Sezione d urto e coefficienti di interazione Redazione a cura di Margherita Palonca
|
|
- Ottaviano Di Pietro
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Sezione d urto e coefficienti di Redazione a cura di Margherita Palonca Sezione d urto Attenuazione di un fascio in condizioni di buona geometria Coefficiente di attenuazione Coefficiente di assorbimento di energia Coefficiente di trasferimento di energia 1
2 Sezione d urto L di particelle cariche o neutre con la materia è un processo STATISTICO. Quando un fascio di fotoni incide su un atomo possono avvenire processi diversi con probabilità differente. Per un particolare processo o la sezione d urto σ è un area efficace proporzionale alla probabilità che quel processo avvenga. Consideriamo un fascio di fluenza Φ (part. m -2 ) distribuito uniformemente su un area S: N= Φ S n: numero medio di interazioni su un atomo in S (media su molti esperimenti). Per definizione: n/n = σ/s n = Nσ/S σ n = Φσ n: numero di particelle che interagiscono ovvero colpiscono l area σ n: interazioni/atomo bersaglio S 2
3 Sezione d urto - dimensioni σ m 2 /atomo bersaglio σ [m 2 ], [barn] 1 barn = cm 2 = m 2 Il bersaglio elementare può essere: -cristallo -molecola -nucleo -atomo -p, n -e, γ, π 3
4 Sezione d urto Quindi: n numero di interazioni per bersaglio p = σ Φ probabilità di su di un bersaglio per una fluenza di particelle Φ se avvengono più tipi di mutuamente esclusive: σ =Σ i σ = 1/Φ Σ i p i 4
5 Sezione d urto differenziale per particelle diffuse in una data direzione entro un angolo solido si definisce la sezione d urto differenziale: [ m sr ] o σ ( θ )dω [ m sr ] [ sr] dσ dω 1 dω 5
6 Numero di bersagli Fascio di fluenza Φ (x,y) parallelo a z incide su molti bersagli nell elemento di volume dv=dx dy dz T Numero di bersagli / dv se ogni bersaglio interagisce indipendentemente ed identicamente con il fascio (stessa σ): dn = numero medio di interazioni in dv σφtdx dy dz = numero di bersagli x probabilità di n =[ Φ (x,y) dx dy] σ Tdz = N σ T dz numero totale medio di interazioni in dz Atomi, elettroni per unità di volume T Il volume V di massa ρv contiene ρv/a moli e N A ρv/ A atomi T= N A ρ/a (atomi m -3 ) o T= Z N A ρ/a (elettroni m -3 ) 6
7 Attenuazione di un fascio di fotoni Fascio collimato su un assorbitore di densità ρ. Il rivelatore non è raggiunto da fotoni che sono stati assorbiti o deflessi: il fascio è attenuato dn/n= -ρ (N A / A) atom σ tot dz attenuazione: include sia assorbimento sia diffusione ATOM σ TOT = ATOM σ PH + ATOM σ C + ATOM σ COH + ATOM σ P (E γ < 10 MeV) N(z) = N 0 e -µz µ = ρ N A /A ATOM σ TOT [m -1 ] 7
8 Coefficiente di attenuazione lineare µ = ρ N A /A ( ATOM σ PH + ATOM σ C + ATOM σ COH + ATOM σ P ) = τ + σ C + σ COH + k µ coefficiente di attenuazione lineare λ = 1 / µ libero cammino medio t 1/2 = -ln ½ = spessore emivalente SEV µ µ t 1/10 = - ln 1/10 = spessore decivalente SDV µ µ Un fascio che attraversa uno spessore t = n SEV (n SDV) viene attenuato di un fattore 2 n (10 n ) SEV,SDV comunemente usate in radioprotezione. 8
9 λ - SEV - SDV 9
10 Esempio Per fotoni da 0.1 a 3 MeV in H 2 O: E (MeV) γ t ½ (cm) Acqua: Tessuto Equivalente (T.E.), di composizione assimilabile a quella dei tessuti biologici per E γ = 0.1 MeV ½ N 0 raggiunge 4cm, alcuni organi profondi 1 MeV tutti gli organi nel torace e nell addome vengono irradiati. 10
11 Coefficiente di attenuazione massico µ/ρ = N A σ /A [m 2 kg -1,cm 2 g -1 ] non dipende dalla densità e dell assorbitore Per l attenuazione: N = N 0 e -(µ/ρ) µ/ρ)ρz con µ/ρ = τ/ρ +σ C /ρ +σ COH /ρ + k/ρ Effetto fotoelettrico: A σ PH Z 4 τ/ρ = N A σ PH /A Z 3 (A Z) Effetto compton: A σ C = σ C z σ C /ρ = N A σ C Z/A ½ N A σ C costante se Z/A ½ cost. Produzione di coppie: A k Z 2 k/ρ Z 11
12 Unita di misura µ, µ/ρ - Ex. 1 Per il C A = x 10-3 Kg mol g mol -1 σ = bn/atom = x m 2 /atom x cm 2 /atom ρ = x 10 3 kg m g cm -3 µ= (6.02 x atom mol -1 )(2.000 x 10 3 kg m -3 ) = 12.7 m x 10-3 kg mol -1 µ= (6.02 x atom mol -1 )(2.000 g cm -3 ) = cm g mol -1 12
13 Unita di misura µ, µ/ρ - Ex. 1 µ/ ρ = 12.7 m -1 = 6.35 x 10 3 m 2 kg -1 S.I x 10 3 kg m -3 µ/ρ = cm -1 = 6.35 x 10-2 cm 2 g -1 c.g.s g cm -3 λ = 1 / (µ/ρ) = ρ/µ = 1 / 6.35 x 10-2 g cm -2 = x 10 2 g cm -2 =15.7 g cm -2 13
14 µ, µ/ρ per materiali composti (chimici o agglomerati) n = N σ Τ dz N(Σ i σ i Τ i ) dz : num. totale di interazioni in dz Σ su tutti i componenti i di massa m i In V M = ρ V w i = m i /Μ numero totale di atomi della specie i in V T i = m i N A / A i V = (w i /A i )ρn A in un composto contenente a i atomi di massa A i : w i = a i A i /A mol Σσ i Τ i = (Σ a i σ i /A mol )ρ Ν Α numero molecole per unità di volume = (Σa i σ i )ρn A /A mol sezione d urto totale per la molecola Σ σ i Τ i = (Σa i σ i )Τ 14
15 µ, µ/ρ per materiali composti (chimici o agglomerati) Se ogni atomo del materiale interagisce indipendentemente (approssimazione valida per E >> E legame ), per un bersaglio composto di più specie i : µ/ρ = Σω i µ i /ρ i con ω i = m i / M = a i A i /A mol 15
16 Coefficiente di trasferimento di energia massico Misura la frazione di energia del fotone primario trasferita sotto forma di energia cinetica di particelle cariche. Per N fotoni monocromatici su un bersaglio sottile dz de TR = E N µ TR dz µ TR /ρ = (1/ρNE)(dE TR /dz) KERMA : Kinetic Energy Released in the Medium K = de TR / dm Per fotoni monocromatici di E = hν su un area S NE = ΨS dm = ρsdz K= de TR /dm = Ψ S µ TR dz / ρsdz = µ TR /ρ Ψ 16
17 Contributi a µ TR Per materiale di massa atomica A (unico elemento) f i è la frazione media di energia del fotone trasferita nel processo i: fotoelettrico, compton, produzione di coppie (µ/ρ =N A σ/a): µ TR /ρ = N A /A Σ i f i σ i = N A /A ( τf τ + σ c f c +kf k ) f τ = 1- δ hν ; δ energia media emessa per fluorescenza (δ k,l w k ( k E b l E b ), w k : fluorescence yield) f c = E e hν ; E e energia media dell elettrone di rinculo f k = 1 2m e hν c 2 ; 2mc 2 energia di massa 17
18 Coefficiente di assorbimento di energia Le particelle cariche possono perdere energia per Bremmstrahlung, se ne tiene conto con il coefficiente di assorbimento di energia massico: µ EN /ρ = µ TR /ρ (1 g) g frazione di energia degli elettroni secondari convertita in fotoni nel mezzo. E e (degli elettroni secondari) è diversa per i vari processi i: µ EN /ρ = (N A /A) Σ i f i σ i (1 g i ) D = de impartita dm = K c = µ en ρ Ψ per un fascio primario monocromatico di fotoni. 18
19 Relazione tra µ TR e µ EN µ EN 1 per energie dei secondari mc 2, alti Z µ TR e.g. hν elemento C Pb 0.5 Mev MeV
Misura del coefficiente di assorbimento di vari materiali in funzione dell'energia del fascio dei fotoni incidenti
materiali in funzione dell'energia del fascio dei fotoni Esperto Qualificato LNF - INFN Interazioni delle particelle indirettamente ionizzanti con la materia Le particelle indirettamente ionizzanti, principalmente
DettagliPer ognuno di questi effetti si definisce una sezione d urto microscopica σ ph, σ C, σ pp.
Interazione dei fotoni con la materia I fotoni interagiscono con la materia attraverso tre effetti : fotoelettrico (ph); compton (C); produzione di coppie (pp). Per ognuno di questi effetti si definisce
DettagliRivelatori Caratteristiche generale e concetti preliminari
Rivelatori Caratteristiche generale e concetti preliminari Stage Residenziale 2012 Indice Caratteristiche generali sensibilità, risposta, spettro d ampiezza, risoluzione energetica, efficienza, tempo morto
Dettagli1/9/2005 A.Di Bartolomeo Master in Verifiche di Qualità in Radiodiagnostica, Medicina Nucleare e Radioterapia. 110
Raggi X ntroduzione ai raggi X Atomi (cenni) Radiazione elettromagnetica Generazione e spettri di raggi X Circuiti per la produzione di raggi X Tubi radiogeni nterazione di raggi X con la materia Controllo
DettagliINTERAZIONE RADIAZIONE MATERIA
INTERAZIONE RADIAZIONE MATERIA Grandezze pertinenti e relative unità di misura (S.I. o pratiche) E fotone = energia di un fotone X N = numero di fotoni X Ex = N E fotone = energia trasportata da N fotoni
DettagliDosimetria delle radiazioni ionizzanti
Dosimetria delle radiazioni ionizzanti Misura quantitativa della radiazione ionizzante per stabilire relazioni tra radiazione ed effetti: fisici chimici biologici sul mezzo irradiato. Grandezza principale:
DettagliConteggi e sezione d urto
Capitolo 1 Conteggi e sezione d urto Consideriamo la reazione a due corpi: a + X b + Y (1.1) che comprende come caso particolare lo scattering elastico. La sezione d urto differenziale per la reazione
DettagliLezione 11. Sezione d urto
Lezione 11 Sezione d urto Diffusione elastica a + b a + b a proiettile, b bersaglio. Solo scambio di energia cinetica tra proiettile e bersaglio. p a p a θ p b p a + p b = p a + p b ; p a p a = p b = q
DettagliLEZIONE 4 INTERAZIONE DEI RAGGI X E GAMMA CON LA MATERIA
LZION 4 INTRAZION DI RAGGI X GAMMA CON LA MATRIA I raggi X hanno generalmente energie comprese fra i 5 KeV e i 500 kev. Interagendo con la materia i raggi X (interazione primaria) producono elettroni secondari
DettagliCALCOLI DI DOSE con esempi
CALCOLI DI DOSE con esempi Relazioni dose-esposizione e dose-kerma Se si verifica la condizione di equilibrio di particelle cariche: D = K coll si possono relazionare la dose assorbita e la fluenza di
DettagliInterazione Radiazione - Materia
Interazione Radiazione - Materia Dipartimento di Fisica Università di Roma "La Sapienza" Dipartimento di Fisica Università del Salento e INFN Lecce 1 Indice Concetti preliminari grandezze fondamentali
DettagliIl modello a shell fallisce nella predizione dello spin totale del nucleo 6 3
Problema 1 Il modello a shell fallisce nella predizione dello spin totale del nucleo 6 3 Li. Tuttavia la misura del suo momento magnetico fornisce il valore µ = 0.82 µ N. I momenti magnetici del protone
DettagliEsercizio 1 I mesoni K + possono essere prodotti attraverso la reazione γ + p K + + Λ su protoni fermi.
Esercizio 1 I mesoni K + possono essere prodotti attraverso la reazione γ + p K + + Λ su protoni fermi. Determinare l energia minima del fotone nel laboratorio per cui la reazione avviene Λ decade in volo
DettagliINTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA
INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA Radiazioni ionizzanti Interazione di particelle cariche: range perdita di energia per ionizzazione perdita di energia per radiazione Interazione di particelle neutre: neutroni
DettagliHALF VALUE LAYER = 0.693/ µ
HALF VALUE LAYER = 0.693/ µ Infatti: (1) N(HVL) = N(0) e -µhvl utilizzando la legge di attenuazione exp. Ma anche: (2) N(HFL) = N(0)/2 utilizzando la definizione di HVL Uguagliando la (1) e la (2): N(0)
DettagliLa struttura nucleare dell atomo
Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza Lezione 1 La struttura nucleare dell atomo Prequel: la struttura atomica della materia Alla fine dell 800 è ormai completamente assodata
DettagliInterazione radiazione materia Dott.ssa Alessandra Bernardini
Interazione radiazione materia Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Un po di storia Lo studio delle radiazioni ionizzanti come materia di interesse nasce nel novembre del 1895 ad opera del fisico tedesco Wilhelm
DettagliS ν = c 4 u ν. S ν dν = c 8π h ν e hν. k B T. S λ = 2π λ 5 c2 h
Corso di Introduzione alla Fisica Quantistica (f) Esercizi: Maggio 2006 (con soluzione) i) Un filamento emette radiazione che ha una lunghezza d onda massima λ Max = 15000 10 8 cm. Considerando di approssimare
DettagliINTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA
INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA Radiazioni ionizzanti Interazione di particelle cariche: range perdita di energia per ionizzazione perdita di energia per radiazione Interazione di particelle neutre: neutroni
DettagliI Bonus per lo scritto del corso di Fisica Nucleare e Subnucleare I ( A.A ) 11 Aprile 2012
Nome e Cognome: Docente: I Bonus per lo scritto del corso di Fisica Nucleare e Subnucleare I ( A.A. 2011-2012 ) 11 Aprile 2012 Al collisore Hera del laboratorio Desy di Amburgo, un fascio di elettroni
DettagliGrandezze e unità di misura Dott.ssa Alessandra Bernardini
Grandezze e unità di misura Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Grandezze radiometriche e coefficienti del mezzo La radiazione ionizzante che attraversa la materia perde la sua energia in processi di eccitazione
DettagliFisica delle Apparecchiature per Radioterapia, lez. III RADIOTERAPIA M. Ruspa 1
RADIOTERAPIA 14.01.11 M. Ruspa 1 Con il termine RADIOTERAPIA si intende l uso di radiazioni ionizzanti altamente energetiche (fotoni X o gamma, elettroni, protoni) nel trattamento dei tumori. La radiazione
DettagliLT In Scienza dei Materiali Corso di Fisica Applicata. Prova di esame del 22/04/15. n. Matricola:
LT In Scienza dei Materiali Corso di Fisica Applicata Prova di esame del 22/04/15 Nome n. Matricola: 1) Struttura del Nucleo atomico Qual è la relazione tra difetto di massa ed energia di legame di un
DettagliSe la funzione è analiticamente invertibile, estratto q, si può ricavare x = x(q).
La tecnica Monte Carlo Il metodo Monte Carlo è basato sulla scelta di eventi fisici con una probabilità di accadimento nota a priori. sia p(x) la distribuzione di probabilità con la quale si manifesta
Dettaglisezione d urto di interazione neutroni - 12 C
Interazione dei neutroni con la materia Poiché il neutrone ha carica nulla esso non interagisce elettricamente con gli elettroni dell atomo, ma subisce solo interazioni nucleari con i nuclei della materia
DettagliRadiazioni ionizzanti
Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Radiazioni ionizzanti 11/3/2005 Struttura atomica Atomo Nucleo Protone 10 10 m 10 14 m 10 15 m ev MeV GeV 3 3,0 0,3 0 0 0 Atomo Dimensioni lineari
DettagliInterazione Radiazione- Materia. Marina Cobal, Udine
Interazione Radiazione- Materia Marina Cobal, Udine Interazione Particelle-materia Processi alla base del funzionamento dei rivelatori di particelle L energia persa dalle particelle è convertita in segnali
DettagliINTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA
M. Marengo INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA Servizio di Fisica Sanitaria Ospedale Policlinico S.Orsola - Malpighi, Bologna mario.marengo@unibo.it Si definiscono radiazioni ionizzanti tutte le
DettagliDipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Radiazioni X 11/3/2005
Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Radiazioni X 11/3/2005 Diagnostica clinica Completamente cambiata negli ultimi decenni Ecografia (EC) Radiografia digitale (DR) Tomografia assiale
DettagliMISURA DELLA MASSA DELL ELETTRONE
MISURA DELLA MASSA DELL ELETTRONE di Arianna Carbone, Giorgia Fortuna, Nicolò Spagnolo Liceo Scientifico Farnesina Roma Interazioni tra elettroni e fotoni Per misurare la massa dell elettrone abbiamo sfruttato
DettagliFisica nucleare e subnucleare 1 appello 26 gennaio 2011
Fisica nucleare e subnucleare 1 appello 26 gennaio 2011 Problema 1 Per studiare la reazione: γ + p n + π +, un fascio di fotoni di energia 300 MeV e intensità I = 10 8 s -1 incide su un bersagio di idrogeno
DettagliGli studi degli effetti delle radiazioni sui tessuti tumorali animali ed umani hanno
Prefazione Prefazione Gli studi degli effetti delle radiazioni sui tessuti tumorali animali ed umani hanno permesso di determinare i valori di dose capaci di debellare determinati tumori attraverso la
DettagliDivagazioni sulla fisica delle particelle. La struttura della materia Le particelle fondamentali Le interazioni fondamentali
Divagazioni sulla fisica delle particelle La fisica delle particelle come pretesto per fare alcune semplici considerazioni di fisica La struttura della materia Le particelle fondamentali Le interazioni
Dettaglied infine le interazioni nucleari forte e debole? dove E rappresenta l energia cinetica della particella α, e K è: K = e2 2Z
Introduzione 1. Stima il valore delle energie dei fotoni necessarie per risolvere distanze atomiche, e poi nucleari. 2. Per quali ragioni fisiche le interazioni fondamentali sono state storicamente identificate
DettagliFNPA1 prova scritta del 22/06/2011
FNPA1 prova scritta del 22/06/2011 Problema 1 Il nucleo di deuterio, 1 2 H, ha energia di legame Bd = 2.23 MeV. Il nucleo di trizio, 1 3 H, ha energia di legame Bt = 8.48 MeV. Calcolare lʼenergia che occorre
Dettagligeometria di un apparato di conteggio
La Sezione d urto Supponiamo di avere un fascio di particelle (protoni, elettroni, fotoni o qualsiasi altra particella) di ben definita energia che incide su un bersaglio (target). L intensità I di un
DettagliCapitolo 14 Interazione radiazione-materia: i neutroni
Capitolo 14 Interazione radiazione-materia: i neutroni 14.1 Interazione dei neutroni con la materia Poiché il neutrone ha carica nulla esso non interagisce elettricamente con gli elettroni dell atomo,
DettagliSPETTROMETRIA GAMMA SPETTROMETRIA GAMMA
La spettrometria gamma è un metodo di analisi che consente la determinazione qualitativa e quantitativa dei radionuclidi gamma-emettitori presenti in un campione di interesse. Il successo di questo metodo
DettagliDosimetria ESR per applicazioni in campo medico e industriale
Dosimetria ESR per applicazioni in campo medico e industriale Dott. Maurizio Marrale Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Fisica e Tecnologie Relative 3 Aprile 2008 Dottorato di Ricerca in
DettagliEquazioni di Maxwell. (legge di Gauss per il campo elettrico) (legge di Gauss per il campo magnetico) C (legge di Faraday)
Equazioni di Maxwell Φ S ( r E ) = Q ε 0 (legge di Gauss per il campo elettrico) Φ S ( r B ) = 0 (legge di Gauss per il campo magnetico) C l ( r Φ B ) = µ 0 ε S ( E r ) 0 + µ (legge di Ampère - Maxwell)
DettagliUtilizzazione dei rivelatori. H E dissipata
Cap. 4 RIVELATORI Utilizzazione ei rivelatori Risoluzione energetica efinibile per rivelatori proporzionali : H E issipata 3 Efficienza geometrica [ ] + = + = = = Ω = 0 om cos 4 4 a a R sin R ge α π θ
DettagliUnità didattica 10. Decima unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia
Unità didattica 10 Radioattività... 2 L atomo... 3 Emissione di raggi x... 4 Decadimenti nucleari. 6 Il decadimento alfa.... 7 Il decadimento beta... 8 Il decadimento gamma...... 9 Interazione dei fotoni
DettagliEsercizio8: il lavoro di estrazione per il tungsteno é 4.49 ev. Calcolare la lunghezza d onda massima per ottenere effetto fotoelettrico [275.6 nm].
Esercizio8: il lavoro di estrazione per il tungsteno é 4.49 ev. Calcolare la lunghezza d onda massima per ottenere effetto fotoelettrico [275.6 nm]. Esercizio9: un fotone gamma sparisce formando una coppia
DettagliRadiazione elettromagnetica
Radiazione elettromagnetica Si tratta di un fenomeno ondulatorio dato dalla propagazione in fase del campo elettrico e del campo magnetico, oscillanti in piani tra loro ortogonali e ortogonali alla direzione
Dettagli2.3 Percorso residuo (range)
Figure 13: Determinazione del range a partire da una curva di trasmissione (I èil numero di particelle tramesse per unità di tempo in funzione delle spessore t essendo I 0 il numero di particelle entranti)
DettagliFisica Medica. La Fisica Medica è la parte della Fisica che studia fenomeni che hanno una diretta relazione con alcune branche della Medicina.
Fisica Medica La Fisica Medica è la parte della Fisica che studia fenomeni che hanno una diretta relazione con alcune branche della Medicina. Radiologia Medicina Nucleare Risonanza Magnetica Ultrasuoni
DettagliLa struttura nucleare dell atomo
Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza Lezione 1 La struttura nucleare dell atomo L esperimento di Rutherford J.J. Thomsons aveva estratto dall atomo particelle cariche negativamente.
DettagliSpettroscopia. 05/06/14 SPET.doc 0
Spettroscopia 05/06/14 SPET.doc 0 Spettroscopia Analisi del passaggio di un sistema da uno stato all altro con scambio di fotoni Spettroscopia di assorbimento Spettroscopia di emissione: In entrambi i
DettagliINTERAZIONE DELLA RADIAZIONE CON CON LA LA MATERIA. Dal punto di vista dell interazione con la materia le radiazioni IONIZZANTI si classificano in:
INTERAZIONE DELLA RADIAZIONE CON CON LA LA MATERIA Dal punto di vista dell interazione con la materia le radiazioni IONIZZANTI si classificano in: DIRETTAMENTE IONIZZANTI INDIRETTAMENTE IONIZZANTI Le radiazioni
DettagliEmissione α. La sua carica elettrica è pari a +2e La sua massa a riposo è circa 7x10-27 kg.
Reazioni nucleari Un nucleo instabile può raggiungere una nuova condizione di stabilità attraverso una serie di decadimenti con emissione di particelle α, β, γ o di frammenti nucleari (fissione). Emissione
DettagliSCHERMATURE. Particelle cariche. Fotoni. Neutroni. (Polvani p 363 e segg)
SCHERMATURE Particelle cariche Fotoni Neutroni (Polvani p 363 e segg) PARTICELLE CARICHE PARTICELLE CARICHE Perdita di energia praticamente continua per collisioni: si puo definire una profondita di penetrazione
DettagliFisica applicata. Laurea in Scienza e Tecnologia dei Materiali
Fisica applicata Laurea in Scienza e Tecnologia dei Materiali Interazione radiazione-materia Effetti biologici delle radiazioni Grandezze dosimetriche http://www.ge.infn.it/~prati Interazione radiazione
Dettagligeometria di un apparato di conteggio
La Sezione d urto Supponiamo di avere un fascio di particelle (protoni, elettroni, fotoni o qualsiasi altra particella) di ben definita energia che incide su un bersaglio (target). L intensità I di un
DettagliFrancesco Romano. Radiochirurgia Stereotassica con Gamma Knife : simulazione Monte Carlo e verifiche sperimentali
U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I C A T A N I A FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA IN FISICA Francesco Romano Radiochirurgia Stereotassica con Gamma Knife : simulazione
DettagliFisica Quantistica III Esercizi Natale 2009
Fisica Quantistica III Esercizi Natale 009 Philip G. Ratcliffe (philip.ratcliffe@uninsubria.it) Dipartimento di Fisica e Matematica Università degli Studi dell Insubria in Como via Valleggio 11, 100 Como
DettagliElettricità e Fisica Moderna
Esercizi di fisica per Medicina C.Patrignani, Univ. Genova (rev: 9 Ottobre 2003) 1 Elettricità e Fisica Moderna 1) Una candela emette una potenza di circa 1 W ad una lunghezza d onda media di 5500 Å a)
DettagliStage 2016 Pavia 13 Giugno 2016
Stage 2016 Pavia 13 Giugno 2016 Paolo Montagna, Paolo Vitulo Dipartimento di Fisica Università di Pavia INFN Sezione di Pavia paolo.montagna@unipv.it, paolo.vitulo@unipv.it http://fisica.unipv.it/fisnucl/
DettagliScattering Cinematica Relativistica
Scattering Cinematica Relativistica II Scattering in fisica classica 05/05/009.Menichetti - Univ. i Torino 1 Scattering - I Mezzo sperimentale per eccellenza per ottenere informazioni sulla struttura el
DettagliMaster FERDOS Attività di Laboratorio DeltaE srl. MASTER FERDOS Dipartimento di Fisica - Università della Calabria a.a. 2003/2004
MASTER FERDOS Dipartimento di Fisica - Università della Calabria a.a. 2003/2004 Dispensa Spettri di raggi γ utilizzando Scintillatori NaI(Tl) Docenti: Raffaele Agostino Tutor: Salvatore Abate DeltaE S.r.l.
DettagliSoluzioni Esame di Fisica Corso di laurea in Biotecnologie Linea II (gruppi E-H)
Soluzioni Esame di Fisica Corso di laurea in Biotecnologie Linea II (gruppi E-H) 16 luglio 2001 Teoria 1. La posizione del centro di massa di un sistema di N particelle puntiformi è data da Ni r i m i
DettagliCapitolo 19 Schermatura delle radiazioni
Capitolo 19 Schermatura delle radiazioni 19. 1 Schermature di particelle cariche Abbiamo già visto che, a norma di legge, il limite di equivalente di dose per esposizione globale per i lavoratori esposti
DettagliNEUTRONICI CON TECNICA DEL TEMPO DI VOLO. Francesco Barilari, Alberto Edoni, Antonio Lombardi, Davide Restelli
MISURA DI SPETTRI NEUTRONICI CON TECNICA DEL TEMPO DI VOLO GRUPPO K RELATORI: TUTORS: Francesco Barilari, Alberto Edoni, Antonio Lombardi, Davide Restelli Pierfrancesco Mastinu, Elizabeth Musacchio Carica
DettagliPiacenza Liceo Respighi 17 e 24 marzo 2015
Piacenza Liceo Respighi 17 e 24 marzo 2015 Paolo Montagna, Paolo Vitulo Dipartimento di Fisica Università di Pavia INFN Sezione di Pavia paolo.montagna@unipv.it, paolo.vitulo@unipv.it http://fisica.unipv.it/fisnucl/
DettagliDECADIMENTO RADIOATTIVO
DECADIMENTO RADIOATTIVO Emissione di una o più particelle da parte di un nucleo. Tutti i decadimenti (tranne il decad. γ) cambiano Z e/o N del nucleo. Radionuclidi = Nuclidi radioattivi presenti in natura:
DettagliCrisi della Fisica Classica & Fisica Quantistica
Crisi della Fisica Classica & Fisica Quantistica Guido Montagna Dipartimento di Fisica, Università di Pavia & INFN, Sezione di Pavia February 8, 2018 G. Montagna, Università di Pavia & INFN (Dipartimento
DettagliCenni su interazione e rivelazione della radiazione nucleare
Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza Lezione 9 Cenni su interazione e rivelazione della radiazione nucleare Interazione della radiazione con la materia Finora abbiamo supposto
DettagliLaboratorio di Spettroscopia Gamma
Laboratorio di Spettroscopia Gamma 6 Ore di Lezione Sorgenti di Radiazione Interazione Radiazione materia Rivelatori di Radiazione gamma 60 ore di attività di Laboratorio Oscilloscopio Catena elettronica
DettagliFenomenologia del Modello Standard Prof. A. Andreazza. Lezione 13. La scoperta del W
Fenomenologia del Modello Standard Prof. A. Andreazza Lezione 13 La scoperta del W Premio Nobel 1984 Articolo 12.5, Collaborazione UA1, Experimental observation of isolated large transverse electrons with
DettagliIl limite di equivalente di dose per le persone del pubblico è fissato, sempre per legge, al valore di 1 msv per anno solare.
Schermatura delle radiazioni Abbiamo già visto che, a norma di legge, il limite di equivalente di dose per esposizione globale per i lavoratori esposti è stabilito in 20 msv/anno solare. Per un lavoratore
Dettagli- Dati sperimentali: interazione luce / materia spettri caratteristici
- Thomson: evidenza sperimentale per elettrone misura e/m e - Millikan: misura la carica dell elettrone e ne ricava la massa e = 1,60 x 10-19 C - Rutherford: stima le dimensioni atomiche struttura vuota
Dettagli4. MODELLO DI EINSTEIN
4. MODELLO DI EISTEI Einstein fu il primo ad elaborare un modello per la descrizione dell interazione radiazione-materia (molecole) tenendo conto della quantizzazione delle energie molecolari e della radiazione.
DettagliProduzione di un fascio di raggi x
Produzione di un fascio di raggi x WWW.SLIDETUBE.IT Un fascio di elettroni penetra nella materia, dando origine a: produzione di elettroni secondari (raggi delta) emissione X caratteristica bremsstrahlung
DettagliLezione 7 Collisioni tra particelle e loro effetti
Lezione 7 Collisioni tra particelle e loro effetti G. Bosia Universita di Torino 1 Processi collisionali Le collisioni tra particelle sono i meccanismi che danno origine ai processi di diffusione e di
DettagliFormazione di orbitali π. La differenza di energia tra due orbitali π è minore di quella tra due orbitali. Orbitali di non legame, n
Spettroscopia Studia le interazione tra le radiazioni elettromagnetiche e la materia. Come sono fatti questi sistemi? La formazione dei legami chimici viene spiegata in termini di interazioni di orbitali
DettagliAstrofisica e particelle elementari
Astrofisica e particelle elementari aa 2007-08 Lezione 7 Bruno Borgia RC SECONDARI (1) Propagazione di particelle in atmosfera descritta da equazioni di trasporto, RC secondari prodotti in atmosfera dai
DettagliL energia assorbita dall atomo durante l urto iniziale è la stessa del fotone che sarebbe emesso nel passaggio inverso, e quindi vale: m
QUESITI 1 Quesito Nell esperimento di Rutherford, una sottile lamina d oro fu bombardata con particelle alfa (positive) emesse da una sorgente radioattiva. Secondo il modello atomico di Thompson le particelle
DettagliFAM. T 1) α ν. (e α ν T 1) 2. (con l ipotesi ν > 0) si ottiene
Serie 42: Soluzioni FAM C. Ferrari Esercizio 1 Corpo nero 1. Abbiamo: Sole λ max = 500nm - spettro visibile (giallo); Sirio B λ max = 290nm - ultravioletto; corpo umano λ max = 9300nm - infrarosso. 2.
DettagliEvidenza delle diverse famiglie di neutrini
Fenomenologia del Modello Standard Prof. A. Andreazza Lezione 2 Evidenza delle diverse famiglie di neutrini Diversi tipi di neutrini Agli inizi degli anni 60 si sapeva che il numero leptonico era conservato
DettagliDIFFRAZIONE DI ONDE NEI CRISTALLI
DIFFRAZIONE DI ONDE NEI CRISTALLI Quando in cristallo si propaga un onda con λ a,b,c si verifica diffrazione dal suo studio è possibile ottenere informazioni su: Simmetria del cristallo (tipo di reticolo)
DettagliAppunti del corso di Fisica Nucleare e Subnucleare I
Appunti del corso di Fisica Nucleare e Subnucleare I Prof. Carlo Dionisi A.A. 003-004 14 aprile 004 Fisica Nucleare e Subnucleare I 1 Introduzione Storica Fisica Nucleare e Subnucleare I Prof. Carlo Dionisi
DettagliCampo elettromagnetico
Campo elettromagnetico z y Classicamente, è formato da un campo elettrico E e da un campo magnetico B oscillanti B E λ E = E 0 cos 2π(νt x/λ) B = B 0 cos 2π(νt x/λ) νλ = c ν, frequenza x λ, lunghezza d
DettagliFAM A+B C. Considera la disintegrazione di una particella A in due particelle B e C: A B +C.
Serie 19: Relatività VIII FAM C. Ferrari Esercizio 1 Collisione completamente anelastica Considera la collisione frontale di due particelle A e B di massa M A = M B = M e v A = v B = 3/5c, tale che alla
DettagliSpettro elettromagnetico
Spettro elettromagnetico Sorgenti Finestre Tipo Oggetti rilevabili Raggi γ ev Raggi X Lunghezza d onda E hc = hν = = λ 12. 39 λ( A o ) Visibile Infrarosso icro onde Onde-radio Dimensione degli oggetti
DettagliCara&erizzazione della composizione e stru&ura delle molecole a&raverso misure di spe&roscopia. Proff. C. Ferrante e D. Pedron
Cara&erizzazione della composizione e stru&ura delle molecole a&raverso misure di spe&roscopia Proff. C. Ferrante e D. Pedron 1 Radiazione Ele,romagne0ca Propagazione nello spazio e nel tempo: L onda si
DettagliIstituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza. Lezione 10. Fusione nucleare
Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza Lezione 10 Fusione nucleare Fusione nucleare (Das-Ferbel, cap. 5.3) Abbiamo già accennato alla fusione nucleare che costituisce la sorgente
DettagliFisica dei mesoni. Mesoni sono particelle con spin intero e interagisce coi barioni (nucleoni) attraverso le forze forti, elettromagnetiche e deboli
Fisica dei mesoni Mesone π e quello piu leggero nella famiglia dei mesoni E la particella che viene scambiato nell interazione forte nucleone-nucleone ed e quindi responsabile della maggiore componente
DettagliSezione d urto classica
Capitolo Sezione d urto classica In meccanica classica, ogni particella del fascio incidente segue una traiettoria ben definita sotto l azione del potenziale. Se V (r) è centrale, il momento angolare è
DettagliLe radiazioni ionizzanti e la radioprotezione
Le radiazioni ionizzanti e la radioprotezione Radiazioni Radiazioniionizzanti ionizzanti Il termine radiazione viene abitualmente usato per descrivere fenomeni apparentemente assai diversi tra loro,
DettagliLa struttura stellare ( II ) Lezione 4
La struttura stellare ( II ) Lezione 4 Il trasporto radiativo dell energia Il gradiente di pressione P(r) che sostiene una stella è prodotto da un gradiente in ρ(r) e T(r) e quindi L(r), ovvero l energia
DettagliIl semiconduttore è irradiato con fotoni a λ=620 nm, che vengono assorbiti in un processo a due particelle (elettroni e fotoni).
Fotogenerazione -1 Si consideri un semiconduttore con banda di valenza (BV) e banda di conduzione (BC) date da E v =-A k 2 E c =E g +B k 2 Con A =10-19 ev m 2, B=5, Eg=1 ev. Il semiconduttore è irradiato
DettagliSpettroscopia di assorbimento UV-Vis
Spettroscopia di assorbimento UV-Vis Metodi spettroscopici La spettroscopia studia i fenomeni alla base delle interazioni della radiazione con la materia Le tecniche spettroscopiche sono tutte quelle tecniche
DettagliCorso di Fisica Nucleare e Subnucleare II. 4 giugno 2010
Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare II 4 giugno 2010 Studente Claudia Pistone Tutor Dr. Fabio Bellini 1 sommario cos è Cuoricino cosa sappiamo dei neutrini e cosa vogliamo scoprire cos è il decadimento
DettagliCOS È UNO SCINTILLATORE
1 COS È UNO SCINTILLATORE Uno scintillatore è un materiale capace di emettere impulsi di luce quando viene attraversato da radiazioni di vario tipo. Si dividono in : Organici (plastici o liquidi) Inorganici
DettagliLE RADIAZIONI IONIZZANTI
LE RADIAZIONI IONIZZANTI Generalità Le radiazioni ionizzanti sono, per definizione, onde elettromagnetiche e particelle capaci di causare, direttamente o indirettamente, la ionizzazione degli atomi e delle
DettagliInterazione delle particelle cariche con la materia
Interazione delle particelle cariche con la materia Consideriamo una particella di carica z che attraversa un materiale di numero atomico Z; per fissare le idee, un protone che attraversa una lastra di
DettagliProva Scritta del Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare 2 - AA 2018/2019
Prova Scritta del Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare 2 - AA 2018/2019 6 Settembre 2019 - Versione 4 NOME E COGNOME: CANALE: 1. Nel 1966, due anni doo la scoerta della radiazione cosmica di fondo (CMB
DettagliIn condizioni di equilibrio energetico questo è bilanciato dal trasporto totale (W) di energia verso il polo Nord F φ AO.
Trasporto meridionale di energia Se R TOA λ, φ è il flusso radiativo netto (W/m 2 ) alla sommità dell atmosfera, allora in un settore di lato dφdλ assorbe una potenza netta (W) pari a R TOA λ, φ a 2 cos
Dettagli