Intestinale#urinaria#tracheale. CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSO PER OSS Città della Salute - Ospedale Molinette, 27 Marzo 2018 INF.RE R.
|
|
- Aurelio Bellucci
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Intestinale#urinaria#tracheale CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSO PER OSS Città della Salute - Ospedale Molinette, 27 Marzo 2018 INF.RE R. NICOSIA
2 «Centro per la Cura della Stomia» punto di riferimento cui il portatore di stomia si deve rivolgere per ogni problema insorgente * OGNI MOMENTO DI CONTATTO CON IL PAZIENTE STOMIZZATO PUO DIVENTARE UN MOMENTO EDUCATIVO, UTILE NEL PROCESSO DI ADATTAMENTO ALLA NUOVA FUNZIONE ESCRETORIA ED ALL AUTONOMIA NELLA GESTIONE DELLA STOMIA. *DGR Piemonte 12 gennaio 2004, n Linee guida di assistenza al portatore di stomie. - Requisiti di un Centro per la cura delle stomie
3 IL PAZIENTE VA ASSISTITO SIA DA UN PUNTO DI VISTA FISICO CHE PSICOLOGICO In particolare la fase pre operatoria è molto importante per aiutare il soggetto ad accettare la stomia. Si raccomanda nel periodo pre operatorio di stabilire una relazione efficace con il paziente per fornirgli un adeguato sostegno psicologico. Prima dell intervento occorre inoltre coinvolgere il paziente nella scelta della sede della stomia. La scelta del presidio deve essere dettata dalle richieste e dalle esigenze della persona, considerando che, un presidio di raccolta deve avere: una perfetta tenuta in situ; garantire la protezione cutanea dal contatto con il materiale che viene dall intestino o dall apparato urinario; deve poter essere sostituito e posizionato facilmente; permettere il controllo degli odori; essere sottile e poco visibile.
4 SOSTEGNO PSICOLOGICO valutare il livello di ansia; informare sull eventuale tipologia di stomia; fornire rassicurazione; formare sull autocura; promuovere l incontro con persone portatrici di stomia; sostegno religioso se richiesto; informazione e formazione della famiglia dell assistito; consulto con l enterostomista; Fornire indicazione di associazioni per stomizzati.
5 Tutte le persone con stomie e i loro famigliari dovrebbero avere accesso ad una educazione completa 2.L educazione alla stomia per tutti i livelli degli operatori sanitari dovrebbe essere sistematica, centrata sul cliente, fornita nelle sedi accademiche e sul posto di lavoro 3.I pazienti portatori di stomia devono avere accesso a un team interdisciplinare di professionisti con conoscenze specializzate per aumentare la qualità nella gestione delle stomie **Registered Nurses Association of Ontario, 2009
6 INFERMIERE STOMATERAPISTA PROFESSIONISTA ESPERTO Durante il ricovero e prima della dimissione, educa il paziente stomizzato ad eseguire l igiene della stomia, a scegliere i giusti presidi e a seguire il corretto stile alimentare in base alla propria condizione. Conosce sia le problematiche fisiche che quelle psicologiche legate al confezionamento di stomia e mette in atto interventi assistenziali volti alla loro prevenzione e/o gestione.
7 GESTIRE UNA «STOMIA INTESTINALE» CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA SEDE ANATOMICA ileostomia; ciecostomia; colostomia destra; trasversostomia; colostomia sinistra; sigmoidostomia. Il retto è l unico tratto d intestino che non può essere esteriorizzato sono classificate in terminali e in laterali a doppia canna (o a canna di fucile) in funzione del tipo di confezionamento.
8 Sede ideale di applicazione di una Stomia Osservazione dello stato della cute Osservazione della conformazione fisica Indagine sullo stile di vita consentire una facile gestione della stomia; garantire la tenuta in situ del presidio; evitare le complicanze; ridurre i costi di gestione. IL PRIMO ATTO RIABILITATIVO: IL DISEGNO PRE-OPERATORIO (MAPPAGGIO)
9 GESTIONE DELLE STOMIE (Stoma care) Le condizioni cliniche che rendono necessario il confezionamento chirurgico di una stomia, sono molte ed eterogenee, le principali cause sono: Colonstomie Rettocolite ulcerosa, Morbo di crohn, Traumi addominali, Diverticolite, Carcinoma del retto-sigma, Anomalie congenite, Traumi addominali, Tumori «Via Artificiale»: la realizzazione di una via alternativa a quella naturale per la eliminazione delle feci; Stomia : è la porzione della mucosa intestinale che viene portata all esterno attraverso una apertura; Stoma : è Il tratto d intestino abboccato sull addome; Enterostomia : è la procedura chirurgica che permette la esternalizzazione di una parte dell intestino. LE STOMIE POSSONO ESSERE TEMPORANEE O PERMANENTI Stomie temporanee da due a quattro mesi, prima cioè che venga effettuata la ricanalizzazione.
10 DISPOSITIVI DI RACCOLTA PER STOMIZZATI Il sistema a un pezzo è un dispositivo di raccolta per stomizzati particolarmente semplice, completo e funzionale. Il sistema adesivo è rappresentato da un anello in materiale sintetico incorporato nel sacchetto attorno alla bocca stomale, che può essere di differenti misure a seconda delle dimensioni dello stoma. La superficie adesiva è ridotta al minimo essenziale e le caratteristiche di flessibilità, adattabilità e traspirabilità del materiale che compone l anello di supporto consentono il massimo rispetto della pelle anche in caso di frequenti cambi. Il sistema a due pezzi è un dispositivo di raccolta per stomizzato, dotato di un meccanismo di chiusura a flangia. Il sistema adesivo è rappresentato da una placca di materiale sintetico sulla quale è incorporato un anello semirigido che si aggancia ad un analoga struttura localizzata attorno alla bocca della sacca. Questo sistema viene utilizzato con buoni risultati pratici sia nella fase post-operatoria immediata che in quella a distanza in presenza di una cute peristomale particolarmente sensibile e qualora siano necessari frequenti ricambi anche durante la stessa giornata. La placca, che resta in sede anche per alcuni giorni, evita il traumatismo diretto della pelle che in questo modo è correttamente protetta. TIPI DI SACCHE PER STOMIA Sacche fondo chiuso sono utilizzate dove le feci sono più solide, le scariche meno frequenti e pertanto non si richiede un frequente ricambio. Sacche a fondo aperto sono utilizzate quando si devono raccogliere sostanze liquide che si accumulano frequentemente e che devono essere scaricate di volta in volta. (È il caso delle iliostomie, delle ciecostomie o delle deviazioni urinarie).
11 GESTIONE E CAMBIO DELLA SACCA DI RACCOLTA DELLA STOMIA Le finalità sono quelle di garantire il benessere e il comfort alla persona, mantenere integra la mucosa della stoma e la cute peristomale, permettere una buona adesione del sistema di raccolta, educare la persona. PREPARAZIONE DELL AMBIENTE INVITARE I DEGENTI CHE SONO IN GRADO DI FARLO AD USCIRE DALLA CAMERA. SISTEMARE I PARAVENTI O LE TENDE INTORNO AL LETTO IN MANIERA ACCURATA. APRIRE LEGGERMENTE LE FINESTRE IN MODO DA PERMETTERE UNA VENTILAZIONE CONTINUA E LA IMMEDIATA ELIMINAZIONE DI ODORI SGRADEVOLI.
12 CAMBIO DEL DISPOSITIVO DI RACCOLTA Al momento dell applicazione del dispositivo occorre tenere presente alcuni accorgimenti pratici: 1) Il foro di apertura del dispositivo deve essere di forma e misura il più possibile simile a quello della stomia; 2)Tutto l occorrente necessario per il cambio del presidio sempre a portata di mano;
13 IGIENE E CURA DELLO STOMA E DELLA ZONA PERISTOMALE Acqua tiepida e sapone neutro (o leggermente acido tipo sapone di Marsiglia) o detergenti specifici Panno carta (o anche garze in tnt), o eventualmente una spugna morbida. Panno carta per asciugare (Misuratore di diametro) Forbici con punte arrotondate (se necessarie) Idoneo dispositivo di raccolta (1 o 2 pezzi) Riordino Smaltire i rifiuti secondo la normativa vigente Disinfettare e riordinare il materiale utilizzato
14 Rilevare l eventuale presenza di arrossamento, dolore, lesioni della stomia o della cute peristomale, la quantità e l aspetto delle feci, il livello di autonomia della persona. Durante lo svolgimento del lavoro assegnato, l OSS deve sapere riconoscere evidenti segni di anomalie e di cambiamenti della persona assistita che dovrà tempestivamente segnalare all Infermiere.
15 IRRIGAZIONE DELLA COLOSTOMIA Ha lo scopo di svuotare il colon del suo contenuto di gas, muco,feci e consentire alla persona di svolgere le attività sociali e lavorative senza timore di perdere materiale fecale. Lo stoma sull addome non è sottoposto a un controllo muscolare volontario e può evacuare a intervalli inregolari. Gli orari delle irrigazioni debbono essere stabiliti in accordo con gli impegni della persona dopo la ripresa delle sue normali attività
16 Da evitare... Non rispettare i tempi dei cambi; Non eseguire un corretto «stoma care»;
17 LE COMPLICANZE STOMALI Complicanze precoci Edema: eccessiva trazione dell ansa; Insufficiente diametro di apertura nella parete muscolare o cutanea; Ristagno del contenuto fecale; Utilizzo di presidi non idonei. Emorragia intra e peristomale: Eccessiva esteriorizzazione dell ansa; Emostasi difettosa; Coaugulopatie; Microtraumi da cattiva gestione. Ischemia e/o necrosi Dermatiti: Malposizionamento; Utilizzo di disinfettanti sulla cute peristomale; Materiale protesico non idoneo; Posizionamento non corretto del presidio. Retrazione: Errore di confezionamento dello stoma; Eccessivo spessore della parete addominale(obesi). Suppurazoni,ascessi peristomali: contaminazione intraoperatoria per fuoriuscita di feci dall intestino mal preparato Complicanze tardive Dermatiti Ernia(cedimento della parete addominale,errore chirurgico nel confezionamento) Fistola(da trauma,da suppurazione,legate alla patologia primaria e. morbo di Crohn) Prolasso(eccesiva ampiezza dell incisione parietale e cutanea,scarsa fissazione viscero parietale Stenosi(esiyi di:incisione cutanea inadeguata,processo suppurativo,retrazione precoce,ischemia e necrosi) Emorragia(varici,farmaci,malattie infiammatorie,microtraumi da mal gestione,eccessiva esteriorizzazione dell ansa Traumi(perforazione dell ansa in seguito a irrigazione o incanulamento per esami diagnostici,da vestiario inadatto)
18 GESTIRE UNA «UROSTOMIA» Quando non è più possibile assicurare la continuità dell'apparato urinario per consentire la fuoriuscita dell'urina per via naturale, è necessario un intervento di stomia urinaria o urostomia. Si tratta del confezionamento di un nuovo orifizio sulla parete addominale per favorire l'eliminazione spontanea dell'urina.
19 UROSTOMIA A livello urinario si possono collegare all esterno: Il rene > Nefrostomia L uretere > Ureterostomia La vescica > Cistostomia La stomia è priva di sfintere e di un muscolo in grado di dilatarsi o stringersi a comando, pertanto, questo intervento, provocando l impossibilità del controllo volontario delle eliminazioni, rende necessario l impiego di dispositivi di raccolta.
20 COME GESTIRE UN'UROSTOMIA L'urina è un flusso liquido che fuoriesce in modo continuo dalla stomia. Per facilitare la sostituzione della sacca (sistema di raccolta monopezzo o a due pezzi), è consigliabile eseguire questa operazione prima di fare colazione per limitare il flusso dell'urina durante il cambio della sacca. Ricordarsi di svuotare regolarmente la sacca nell'arco della giornata per evitare che non aumenti eccessivamente di volume (e di peso), riducendo l'aderenza del dispositivo di raccolta alla cute.
21 GESTIRE UNA «TRACHEOSTOMIA» Un intervento chirurgico che consiste nell'incisione chirurgica della trachea, per aprire una via respiratoria alternativa a quella naturale Viene praticata di routine nei pazienti che necessitano di intubazione endotracheale per periodi, in genere, superiori ad una settimana (es. stato di coma prolungato), o all'inizio di interventi chirurgici alla testa e al collo che rendono impossibile l'intubazione.
22 Tracheotomia Percutanea È una moderna variante della tecnica chirurgica classica, praticata in rianimazione direttamente al letto del paziente, che ha gradualmente sostituito, in terapia intensiva, la tecnica chirurgica. Utilizza un approccio dilatativo e poco invasivo per creare lo stoma (apertura). È una procedura reversibile ed è impiegata nei pazienti che necessitano di una prolungata assistenza respiratoria artificiale I differenti sistemi impiegati variano per il tipo di strumento usato per dilatare la trachea e creare lo stoma.
23 Medicazione e cura dello stoma Il rischio di dislocazione della stomia è elevato nei primi giorni: occorrono 4 giorni perché si stabilizzi una stomia chirurgica e 7 per una percutanea. Il tubo va fissato cercando di evitare una compressione (e pressione) eccessiva sulla cute: è preferibile fissarlo con gli appositi stabilizzatori, invece che con cerotti per evitare una compressione eccessiva. Le secrezioni che si raccolgono attorno allo stoma provocano rumore e gorgoglii, ma anche macerazione della cute e infezioni. La sede va pulita con soluzione fisiologica almeno ogni 24 ore e medicata con tecniche asettiche (no touch). E preferibile usare le medicazioni in commercio e non quelle fatte in casa tagliando la garza. In caso di infezione si può ricorrere ad acqua ossigenata al 3% o iodopovidone in acqua. Se lo stoma è arrossato e ha essudato è preferibile fare un esame colturale, ma è inevitabile che le secrezioni si colonizzino con la flora batterica respiratoria. La frequenza della medicazione dipende dalle condizioni generali del paziente, in genere per la tracheostomia recente va fatta almeno una volta al giorno e tutte le volte che la medicazione è sporca o bagnata. Le stringhe di fissaggio vanno cambiate tutti i giorni (salvo che nelle prime 24 ore) e se bagnate, lasse o troppo strette (in genere deve essere possibile mettere un dito tra fascia e collo). E fondamentale garantire una buona igiene del cavo orale per evitare che batteri patogeni de cavo orale possono passare alle vie aeree inferiori e causare contaminazione delle secrezioni tracheali, e polmonite, in particolare nei pazienti ventilati.
24 Se l umidificazione non è adeguata si può andare incontro a ostruzione della cannula. L aspirazione è una pratica utile per rimuovere le secrezioni ma è dolorosa per il paziente e va eseguita quindi solo al bisogno. E sempre più frequente avere in reparto pazienti con una tracheostomia fresca è fondamentale che anche il personale, delle aree non critiche, sappia come gestirla.
25 CANNULE DA TRACHEOTOMIA Sono molto differenti tra loro, sia per materiale, dimensione e caratteristiche. I materiali attualmente utilizzati sono di natura plastica (polivinilcloruro o silicone), mentre in passato erano in metallo (argento o acciaio inossidabile). [ Le cannule sono disponibili in varie misure, su ogni di essa viene riportato il diametro interno ed esterno e la lunghezza della cannula, queste misure sono importanti sia per la scelta del presidio a seconda del paziente, sia per le contro cannule, che vanno inserite internamente alla cannula e permettono con la loro sostituzione o pulizia di mantenere il condotto della tracheotomia pulito.
26
27 L ALIMENTAZIONE PER BOCCA La cannula tracheostomica è sempre un ostacolo alla deglutizione perché impedisce l escursione craniale e anteriore del cono laringeo e l apertura dello sfintere esofageo superiore. Per aumentare l efficacia della deglutizione e diminuire il rischio di aspirazioni durante i pasti, la cannula fenestrata deve essere chiusa con tappo o valvola. Durante la deglutizione la cuffia della tracheostomia va sgonfiata e nel frattempo si deve aspirare per evitare il passaggio in trachea di secrezioni raccolte a monte della cuffia. La cuffia sgonfia (o gonfiata parzialmente) comprime l esofago creando problemi di deglutizione, si deve quindi valutare che il paziente tolleri lo sgonfiamento della cuffia. Inoltre prima di procedere con l alimentazione occorre valutare la deglutizione somministrando sorsi di acqua sterile per bocca e se ben tollerati (cioè se non ci sono segni di tosse, desaturazione, aumento della frequenza respiratoria) si può iniziare un alimentazione con dieta morbida. Il paziente deve rimanere seduto, con la testa leggermente flessa. Se non è possibile alimentare il paziente per bocca, si ricorre alla nutrizione parenterale o enterale che viene effettuata attraverso un sondino naso-gastrico
28 NUTRIZIONE ENTERALE [NE] È UN TIPO DI NUTRIZIONE, EFFETTUATA CON NUTRIENTI LIQUIDI ARTIFICIALI, CHE VENGONO SOMMINISTRATI MEDIANTE UN SONDINO NEL TRATTO GASTROINTESTINALE. SNG Sondino naso gastrico, si tratta di un piccolo tubo di gomma o in silicone, che viene introdotto da una narice e passa attraverso il naso e la parte posteriore dalla cavità orale arriva all esofago, per poi arrivare allo stomaco. PEG sonda introdotta tramite stomia digestiva direttamente nello stomaco gastrostomia. Viene posizionata, direttamente nello stomaco praticando un foro. PEJ Sonda introdotta tramite una stomia digestiva, si permette di somministrare i nutrienti direttamente nell intestino. Diete speciali per sonde o modulari (specifici per patologia): per diabetici per neuropatici per epatopatia per insufficienza respiratoria per immunodepressi altro GASTROSTOMIA ENDOSCOPICA PERCUTANEA
29 SITOGRAFIA %20gestione%20della%20urostomia.pdf rostomia.pdf iente_def.pdf %20delle%20stomie.pdf Disciplina: ASSISTENZA IN AMBITO CHIRURGICO Area: Tecnico-operativa Docente:Prof.ssa LEONZIO RITA
avremo: COLOSTOMIA; ILEOSTOMIA,
GESTIONE DEL PAZIENTE CON STOMIA Le stomie La parola stomia deriva dal greco (Stoma tos = bocca), ed indica l intervento chirurgico di abboccamento dell intestino alla parete addominale, al fine di creare
DettagliGESTIONE DELLE STOMIE
AZIENDA U.S.L. di PESCARA Polo Didattico Corso per Operatore Socio Sanitario Disciplina: ASSISTENZA IN AMBITO CHIRURGICO Area: Tecnico-operativa Docente:Prof.ssa LEONZIO RITA GESTIONE DELLE STOMIE (Stoma
DettagliALLEGATO A. LOTTO 1 - Dispositivi per le enterostomie e derivazioni urinarie del post-operatorio
ALLEGATO A LOTTO 1 - Dispositivi per le enterostomie e derivazioni urinarie del post-operatorio Sistema di raccolta monopezzo sterile post-operatorio costituito da una placca idrocolloidale autoportante
DettagliLA GESTIONE DELLE STOMIE. Danila Maculotti 30 ottobre 2009
LA GESTIONE DELLE STOMIE Danila Maculotti 30 ottobre 2009 STOMIA Stoma = bocca Apertura artificiale creata chirurgicamente, che mette in comunicazione un tratto intestinale o urinario con l esterno, per
DettagliTRACHEOSTOMIA Daniele Mancini
TRACHEOSTOMIA Daniele Mancini TRACHEOSTOMIA Per tracheostomiasi intende il posizionamento di una via aerea definitiva (cannula trachestomica) tramite uno stoma creato per via percutanea o chirurgicamente,
DettagliGESTIONE ALVO COMPRESE LE ENTEROSTOMIE PA.GRC.1.16.F14 PROCEDURA AZIENDALE PER GESTIONE ALVO COMPRESE LE ENTEROSTOMIE
1 di 6 PROCEDURA AZIENDALE PER GESTIONE ALVO COMPRESE LE ENTEROSTOMIE Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione 0 01.08.2017 Firme Redatto Verificato Approvato U.O. Assicurazione
DettagliLa gestione delle stomie in età pediatrica
La gestione delle stomie in età pediatrica Gastrostomia, digiunostomia Ileostomia Colonstomia Tracheostomia UOC Anestesia e Rianimazione Pediatrica IRCCS Istituto G. Gaslini Gastrostomia e Digiunostomia
DettagliLO STOMACARE RIVIERA PAMELA COORDINATRICE INFERMIERISTICA AREA BLU
LO STOMACARE RIVIERA PAMELA COORDINATRICE INFERMIERISTICA AREA BLU L educazione terapeutica Consiste nell aiutare il paziente e la sua famiglia a: comprendere la malattia e il trattamento collaborare alle
DettagliSTOMA CARE E AUTOCURA. Relatore:Inf. ET C. Papa FondazioneIRCCS S. Matteo Pavia
STOMA CARE E AUTOCURA Relatore:Inf. ET C. Papa FondazioneIRCCS S. Matteo Pavia STOMA CARE CURA DELLA STOMIA. AUTOCURA LA GESTIONE IN AUTONOMIA DELLA STOMIA STOMA CARE + AUTOGESTIONE Percorso formativo
DettagliSassari, 06/10/2018 Hotel Marini Via P.Nenni. 2 (Sala Pitagora) quotidianeita. Monica Bullitta CPSI Stomaterapista AOU Sassari
Sassari, 06/10/2018 Hotel Marini Via P.Nenni. 2 (Sala Pitagora) P.S.E.: dalla genetica alla quotidianeita Monica Bullitta CPSI Stomaterapista AOU Sassari Vivere con una stomia.. quando l impossibile diventa
DettagliDIPARTIMENTO CHIRURGICO GASTROENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA. PEG Gastrostomia. Endoscopica Percutanea
DIPARTIMENTO CHIRURGICO GASTROENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA PEG Gastrostomia Endoscopica Percutanea Che cosa è? La gastrostomia endoscopica percutanea (PEG) è una procedura che comporta il posizionamento
DettagliPER PERSONE CANDIDATE A CONFEZIONAMENTO DI STOMIA INTESTINALE
Cattedra di Chirurgia Generale U.O.C. Chirurgia Generale I Direttore Prof. Piergiorgio Danelli Centro di Stomaterapia e Riabilitazione del Pavimento Pelvico Tel 023904.3465 stomaterapia@asst-fbf-sacco.it
DettagliPiccolo Glossario. ADDOME: è la grande cavità situata nella parte inferiore del tronco, tra il torace in alto ed il piccolo bacino in basso.
Piccolo Glossario ABBOCCAMENTO: collegamento dell ansa alla cute. ADDOME: è la grande cavità situata nella parte inferiore del tronco, tra il torace in alto ed il piccolo bacino in basso. AMBULATORIO DI
DettagliTROVARE IL PRESIDIO GIUSTO. E.T. AFD. Maria Dolores D Elia CENTRO STOMIZZATI Ospedale Maggiore BOLOGNA
E.T. AFD. Maria Dolores D Elia CENTRO STOMIZZATI Ospedale Maggiore BOLOGNA RIABILITAZIONE NON SIGNIFICA SOLO CAMBIARE UNA SACCA TROVARE IL PRESIDIO E FONDAMENTALE PER RIDARE SUCUREZZA AL CLIENTE. Durante
DettagliProblemi da affrontare. Proseguire la cura della malattia di base gestire la trachestomia nutrirlo affrontare le infezioni La riabilitazione
Caso clinico 1 Pz proveniente dalla rianimazione, 53 anni Obeso, iperteso Coma post anossico post infarto miocardico occorso 1 mese prima Tracheotomizzato con tecnica percutanea Problemi da affrontare
DettagliL ASSISTENZA ELEMENTARE AL PAZIENTE IN NAD
REGIONE LAZIO L ASSISTENZA ELEMENTARE AL PAZIENTE IN NAD Roma, 20 luglio 2013 Dott. A. Vivenzio AUSL RMD Serv.. Inter. Equipe NAD La Nutrizione Artificiale (NA) è una procedura terapeutica mediante la
DettagliGestione della digiunostomia nutrizionale
Gestione della digiunostomia nutrizionale Lo IEO pubblica una collana di Booklets al fine di aiutare il paziente a gestire eventuali problematiche (quali ad esempio le terapie svolte, l alimentazione da
DettagliUniversità degli Studi di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica SEDE di PORTOGRUARO
Università degli Studi di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica SEDE di PORTOGRUARO Assistenza infermieristica al paziente portatore di STOMIE INTESTINALI GESTIONE DELLE
DettagliNutrizione nel paziente anziano e la gestione delle stomie Fondazione Madre Cabrini ONLUS Sant Angelo Lodigiano (LO) 30 ottobre 2009
Nutrizione nel paziente anziano e la gestione delle stomie Fondazione Madre Cabrini ONLUS Sant Angelo Lodigiano (LO) 30 ottobre 2009 Le stomie digestive M. Lovera Servizio di Endoscopia Digestiva e Gastroenterologia
DettagliLE STOMIE INTESTINALI: dalla definizione dei problemi, alla pratica dell assistenza. Lucia Mensi A.O Villa Scassi Genova
LE STOMIE INTESTINALI: dalla definizione dei problemi, alla pratica dell assistenza Lucia Mensi A.O Villa Scassi Genova agire su agire con Campo cognitivo = conoscenze Campo psico motorio = abilità tecnico
DettagliCorso formazione L ASSISTENZA INFERMIERISTICA E LA CURA DEL PAZIENTE PORTATORE DI STOMIE
Corso L ASSISTENZA INFERMIERISTICA E LA CURA DEL PAZIENTE PORTATORE DI STOMIE OBIETTIVI Illustrare gli step fondamentali per l'assistenza al paziente colon - ileo - stomizzato e con uretero stomie nella
DettagliLA GESTIONE INFERMIERISTICA DOMICILIARE DEL PAZIENTE IN OLT E NIV OBIETTIVO
LA GESTIONE INFERMIERISTICA DOMICILIARE DEL PAZIENTE IN OLT E NIV OBIETTIVO FAVORIRE LA STABILITA DELLA MALATTIA RICONOSCIMENTO DELLA RIACUTIZZAZIONE TRATTAMENTO TEMPESTIVO DANNO SaO2 90% VALUTAZIONI DEL
DettagliUniversità degli Studi di Roma La Sapienza
Università degli Studi di Roma La Sapienza Management infermieristico della stomia dopo chirurgia colorettale. Valutazione della qualità di vita mediante SQOLS di Maria Lucia D'Elia Relatore: Pasquale
DettagliPREVENZIONE DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE DELLE BASSE VIE AEREE:
PREVENZIONE DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE DELLE BASSE VIE AEREE: protocollo per la gestione degli umidificatori monouso per l ossigenoterapia. A cura del Gruppo Operativo lotta contro le I.O. con la collaborazione
DettagliTERAPIA CON DUODOPA. Biella, Ottobre D.S.Russo Mariangela Struttura Complessa di Neurologia
TERAPIA CON DUODOPA Biella, Ottobre 2013 D.S.Russo Mariangela Struttura Complessa di Neurologia Terapia con DUODOPA Fase iniziale: terapia farmacologica convenzionale (L-Dopa in compresse) Fase avanzata:indicazione
DettagliSondino nasogastrico: fattori di rischio e misure di prevenzione, fonti di infezione, tecniche di posizionamento, tipologie varie
CORSO: IL Sondino Nasogastrico (SNG) : Accesso congiunto MCA- ADI, tecniche di posizionamento, Patologie Connesse e prevenzione delle complicanze ASRI- 20-05-2015 Coordinatore : Piera Paola Grandi Sondino
DettagliGESTIONE PORTATORE DI ILEO-COLOSTOMIA
Data 01/01/2014 Pagina 1 di 6 INDICE 1. OBIETTIVO... 2 2. PESONALE COINVOLTO E ESPONSABILITÀ... 2 3. FEQUENZA... 2 4. DOCUMENTI A SUPPOTO... 2 5. MATEIALE OCCOENTE... 2 6. MODALITA OPEATIVE... 3 6.1 SEQUENZA
DettagliLA CONTINUITA ASSISTENZIALE PEDIATRICA. Vincenzo Abagnale Infermiere Coordinatore U.O. Rianimazione Azienda Ospedaliero-Universitaria A.
LA CONTINUITA ASSISTENZIALE PEDIATRICA Vincenzo Abagnale Infermiere Coordinatore U.O. Rianimazione Azienda Ospedaliero-Universitaria A.Meyer Firenze A CASA CON LA TRACHEOSTOMIA COME? QUANDO? IL PERCORSO
DettagliLa fase post-operatoria
GESTIONE DEL PAZIENTE NEL POST-OPERATORIO OPERATORIO immediato La fase post-operatoria Si intende la fase successiva ad un intervento chirurgico, e si può suddividere in vari fasi: Post operatorio immediato:
DettagliTRACHESTOMIA Per tracheostomia si intende il posizionamento di una via aerea definitiva i i (cannula trachestomica) tramite uno stoma creato per via p
NURSING NELLA TRACHEOSTOMIA TRACHESTOMIA Per tracheostomia si intende il posizionamento di una via aerea definitiva i i (cannula trachestomica) tramite uno stoma creato per via percutanea o chirurgicamente.
Dettaglicon Miele di Manuka La gamma Aurum Convex
con Miele di Manuka La gamma Aurum Convex con Miele di Manuka Convessità versatile per una vestibilità delicata e senza perdite. Spesso quando le persone portatrici di stomia hanno una stomia mal posizionata,
DettagliPresidente Prof. A. Panucci Direttore Prof. M. Schiavone
OSPEDALE SANDRO PERTINI Dott. Egidio Sesti Direttore Generale ff LA CHIRURGIA UROLOGICA ROMANA 2010 VIII Corso di Aggiornamento in Chirurgia Urologica Corso Teorico-Pratico per Medici e Infermieri Roma
DettagliCodice lotto
Codice lotto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66
DettagliElenco Check List e documenti AUSL VDA
Elenco Check List e documenti AUSL VDA (aggiornato agosto 2016) Ambiente Sicuro Titolo documento Tipologia documento Percorso per doc. az. Linee Guida per l igiene mani nell assistenza sanitaria Decontaminazione,
DettagliCome gestire il trattamento quotidiano con il sistema di infusione intestinale continua di levodopa/carbidopa in gel (Duodopa )
Come gestire il trattamento quotidiano con il sistema di infusione intestinale continua di levodopa/carbidopa in gel (Duodopa ) Cosa fare una volta tornati a casa e nei mesi successivi all impianto? Il
DettagliMaryla Guzman Infermiera IEO Responsabile AFA «Associazione Assistenti familiari» Il bisogno di eliminazione delle feci e delle urine 4 Corso (3.2.
Maryla Guzman Infermiera IEO Responsabile AFA «Associazione Assistenti familiari» Il bisogno di eliminazione delle feci e delle urine 4 Corso (3.2.18) BISOGNI DI ELIMINAZIONE L'eliminazione è un bisogno
DettagliIL POSIZIONAMENTO DEL SNG. Assistenza
IL POSIZIONAMENTO DEL SNG Applicazione Gestione Assistenza Indicazioni Il posizionamento del SNG può essere utilizzato per molteplici scopi: Svuotare lo stomaco da sostanze tossiche ingerite Drenare, monitorare
DettagliLa gestione delle complicanze
La gestione delle complicanze Genesi Alterazioni congenite della parete addominale Difetti chirurgici Errori nella gestione della stomia Determinano un marcato peggioramento della qualità di vita Classificazione
DettagliStomia. Perché viene praticata una stomia Colo e ileo-stomia.
Stomia Cos' è La parola stomia deriva dal greco 'stoma' che significa bocca. Nell'accezione medica abitua Perché viene praticata una stomia Colo e ileo-stomia. Normalmente l'esigenza di una stomia intestinale
DettagliIL PERCORSO CHIRURGICO DEL PZ STOMIZZATO DALLA DIAGNOSI AL RITORNO A CASA: LO STOMA-CARE. Inf. Lunardi Francesca, Inf.
IL PERCORSO CHIRURGICO DEL PZ STOMIZZATO DALLA DIAGNOSI AL RITORNO A CASA: LO STOMA-CARE Inf. Lunardi Francesca, Inf. Palladino Donato 1 FASE PRE-OPERATORIA PER L INTERVENTO CHIRURGICO 2 PERCORSO IN ORDINARIO
Dettagli!"#$" %# &$"' ( $))% )! " #$ $ % $ & " #$ $ # % " ' ' & " #$ $ & $ ( )# &&*++,-.* $$ / $ -!
!"#$" %# &$"' ( $))% )! " #$ $ % $ & " #$ $ # % " ' ' & " #$ $ & $ ( )# &&*++,-.* $$ / $ -! )"# - $ -' & - / -$ $ *"$ - $ - ) * & -' - $! 0 & 11- $ % $ ## 0 & 11- $ % $ ## 2"# &%-% $(.3*) ))*++,- $ - $
DettagliConsiderazioni i i Generali Sono in percentuale inferiore se la tracheostomia è precoce e non si somma ad una intubazione prolungata (>15-20gg) Le Tra
CAPITOLO 3 Le COMPLICANZE della TRACHEOSTOMIA Considerazioni i i Generali Sono in percentuale inferiore se la tracheostomia è precoce e non si somma ad una intubazione prolungata (>15-20gg) Le Tracheo
DettagliCATETERI VESCICALI ED ESTERNI CODICE CLASSIFICAZIONE ISO
Allegato 2 DESCRIZIONE PRODOTTO CATETERI VESCICALI ED ESTERNI 09.24 CLASSIFICAZIONE CATETERI VESCICALI: Cateteri vescicali a dimora 09.24.03 catetere a permanenza tipo Foley a palloncino in puro silicone
DettagliI drenaggi in chirurgia
I drenaggi in chirurgia Carlotta Annunziata Definizione Drenaggio Sistema temporaneo che convoglia all esterno dell organismo (da cavità naturali o neo-formate) secrezioni organiche (liquide o coaguli)
DettagliDYSPHAGIA Le alterazioni della deglutizione non sono mai state così attuali se parliamo in termini di: Mortalità Morbilità Costi alla sanità
DYSPHAGIA 2015 LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON DISFAGIA NEUROGENA Martina Cerri Le alterazioni della deglutizione non sono mai state così attuali se parliamo in termini di: Mortalità Morbilità
DettagliI b. Debora Barbieri Coordinatrice Infermieristica
I b CHECK LIST PERCORSO SICURO IN CHIRURGIA PREPARAZIONE PREOPERATORIA Debora Barbieri Coordinatrice Infermieristica 1 Una persona che deve essere sottoposto a trattamento chirurgico: Chi è il paziente
DettagliIL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA
IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA Dr.ssa LAURA TRAVERSO U.O. ANZIANI - SAVONA IL PAZIENTE AD ALTA INTENSITA E DIPENDENTE IN ALCUNE
DettagliLE MEDICAZIONI. Dott. Mario Caserta
LE MEDICAZIONI Dott. Mario Caserta mcaserta@cittadellasalute.to.it TERMINOLOGIA CORRETTA Pulizia: Rimozione meccanica dello sporco da superfici ed oggetti; di norma viene eseguita con l impiego di acqua
DettagliI b. Carta Leandra Coordinatrice Infermieristica
Assistenza post operatoria I b Carta Leandra Coordinatrice Infermieristica Assistenza Post Operatoria La fase post operatoria riguarda quelle attività che si verificano dal momento in cui il paziente è
DettagliRegione Marche - Azienda Sanitaria Unica Regionale ONA ERRITORIALE ACERATA. Z T n 9 - M MACROSTRUTTURA TERRITORIO Procedura Generale
Cod. TRES06 Data 30/12/06 Rev. 0 Pagina 1 di 5 INDICE 1. SCOPO...2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...2 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI...2 4. DIAGRAMMA DI FLUSSO...2 5. RESPONSABILITA...3 6. DESCRIZIONE DELLE
DettagliAusili e presidi per stomie addominali: materiali, caratteristiche, peculiarità d utilizzo e personalizzazione.
Ausili e presidi per stomie addominali: materiali, caratteristiche, peculiarità d utilizzo e personalizzazione. AUSILIO RITROVATO TECNOLOGICO ESSENZIALE PER APRIRE INSPERATE POSSIBILITA D INDIPENDENZA
DettagliDeglutizione. Logopedista Angela Di Palma
Deglutizione Logopedista Angela Di Palma La deglutizione La deglutizione, malgrado la sua frequenza e la sua apparente semplicità, è un meccanismo altamente sofisticato e strettamente legato ad altre funzioni
DettagliPresentazione Prodotti GASTROENTEROLOGIA
Presentazione Prodotti GASTROENTEROLOGIA CHI SIAMO Securmed SpA fabbrica e sviluppa in Italia dispositivi medici e servizi con l obiettivo di rendere più facile la vita sia alle persone bisognose di cure
DettagliALLEGATO 1 Elenco dei dispositivi elenco 2 e 3 non oggetto di gara.
ALLEGATO 1 Elenco dei dispositivi elenco 2 e 3 non oggetto di gara. Codice Ausilii per tracheotomia. Descrizione _09 _15 Ausili per tracheotomia _09 _15 _03 _003 Cannula tracheale in plastica morbida con
DettagliIl PICC Catetere Venoso Centrale
U.O.C. Anestesia e Rianimazione Direttore Dott. Pantaleone Grande Ambulatorio di Anestesia e Terapia del Dolore Il PICC Catetere Venoso Centrale Ospedale Soverato 3 Piano Anestesia e Rianimazione Per migliorare
DettagliLocalizzazione dell infezione/colonizzazione e pratiche assistenziali correlate Grado di dipendenza e di collaborazione dell assistito.
Pianificazione assistenziale Elementi da valutare Localizzazione dell infezione/colonizzazione e pratiche assistenziali correlate Grado di dipendenza e di collaborazione dell assistito Livello 1 Livello
DettagliInfermiere GIANLUCA VOLTA
Arcispedale S. Maria Nuova Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare e di Area Critica Struttura Complessa di Pneumologia Unità di Terapia Semi-Intensiva Respiratoria Dott. Luigi Zucchi Direttore Infermiere
DettagliFormazione Molinette Rete Oncologica. L intervento chirurgico: competenze Aspetti Diagnostico Clinico Avanzati e di Ricerca
Formazione Molinette Rete Oncologica L intervento chirurgico: competenze Aspetti Diagnostico Clinico Avanzati e di Ricerca dell infermiere nella gestione del paziente con su Quesiti Scientifici Specifici
DettagliOPUSCOLO INFORMATIVO CATETERE VESCICALE
OPUSCOLO INFORMATIVO CATETERE VESCICALE Il catetere vescicale è una sonda lunga e sottile. Il cateterismo vescicale è l introduzione di un catetere sterile in vescica attraverso l uretra SISTEMA URINARIO
DettagliLa gestione infermieristica: riconoscere segni e sintomi
La gestione infermieristica: riconoscere segni e sintomi DISPNEA INGRAVESCENTE DOLORE TORACICO CARDIOPALMO STATO ANSIOSO TACHICARDIA TACHIPNEA CIANOSI IPOSSIEMIA ALL EGA IPERCAPNIA ALL EGA Indagine diagnostica
DettagliLE COMPLICANZE POLMONARI NELLA DEMENZA
3 CORSO FORMATIVO/INFORMATIVO MESORACA 2-5-6- SETTEMBRE 2016 LE COMPLICANZE POLMONARI NELLA DEMENZA DOTT. GIOVANNI BOVA DOTT.SSA ANASTASIA CARCELLO INTRODUZIONE Nella fase terminale della demenza le difficoltà
DettagliPREVENZIONE INFEZIONI SITO CHIRURGICO
PREVENZIONE INFEZIONI SITO CHIRURGICO FASE PRE-OPERATORIA, FASE INTRA-OPERATORIA, FASE POST-OPERATORIA. CONTROLLO DELLE INFEZIONI DELLA FERITA CHIRURGICA NELLA FASE PRE-OPERATORIA Pulizia dell ambiente,
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI Proposta di legge 2070 XVI Legislatura. Disposizioni in favore dei soggetti incontinenti e stomizzati PROPOSTA DI LEGGE. Art. 1.
CAMERA DEI DEPUTATI Proposta di legge 2070 XVI Legislatura Disposizioni in favore dei soggetti incontinenti e stomizzati Firmatari: Nunzio Francesco Testa, Cesa, De Poli, Mereu, Oppi, Delfino, Drago, Anna
Dettaglicon Miele di Manuka La gamma Aurum Profile
La gamma Aurum Profile Morbida e modellabile, si adatta a qualsiasi profilo corporeo. Le persone portatrici di stomia con irregolarità nella cute peristomale soffrono spesso di problemi di infiltrazioni
DettagliIL PERCORSO UROLOGICO DEL PZ STOMIZZATO DALLA DIAGNOSI AL RITORNO A CASA:LO STOMA-CARE. Inf. Lunardi Francesca, Inf.
IL PERCORSO UROLOGICO DEL PZ STOMIZZATO DALLA DIAGNOSI AL RITORNO A CASA:LO STOMA-CARE Inf. Lunardi Francesca, Inf. Palladino Donato 1 FASE PRE-OPERATORIA PER L INTERVENTO CHIRURGICO 2 PERCORSO IN ORDINARIO
DettagliESERCITAZIONE SUL PROTOCOLLO DI INSERIMENTO E GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
MANI PULITE E QUALITA DELL ASSISTENZA SANITARIA ESERCITAZIONE SUL PROTOCOLLO DI INSERIMENTO E GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE PATRIZIA DI CLEMENTE COORDINATORE INFERMIERISTICO AUSL PESCARA PESCARA 28 MARZO
DettagliUN ARIA NUOVA. La dimissione protetta del paziente con insufficienza respiratoria: Integrazione delle professioni e strumenti operativi
La dimissione protetta del paziente con insufficienza respiratoria: Integrazione delle professioni e strumenti operativi Relatore: Gaioni Claudia Coordinatore infermieristico U.O.Riabilitazione Respiratoria
DettagliIRRIGAZIONE RIABILITATIVA E TRANSCORRENTE MARIA DOLORES D ELIA COORDINATORE AMBULATORI DI STOMATERAPIA
IRRIGAZIONE RIABILITATIVA E TRANSCORRENTE MARIA DOLORES D ELIA COORDINATORE AMBULATORI DI STOMATERAPIA IRRIGAZIONE RIABILITATIVA L IRRIGAZIONE E UN METODO PER OTTENERE UNA CONTINENZA PASSIVA, E CONSISTE
DettagliIGIENE E CURA DEL CORPO NELL ELIMINAZIONE INTESTINALE E URINARIA
IGIENE E CURA DEL CORPO NELL ELIMINAZIONE INTESTINALE E URINARIA NELL ELIMINAZIONE URINARIA E INTSTINALE ALCUNE CONSIDERAZIONI GENERALI potenziare le capacita psicofisiche residue e l autonomia dell assistito
DettagliCONSIGLI UTILI PER IL PAZIENTE UROSTOMIZZATO
CONSIGLI UTILI PER IL PAZIENTE UROSTOMIZZATO Elaborato da: Dott.ssa Giulia Sbrollini Dott. Rami Raquban Rivisto e corretto da: Dott. Andrea Galosi Dott. Gabriele Mammana Con la supervisione del Prof. Giovanni
DettagliPROVA N 2 1) Cosa si intendono per effetti collaterali di un farmaco? 2) La melena è:
PROVA N 2 1) Cosa si intendono per effetti collaterali di un farmaco? a) gli effetti tossici prevedibili che si verificano in seguito alla somministrazione di un farmaco in dosi superiori a quelle terapeutiche
DettagliIRCCS Fondazione Maugeri PAVIA
IRCCS Fondazione Maugeri PAVIA UNA % VARIABILE TRA IL 35 ED IL 50 DEI PAZIENTI RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA E SOTTOPOSTA A VENTILAZIONE MECCANICA COMPLICANZE DELL INTUBAZIONE Adesione interaritenoidea,
DettagliGastrostomia percutanea endoscopica
Consenso Informato Rev. 0 Pag. 1 di 7 Copia per l assistita/o Gentile Signora,e questo foglio informativo è stato realizzato per dare alle persone che debbono affrontare un percorso di cura che prevede
DettagliIL SONDINO NASO ENTERALE E UNA SONDA CHE ATTRAVERSO LE VIE NASALI SI LOCALIZZA DOPO LA C DUODENALE OVVERO NEL DUODENO
IL SONDINO NASO ENTERALE E UNA SONDA CHE ATTRAVERSO LE VIE NASALI SI LOCALIZZA DOPO LA C DUODENALE OVVERO NEL DUODENO PERCORSO: 1. NARICE 2. NASOFARINGE 3. ESOFAGO 4. STOMACO 5. DUODENO PAZIENTI OPERATI
DettagliCANNULE TRACHEALI. Cannule tracheali
CANNULE TRACHEALI Cannule tracheali d argento Pagina 20 Cannule tracheali d argento con valvola fonatoria Pagina 21 Cannule tracheali Mediplast Pagina 22 Cannule tracheale Mediplast con valvola fonatoria
DettagliVentilazione artificiale
Corso Itinerante ECM 2004 AAROI / SIARED Ventilazione artificiale invasiva e non invasiva 2 0 0 4 Ventilazione artificiale Introduzione Donata Ripamonti Ripamonti.Donata@sancarlo.mi.it Struttura Complessa
DettagliTRACHEOSTOMIA E DISFAGIA NEUROGENA
TRACHEOSTOMIA E DISFAGIA NEUROGENA Il contributo del logopedista VALUTAZIONE DELLA DEGLUTIZIONE Dati anamnestici specifici (anamnesi fisiologica, patologica, patologie associate, sintomatologia, ecc.)
DettagliLe ulcere cutanee e le ferite croniche informazioni generali e qualche consiglio pratico
Progetti finanziati dal Le ulcere cutanee e le ferite croniche informazioni generali e qualche consiglio pratico I N M P Progetto "Presa in carico di pazienti complessi affetti da ulcere degli arti inferiori
DettagliPresentazione Prodotti ANESTESIA
Presentazione Prodotti ANESTESIA CHI SIAMO Securmed SpA fabbrica e sviluppa in Italia dispositivi medici e servizi con l obiettivo di rendere più facile la vita sia alle persone bisognose di cure sia agli
DettagliDifficoltà nutrizionali del paziente con tumore della laringe
Difficoltà nutrizionali del paziente con tumore della laringe Logopedista Fausto Ferretti. MFR II Livello direttore Dott. Marco Polverelli. Dietista Chiara Barbato. SDNC. FUNZIONI LARINGEE Apertura delle
DettagliLe vie di somministrazione
Le vie di somministrazione Naturali Artificiali Speciali La via orale La via buccale La via sublinguale La via rettale La via inalatoria La via transcutanea La via transmucosa La via intramuscolare La
DettagliL ALIMENTAZIONE NEL BAMBINO CON CANNULA TRACHEALE
L ALIMENTAZIONE NEL BAMBINO CON CANNULA TRACHEALE cos è la disfagia? cos è la tracheotomia? perché il mio bambino non può mangiare? potrà fare le cose che fanno gli altri bambini? Queste sono solo alcune
DettagliLE PROBLEMATICHE DEL POST-OPERATO. OPERATO Ruolo dell I.P.
LE PROBLEMATICHE DEL POST-OPERATO OPERATO Ruolo dell I.P. www.fisiokinesiterapia.biz LA MEDICINA RIABILITATIVA Riconosce la centralità della persona Necessita di un approccio globale al paziente inteso
Dettaglicon Miele di Manuka La gamma Aurum 2
con Miele di Manuka La gamma Aurum 2 con Miele di Manuka La nuova gamma Aurum 2 di sacche e placche a due pezzi per colostomia, ileostomia e urostomia, presenta caratteristiche innovative che contribuiscono
DettagliIMPARA COME... Assistenza domiciliare. Corso di formazione gratuito su tecniche assistenziali di base per familiari, assistenti familiari e volontari
IMPARA COME... Assistenza domiciliare Corso di formazione gratuito su tecniche assistenziali di base per familiari, assistenti familiari e volontari OTTOBRE-DICEMBRE 2011 IMPARA COME... Assistenza domiciliare
DettagliSPECIFICHE TECNICHE CATETERI PER APPARATO GENITO - URINARIO. LOTTO 1 CATETERI FOLEY in lattice siliconato 2 vie varie misure (da CH12 a CH24)
SPECIFICHE TECNICHE CATETERI PER APPARATO GENITO - URINARIO LOTTO 1 CATETERI FOLEY in lattice siliconato 2 vie varie misure (da CH12 a CH24) I CATETERI FOLEY IN LATTICE SILICONATO A 2 VIE debbono essere
DettagliINFEZIONI OSPEDALIERE
INFEZIONI OSPEDALIERE DEFINIZIONE DI INFEZIONE OSPEDALIERA INFEZIONI OSPEDALIERE SONO LA CAUSA DI CIRCA 400.000 700.000 CASI DI INFEZIONE CHE CAUSANO LA MORTE DI 4000 7000 DEGENTI L ANNO COLPISCONO IL
DettagliGuida all attività del Centro STOM
Azienda Ospedaliero Universitaria OSPEDALI RIUNITI Umberto I - G.M.Lancisi - G.Salesi Ancona Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialità Chirurgiche Guida all attività del Centro STOM Tutto quello
DettagliIl cateterismo e la gestione del catetere vescicale
Il cateterismo e la gestione del catetere vescicale Infezioni correlate al cateterismo: epidemiologia e prevenzione Dr. Adriana Grasso Cristiana Longo EPIDEMIOLOGIA Le infezioni delle vie urinarie (IVU)
DettagliCANNULE TRACHEALI CANNULA = STRUMENTO NECESSARIO PER MANTENERE PERVIA LA TRACHEOTOMIA DI VARI MATERIALI NON ESISTE LA CANNULA PERFETTA!!!!
CANNULE TRACHEALI CANNULA = STRUMENTO NECESSARIO PER MANTENERE PERVIA LA TRACHEOTOMIA DI VARI MATERIALI NON ESISTE LA CANNULA PERFETTA!!!! 31/08/10 federica mognoni 1 TIPI DI CANNULE CLASSIFICAZIONE IN
DettagliP.O. Villa Scassi - Genova Sampierdarena
P.O. Villa Scassi - Genova Sampierdarena S.C. Radiologia Direttore: Dott. Nicoletta Gandolfo S.S. Radiologia Interventistica Vascolare ed Extravascolare Responsabile: Dott. Pier Francesco Curone INFORMAZIONI
DettagliCorso Integrato Medicina Clinica-Chirurgica
Corso Integrato Medicina Clinica-Chirurgica Insegnamenti (SSD): Medicina Interna MED/09 Chirurgia Generale MED/18 Chirurgia Pediatrica MED/20 Pediatria generale e Specialistica MED/38 Scienze Infermieristiche
DettagliLE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO. La radioterapia. Giovanna Pusceddu, infermiera
LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO La radioterapia Giovanna Pusceddu, infermiera Chi sono gli operatori in radioterapia Medici radioterapisti
DettagliParole chiave. Appropriatezza: condizione adatta, adeguata, che abbia carattere di efficacia ed efficienza
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l organizzazione dell assistenza e, di conseguenza, favorire l erogazione di un servizio mirato alle reali necessità e
DettagliNUTRIZIONE ENTERALE
NUTRIZIONE ENTERALE PRINCIPI FONDAMENTALI I diversi nutrienti hanno ciascuno funzioni specifiche all interno del corpo e lavorano insieme per produrre energia, regolare i processi metabolici e sintetizzare
DettagliInformativa per il paziente GESTIONE UROSTOMIA
Informativa per il paziente GESTIONE UROSTOMIA 1 PROCEDURA PER IL CAMBIO DEL PRESIDIO DI RACCOLTA (APPARECCHIATURA DELLA STOMIA) Tempi della sostituzione dei presidi e note: MONOPEZZO: una volta al giorno.
DettagliValutazione del bisogno di assistenza domiciliare per le fasce fragili della popolazione milanese
Valutazione del bisogno di assistenza domiciliare per le fasce fragili della popolazione milanese Ornella Casati SC CONTINUITA OSPEDALE TERRITORIO ASST Niguarda Cascina Brandezzata 16 giugno 2018 Valutazione
DettagliLA GESTIONE DELLA CANNULA TRACHEALE IMPATTO SU FONAZIONE E DEGLUTIZIONE
LA GESTIONE DELLA CANNULA TRACHEALE IMPATTO SU FONAZIONE E DEGLUTIZIONE Rosalba Di Rosa S.C.D.U. Audiologia Foniatria- Prof. Oskar Schindler A.S.O. San Giovanni Battista di Torino 1 1 GRUPPO Interventi
DettagliINCONTRO MULIDISCIPLINARE DI NUTRIZIONE CLINICA NELLE DISABILITA INFANTILI
INCONTRO MULIDISCIPLINARE DI NUTRIZIONE CLINICA NELLE DISABILITA INFANTILI REGGIO EMILIA 23-24 24 gennaio 2009 La gastrostomia posizionata chirurgicamente ed interventi chirurgici correlati P.L. Ceccarelli
DettagliComplicanze in chirurgia laparoscopica
Università degli Studi di Trieste UCO di Chirurgia Generale Direttore Prof. Nicolo de Manzini Complicanze in chirurgia laparoscopica Trieste Complicanze generali Introduzione dei trocar Emorragie maggiori
Dettagli