LA GESTIONE DELLE STOMIE. Danila Maculotti 30 ottobre 2009

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1 LA GESTIONE DELLE STOMIE Danila Maculotti 30 ottobre 2009

2 STOMIA Stoma = bocca Apertura artificiale creata chirurgicamente, che mette in comunicazione un tratto intestinale o urinario con l esterno, per consentire l espulsione di feci e/o urine a seguito della soppressione temporanea o definitiva degli organi deputati a questa funzione

3 TIPI DI STOMIE: Ileostomia Colostomia Trasversostomia Sigmoidostomia Cecostomia Ureterocutsneostomia Ureteroileocutaneostomia

4 Ruolo dell infermiere enterostomista: Fornire assistenza olistica personalizzata Pianificare assistenza focalizzata all autocura autocura Fornire informazioni Promuovere la conoscenza Coordinare l assistenza l multidisciplinare Assicurare la continuità di cura

5 Due fasi importanti dove l enterostomista va ad agire: Fase pre-operatoria Fase post-operatoria operatoria

6 Fase pre-operatoria Instaurare rapporto di fiducia Colloquio preparatorio all intervento Disegno preoperatorio Piano assistenziale

7 Fase post-operatoria operatoria Far acquisire capacità pratiche per la cura della stomia Gestione attiva Indipendenza del soggetto

8 Post operatorio immediato: Prima apparecchiatura della stomia eseguita in B.O. Lo stoma deve essere accessibile e ispezionabile Presidio di raccolta deve essere: a 2 pezzi o 1 pezzo di grosso calibro trasparente a fondo aperto senza filtro placca a protezione cutanea totale flangia flessibile

9 La prima sostituzione del sistema di raccolta, va effettuata dopo 48h dall intervento chirurgico. È importante l igiene l e la cura della stomia, per prevenire complicanze immediate e tardive. Sostituire il presidio di raccolta ogni 24/48h (in base al tipo di stomia) osservando: stoma cute peristomale

10 Gestione della stomia: Acqua tiepida Sapone neutro Carta da cucina, carta igienica, o una spugna morbida e un asciugamano da bidet Misuratore di diametro Forbici con punte arrotondate Idoneo presidio di raccolta (ad 1 o 2 pezzi)

11 Detersione Asciugatura

12 Il foro della placca deve avere lo stesso diametro del cercine cutaneo o al massimo 2 o 3 mm più grande

13 Rimozione Applicazione della sacca 1 pezzo

14 Applicazione della sacca 2 pezzi

15 La sacca ideale: Perfetta adesività alla cute Protezione della zona peristomale Assenza di residui alla rimozione Anallergicità Impermeabilità totale ai liquidi e agli odori Silenziosità Discrezione

16 Classificazione: COLO ILEO URO Chiuse Aperte Con scarico 1 Pezzo 2 Pezzi Placca + Sacca Piane Convesse

17 Post operatorio tardivo: A partire dalla seconda sostituzione del presidio di raccolta, è necessario coinvolgere progressivamente il paziente stomizzato e/o il care giver durante l effettuazione della procedura.

18 Per raggiungere: INDIPENDENZA DEL SOGGETTO Prima della dimissione, è necessario valutare il livello di autonomia raggiunto dall interessato e/o dal care giver Identificare e coinvolgere care giver

19 Indipendenza finalizzata al selfcare in: Stomacare Alimentazione e idratazione adeguate Attività sociale, fisica, lavorativa, sessuale Prevenzione e riconoscimento delle complicanze Scelta dispositivi di raccolta Identificazione del care giver

20 Chi è il CARE GIVER? Termine anglosassone coniato per indicare: colui o colei che si prende cura della persona ammalata

21 CARE GIVER accompagna il paziente stomizzato durante il decorso della malattia

22 Tutta la famiglia è coinvolta nel processo di cura, ma in particolare la figura del care giver,, cioè colui che, essendo il più vicino al paziente,, se ne occupa in prima persona.

23 Il care giver può essere rappresentato da: Moglie/ marito Compagna/ compagno Figlie/ figli Qualsiasi componente del nucleo famigliare

24 Cosa fa? aiuto nell iter terapeutico sostegno morale e fisico gestione stomia supporto a livello burocratico continuità nello stomacare Tutto questo supportato dalla figura dell enterostomista enterostomista a livello ambulatoriale

25 Per l enterostomista l lavorare con il paziente stomizzato, significa: prendere in carico la famiglia del malato e mettersi in relazione anche con loro

26 care giver enterostomista maggiori contatti maggiori difficoltà Il care giver attraversa psicologicamente le medesime fasi della malattia dello stomizzato, connotate da incredulità,, disperazione, rabbia e senso di colpa.

27 È fondamentale che tutta la famiglia possa trovare un ambiente capace di ascoltare i propri bisogni.

28 Accompagnare qualcuno non significa prenderlo, indicargli la strada, imporgli un itinerario e neanche conoscere la direzione che prenderà, ma vuol dire camminargli accanto, lasciandolo libero di scegliere la sua vita e il ritmo del suo passo P. Verspieren

29 GRAZIE PER L ATTENZIONEL

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