LEZIONE 3 ARGOMENTO II: ANALISI ECONOMICA DELL INQUINAMENTO II. STRUMENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL LIVELLO EFFICIENTE D INQUINAMENTO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LEZIONE 3 ARGOMENTO II: ANALISI ECONOMICA DELL INQUINAMENTO II. STRUMENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL LIVELLO EFFICIENTE D INQUINAMENTO"

Transcript

1 1 LEZIONE 3 ARGOMENTO II: ANALISI ECONOMICA DELL INQUINAMENTO II. STRUMENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL LIVELLO EFFICIENTE D INQUINAMENTO 4. Strumenti con intervento 4.1strumenti economici o di mercato tasse sussidi depositi rifondibili permessi di inquinamento negoziabili Cost effectiveness e cost efficiency Ricordiamo brevemente che l efficienza può essere ottenuta attraverso la massimizzazione dei benefici netti oppure attraverso la minimizzazione dei costi totali (CD e CA). Se l ottica è quella della minimizzazione dei costi, si parla di strumento costeffective quando un dato livello di emissioni viene ottenuto al costo minimo. Un estensione della cost-effectiveness è la cost-efficiency. Vediamo come intenderla. Frequentemente si è in presenza di più soggetti inquinatori per cui il problema è quello di stabilire come distribuire il carico del target tra i diversi soggetti. Il problema si può affrontare secondo l ottica della minimizzazione dei costi di abbattimento totali. In tal modo, uno strumento è cost-efficient quando riesce a minimizzare i costi di abbattimento totali in presenza di più soggetti inquinanti. Il principio della cost-efficiency sta alla base del Least Cost Theorem : condizione necessaria perché i costi di abbattimento totali vengano minimizzati è che i costi marginali di abbattimento siano uguali per tutti i soggetti inquinatori che decidono di abbattere

2 2 a) Le tasse ambientali La scelta della tassa efficiente: la tassa Pigouviana L analisi di questo argomento è volto alla comprensione dei seguenti punti: come scegliere la tassa efficiente, cioè la tassa che mi consente di condurre il sistema ad un livello E eff di emissioni; perché le tasse sono efficienti da un punto di vista statico, cioè minimizzano i costi di abbattimento totali in corrispondenza del livello di inquinamento efficiente; perché le tasse incentivano la ricerca di nuove tecnologie tese alla riduzione dei costi di abbattimento, cioè sono efficienti da un punto di vista dinamico. Ottica Trovare il livello della tassa che minimizza la somma dei CA e CD. A questo proposito ricordiamo che la minimizzazione della somma dei CA e CD equivale alla massimizzazione del beneficio sociale totale.

3 3 La tassa Pigouviana L obiettivo è quello di ottenere un livello di emissioni economicamente efficiente Questo risultato può essere ottenuto imponendo una tassa che sia contemporaneamente uguale ai costi marginali del danno ed ai costi marginali di abbattimento: t * = CMD = CMA Graficamente: Costi, benefici CMA CMD e t* c d a b O E eff E 0 Costi totali (2a + b + c) area a: costi del danno area b: costi di abbattimento area a + c: costi della tassa

4 4 Meccanismo Per livelli di inquinamento compresi tra E 0 ed E eff all impresa conviene abbattere perché i costi di abbattimento sostenuti sarebbero inferiori a quelli dovuti al pagamento della tassa. Infatti: CA: area b Tassa: area (b + d) Viceversa, per livelli di inquinamento compresi tra 0 ed E eff all impresa conviene inquinare perché i costi della tassa sono inferiori ai costi di abbattimento. L area e rappresenta la differenza tra CA e costi della tassa per ogni livello di inquinamento inferiore ad E eff. Qualsiasi tassa diversa da t * non crea l incentivo affinché il sistema si attesti ad un livello di emissioni efficienti.

5 5 Vediamolo sul grafico Costi, benefici CMA CMD t* d e c a b O E eff E 0 Costi totali a + b + c + d + e Surplus di costo (d + e) d = parte della nuova tassa e = parte dei nuovi costi di abbattimento Implicazioni derivanti dall applicazione della tassa L impresa paga due volte: 1) i costi di abbattimento per ridurre le emissioni da E 0 a E eff 2) il pagamento della tassa per le emissioni prodotte (E eff ) Si riducono i profitti con conseguente perdita di competitività e posti di lavoro. Lo strumento tassa pigouviana viene ostacolato tanto dall industria, quanto dalle associazioni di categoria.

6 6 Efficienza statica (il sistema ottiene anche efficienza dei costi) Si consideri il caso di due imprese che si presentano con CA diversi tali per cui sono diversi anche i rispettivi CMA. In particolare: < CMA 2 CMA 2 Si consideri ora la somma di tali costi, ossia CMA tot CMA 2 CMA tot

7 7 Il livello socialmente efficiente di inquinamento è dato dalla condizione CMD = CMA tot CMD CMA 2 2 CMA tot E eff La tassa efficiente è: t * = CMA tot = CMD CMD CMA 2 2 t * CMA tot E eff

8 8 Si dimostra in questo caso che la tassa è cost efficient in quanto ottiene l obiettivo dell efficienza sociale minimizzando i costi di abbattimento totali. Infatti, come si evince dalla figura, in corrispondenza di E eff, i CMA delle due imprese sono uguali (Least Cost Theorem) t* = = CMA 2 CMD CMA 2 2 t * CMA tot a b c E eff con a = b + c Ogni altra soluzione non otterrebbe lo stesso risultato, per cui solo con = CMA 2 tutti i miglioramenti Pareto-potenziali sono sfruttati. Come si può notare, l uguaglianza dei CMA non implica uguaglianza nei costi di abbattimento totali sostenuti dalle due imprese.

9 9 Conclusioni Non occorre conoscere i CMA delle diverse imprese perché l efficienza viene automaticamente raggiunta dal mercato. Le tasse sulle emissioni sono efficienti da un punto di vista statico perché determinano una situazione in cui i CMA delle diverse imprese sono uguali. Il livello di emissioni efficiente viene raggiunto a costo minimo. La soluzione a costo minimo non implica equità nello sforzo (CA) compiuto dai diversi soggetti che abbattono. Anzi qualora i CA differiscano, il principio di efficienza vuole che inquinatori con costi di abbattimento marginali relativamente più bassi sopportino la maggior parte dello sforzo. Anche se la curva CMD non è conosciuta tanto che il livello E eff viene deciso arbitrariamente, le tasse sulle emissioni rappresentano la soluzione cost minimising per ogni dato livello di emissioni stabilito Vedremo che nel caso venga imposto uno standard uniforme alle diverse imprese, può determinarsi una situazione in cui il livello effettivo di emissioni superi quello efficiente, il tutto con costi di abbattimento molto alti.

10 10 Efficienza dinamica Analizziamo ora il caso di un impresa che col tempo passa ad una nuova tecnologia che riduce i costi di abbattimento per ogni nuova unità di emissioni abbattuta Al tempo 1, la soluzione efficiente (conosciuta) è quella riportata nel grafico sottostante CMD t * E eff

11 11 Al tempo 2, grazie alla nuova tecnologia, i CMA ruotano in senso antiorario t * CMA 2 E CMD E 0 E eff(2) E eff(1) Se la tassa rimane ferma al livello t *, l impresa riduce l inquinamento al livello E 0, riducendo così anche i suoi costi complessivi. Vediamolo. Riproponiamo il precedente grafico privandolo, per ottenere maggior chiarezza, della curva dei CMD.

12 12 t * CMA 2 E e c d a b E 0 E eff(1) Costi dell impresa con a + b costi di abbattimento c + d +e tasse costi totali: a + b + c + d + e Costi dell impresa con CMA 2 c + b costi di abbattimento e tasse costi totali: b + c + e Risparmio netto da innovazione: a + d Incentivo a innovare: se costi dell innovazione < a + d Un ulteriore incentivo a innovare potrebbe provenire da un annuncio del Governo circa le sue intenzioni di ridurre le tasse qualora si raggiunga il nuovo livello efficiente di emissioni

13 13 Problemi con le tasse ambientali quando la domanda del bene è inelastica Come chiarito precedentemente, l applicazione di una tassa ambientale si traduce in maggiori costi per l impresa Questi maggiori costi si traducono in una contrazione dell offerta del bene prodotto dall impresa gravata dall imposizione fiscale Vediamo ora brevemente quali situazioni potrebbero delinearsi a seconda dell importo della tassa. A titolo meramente esemplificativo si considera solo il caso in cui emissioni e output coincidano perfettamente e la domanda del bene sia molto rigida. Caso 1. Tassa bassa Prezzo D S 1 t* S 0 O Quantità In questo caso la riduzione delle emissioni dovuta alla tassa è molto bassa

14 14 Caso 2. Tassa alta Prezzo D S 1 t* S 0 O Quantità In questo caso la riduzione delle emissioni è maggiore, ma, poiché tale risultato si accompagna a tasse elevate, il peso dell imposizione rischia di gravare quasi interamente sul consumatore. In ogni caso, gli effetti redistributivi totali della tassazione sono molto complessi: impatto della riduzione delle emissioni impatto redistributivo delle entrate da tassazione

POLITICHE AMBIENTALI

POLITICHE AMBIENTALI WELFARE STATE, REGOLAMENTAZIONE E POLITICHE AMBIENTALI Prof.ssa Carla Massidda POLITICHE AMBIENTALI 3. ANALISI ECONOMICA DELL INQUINAMENTO: STRUMENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL LIVELLO EFFICIENTE Università

Dettagli

LEZIONE 5 ARGOMENTO: ANALISI ECONOMICA DELL INQUINAMENTO II. STRUMENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL LIVELLO D INQUINAMENTO EFFICIENTE

LEZIONE 5 ARGOMENTO: ANALISI ECONOMICA DELL INQUINAMENTO II. STRUMENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL LIVELLO D INQUINAMENTO EFFICIENTE 1 LEZIONE 5 ARGOMENTO: ANALISI ECONOMICA DELL INQUINAMENTO II. STRUMENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL LIVELLO D INQUINAMENTO EFFICIENTE 4. Strumenti con intervento 4.2 Strumenti non-di mercato a) Il sistema

Dettagli

Economia e politiche per l ambiente e la cultura Prof.ssa Carla Massidda. Lezione 2 Il legame tra economia e ambiente

Economia e politiche per l ambiente e la cultura Prof.ssa Carla Massidda. Lezione 2 Il legame tra economia e ambiente Università degli studi di Cagliari Dipartimento di Scienze Economiche e Università degli studi di Cagliari Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali Aziendali Economia e politiche per l ambiente e

Dettagli

Le esternalità sono l effetto indesiderato dell attività di un agente economico sul benessere di un altro agente.

Le esternalità sono l effetto indesiderato dell attività di un agente economico sul benessere di un altro agente. ESTERNALITÀ ESTERNALITA Le esternalità sono l effetto indesiderato dell attività di un agente economico sul benessere di un altro agente. La presenza di esternalità in un mercato fa sì che quel mercato

Dettagli

Standard o imposte? 2) ETEROGENEITA delle imprese rispetto ai COSTI di ABBATTIMENTO ( efficacia rispetto al costo )

Standard o imposte? 2) ETEROGENEITA delle imprese rispetto ai COSTI di ABBATTIMENTO ( efficacia rispetto al costo ) Standard o imposte? In un modello ideale, in cui vi è informazione perfetta, le imprese sono omogenee e la tecnologia rimane data, gli strumenti di prezzo o gli strumenti di quantità (command and control)

Dettagli

Esercizi di Economia dell ambiente IL CONTROLLO ECONOMICO DELL INQUINAMENTO

Esercizi di Economia dell ambiente IL CONTROLLO ECONOMICO DELL INQUINAMENTO Esercizi di Economia dell ambiente IL CONTROLLO ECONOMICO DELL INQUINAMENTO Esercizio 9: standard e tassa in presenza di tecnologie di abbattimento (teorema di Baumol e Oates) Si supponga di avere due

Dettagli

Esternalità negativa. F: equilibrio socialmente efficiente. OBF: massimo beneficio netto sociale. OFG: costo esterno dello sfruttamento ambientale.

Esternalità negativa. F: equilibrio socialmente efficiente. OBF: massimo beneficio netto sociale. OFG: costo esterno dello sfruttamento ambientale. Esternalità negativa Ascisse: quantità del bene Ordinate: valori monetari P(Q): funzione di domanda, ad ogni livello di quantità domandata rappresenta il prezzo di domanda, ovvero la massima disponibilità

Dettagli

ESTERNALITÀ. Fallimento del MKT e inefficenza: l attività di consumo o produzione trascura effetto diretto sul benessere degli altri agenti.

ESTERNALITÀ. Fallimento del MKT e inefficenza: l attività di consumo o produzione trascura effetto diretto sul benessere degli altri agenti. Negativa ESTERNALITÀ Effetto diretto (ovvero non ottenuto attraverso variazione dei prezzi di mercato) di una attività di produzione o consumo ) sull utilità o i profitti di altri agenti. Fallimento del

Dettagli

senza intervento dello Stato? Teorema di Coase 1) Norme di comando e di controllo: standards

senza intervento dello Stato? Teorema di Coase 1) Norme di comando e di controllo: standards ECONOMIA (SANNA RANDACCIO) LEZIONE 26 STRUMENTI ECONOMICI DELLA POLITICA AMBIENTALE Il settore privato può risolvere il problema dell inquinamento senza intervento dello Stato? Teorema di Coase Strumenti

Dettagli

I fallimenti del mercato

I fallimenti del mercato I fallimenti del mercato Esternalità Si ha un esternalità... quando l azione di un individuo influenza il benessere di un altro individuo non coinvolto senza che questo paghi o riceva qualche compenso

Dettagli

I fallimenti del mercato. Sommario. Si ha un esternalità... Esternalità

I fallimenti del mercato. Sommario. Si ha un esternalità... Esternalità I fallimenti del mercato Esternalità Sommario Esternalità Negativa Esternalità Positiva Strumenti intervento pubblico nel caso dell inquinamento Si ha un esternalità... quando l azione di un individuo

Dettagli

Effetti esterni del consumo e della produzione

Effetti esterni del consumo e della produzione Esternalità Effetti esterni del consumo e della produzione Efficienza allocativa richiede: Il benessere goduto da ciascun individuo dipende solo dalle sue scelte di consumo La produzione di ciascuna impresa

Dettagli

Capitolo 10. I fallimenti del mercato Esternalità

Capitolo 10. I fallimenti del mercato Esternalità Capitolo 10 I fallimenti del mercato Esternalità Esternalità Quando una transazione tra un compratore e un venditore condiziona direttamente una terza parte, l effetto che questa subisce viene detto esternalità.

Dettagli

Capitolo 6. Le esternalità

Capitolo 6. Le esternalità Capitolo 6 Le esternalità Quando l attività di un soggetto economico influisce sul benessere di un altro direttamente, ossia non mediante variazioni di prezzi, l effetto viene definito esternalità. roblema

Dettagli

Economia dell ambiente

Economia dell ambiente 1 Economia dell ambiente Gli strumenti economici per correggere il fallimento del mercato Elisa Montresor 2008-2009 2 Funzioni dell ambiente Offre risorse rinnovabili e non Assimila rifiuti Genera benessere

Dettagli

POLITICHE AMBIENTALI

POLITICHE AMBIENTALI WELFARE STATE, REGOLAMENTAZIONE E Prof.ssa Carla Massidda 2. ANALISI ECONOMICA DELL INQUINAMENTO: STRUMENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL LIVELLO EFFICIENTE Università degli Studi di Cagliari Facoltà Scienze

Dettagli

3. Gli strumenti per il controllo dell inquinamento B. Come fare per avere solo la quantità ottimale di esternalità?

3. Gli strumenti per il controllo dell inquinamento B. Come fare per avere solo la quantità ottimale di esternalità? 3. Gli strumenti per il controllo dell inquinamento B. Come fare per avere solo la quantità ottimale di esternalità? Diverse soluzioni: approccio negoziale comando e controllo: standard ambientali incentivi

Dettagli

CAMBIAMENTI CLIMATICI E BIO-ENERGIE IN AGRICOLTURA

CAMBIAMENTI CLIMATICI E BIO-ENERGIE IN AGRICOLTURA CAMBIAMENTI CLIMATICI E BIO-ENERGIE IN AGRICOLTURA I MERCATI PER L AMBIENTE EDILIO VALENTINI UNIVERSITA G. D ANNUNZIO ANNUNZIO DI CHIETI-PESCARA PESCARA - FACOLTA DI ECONOMIA 10 LUGLIO 2007 Le principali

Dettagli

Concorrenza imperfetta. Cap.9

Concorrenza imperfetta. Cap.9 Concorrenza imperfetta Cap.9 Obiettivi Le caratteristiche della concorrenza imperfetta (le diverse forme di concorrenza imperfetta e in confronto alla concorrenza perfetta) Perché esiste la concorrenza

Dettagli

FALLIMENTI DEL MERCATO

FALLIMENTI DEL MERCATO FALLIMENTI DEL MERCATO Il mercato fallisce per: difficoltà delle parti a realizzare un accordo potenzialmente vantaggioso mancanza di controllo pieno sui beni mancanza o incompletezza delle informazioni

Dettagli

ESERCITAZIONE N 6 (19/11/2015)

ESERCITAZIONE N 6 (19/11/2015) ESERCITAZIONE N 6 (19/11/2015) ESERCIZIO 1. In un economia di puro scambio con due agenti, A e B, e due beni x e y la quantità complessivamente disponibile di ciascuno dei due beni è 1 e le funzioni di

Dettagli

Esercitazione II. Capp. 6-10, 13-14

Esercitazione II. Capp. 6-10, 13-14 Esercitazione II Capp. 6-10, 13-14 Domanda 1 All impresa perfettamente concorrenziale conviene sempre scegliere il livello di prodotto per il quale il prezzo uguaglia il costo marginale. Vero o Falso?

Dettagli

LEZIONE 26 ECONOMIA DELL AMBIENTE. Economia è lo studio dell allocazione di risorse scarse. Anche l ambiente è una risorsa economica (utile e scarsa).

LEZIONE 26 ECONOMIA DELL AMBIENTE. Economia è lo studio dell allocazione di risorse scarse. Anche l ambiente è una risorsa economica (utile e scarsa). LEZIONE 26 ECONOMIA DELL AMBIENTE Economia è lo studio dell allocazione di risorse scarse Anche l ambiente è una risorsa economica (utile e scarsa). Quindi gli strumenti microeconomici ci aiutano a analizzare

Dettagli

Politiche Pubbliche. Esercizio 1 Si supponga che il mercato di un certo bene sia caratterizzato dalle seguenti equazioni di domanda e Offerta:

Politiche Pubbliche. Esercizio 1 Si supponga che il mercato di un certo bene sia caratterizzato dalle seguenti equazioni di domanda e Offerta: olitiche ubbliche Esercizio 1 i supponga che il mercato di un certo bene sia caratterizzato dalle seguenti equazioni di domanda e offerta: omanda: Offerta: dove è il prezzo in euro per ciascuna unità e

Dettagli

Corso di Politica Economica

Corso di Politica Economica Corso di Politica Economica Lezione 4: Esternalità Francesca Severini Università Politecnica delle Marche (Sede di S.Benedetto del Tronto) f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica

Dettagli

INTRODUZIONE ALL ECONOMIA AMBIENTALE

INTRODUZIONE ALL ECONOMIA AMBIENTALE Università di Siena - Dipartimento Economia Politica INTRODUZIONE ALL ECONOMIA AMBIENTALE Prof. Daniele Verdesca Dipartimento di Economia Politica Università di Siena ESTERNALITA Un esternalità è l effetto

Dettagli

OTTIMALITA in teoria. Interessi privati VS valori etico-sociali dall altra valutati in moneta. B (S) D (S) = 0 B (S) = D (S)

OTTIMALITA in teoria. Interessi privati VS valori etico-sociali dall altra valutati in moneta. B (S) D (S) = 0 B (S) = D (S) OTTIMALITA in teoria benefici dello sfruttamento dell ambiente: benefici PRIVATI dello scambio e della produzione, costi sociali dello sfruttamento: rappresentabili dal valore del danno provocato alla

Dettagli

Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) CORSO DI LAUREA IN TECNOLOGIE FORESTALI E AMBIENTALI

Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) CORSO DI LAUREA IN TECNOLOGIE FORESTALI E AMBIENTALI Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) CORSO DI LAUREA IN TECNOLOGIE FORESTALI E AMBIENTALI ISTITUZIONI DI ECONOMIA AGRARIA, FORESTALE E AMBIENTALE Elena Pisani elena.pisani@unipd.it

Dettagli

Beni pubblici e altre cause di fallimento del mercato (1)

Beni pubblici e altre cause di fallimento del mercato (1) Lezione seconda (parte prima) Beni pubblici e altre cause di fallimento del mercato (1) 1 Ricordiamo alcuni quesiti di Teoria positiva Perché la difesa della nazione è fatta dallo stato e non da imprese

Dettagli

Capitolo 17. Esternalità e beni pubblici. Soluzioni delle Domande di ripasso

Capitolo 17. Esternalità e beni pubblici. Soluzioni delle Domande di ripasso Capitolo 17 Esternalità e beni pubblici Soluzioni delle Domande di ripasso 1. Nel caso di esternalità negativa, il costo marginale privato di un bene è minore del costo marginale sociale. Per esempio,

Dettagli

Politiche Pubbliche Viki Nellas

Politiche Pubbliche Viki Nellas olitiche ubbliche Viki Nellas Esercizio 1 i supponga che il mercato di un certo bene sia caratterizzato dalle seguenti equazioni di domanda e offerta: omanda: = 10 Offerta: = 5 dove è il prezzo in euro

Dettagli

Esercizi di Economia dell ambiente IL CONTROLLO ECONOMICO DELL INQUINAMENTO

Esercizi di Economia dell ambiente IL CONTROLLO ECONOMICO DELL INQUINAMENTO Esercizi di Economia dell ambiente IL CONTROLLO ECONOMICO DELL INQUINAMENTO Esercizio 7: calcolo della tassa pigouviana in assenza di tecnologie di abbattimento Un impresa che opera su un mercato concorrenziale

Dettagli

Corso di Economia dell ambiente Dr. Giacomo Branca A.A. 2013/14. Esercizi da svolgere 1

Corso di Economia dell ambiente Dr. Giacomo Branca A.A. 2013/14. Esercizi da svolgere 1 Corso di Economia dell ambiente Dr. Giacomo Branca A.A. 2013/14 Esercizi da svolgere 1 Esercizio 1 esternalità Con riferimento alla figura: 1. Individuare il livello di produzione di mercato 2. e quello

Dettagli

2. La teoria delle esternalitá

2. La teoria delle esternalitá Economia delle risorse naturali e dell ambiente 2. La teoria delle esternalitá 2.1 Diritti di proprietá delle risorse ed esternalitá 2.2 Analisi economica delle esternalitá Economia dell ambiente e delle

Dettagli

Controllo dei prezzi e politiche in presenza di esternalità

Controllo dei prezzi e politiche in presenza di esternalità Controllo dei prezzi e politiche in presenza di esternalità B) Regolamentazione B6) Prezzi controllo prezzi e politiche x esternalità 2 POLITICHE MICROECONOMICHE rimedi ai fallimenti del mercato politiche

Dettagli

Economia Politica. Appunti delle lezioni Massimo Carboni. L equilibrio di un impresa nel mercato concorrenziale

Economia Politica. Appunti delle lezioni Massimo Carboni. L equilibrio di un impresa nel mercato concorrenziale Economia olitica Appunti delle lezioni Massimo Carboni L equilibrio di un impresa nel mercato concorrenziale Inquadramento generale L obiettivo di questo capitolo è quello di esaminare come le imprese

Dettagli

UN ESTERNALITÀ È L EFFETTO DELL AZIONE DI UN SOGGETTO ECONOMICO SUL BENESSERE DI ALTRI SOGGETTI NON DIRETTAMENTE COINVOLTI.

UN ESTERNALITÀ È L EFFETTO DELL AZIONE DI UN SOGGETTO ECONOMICO SUL BENESSERE DI ALTRI SOGGETTI NON DIRETTAMENTE COINVOLTI. BARBARA MARTINI ESTERNALITA UN ESTERNALITÀ È L EFFETTO DELL AZIONE DI UN SOGGETTO ECONOMICO SUL BENESSERE DI ALTRI SOGGETTI NON DIRETTAMENTE COINVOLTI. EFFETTO DANNOSO: ESTERNALITÀ NEGATIVA. EFFETTO BENEFICO:

Dettagli

LEZIONE 1. Partiamo da una situazione di (le due leggi della termodinamica): scarsità di risorse ambientali

LEZIONE 1. Partiamo da una situazione di (le due leggi della termodinamica): scarsità di risorse ambientali 1 LEZIONE 1 1. Introduzione Partiamo da una situazione di (le due leggi della termodinamica): scarsità di risorse ambientali Da qui si determina la necessità di assumere due set di possibili decisioni.

Dettagli

Monopolio puro. Lezione 22. Monopolio puro. Origine del monopolio. Monopolio puro. Massimizzazione del profitto. Monopolio.

Monopolio puro. Lezione 22. Monopolio puro. Origine del monopolio. Monopolio puro. Massimizzazione del profitto. Monopolio. Lezione 22 Monopolio Monopolio puro C è un unico venditore. La curva di domanda del monopolio corrisponde alla curva di domanda di mercato. Quindi il monopolista può decidere il prezzo di mercato semplicemente

Dettagli

Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2011/2012 LE ESTERNALITÀ.

Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2011/2012 LE ESTERNALITÀ. Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2011/2012 LE Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi

Dettagli

3. Strumenti. Tasse versus standard

3. Strumenti. Tasse versus standard Tasse versus standard a) Le tasse come soluzione di minimo costo: il teorema di Baumol e Oates b) Tasse, standard e innovazione tecnologica c) L incertezza e la funzione del beneficio d) Efficienza dinamica

Dettagli

Sussidio alla produzione e al settore dei beni oggetto di importazione

Sussidio alla produzione e al settore dei beni oggetto di importazione Sussidio alla produzione e al settore dei beni oggetto di importazione Stefano Papa Università di Roma Sapienza stefano.papa@uniroma1.it Facoltà di Economia Sussidio alla produzione 2. Altri strumenti

Dettagli

Capitolo10 Il M on o o n po p l o io

Capitolo10 Il M on o o n po p l o io Capitolo10 Il Monopolio Monopolio Un unica impresa (ma molti acquirenti) Detiene la totalità dell offerta del prodotto Nel massimizzare il profitto l impresa monopolistica sceglie la quantità che intende

Dettagli

Economia dell Ambiente Francesca Sanna-Randaccio Lezione 1

Economia dell Ambiente Francesca Sanna-Randaccio Lezione 1 Economia dell Ambiente Francesca Sanna-Randaccio Lezione 1 Gli aspetti economici dei problemi ambientali diventano sempre più importanti. Come per ogni risorsa economica anche per quelle ambientali si

Dettagli

Esercitazione 7-27 aprile 2018

Esercitazione 7-27 aprile 2018 MICROECONOMIA (F-N) Novelli Giacomo giacomo.novelli4@unibo.it Ricevimento: lunedì, 13-14:30, aula tutor, Strada Maggiore 45 ESERCIZI Esercitazione 7-7 aprile 018 Esercizio 1 Si supponga che il mercato

Dettagli

Imposte ed efficienza economica (2)

Imposte ed efficienza economica (2) Imposte ed efficienza economica (2) La valutazione dell inefficienza delle imposte a livello individuale ha evidenziato che la perdita di benessere dipende esclusivamente dall effetto di sostituzione.

Dettagli

Capitolo 18. Esternalità e beni pubblici

Capitolo 18. Esternalità e beni pubblici Capitolo 18 Esternalità e beni pubblici Introduzione Esternalità Come correggere il fallimento del mercato Esternalità e diritti di proprietà Le risorse di proprietà comune Beni pubblici A.A. 2010-2011

Dettagli

Politica Economica II canale CLE (M-Z)

Politica Economica II canale CLE (M-Z) Politica Economica II canale CLE (M-Z) DICIASETTESIMA LEZIONE Luca Salvatici - a.a. 2018-19 1 Luca Salvatici - a.a. 2018-19 2 ..\..\confindustria\confindustria.pdf Luca Salvatici - a.a. 2018-19 3 Rapporto

Dettagli

Monopolio. Scienza delle finanze Lezione 4

Monopolio. Scienza delle finanze Lezione 4 Monopolio Scienza delle finanze Lezione 4 L assenza di condizioni di concorrenza perfetta è causa di fallimento del mercato per la difficoltà delle parti a trovare un accordo potenzialmente vantaggioso

Dettagli

Caffé

Caffé ESEMPIO DI PRE-ESAME ECONOMIA POLITICA SSS. Domande a risposta multipla Usate il grafico per rispondere alle domande 1-3 1. Se un sistema economico sta operando al punto C (sul grafico), il costo opportunità

Dettagli

Esternalità. Capitolo 10. Contenuti. Esternalità e inefficienza del mercato Soluzioni private alle esternalità Intervento pubblico ed esternalità

Esternalità. Capitolo 10. Contenuti. Esternalità e inefficienza del mercato Soluzioni private alle esternalità Intervento pubblico ed esternalità Capitolo 10 Esternalità Contenuti Esternalità e inefficienza del mercato Soluzioni private alle Intervento pubblico ed Efficienza del mercato: Cap. 7 In concorrenza perfetta e con assenza di, il benessere

Dettagli

ECONOMIA APPLICATA ALL INGEGNERIA (Docente: Prof. Ing. Donato Morea)

ECONOMIA APPLICATA ALL INGEGNERIA (Docente: Prof. Ing. Donato Morea) ESERCIZIO n. 1 - La produzione ed i costi di produzione (1 ) Un impresa utilizza una tecnologia descritta dalla seguente funzione di produzione: I prezzi dei fattori lavoro e capitale sono, rispettivamente,

Dettagli

Corso di Scelte degli individui, strategie d impresa e strutture di mercato Facoltà di Giurisprudenza LIUC Prof.ssa Donatella Porrini a.a.

Corso di Scelte degli individui, strategie d impresa e strutture di mercato Facoltà di Giurisprudenza LIUC Prof.ssa Donatella Porrini a.a. Corso di Scelte degli individui, strategie d impresa e strutture di mercato Facoltà di Giurisprudenza LIUC Prof.ssa Donatella Porrini a.a. 2013-2014 QUINTA LEZIONE 25 OTTOBRE 2013 I FALLIMENTI DI MERCATO

Dettagli

DISCRIMINAZIONE DI PREZZO

DISCRIMINAZIONE DI PREZZO DISCRIMINAZIONE DI PREZZO Il monopolista può cercare di utilizzare il potere di mercato di cui dispone per operare la cosiddetta discriminazione di prezzo Con ciò si intende la pratica di fissare prezzi

Dettagli

UN APPLICAZIONE PRATICA: IL COSTO DELLA TASSAZIONE

UN APPLICAZIONE PRATICA: IL COSTO DELLA TASSAZIONE Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2011/2012 UN APPLICAZIONE PRATICA: IL COSTO Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi

Dettagli

Fallimenti del mercato Esternalità

Fallimenti del mercato Esternalità Fallimenti del mercato Esternalità Prof Giuseppe Migali Universita Magna Graecia a.a 2017-18 Prof Giuseppe Migali (UMG) Fallimenti del mercato Esternalità a.a 2017-18 1 / 24 I Teorema Benessere Il Primo

Dettagli

Corso di Economia Pubblica Giuseppe De Feo Esercitazione 1 Esercizi e Soluzioni

Corso di Economia Pubblica Giuseppe De Feo Esercitazione 1 Esercizi e Soluzioni Corso di Economia Pubblica Giuseppe De Feo Esercitazione 1 Esercizi e Soluzioni Giuseppe De Feo giuseppe.defeo@unipv.it Esercizio 1 (Economie di scala e monopolio naturale) Si consideri un mercato in cui

Dettagli

Capitolo 11 Concorrenza perfetta

Capitolo 11 Concorrenza perfetta Capitolo 11 Concorrenza perfetta Concorrenza perfetta Le caratteristiche del mercato molti acquirenti e venditori nessuna azione di un singolo ha effetto sul prezzo di mercato le imprese sono price taker

Dettagli

SURPLUS, EFFICIENZA E PERDITA NETTA (brevi richiami di teoria)

SURPLUS, EFFICIENZA E PERDITA NETTA (brevi richiami di teoria) Esercitazioni di Economia olitica (Microeconomia) gaetano.lisi@unicas.it SURLUS, EFFIIENZA E ERITA NETTA (brevi richiami di teoria) Il surplus totale è la somma del surplus del compratore e del surplus

Dettagli

Capitolo 9. La concorrenza perfetta. Soluzioni delle Domande di ripasso

Capitolo 9. La concorrenza perfetta. Soluzioni delle Domande di ripasso Capitolo 9 La concorrenza perfetta Soluzioni delle Domande di ripasso. La differenza tra profitto contabile e profitto economico è dovuta al modo in cui viene misurato il costo totale. Nel caso del profitto

Dettagli

Economia Politica. Appunti delle lezioni Raffaele Paci. Cap 14 L equilibrio di un impresa nel mercato concorrenziale

Economia Politica. Appunti delle lezioni Raffaele Paci. Cap 14 L equilibrio di un impresa nel mercato concorrenziale Economia olitica Appunti delle lezioni Raffaele aci testo di riferimento: Mankiw, rincipi di economia, 3 ed., 2, Zanichelli Cap 1 L equilibrio di un impresa nel mercato concorrenziale Inquadramento generale

Dettagli

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Esercitazione di Microeconomia sui capitoli da 9 a 10 Integrazione

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Esercitazione di Microeconomia sui capitoli da 9 a 10 Integrazione Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Microeconomia sui capitoli da 9 a 10 Integrazione Domanda 1 Con riferimento al grafico successivo in cui è descritta un impresa

Dettagli

Intervento pubblico e efficienza

Intervento pubblico e efficienza Intervento pubblico e efficienza Abbiamo visto che una delle finalità dell intervento pubblico è perseguire l efficienza allocativa. L oggetto di questa lezione è analizzare le condizioni che devono essere

Dettagli

ESTERNALITA E BENI PUBBLICI

ESTERNALITA E BENI PUBBLICI ESTERNALITA E BENI PUBBLICI ESTERNALITA Le esternalità sono l effetto indesiderato dell attività di un agente economico sul benessere di un altro agente. La presenza di esternalità in un mercato fa sì

Dettagli

CAPITOLO 9. La concorrenza perfetta

CAPITOLO 9. La concorrenza perfetta CAPITOLO 9 La concorrenza perfetta 1 Mercati di concorrenza perfetta Un mercato di concorrenza perfetta è composto da imprese che producono beni identici e che vendono allo stesso prezzo. Il volume di

Dettagli

Economia, Corso di L.M. in Ing. Elettrotecnica, A.A Prof. R. Sestini. SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA OTTAVA e NONA SETTIMANA IL MONOPOLIO

Economia, Corso di L.M. in Ing. Elettrotecnica, A.A Prof. R. Sestini. SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA OTTAVA e NONA SETTIMANA IL MONOPOLIO Economia, Corso di L.M. in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA OTTAVA e NONA SETTIMANA IL MONOPOLIO Caratteristica distintiva: il monopolista gode di potere

Dettagli

Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale, A.A Prof. R. Sestini. SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA NONA e DECIMA SETTIMANA

Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale, A.A Prof. R. Sestini. SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA NONA e DECIMA SETTIMANA Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale, A.A. 2017-2018 Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA NONA e DECIMA SETTIMANA EQUILIBRIO I prezzi hanno la funzione di coordinare il

Dettagli

Lezione 12 Argomenti

Lezione 12 Argomenti Lezione 12 Argomenti Costi di produzione: differenza tra costo economico e costo contabile I costi nel breve periodo Relazione di breve periodo tra funzione di produzione, produttività del lavoro e costi

Dettagli

NOTE INTEGRATIVE DELLE LEZIONI LA DISCRIMINAZIONE PERFETTA DEI PREZZI. Docente: Marianna Succurro

NOTE INTEGRATIVE DELLE LEZIONI LA DISCRIMINAZIONE PERFETTA DEI PREZZI. Docente: Marianna Succurro NOTE INTEGRATIVE DELLE LEZIONI LA DISCRIMINAZIONE PERFETTA DEI PREZZI Docente: Marianna Succurro m.succurro@unical.it Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza G. Anania Università della Calabria

Dettagli

Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA OTTAVA SETTIMANA

Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA OTTAVA SETTIMANA Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A. 2015-2016. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA OTTAVA SETTIMANA L OFFERTA DELL INDUSTRIA Si consideri una industria composta

Dettagli

Economia Politica. Appunti delle lezioni Massimo Carboni. Interventi di politica economica nei mercati concorrenziali

Economia Politica. Appunti delle lezioni Massimo Carboni. Interventi di politica economica nei mercati concorrenziali Economia Politica Appunti delle lezioni Massimo Carboni testo di riferimento: Mankiw, Principi di economia, Interventi di politica economica nei mercati concorrenziali Inquadramento generale In questa

Dettagli

Corso di Politica Economica

Corso di Politica Economica Corso di Politica Economica Lezione 7: Esternalità David Bartolini Università Politecnica delle Marche (Sede di S.Benedetto del Tronto) d.bartolini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica

Dettagli

6014 Principi di Economia Gli effetti della tassazione (Cap. 6, 8)

6014 Principi di Economia Gli effetti della tassazione (Cap. 6, 8) 614 Principi di Economia Gli effetti della tassazione (Cap. 6, 8) Effetti di un imposta sul consumo Effetti di un imposta sul consumo del gelato Offerta, S 1 3. D 1 1 Quantità di gelato Effetti di un imposta

Dettagli

Secondo Esame Parziale 27 Maggio 2016 Compito C

Secondo Esame Parziale 27 Maggio 2016 Compito C Cognome: Nome: Corso di Laurea: Matricola: Secondo Esame Parziale 27 Maggio 2016 Compito C Università di Bologna Corso di Laurea in Scienze Politiche, Sociali e Internazionali Esame di Microeconomia Docente:

Dettagli

Esternalità e beni pubblici. Sommario. Si ha un esternalità...

Esternalità e beni pubblici. Sommario. Si ha un esternalità... Esternalità e beni pubblici Sommario Esternalità Negativa Esternalità Positiva Strumenti intervento pubblico nel caso dell inquinamento Beni pubblici Si ha un esternalità... quando l azione di un individuo

Dettagli

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUINTA E SESTA SETTIMANA

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUINTA E SESTA SETTIMANA Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUINTA E SESTA SETTIMANA In sintesi, una tecnologia costituisce un insieme di piani

Dettagli

Economia politica. Domande primo modulo (da esami passati)

Economia politica. Domande primo modulo (da esami passati) Economia politica. Domande primo modulo (da esami passati) DOMANDA 1 a) Si definiscano i concetti di elasticità, elasticità incrociata, elasticità rispetto al reddito. b) Data la scheda di domanda di mercato

Dettagli

Protezionismo e politiche commerciali

Protezionismo e politiche commerciali Politica economica Sapienza Università di Roma Protezionismo e politiche commerciali Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma Le ragioni del protezionismo Miglioramenti della ragione di scambio

Dettagli

PIA 2 di MICROECONOMIA del Modello A. VISIONE D INSIEME (3 domande; 2 punti risp. giusta, 0 risp. non data, -1 risp.

PIA 2 di MICROECONOMIA del Modello A. VISIONE D INSIEME (3 domande; 2 punti risp. giusta, 0 risp. non data, -1 risp. COGNOME E NOME (in stampatello): NUMERO DI MATRICOLA: FIRMA: PIA 2 di MICROECONOMIA del 21.04.2017 Modello A Raccomandazioni generali: 1. I compiti senza nome, cognome, numero di matricola e firma sono

Dettagli

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio.

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

Capitolo 11 La concorrenza perfetta

Capitolo 11 La concorrenza perfetta Capitolo 11 La concorrenza perfetta MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO In economia tradizionalmente si assume che l obiettivo principale dell impresa sia la massimizzazione del profitto Il profitto contabile

Dettagli

Analisi dei mercati concorrenziali e valutazione delle politiche pubbliche. G. Pignataro Microeconomia SPOSI

Analisi dei mercati concorrenziali e valutazione delle politiche pubbliche. G. Pignataro Microeconomia SPOSI Analisi dei mercati concorrenziali e valutazione delle politiche pubbliche 1 Efficienza di un mercato concorrenziale Efficienza economica: Massimizzazione del surplus aggregato del consumatore e del produttore.

Dettagli

Ripasso di microeconomia: concorrenza, monopolio e oligopolio. Unit 03

Ripasso di microeconomia: concorrenza, monopolio e oligopolio. Unit 03 Ripasso di microeconomia: concorrenza, monopolio e oligopolio Unit 03 Un mercato è in concorrenza perfetta se ogni compratore e ogni venditore è così piccolo da non potere influenzare il prezzo e se i

Dettagli

Elementi di Economia a.a Facoltà di Scienze Politiche - CdL in Sociologia Esercitazione del 16 Marzo 2011

Elementi di Economia a.a Facoltà di Scienze Politiche - CdL in Sociologia Esercitazione del 16 Marzo 2011 Elementi di Economia a.a. 2010-2011 Facoltà di Scienze Politiche - CdL in Sociologia Esercitazione del 16 Marzo 2011 Domande a risposta multipla Fabio ha assunto Luca come assistente nella sua fabbrica

Dettagli

Analisi dei mercati concorrenziali e valutazione delle politiche pubbliche. G. Pignataro Microeconomia SPOSI

Analisi dei mercati concorrenziali e valutazione delle politiche pubbliche. G. Pignataro Microeconomia SPOSI Analisi dei mercati concorrenziali e valutazione delle politiche pubbliche 1 Efficienza di un mercato concorrenziale Efficienza economica allocativa: Massimizzazione del surplus aggregato del consumatore

Dettagli

Cenni storici Evoluzione del servizio di trasmissione e distribuzione Meccanismi di determinazione delle tariffe Principali risultati

Cenni storici Evoluzione del servizio di trasmissione e distribuzione Meccanismi di determinazione delle tariffe Principali risultati ECONOMIA (CONTI) LEZIONE 28 LA REGOLAZIONE DEL SETTORE ELETTRICO (2) Argomenti: Cenni storici Evoluzione del servizio di trasmissione e distribuzione Meccanismi di determinazione delle tariffe Principali

Dettagli

La discriminazione di prezzo di terzo grado riduce il benessere sociale?

La discriminazione di prezzo di terzo grado riduce il benessere sociale? DISCRIMINAZIONE DI TERZO GRADO E BENESSERE SOCIALE La discriminazione di prezzo di terzo grado riduce il benessere sociale? Bisogna separare efficienza ed equità La discriminazione di prezzo considera

Dettagli

Capitolo 11 Concorrenza perfetta. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl

Capitolo 11 Concorrenza perfetta. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl Capitolo 11 Concorrenza perfetta MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO In economia tradizionalmente si assume che l obiettivo principale dell impresa sia la massimizzazione del profitto Il profitto contabile è

Dettagli

MINIMIZZAZIONE DEI COSTI

MINIMIZZAZIONE DEI COSTI Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A. 2014-2015. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA SESTA SETTIMANA MINIMIZZAZIONE DEI COSTI Si consideri ora che, se l impresa

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

Economia Politica. Il monopolio. Cap 15. Appunti delle lezioni Raffaele Paci

Economia Politica. Il monopolio. Cap 15. Appunti delle lezioni Raffaele Paci Economia olitica Appunti delle lezioni Raffaele aci testo di riferimento: Mankiw, rincipi di economia, 3 ed., 2, Zanichelli Cap 15 Il monopolio Inquadramento generale In questa sezione prenderemo in esame

Dettagli

7. EFFICIENZA DEL MERCATO CONCORRENZIALE: IL MODELLO DELL EQUILIBRIO CONCORRENZIALE

7. EFFICIENZA DEL MERCATO CONCORRENZIALE: IL MODELLO DELL EQUILIBRIO CONCORRENZIALE 7. EFFICIENZA DEL MERCATO CONCORRENZIALE: IL MODELLO DELL EQUILIBRIO CONCORRENZIALE Edi Defrancesco Dip. Territorio e sistemi agroforestali Università di Padova e-mail edi.defrancesco@unipd.it Defrancesco

Dettagli

CONSUMATORI, PRODUTTORI ED EFFICIENZA DEI MERCATI

CONSUMATORI, PRODUTTORI ED EFFICIENZA DEI MERCATI CONSUMATORI, PRODUTTORI ED EFFICIENZA DEI MERCATI L analisi fino ad ora è stata di tipo positivo : abbiamo visto in quali modi le forze della domanda e dell offerta determinano quantità e prezzo di equilibrio

Dettagli

Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11)

Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11) Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11) MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO In economia tradizionalmente si assume che l obiettivo principale dell impresa sia la massimizzazione del profitto Il profitto economico

Dettagli

Curva aggregata di offerta di lavoro

Curva aggregata di offerta di lavoro Sommario 1 Offerta di lavoro aggregata Equilibrio sul mercato del lavoro Equilibrio e aspettative di prezzo dei lavoratori Equilibrio con lavoratori non omogenei Equilibrio e concorrenza perfetta Il modello

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli