguenza delle arterie stradali nel caso di incidente stradali o eventi naturali per la rapidità di intervento, che oggi è possibile, avrebbe ripercussioni deleterie sulla viabilità e sulla cittadinanza. Si pensi soprattutto a quello aree di confine con il trentino dove le 5

6 due strade citate non hanno percorsi alternativi e sono caratterizzate da un andamento tortuoso fatto di curve e gallerie e variazioni altimetriche. Si pensi che una pattuglia del Distaccamento di Desenzano per intervenire nella zona dell alta Vallesabbia impiegherebbe, in presenza di traffico normale, circa 58 minuti; una pattuglia della Sezione di Brescia nel tratto più veloce 59 minuti; così come per interventi nella zona dell alto Garda da Desenzano 1 ora e 7 minuti, mentre da Brescia 1 ora e 28 minuti. (fonte google maps) L attivita infortunistica svolta nel territorio di competenza negli ultimi 5 anni: NUMERO INCIDENTI MORTALI 42 NUMERO INCIDENTI CON FERITI 775 NUMERO INCIDENTI CON SOLI DANNI 304 TOTALE PERSONE DECEDUTE 47 TOTALE PERSONE FERITE 1157 TOTALE PERSONE ILLESE 1699 L attivita di controllo del territorio e risultati degli ultimi 5 anni ELENCO CONTRAVVENZIONI e ATTIVITA TOT. guida in stato di ebbrezza alcoolica guida sotto effetto di sostanze stupefacenti 40 Totale contravvenzioni Persone segnalate alla AG 1400 Persone controllate con etilometro o precursore Il Distaccamento della Polizia Stradale di Iseo opera nell'area compresa tra il lago sebino orientale, la Franciacorta, da Paratico Capriolo Erbusco Rovato, fino a Brescia sulle tangenziali. Con l'apertura della Brebemi, l attività del Distaccamento di Chiari è stata dirottata ormai esclusivamente sulla rete autostradale e l area di competenza di Iseo, anche se non ufficialmente, è stata ampliata e comprende anche quella di Chiari. 6

7 A fronte di un continuo calo del personale del Distaccamento di Iseo, è invece in controtendenza aumentato l'impegno e i relativi risultati Ne sono un esempio ad oggi gli incidenti rilevati paragonati agli anni precedenti anno incidenti Solo quest'anno un aumento del 10% degli incidenti rilevati La polizia stradale di Iseo negli anni ha consolidato le relazioni con le polizie locali di tutti i comuni del territorio di competenza, tanto da rappresentare un fondamentale riferimento sia di tipo professionale che operativo. Con le amministrazioni comunali le relazioni sono sempre state ottime e costanti, in particolare nelle occasioni di emergenze e soccorso. Negli anni grazie alla costante presenza e ai rapporti maturati con le realtà locali, il presidio di Iseo si è consolidato come riferimento principale non solo per le attività specifiche di polizia stradale, ma piu' in generale come Forza di Polizia. L'eventuale chiusura comporterebbe una grave perdita di professionalità perchè per evidenti valutazioni personali, numerosi dipendenti potrebbero lasciare la specialità. (vedasi delibera del Comune di Iseo) L attivita infortunistica svolta nel territorio di competenza negli ultimi 5 anni: NUMERO INCIDENTI MORTALI 32 NUMERO INCIDENTI CON FERITI 827 NUMERO INCIDENTI CON SOLI DANNI TOTALE PERSONE DECEDUTE 33 TOTALE PERSONE FERITE 1351 TOTALE PERSONE ILLESE L attivita di controllo del territorio e risultati degli ultimi 5 anni ELENCO CONTRAVVENZIONI e ATTIVITA TOT. guida in stato di ebbrezza alcoolica 950 7

8 guida sotto effetto di sostanze stupefacenti 100 Totale contravvenzioni Persone segnalate alla AG 1321 Persone controllate con etilometro o precursore Per il personale della Polizia Stradale si prevede un riassorbimento negli altri distaccamenti della Provincia (Il personale di Salò verrà trasferito al Distaccamento della Polizia Stradale di Desenzano mentre quello di Iseo verrà distribuito al Distaccamento di Darfo Boario, di Chiari e alla Sezione di Brescia), quindi il risparmio di un affitto per il Dipartimento verrà pagato dai Poliziotti che vedranno aumentare le loro spese personali e dai cittadini che perderanno i presidi sul territorio, territori vasti come quello di Salò e Iseo soprattutto nel periodo estivo per un aumento esponenziale di turismo sui laghi bresciani. Infatti, chiudendo ISEO e SALO' e diventando MONTICHIARI e CHIARI Sottosezioni Autostradali, uffici deputati prioritariamente al pattugliamento autostradale, la viabilità della Provincia di Brescia tristemente nota alla cronaca per l'elevato numero di incidenti stradali (dati Istat 2013 al 5 posto per la più alta percentuale di morti sulla strada e al 9 posto per il numero totale di sinistri) sarà affidata solo ai pochi Distaccamenti di Desenzano e Darfo Boario e alla Sezione di Brescia, con i comprensibili disagi di chi dovrà attendere a Ponte Caffaro l'arrivo di una pattuglia proveniente da Desenzano. C è da ricordare, inoltre, che la provincia bresciana, nonostante sia tra le più vaste del territorio italiano, conta la presenza di un solo Commissariato di P.S., a Desenzano del Garda, e la chiusura dei Distaccamenti della Polizia Stradale limita ancor di più la presenza della Polizia di Stato e di conseguenza la sicurezza dei cittadini sull intera provincia bresciana. Nel 2013 la Segreteria Provinciale del SAP di Brescia, sempre sensibile al benessere del personale della provincia di Brescia, oltre a denunciare la situazione cronica di carenza di personale della Questura di Brescia, analizzava analiticamente, la ben più grave e catastrofica carenza di Ufficiali di P.G. al fine di portare a conoscenza del Dipartimento, il sistema in cui si trovano ad operare 8

9 gli uomini e le donne della Polizia di Stato in questa provincia. Per poter dare un senso concreto alle parole erano stati dimostrati con i numeri quanto fossero drasticamente diminuiti gli Ufficiali di P.G. e quanto la discesa fosse sempre più in pendenza con i pensionamenti di altri appartenenti al ruolo dei Sovrintendenti e Ispettori. Attualmente alla Questura di Brescia prestano servizio nr.36 Ispettori e nr.26 Sovrintendenti distribuiti in tutte le Divisioni e Uffici, compreso il Commissariato cittadino su un totale di 402 poliziotti compreso il personale civile. Il dato numerico, sterile nella sua unicità, è preoccupante per la continua diminuzione numerica per i prossimi pensionamenti che si attestano sulla decina di unità. Ma l analisi acquista valore se paragonata ad alcuni anni or sono: un dato su tutti è quello della Squadra Mobile che nel 2008 (solo 6 anni fa) contava la presenza di 24 Ufficiali di P.G. (di cui 14 Ispettori) mentre attualmente è scesa a 13 unità, quasi la metà (di cui 6 Ispettori). E doveroso rappresentare che nel totale complessivo sono considerati anche gli Ufficiali di P.G. che operano presso la Sezione Criminalità Organizzata con competenze territoriali del Distretto della Corte d Appello di Brescia (Bergamo, Cremona, Mantova). L esiguo numero di personale, incide notevolmente sull attività dell Ufficio, proprio per quanto predisposto dal Codice di Procedura Penale. Gli altri Uffici sicuramente non sono da meno ed il dato maggiormente preoccupante è soprattutto quello dell UPGSP, ove sovente non si riesce a coprire con un solo Ufficiale di P.G., i compiti di Coordinatore Sala Operativa ed Ufficio Denunce per i 5 turni della Volante. Attualmente l UPGSP ha un organico di nr.9 Ufficiali di P.G. (di cui nr.1 aggregato): con l esiguo numero a disposizione, considerati coloro che sono impiegati alla trattazione atti, sarebbe necessario un minimo incremento di nr.6 unità per poter destinare tale personale all Ufficio Denunce e come capo turno al Corpo di Guardia, ove opera solo personale del ruolo Agenti e Assistenti. Sicuramente gli altri Uffici non navigano nell oro: è il caso dell Ufficio Immigrazione di Brescia che gestisce un altissima presenza di cittadini stranieri regolari, pari a circa presenze, alle quali bisogna sommare tra il 20% ed il 30 % di presenze irregolari, risultando essere la terza provincia italiana per presenza di cittadini stranieri. In quest ufficio lavorano nr.5 Ufficiali di P.G. che non sono nemmeno sufficienti a coprire tutti i settori in cui opera l Ufficio Immigrazione e con un numero di addetti, proporzionalmente inferiore alle altre Questure. Questa O.S. ritiene che la Questura di Brescia sia al collasso e che 9

10 sia indispensabile per il buon andamento di tutta la struttura un incremento di Ufficiali di P.G., con dati alla mano, non inferiore alle nr.25 unità. Tale incremento di personale, eviterebbe che costantemente fosse distolto dalla propria attività, ma solo in circostanze emergenziali e non già nella programmazione settimanale per problemi di Ordine Pubblico come avviene tutt ora. La provincia di Brescia inoltre, registra (Rapporto Unar, dossier Immigrazione 2014 presentato dalla CGIL di Brescia) dopo Roma, Milano e Torino, di essere la prima città di dimensioni non metropolitane per la presenza di non italiani, mentre è la seconda in Lombardia dopo Milano registrando residenti stranieri, ovvero il 15% del totale regionale. In relazione al dato complessivo dei residenti, la nostra provincia è al primo posto con il dato del 13,4% che supera Mantova (13,2) e Milano (13,1) Da un punto di vista giudiziario Brescia rimane sul fondo della graduatoria quanto a dotazione di uomini e mezzi. Il nostro circondario può contare su un giudice ogni 20 mila abitanti mentre la media nazionale si attesta su un magistrato ogni La provincia di Brescia in tema di delittuosità, in entrambe le graduatorie del Sole 24ore (sull ordine pubblico) e di Italia Oggi (sulla criminalità) si colloca rispettivamente al 101 e al 94 posto. Per gli indicatori specifici è al 81 per i furti di autovetture, 82 per scippi, borseggi e rapine, 84 per furti in abitazione e 100 per truffe e frodi informatiche. Per i primi tre reati è palese che una capillare distribuzione delle forze di Polizia, sarebbe un ottimo deterrente. La provincia bresciana è stata scelta dalla criminalità organizzata per riciclare i proventi dei loro delitti e per assicurarsene di ulteriori; ne sono una prova i numeri che riguardano i beni confiscati. In Lombardia, Brescia è seconda dietro solo a Milano sia come beni confiscati (94) sia come aziende confiscate (30). Come detto dal Procuratore Generale presso la Corte d Appello di Brescia Pier Luigi Dell Osso, i settori particolarmente sensibili alle infiltrazioni della criminalità organizzata sono il comparto edilizio e quello ambientale. Brescia non si fa mancare nulla. Ribadiamo, che non accetteremo passivamente tali comportamenti che nulla hanno a che fare con il vero risparmio e che metteremo in atto tutto quanto in nostro potere per opporci a questo insensato disegno. 10

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