Lezione: Politica Ambientale

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1 Lezione: Politica Ambientale Stefano Papa Sapienza Università di Roma Facoltà di Economia Sapienza

2 Politica Ambientale Secondo Intergovernance Panel on Climate Change (ONU), la causa principale del riscaldamento globale osservato negli ultimi 50 anni è da ricondursi all eccessive emissioni dei gas serra. Diverse ricerche confermano esiste più del 50% di probabilità che le temperature mondiali aumentino di oltre 5 C in questo secolo. Il problema del surriscaldamento e, quindi, la sua soluzione è tuttavia complesso in quanto non sono univoche le spiegazioni scientifiche del fenomeno.

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5 Esternalità Le emissioni sono inquadrate dalla teoria economica nelle esternalità negative. Quando un azione produce un danno ad un altro soggetto senza che questo corrisponda (paghi) un prezzo a fronte del danno arrecato. L aspetto più rilevante che si osserva nel settore dell industria e dei trasporti è quello delle esternalità negative dovute dall inquinamento atmosferico che causano il fallimento di mercato rendendo il mercato inefficiente in senso paretiano.

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7 Esternalità La presenza di tali esternalità provoca un divario tra il costo netto privato ed il costo netto sociale, da cui deriva la non efficienza dei mercati. Nel suddetto senso si parla di fallimento del mercato quando vi sono esternalità. L esternalità è definita come l inesistenza di un corrispettivo a fronte del danno procurato da un soggetto o da un operatore nei confronti di altri consumatori od operatori.

8 Coordinamento internazionale Studi scientifici riportano che in Europa (UE), la mancanza di coordinamento delle politiche nazionali nel campo dell energia e dei trasporti comporterebbe un aumento delle emissioni dei gas serra attorno al 5% da qui al Analoghe stime possono essere fatte in riferimento a Stati Uniti e Cina. Un azione non coordinata dei vari paesi porta a risultati subottimali. Il problema delle emissioni è in gran parte un problema di coordinamento internazionale. Il coordinamento internazionale è la situazione in cui ogni paese manovra gli strumenti di politica dei quali dispone al fine di conseguire non soltanto gli obiettivi propri, ma quelli del resto del mondo per ottenere mutui benefici.

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10 Internalizzare le esternalità Internalizzare un esternalità significa alterare gli incentivi in modo che gli Stati tengano in considerazione le ricadute esterne delle loro azioni.

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13 Beni pubblici globali e free riding Gli effetti negativi della mancata produzione dei beni pubblici globali sono più difficilmente rimediabili rispetto ai beni pubblici nazionali, in quanto i principali operatori (gli Stati) che tendono ad evitare effetti negativi (free riding) negli ambiti nazionali, possono agire essi stessi come free rider rispetto ai beni pubblici globali. In assenza di una autorità internazionale, il coordinamento internazionale delle politiche pubbliche può offrire risultati limitati.

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20 Sanzioni internazionali e nazionali 1. Introdurre una sanzione concordata a livello internazionale (GATT/ONU), come ad esempio, imporre ai paesi in eccesso di emissione di subire dagli altri paesi politiche commerciali: un dazio temporaneo sui propri beni di esportazione, quote all esportazione. Al fine di migliorare l'applicazione del diritto ambientale dell'ue, la direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell'ambiente impone agli Stati membri di prevedere sanzioni penali efficaci, proporzionate e dissuasive per i crimini ambientali più gravi. Tali crimini comprendono, ad esempio, l'immissione o lo scarico illeciti di sostanze nell'aria, nell'acqua o nel suolo, il commercio illegale di specie selvatiche, il commercio illegale di sostanze che riducono lo strato d'ozono e la spedizione o lo scarico illegali di rifiuti.

21 Diverse soluzioni nazionali 1. Pubbliche: attraverso la regolamentazione e l imposizione di tasse (pigouviane) oppure assegnazione delle quote. 2. Private: con assegnazione dei diritti di proprietà ad inquinare e la creazione di un mercato dei diritti di proprietà;

22 Internalizzare le esternalità I governi nazionali possono internalizzare un esternalità imponendo una tassa (pigouviana) al produttore con l obiettivo di ridurre la quantità di equilibrio fino alla quantità socialmente desiderata. a) Introdurre una tassa di un certo ammontare per ogni unità di inquinamento prodotta (tassa pigoviana) b) Imporre all impresa la riduzione l inquinamento di uno specifico ammontare o quota (regolamentazione).

23 Tasse pigouviane e quote

24 Soluzione pubblica: obbligo biocarburanti Lo Stato emana delle leggi che impongono di limitare l emissione di sostanze inquinanti entro una certo limite o inserire l obbligo dei biocarburanti per le flotte vincolate. Con la Direttiva sui trasporti, la 2003/30/CE e con il d.lgs. n 128/2005 si impone alle flotte vincolate a tutte le società addette ai trasporti pubblici su strada, ferrovia e navigazione degli enti pubblici locali l utilizzo di biocarburanti nel limite del 5,25% entro il Risultato che le imprese reagiscono migliorando l efficienza tecnologica che riduce le emissioni e offre risparmio energetico, oppure devono investire in impianti di depurazione o impianti alimentati a fonti rinnovabili (IAFR).

25 Biocarburanti: Speculazione La crescita della produzione di biocombustili (bioenergia) grava sulla domanda di cereali, semi oleosi e zucchero, contribuendo al rialzo dei prezzi delle derrate alimentari. I dati del 2009 del Dipartimento all Agricoltura mostrano che sono stati impiegati per fare etanolo, almeno 1/4 dei cereali coltivati negli USA (speculazione internazionale). La produzione di etanolo è salita a livelli record grazie ai sussidi e alle leggi che richiedono ai veicoli di usare quantità crescenti di biocarburanti.

26 Soluzione privata La definizione, l assegnazione, la tutela e la commerciabilità dei diritti di proprietà ad inquinare è il fondamento teorico di un mercato delle esternalità. Il teorema di Coase è il presupposto teorico del protocollo di Kyoto mostra come, a prescindere da chi detiene il diritto di proprietà, se i costi di transazione sono irrilevanti, l azione degli agenti inquinatori e inquinati con la negoziazione dei diritti permette di raggiungere l efficienza.

27 Teorema di Coase Il teorema di Coase è la base teorica su cui poggia il protocollo di Kyoto e le politiche di negoziazione delle emissioni di gas serra al livello globale tra i paesi firmatari dello stesso. La correzione delle esternalità attraverso la creazione di un mercato ove si possano vendere ed acquistare dei diritti ad inquinare (teorema di Coase) porta al cambiamento del contesto istituzionale nel quale avvengono le transazioni di mercato (possibili effetti speculativi). Dimostra che il mercato possa giungere ad un efficienza superiore rispetto a quella che si può ottenere con l intervento dello Stato o attraverso altre regolamentazioni (tasse o quote), intendendo per efficienza la somma netta del benessere sociale.

28 Assenza di costi di transazione Se i costi di negoziazione e transazione sono nulli, la contrattazione tra agenti economici porterà a soluzioni Pareto efficienti, anche in presenza di esternalità e questo a prescindere da chi detenga inizialmente i diritti legali. Tutti i modi in cui vengono allocate inizialmente delle proprietà sono ugualmente efficienti, perché le parti interessate contratteranno privatamente per correggere ogni esternalità.

29 Costi di transazione In presenza di costi di transazione, invece, l intervento pubblico è ritenuto necessario, al fine di assegnare i diritti di proprietà in modo da garantire il raggiungimento della posizione più efficiente. In questo caso, un governo può minimizzare le inefficienze allocando inizialmente le proprietà alla parte a cui assegna un utilità maggiore.

30 Difficile riconoscere le preferenze E difficile per lo Stato conoscere perfettamente le utilità marginali dei consumatori dell inquinamento, qualora anche non lo fosse, sarebbe difficile supporre che le manifestazioni iniziali delle preferenze da parte dei consumatori (chi inquina e chi non inquina) siano, nella realtà, effettivamente l espressione della loro utilità marginale.

31 Soluzioni del mercato in UE Al fine del raggiungimento degli obiettivi ambientali i paesi UE e le imprese soggette alla direttiva ETS hanno diverse tipologie di soluzioni se superano la loro quota stabilità dai piani nazionali di assegnazione per ogni settore: 1. Acquistare le unità di emissioni in difetto sul mercato borsistico (EU ETS); 2. Effettuare interventi di Carbon Sinks,; realizzare progetti di efficienza energetica; investire in IAFR nel suolo nazionale, oppure all estero attraverso i meccanismi di flessibilità previsti dal protocollo (JI e CDM).

32 Strumenti adottati con Kyoto 1. Strumenti di flessibilità per creare un mercato dell inquinamento internazionale (ETS) con l introduzione dei diritti negoziabili (per ovviare all incompletezza del mercato). 2. Regolamentazione dei flussi con imposizione di limiti di emissione per i paesi aderenti (applicato in UE ai diversi settori industriali con i Piani Nazionali di Assegnazione); ad esempio gli Stati inclusi nella convenzione quadro del protocollo di Kyoto si sono impegnati a ridurre entro le loro emissioni di CO 2 del 5,2% rispetto ai livelli del 1990; mentre per l UE è collettivamente l 8% e del 20% entro il Obiettivo è il 30%/50% nel Critiche: mancanza di coordinamento internazionale. Si pensi agli USA (amministrazione Trump, la Cina).

33 Strumento: Emission Trading Un primo strumento di flessibilità nell economia ambientale è stato l ETS, un sistema Cap and Trade che prevede un limite massimo di emissioni attraverso l assegnazione di unità massime di emissioni che vengono distribuite ai paesi aderenti secondo criteri e periodi di temporali prestabiliti. Piani di assegnazione nazionali. ETS è operativo dal 2008, si basa su un rapporto di scambio di unità di emissioni tra stati nazionali tra chi ha un eccesso di domanda di diritti (ha inquinato troppo) a chi ha un eccesso di offerta di diritti (ha inquinato meno). ETS permette di acquistare diritti di emissione di gas serra da un altro paese che abbia sottoscritto il protocollo e che sia in eccedenza dei diritti.

34 Emission Trading La commercializzazione, sebbene sia libera tra i partecipanti, vincola i paesi stessi a restituire (ottenere o acquistare) a scadenza un numero di diritti ad inquinare (permessi) pari alle emissioni in eccesso registrate nel periodo di riferimento. Se i permessi restituiti non fossero sufficienti a coprire le emissioni in eccesso (deficit) vi sarebbero l applicazione di sanzioni; mentre nel caso di surplus questi possono essere venduti o accantonati per gli anni successivi.

35 ETS Per un miglior raggiungimento degli obiettivi, la possibilità di adottare altri strumenti di flessibilità (CDM JI, CS) attraverso la realizzazione di progetti ad efficienza tecnologica (IAFR) che ottengono riduzioni dei gas serra sia nei paesi in via di sviluppo, sia in quelli industrializzati o in economie di transizione (Ex PECO) oppure migliorando ed incrementando la gestione dei cosiddetti pozzi di assorbimento, ossia foreste e boschi e zone in dissesto o in fase di desertificazione che assorbono il biossido di carbonio dall atmosfera. 6 emissioni di gas ad effetto serra che rientrano nel regime dello International Emissions Trading.

36 CDM e JI 1. Il Clean Development Mechanism (CDM) permette di acquisire diritti di emissioni mediante progetti di riduzione in un paese che non abbia sottoscritto il protocollo (PVS). Il CDM permette l ottenimento dei Certified Emission Reductions detraibili dalle emissioni nazionali, tramite l attuazione di progetti che comportino l efficienza energetica o IAFR nei PVS; Il Joint Implementation (JI) che permette di acquisire diritti di emissioni mediante progetti per la riduzione delle emissioni in un altro paese industrializzato che abbia sottoscritto il protocollo. JI permette l ottenimento delle Emission Reduction Units da detrarre dal proprio obiettivo di emissioni tramite progetti che comportino l efficienza energetica o IAFR.

37 Carbon Sinks Un ulteriore strumento è quello dei Carbon Sinks (CS) che ammette al beneficio di crediti compensabili (Removal Units) con l obiettivo della creazione, l estensione di bacini o pozzi di assorbimento naturali quali boschi, foreste.

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